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Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 13, INTERROGANTI POLESE, CIFARELLI, PITTELLA, BRAIA, AVENTE AD OGGETTO: “COMPOSIZIONE SEGRETERIA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE”
ROSA
Presidente, sostanzialmente, passato al risposta che avrebbe dato lui, che io m i sono letto e mi permetto, prima di riportarmi al Presidente, che avevo letto anche io i comunicati dei Sindacati e le varie posizioni. I Sindacati hanno sbagliato, hanno sbagliato perché nell’ambito del calcolo che loro facevano non includevano, come se la Regione fosse esente, i contributi previdenziali.
È evidente che quando si fa la delibera, si inserisce il costo complessivo del dipendente, basato da retribuzioni e oneri aggiuntivi, sarebbero i contributi. Quello è riportato in delibera , mentre ai componenti della Segreteria del Presidente è stato attribuito quella che la retribuzione prevista senza alcun aumento. Questo in estrema sintesi. Ora mi riporto alla risposta più dettagliata, dove vengono richiamate le norme, però, collega Polese, nella sostanza è tutto là, l’avevo analizzata anche io, ma effettivamente è tutto nelle regole previste dalla norma. Con riferimento alle questioni sollevate con l’interrogazione in esame si rappresenta innanzitutto la conformità della delibera di Giunta Regionale n. 301 del 29 maggio 2019 alle previsioni della L.R. 8 1998, contenente la disciplina delle strutture di assistenza agli organi di direzione politica, ai gruppi consiliari della Regione Basilicata e in particolare ha disposto dell’Art. 3 comma 2: “Il predetto Art. 3 comma 2 di cui alla delibera 301 2019 risulta evidente applicazione, prevede infatti la possibilità per il Presidente della Giunta di richiedere nell’ambito de contingente numerico fissato dalla norma per le Segreteria particolari l’assegnazione di personale esterno nei limiti di 2 unità da reclutare con contratto a tempo determinato, da stipularsi con il Dirigente Generale del Dipartimento della Giunta Regionale, previa deliberazione di Giunta Regionale ed avente durata condizionata alla durata effettiva del mandato politico del Presidente proponente, attesa la fiduciarietà dello stesso”.
Anche la procedura amministrativa posta in essere dei componenti uffici per la contrattualizzazione delle due unità di personale esterno, avviata con le due determinazioni dirigenziali menzionate dagli interroganti, poi oggetto di presa d’atto da parte della Giunta Regionale con delibera n. 301, risulta del tutto coerente con ala citata previsione della Legge 8 1998. Il Presidente della Giunta Regionale, come è 5 noto, è investito dalla Costituzione e dallo Statuto Regionale dello svolgimento delle proprie funzioni già a partire dalla data di programmazione avvenuta il 16.04.2019 e dunque ancor prima della nomina dei componenti della Giunta, avvenuta il 10 maggio 2019. Fermi restando i parametri di legittimità di dette determinazioni, verificate e valutate, del resto, già nel corso della procedura ad opera dei competenti uffici, è evidente che nelle more dell’insediamento della nuova Giunta, avvenuto di lì a pochi giorni il Presidente non potrebbe esercitare il ruolo attribuitogli direttamente dallo Statuto se privato dell’immediata disponibilità di una struttura di supporto tale da consentirgli di espletare appunto le proprie funzioni, lo impongono le ragioni della continuità amministrativa, che non può venir meno e se permettete, anche della responsabilità istituzionale che grava sull’organo di direzione politica della Regione.
Quanto poi al tema asserito “Aumento stipendiale delle due unità di personale esterno”, si assicurano gli interroganti che il trattamento economico del personale esterno,. Attestato dalla Segreteria personale del Presidente, come già precedente ai competenti ufficio disposto agli interventi comunicato alla stampa di alcune organizzazioni sindacali è esattamente conforme a quello previsto dalla normativi regionale di riferimento e dunque non contempla alcun aumento. Art. 3 Comma 2 ter della L. 8 1998 prevede infatti che il trattamento economico è determinato dalla categoria del comparto cui l’incaricato esterno potrebbe avere accesso in base al titolo di studio posseduto e prevede altresì che al fine di remunerare i particolari obblighi di reperibilità e disponibilità ad orari disagevoli è riconosciuta una maggiorazione fino al valore della retribuzione corrispondente alla massima posizione economica delle categoria di riferimento. Gli uffici hanno pertanto provveduto ad applicare due collaboratori assunti a tempo determinato e il trattamento economico previsto dal vigente contratto collettivo funzioni locali, per le posizioni apicali delle categorie di rispettivo inquadramento, ovvero C6 in un caso e D7 nell’altro. Deve inoltre farsi rilevare che gli importi indicati dagli interroganti nel testo dell’atto ispettivo corrispondono agli importi contrattuali base, calcolati su 12 mensilità e dunque non tengono conto di tutte le altre voci, tredicesima mensilità, indennità di comparto, indennità di vacanza contrattuale, nonché degli oneri inflessi a carico dell’amministrazione che invece sono stati correttamente considerati nella previsione di spesa, indicati nella delibera 301/2019, e dunque anche sotto questo aspetto si rivela in linea con i limiti posti dalla contrattazione collettiva e dalla legge, tenendo conto di tutte le predette voci dalla circostanza dette assunzioni sono intervenute in corso d’anno. Quanto al rispetto degli equilibri di bilancio si assicurano i consiglieri che l’attivazione dei due contratti è avvenuta previa positiva verifica da parte dei competenti uffici della fattibilità sotto il profilo del rispetto dei limiti fissati dalla legge in materia di contratti flessibili, rientrando la spesa dei due contratti a tempo determinato nell’ambito del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 13, INTERROGANTI POLESE, CIFARELLI, PITTELLA, BRAIA, AVENTE AD OGGETTO: “COMPOSIZIONE SEGRETERIA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE”
ROSA
Collega Perrino, ha perfettamente ragione e la Presidenza si è immediatamente attivata rispetto alle posizioni che lei ha evidenziato. Si è già provveduto a sollecitare per tramite dei competenti uffici dipartimentali ad avviare con la massima celerità tutte le azioni necessari per ottemperare agli obblighi di pubblicazione previste dalle vigenti disposizioni legislative. Sul punto la Fondazione, già invitata come detto a fornire ogni utile ragguaglio in ordine alle rilevanti inosservanze agli obblighi di legge, ha rappresentato che la gestione del sito web istituzionale della Fondazione è stato affidato ad una società esterna e gli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa sono sempre stati assolti con regolarità, e che il ritardo dell’aggiornamento del caso in esame è stato dovuto espressamente e limitatamente a picchi di lavoro che hanno rallentato il costante. Che l’amministrazione procederà, come già ordinatamente avviene, alla verifica dell’avvenuto ripristino degli adempimenti normativi da parte della Fondazione in sede di controllo successivo previsto dalla direttiva di cui alla Delibera di Giunta numero 1506 del 12/12/2014, finalizzata al controllo delle fondazioni promosse dalla Regione Basilicata. Si è pertanto in grado di assicurare l’interrogante che questa amministrazione ha già provveduto ad assicurare la Fondazione al rispetto delle norme in esame e che non mancherà pertanto ogni azione di monitoraggio e di controllo affinché il rispetto, mi pare, delle leggi, così come, lei sa bene Consigliere, è stata una nostra battaglia e quindi evidentemente il rispetto deve essere pedissequo e per tutti.



Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 17, INTERROGANTI BRAIA, POLESE E TREROTOLA, AD OGGETTO “PROMOZIONE INIZIATIVE REGIONALI A SOSTEGNO DELLA VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO”.
ROSA
La risposta che mi ha fornito il Presidente è datata e non è aggiornata rispetto agli ultimi eventi di quello che è accaduto negli ultimi giorni, io ringrazio il collega Braia per aver ricostruito quello che è accaduto in tutti questi anni, non voglio entrare nel merito delle singole attività, delle singole manifestazioni che sono state finanziate, non ritengo opportuno in questo momento, però il collega Braia ha dimenticato un aspetto di tutta questa storia che ci ha riportato, ovvero quello che ci è stato consegnato dallo scorso Governo regionale nell’ambito del bilancio previsionale 2019, perché, collega Braia, tutte queste belle cose si possono fare se ci sono i soldi, siccome nel bilancio di previsione 2019 c’è stato consegnato zero, evidentemente il Governo Regionale si è dovuto preoccupare sì valutare la bontà dell’iniziativa, ma soprattutto di ricercare quelle risorse finanziarie che non sono state trovate, evidentemente un Governo attento e che ci teneva così tanto a queste manifestazioni avrebbe in fase di previsione inserito nel capito di spesa un’opportuna copertura, cosa che non c’è stata, zero. Ora il dato è questo, il Governo regionale ha valutato la bontà di determinate attività che si sono poste sul territorio e dall’altra parte ha ricercato quella sponda finanziaria che non c’era, la sponda finanziaria sostanzialmente è l’iter di recupero di queste risorse si è chiuso ieri pomeriggio, domani andiamo in Giunta per approvare l’elenco delle opere dicendo sin da ora che i 4,4 milioni stanziati l’anno precedente non ci sono, quest’anno ci sarà uno stanziamento complessivo di 1.950.000, 2 milioni, voglio dire questo è l’ordine di grandezza, quindi meno del 50% dell’anno scorso, ma soprattutto perché intanto intendiamo razionalizzare la tipologia di spesa, ma dall’altra parte perché noi risorse non ne abbiamo trovate, quindi abbiamo dovuto trovare nell’ambito di questo bilancio che ci è stato consegnato delle risorse e stiamo provando a trasferire e a finanziarie quelle attività che si ritengono che meglio formalizzino quegli obbiettivi che lei ci ha ricordato.



Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 17, INTERROGANTI BRAIA, POLESE E TREROTOLA, AD OGGETTO “PROMOZIONE INIZIATIVE REGIONALI A SOSTEGNO DELLA VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO”.
ROSA
(microfono rotto)
che molto ben che mie interrogazioni specifiche, Franco, rispetto a queste cose qua sono rimaste sempre inevase. Io ricordo anche bene questio fatto. Oggi noi siamo qui a rispondere senza problemi rispetto alle nostre scelte perché sappiamo che sono scelte legate alla terzietà e alla meritocrazia e ringrazio nuovamente Franco perché ha fatto un lavoro di analisi approfondita delle iniziative di merito e di ritorni rispetto a queste iniziative, null’altro.
Per quanto riguarda la gestione del bilancio, collega Braia, io so solo una cosa, che esiste un bilancio previsionale, esistono le variazioni, esiste un consuntivo. Un altro dato è certo, nel bilancio previsionale di questa voce c’erra zero, zero spaccato, è un dato di fatto. Zero significa zero. Zero significa zero, non c’era neanche un euro, non c’era nulla. Quindi noi stiamo provando…
(fase interlocutoria)
PRESIDENTE (CICALA)
Va bene, chiedo scusa, Assessore, mi dispiace doverla interromperla, però n on è previso. Grazie. però rispettiamo le regole. Chiedo scusa. Grazie.
(fase interlocutoria)
Bene, chiedo scusa all’Assemblea,. Però riprendiamo…
ROSA
Ha dato un esempio di quello che ha trovato e delle valutazioni, quindi in parte ha risposto anche alla domanda del collega Braia. Ma ritornando ala, parte economica… Sì, gli eventi sono una cosa e i soldi sono sempre la stessa cosa, i soldi sono sempre quelli e noi siamo partiti da zero. diciamolo ai Comuni che Pittella e il suo governo ha lasciato un bilancio previsionale con gli eventi previsti zero, zero e ilo Governo Bardi ha recuperato 2 milioni di euro e sta premiando le iniziative meritevoli, grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 26 DEL CONSIGLIERE GIORGETTI AVENTE AD OGGETTO “TEMPISTICHE PREVISTE PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO STRATEGICO E DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE”.
ROSA
(intervento senza microfono) viene fuori da un procedimento mai precedentemente adottato e fortemente innovativo non solo per la Basilicata, l’unica Regione che si è dotata di uno strumento simile è quella del Friuli Venezia Giulia il quale tuttavia non prevede un processo decisionale consensuale come dispone il nostro statuto articolo 45. Alla base della pianificazione strategica regionale si pone la relazione programmatica che il Presidente della Giunta presenta al Consiglio insieme alla composizione della Giunta all’inizio della legislatura, articolo 48, comma 6 dello Statuto, quella concretamente esposta dunque nella seduta consiliare dello scorso 29 maggio e a cui ha fatto seguito il dibattito che si è svolto nella successiva seduta consiliare del 6 giugno. La relazione programmatica che la Giunta nella sua collegialità presenta al Consiglio per la predisposizione del piano strategico ai sensi dell’articolo 55 lettera D dello statuto non va identifica però nella medesima relazione presentata dal Presidente, al fine di predisporre il piano strategico regionale infatti la Giunta Regionale deve raccogliere ed elaborare le informazioni utili per la sua predisposizione e trasmettere al Consiglio una relazione illustrativa, articolo 45, comma 3 dello Statuto. Per l’atto collegiale di Giunta che darà avvio all’iter del piano strategico regionale è necessaria pertanto una preliminare attività di consultazione che sia coerente con le modalità decisionali consensuali indicate all’articolo 45, comma 7 dello Statuto per rafforzare la coesione sociale e la crescita della competitività regionale e la tutela dell’identità regionale, a tal fine subito dopo la pausa estiva sarà formulato dalla Giunta un invito a presentare contributo in forma libera sulla programmazione strategica regionale a partire dalla relazione programmatica del Presidente e i soggetti istituzionali e le associazioni rappresentative di interessi, nonché a tutti i soggetti che siano interessati a partecipare liberamente al processo decisionale in corso con modalità telematiche. Al termine della consultazione la Giunta elaborerà la relazione programmatica tenendo conto dei contributi apportati dal processo partecipativo ed invierà al Consiglio, articolo 45, comma 3 dello Statuto. Quest’ultimo entro 30 giorni delibererà con una risoluzione di indirizzi a cui la Giunta dovrà attenersi per la redazione del piano. Il Governo Regionale predisporrà il piano entro i successivi 90 giorni e lo sottoporrà all’esame delle autonomie locali e delle autonomie funzionali, delle categorie sociali, dei sindacati del terzo settore, dell’associazionismo, del volontariato che esprimono un parere consuntivo entro gli ulteriori 20 giorni, decorso tale termine la Giunta trasmetterà la proposta del piano al Consiglio per l’approvazione entro i successivi 30 giorni. Tutti i termini indicati sono meramente ordinatori, ma scandiscono un procedimento che una volta conclusione la consultazione pubblica e definita la consultazione pubblica e definita la relazione programmatica di Giunta durerà altri 6 mesi circa. Il piano potrà essere approvato pertanto solo alla fine del primo anno di governo regionale. L’Art. 45 comma 8 dello Statuto prevede infatti che il paino sia aggiornato almeno ogni 3 anni. È chiaro però che una pianificazione di tale complessità possa di fatto essere intesa come una pianificazione di legislatura, salvo le esigenze di apportare successivi aggiustamenti e correttivi in corso d’opera. Quanto invece al documento di economia e finanza regionale 2020-2022 la procedura per l sua formazione è già in corso, sulla base della relazione programmatica presentata dal Presidente della Giunta e il Consiglio nel corso della seduta del 29 maggio. Essa infatti dovrà essere adottata necessariamente prima dell’approvazione definitiva del piano strategico regionale ed è nostra ferma intenzione farlo in tempi più rapidi rispetto a quanto accadde lo scorso anno, quando nel DEF regionale venne deliberata la precedente Giunta il 14 dicembre 2018 e dal Consiglio Regionale il 4 marzo 2019. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 26 DEL CONSIGLIERE GIORGETTI AVENTE AD OGGETTO “TEMPISTICHE PREVISTE PER LA PRESENTAZIONE DEL PIANO STRATEGICO E DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA REGIONALE”.
ROSA
(intervento fuori microfono)
Senza, Consigliere, l’interrogazione è stata estremamente chiara bel senso, sincera. Potevamo risponderle accorciando i tempo, dicendogli che avremmo liquidato ala questione nel giro di 2 mesi, ma evidentemente lo Statu
To regionale che è arrivato in porto la scorsa legislatura è uno statuto regionale che è stato votato all’unanimità,. Se non ricordo male, dal Consiglio, con l’astensione degli esponenti del Movimento 5 Stelle, non voto contrario, astensione e questo era già un passo avanti, visto che i voti a favore erano molto pochi, però lo Statuto fu una ricchezza di questo Consiglio, si arrivò dopo una lunga elaborazione, ma un lavoro fatto i Commissione molto profondo, dove tutti i gruppi politici hanno partecipato con attenzione. Il paiano è, così come è stato detto nella risposta, un elemento veramente innovativo, io aggiungo sperimentale, ma nell’idea di dare massima trasparenza a quella che era l’azione di governo, ma soprattutto di definire con estrema certezza e contezza quelli che erano i paini programmatici per evitare, così come ha detto il collega Cupparo prima, che anche il denaro legato alla programmazione si potesse muovere liberamente una volta in un capitolo e una volta nell’altro. quindi è pur chiaro che stiamo affrontando questa questione, deve comprendere che ci si sta lavorando, ma materialmente se vogliamo provare a afre un lavoro serio, che sia estremamente rispettoso di quelli che sono i principi previsti dallo Statuto, che hanno portato a inserire determinati strumenti nello Statuto, dobbiamo farlo con contezza. È pur chiaro pure, è anche evidente che questo governo, per come sono andate le cose, elezioni a maggio, ala su prima vera programmazione, nuova programmazione, la farà nel 2020, con il bilancio previsionale del 2020. È chiaro pure che oggi noi stiamo modificando alcune questioni, ma dobbiamo muoverci nei limiti di quelli che sono gli atti approvati in precedenza dal vecchio governo, che è il bilancio di previsione con tutto quello che ho ascoltato prima, a anche molte volte rincorrendo capitali che non sono stati finanziati e quindi rincorrendo le emergenze, così come quella della Forestazione, che so come i sacrifici, ovvero quanta passione, quanto impegno si è dovuto mettere per poter recuperare quelle risorse e per poter partire con la forestazione perché da 60 a 7 la differenza è enorme. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 28 DEL CONSIGLIERE GIORGETTI, A RISPOSTA IMMEDIATA, AVENTE AD OGGETTO: DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA
ROSA
(Intervento senza microfono)
PRESIDENTE (CICALA)
Grazie, Assessore Rosa, per il contributo.
Quindi passiamo all’interrogazione a risposta immediata la n.34 che è come concordata nella Conferenza dei Capigruppo verrà risposta insieme alla 37.
Detto ciò sarà comunque facoltà dei Consiglieri che hanno posto l’interrogazione di esporre brevemente la loro interrogazione, quindi passo a leggere



Intervento ROSA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA, LA NUMERO 36, INTERROGANTE PERRINO, OGGETTO: RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI AD ENI SPA PER LA CONTAMINAZIONE DI 26.000 METRI QUADRI SU UN’AREA DI 180.000 INTORNO AL COVA, CENTRO OLI VAL D’AGRI
ROSA
Allora, in merito all’interrogazione si risponde: in relazione allo stato di attuazione della delibera di Giunta numero 62 del 24 gennaio 2019, resa dall’esecutivo uscente della trascorsa legislatura, i cui contenuti sono già del tutto noti al Consigliere interrogante, si precisa che il competente ufficio legale, cui è stato formalmente conferito mandato esplorativo di individuare le sedi competenti per uno e più celere ed efficace azione intesa all’accertamento e conseguentemente condanna al ristoro dei conseguenti danni patrimoniali e non patrimoniali connessi agli eventi in questione ha inteso in questa fase attendere gli esiti dell’indagine tuttora in corso. Tale opportuna valutazione non prescinderà ad ogni buon conto dalla debita consapevolezza ed attenzione al decorso dei termini prescrizionali previsti dall’articolo 2947 del Codice Civile per il fruttuoso esercizio di ogni eventuale azione. Resta fermo in ogni caso che ai sensi della legislazione statale vigente la speciale tutela in materia di danno ambientale in senso stretto è riservata al Ministero dell’Ambiente a cui è conferita la legittimazione ad agire in giudizio per il relativo risarcimento. È tuttavia volontà della Presidenza della Giunta in carica anche in ossequio dell’articolo 10 del vigente statuto valutare la percorribilità di ogni ulteriore azione consentita per la tutela dei diritti e degli interessi di cui la Regione Basilicata è portatrice diretta. In relazione al richiesto dettaglio della quantificazione dei danni patrimoniali e non patrimoniali di richiedere il risarcimento all’ENI si evidenzia che la natura composita della voce del danno comprensivo anche del danno all’immagine subìto dalla nostra Regione e la relativa comprova costituiranno oggetto di esatta determinazione in sede giudiziale attività quest’ultima che si ritiene sia rimessa alla conseguente linea difensiva che la competente struttura reputerà di adottare, ciò allo stato è possibile approssimativamente rappresentare la voce del danno patrimoniale diretto originato dal mancato gettito delle entrate connesse alle attività estrattive nel periodo di sospensione dell’attività medesima conseguente ai provvedimenti cautelari regionali. Anno 2016 27.168.000, anno 2017 19.920.000 per un totale di 47.088.000. in relazione infine alla specifica richiesta circa la volontà della Giunta Regionale di esprimere il proprio parere negativo all’intesa finalizzata alla proroga delle concessioni come in scadenza è necessario precisare che il procedimento di cui trattasi nelle materie attinenti l’energia oggetto di codifica normativa regionale che al capo quarto della legge regionale 4/2015 ed in particolare il secondo comma dell’articolo 29 prevede che il Presidente promuove allo scopo la massima partecipazione delle comunità locali e dall’uopo convoca la conferenze delle autonomie a preciso fine di acquisire il motivato parere al fine del rilascio ovvero del diniego dell’intesa.
Ne consegue che l’espressione del parere da parte della Giunta Regionale non potrà che essere l’esito del segnalato percorso di acquisizione degli interessi delle comunità locali, ad ogni buon fine però quello che è possibile affermare con fermezza è che la Giunta Regionale così come dichiarato da sempre non acconsentirà all’aumento delle estrazioni oltre quanto già stabilito finora, avrà come priorità la tutela della salute e dell’ambiente e la doverosa ricaduta dello sviluppo del territorio.



Intervento ROSA resoconto nr. 9 del 24/09/2019
Argomento : MOZIONE N.20 BRAIA ED ALTRI AVENTE AD OGGETTO “LA CONCESSIONE TOTAL (TEMPA ROSSA) ED ENI (VAL D’AGRI) LEGATA ALLE ESTRAZIONI PETROLIFERE IN BASILICATA
ROSA
Io intervengo per tentare di chiarire alcune posizioni. Certamente io ringrazio il collega Cifarelli per l'appellativo di professore, proverò… No, no, ha la mente corta, collega Cifarelli, la mente corta. Io proverò nella mia semplicità a spiegare le cose come stanno, quello che è successo in tutti questi mesi, per provare a dare delle risposte a delle domande legittime da parte del Consiglio regionale. Io sono estremamente rispettoso di quelle che sono le prerogative del Consiglio regionale, ma evidentemente il Consiglio regionale dovrebbe avere il medesimo rispetto in quelle che sono le prerogative del governo regionale.
Mozione legittima. Impostazione della mozione: “Il Presidente impegna il Presidente, prima della firma dell'intesa pre intesa”, quindi in che momento governo regionale con le compagnie fa una pre intesa o un’intesa, però prima della firma di questo atto viene in Consiglio Regionale e questo che significa? Quando si è arrivati alla pre-intesa e intesa significa che hai espletato tutta una serie di attività di negoziazioni che hanno portato a qualcosa. Viene presso l’assiste regionale al fine di poter essere edotti, giusto. Condividere ed eventualmente contribuire alla definizione delle proposte in campo, che significa? Significa che eventualmente quella che può essere un’intesa nata da una serie di negoziazioni eventualmente nel caso in cui il Consiglio Regionale ritenesse che è insoddisfacente il Governo dovrebbe riaprire un nuovo tavolo oltre... no, io sto dicendo come è scritta la mozione, collega Cifarelli.
(Voci fuori microfono)
Perfetto, allora se noi dobbiamo votare, se lei ha chiesto al Capogruppo Coviello il voto favorevole o contrario, io le sto leggendo la mozione e lei sta dicendo che è sbagliata, lei sta dicendo che è sbagliata, l’ha detto lei. No, no, l’ha detto lei. collega Cifarelli, meno male, io le ricordo sempre che queste sedute sono registrate, chi ha usato il termine “sbagliato” è lei, io l’ho ripetuto, l’ho ripetuto appena lei ha detto: “È sbagliato”, ho ripetuto le sue parole, “Stai sbagliando”, meno male che ci sono le registrazioni, collega Cifarelli, perché lei..., no, no, le registrazioni riprendono pure le sue parole, stia tranquillo che la voce viene registrata, stia tranquillo, però se lei nega una cosa che ha appena detto, voglio dire, evidentemente tutti quelli che stanno assistendo a questo Consiglio si rendono conto che lei sta negando una sua affermazione. Poi, collega Braia, poi arrivo anche a lei, poi arrivo a lei, poi arrivo, no, no, il suo ragionamento, e ha detto che questa mozione scritta, io le sto provando a spiegare il perché il collega Coviello ha detto che noi non siamo d’accordo su questa mozione, allora io le sto leggendo il dispositivo e secondo me questo dispositivo è logico per come è stato scritto.
PRESIDENTE (CICALA)
Colleghi, però andiamo avanti, non disturbate.
ROSA
Fermo restando, questo Governo ha il pieno rispetto del Consiglio Regionale ed evidentemente è pronto a venire a discutere sulla questione petrolio ma anche su tutte le questioni, ma evidentemente non nei termini che verrebbero imposti da questa mozione che sono, così come ha detto lei, sbagliati. Va bene.
Poi, sono un professore, ti dimentichi che sono un professore, tu dimentichi. Guarda, collega Cifarelli...
PRESIDENTE (CICALA)
Colleghi, chiedo scusa, altrimenti sono costretto ad interrompere, il dibattito non è in questi modi. Andiamo avanti.
ROSA
Mi dispiace per lei che si vuole confrontare con un professore, e oltre ad avere dallo stesso – quindi dal Consiglio – un mandato ufficiale propedeutico alla sottoscrizione delle intese. Allora, abbiamo letto a tutti e anche a chi ci segue di cosa stavamo discutendo perché probabilmente siccome quando l’ha presentata il collega Braia non ha letto il dispositivo, chi ci segue da casa probabilmente non ha inteso effettivamente di cosa parliamo. Io, collega Braia, sinceramente, io ho molta stima di lei, però non ho la mente corta, lei si lamenta, relazione programmatica, controlli, ha parlato dell’Eni, però poi io mi sono chiesto in questi mesi da Assessore come mai rispetto a quello che è successo ad Eni erano previste 4 ispezioni straordinarie a 4 mesi una dall’altra, la prima è stata fatta il 17 novembre 2017, la seconda il 12 aprile 2018 e poi si sono interrotte, non governavamo noi all’epoca, vorrei capire perché quel Governo Regionale che governava la Regione Basilicata ha interrotto le ispezioni straordinarie rispetto allo sversamento Eni, sarebbe il caso di spiegarlo. Per ritornare nel merito della questione...
PRESIDENTE (CICALA)
Collega Cifarelli, però non deve interrompere perché lei non è stato interrotto. Collega eh lo so, non è stato interrotto e quindi diamo la possibilità di...
ROSA
Per ritornare nel merito della questione, con il Presidente Bardi abbiamo condiviso una strategia, ma una strategia che evidentemente non è oscura perché l’abbiamo pubblicizzata e abbiamo coinvolto in questa strategia tutte quelle parti sociali che evidentemente dovevano essere sedute ad un tavolo di contrattazione, una strategia che vede varie fasi: in primis Total che dovrebbe partire a breve e quindi aveva una emergenza perché rispetto a Total parliamo poi di cosa abbiamo trovato; poi avevamo la contrattazione Eni quindi abbiamo deciso di affrontare prima il tavolo con Total e successivamente immediatamente quello con l’Eni perché era importante evidentemente portare anche sul tavolo dell’Eni da un punto strategico negoziale i risultati che ottenevamo con Total e contemporaneamente di investire in questa strategia perché è una parte importante rispetto alla questione petrolifera lo Stato italiano, il Governo italiano. Quindi sostanzialmente noi siamo impegnati su tre fronti: tavolo con la Total, tavolo con l’Eni, tavolo con lo Stato italiano, ma evidentemente questi impegni sono inseriti in un cronoprogramma temporale che ha una logica di sequenzialità obbligatoria, una dietro l’altra.
Quindi attualmente abbiamo aperto il tavolo con la Total, così come avete ricordato, con la Total è stato firmato un accordo nel 2006, in questo accordo del 2006, collega Coviello, c’era scritto che quell’accordo era non più negoziabile, c’è una clausola espressa, lei è avvocato, mi insegna che quando in un contratto c’è scritto che quello è e quello finisce, con la Total abbiamo provato ad aprire un rapporto che si basasse su vari capitoli, 1) riapertura di questi accordi del 2006 che riguardano le compensazioni ambientali; 2) quello che giustamente tutti quanti voi avete detto: “Ma è quella che è la compartecipazione della Total allo sviluppo della Regione Basilicata in termini di attività imprenditoriali per sviluppare il lavoro in settori non oil”, sia chiaro; 3) definizione da parte della Total di tutta una serie di..., o di una massa debitoria da parte di subappaltatori Total rispetto al mondo dell’impresa lucano; 4) definizione con i Comuni e con le parti sociali di un accordo rispetto alla trasparenza e rispetto alle assunzioni e i criteri di assunzione.
Questo è diciamo quello che è stato messo in campo, rispetto a questo che abbiamo messo in campo sono stati aperti una serie di tavoli diversi dove in ogni tavolo si è parlato... tavoli monotematici dove si sono approfondite queste questioni, dove in questi tavoli non sono state escusse assolutamente tutte quelle parti sindacali, datoriali, dei lavoratori, i 13 comuni della concessione Gorgoglione, tutti e 13 senza lasciarne fuori nessuno. Ora, se io venissi qui questa sera ed entrassi nel merito delle rinegoziazioni dell’accordo del 2006, io non farei un buon servizio alla Basilicata perché voi mi insegnate che evidentemente le trattative hanno anche un senso e hanno una possibilità di diciamo maggiore successo se evidentemente rimangono non silenziose ma rimangono riservate, ed ecco perché a me sembra inopportuno che un rappresentate istituzionale rispetto all’interesse della Regione Basilicata venga a chiedere dettagli che evidentemente potrebbero compromettere nel merito, dettagli nel merito le singole trattative. Allora quando il Presidente Bardi ha annunciato che la Total ha accettato di riaprire ricordando la clausola che non si poteva riaprire l’accordo del 2006 secondo noi abbiamo questo passo, il Presidente Bardi ha deciso di comunicarlo ai cittadini e al Consiglio Regionale perché era un passo importante perché rispetto a un accordo chiuso e datato 2006 nel 2019 siamo riusciti a fare un passo importate di riaprire quelle trattative. Ora ritorno, dire fino a che punto siamo arrivati di quelle trattative evidentemente, io sfido chiunque a volerle rendere pubbliche, ma al di là di queste che sono le trattative e che riguardano le compensazioni ambientali, cioè quei soldi, quei denari che la Total dovrebbe dare alla Regione Basilicata per l’uso del suolo, è pur chiaro che sono per quello che ci riguarda a noi la parte meno importante rispetto alla trattativa che abbiamo aperto con Total perché la parte più importante della trattativa è l’altra, quella con la quale noi chiediamo a Total di essere parte attiva nello sviluppo della Regione Basilicata. Il collega Acito non a caso ricordava lo studio Ambrosetti finanziato dalla Total, cioè la Total finanzia degli studi dove ci dice, ci consiglia, ci analizza quelle che sono la forza, diciamo le forze della Basilicata e ci consiglia quali strade migliori percorrere per lo sviluppo della nostra Regione, quindi il punto di partenza era questo, se da una parte la Total finanzia degli studi, perché la Total non può diventare con il suo know-now, per le sue conoscenze oltre l’oil, è chiaro, noi parliamo di investimenti che vanno oltre l’oil, sia chiaro questo, perché la Total non può diventare partner della Regione in queste politiche di sviluppo? Evidentemente dietro indicazioni di questo Consiglio rispetto alle linee strategiche vogliamo seguire, mi pare ovvio, perché non far diventare la Total partner dei nostri imprenditori sempre in tecnologie non oil? Allora, secondo noi questa è la vera sfida perché ci siamo resi conto che l’investimento Total, i numeri che ci hanno fornito rispetto all’occupazione sono scadenti, diciamolo, è pubblico perché questi sono stati i dati pubblici, perché fra indotto e assunti diretti non supereremmo le 600 unità, fra cui 10 assunzioni deve fare ancora Total complessivamente e 100 assunzioni devono essere fatte ancora nell’indotto, allora la fame di lavoro che esiste in Basilicata evidentemente non può essere soddisfatta dalle 600 assunzioni del centro oil, ecco perché la sfida che noi riteniamo più importante è la seconda, ovvero quella di imprigionare, fatemi usare questo termine che è un termine improprio, per responsabilizzare, per me il termine giusto è responsabilizzare la Total a non soltanto essere il petroliere che viene a sfruttare una ricchezza presente nel sottosuolo lucano, ma è quel partner che ci aiuta, che investe ulteriori denari e aiuta i nostri imprenditori ad investire in tecnologia non oil, responsabilità. Allora, ma voi pensate che sia facile tutto ciò? Ma voi pensate che se i termini di questa trattativa fossero resi pubblici avremmo avuto aiuto in questa trattativa? E allora fermo restando che è legittimo che il Consiglio Regionale sia informato, io sono stato 8 anni Consigliere Regionale, quindi capite bene come sostanzialmente condivido questa idea, ma è pur chiaro che l’informativa deve essere in termini di forte responsabilità, è quello che ci aspettiamo da tutti i Consiglieri Regionali, un supporto. Quando il collega Coviello ci dice “Aiutateci, però non ci aiutate dopo che facciamo l’intesa e poi tutti quando andranno a fare le pulci”, dice: “Ah, ma forse si poteva”, se ci idee aiutiamoci, datele, evidentemente è arduo, evidentemente è un azzardo quello che sto dicendo, però quello che voglio significarle, collega Cifarelli, che per emulare una frase che ha usato il Consigliere Braia, qui...
(fuori microfono)
No, la mozione è quella, l’ho spiegata qual è la mozione, ora siamo andati nel merito, siamo andati nel merito, noi siamo disponibili a discutere, Capogruppo Coviello, sul petrolio, ma nell’ordine giusto, non perché siamo qui per farci...
(fuori microfono)
Non si preoccupi, allora io le ho anche spiegato all’inizio perché la sua mozione è irricevibile, perché è stata impostata in maniera strumentale e con un cronoprogramma sbagliato, non avremo bisogno di farne un altro...
PRESIDENTE (CICALA)
Consigliere Cifarelli, non intervenga. Assessore Rosa, chiedo scusa...
ROSA
Collega Cifarelli, noi usiamo (incomprensibile) della verità da quando ci siamo insediati ed è giusto, quando il collega Perrino evidenzia le sue preoccupazioni in termini ambientali io gli do perfettamente ragione perché fino a ieri ho vissuto la questione da Opposizione, oggi che la vivo da Assessore all’ambiente, quindi con specifica competenza e responsabilità di quello, mi rendo conto di quante falle, collega Perrino, dobbiamo tappare.
PRESIDENTE (CICALA)
Assessore, chiedo scusa, le conclusioni, grazie.
ROSA
Concludo, ho finito. Quindi io spero, collega Cifarelli e colleghi della Minoranza, che la questione del petrolio..., no spero, io sono convinto perché il Presidente Bardi me lo ha detto e parlo a suo nome che la questione del petrolio la affronteremo, la questione delle contrattazioni che stiamo facendo l’affronteremo, però evidentemente non possiamo affrontarle in termini di prima facciamo l’accordo e poi chiediamo il permesso, attenzione.
(fuori microfono)
Lo faremo, non si preoccupi, appena chiuderemo accordo Total verremo.
(fuori microfono)
No, un attimo prima avremo definito, per favore, dopo l’accordo.
PRESIDENTE (CICALA)
Consiglieri, non dovete interrompere, non siete stati interrotti, altrimenti sospendo la seduta.
ROSA
Allora, collega Cifarelli, io capisco la sua difficoltà...
PRESIDENTE (CICALA)
Consigliere Cifarelli, sono già due volte che richiamo, chiedo scusa.
ROSA
Io capisco la sua difficoltà nell’argomentare una mozione sbagliata, io capisco la sua difficoltà, però mi dispiace, la riformuli, la riformuli, ma se anche non la riformula, questo Governo Regionale sarà qui in aula a relazionare, grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 9 del 24/09/2019
Argomento : MOZIONE N.20 BRAIA ED ALTRI AVENTE AD OGGETTO “LA CONCESSIONE TOTAL (TEMPA ROSSA) ED ENI (VAL D’AGRI) LEGATA ALLE ESTRAZIONI PETROLIFERE IN BASILICATA
ROSA
Io intervengo per tentare di chiarire alcune posizioni. Certamente io ringrazio il collega Cifarelli per l'appellativo di professore, proverò… No, no, ha la mente corta, collega Cifarelli, la mente corta. Io proverò nella mia semplicità a spiegare le cose come stanno, quello che è successo in tutti questi mesi, per provare a dare delle risposte a delle domande legittime da parte del Consiglio regionale. Io sono estremamente rispettoso di quelle che sono le prerogative del Consiglio regionale, ma evidentemente il Consiglio regionale dovrebbe avere il medesimo rispetto in quelle che sono le prerogative del governo regionale.
Mozione legittima. Impostazione della mozione: “Il Presidente impegna il Presidente, prima della firma dell'intesa pre intesa”, quindi in che momento governo regionale con le compagnie fa una pre intesa o un’intesa, però prima della firma di questo atto viene in Consiglio Regionale e questo che significa? Quando si è arrivati alla pre-intesa e intesa significa che hai espletato tutta una serie di attività di negoziazioni che hanno portato a qualcosa. Viene presso l’assiste regionale al fine di poter essere edotti, giusto. Condividere ed eventualmente contribuire alla definizione delle proposte in campo, che significa? Significa che eventualmente quella che può essere un’intesa nata da una serie di negoziazioni eventualmente nel caso in cui il Consiglio Regionale ritenesse che è insoddisfacente il Governo dovrebbe riaprire un nuovo tavolo oltre... no, io sto dicendo come è scritta la mozione, collega Cifarelli.
(Voci fuori microfono)
Perfetto, allora se noi dobbiamo votare, se lei ha chiesto al Capogruppo Coviello il voto favorevole o contrario, io le sto leggendo la mozione e lei sta dicendo che è sbagliata, lei sta dicendo che è sbagliata, l’ha detto lei. No, no, l’ha detto lei. collega Cifarelli, meno male, io le ricordo sempre che queste sedute sono registrate, chi ha usato il termine “sbagliato” è lei, io l’ho ripetuto, l’ho ripetuto appena lei ha detto: “È sbagliato”, ho ripetuto le sue parole, “Stai sbagliando”, meno male che ci sono le registrazioni, collega Cifarelli, perché lei..., no, no, le registrazioni riprendono pure le sue parole, stia tranquillo che la voce viene registrata, stia tranquillo, però se lei nega una cosa che ha appena detto, voglio dire, evidentemente tutti quelli che stanno assistendo a questo Consiglio si rendono conto che lei sta negando una sua affermazione. Poi, collega Braia, poi arrivo anche a lei, poi arrivo a lei, poi arrivo, no, no, il suo ragionamento, e ha detto che questa mozione scritta, io le sto provando a spiegare il perché il collega Coviello ha detto che noi non siamo d’accordo su questa mozione, allora io le sto leggendo il dispositivo e secondo me questo dispositivo è logico per come è stato scritto.
PRESIDENTE (CICALA)
Colleghi, però andiamo avanti, non disturbate.
ROSA
Fermo restando, questo Governo ha il pieno rispetto del Consiglio Regionale ed evidentemente è pronto a venire a discutere sulla questione petrolio ma anche su tutte le questioni, ma evidentemente non nei termini che verrebbero imposti da questa mozione che sono, così come ha detto lei, sbagliati. Va bene.
Poi, sono un professore, ti dimentichi che sono un professore, tu dimentichi. Guarda, collega Cifarelli...
PRESIDENTE (CICALA)
Colleghi, chiedo scusa, altrimenti sono costretto ad interrompere, il dibattito non è in questi modi. Andiamo avanti.
ROSA
Mi dispiace per lei che si vuole confrontare con un professore, e oltre ad avere dallo stesso – quindi dal Consiglio – un mandato ufficiale propedeutico alla sottoscrizione delle intese. Allora, abbiamo letto a tutti e anche a chi ci segue di cosa stavamo discutendo perché probabilmente siccome quando l’ha presentata il collega Braia non ha letto il dispositivo, chi ci segue da casa probabilmente non ha inteso effettivamente di cosa parliamo. Io, collega Braia, sinceramente, io ho molta stima di lei, però non ho la mente corta, lei si lamenta, relazione programmatica, controlli, ha parlato dell’Eni, però poi io mi sono chiesto in questi mesi da Assessore come mai rispetto a quello che è successo ad Eni erano previste 4 ispezioni straordinarie a 4 mesi una dall’altra, la prima è stata fatta il 17 novembre 2017, la seconda il 12 aprile 2018 e poi si sono interrotte, non governavamo noi all’epoca, vorrei capire perché quel Governo Regionale che governava la Regione Basilicata ha interrotto le ispezioni straordinarie rispetto allo sversamento Eni, sarebbe il caso di spiegarlo. Per ritornare nel merito della questione...
PRESIDENTE (CICALA)
Collega Cifarelli, però non deve interrompere perché lei non è stato interrotto. Collega eh lo so, non è stato interrotto e quindi diamo la possibilità di...
ROSA
Per ritornare nel merito della questione, con il Presidente Bardi abbiamo condiviso una strategia, ma una strategia che evidentemente non è oscura perché l’abbiamo pubblicizzata e abbiamo coinvolto in questa strategia tutte quelle parti sociali che evidentemente dovevano essere sedute ad un tavolo di contrattazione, una strategia che vede varie fasi: in primis Total che dovrebbe partire a breve e quindi aveva una emergenza perché rispetto a Total parliamo poi di cosa abbiamo trovato; poi avevamo la contrattazione Eni quindi abbiamo deciso di affrontare prima il tavolo con Total e successivamente immediatamente quello con l’Eni perché era importante evidentemente portare anche sul tavolo dell’Eni da un punto strategico negoziale i risultati che ottenevamo con Total e contemporaneamente di investire in questa strategia perché è una parte importante rispetto alla questione petrolifera lo Stato italiano, il Governo italiano. Quindi sostanzialmente noi siamo impegnati su tre fronti: tavolo con la Total, tavolo con l’Eni, tavolo con lo Stato italiano, ma evidentemente questi impegni sono inseriti in un cronoprogramma temporale che ha una logica di sequenzialità obbligatoria, una dietro l’altra.
Quindi attualmente abbiamo aperto il tavolo con la Total, così come avete ricordato, con la Total è stato firmato un accordo nel 2006, in questo accordo del 2006, collega Coviello, c’era scritto che quell’accordo era non più negoziabile, c’è una clausola espressa, lei è avvocato, mi insegna che quando in un contratto c’è scritto che quello è e quello finisce, con la Total abbiamo provato ad aprire un rapporto che si basasse su vari capitoli, 1) riapertura di questi accordi del 2006 che riguardano le compensazioni ambientali; 2) quello che giustamente tutti quanti voi avete detto: “Ma è quella che è la compartecipazione della Total allo sviluppo della Regione Basilicata in termini di attività imprenditoriali per sviluppare il lavoro in settori non oil”, sia chiaro; 3) definizione da parte della Total di tutta una serie di..., o di una massa debitoria da parte di subappaltatori Total rispetto al mondo dell’impresa lucano; 4) definizione con i Comuni e con le parti sociali di un accordo rispetto alla trasparenza e rispetto alle assunzioni e i criteri di assunzione.
Questo è diciamo quello che è stato messo in campo, rispetto a questo che abbiamo messo in campo sono stati aperti una serie di tavoli diversi dove in ogni tavolo si è parlato... tavoli monotematici dove si sono approfondite queste questioni, dove in questi tavoli non sono state escusse assolutamente tutte quelle parti sindacali, datoriali, dei lavoratori, i 13 comuni della concessione Gorgoglione, tutti e 13 senza lasciarne fuori nessuno. Ora, se io venissi qui questa sera ed entrassi nel merito delle rinegoziazioni dell’accordo del 2006, io non farei un buon servizio alla Basilicata perché voi mi insegnate che evidentemente le trattative hanno anche un senso e hanno una possibilità di diciamo maggiore successo se evidentemente rimangono non silenziose ma rimangono riservate, ed ecco perché a me sembra inopportuno che un rappresentate istituzionale rispetto all’interesse della Regione Basilicata venga a chiedere dettagli che evidentemente potrebbero compromettere nel merito, dettagli nel merito le singole trattative. Allora quando il Presidente Bardi ha annunciato che la Total ha accettato di riaprire ricordando la clausola che non si poteva riaprire l’accordo del 2006 secondo noi abbiamo questo passo, il Presidente Bardi ha deciso di comunicarlo ai cittadini e al Consiglio Regionale perché era un passo importante perché rispetto a un accordo chiuso e datato 2006 nel 2019 siamo riusciti a fare un passo importate di riaprire quelle trattative. Ora ritorno, dire fino a che punto siamo arrivati di quelle trattative evidentemente, io sfido chiunque a volerle rendere pubbliche, ma al di là di queste che sono le trattative che riguardano le compensazioni ambientali, cioè quei soldi, quei denari che la Total dovrebbe dare alla Regione Basilicata per l’uso del suolo, è pur chiaro che sono per quello che ci riguarda a noi la parte meno importante rispetto alla trattativa che abbiamo aperto con Total perché la parte più importante della trattativa è l’altra, quella con la quale noi chiediamo a Total di essere parte attiva nello sviluppo della Regione Basilicata. Il collega Acito non a caso ricordava lo studio Ambrosetti finanziato dalla Total, cioè la Total finanzia degli studi dove ci dice, ci consiglia, ci analizza quelle che sono la forza, diciamo le forze della Basilicata e ci consiglia quali strade migliori percorrere per lo sviluppo della nostra Regione, quindi il punto di partenza era questo, se da una parte la Total finanzia degli studi, perché la Total non può diventare con il suo know-now, per le sue conoscenze oltre l’oil, è chiaro, noi parliamo di investimenti che vanno oltre l’oil, sia chiaro questo, perché la Total non può diventare partner della Regione in queste politiche di sviluppo? Evidentemente dietro indicazioni di questo Consiglio rispetto alle linee strategiche vogliamo seguire, mi pare ovvio, perché non far diventare la Total partner dei nostri imprenditori sempre in tecnologie non oil? Allora, secondo noi questa è la vera sfida perché ci siamo resi conto che l’investimento Total, i numeri che ci hanno fornito rispetto all’occupazione sono scadenti, diciamolo, è pubblico perché questi sono stati i dati pubblici, perché fra indotto e assunti diretti non supereremmo le 600 unità, fra cui 10 assunzioni deve fare ancora Total complessivamente e 100 assunzioni devono essere fatte ancora nell’indotto, allora la fame di lavoro che esiste in Basilicata evidentemente non può essere soddisfatta dalle 600 assunzioni del centro oil, ecco perché la sfida che noi riteniamo più importante è la seconda, ovvero quella di imprigionare, fatemi usare questo termine che è un termine improprio, per responsabilizzare, per me il termine giusto è responsabilizzare la Total a non soltanto essere il petroliere che viene a sfruttare una ricchezza presente nel sottosuolo lucano, ma è quel partner che ci aiuta, che investe ulteriori denari e aiuta i nostri imprenditori ad investire in tecnologia non oil, responsabilità. Allora, ma voi pensate che sia facile tutto ciò? Ma voi pensate che se i termini di questa trattativa fossero resi pubblici avremmo avuto aiuto in questa trattativa? E allora fermo restando che è legittimo che il Consiglio Regionale sia informato, io sono stato 8 anni Consigliere Regionale, quindi capite bene come sostanzialmente condivido questa idea, ma è pur chiaro che l’informativa deve essere in termini di forte responsabilità, è quello che ci aspettiamo da tutti i Consiglieri Regionali, un supporto. Quando il collega Coviello ci dice “Aiutateci, però non ci aiutate dopo che facciamo l’intesa e poi tutti quando andranno a fare le pulci”, dice: “Ah, ma forse si poteva”, se ci idee aiutiamoci, datele, evidentemente è arduo, evidentemente è un azzardo quello che sto dicendo, però quello che voglio significarle, collega Cifarelli, che per emulare una frase che ha usato il Consigliere Braia, qui...
(fuori microfono)
ROSA
No, la mozione è quella, l’ho spiegata qual è la mozione, ora siamo andati nel merito, siamo andati nel merito, noi siamo disponibili a discutere, Capogruppo Coviello, sul petrolio, ma nell’ordine giusto, non perché siamo qui per farci...
(fuori microfono)
ROSA
Non si preoccupi, allora io le ho anche spiegato all’inizio perché la sua mozione è irricevibile, perché è stata impostata in maniera strumentale e con un cronoprogramma sbagliato, non avremo bisogno di farne un altro...
PRESIDENTE (CICALA)
Consigliere Cifarelli, non intervenga. Assessore Rosa, chiedo scusa...
ROSA
Collega Cifarelli, noi usiamo (incomprensibile) della verità da quando ci siamo insediati ed è giusto, quando il collega Perrino evidenzia le sue preoccupazioni in termini ambientali io gli do perfettamente ragione perché fino a ieri ho vissuto la questione da Opposizione, oggi che la vivo da Assessore all’ambiente, quindi con specifica competenza e responsabilità di quello, mi rendo conto di quante falle, collega Perrino, dobbiamo tappare.
PRESIDENTE (CICALA)
Assessore, chiedo scusa, le conclusioni, grazie.
ROSA
Concludo, ho finito. Quindi io spero, collega Cifarelli e colleghi della Minoranza, che la questione del petrolio..., no spero, io sono convinto perché il Presidente Bardi me lo ha detto e parlo a suo nome che la questione del petrolio la affronteremo, la questione delle contrattazioni che stiamo facendo l’affronteremo, però evidentemente non possiamo affrontarle in termini di prima facciamo l’accordo e poi chiediamo il permesso, attenzione.
(fuori microfono)
ROSA
Lo faremo, non si preoccupi, appena chiuderemo accordo Total verremo.
(fuori microfono)
ROSA
No, un attimo prima avremo definito, per favore, dopo l’accordo.
PRESIDENTE (CICALA)
Consiglieri, non dovete interrompere, non siete stati interrotti, altrimenti sospendo la seduta.
ROSA
Allora, collega Cifarelli, io capisco la sua difficoltà...
PRESIDENTE (CICALA)
Consigliere Cifarelli, sono già due volte che richiamo, chiedo scusa.
ROSA
Io capisco la sua difficoltà nell’argomentare una mozione sbagliata, io capisco la sua difficoltà, però mi dispiace, la riformuli, la riformuli, ma se anche non la riformula, questo Governo Regionale sarà qui in aula a relazionare, grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 10 del 27/09/2019
Argomento : “DESIGNAZIONE, AI SENSI DELL'ART. 29 DELLA LEGGE 352/1970, DI UN DELEGATO EFFETTIVO E DI UN DELEGATO SUPPLENTE IN RELAZIONE ALLA RICHIESTA DI REFERENDUM DI CUI AL PUNTO 1”
ROSA
Grazie. Nella mia vita mi hanno insegnato a parlare con tutti, ma ognuno nella propria vita fa quello che vuole, pur quando uno era Presidente della Regione Basilicata e nel comparto della Sanità, così come ha fatto oggi, proponeva norme regionali in palese violazione della Costituzione, ce lo ricordiamo, così come oggi, perché ricordiamolo a tutti quello che sono alcune…, soprattutto il primo emendamento, sono norme che sono incostituzionali, violano la Costituzione. L'innominabile… Il 31 luglio, questi sono due esempi delle tante norme che poi la Corte Costituzionale, collega Coviello, ci siamo difesi, botte, ci siamo difesi, botte perché, ricordo, il 31 luglio 2016 veniva spostato il termine ad esempio dell'articolo 14 della legge 161/2014 , Piano sanitario, dal 31 luglio al 31 dicembre. Poi turnistica sui medici, dottor…, prevista, doveva essere fatta entro il 25 novembre 2015, qualcuno pensò…, norma nazionale, con una norma regionale che il tutto si poteva spostare il 31 luglio 2016, botte, perché qualcuno pensa che si fa una norma e nel tempo in cui il governo ci impugna la norma e la Corte Costituzionale decide, si è liberi di agire.
Questa non è la società che a noi piace, a noi piace quella società dove si fila dritti, dove i concorsi non si truccano, dove tutti abbiano una possibilità.
Questo è quello che a noi piace. Noi abbiamo fatto della legalità un valore della nostra vita. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 25 DEL 2019: RIORDINO DELLA DISCIPLINA PER AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE (ARPAB)
ROSA
Ho chiesto di intervenire in questo momento perché a me non sono piaciute le parole del collega Braia quando parla di fiducia o non fiducia da parte del collega Vizziello. Sono parole errate, sono parole in malafede, me lo permetta, Consigliere Braia, perché mi pare che nell'ambito della sua prerogativa di Consigliere Regionale mi pare che tutti i Consiglieri regionali abbiano la prerogativa di ragionare intorno a una proposta di Legge e di presentare i propri emendamenti. Ma presentare i propri emendamenti nascono da ragionamenti che hanno una logicità. Eh, no, è meritevole, però lei non può e non deve più permettersi di parlare di fiducia o sfiducia da parte del Consigliere Vizziello nell'ambito dei rapporti con l'Assessorato all'Ambiente, nei miei rapporti quando lei ha detto quelle cose. Noi dobbiamo rimanere a quello che è il dibattito legato all’ARPAB ed è civile dibattere, ma quello deve essere il discorso. Mi fermo a ricordare una sua frase: “L'abolizione dei Dipartimenti provinciali depotenzia Matera”. Si potrebbe alzare il collega Bellettieri e dire: “L'abolizione dei Dipartimenti provinciali depotenzia Potenza”. Se questo è il ragionamento, noi non svolgiamo le funzioni di Consigliere Regionale. Le nostre funzioni di Consiglieri regionali, soprattutto voi, Consiglieri regionali, dovreste guardare ed affrontare i problemi nell'ottica della Regione Basilicata. Qui non esiste la questione Potenza o Matera, io preferisco lasciarla agli stadi, agli ultras, che legittimamente nella loro voglia di tifare per la propria squadra si lasciano andare ad eccessi di campanilismo. Questo è un Consiglio Regionale, le Leggi si fanno per la Regione Basilicata. Questa Legge si sta facendo affinché l’ARPAB possa funzionare meglio. In questi mesi abbiamo potuto testare che l'organizzazione su base dipartimentale di Potenza e Matera ha creato una serie di disservizi. Un esempio l'ha portato il Consigliere Cariello, un esempio di tanti che si possono dire. La logica è quella: andiamo verso la specializzazione degli uffici. Specializzazione degli uffici significa che ci saranno uffici nelle varie sedi, a seconda della sede, che avranno una specializzazione e copriranno l'intero territorio regionale e non che se devo fare le analisi dell'acqua sul fiume Basento, se lo faccio fino a Campomaggiore deve intervenire Potenza, da Campomaggiore a scendere deve intervenire Matera. È un esempio banale per dimostrare come per fare l’analisi sullo stesso fiume devono intervenire due uffici separati, due sedi separate, che poi si devono comprare… Ci rendiamo conto che questo metodo non ha funzionato? Allora qui non si tratta di campanilismo, non si tratta di chiudere sedi a Matera. La volontà del Governo quando ha approvato non ha parlato di Dipartimenti, non certo entrare nella voglia del Governo di chiudere alcuna sede, anzi, così come hanno detto i Consiglieri regionali, noi stiamo valutando seriamente di aprire la sede a Viggiano, perché noi dobbiamo dare una risposta ai cittadini in termini di certezza ambientale. Certezza ambientale significa portare anche la Regione tramite le sue strutture vicino ai cittadini, così come diceva il collega Acito, anche in maniera informatica. Dobbiamo consentire al cittadino da casa sua ad avere certezza su quei dati. E allora se vogliamo fare la battaglia sull’ARPAB e la vogliamo fare in termini campanilistici, collega Braia, lei la battaglia l’ha persa dall'inizio.



Intervento ROSA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 25 DEL 2019: RIORDINO DELLA DISCIPLINA PER AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE (ARPAB)
ROSA
No, voglio dire, provo a spiegare la ratio della norma e dell'Articolo 25, quello successivo del comitato tecnico. Allora, premesso, collega Perrino, che quando mi sono insediato come Assessore all'Ambiente, nonostante nella Conferenza cui partecipavi emergeva che non c'era personale che andava sui camini, ti posso dire che quando io mi sono insediato come Assessore all'Ambiente nulla era cambiato, ancora non c'era. Quindi, voglio dire, avete dibattuto in quella Conferenza dei Servizi, però soluzioni non ne sono arrivate. Ora però io partirei Da quello che è l'emendamento, mi aiuta l'emendamento del collega Cifarelli, sui ruoli attribuiti alla Conferenza permanente, l'emendamento presentato. La Conferenza permanente avrà queste funzioni: esprime il parere vincolante sulla carta dei servizi di cui all'Articolo 11, formula valutazioni e proposte in merito all'attività dell’ARPAB, esprime parere obbligatorio ma non vincolante sul piano annuale e triennale delle attività. Noi abbiamo provato a invertire la situazione, nel senso che abbiamo ritenuto, proprio per le ragioni che ha detto lei, che ha funzionato poco e male quella Conferenza, annullarla, ma riportare le decisioni e queste decisioni condividerle con le Amministrazioni provinciali, con i Sindaci, con i Consiglieri regionali di Maggioranza e Minoranza, perché nel testo originario che noi abbiamo messo, abbiamo messo il Presidente e il Vicepresidente della Commissione di merito. Il collega Polese ha presentato un emendamento nel quale ci aggiunge anche il Presidente e il Vicepresidente della Seconda Commissione, voglio dire, è stata una decisione di partecipare, per me va benissimo. Però noi con il comitato tecnico a cui deleghiamo queste funzioni proviamo a partecipare le decisioni prima che queste vengano assunte. Il ruolo del comitato tecnico è questo: istituito il comitato tecnico con funzioni di supporto al Dipartimento in materia di ambiente. A, nello svolgimento delle attività di controllo e vigilanza. Quindi questa Conferenza coadiuva col Dipartimento in quella attività rafforzata che diceva la collega Sileo sull'attività di vigilanza dell’ARPAB, cioè su quello che si fa o non si fa. B, per l'individuazione degli indirizzi e obiettivi prioritari da proporre alla Giunta per la sua approvazione. Collega Perrino, sa quale Giunta per la prima volta rispetto alla vecchia normativa, la 36/2000 ha dato degli indirizzi all’ARPAB? La Giunta Bardi. Ogni anno nel vecchio ordinamento c'era previsto che la Giunta doveva dare entro il 31 ottobre degli indirizzi all'ARPAB, mai dati. Noi li abbiamo dati, però ci siamo resi conto che se questi indirizzi da proporre alla Giunta e la Giunta poi li approva e li propone all'ARPAB per la redazione del Piano triennale e annuale, sono condivisi con i Consiglieri di Maggioranza e Minoranza nelle forme delle Commissioni, sono condivisi con le Amministrazioni, con i Comuni, sono condivisi con le associazione ambientalista, ma è una condivisione preventiva, quindi noi portiamo questa decisione prima che la Giunta poi dia gli indirizzi all'ARPAB. Allora per me questo significa condivisione, partecipazione. Prima che la Giunta decide si avvale degli enti e di altri soggetti per assumere le sue decisioni. È un approccio diverso. Noi non operiamo post, operiamo ante. Posso finire? La Conferenza non ha funzionato, l’ha detto il collega Perrino, è un qualcosa che non è servito assolutamente, non ha prodotto nulla. Io le sto dicendo che il mio approccio lei lo può anche non condividere, visto che lei ha detto che non aveva compreso, sto provando a trasferire qual è la nostra idea di organizzazione: prima di assumere decisioni come Governo regionale, e quindi facciamo coadiuvare nella consulenza del Dipartimenti ambientale che deve proporre alla Giunta, tutti i soggetti che sono: Dirigenti Generali della Sanità; Province; ASL; ANCI, nella dichiarazione poi vedremo; Presidente e Vicepresidente della Commissione di merito e della seconda Commissione, come vedete sull’emendamento; i Comuni interessati direttamente alla questione. Quindi noi, diciamo, prima di dare gli obiettivi ad esempio all’ARPAB, prima di tutto facciamo questo, poi ci sta tutto il resto dove subentra il Consiglio, ovvero voglio ricordare che il Piano triennale che nasce dagli indirizzi, giunto dagli indirizzi, ARPAB predispone il Piano triennale, il Piano triennale viene approvato dal Consiglio, è chiaro? Quindi quello viene dopo, quindi prima un supporto al Dipartimento che propone alla Giunta, la Giunta adotta gli indirizzi, gli indirizzi danno luogo al Piano triennale, il Piano triennale ritorna al Consiglio, però che il Consiglio di cui è già informato nelle figure anche... come si dice, ha costruito gli indirizzi che abbiamo dato all’ARPAB tramite queste figure, Piano triennale che viene approvato dal Consiglio, attività di programmazione e di controllo di indirizzo da parte del Consiglio; il Consiglio non viene poi tra l’altro annullato perché il Consiglio poi oltre a quest’attività rimane per l’approvazione del consuntivo, bilancio, consuntivo, quindi verifica l’attività dell’agenzia, il Consiglio è protagonista nell’approvazione del preventivo; quindi rispetto al Piano triennale l’esplosione di quelle che sono le attività triennali o annuali nell’ambito del bilancio previsionale dell’ARPAB. Quindi noi abbiamo costruito un modello differente, perché ci siamo resi conto che gli obiettivi non potevano essere dati dalla Giunta secondo noi in maniera solitaria, ma proprio per il rispetto che abbiamo verso i lucani e perché continuiamo a dire che per noi l’ambiente è una priorità.
Quindi vogliamo e abbiamo deciso di assumere insieme agli altri decisioni così importanti, decisioni preventive condivise ma che poi hanno un iter istituzionale per come ve l’ho raccontato, e l’approccio, collega Braia, a me dispiace che le ha un approccio..., lei legittimamente ha un approccio diverso, ma il suo approccio della legge 37/2015 non ha funzionato, non ha funzionato perché io le ho fatto un esempio banale, la conferenza non aveva nessun potere, tra l’altro nella maniera in cui l’avete declinata questo dovrebbe fare, ovvero niente, una bella chiacchierata, diciamocelo in che termini? Vogliamo creare un organismo che ogni tanto chiacchieri presso l’ARPAB? Per me non è un problema, ma non è utile, noi invece abbiamo costruito, abbiamo provato a costruire un procedimento che vede da una parte la condivisione esterna alla regione tramite quei soggetti, ma dall’altra parte recupera interamente il protagonismo del Consiglio regionale, cioè il Governo rimane al centro però da una parte assume decisioni e dà indirizzi rispetto ad un percorso condiviso, dall’altra parte il Consiglio tramite la sua funzione di programmazione aiuta e stimola questo percorso. Questa è l’impostazione, null’altro, non vogliamo abolire i luoghi di discussione, i luoghi di Democrazia, anzi ne abbiamo creato uno dove per davvero si decide, perché poi tra l’altro..., e perché si decide per davvero? Perché nel Comitato si vota, perché tutti quei soggetti che ho detto prima hanno diritto al voto, non sono lì ad esprimere il loro pensiero e rimane neutrale, diciamo noi possiamo ascoltarli e non ascoltarli, quindi è una decisione che si prende tramite il voto, quindi è una società più democratica, partecipata e democratica, non mi pare che ci siano vulnus, è un metodo, è un modello diverso, da qualcosa che esisteva e non ha funzionato.



Intervento ROSA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 25 DEL 2019: RIORDINO DELLA DISCIPLINA PER AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE (ARPAB)
ROSA
È uguale alla vecchia 37/2015, non cambia nulla. Rimane quell’aspetto, così come abbiamo detto, quando la Regione, cioè quando l’ARPAB, la Regione ha scelto di dividere l’Agrobios tra ALSIA e ARPA, rimane quell'aspetto che non può essere superato, evidentemente, rimane così com'è. Ma questa è la ripetizione dello stesso Articolo. Non abbiamo cambiato neanche una parola rispetto a quello che è il vecchio sistema.



Intervento ROSA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : ORDINE DEL GIORNO DEI CONSIGLIERI POLESE, CIFARELLI ED ALTRI SULL’AREA MARITTIMA PROTETTA COSTA DI MARATEA
ROSA
No, voglio precisare. Non c’è problema ad accogliere questo emendamento perché, così come sa il collega Polese, gli studi dell’area marina sono in attività da tempo. Nel senso, siccome 4lì ci sono gli studi per la strategia marina, gli ultimi dati sono ottobre 2019, ma non sono terminati, continuano. Quindi, evidentemente quest’emendamento, diciamo, questo Ordine del Giorno non fa altro che confermare un’attività di studi che è già in essere, perché Maratea rientra nell’ambito della strategia marittima nazionale e quindi con ARPAB, CNR ed ISPRA stanno conducendo questi studi.



Intervento ROSA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIERE BRAIA SULLA DISCIPLINA NORMATIVA DEL PERSONALE DELL’ARPAB
ROSA
Grazie, Presidente. Io non intervengo per fare questioni politiche, perché mi ritrovo pienamente nelle parole del Capogruppo Coviello. Io intervengo soltanto per ringraziare, perché è doveroso da parte di me che sono stato il proponente ringraziare in primis l'intera Giunta, ringraziare il Presidente Bardi e i colleghi della Giunta perché quando io ho formulato la riforma in Giunta i colleghi della Giunta hanno condiviso pienamente quella che era la proposta del mio Assessorato. Quindi in primis voglio ringraziare i colleghi. Poi voglio ringraziare tutto il Consiglio regionale, con un certo sguardo evidentemente alla Maggioranza, perché hanno compreso fino in fondo l'importanza di questa riforma e soprattutto nell'ambito delle discussioni che abbiamo fatto nell'ambito della Maggioranza sono emersi quei miglioramenti alla riforma dell'ARPAB che hanno portato a questo testo definitivo. Quindi il mio è un grazie sentito, un grazie perché sono convinto che questa sera abbiamo fatto qualcosa di buono per la nostra Basilicata.



Intervento ROSA resoconto nr. 27 del 25/02/2020
Argomento : MOZIONE NUMERO 44 DEL CONSIGLIERE PERRINO RELATIVA ALLA BONIFICA DEGLI SVERSAMENTI DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE A CORLETO PERTICARA
ROSA
Allora, collega Leggieri, in merito alla mozione voglio ricordare che per quanto riguarda le bonifiche la competenza fino al 31 dicembre 2018 era dei Comuni, ci sono 5 aree da bonificare di cui 4 sono pozzi e un’altra riguarda lo sversamento di attività estrattive, questo (incomprensibile), dal 2019, da aprile 2019, la competenza è passata alle Regioni, questo ha determinato che all’ufficio competente sono arrivate 800 pratiche di bonifica dei Comuni al Dipartimento e, nonostante tutto ciò, questa di Corleto relativa alle attività estrattive nell’ambito del Dipartimento è attenzionata; l’ultima richiesta di integrazione di documenti che abbiamo chiesto a Total e ai Comuni è datata gennaio 2020 in cui abbiamo chiesto una serie di documentazioni che nei fascicoli non c’erano. Quindi, per quanto riguarda il primo punto della mozione, quando si chiede l’intervento delle azioni più idonee per effettuare le opere di bonifica dell’area, io non ho problemi anche se la formulazione non è proprio corretta, in che senso? Che esistono delle procedure previste dalla legge, queste procedure erano, così come ho detto, in capo ai Comuni fino al 31 dicembre... a marzo 2019, e da aprile sono passati; gli uffici stanno lavorando a tutto ciò; eventualmente al collega Perrino chiederei di modificare leggermente la descrizione di continuare, perché intraprendere sta nel fatto che le attività sostanzialmente non sono mai iniziate, di continuare l’iter iniziato dai Comuni e continuato dalle Regioni, e quindi di dargli eventualmente una celerità, accetterei anche questo aspetto, però intraprendere significa che qualcosa non è stato mai fatto.
Per quanto riguarda la questione del danno ambientale, ricordo che l’articolo 301 del Testo Unico Ambiente conferisce al Ministero dell’Ambiente la legittimazione ad agire nei confronti del danneggiante, quindi la Regione e gli altri enti locali sono esclusi dalla tutela per il risarcimento del danno derivante da lesioni nell’interesse pubblicistico dell’ambiente. Quindi, voglio dire, provare ad aprire un tavolo interministeriale è soltanto una sorta di sollecitazione al Ministero a poter valutare effettivamente il danno ambientale, però fino a quando non si chiudono i procedimenti, procedimenti di caratterizzazione che va a definire esattamente l’esistenza del danno e la sua intensità, evidentemente a chiedere per quanto di competenza, io modificherei collega Perrino e metterei: “A chiedere successivamente alla chiusura dei procedimenti”...
(fuori microfono)
Vabbè, è sottinteso, però lei mi insegna che in queste cose è meglio essere nero su bianco, mettere carta scritta e quindi a precisare anche nel momento in cui si sono chiuse le procedure di caratterizzazione e si è determinato il danno, cioè l’inquinamento e si è determinato anche il responsabile perché sa bene che tutte queste procedure portano anche a determinare il responsabile perché poi la bonifica spetta farla al responsabile o alla Regione in danno del responsabile nel caso in cui lui non l’esegue.
Per quanto riguarda l’indagine epidemiologica, diciamo che anche la zona di Tempa Rossa è inserita in un’indagine finanziata inclusa già in quella dei territori di Eni e Pisticci Scalo nelle indagini...
(fuori microfono)
Sì, stiamo rimodulando... fammi finire di parlare. Lo stiamo rimodulando, sostanzialmente stiamo verificando fino a che punto quel progetto Epibas ha funzionato o non ha funzionato, stiamo..., perché quel progetto Epibas, lei sa bene, era portato avanti da una fondazione della Regione Basilicata che era la fondazione Biomedica, fondazione regionale che poi si è fusa con Farbas nel luglio scorso, quindi hanno trasferito i dati a Farbas, stiamo verificando se quello studio, abbiamo la fortuna anche di avere il Direttore Generale della sanità che è esperto in questa materia, quindi lui ci sta riformulando sostanzialmente una rivisitazione di quei progetti proprio per dare contezza ai territori e arrivare a determinare nei confronti dei cittadini la certezza se determinate attività sono attività che nuociono alla salute e nel caso il provvedimento è consequenziale; quindi trasferire quella tranquillità di cui i cittadini hanno bisogno.
Quindi anche in questo caso, collega Perrino, io chiederei una formulazione del deliberato, a promuovere anche tramite l’istituto, cioè nel senso di deliberare di verificare quando è stata..., e nell’ambito della riformulazione delle attività di Farbas, ad inserire... non c’è nessun problema, però a riformulare il deliberato.



Intervento ROSA resoconto nr. 27 del 25/02/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE CIFARELLI SUL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO “OPERE DI REGIMENTAZIONE IDRAULICA DEL COMUNE DI POLICORO ED INTERVENTI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN CORRISPONDENZA DEL CANALE”.
ROSA
Allora, collega Perrino, abbiamo…, lo leggo così poi gli uffici ci aiuteranno a correggere qualche errore di… Allora, il primo punto è: “A continuare l'iter amministrativo per giungere ad effettuare le opere di bonifica dell'area”. Il secondo punto: “A chiedere per quanto di competenza, appena conclusa l'attività di caratterizzazione, la costituzione interministeriale di un tavolo interministeriale che coinvolga gli Enti Locali interessati anche per la riparazione dell'eventuale danno ambientale”, ci aggiungo anche un “eventuale” qui. Terzo punto: “A rivedere”, qua c'è scritto “a promuovere”, “a rivedere anche tramite l’Istituto Superiore di Sanità l’indagine epidemiologica in corsa volta a chiarire l'impatto sanitario sulla popolazione”. Va bene?



Intervento ROSA resoconto nr. 32 del 26/05/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SULLE AZIONI POSTE IN ESSERE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA DERIVANTE DALLA PANDEMIA IN CORSO DA COVID-19
ROSA
Se posso dare un’informazione rispetto alla discussione della mozione, nel senso se iscriverla o meno e contribuire al dibattito. Io voglio precisare, sul punto 1 ci sono questi contratti di somministrazione che scadono il 30 giugno, abbiamo verificato e c’è un problema, in quanto il contratto con la società interinale scade il 31 luglio e non è rinnovabile. Quindi, abbiamo un problema di scadenza di questo contratto, che aveva durata 3 anni e abbiamo già verificato e gli uffici mi dicono che non è possibile rinnovare, quindi al massimo potremmo prorogare, fermo restando l’assenso dei sindacati, in quanto supera la soglia del 20%, al massimo rispetto a questo contratto, che abbiamo in essere con l’agenzia interinale, al massimo possiamo prorogarli per 1 mese soltanto. Per quanto riguarda la questione delle assunzioni a tempo determinato, sempre mi pare che per venerdì il Commissario incontrerà i sindacati per discutere, per presentare, per dare l’informativa sui concorsi che si andranno a bandire, quindi l’informativa sindacale necessaria e in più chiederà questo mese di proroga, perché non possiamo andare entro il 31 luglio. Quindi, voglio dire, questi sono gli elementi che oggi abbiamo sul tavolo, quindi poi è nella potestà del Consiglio accettare la mozione, iscriverla o non iscriverla, era utile, però precisarlo. Per quanto riguarda la richiesta di documenti, dico al Consigliere Pittella che problemi ad avere i documenti non ci sono, ma l’avviso per il Direttore Generale è uno soltanto. Questo fatto ha ingenerato, devo dire, è successo qualcosa di strano, perché quando abbiamo pubblicato la delibera con il quale veniva approvato l’avviso, molte persone hanno interpretato che quello era l’avviso che veniva pubblicato e quindi sono arrivate domande non in presenza di un avviso. Rispetto all’unica pubblicazione dell’avviso, i termini sono scaduti, se non ricordo male, venerdì prossimo, quindi ora ci sarà la Commissione, così com’è previsto nella Legge, ci sarà la Commissione che si riunirà e valuterà i curricola presentati.



Intervento ROSA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE NUMERO 36 DEL COLLEGA PERRINO ED ALTRI: SOSPENSIONE DELLA CONCESSIONE DI IDROCARBURI DENOMINATA VAL D'AGRI
ROSA
Grazie Presidente. Con il collega Perrino abbiamo avuto modo di interloquire rispetto all’interpretazione della norma a cui lui fa riferimento; noi abbiamo mandato alcuni decreti successivi rispetto all’interpretazione che ne fa il collega Perrino di quella norma, evidentemente quell’interpretazione che lui fa secondo me non è applicabile. Hai chiesto degli aggiornamenti, una cosa che è stata chiarita, però l’abbiamo già reso pubblico, che al di là di quando firmeremo materialmente l’accordo con la compagnia Eni, le compensazioni ambientali decorreranno dal 27 ottobre 2019, quindi questo è un fatto già chiarito, quindi non ci sta un problema di perdita di compensazione ambientale.
Per quanto riguarda, oggi ci siamo rivisti con l’Eni, avevamo già aperto una trattativa, oggi abbiamo ripreso, il Covid ha bloccato un po’ tutte le attività, oggi abbiamo ripreso la trattativa, siamo rimasti che ci rivedremo a brevissimo, massimo fra 10 giorni, per continuare quelli che sono i negoziati, p anche cosa già pubblica perché già evidenziato dal Presidente Bardi più volte, è normale con l’Eni stiamo provando a ripetere i cliché di accordi che abbiamo chiuso con Total, e non dico nulla di nuovo, dico cose già dette. Per quanto riguarda in merito alla mozione, sinceramente, cambiando qualche pezzo e anche parte del dispositivo io personalmente voterei pure a favore, ma punterei su un altro aspetto: sinceramente, quando parliamo del Governo nazionale, io cambierei il dispositivo chiedendo quando il Governo, a prescindere dalla sospensione o meno che evidentemente non è applicabile, quando il Governo nazionale evidentemente, se vuole, ci chiarisca l’interpretazione della norma, come a dire che il Governo nazionale possa chiarire quello che lei chiede, la mozione evidentemente è possibile ma in questi termini.
Altra cosa che dovrebbe chiarire il Governo nazionale e quindi io faccio a voi voti al Movimento 5 Stelle e a tutti, al Partito Democratico, a tutti i Partiti che fanno parte della Maggioranza, anche capire quando il Governo nazionale vorrà aprire quel tavolo che il Presidente Bardi ha chiesto già da diversi mesi rispetto all’ultimo pezzo di accordo che sono quelli da fare con il Governo nazionale. Quindi io chiederei, modificherei la mozione inserendo questi due punti, escludendo questi due punti: 1), che il Governo di chiarisca (incomprensibile); ma 2) il Governo Nazionale ritiene di (incomprensibile) il Governo Regionale su richiesta fatta già da diversi mesi dal Presidente Bardi per discutere di quella che è la necessaria interlocuzione che ci deve essere fra lo Stato ed… Ricordando però a tutti noi che oggi nel Consiglio di Amministrazione Eni il Movimento 5 Stelle è rappresentato dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, quindi cioè attenzione ad assumere pozioni un po' diverse poi rispetto a quello che si fa a livello nazionale. Oggi il Movimento 5 Stelle rappresentato nel Consiglio, nel CdA di Eni sia dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, che da ben altri 2 Consiglieri, quindi voglio dire sarebbe il caso che questo Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sollecitasse da una parte il Governo Nazionale e dall’altra parte sollecitasse i propri Consiglieri del CdA di Eni a fare in modo che da questa trattativa la Basilicata abbia il giusto.



Intervento ROSA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE NUMERO 36 DEL COLLEGA PERRINO ED ALTRI: SOSPENSIONE DELLA CONCESSIONE DI IDROCARBURI DENOMINATA VAL D'AGRI
ROSA
Collega Cifarelli, evidentemente il Covid ha cambiato il mondo, non soltanto il problema…, ha cambiato il mondo. Il Covid ha cambiato il mondo. Io l’auspicio è che la trattativa la chiuderemo nel migliore dei modi, io ne sino convinto che la chiuderemo nel migliore dei modi, però, viglio dire, collega Cifarelli, lei mi insegna che in una trattativa il prezzo del barile, come lei ha evidenziato, è un elemento di una trattativa. Un altro elemento può essere che noi parliamo di un rinnovo che ha valenza 10 anni, e questo è un altro elemento, che evidentemente il prezzo del petrolio oggi a causa del Covid è abbassato, fra tre mesi o fra tre anni potrebbe schizzare. Io non lo so, però dico, sul ragionamento basato sul fatto che il mondo è cambiato rispetto al Covid ha perfettamente ragione. Che però noi non parliamo di una trattativa che è durata tre mesi, sei mesi, ma abbiamo una trattativa che vincolerà l’ENI e la Regione Basilicata per 10 anni, che significa che su quel tavolo è inserita tutta una serie di elementi fra cui anche il prezzo del barile. Quindi altri elementi che anche con il Covid non si si sono modificati. È chiaro che noi stiamo lavorando ed evidentemente io non posso immaginare, anche se è un'eventualità plausibile, non posso immaginare che la Regione Basilicata e l’ENI non giungano ad un accordo, è possibile, è una possibilità, ma evidentemente è una possibilità remota che nessuno di noi auspica e io sono convinto esattamente del contrario, che riusciremo a chiudere al meglio, nonostante il Covid, l'influenza del Covid, riusciremo a chiudere al meglio l'accordo ENI e portare sul territorio un buon riscontro. Sempre per un fatto solo di informativa, penso che alcuni Consiglieri già lo sanno, domani pomeriggio alle 15, collega Cifarelli, voglio dire, si attuerà un pezzo dell'accordo Total, che è quello legato all'accordo sullo sviluppo sostenibile. Per domani pomeriggio è convocato il tavolo di concertazione, quello che si era creato tra Regione, parti sociali e compagnie petrolifere… No, il, tavolo della trasparenza è quello sulle assunzioni e… No, parliamo di uno dei tre assi dell'accordo fatto con Total, è quello della politica dello sviluppo sostenibile, dove c'è un impegno da parte di Total, della compagnia, di investire 50 milioni di euro ogni 5 anni, di cui il 50% devono investire direttamente loro, l’altro 50% lo investirà la Regione tramite bandi con un contributo a fondo perduto sugli investimenti. Domani pomeriggio abbiamo l'insediamento di questo tavolo. Anche su quel pezzo quindi passiamo dalla teoria, al contratto firmato, alla pratica. E io sono fiduciosa anche in questo caso, collega Cifarelli, che domani sera potremmo dare ai cittadini Lucani notizie positive rispetto a nuovi investimenti che vanno nell'ottica del “non oil”, investimenti che tenderanno a creare evidente occupazione, che è tanto cara alla nostra Basilicata, e che l'idea del petrolio che creasse occupazione, evidentemente è svanita, lo sappiamo tutti noi e quindi stiamo percorrendo quella strada di utilizzare un pezzo di compensazioni ambientali per fare nuovi investimenti in termini di attività produttive che possono… Domani sera io spero che il Presidente Bardi possa annunciare i dettagli dell'incontro di domani pomeriggio e possa annunciare che quei 50 milioni previsti nell'accordo di attività produttive li utilizzeremo nel brevissimo tempo. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE N.83 DEI CONSIGLIERI PITTELLA E CIFARELLI: “ARPAB, STATO MASTERPLAN, SITUAZIONE LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE”
ROSA
Come abbiamo comunicato pubblicamente, domani mattina il Presidente Bardi ha indetto una conferenza stampa per presentare alla stampa e quindi all’opinione pubblica lucana il bando dei concorsi per assunzione a tempo determinato per 18 mesi rinnovabile per ulteriori 18 mesi presso l’ARPAB per 80 unità, di cui di queste 80 unità 76 tecniche e 4 amministrativi, lo dico in sintesi, domani saranno noti tutti i dettagli.
Se vogliamo soffermarci solo sull’aspetto che ha evidenziato il Consigliere Pittella, io l’altra volta ho dato un’informativa rispetto a quelle che erano le interlocuzioni che avevamo avuto con gli uffici rispetto alla situazione di queste persone che lavorano presso ARPAB, io prima di tutto però vorrei fare una precisazione che non parliamo di precari, parliamo di persone assunte con contratti di somministrazione, il precariato per quello che mi riguarda il precariato è altra questione. Parliamo di persone che stano lavorando presso l’ARPAB da diversi mesi però parliamo di persone assunte tramite un’agenzia interinale che tutti noi sappiamo cosa significa, significa che io lavoro, io ARPAB in quel caso ho chiesto una professionalità, l’agenzia interinale mi ha offerto quella professionalità e quella professionalità ha una scadenza, molto semplice; noi invece proviamo a fare un passo in avanti, a dare certezza, a dare certezza rispetto ad assunzioni a tempo determinato, perché a tempo determinato? Perché le norme nazionali in questo momento ci impediscono di fare l’assunzione a tempo indeterminato, la speranza, devo dire, in questi mesi è stata quella che intervenisse un decreto del Governo nazionale perché c’è stata una norma nell’anno 2019 che diceva che apriva assunzioni a tempo indeterminato nel comparto dell’ambiente, doveva uscire un decreto attuativo che andava a verificare quali regioni potevano accedere a quest’agevolazione, ad oggi questo decreto non è uscito e quindi l’unico strumento è quello dei contratti a tempo determinato, anche rispetto alle risorse che si vanno ad utilizzare.
Per quanto riguarda però i somministrati, voglio rassicurare il Consigliere Pittella che l’approfondimento, quella notizia che mi era stata data da parte degli uffici dell’ARPAB non era corretta, che l’approfondimento giuridico del contratto in atto con il Manpower permette prima della scadenza un rinnovo, sarà fatto questo rinnovo fino al 31 marzo 2021 e i contratti in somministrazione in questo momento saranno prorogati tutti fino al 31 dicembre 2020. Altra questione che sarà evidenziata è che man mano che i singoli concorsi per le singole professionalità verranno ad esaurimento, quei contratti di somministrazione si interromperanno e si darà posto a chi avrà vinto il concorso. Quindi noi riteniamo di poter concludere la procedura concorsuale al massimo entro il 31 dicembre 2020, quindi potremo fornire all’ARPAB una platea di persone assunte a contratto a tempo determinato, e nel mentre continueremo ad usare quelle persone che ci saranno con quelle qualifiche, perché attenzione, noi parliamo di somministrati, l’agenzia interinale potrebbe mandare persone diverse, non spetta a noi decidere i nomi e cognomi delle persone che l’agenzia interinale di somministrazione manda, noi all’agenzia interinale chiediamo le qualifiche, l’agenzia interinale ci trasmette le persone che hanno quella qualifica. Questo voglio dire.
Quindi, per quanto riguarda questo, è il sistema che ci permetterà di non sguarnire l’agenzia ARPAB di professionalità con quelle qualifiche per adempiere ad attività che ci saranno fino a quando i concorsi non si concluderanno. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE N.83 DEI CONSIGLIERI PITTELLA E CIFARELLI: “ARPAB, STATO MASTERPLAN, SITUAZIONE LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE”
ROSA
Visto che il collega Pittella ha provato a recuperare la storia degli ultimi anni rispetto all’ARPAB, io inizierei il mio intervento ricordando le parole citate poco fa dal collega Braia, che dice, noi nell’ambito della storia politica della Regione Basilicata abbiamo pesato, perché negli ultimi 30 anni, se non ricordo male, il tempo che ha definito, abbiamo governato noi. Quindi, arrivare nel 2016/2017 con un’emergenza ARPAB significa doversi assumere delle responsabilità politiche rispetto ad una...Beh, abbiamo governato negli ultimi 30 anni, detto dal collega Braia. Siccome per me esiste una continuità politica. E’ pur vero, se nel 2016/2017 abbiamo avuto un’emergenza ARPAB, significa che l’emergenza ARPAB ha ricondotto a chi ha governato negli ultimi 30 anni. Cosa succede. Presidente Pittella, perché non come Leone dice, una persona che è Presidente è sempre stata Presidente, su questo non c’è dubbio, però, voglio dire, se i contratti di somministrazione potevano essere l’emergenza al momento, non si capisce perché, nei successivi 3 anni, i concorsi non sono mai stati fatti. Perché capisco l’emergenza, però capisco pure che la stessa Amministrazione che risponde all’emergenza con i contratti di somministrazione, mette in campo un procedimento di assunzione tramite concorsi. La differenza tra i somministrati e chi fa un concorso, seppure a tempo indeterminato, è che chi fa un concorso fa delle prove, è chiamato alla valutazione dei titoli, ad una prova scritta ed una prova orale. Chi è somministrato noi... No, noi non sappiamo a dire il vero, io so che presso l’agenzia interinale ci si va e ci si iscrive tramite curriculum, non penso che si faccia un concorso. Si fa un concorso negli interinali? Vabbè, è una scoperta odierna, chiedo scusa se sono male informato, però a me risulta che presso le agenzie di somministrazione, tu ci vai legittimamente, depositi…
Sì, lo ricordo bene cosa è stato fatto, collega Cifarelli, sai che ero molto attento. Io ho detto come funziona. La differenza è che nei contratti di somministrazione tu depositi il curriculum e poi fu fatta una specie, da chi, dall’agenzia interinale fu fatta, in questo caso non è l’agenzia interinale che seleziona, ma l’Ente Pubblico che emana i concorsi. Per me c’è una differenza importante. Rispetto alla questione, Presidente, che lei ha detto in una contingenza, perché chiudiamo, perché sono cose che ho vissuto, io so solo un altro aspetto, Presidente, che rispetto alla linea a, che riguardava il personale, io mi sono ritrovato, questi concorsi li potevamo già chiudere nel mese di ottobre, eravamo già pronti, perché sostanzialmente, rispetto all’idea dell’ex Direttore di ARPAB di non poter utilizzare i fondi FESR sulla linea a, stanziati nel masterplan, che voi avevate stanziato nel masterplan, all’improvviso l’ex Direttore ARPAB scopre dopo 3 anni che quei fondi che il vecchio Governo aveva stanziato nel masterplan non erano utilizzabili, i FESR, e ha boccato il tutto per questo. come Giunta ci siamo messi subito a lavoro, abbiamo lavorato e, nel giro di 3 mesi abbiamo sostituito il FESR con i fondi derivanti dal privato dell’Eni, perché sembrava che tutto era impossibile. Una volta sostituiti anche quei fondi, però caso strano, eravamo pronti ad ottobre, ma il già Direttore dell’ARPAB eccepiva altre questioni che hanno ritardato l’emanazione dei bandi, perché, da quello che mi risulta, da quando si è insediato il Commissario il 5 febbraio, tutte queste difficoltà non c’erano e dal 5 febbraio, considerando il periodo Covid, noi riusciamo domani mattina a pubblicare il bando. Io penso che sia una conquista, Presidente, da parte di tutti, ma soprattutto dei giovani. Noi, come Governo regionale, in primis il Presidente Bardi, ma tutto il Governo regionale, ma tutta la Maggioranza, siamo fieri di tutto ciò, perché, collega Quarto, in Basilicata si riapre la stagione dei concorsi pubblici presso la Regione Basilicata e i suoi enti. Partiamo da ARPAB… L’ultimo concorso mi risulta… Okay, perfetto. L’ultimo concorso è stato del Governo De Filippo, mai portato a termine



Intervento ROSA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : MOZIONE DI CENSURA E SFIDUCIA AI SENSI DEGLI ARTICOLI 47 E 53 DELLO STATUTO DELLA REGIONE BASILICATA NEI CONFRONTI DEL DIRETTORE GENERALE DELL’AOR SAN CARLO, DOTTOR MASSIMO BARRESI
ROSA
Grazie, Presidente. io non voglio intervenire nella materia della sanità perché qui è delegato il Presidente, manca anche l’Assessore, però volevo precisare un equivoco che si sta ripetendo parecchie volte. Il Presidente Bardi non è nel palazzo, il Presidente Bardi aveva un impegno istituzionale, un invito, è andato via. Per dare la giusta informativa perché potrebbe passare un messaggio che il Presidente è nella sua stanza e non viene in Consiglio.
Attenzione, il Presidente Bardi è impegnato in una manifestazione pubblica ad Avigliano, nell’ambito delle Giornate Gianturchiane, quindi aveva preso quest’impegno, lo voleva onorare e il Consiglio di oggi si è accavallato per uno spostamento, quindi voglio solo precisare questo.
Quando ci sarà il dibattito sulla sanità, fornirà giustamente, così come richiesto anche dai consiglieri di minoranza, risposte in merito al futuro della sanità lucana, però eliminiamo l’equivoco. Il Presidente non è in sede, è fuori per un impegno istituzionale preso in precedenza.



Intervento ROSA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : DISPOSIZIONI URGENTI PER L'UNIFICAZIONE DEL SISTEMA DELLE ACQUE AD USO INDUSTRIALE IN USO AL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA BASILICATA
ROSA
Seppure drammatica la situazione provo a ricordare che l’estate, Consigliere Cifarelli, scade il 22 di settembre. Lei ha detto che il Presidente ha promesso che il dibattito l’avrebbe fatto nel corso dell’estate. L’estate scade il 22 di settembre, non mi pare che siamo in ritardo e poi se questa sera vogliamo continuare a rimarcare l’assenza del Presidente nonostante io ho provato a giustificare e a raccontare la verità, possiamo continuare pure a farlo però diventa noioso ripeterlo.
In merito al consorzio, non parlerò del passato, Roberto, in passato abbiamo discusso tante volte del consorzio, sai bene che non ho condiviso le tante iniziative prese nella scorsa legislatura rispetto al consorzio, che erano quelle di dare dei soldi a fronte di un risanamento che non è mai arrivato, tant’è vero che noi oggi registriamo il dramma che vive il consorzio in questi giorni.
Non è vero neanche il fatto che questa maggioranza non ha idee sul consorzio, tant’è vero che questo Consiglio regionale con l’art. 3 comma 2 della legge 12, ha dato 2 milioni e mezzo al consorzio per traghettarlo verso una riforma, non verso un piano di risanamento, ma verso una riforma complessiva dei consorzi industriali della Basilicata. Questa almeno è l’intenzione politica, so che l’Assessore Cupparo ha lavorato in questi mesi ad una proposta di legge, un DDL che parla di riforma del consorzio; so, da quello che mi dice l’Assessore Cupparo, che la bozza è pronta e che sarà trasmessa al Consiglio a strettissimo giro.
Però oggi avevamo un problema che si è verificato alcuni giorni fa, oggi siamo qui e questa proposta di legge arriva questa mattina perché il problema che proviamo a risolvere non è un problema di un mese fa o di 2 mesi fa, è un problema che è nato 4 giorni fa. Il consorzio ha subìto, proprio per quell’ammontare di debitoria che in questi anni non è riuscito a recuperare, un pignoramento che ha visto i conti bloccati. Questo cosa significa? Significa che anche il voler ritrovare nell’ambito del bilancio regionale uno stanziamento di un euro o di 100.000 euro o di un milione di euro e trasferirlo al consorzio non andrebbe in favore dei lavoratori, ma dei creditori.
Noi il problema abbiamo cominciato ad affrontarlo con questa PDL, e lei ha detto bene, affrontiamo un primo problema che è quello dei servizi alle imprese, è chiaro che non possiamo permettere che i servizi essenziali, ci aggiungo io, verso le imprese siano interrotti. Quindi nella sostanza nelle more di approvare la riforma dei Consorzi Industriali abbiamo trovato questa soluzione di trasferire questo tipo di servizi ad Acquedotto Lucano.
Personalmente, per come la vedo io, Acquedotto Lucano sarebbe il gestore ottimale anche per il futuro, ma esprimo una mia considerazione personale che non ha nulla a che vedere con la riforma. Quindi, questa sera noi stabiliamo che questi servizi essenziali per evitare problemi alle imprese insediate in tutte quelle zone industriali che tu hai ricordato, siano continuati ad essere forniti. Nei prossimi giorni continueremo ad occuparci del problema consorzio, sappiamo la questione dei dipendenti del consorzio, sappiamo tutti i restanti problemi. Ora era necessario dare una risposta alle imprese nell’immediato. E’ chiaro che, dando una risposta alle imprese, noi diamo anche una risposta a parte dei lavoratori, a quelli dell’impresa Giuzio, perché è pur chiaro che Acquedotto Lucano dovrà fornire questo servizio ed in qualche maniera dovrà avvalersi di lavoratori e in qualche maniera dovrà guardare a quella platea di lavoratori e non altri.
Quindi, nella sostanza il problema rimane verso i lavoratori del consorzio, qui stiamo verificando la situazione giuridica, nello specifico stiamo analizzando gli atti di pignoramento che sono arrivati, però parliamo di atti che sono arrivati alcuni giorni fa e che evidentemente meritano un’attenzione, un approfondimento legale importante. Quindi, diamo un prima risposta, risolviamo un primo problema, nei prossimi giorni il Governo affronterà, una volta che avrà avuto questa ricognizione complessiva, anche gli altri problemi in attesa che questo Consiglio regionale approvi una riforma complessiva dei consorzi.
Con quella legge è stata delegata la Giunta a fare ciò, l’Assessore Cupparo ha lavorato in questo periodo. Io confermo che esiste una bozza ultimata dei lavori, di un’idea che l’Assessore Cupparo ha sulla riforma dei consorzi industriali, che verrà trasferita a brevissimo giro a tutto il Consiglio per poter animare il dibattito, verificare la bontà di questa norma e quindi arrivare a questa riforma e a quest’idea che noi abbiamo rispetto alla questione consorzio industriale. Quindi il problema esiste, i problemi sono gravi. Noi questa sera diamo una risposta ad un pezzo del problema, ne siamo consapevoli e sappiamo tutto il resto, ma non ci distraiamo, continuiamo a lavorare finché daremo risposte immediate anche a tutto il resto delle problematiche, fermo restando che questa è una questione di alcuni giorni fa, non è una questione antica che questo Governo ha sottovalutato o ha lasciato così andare avanti, perdendo tempo e non affrontandola.



Intervento ROSA resoconto nr. 42 del 20/10/2020
Argomento : INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA RELATIVA ALL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2018 N.3: MISURE STRAORDINARIE PER CONTRASTARE L’EMERGENZA CINGHIALI IN BASILICATA
ROSA
Grazie. Per quanto riguarda i parchi non c'è molto da aggiungere nel senso che nei parchi non è prevista la caccia, ma soltanto il prelievo controllato. Tutte e tre i parchi regionali rispetto a questa tecnica si sono dotati sia di selecontrollori, sia dei chiusini. Sono alle ultime battute, mi pare che per quello di Matera c'era bisogno di un'autorizzazione sanitaria, ma ha superato il problema. Quello di Gallipoli Cognato funziona, mentre quello del Parco del Vulture so che hanno chiuso la filiera, anche l'appalto, stanno realizzando i chiusini.
I Parchi nazionali, quello dell'Appennino e quello del Pollino, sono in ritardo rispetto all’attuazione dei chiusini rispetto al finanziamenti dei €100.000 che gli abbiamo dato. Stiamo valutando per quanto riguarda il Parco del Pollino, così come abbiamo preannunciato al Presidente del Parco, di revocare i fondi, non sono quelli, ma tutti i fondi di Green PAF perché a distanza di un anno e mezzo il Parco del Pollino non ha realizzato assolutamente nulla con quelle risorse che gli abbiamo trasferito, compresi i chiusini. Quindi stiamo valutando la revoca di questi fondi. Per tutto il resto si sta andando avanti con la tecnica del prelievo controllato,anche rispetto ai numeri che è possibile fare.



Intervento ROSA resoconto nr. 42 del 20/10/2020
Argomento : INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI PERRINO, LEGGIERI E CARLUCCI SULLA NUOVA MORIA DI PESCI NELL’INVASO DEL PERTUSILLO
ROSA
Presidente, sulla 195 dobbiamo richiedere il rinvio per un motivo molto semplice, perché era arrivato l’esame dell’ARPAB, però manca quello dell’Istituto Zooprofilattico che non l’hanno ancora trasmesso. Ho chiesto nuovamente all’Istituto di rimandarci le analisi, perché ad oggi non erano ancora arrivate e quindi dobbiamo rinviarla per avere una situazione completa. I dati ARPAB sono già stati trasmessi il 3 giugno e per questo chiedo un rinvio su questo, Presidente.



Intervento ROSA resoconto nr. 42 del 20/10/2020
Argomento : INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI PERRINO, LEGGIERI, CARLUCCI, SU “PROCEDIMENTO AUTORIZZATORIO RICHIESTO DA SYNDIAL S.P.A. – OGGI ENI REWIND S.P.A. – PER L’IMPIANTO DI LOCALITÀ LE VIGNE A VIGGIANO”
ROSA
Allora, Presidente e Consiglieri, in riferimento all’atto ispettivo in oggetto, relativamente alla richiesta di dare indirizzo al competente ufficio regionale di concludere il PAUR col diniego all’stante autorizzazione, devo precisare alcuni aspetti:
quanto alla mancanza del rispetto dei termini perentori previsti dalla legge, gli uffici li hanno sempre rispettati, garantendo sempre la massima partecipazione di tutti gli enti coinvolti e del pubblico, così come dettato dal D.Lgs. 152/2006.
Senza ripercorrere per intero l’iter procedimentale che può essere consultato sul sito web istituzionale alla pagina Valutazione Ambiatale- Regione Basilicata dove ci sta tutta la procedura, si rammenta che in data 9 luglio 2019 si è tenuta la prima seduta della conferenza di servizi ai sensi dell’art. 27 del decreto legislativo 151/2006 e della DGR 46/2019 finalizzata all’acquisizione dei pareri degli Enti ed organismi competenti per il rilascio del giudizio di compatibilità ambientale, elemento dirimente per il proseguo del procedimento finalizzato al rilascio del PAUR.
Nel corso della predetta seduta di conferenza di servizi sono stati acquisiti il parere del Consorzio dello Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza, mentre l’ARPAB e la Sovraintendenza, il Comune di Viggiano e la stessa Autorità competente hanno fatto richiesta di chiarimento alla società istante assegnando il termine di 30 giorni dalla notifica del verbale per la presentazione della documentazione richiesta.
La società ha inviato la documentazione integrativa richiesta in conferenza in seguito alla quale l’ARPAB in data 6 settembre ha espresso parere favorevole con prescrizioni in merito alla matrice terre e rocce da scavi. In merito alla matrice suolo e rifiuti l’ufficio competente dell’ARPAB ha ritenuto adeguato il monitoraggio delle matrici suolo e sottosuolo proposta dalla società e per la matrice emissioni idriche ha preso atto del sesto analizzato proposto con il quale vengono accolte le integrazioni e correzioni richieste dall’ufficio dell’ARPAB.
Per la matrice rumore e aria l’ARPAB ha fatto ulteriore richiesta di chiarimenti rispetti ai quali la società non ha ancora riscontrato. In merito alla documentazione integrativa trasmessa alla società in risposta alle richieste della Sovraintendenza, la stessa in data 09/09/2019 ha trasmesso un primo parere negativo al quale la società ha controdedotto in data 8 ottobre 2019 producendo ulteriori documentazioni, rispetto alla quale la Sovraintendenza in data 29/11/2019 ha confermato il parere negativo già reso il 06 settembre 2019.
Avverso tali provvedimenti della Sovraintendenza, la società ha presentato a gennaio 2020 ricorso al Capo di Stato, ai sensi dell’art. 8, del DPR 1099 del 1971, procedimento tuttora pendente. In data 24 febbraio in pendenza del procedimento succitato, la società ha presentato documentazione integrativa volontaria. Nel merito dei rilievi formulati dai Consiglieri è da precisare che la conferenza dei servizi tenutesi il 9 luglio 2019 ha riguardato l’acquisizione dei pareri necessari al solo rilascio del giudizio di compatibilità ambientale, fase iniziale del procedimento PAUR di cui all’oggetto specifica e la cui conclusione è dirimente per il prosieguo del procedimento autorizzativo ai sensi dell’art. 27 bis del decreto 152/2006.
5Rispetto all’eccezione riguardate la concentrazione dei principi analitici presenti nelle acque da trattare non vengono riportati in maniera puntuale, si puntualizza che noi nella documentazione allegata all’istanza è riportato l’elenco dei parametri che la società propone di monitorare con indicazioni del range di concentrazione minime e massima degli stessi. Tuttavia, lo stato del procedimento come sopra precisato attiene alla fase di valutazione degli impatti relativi alla realizzazione dell’impianto, mentre i rilievi eccepiti attengono alla successiva fase di esercizio che sarà oggetto di eventuale valutazione puntuale nel procedimento di rilascio dell’Aia, eventualmente.
Il richiamo alla DGR n. 1290 del 5 dicembre 2018, avente ad oggetto: “Commissione per idrocarburi e le riserve minerarie (CIRM)- parere negativo dell’accoglimento dell’istanza di variazione del programma dei lavori di ricerca e sviluppo, concessione Val d’Agri è inconferente con il procedimento di PAUR in oggetto. Nella delibera in questione è argomentata l’espressione del parere negativo reso dalla Giunta regionale sulla variazione del programma dei lavori presentato dalla società ENI e non attiene al procedimento in questione promosso dalla Syndial. Per quanto riguarda la contraddizione contenuta secondo quanto riportato nell’interrogazione nella documentazione prodotta la società sull’invio delle acque trattate al depuratore Asi con rilascio del fiume Agri, si rappresenta che trattasi di mero errore materiale.
Infatti in tutta la corposa documentazione presente sul sito alla pagina web sopraindicata, si riporta che le acque di strato provenienti dal Cova convogliate stabilmente e senza soluzione di continuità mediante tubazione dedicata all’impianto in questione a seguito del trattamento depurativo previsti saranno inviate come acque industriali e acque demineralizzate al Cova per gli utilizzi interni con un notevole risparmio della risorsa idrica attualmente impiegata.
Il tutto è illustrato nell’allegato tecnico proiettato nella seduta della conferenza dei servizi e pubblicato sulla pagina web dedicata. Rispetto alla mancata convocazione della conferenza dei servizi del Comune di Grumento Nova giova ricordare che l’installazione dell’impianto ricade esclusivamente nell’area industriale localizzata del Comune di Viggiano giustamente invitato ad esprimere parere per le proprie competenze. Tanto ciò che attiene nell’iter istruttorio del procedimento di che trattasi giova altresì ricordare che a seguito dell’emergenza Covid e dei relativi decreti l’attività dell’ufficio è stata portata avanti con le conseguenti difficoltà dovute all’eccezionalità della situazione. In conclusione, si rappresenta che l’ufficio scrivente sta concludendo la fase istruttoria del procedimento VIA rientrando nel procedimento di PAUR.



Intervento ROSA resoconto nr. 50 del 22/12/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 40/2020 “INTRODUZIONE DI LIMITI EMISSIVI NON METANICI (NMHC) E IDROGENO SOLFORATO (H2S) – RICHIESTA ISCRIZIONE AI SENSI DELL’ART. 38 COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO
ROSA
Grazie, Presidente. Nelle scorse settimane con il Consigliere Perrino abbiamo interloquito rispetto alla sua Proposta di Legge. Io ho evidenziato che a breve la Giunta dovrebbe licenziare un DDL per quanto riguarda le odorigene. Diciamo che quello era un dato parziale perché già un anno fa presso il Dipartimento Ambiente abbiamo costituito due gruppi di lavoro, uno relativo alle odorigene. I lavori sono completati, siamo al DDL, ti ho dato già la scheda tecnica per poter consultare e verificare il lavoro fatto dagli uffici. Volevo però evidenziare che anche per quanto riguarda gli idrocarburi non metanici, già in data 27 novembre 2019 presso il Dipartimento è stato costituito un ulteriore gruppo di lavoro che sta lavorando proprio a questo. Sono a un buon punto, mi consegneranno tra qualche giorno una relazione preliminare rispetto al lavoro fatto in questi mesi e rispetto a questa relazione andremo a formalizzare un DDL, quindi a breve anche la Giunta andrà ad approvare un secondo DDL che riguarda proprio i non metanici. A quel punto si potrà confrontare con la Proposta di Legge che presentate. È evidente che non essendoci, come tu sai, limiti nazionali, è chiaro che noi stiamo provando a dare una contezza scientifica al provvedimento legislativo, cioè stabilire per Legge Regionale un certo limite rispetto a un dato. Senza supportarlo con una relazione scientifica collegata diventa molto debole anche nella sua applicazione. Quindi non stiamo perdendo tempo, ci vuole tutto questo tempo perché si sta facendo un lavoro di approfondimento estremamente importante affinché questi due provvedimenti legislativi, che io ritengo importanti. Sai le battaglie che abbiamo fatto nella scorsa legislatura proprio per arrivare a questo, per cui dobbiamo varare due leggi che poi risultino inattaccabili da un lato e applicabili dall'altro. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 51 del 29/12/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 84/2020 “RIFORMA DELL’AGENZIA LUCANA DI SVILUPPO ED INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA (A.L.S.I.A.)
ROSA
Sì, grazie Presidente. Io non voglio ripetermi rispetto a quello detto dall’Assessore Fanelli che ha puntato, evidenziato soprattutto la mission dell’A.L.S.I.A., quelle che sono le nostre strategie rispetto all’A.L.S.I.A., però è il caso ogni volta quando si discute in Consiglio Regionale di ricordare la storia, oggi è stata ricordata in maniera estremamente frammentata. Oggi discutiamo per una storia nata, come voi sapete nel 2015, quando il governo regionale insieme alla Maggioranza dell’epoca decise di creare il ruolo unico, in quel ruolo unico entrarono i dipendenti dell’A.L.S.I.A., entrarono i dipendenti della Comunità Montana, se non ricordo male il Consigliere Perrino votò anche contro quei provvedimenti, oggi noto che ha una posizione diversa da quella che ha avuto nel 2015, però dico oggi ha una posizione diversa rispetto a quel voto espresso nel 2015. Passato il 2015 siamo arrivati nel 2020, cosa è successo tra il 2015 e il 2020? L’A.L.S.I.A. non è stata chiusa, la Corte dei conti ci ha scritto in ben 3 parifiche o 2 almeno dell’eccezioni rispetto alle questioni dell’A.L.S.I.A. dal 2015 al 2020, oggi ruolo unico, eccezione della Corte dei conti, A.L.S.I.A. esistente, allora io mi sarei aspettato in questo momento che qualcuno di chi governava precedentemente ci veniva a dire perché, invece di dire “non ce l’abbiamo fatta”, sono passati 5 anni, perché l’A.L.S.I.A. non è stata chiusa in quei 5 anni? Perché fino a quando ha governato il centro sinistra- caro Assessore Braia- l’A.L.S.I.A. non è stata chiusa? Non era intenzione, bene. Quindi, non era neanche intenzione- Assessore Braia- di risolvere quelle che erano le eccezioni sollevate dalla Corte dei Conti… mi pare che è una conseguenza logica a questi ragionamenti o si chiudeva l’A.L.S.I.A. o si affrontavano i rilievi della Corte dei Conti. Oggi noi stiamo discutendo in questo momento, in quest’Assise perché né si è chiusa l’A.L.S.I.A. perché con la chiusura dell’A.L.S.I.A. probabilmente le eccezioni della Corte dei Conti non ci sarebbero più state o perché l’altra ragione la Corte dei Conti ci ha scritto. Allora, dobbiamo mettere un po' di ordine nelle cose, dobbiamo raccontare la verità alle persone, fermo restando che questa è la verità storica dei fatti noi sappiamo che questi dipendenti dell’A.L.S.I.A. sono diventati dipendenti regionali assegnati funzionalmente all’A.L.S.I.A., cioè che significa che ancora oggi queste persone lavorano, hanno sulla loro scrivania pratiche dell’A.L.S.I.A, pratiche della Regione Basilicata non ne hanno mai viste, loro stanno lavorando per conto dell’A.L.S.I.A.
Fuori microfono
ROSA
Ma quelli sono- Consigliere Cifarelli- quelli sono quelli che voi avete voluto trasferire ad altri Enti, attenzione, è stata fatta una politica sul personale che è tutta vostra, se da 140 sono diventati 90 non perché le persone sono morte assolutamente le persone non sono morte, le persone si sono trasferite con il vostro consenso, la maggioranza si è trasferita con il vostro consenso ad altri Enti compresa la Regione Basilicata, cioè voi avete accettato certe cose perché a questo punto mi dovreste spiegare anche la politica sul personale fatta in questi anni. Allora, oggi ci sono 90 persone assegnate funzionalmente all’A.L.S.I.A. parliamo di quelle, di altri non si può fare, non possiamo parlare neanche delle Comunità Montane altra eccezione perché le Comunità Montane- caro Consigliere Braia- non esistono più, esistono ancora in liquidazione va bene, va bene, Braia
Non esistono più, allora…esistono ancora in liquidazione, va bene, le Comunità Montane, poi se io scopro che esistono ancora, scusatemi, chiedo scusa, mi siedo. Braia, io so che lei, gliel’ho già detto anche tramite comunicato stampa, ha assunto la posizione di continuare a raccontare menzogne, ma guardate siamo nell’anno 3000, la gente non è ancora con l’anello al naso, Braia le menzogne hanno le gambe corte, oggi tu vuoi raccontare altre menzogne, fai quello che vuoi, sei libero di fare quello che vuoi, ma la gente non ha più l’anello al naso, allora io sto provando a fare chiarezza, noi abbiamo un provvedimento del 2015, siamo nel 2020, rispetto a quel provvedimento 2015 né l’A.L.S.I.A. è stata chiusa e né sono state superate le eccezioni della Corte dei Conti, allora su mandato preciso del Presidente Bardi e devo evidenziare, collega Fanelli, che anche questa barzelletta, collega Quarto, del silenzio del Presidente Bardi, questo fatto che questo Presidente esiste, non esiste, non assume decisioni, non fa politica, io pocanzi ho avuto l’onore di sedermi affianco al Presidente Bardi in una conferenza stampa, mi pare che di questioni enunciate dal Presidente Bardi, di scelte fatte dal Governo Bardi, mi pare che l’elenco era abbastanza lungo, mi pare che le questioni che questo Presidente silenzioso, nell’assoluto silenzio senza fare ammuina, come si può dire, eppure di cose ne sono state fatte e meno male che è silenzioso, figuriamoci, allora voglio dire se stiamo ai fatti noi oggi stiamo provando da una parte a risolvere, a rilanciare così come ha detto l’Assessore Fanelli il ruolo dell’A.L.S.I.A. in maniera più propria, dall’altra parte stiamo provando a superare un’eccezione della Corte dei Conti, noi libri da parte della Corte dei Conti non ne vogliamo più ricevere, quindi stiamo affrontando tutte quelle problematiche che abbiamo ereditato, che in questi anni chi ci ha preceduto non ha mai voluto risolvere, ha preferito farsi non palificare i bilanci, non dimentichiamolo questo, noi stiamo provando a risolvere il problema e in quella logica abbiamo incontrato i sindacati per ben 3 volte, più la quarta, Assessore al dipartimento Fanelli, poi abbiamo sofferto ingenuità, ma probabilmente perché siamo persone perbene e quello che diciamo non ce lo rimangiamo, non voglio fare la sintesi di tutti gli incontri, io so il penultimo incontro, anzi, se prendiamo questo qui fatto in Consiglio erano 5, ma nel penultimo incontro quando abbiamo incontrato i sindacati, io prima di tutto ricordo che dei sindacati c’era una rappresentanza di almeno 15 sindacalisti, 15, cioè non c’erano 3 sindacalisti, 3 esponenti, ma c’erano i regionali, c’erano quelli del compartimento, come si dice, della categoria e c’erano quelli aziendali, c’erano almeno 15, la rappresentanza della Regione Basilicata che premetto io sono mentitori i rappresentanti della Regione Basilicata, primo mentitore Gianni Rosa, affianco a me l’Assessore Fanelli altro mentitore seriale, affianco a noi 2 altri 2 mentitori seriali, ci stanno il Direttore del Corso, il Direttore Busciolano e mettiamoci pure il Napolitano, di adozione, il Dottor Ferrara altro mentitore seriale e a questa compagnia posso aggiungere pure altri nomi di 4, 5 funzionari regionali presenti, quindi voglio dire c’era una bella schiera di mentitori seriali, quel giorno si è continuato ad affrontare la questione A.L.S.I.A. e Agrobios, l’intesa quale fu? Ci fu detto: “Bene, per quanto riguarda l’A.L.S.I.A. andiamo avanti” dicono i sindacati, sappiamo dicono i sindacati che avremo dei problemi di come trasferire questa decisione ai lavoratori, per quanto riguarda l’altra questione eccepita dalla Corte dei Conti, l’Agrobios ci consegnano un documento dove c’è un parere legale di un loro Avvocato, dove rispetto a quello che dicevamo di poteva applicare l’articolo sostanzialmente in questo parere legale, si dicono per quanto riguarda l’altra questione Agrobios si può applicare l’art. 2112 del Codice Civile, di quel giorni ci prendiamo il parere, non chiudiamo la questione, ci prendiamo il parere e gli diciamo che quel parere sarà affrontato in maniera serena e approfondita dai nostri Uffici, a distanza di qualche settimana l’Ufficio legislativo fa un suo parere che non si trova d’accordo con quello che scrivono i sindacati e questo parere, ma parliamo sempre dell’Agrobios per quello dell’A.L.S.I.A. l’avevamo chiuso perché quel giorno loro dicono: “Bene, su questo andiamo avanti, su questo pensiamoci un po' di più, approfondiamo meglio” al seguito del noi abbiamo notificato il parere dell’Ufficio legislativo, loro ci hanno fatto una nota in cui ci chiedono un incontro, che faremo, Agrobios sapete bene non abbiamo assunto alcun provvedimento, che faremo, ma quel giorno con i rappresentati sindacali fu detto: “Anche se noi potessimo concordare perfettamente sulle vostre posizioni, fu chiaro questo fatto, noi non andremo mai contro il parere della Corte dei Conti” che significa? Che se noi concordiamo da un punto di vista giuridico sulle posizioni, dovremo evidentemente aprire un’interlocuzione con la Corte dei Conti, Regione e forse sindacali voglio dire per far chiarire alla Corte dei Conti che forse la loro visione non è corretta, questo fu il messaggio chiaro, quindi quel giorno noi abbiamo avuto un nullaosta da parte dei sindacati, però siccome vi erano ho detto prima una serie di mentitori seriali presenti a quell’incontro, dalla sera alla mattina ci siamo inventati la barzelletta che loro non ci hanno dato mai l’okay, che dalla sera alla mattina tute le persone presenti abbiano fatto una banda di mentitori, quello più di 3 mi pare che il Codice Civile dice che è associazione mafiosa, no io non ti chiamo associazione mafiosa, io parlo di associazione di mentitori, non so se nel Codice Penale c’è un reato per chi si mette insieme e dice menzogne una dietro l’altra, questo è quello che è, poi cosa nasce? Quant’è che approviamo il provvedimento legislativo, questo Consiglio approva il provvedimento legislativo, i sindacati che secondo una mia interpretazione anche dalle interrogazioni avute non avevano mai informato i lavoratori, allora i sindacati cominciano a dire: “No, non è vero”, scrivono anche una serie di comunicati stampa che uno Braia lo ha fatto vedere, con l’Assessore Fanelli decidiamo di non rispondere a quei comunicati stampa perché inseguire le menzogne non serve perché se non si è uomini nella vita, caro Roberto, mi dispiace ma non si possono, come si dice, se non si riescono a tenere a bada non si possono ricoprire certi ruoli, allora noi non siamo abituati a dire menzogne, ma come ha detto l’Assessore Fanelli: “Siamo abituati ad affrontare i problemi e a provare di risolverli”, collega Perrino io ho ascoltato il suo intervento, sarebbe stato il caso di proporci anche una soluzione perché dire: “Si può rinviare” si è rinviato per 5 anni, collega Perrino, mo che dobbiamo rinviare? Per altri 6 mesi, per altri 7 mesi, per un altro mese perché poi è vero quello che dice l’Assessore Fanelli, quando abbiamo fatto l’ennesima riunione presso il dipartimento le preoccupazioni dei sindacati 2 sono state: 1 quella che ci chiedevano, scusa se integro quel ragionamento, di optare sul fatto che i dipendenti devono decidere se passare o meno e mi pare che non penso che sia una questione perseguibile, cioè che i dipendenti possono scegliere di rimanere e l’altro è stato il problema retributivo, ma a gennaio gli stipendi ce li pagate? Io ho sentito pure parole, come fa a fare l’A.L.S.I.A. le buste paga? Il Direttore, Presidente dell’A.L.S.I.A. ha detto: “Guarda, l’Ufficio amministrativo esiste, fa buste paga per 19 persone, ne farà per 100, qual è il problema?” Roberto, queste sono le cose che abbiamo sentito nella riunione fatta con i sindacati presso il dipartimento agricoltura, ecco perché Francesco ha detto chiaramente: “Se siamo di fronte a problemi insormontabili, non siamo incoscienti, siamo noi stessi a dire sospendiamo” ma quel giorno questi problemi insormontabili non sono emersi, allora io comprendo la dialettica politica, il fatto che bisogna Maggioranza, Minoranza, il ruolo, io comprendo tutto, sono stato Minoranza tanti anni, quindi voglio dire comprendo tutto, non mi scandalizzo di tutto ciò, però raccontiamoci la verità, raccontiamoci la verità che per 5 anni il problema A.L.S.I.A. non è stato risolto, legittimo era la scelta del ruolo unico, io non sto criticando quella scelta, io sto dicendo che poi negli anni successivi non si è stati consequenziali e si è creato il problema delle eccezioni fatte dalla Corte dei Conti, non si è chiusa l’A.L.S.I.A. se l’idea era quella di chiudere l’A.L.S.I.A. facendo il ruolo unico, non si è fatta, di contro le eccezioni della Corte dei Conti non sono state riscontrate, allora sinceramente noi questo non lo vogliamo più sentire.
Vogliamo stare in linea con la legge, vogliamo stare in linea con quello che ci viene segnalato dagli organi di controllo e quindi questa legge, quella legge che vi approvate è la soluzione a questi problemi. Poi ai Sindacati, ai dipendenti quel giorno là gli è stato detto…. Immagina, Roberto, tu sai meglio di me che loro non avevo neanche il fondo, quando siamo venuti in Regione gli è stato creato il fondo. Tutto il fondo creato gli sarà dato all’A.L.S.I.A., le posizioni organizzative saranno create nell'ambito dell’A.L.S.I.A.. E poi un altro aspetto che questa mattina non ho ascoltato, estremamente fondamentale, noi non abbiamo capacità assunzionale da un punto di vista economico… Ah, diciamolo pure e diciamolo fino in fondo, caro Braia, diciamolo che voi in questi anni non avete fatto nessun concorso perché con queste operazioni vi siete bloccati la capacità assunzionale. La Corte dei Conti ci chiede di accantonare 7 milioni di euro in bilancio e tenerli bloccati per quelle retribuzioni A.L.S.I.A. che impropriamente abbiamo utilizzato con il ruolo unico, sai anche questo, quest'altro problema. Diciamolo, diciamolo che non avete in questa maniera dato la possibilità a 300 persone di concorrere a un posto regionale e qua è la visione diversa. Noi vogliamo fare i concorsi, vogliamo farli e stiamo creando con questa legge anche le condizioni per fare i concorsi e per me questo è il motivo, come si dice, principe, è uno dei motivi principi a cui noi non vogliamo derogare. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento ROSA resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento ROSA resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento ROSA resoconto nr. 67 del 13/07/2021
Argomento : TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE NUMERO 59, 60 E 73. MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2010 NUMERO 1. NORME IN MATERIA DI ENERGIA E PIANO DI INDIRIZZO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE. DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006 NUMERO 152, LEGGE REGIONALE NUMERO 9/2007 E SUCCESSIVE MODIFICHE E ALLA LEGGE REGIONALE NUMERO 8/2012. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI”.
ROSA
Sarò velocissimo, Presidente. Sarebbe stato il caso che Braia ci spiegasse perché questo registro non l'hanno istituito, soprattutto con le informazioni dei Comuni, prima che ci fosse la situazione di oggi. No, c'entra. C'entra, perché se ne senti oggi la necessità... se oggi tu senti la necessità di creare un registro con tutte le informazioni, doveva essere un sentimento che dovevi avere quando governavi, e non mi pare che questo registro è mai stato creato.
Quando io dicevo che esiste, non mi riferivo al registro in... ma proprio in relazione alla redazione del piano paesistico sono stati fatti... tutto il censimento sia degli impianti autorizzati dalla Regione, sia per gli impianti direttamente... diciamo, che sono passati tramite il Comune, quindi c'è una mappatura completa che... se volete, ve la mando, non c'è problema... proprio perché è un elemento essenziale per poi andare a determinare, rispetto a questo aspetto, le decisioni da assumere con il piano paesistico.
Dovrei aggiungere pure: sarebbe anche il caso che il consigliere Braia mi ricordasse quando ha chiesto queste informazioni al Dipartimento e gli sono state negate, visto che ha usato anche un tono stizzito rispetto al... me le fa vedere le richieste mandate al Dipartimento che chiedevano queste informazioni? Così le chiederò anche ufficialmente scusa. Pubblicamente.



Intervento ROSA resoconto nr. 67 del 13/07/2021
Argomento : TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE NUMERO 59, 60 E 73. MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2010 NUMERO 1. NORME IN MATERIA DI ENERGIA E PIANO DI INDIRIZZO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE. DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006 NUMERO 152, LEGGE REGIONALE NUMERO 9/2007 E SUCCESSIVE MODIFICHE E ALLA LEGGE REGIONALE NUMERO 8/2012. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI”.
ROSA
Vorrei ricordare a tutti, perché non vorrei che poi rimanga un'informazione... Quando c'è stata la discussione di questo provvedimento in commissione, la commissione ha mandato, ha richiesto tutta una serie di informazioni, e quelle informazioni, richieste dalla commissione, sono state regolarmente fornite, e sono state... Io immagino che il Presidente di commissione le abbia trasmesse a tutti i consiglieri. A me pare strano...
Allora, consigliere Braia. A me pare strano - e continuo a dire: pare strano - una cosa: che lei, seppure mancasse qualche dato, se ne ricorda solo oggi che mancava qualche dato, voglio dire? Ma no, stai dicendo... stai dicendo che... Allora: stai dicendo... Sì, stai dicendo... E perché quando hai visto i link non ti sei soffermato...? Sì... va bene, va bene, va bene.
Io sto dicendo... io dico: lei si ricorda in maniera tardiva, quindi io devo, evidentemente... evidentemente... mi pare che questa sera, proprio durante l'intero Consiglio, lei ha assunto una posizione pretestuosa, anche sugli argomenti precedenti e su questo argomento. No, c'entra, perché legittimamente lei può fare tutte le osservazioni che vuole. Essere pretestuosi, invece, no. Essere pretestuosi, invece, no. Sia chiaro.
Ora, io le sto dicendo che il Dipartimento... tutte queste informazioni sono state raccolte perché, glielo ripeto... perché queste informazioni... proprio oggi le guardavo. Proprio oggi le guardavo, e sinceramente dovrò cominciare a renderle pubbliche queste... Devo... No, proprio oggi queste informazioni le guardavo. Le comincerò a rendere pubbliche, per come ci avete consegnato la Basilicata.
Perché, collega Zullino, io la invito a vedere nel Vulture qual è la situazione, con tutte... e vedrà come il territorio è completamente coperto. Quindi le pubblicheremo, così potremo dire: questo è quello che abbiamo ereditato. Qui oggi proviamo a regolamentare con il piano paesistico, ma rispetto a un'eredità pesante, che ci avete consegnato. Oggi ho visto quelle immagini, perché me le hanno fatte vedere, e devo dire che sono rimasto estremamente turbato da quello che è stato fatto, dallo scempio che è stato fatto sul territorio lucano.



Intervento ROSA resoconto nr. 69 del 06/08/2021
Argomento : P.D.L. NUMERO 120/2021: "MISURE URGENTI IN MATERIA DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE".
ROSA
Così come ho detto, nell'ambito dell'intesa sono dettagliate tutte le poste che noi riconosciamo a COTRAB, che portano a conclusione questo percorso, comprese le coperture finanziarie che vanno sul 2021 e il 2022, quindi lì c'è un dettaglio complessivo delle voci, a che titolo corrispondiamo quei denari e l’anno di copertura previsto.
Quindi molto brevemente questa è la risposta a Braia, nell’intesa trova i dettagli di tutto, e ci sono tutte le coperture finanziarie. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 69 del 06/08/2021
Argomento : COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE ROSA SULL’INCENDIO DELL’EX DISCARICA DI LA MARTELLA SU RICHIESTA DAI CONSIGLIERI PERRINO, BRAIA E ACITO
ROSA
Grazie Presidente. Spero che non ci siano problemi tecnici nell’ascoltarmi. Allora, proviamo a fare un quadro veloce della situazione che sta succedendo a La Martella, partendo da quello che è avvenuto il 28 luglio perché, come tutti voi sapete, La Martella è una di quelle discariche a cui è stato approvato il progetto di bonifica per tutta una situazione lì esistente. Quindi, il 28 luglio c’è stata la consegna dell’incarico di bonifica all’impresa appaltante. Da quel momento cosa succede? Succede che l’impresa appaltante diventa responsabile dell’area dove si fanno i lavori, lavori che si devono concretizzare nello spostamento dei sovrabbanchi esistenti e della chiusura del terzo e del quarto settore.
Ora, evidentemente, lo diciamo in maniera estremamente prudenziale, però è abbastanza chiaro, che l’incendio sicuramente ha modificato la tipologia del lavoro perché il sovrabbanco sembra che sia andato tutto incendiato e l’incendio ha danneggiato anche i settori 3 e 4. Questo a cosa porterà? Porterà che rispetto poi ad una situazione di dettaglio che andremo a definire, sicuramente si dovrà andare a realizzare un nuovo progetto, perché quelli sono lavori soggetti anche ad Autorizzazione Integrata Ambientale, quindi una nuova autorizzazione e la loro realizzazione. Questo che significa? La chiusura del lavoro era prevista per il 2022, tutto questo è evidente che comporterà un ritardo rispetto a questa scadenza del 22 legata soprattutto al discorso di realizzare un nuovo progetto, farlo autorizzare e poi realizzare.
Fatta questa premessa che provava ad inquadrare lo stato diciamo dell’arte in maniera veloce, il Dipartimento Ambiente assieme all’Arpab hanno immediatamente seguito tutto quello che stava accadendo a Matera, così come ricordava anche il consigliere Zullino. In questi giorni abbiamo provato tramite gli organi di informazione a dare conto anche di quello che hanno fatto il Dipartimento Ambiente e l’Arpab in questi due giorni, proprio per dare una comunicazione esaustiva a tutti i cittadini anche al fine di creare una tranquillità rispetto ad un episodio estremamente grave che crea problemi.
L’Arpab il 4 agosto è già intervenuta appena allertata, lì sul luogo tramite il direttore scientifico Palma, il Dirigente del Settore Suolo e Rifiuti Santarsia; il 5 si è tenuta una riunione presso l’Arpab di Matera per verificare dove posizionare il mezzo mobile per poter completare il controllo della qualità dell’area, ricordo che lì c’è una centralina nelle vicinanze fisse della qualità dell’aria. Qui, in questo caso il 5 mattina si è verificato dove mettere il mezzo mobile e per decidere dove posizionare gli strumenti necessari per la verifica delle diossine nell’aria e nei terreni.
È stata contattata inoltre l’Arpa Puglia per ottenere la disponibilità dei laboratori di Taranto specializzati nelle diossine per analizzare i campioni raccolti. Poi, successivamente il mezzo mobile è stato posizionato presso la Natuzzi, nella zona industriale La Martella, una posizione scelta anche rispetto all’andamento dei venti, quindi una posizione legata alla problematica e nello stesso luogo è stato posizionato il campionatore ad alta densità per le diossine. Nell’area intorno alla discarica sono stati posizionati dei posimetri dai quali sarà possibile dedurre le eventuali deposizioni di diossine nei terreni circostanti all’impianto.
Nel tentativo di verificare immediatamente eventuali presenze di inquinanti nel Borgo La Martella, alcuni funzionari dell’Ufficio Area si sono recati presso il borgo con un dispositivo portatile. I risultati raccolti dalla stazione fissa di monitoraggio dell’area, così come accennavo prima, sono già disponibili sul sito dell’Arpab. Ho anche una sintesi e poi la illustrerò velocemente. I dati del mezzo mobile saranno disponibili a partire dal 6, quindi oggi sinceramente non me li hanno ancora trasmessi però penso che anche questi saranno immediatamente pubblicati sul sito dell’Arpab e quindi potremmo andare a verificare.
Poi i dati verranno comunicati all’ASM, al Comune di Matera, alla Prefettura di Matera e alla Regione Basilicata. Il dispositivo portatile non ha rilevato picchi di alcun genere nel borgo di La Martella. Lunedì invece saranno raccolti i filtri del campionatore ad alta densità e verranno portati presso il laboratorio Arpa di Taranto, al fine di ottenere una prima analisi della presenza di diossine nell’aria.
La campagna di monitoraggio andrà avanti almeno per un mese. L’Arpab ha partecipato ad una serie di riunioni che si sono tenute direttamente con il suo direttore generale presso la Prefettura, nella quale sono stati comunicati i dati raccolti fino a quel momento. Nella riunione tenutasi in Prefettura i vigili del fuoco hanno comunicato (così come abbiamo anche letto dagli organi di informazione) che entro 72 ore al massimo l’incendio sarà domato e quindi automaticamente anche alcuni valori che si sono riscontrati sulla qualità dell’aria dovrebbero tendere a migliorare.
Per quanto riguarda i valori riscontrati dalla centralina fissa della qualità dell'aria, il monossido di carbonio non mostra alcun superamento nei periodi di osservazione che vanno dall’una del 4 agosto alle 14.00 del 5 agosto; il biossido di azoto idem, non ci sono stati superamenti; anche per l’anidride solforosa non ci sono superamenti come per l’ozono, mentre per il benzene dall’una del 4 alle 14.00 del 5/8 sono stati molto superiori rispetto ai valori che mediamente sono registrati nella stazione, in particolare si evidenzia un picco di circa 26 alle ore 05.00 del 5 agosto con valori mediamente superiori a 5 dall’una alle 14.00 del 5/8.
Per quanto riguarda invece i valori degli idrocarburi non metallici, anche questi sono risultati sempre in questo arco temporale superiori rispetto ai valori che mediamente sono registrati dalla centralina, con un picco di 518 e con valori che si mantengono mediamente intorno ai 300.
Questi sono i primi dati che mi sono stati forniti dall’Arpab rispetto agli interventi che hanno fatto e i dati che hanno rilevato sulla centralina fissa. Gli altri dati li avremo oggi in giornata, più quelli della diossina così come ricordavo dovremmo cominciare a analizzarli lunedì. Evidentemente dopo che l'incendio sarà controllato e dopo che saranno terminate le indagini della Polizia che verranno eseguite, così come in questo caso, per stabilire le cause dell’incendio, i passi da intraprendere da parte del titolare dell’area che è il Comune di Matera e di concerto con il Dipartimento Ambiente dovranno essere questi: garantire l'inaccessibilità a terzi dell’area interessata dall'incendio, classificazione dei rifiuti analitica sia per definirne le eventuali caratteristiche di pericolosità che per le successive fasi di smaltimento o recupero; i rifiuti non combusti che siano classificati a vista e siano palesemente non pericolosi e comunemente gestibili potranno essere rimossi tramite una ditta all’uopo autorizzata; per i rifiuti che non siano classificabili a vista, ovvero combusti, dovrà essere allestita un’apposita area cantiere tramite ditta autorizzata per l’esecuzione in sicurezza delle operazioni di separazione, campionamento e rimozione come descritto con recinzione, utilizzo di eventuali cassoni scarrabili, copertura dei rifiuti con teli impermeabili, allestimento di aree impermeabili con telo, adozione di misure atte ad evitare la formazione e diffusione di polveri e di odori molesti; utilizzo di attrezzature e macchinari che limitano al massimo le operazioni di manipolazione e trattamento dei rifiuti.
Si deve anche evidenziare che nel catalogo europeo dei rifiuti non sono previsti codici EER per i rifiuti interessati parzialmente o totalmente da fenomeni di combustione. Conseguentemente, al fine di salvaguardare i terreni confinanti alla falda, si procederà a effettuare delle indagini geoelettriche per la verifica della continuità di discariche interessati dal rogo e quindi l’identificazione della presenza di eventuali fori o comunque interruzioni della continuità del manto isolante. Dette indagini si basano su il fatto che il manto, se privo di fori, oltre a garantire l’isolamento idraulico tra le discariche e il terreno sottostante e circostante, determina anche l’isolamento elettrico, cioè il bacino della stessa e i terreni circostanti.
Non ci deve quindi essere alcuna continuità di flusso elettrico tra i due poli posti rispettivamente internamente ed esternamente alla stessa, anche se sono applicabili forti differenze potenziali. Però, all’interno di queste relazioni molto tecniche, evidentemente vi sono forti dubbi anche rispetto a quello che abbiamo potuto verificare rispetto alla tenuta del progetto di bonifica che era stato realizzato perché non esistendo più il sopravallo che è stato incendiato, non c’è più quel tipo di lavorazione però evidentemente la tipologia di lavoro che si dovrà andare ad eseguire sarà diversa. Ecco perché ritorno a quella ragionamento iniziale che una volta ultimati tutti questi controlli avremo una situazione effettiva del sito della discarica di La Martella e lì si dovrà lavorare celermente alla redazione di un nuovo progetto, così come ho detto, l’autorizzazione e quindi poi la sua successiva realizzazione.
PRESIDENTE (CICALA)
Assessore, non la sentiamo più. Ricordo che il dibattito non è previsto, la pubblicazione l’ha chiesta il collega Perrino e per la discussione si rimanda alla prossima seduta. Assessore, non l’abbiamo sentita negli ultimi passaggi.
ROSA
Concludo che una volta che potremo entrare in discarica e saranno valutate queste previsioni che noi stiamo facendo con la certezza, si dovrà redigere il nuovo progetto, l’autorizzazione e la realizzazione. Questo che stavamo portando avanti da due anni a questa parte, questa accelerazione sull’attività di bonifica de La Martella risentirà un ritardo, questa data del 2022 realisticamente non potrà essere mantenuta. Dispiace perché era il progetto di bonifica più importante nell’ambito delle bonifiche che stiamo portando avanti come Dipartimento, però è chiaro che il Dipartimento insieme all’Arpab sta seguendo la questione, ha già messo e metterà uomini dedicati a questo lavoro per provare a recuperare questo ritardo che si andrà a generare.
Voglio solo ricordare che nell’ambito di questo progetto di bonifica si inserisce anche Invitalia che cura la direzione dei lavori e quindi anche con loro dovremmo interloquire per poter andare avanti. È chiaro che io ringrazio i consiglieri che hanno inteso sollecitare anche un dibattito, una comunicazione in Consiglio Regionale, però sia chiaro che noi come dipartimento e come Arpab continueremo a informare i cittadini con gli strumenti concessi dagli organi di informazione perché, essendo una situazione grave e preoccupante, i cittadini devono sapere ma soprattutto devono essere rassicurati che in questo momento non emergono, dai dati che abbiamo, situazioni preoccupanti.
È chiaro che lunedì avremo il dato delle diossine e quindi lì potremo fare altre valutazioni però al momento non ci sono dati ambientali estremi da preoccuparci in maniera forte. L’impegno continua e spero che in questi giorni potremo dare ulteriori notizie e evidentemente se il Consiglio riterrà di dover ritornare sull’argomento rimane la mia più assoluta disponibilità a continuare a relazionare. Grazie.



Intervento ROSA resoconto nr. 70 del 07/09/2021
Argomento : MOZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI LEGGIERI, CARLUCCI E PERRINO PER QUANTO RIGUARDA IL PIANO PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA SOSTENIBILE DELLE AREE IDONEE
ROSA
Grazie Presidente. Volevo tranquillizzare il collegato Leggieri che il governo regionale è già intervenuto sul Pitesai; volevo tranquillizzarlo perché ha già fatto un comunicato stampa all'insegna di una distrazione da parte del governo regionale e quindi volevo tranquillizzare che il governo regionale sta sul pezzo, tant'è vero che già ha approvato una delibera in una prima fase e ora proprio le volevo anche dire che la scadenza è il 14 e penso che oggi mi hanno caricato anche la nuova delibera sulle nuove osservazioni del Pitesai e quindi può stare tranquillo. Il governo è all'opera e soprattutto già nella prima delibera, come potrà aver verificato, il governo regionale si è espresso sulla inidoneità di tutta la Basilicata rispetto a nuove estrazioni. Quindi problemi su questa mozione non ce ne sono, evidentemente il governo ha già fatto.



Intervento ROSA resoconto nr. 70 del 07/09/2021
Argomento : "DISEGNO DI LEGGE NUMERO 54 DEL 2021 - NORME PER LA PREVENZIONE E LA LIMITAZIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE"
ROSA
Grazie, Presidente. Ho chiesto la parola per precisare alcune questioni, soprattutto sull'intervento del consigliere Braia. Allora, collega Braia, premesso che, proprio per una questione culturale, io non sono contro il mondo dell'impresa, non mi appartiene, evidentemente, una posizione che mi vede contro l'impresa, però, evidentemente, le attività imprenditoriali devono essere esercitate nel rispetto della salute dei cittadini e dell'ambiente.
Io le faccio un esempio, premesso che Confindustria ha mandato una nota in cui puntualizzava tutte le sue riflessioni rispetto al testo della legge, e quella nota ha ricevuto una risposta puntuale per iscritto. Quindi, evidentemente, sarà mancata un'interlocuzione verbale, però siccome loro hanno scelto, in primis, di interloquire in maniera epistolare, nella stessa maniera hanno avuto la risposta, dove evidentemente sono state chiarite tutte le questioni che loro ponevano, tanto è vero che non ho più ricevuto alcun riscontro alla nostra risposta.
Io le faccio un esempio: il sindaco di Tito ha scritto al Presidente del Consiglio, ha scritto a tutti i capigruppo, immagino a tutti i consiglieri regionali. Ho seguito la questione direttamente. Abbiamo tirato fuori le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia, quindi non sono AIA, a Tito, sono Legge 208. Le autorizzazioni, all'epoca, erano rilasciate dalla Provincia, perché sono prima del 2018, e in ogni autorizzazione, consigliere Braia, c’è l'obbligo da parte delle aziende di un monitoraggio trimestrale, e le aziende lo fanno. Però è pur chiaro che in mancanza di una norma nazionale che fissi i valori sulle odorigene, e in mancanza di un norma regionale, per qualsiasi valore che emerge da queste rilevazioni non possiamo fare assolutamente nulla, perché non abbiamo lo strumento per poter intervenire.
Le posso assicurare che questi valori, che sono costantemente monitorati, sono superiori a quei valori che abbiamo definito nell'ambito della norma. Lo dico perché sono certificati, non penso di dire qualcosa di segreto.
Evidentemente in questo momento il Consiglio Regionale si sta apprestando a dare una risposta alle problematiche dei cittadini di Tito, ma sta dando una risposta praticamente a tutta la Regione Basilicata dove può presentarsi il problema delle odorigene senza fino ad oggi poter avere nessuna risposta.
Ciclicamente in varie zone della Basilicata emerge questo problema, ma rispetto a questo problema chi c'era prima, il Governo di prima, e fino ad oggi questo Governo, non poteva dare nessuna risposta perché non aveva lo strumento per poter lavorare.
L'unico strumento che riguarda le autorizzazioni non AIA sono le leggi regionali. Noi ci siamo anche rifatti a delle legge regionali fatte da altre Regioni perché evidentemente hanno superato anche il test della costituzionalità, quindi ci sono servite anche di base.
E' stato fatto un lavoro intenso, e quindi io ringrazio il Dipartimento, ma anche i tecnici dell'ARPAB, per arrivare a questa legge che, qualcuno ricorda, ha più di 40 articoli. Ma oggi certamente noi stiamo facendo una buona cosa per la Basilicata, perché evidentemente vivere in quelle zone dove ciclicamente emergono questi disturbi non è piacevole per i cittadini, ma evidentemente non abbiamo finora neanche il risvolto rispetto alla salute dei cittadini stessi.
La legge non è complicata. Anzi, anche rispetto ad un rapporto dell'impresa è una legge che io ritengo equilibrata, perché c'è una procedura che dura 12 mesi insieme all'impresa per arrivare a definire una soglia concordata rispetto a una serie di misurazioni che si fanno durante l'anno, quindi non è una legge repressiva, ma è una legge con la quale il Dipartimento insieme all'impressa colloquiano, si basano su un monitoraggio di 12 mesi, e soltanto dopo 12 mesi viene fissata la soglia di attenzione.
Quindi non abbiamo impostato la legge in maniera repressiva nei confronti dell'azienda, ma vi è uno scambio di informazioni continuo fra Dipartimento, ARPAB e impresa che porta proprio a condividere un percorso di cui ha bisogno anche la stessa impresa.
Allora, dico, ben venga oggi il Sindaco di Tito, vi ha scritto proprio perché i cittadini di Tito sono esasperati da questi cattivi odori che si sono manifestati durante il mese di agosto. È chiaro che oggi avremo lo strumento per risolvere il problema.
Per quanto riguarda - e mi collego al collega Perrino - i non metanici, come ho già detto un'altra volta, collega Perrino, è già costituito da un anno e più un gruppo di lavoro. Lo stesso gruppo di lavoro sta lavorando anche per una normativa e per andare a disciplinare la questione dei non metanici.
E' pur chiaro che questo lavoro rientra fra le tante attività che fa il Dipartimento, è pur chiaro, quindi, che abbiamo deciso prima di tutto di trattare le odorigene, ora lo stesso gruppo di lavoro si sta impegnando per chiudere il lavoro sui non metanici.
Quindi io ritengo che il lavoro che avete presentato voi nel rispetto delle vostre prerogative, è evidente, potrà essere confrontato con quello che produrrà il Dipartimento a breve, e nel momento in cui andremo a definire una norma che andrà anche a normare i non metanici faremo il secondo passo utile a coprire questi due buchi, che dipendono da una legislazione nazionale assente, perché sia per quanto riguarda le odorigene e sia per quanto riguarda i non metanici manca una legislazione nazionale.
BRAIA
Ci spiega perché in questa modalità in cui stiamo agendo solo la Lombardia...
ROSA
La Lombardia penso che sia una regione anche da seguire, non penso che la Lombardia sia l'ultima da seguire.
BRAIA
No, non è che l'unica regione che...
ROSA
Sì, però, voglio dire, mi pare strano che ora quello che ha fatto la Lombardia possa essere negativo. Collega Braia, la stessa riflessione si poteva fare al contrario: perché non avete seguito la Lombardia e avete fatto come un'altra regione. E' una scelta. Collega Braia, c'è una prerogativa nell'ambito delle scelte. Mi pare che le Commissioni hanno valutato questa scelta, l’hanno condivisa ed oggi siamo in Consiglio per votare questa norma.
Al di là del metodo, come si arriva, noi stiamo arrivando ad un risultato storico, e questo è il dato. Noi stiamo arrivando ad un risultato storico dove in regione Basilicata questo problema non è mai stato affrontato, nonostante il problema delle odorigene probabilmente lo conosciamo più per le stazioni petrolifere che per la spazzatura, fa più rumore.
Perfetto, bene, però nonostante il petrolio esiste da 20 anni, e scusatemi la polemica, in 20 anni mai nessun Governo Regionale ha inteso legiferare su queste materie.
Allora, che devo pensare? Non devo pensare niente? Bene, lasciamo ai cittadini lucani qualsiasi riflessione. Io non penso niente, lei non pensa niente, saranno i lucani a capire chi fa bene per il nostro territorio.



Intervento ROSA resoconto nr. 70 del 07/09/2021
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 76/2021: BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO DELL’EGRIB
ROSA
Sì, provo in maniera estremamente veloce a dare una risposta a Luca. Qualcosa lui l'ha accennata. Quando ci siamo insediati, Luca, il sistema politico precedente aveva attuato questa organizzazione: da una parte l'EGRIB, che non doveva fare nulla, sostanzialmente, tranne gestire qualche conferenza di servizi, dall'altra parte Acquedotto Lucano, cui venivano trasferite risorse ingenti per tutta una serie di attività che riguardavano depuratori, rete, e così via.
Acquedotto Lucano doveva, sostanzialmente, di queste risorse, gestire dalla progettazione all'appalto, nel caso in cui l’appalto era superiore a certe cifre doveva avvalersi della SUAB.
Noi, quando ci siamo insediati, abbiamo fatto un resoconto di queste cifre. Acquedotto ha in pancia circa 160 milioni di euro per investire sul territorio. Alcune di queste opere, tipo i depuratori, rientrano nell'ambito dell'infrazione europea, quindi sono questioni che abbiamo urgenza di risolvere, però per la sua attuale organizzazione non è in grado di svolgere questa attività in tempi celeri. Quindi si è portato avanti questo ritardo che esiste da anni, a cui mai si è data una soluzione.
Voglio ricordare un esempio, poi vediamo le altre cose, quando il collega Acito propose la legge, che poi è stata approvata, sulla questione sulle SUAB. La questione delle SUAB nasceva da un'esigenza che c'era stata trasferita, fra le soluzioni, fra gli incontri fatti con Acquedotto Lucano e EGRIB, che secondo noi è ente di governo e deve fare tutto quello che oggi fa Acquedotto, nel senso che noi riteniamo che EGRIB deve pianificare insieme alla regione le opere necessarie e deve gestire la fase di progettazione. Acquedotto Lucano, dall'altra parte, deve essere un buon gestore delle risorse idriche.
È pur chiaro che, se noi pensavamo di levare queste risorse da Acquedotto Lucano per spostarle all'EGRIB o a qualche altro, o riportarle in regione appena arrivati, avremmo fatto un guaio doppio rispetto a quello che avevamo. Quindi, nella sostanza, una delle modifiche che abbiamo fatto lungo il corso è quella di esonerarlo da un eventuale obbligo di utilizzare la SUAB, perché uno dei problemi che ci venivano manifestati era che anche se l'opera veniva progettata e si arrivava al progetto definitivo, i tempi della SUAB per poter espletare gli appalti erano estremamente lunghi. Da lì è nata l'idea che Enzo Acito, nella sua legge, l'ha poi allargata a tutti gli enti del gruppo regione Basilicata, ma il problema di partenza era Acquedotto Lucano.
Oggi, con la legge approvata in Consiglio regionale, Acquedotto Lucano non è più obbligato a rivolgersi, sopra una certa cifra, alla SUAB. No, si può rivolgere a qualsiasi centrale di committenza. Dove stanno? L'Italia è piena di centrali di committenza, in Basilicata ci sono le contrali di committenza, e rivolgersi a una centrale di committenza garantisce velocità. Perché, caro Luca, Acquedotto Lucano, a qualsiasi centrale di committenza si rivolge, paga. Quindi, se va alla SUAB, paga, se va alla centrale di committenza X deve pagare. Quindi non cambia nulla. Oggi Acquedotto Lucano ha interesse ad andare, visto che paga, alla centrale di committenza che gli garantisca una maggiore velocità nello svolgere l'appalto. E questa è stata una delle modifiche.
Altra questione che abbiamo ritrovato. Non è immaginabile che singoli dipendenti di Acquedotto Lucano siano RUP di 20 progetti. Significa non voler andare avanti. Questa è la situazione che abbiamo trovato. Abbiamo inserito il sostegno ai RUP, proprio per sopperire a questo. Una persona che oltre a svolgere il suo lavoro ordinario, è RUP di 20 progetti, evidentemente avrà una lentezza nello svolgimento del suo incarico, in quanto ha un carico di lavoro eccessivo, quindi abbiamo velocizzato la questione supportando i RUP.
In più incontrando l'altro giorno l'ingegner Andretta, ha manifestato l'intenzione, da parte del nuovo governo di Acquedotto Lucano, di rivolgersi a società specialistiche esterne per potere accelerare la progettazione. Perché io lo ricordo: tutte queste risorse, Luca, sono risorse della vecchia programmazione europea, e se non acceleriamo rispetto all'utilizzo di queste risorse, noi rischiamo di perderle e, fatto ancora più grave, quelle che rientrano nell'infrazione europea, di pagare multe pesantissime in quanto non usciamo fuori dall'infrazione europea.
Però, il concetto che noi stiamo portando avanti è: l'EGRIB, così come previsto per legge (non ci inventiamo nulla) ente di governo, di pianificazione insieme alla regione, ma anche, allo stesso tempo, al suo interno creare una struttura di progettazioni. Acquedotto Lucano gestore della risorsa idrica, ente Regione, ente istituzione di livello più alto. Questo è quello cui vorremmo tendere, tanto è vero, che nell'ambito dell'approvazione di questo bilancio all'EGRIB sarà possibile...
(Interruzione)
No, per i vecchi progetti, non sostituzione, perché li continuerà a fare ancora Acquedotto Lucano. Se noi li leviamo oggi ad Acquedotto Lucano, creiamo un disagio doppio per tutta quella che sarà la nuova programmazione.
(Interruzione)
No, non fare così, la stiamo attrezzando. È previsto un piano di fabbisogni dove, a parte stabilizzare 7 persone che sono lì da anni, così come il concorso che abbiamo fatto l’altro giorno in Regione Basilicata, è prevista l’assunzione di altri 7 o 9 tecnici (ingegneri, architetti) che devono formare all’interno di EGRIB uno staff finalizzato alla progettazione. Quindi noi ci stiamo muovendo sapendo l’eredità che abbiamo avuto e stiamo provando con gli strumenti che la legge ci consente, perché evidentemente, Luca, noi non possiamo cercare scorciatoie, dobbiamo rimanere in quelli che sono gli strumenti che ci consente la legge, di accelerare il più possibile affinché le risorse di Acquedotto Lucano trasferite dalla Regione non si perdano e affinché anche per quanto riguarda la questione dei depuratori di cui alcuni sono infrazione europea risolviamo definitivamente il problema.
Questa è la storia che abbiamo trovato. Stiamo, quindi, così come ha ricordato Dino, portando l’EGRIB a svolgere in maniera ottimale la sua attività e questo lo certifica anche il bilancio. Perché è arrivato a settembre? Perché i bilanci dell’EGRIB erano 4 anni che non si approvavano e mettere in linea 4 anni di valori è servito il supporto di chi? Anche Andrea mi pare abbia dato una mano, no? È servito il supporto dell’Ufficio Bilancio perché, fra l’altro, l’EGRIB con 17 dipendenti al suo interno non ha una struttura che si occupa di bilanci, in tutti questi anni non è mai stata creata.
Quindi evidentemente EGRIB, in stretta collaborazione con gli uffici regionali, ha allineato questi valori che da 4 anni erano non allineati, fermiamoci qua, ci trovavamo di fronte a valori di bilancio non allineati e oggi l’EGRIB, così come ha evidenziato il consigliere Bellettieri, ha un bilancio trasparente, chiaro, è un punto di partenza per il futuro, oggi è un altro passo di questa sfida che noi stiamo portando avanti da due anni di ottimizzare tutto questo pacchetto di società, di Enti collegati alla Regione e di portarli in un percorso non eccezionale, normale, di riportare tutto in un contesto di normalità rispetto ad una situazione che abbiamo evidentemente ereditato.
E, Luca, non voglio fare polemica, però queste cose come le ho scoperte io da Governo regionale, prima io ero opposizione e potevo non saperle, ma io voglio ricordarti che nei 5 anni precedenti tu facevi parte del Governo regionale. Be’, evidentemente dire “oggi scopro queste cose” mi sembra evidentemente che eri distratto, evidentemente eri distratto. Io provo a fare attenzione ai documenti che mi passano sotto gli occhi, provo a fare attenzione. Poi, non sono un tuttologo, dove capirò, dove non capirò, però l’attenzione ce la metto.



Intervento ROSA resoconto nr. 76 del 29/11/2021
Argomento : DISEGNO DI LEGGE 71/2021 COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE - D.G.R. NUMERO 517 DEL 28 GIUGNO 2021.
ROSA
Grazie, Presidente.
Nell'illustrazione che ha fatto di questo articolato il collega Braia evidentemente l'ha fatta più grossa di quella che era, quindi ha dovuto impiegare il doppio del tempo previsto.
Collega Braia, lei prima di tutto ha detto che lei certifica, "io posso certificare", poi ha parlato... all'inizio ha parlato che questa Commissione autorizza, alla fine ha detto che questa... poi ha detto che esprime un parere. Allora, se lei...



Intervento ROSA resoconto nr. 76 del 29/11/2021
Argomento : DISEGNO DI LEGGE 71/2021 COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE - D.G.R. NUMERO 517 DEL 28 GIUGNO 2021.
ROSA
Grazie, Presidente. E' normale che quando si tenta di far emergere o denunciare un caso che non c'è, è normale che poi bisogna allungare tanto le parole per non far capire nulla, e far sembrare che noi stiamo facendo qualcosa qui questa sera di quasi illegittimo. Perché quando un consigliere regionale dice, si alza e dice: "Ma quali impegni avete assunto con quelli che avete contrattualizzato?", a mio modesto parere è una frase estremamente grave.
Il consigliere Braia parla, parla, parla, poi dimentica le parole che dice prima, poi ne aggiunge altre. Allora, consigliere Braia, noi con questa... è una norma molto semplice, io lo dico non tanto per lei, tanto lei continuerà a non capire, lo dico per i lucani che ci stanno seguendo. Con questa norma, consigliere Braia, il Consiglio è chiamato a valutare se adeguare le retribuzioni dei direttori generali a quelle che sono le tariffe nazionali. Che significa questo? Traduciamolo in soldoni, perché se no poi può sembrare che noi aumentiamo non so di quanto. Si prevede un aumento del 10 per cento rispetto a quello che è attuale. 10 per cento, non di più.
Quindi io non riesco a capire, una norma che dice: "Allineiamo i compensi a una norma nazionale", che concretamente si traduce in aumento del 10 per cento, perché fa gridare ad uno scandalo. Se non sbaglio ha usato pure il termine "vergognoso". Consigliere Braia, io sinceramente questo suo agitarsi... per dimostrare cosa? Per dimostrare che c'è un'opposizione attenta, un'opposizione che sa fare l'opposizione? Beh, allora, consigliere Braia, la faccia su cose serie e non la faccia su un giusto, legittimo riconoscimento, così come ha detto lei, alla professionalità di persone che vengono nominate da questo Governo a portare avanti con responsabilità un onere gravoso che è quello della direzione di un'Azienda Sanitaria.
Allora, non creiamo un caso dal nulla e diciamo precisamente alla lucani che noi stiamo allineandoci alle norme nazionali e questo aumento significa un 10 per cento in più rispetto all'attuale retribuzione.



Intervento ROSA resoconto nr. 76 del 29/11/2021
Argomento : DISEGNO DI LEGGE 71/2021 COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE - D.G.R. NUMERO 517 DEL 28 GIUGNO 2021.
ROSA
Io ringrazio il collega Cifarelli per aver fatto questo emendamento, però siccome i decreti semplificazione offrono tutta un’altra serie di norme a cui la legge regionale si deve adeguare, io invito il collega Cifarelli intanto a ritirato, poi nell'ambito del nuovo collegato che andremo a scrivere, è chiaro che noi dovremmo fare tutta una serie di adeguamenti normativi, fermo restando - così come mi insegnerà il collega Cifarelli che, a prescindere dell'adeguamento immediato della legge regionale rispetto alla norma nazionale già emanata, quello che vale è la norma nazionale. Quindi difficilmente - così come nella sua relazione - potranno nascere conflitti amministrativi ecc. Io ritengo che questa norma vada ritirata perché nell’ambito del collegato dobbiamo prendere tutte queste norme statali e non prenderne una e appiccicarla; ci sono tutta una serie di norme statali che devono essere declinate con la legislazione regionale, fermo restando che tu ci insegni che la norma nazionale vale, anche se non recepita in una legge regionale vale quella nazionale. Anche oggi prevale.