POLESE
Grazie, Presidente. L’incipit di quest’intervento, presidente, è complicato, perché noi ci aspettavamo, io mi aspettavo di venire qui oggi e di discutere del merito sulla relazione programmatica e di visione fatta dall’Assessore Leone. Io, nell’esposizione dell’Assessore Leone, ad un certo punto mi sono anche chiesto se l’Assessore avesse consapevolezza della funzione che esercita, perché lui non è venuto qui con una relazione, è venuto qui con il testo di un comizio, che ci ha fatto raccontandoci una versione, più o meno legittima, più o meno vera, non voglio nemmeno entrarci nel merito di quello che è emerso dal suo intervento, ma assolutamente senza una visione alcuna della strategia sulla sanità che questo governo regionale intende mettere in campo. Devo dire la verità, io ho raccolto più spunti di merito dagli interventi della collega Sileo, del collega Acito, però voglio rinnovare comunque a lei, Presidente, i ringraziamenti per questa convocazione di questo Consiglio oggi su sollecitazione della Minoranza, diceva bene il collega Cifarelli, raccolta dall’Assessore Leone, questo glielo riconosciamo, anche se siamo totalmente insoddisfatti.
Perché siamo insoddisfatti? Perché la confusione è totale, sono 6 mesi, Assessore, non 3 mesi e nessuno qua vuole una soluzione e nessuno vuole nascondere i problemi sotto il tappeto, che ci sono, noi abbiamo fatto quello che abbiamo ritenuto opportuno, secondo qualcuno abbiamo fatto bene, secondo altri abbiamo fatto male, forse abbiamo fatto un po' e un po', non lo so, ma dopo 6 mesi non avere un’idea, non avere una strategia è imbarazzante, è imbarazzante perché questa è una materia che si arricchisce di giorno in giorno di nuovi scenari di crisi e di situazioni poco chiare, per questo se da un lato devo dire che questa riunione arriva un po' in ritardo rispetto ai problemi che sono sorti nell’estate scorsa, tant’è vero che qui ci sono numerose interrogazioni, io sono stato rispettoso dell’intesa raggiunta con l’Assessore, non ha proceduto ad ulteriori protocolli, ma le questioni si sono accumulate anche in questi giorni, allora bene è se almeno questa è la seduta per affrontare le ultime emergenze che stanno colpendo la sanità lucana ormai quasi quotidianamente. Diciamo provando a fare una sintesi perché il tempo che ci è concesso è poco perché io credo che per essere efficaci diciamo bisogna provare a stare in tempi brevi e centrare le questioni, io ne voglio affrontare due, due macrocapitoli, il primo è l’ospedale San Carlo di Potenza che vive una crisi fatta di piccoli e grandi problemi quotidiani che ovviamente non sono ascrivibili a questo governo regionale, sarebbe ridicolo da parte nostra voler affondare il coltello, ma è altrettanto vero che la sensazione di smobilitazione totale che si sta vivendo in queste settimane, in questi mesi da quando voi governate è una novità assoluta e totale, non è un mistero infatti che dopo la sospensione estiva dell’Utin e la polemica che sono contento che oggi abbia ribadito in maniera inequivocabile, ma che c’è stata innestata dallo stesso Assessore Leone sulla radiologia, la vicenda degli anestesisti, le notizie allarmanti sulla possibile chiusura di sale operatorie si sia elevato un livello di preoccupazione altissima, penso a quello che sta per accadere ad esempio alla chirurgia toracica, anche su questo io avrei voluto confrontarmi oggi con l’Assessore Leone punto per punto nel merito e non a caso il fatto che non siano strumentali le mie parole lo dice il fatto che venerdì abbiamo partecipato ad un Consiglio Comunale aperto nell’auditorium del San Carlo proprio perché i dirigenti dell’ospedale potentino, gli amministratori comunali e i cittadini lo avvertono questo pericolo, quello che la più grande struttura ospedaliera della Basilicata sia sotto il vostro attacco, un Consiglio Comunale che peraltro è bene ricordarlo non è stato convocato da esponenti della Minoranza, è stato convocato da esponenti della vostra stessa Maggioranza, del vostro stesso colore politico, allora almeno su questo possiamo essere tutti d’accordo, cioè il timore che il San Carlo sia un pericolo non è un fatto che può essere da voi sminuito come una strumentalità politica. Presidente Bardi, deve sapere che durante questo Consiglio Comunale aperto io ho fatto notare che lei era assente e il Sindaco mi ha detto che la sua assenza era dovuta al fatto che lei non è stato invitato, a me questa diciamo è una cosa che mi ha fatto saltare dalla sedia, ma non solo a me, a tutti quelli che erano presenti, ci è parsa un po' una scusa e vogliamo prenderla così, un tentativo goffo di giustificare un’assenza, ma se fosse davvero così che lei non è stato invitato ad un Consiglio Comunale della Città capoluogo sulla sanità saremmo all’assurdo e mi auguro che questi momenti come ci siamo lasciati, ma io devo ringraziare l’Assessore Fanelli che non vedo qui che è rimasto presente fino alla fine perché anche l’Assessore Leone dopo il suo intervento ci ha lasciato e quindi non ha ascoltato i Consiglieri Regionali, i parlamentari, i membri del Governo, ma qualcosa ve la racconterò io oggi che ci sono state pure delle cose interessanti che sono emerse. Allora, io devo riconoscere un merito al dibattito comunale di Potenza perché c’è stata una grande sobrietà da parte di tutti, devo dirlo, e anche un grande senso di responsabilità tra gli interventi dei Consiglieri Comunali, tutti, Maggioranza e Opposizione, perché? Perché non c’è stato uno sconto a difendere l’ospedale San Carlo e ad attaccare il resto della sanità lucana, questo poteva accedere ed invece non è accaduto e credo che sia stata una prova di maturità, c’è stata però un’eccezione, a me dispiace che il Consigliere Vizziello abbia parlato prima di me, ma mi farebbe piacere che lui potesse replicare non per fatto personale perché io non accuso nessuno, ma perché in quell’assise c’è stato un parlamentare che ricopre anche le funzioni di Segretario Regionale del suo partito e di quello dell’Assessore Gianni Rosa che ha detto una cosa completamente dissonante da quella che sta emergendo nel dibattito e di tutto quello che ci ha riferito qui il Consigliere Vizziello, il Presidente Caiata che io chiamo Presidente così perché secondo me è un grande Presidente di squadra di calcio, forse sulla politica doveva essere un po' più cauto, ci dice chiaramente nel suo intervento che per lui se uno vuole fare una cosa buona in questa Regione deve chiudere tutto e lasciare aperto solo l’ospedale San Carlo, ha detto così, eravamo presenti 100 persone, non solo io, perché diciamolo chiaramente invece in quest’aula consiliare purtroppo io spesso e volentieri ho sentito soffiare il vento del campanilismo e della divisione dei territori e il fatto che non sia accaduto questo in un Consiglio Comunale, ma accade in un’assise regionale deve far riflettere tutti, sembra quasi che ognuno di noi è interessato, lo dico anche da parte mia, a difendere un pezzo del territorio perché vuol garantirsi col consenso elettorale che diversamente in altre parti della nostra Regione non troverebbe, ma è sbagliato.
Che cosa è emerso più in questo Consiglio Comunale di interessante? C’è stata una critica diciamo misurata anche da parte di esponenti del centro destra, Assessore Leone, a quello che lei ha detto, a nessuno è sfuggito infatti il battibecco con il Consigliere Comunale sempre di Fratelli D’Italia Michele Napoli che è stato per lunghi anni Consigliere Regionale e poi le sono sfuggite una serie di frecciatine che sono emerse nel dibattito dai parlamentari anche da esponenti diciamo che fanno parte della squadra di governo in questo momento in Regione. Qual è il tema quindi? Che forse lei non si sta accorgendo che gli scontenti sono tanti, ma tanti, forse le aspettative erano eccessive, io concordo con lei, il tempo è breve per proporre delle soluzioni, ma forse non ci si sente rassicurati nemmeno da una progettualità di visione che manca ed io che ho voluto, diciamo così, provare ad aprire una possibilità per coloro i quali ci ascoltano, con i quali interagiamo, medici, infermieri, dirigenti, cittadini ho voluto offrire l’opportunità di trasferire qualche suggerimento e qualche consiglio rendendo pubblico l’indirizzo e-mail e chiedendo di inviare un contributo io sono stato letteralmente sommerso, ma non da questioni..., anche da questioni che riguardano la sanità in generale e che sono pregresse e su cui ne abbiamo la nostra responsabilità e forse non solo noi, ma anche chi ci ha preceduto, ma tantissime questioni relative all’idea che non c’è oggi un’interlocuzione, che manca, diciamo così, una strutturazione, un’impostazione di relazione nel settore della sanità, ovviamente non citerò i cognomi per privacy, ma Mariagiovanna che mi ha posto il tema dei precari, è chiaro che mi ha fatto un po' sorridere quando ho letto quelle dichiarazioni sul precariato, come se a noi fa piacere avere i precari e se avessi voluto fare i concorsi per tutti non li avremmo fatti, cioè se l’accusa è quella di una politica clientelare si fa pure sui concorsi, non è che se la si fa solo col precariato se uno vuol fare quello, no? È un po' più difficile, dice, non lo so, però è chiaro che noi avremmo voluto fare i concorsi e stabilizzare tutti, ovviamente le norme non ce l’hanno permesso, voi sarete più bravi e riuscirete a farlo, noi saremo contenti di riconoscervelo, io sono preoccupato e mi associo alla mia preoccupazione, a quella di Mariagiovanna e dei tanti precari che oggi si vedono un enorme punto interrogativo sulle loro teste, Eduardo, Luciana che mi ha posto i temi legati all’allergologia, Antonio e Giuseppe la tematica dei medici di famiglia, Mariagrazia sulla mancanza di un medico di medicina generale a Bucaletto, questo è un problema che possiamo provare a risolvere insieme, ancora Alberto e Giuseppe sul ruolo del CROB, il CROB per noi è una partita della vita, per noi è il fiore all’occhiello, ma non è che si può pensare di salvare il CROB uccidendo i reparti degli altri ospedali perché non si salverebbe il CROB perché il CROB si salva se si investe sulla ricerca perché quello è un organismo che fa ricerca, io purtroppo non ho ascoltato dall’Assessore Leone queste parole, ho ascoltato parole confuse, togliamo là, mettiamo qua, espandiamo qui, togliamo lì”. Non credo che funzioni così. E vengo invece al secondo macro capitolo, cui accennavo all’inizio. Oltre a tutti i problemi e campanelli d'allarme che iniziano a suonare sul San Carlo, a mio modo di vedere, Assessore Leone, le sfugge che si sta creando una vera e propria sindrome della divisione tra il centro e la periferia. Lei ci deve dare delle risposte nettissime, ci dica, ospedale di Lagonegro, lo abbiamo citato tutti, che fa? Lo fa o non lo fa questo ospedale nuovo, sì o no? No, okay, è chiaro, bene, è giusto che i cittadini lo sappiano, lo chiedeva di ribadirlo il collega Cifarelli poc’anzi. La legge 2 lei ha detto che non va bene. Bene, la cambia? Che si fa? Fate una nuova norma? Modificate quella? Noi vorremmo che lei ce lo dicesse. Mi pare invece che stiamo ricadendo in problemi antichi quando si era un po' dilatata l'agrimonia tra chi era Potenza e chi era del resto della regione, lo ha raccontato bene il Consigliere Cifarelli, perché purtroppo nei territori il problema c'è e non è solo una sofferenza dovuta a problemi atavici, no, c’è proprio una sofferenza attuale per quello che non sta accadendo oggi, perché si sentono soli, perché non c’è chi gli dice: ”Noi faremmo così”. Nessuno pretende “Noi faremo domani”, noi faremo tra 3 anni in questo modo, non c'è questo, Assessore Leone.
Lei dovrebbe leggere i quotidiani locali con onestà intellettuale e non prendere la scorciatoia di polemizzare con i giornalisti, arrivando a definirli pennivendoli solo perchè riportano notizie a lei non gradite. Non è così che noi risolveremo le crisi. E le dico di più, io le voglio dare un consiglio, la smetta di sentirsi accerchiato o sotto processo, nessuno ce l'ha con lei per partito preso, ci sarà un motivo per cui le nostre attenzioni sono un po’ più caratterizzate, non è nulla, per l’amor di Dio, contro la persona, ma c’è solo tantissima preoccupazione per uno scenario di grande confusione che oggi francamente che poteva essere il giorno in cui questa confusione un po' si dipanava, a me personalmente mi pare che si implementi. Detto questo, nei pochi minuti che restano a disposizione vorrei riannodare il filo e riprendere da uno dei motivi per i quali io stesso le avevo chiesto di convocare di discutere in Consiglio Regionale di Sanità e cioè la sospensione del servizio regionale dell'UTIN e di conseguenza del servizio STAN per il trasporto dei neonati in condizioni gravi dai territori della Basilicata appunto all’UTIN di Potenza che è l'unico di tutta la Regione, cioè San Paolo Albanese a Palazzo San Gervasio, perché uno dei temi sui quali voglio rimarcare, ci sono questioni che possono sembrare che riguardi un territorio solo, ma che in realtà riguardano l'intera regione, la sanità è una ed è lucana, non si può ragionare per pezzi. Devo riconoscere, devo chiedere che fortunatamente a metà settembre avete riaperto l’unità, ma a noi resta la voglia di capire perché ha chiuso e perché non è stato fatto il necessario per evitare quella chiusura. Non servono le toppe tardive perché c'è una questione che deve tenere sempre in considerazione per quanto attiene alla sanità e lei è un medico, un buon medico, e sa benissimo che quando c'è in ballo la salute delle persone e la serenità delle famiglie non si può scherzare, non si può temporeggiare, anche perché qui si parla di bambini. In questo caso, ma anche più In generale affrontare le emergenze purtroppo non basta e i fatti lo dimostrano, non si può agire come se stessimo parlando di un settore normale, la sanità non lo è. Forse avete un po' sottovalutato il problema, forse avete sottovalutato che la gestione di un sistema complesso come quello sanitario Lucano cuba un bilancio di quasi il 70% di tutte le nostre risorse e allora non si può affrontare con il piglio dei conquistatori, di coloro i quali vogliono difendere un territorio, depauperandone un altro, bisogna farlo con una visione d'insieme che fino a oggi a me pare sia mancata.
Devo dire, in tutta onestà, che mi ha particolarmente colpito negativamente sulla vicenda dell’UTIN vedervi poi il giorno dopo andare al San Carlo, dare pacche sulle spalle alle famiglie, dire: “Non preoccupatevi”, rilasciare dichiarazioni avventate, forse anche al limite della diffamazione nei confronti dei medici. Voi tutto quello che è accaduto lo sapevate già, lo ha detto il Direttore Generale Barresi chiaramente, lo sapeva da mesi, perché vi ha informato con una nota ufficiale, di fatto scaricando su di voi tutta la responsabilità. La stessa cosa hanno fatto i sindacati, le direzioni sanitarie, le unità operative, vi hanno avvertito tutti, si poteva evitare questo disagio importante.
E poi un altro aspetto della vicenda, lo sa che l'ASL ha firmato un accordo con l'Ospedale di Bari per il servizio STEN a seguito della sospensione dell'UTIN del San Carlo? Noi l'abbiamo appreso Sempre attraverso quella stampa con La quale lei in qualche modo non va molto d'accordo e abbiamo presentato anche un'interrogazione datata 30 agosto su questa vicenda. Che accade ora? Chi paga questo servizio extraregionale? Perché sennò poi si fa presto a dire che si intende ridurre il deficit per l'immigrazione sanitaria, ma poi in concreto si incendio esattamente il contrario. E non posso poi non affrontare tutta la querelle legata alla radioterapia del San Carlo. Anche qui lei, Assessore, è stato ingenuo, ha commesso un'ingenuità, lo può dire, lo può ammettere. Io sono contento che oggi più che al Consiglio Comunale aperto di Potenza ha detto senza dubbio, senza se e senza ma, che la radioterapia del San Carlo non si chiude né oggi è né mai. C'è un’associazione, Vivere donna, che ci ha fornito un documento che io ho distribuito a tutti i Consiglieri insieme alla collega Sileo e che chiedo ufficialmente e formalmente di mettere agli atti di questo Consiglio, affinché le cose che siano dentro scritte restino nella storia di questo Consiglio Regionale e alla fine di questo documento, che è molto lungo e ruberebbe troppo tempo per poterlo leggere, ma, appunto, restando agli altri ognuno potrà consultarlo e tutti i cittadini potranno fare altrettanto, alla fine di questo documento, Assessore Leone, porta dei numeri rispetto alla radioterapia di Potenza che sono diversi da quelli che ha dichiarato lei e sui quali secondo me… Io ho visto la firma, io ho visto la firma. Concordo con lei, l'associazione…, diciamo, perché io chiedo di mettere agli atti questo documento, perchè l'associazione dice la stessa cosa., cioè che questi numeri, che sono diversi, sono dichiarati da fuori e dal San Carlo e noi lo mettiamo agli atti, così poi vedremo oggettivamente dove sta la verità e non mi voglio nemmeno attardare a difendere quello che è stato fatto in passato perchè lo ha raccontato bene il Consigliere Cifarelli, né mi voglio adagiare su uno scontro tutto strumentale. È chiaro che non a saremmo stati perfetti, d'altronde non lo è nessuno, ma abbiamo fatto scelte considerando quelli che erano i riferimenti normativi nazionali e non vogliamo più continuare con questo gioco delle parti perchè non penso che ancora per lungo tempo voi riuscirete a risolvere i problemi della sanità Lucana dicendo che la colpa è di quelli di prima. Credo basti, perchè rimbalzando le responsabilità invece di agire e invece di scegliere i problemi non si risolvono e quindi io torno a bomba. Io quello che vorrei capire è esattamente che idea sia della sanità Lucana perchè sono sei mesi che me lo chiedo e lo chiedo anche oggi, ma non sono riuscito a capirlo e in questo dibattito, lo dicevo prima, sono emersi spunti interessanti, importanti. Io per esempio non penso che servano delle marcette pantomimiche come quelle che sono state fatte ieri all'Ospedale San Carlo e mi duole che Consigliera Sileo, che stimo e che non ha bisogno di queste platee e palcoscenici si sia avventurata in una dinamica del genere. Non sono sufficienti due selfie, due parole in libertà su cose di cui non si conosce, si accarezzano le associazioni quando si va in Consiglio Comunale, poi magari si evita il reparto di radioterapia perchè si ha un po’ timore. Tutti questi sono segni di debolezza, non sono segni di forza, si fa così quando non ci sente sicuri. Io capisco perchè si è stati Senatori di un Governo Nazionale amico, non si è risolto un problema, dico uno. Io invito chiunque a dire un problema che il Governo precedente ha risolto della Basilicata, nessuno, e quindi oggi si trovano questi escamotage comunicativi che però francamente fanno un po’ ridire. Io devo dirlo e mi auguro che vengano trasformati in impegno su carte che sicuramente potrebbero essere più produttive.
Chiudo sull'unica parte dell'Assessore Leone, anzi, della non relazione dell'Assessore Leone che mi è piaciuta, quella finale. Lui fa un appello e io voglio raccoglierlo e penso di avere in questa mia relazione messo in evidenza dei punti chiari, posso ripeterti, radioterapia, chirurgia toracica, vicenda STEN, sono piccoli pezzi di un sistema più complessivo dal quale io penso che non solo io stesso, ma le intere forze del centro sinistra lucano, non si sottrarranno nell’offrire un contributo, quello più, diciamo, utile possibile.
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