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Intervento POLESE resoconto nr. 1 del 06/05/2019
Argomento : SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE NEOELETTO, CARMINE CICALA
POLESE
Grazie, Presidente. Colgo l’occasione per porgerle un augurio non formale, lo porgo a lei, lo porgo all’ufficio di Presidenza di cui io sarò componente con lei, lo porgo ovviamente al Presidente Vito Bardi. Qui noi oggi facciamo una enorme apertura di credito, considerata la totale irritualità con cui noi oggi ci troviamo a confrontarci in questo Consiglio regionale.
Ha fatto bene il collega Cifarelli a chiedere un confronto prima di procedere con i lavori dell’aula. Voglio dare atto al Presidente Bardi di un impegno in poche ore, 48, 72, non saremo qui a cavillare su un giorno in più o un giorno in meno, per porre rimedio a una situazione che per chi ha alzato il vessillo del cambiamento sicuramente, dobbiamo riconoscerlo, non è una situazione bella.
È vero che non ci sono termini perentori, ma è altrettanto vero che uno Statuto è scritto per essere rispettato, non per essere preso in considerazione in maniera lata o parziale, però ripeto, abbiamo avuto l’impegno formale dal Presidente e ci siamo fidati. Questo è il senso, lo dico al capogruppo della Lega che è intervenuto poc’anzi, lo dico all’aula, lo dico a chi ci segue, questo è il senso e l’approccio che noi vogliamo avere in questi anni. Sarà un approccio di responsabilità ma sarà nello stesso tempo un approccio che non farà sconti e, devo dire, aspetto con ansia la relazione programmatica del Presidente Bardi perché ho apprezzato parte della relazione del Presidente Cicala ma mi hanno provocato un senso di inquietudine alcuni passaggi che non ho ritrovato chiarissimi sul tema petrolio.
Questo è un tema molto, molto delicato, chi vi parla rappresenta quella legislatura e quel governo che ha avuto il coraggio per la prima volta di chiudere il centro oli, per cui sul tema sul quale non abbiamo una posizione ovviamente talebana, ma siamo stati in questi anni tutori veri per rispetto dell’ambiente e della salute.
Vogliamo capire esattamente quella sottolineatura che lei, Presidente Cicala, ha fatto nella sua relazione sulla compatibilità tra sviluppo, ambiente e salute, come, in che modo, con quali strumenti che non possono essere solo di natura formale, come ho avuto modo di ascoltare in qualche intervento precedente, ma che devono essere sostanziati in maniera chiara e netta tanto sulle prospettive di sviluppo che questo governo entrante e questa legislatura immaginano di mettere in campo quanto su quelle speculari, io mi auguro, di tutela ambientale della salute dei cittadini lucani che io ritengo prioritari.
C’è anche un aspetto un po’ più politico, se vogliamo anche di natura elettorale. Tutti noi riconosciamo la vittoria del centrodestra a queste elezioni regionali, ma ricordiamo a tutti che il centrosinistra rappresenta circa 100.000 lucani, il centrodestra 125.000 lucani. Ora il Presidente Bardi, di cui ho apprezzato relazione brevissima, si è candidato ad essere Presidente di tutti, ecco, il senso del nostro approccio sarà esattamente quello di immaginare che questa assise possa fare gli interessi di tutti e non solo di una parte. Noi lavoreremo in questi mesi, così come in passato, ovviamente in una funzione diversa e con compiti diversi ma con lo stesso piglio e lo stesso entusiasmo, esattamente perché accada questo.
Ci riserveremo nel merito delle questioni di esprimere la nostra opinione, è innegabile che ci sono risultati raggiunti in questi 5 anni che sono sotto gli occhi di tutti, non ha senso in questa assise citarli, è altrettanto evidente che sono stati commessi degli errori che riconosciamo e a cui vogliamo porre rimedio, magari è la sfida che noi vogliamo provare a sottoporvi, e quando vi si chiede di provare a venire qui con degli indici, lo dico al capogruppo Coviello, è per uscire dalla dinamica della campagna elettorale.
La campagna elettorale è finita, ci sono stati dei vincitori in maniera inequivocabile che oggi devono governare, il punto della nostra richiesta è uno solo: provare a capire, avere una fotografia dello stato dell’arte della Basilicata. Poi come in tutte le fotografie c’è una parte oggettiva, se c’è il sole, c’è il sole nella fotografia, se c’è il mare, c’è il mare e non c’è la montagna, e c’è una parte che sarà più soggettiva, ma intanto proviamo ad avere una fotografia, poi quella fotografia ce la studiamo e proviamo passo per passo, come fanno quei fotografi bravi a fotografare nuovamente lo stesso punto più volte per vedere esattamente quali sono stati i cambiamenti.
Sarà lì, e non sulle chiacchiere della campagna elettorale, che si misurerà l’eventuale livello di cambiamento, se ci sarà, e l’eventuale intensità di un’azione politica che legittimamente si professa di discontinuità. Questo è a mio avviso il punto politico di questi primi mesi di questa esperienza legislativa e politica. Lo hanno detto i colleghi del Centro Sinistra un po’ in tutte le salse, rispondo al mio amico Gianni Leggieri, ma lo ha detto anche Gianni Perrino, c’è un’autonomia funzionale che noi dimentichiamo nella strutturazione, apprezziamo i vostri consigli, come è stato in questi 5 anni spesso e volentieri, ma manteniamo la nostra identità ed autonomia; svolgiamo una funzione politica di intergruppo in qualche misura nella proposizione politica a questa assise, c’è un’omogeneità culturale che ci vede uniti e rappresentati, proveremo a dare il nostro contributo con estrema lealtà e senza infingimenti a questa assise, grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 3 del 06/06/2019
Argomento : DIBATTITO SULLA RELAZIONE PROGRAMMATICA DA PARTE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE RESA AI SENSI DELL’ART. 48 COMMA 6 DELLO STATUTO REGIONALE
POLESE
Grazie, grazie Presidente. Mi veniva una battuta ascoltando il precedente intervento, cioè se, finora mi pare che abbiamo ascoltato, almeno nel dibattito odierno, poi verrò alla relazione del Presidente Bardi, tutto ciò che voi non volete essere, ma poco quello che voi volete essere, se non nella relazione del Presidente Bardi, che mi pare richiami in gran parte le cose fatte nel governo precedente. E quando c’è una nota critica, la si costruisce per lo più sul concetto di eredità. Molti di voi nell’intervento che hanno offerto a quest’assise hanno un legittimo punto di vista messo in evidenza le presunte criticità del passato che sono motivo per cui oggi ci sono difficoltà. Bene, il concetto di eredità è un concetto a termine, funziona i primi 6 mesi, funziona un anno, poi non funziona più, perché ad un certo punto bisognerà essere bravi e capaci nel trovare risposte alternative a quelle che richiamino responsabilità passate nel giustificare quelle che io mi auguro non siano e non saranno le proprie inadempienze ed inadeguatezze. Detto questo, nel reiterare la mia richiesta, quella del primo intervento in Consiglio, cioè quella di avere una fotografia esatta e chiara dello stato dell’arte della Basilicata oggi,. Per poterci poi confrontare nel tempo, voglio altrettanto essere sincero e netto sulla relazione programmatica del Presidente Bardi, che ho ascoltato con molta attenzione e l’ho anche riletta nei giorni passati più volte per togliermi qualsiasi dubbio. Ma con estrema onestà, che prescinde l’appartenenza, devo dire che non mi ha appassionato, ecco, questo è il termine più esatto che io credo vorrei utilizzare e anche, diciamo, calibrare come chiave di lettura del mio intervento. Non mi ha convinto al primo ascolto e forse mi ha convinto anche un po’ dimeno dopo averlo approfondito, ma ripeto, non è né una questione di partito preso, né di posizione a priori, visto che adesso siedo nei banchi dell’opposizione, penso di aver detto in maniera chiara e netta nel mio primo intervento nello scorso Consiglio che sono pronto, qualora dovessi ravvisare una funzionalità nei singoli provvedimenti, a dare anche un contributo. Allora, non mi è piaciuta questa relazione per ragioni che proverà nel rispetto dei tempi a spiegare in maniera sintetica, ma ovviamente puntuale, perché è una relazione che ho trovato, diciamo così, sterile con molte enunciazioni, ma pochi, pochi dettagli ed io sono di quelli diciamo che sui dettagli si sofferma moltissimo perché penso che diano esattamente la connotazione ad un’idea, ad un progetto, ad una visione, moltissimi giudizi, pochi numeri, una sorta di libro un po' di maniera, un po' stantio, un po' di antica retorica dove ci sono tanti titoli, tanti capitoli, tante note a margine, ma manca il racconto, manca la narrazione, manca il sogno, manca il cuore, manca il sentimento, per dirlo in una parola manca una visione, questa è una relazione che non ha una visione della Basilicata. E poi le parole, le parole usate sono molto importanti, non possono essere trascurate, le parole non sono solo quei concetti che danno un nome alle idee, ma sono anche sostanza della forma che ciascuno di noi vuole utilizzare quando si riveste un ruolo così importante, un’apicalità così nobile come quella di Presidente della Giunta Regionale le parole sono importanti e che significa quando nella relazione il Presidente Bardi, che mi dispiace non stia ascoltando, ci dice che il centro destra, la sua coalizione ha ricevuto consenso dalla parte più profonda ed avveduta dell’elettorato lucano? Che cosa significa questa affermazione? Voleva forse intendere che gli altri, quelli che non hanno votato voi non sono avveduti e non sono attenti? Io voglio ricordare a quest’aula che il discrimine elettorale tra la Maggioranza e la Minoranza del centro sinistra equivale a due volte la popolazione del Comune di Lauria. E quindi non può passare il messaggio che chi ha votato non a caso Lauria diciamo così nessuno si può offendere, non a caso diciamo non può passare il messaggio che chi ha votato uno schieramento è più bravo di chi non lo ha votato ed io sono certo che il Presidente Bardi non voleva intendere questo, ma io la prego, Presidente, di fare attenzione alle parole, lei è il Presidente di tutti i lucani e soprattutto di coloro che non la vedono e non la pensano come lei e lo ha detto lei stesso e questa è una parte della sua relazione che io ho apprezzato, chi guida un’istituzione sia un medico, un letterato o un generale diventa realmente un servitore del suo popolo e servire un popolo significa non fare differenze, anche perché c’è un tema che sfugge a mio avviso, noi in questa legislatura assistiamo ad un unicum elettorale, attenzione, voi siete Maggioranza qui dentro, ma Minoranza nella comunità lucane, lei con la sua coalizione ha ottenuto 124.000 preferenze, 170.000 persone hanno votato in maniera diversa e se consideriamo che quasi la metà dei lucani non ha votato questa Maggioranza rappresenta circa un quarto della popolazione dei lucani, è giusto che sia così, è la democrazia ed è la legge elettorale, ma è la prima volta che questo accade, in passato le coalizioni che hanno governato le Regioni hanno ottenuto il 60, anche il 70% dei consensi, non il 40, questa è una dinamica di cui lei deve tener conto.
E poi c’è un altro aspetto che non mi convince, è questo mantra del cambiamento, sembra sempre che nel pronunciare tutti insieme questa parola cambiamento, cambiamento, cambiamento alla fine quasi ci si convinca che il cambiamento accade, purtroppo non è così, il cambiamento non si professa, il cambiamento si fa e per ora in 2 mesi e mezzo da quando è diventato Presidente della Regione non mi pare che grandissime azioni di cambiamento ci siano state. E noi non vorremmo che diventasse anche solo questa un’enunciazione per convincere più se stesso e chi la sostiene che non i lucani, perché il cambiamento non è una cantilena, non è una categoria dello spirito e se proprio vogliamo stare ai fatti qualche cambiamento forse c’è stato, ma di certo non in meglio, è cambiata la prassi per la nuova Giunta, lo statuto indicava 10 giorni, lei ha modificato le cose, forse anche questo è un cambiamento e ancora prima ancora di insediare la sua squadra di Giunta con una delibera presidenziale ha cambiato lo stipendio del capoufficio del suo Gabinetto, nessuno in tempi di riduzione dei costi della politica aveva osato tanto, lei invece lo ha fatto ed in effetti anche questo è cambiamento. E su questo noi abbiamo presentato un’interrogazione a cui avremmo certamente risposto, è un atto dovuto, lei ci ha risposto con un comunicato senza aspettare la sede più opportuna che è questa e anche questo non è mai accaduto, è una novità, è un cambiamento. E ci sono contraddizioni politiche forti, c’è un Governo a Roma che si professa Governo del Cambiamento che non è specularmente corrispondente alla sua Assise in Consiglio Regionale perché il suo Partito Forza Italia non fa parte del Governo, mi incuriosisce molto come si coniughi, come ci sia compatibilità tra Nitti che lei ha citato alla fine della sua relazione che io diciamo condivido nelle linee culturali e di pensiero e Alberto Da Giussano come si coniughi la posizione che ha il Movimento 5 Stelle in Basilicata con quella che ha il Governo, come si coniughi la posizione di Forza Italia al Governo e di Forza Italia in una coalizione di Governo regionale con la Lega, sono tutti cambiamenti, forse un po' tutti di facciata, ma che ci delineano un quadro complesso che dal mio punto di vista non lesinerà contraddizioni esplicite nei prossimi giorni, nelle prossime settimane.
Ancora, lei nella sua relazione ci ha parlato di riforma della squadra amministrativa dell’apparato amministrativo sostanzialmente si è concentrato su due aspetti, l’organizzazione del proprio staff e la nomina del sottosegretario, quando ho letto quel pezzo della relazione ho pensato all’Assessore Rosa e mi sono chiesto e ricordato quando l’Assessore Rosa diciamo nella scorsa legislatura più volte aveva assunto una posizione legittima quando anche noi avevamo avuto idee analoghe perché, vede, Presidente, io non contesto, anzi io sono un sostenitore convintissimo dello spoils system, io penso che chi vince si fa la sua squadra, può anche legittimamente scegliere di rafforzare le competenze, di rafforzare la parte economica che è funzionale ad una squadra e poi farsi giudicare dagli elettori, dai cittadini, immaginare un report semestrale, annuale, la cosa che invece io non condivido è che questa cosa si nasconda, che ci si sia iscritti tutti al partito del cambiamento come se il cambiamento fosse anche quello di mortificare la propria funzione politica e amministrativa, è un errore, il cambiamento, dica la verità, è il cambiamento è che dica “Ragazzi, io la squadra la faccio come la voglio, con le persone che voglio, le pago quanto le voglio e risponderemo dei risultati”, io non mi sarei scandalizzato. E allora io penso che anche quel passaggio che lei fa su i Partiti è un passaggio centrale della sua relazione perché è chiaro l’aumento dello staff, la nomina del sottosegretario è tutta una roba finalizzata ad accontentare chi non è stato eletto, chi l’ha sostenuta magari come diceva il collega Cifarelli venendo da questa parte e che oggi legittimamente reclama un coinvolgimento, cose che ci stanno, ma non mascheriamole con la modernità, il cambiamento, sono robe che si vedono da 70 anni, da quando inizia la politica sono sempre accadute e continueranno ad accadere, diciamolo con certezza. E ancora e questa gliela devo dire perché mi ha riguardato diciamo personalmente, mi ha fatto piacere leggere sulla sua relazione programmatica o meglio ammettere a chiare lettere che la riforma agli uffici regionale sarà a saldo invariato, ma non a costo zero, lo dico anche al collega Giorgetti che ha fatto riferimento poc’anzi a questo, ha detto così ed è anche una questione legittima che sta nelle sue prerogative, ma mi chiedo perché qualche settimana fa ha dovuto dichiarare il contrario, ecco, io penso che invece il cambiamento potrebbe iniziare ad essere quello di dire e fare esattamente le stesse cose. E non condivido invece il fatto di nascondere i fatti sotto al tappeto, sono fatti politici, ci stanno, però non prendiamo in giro gli elettori dicendo che il cambiamento è discostarsi dal passato, no, si è in linea perché questa è la politica. E soprattutto, Presidente Bardi, è una preghiera politica che noi le facciamo, non dica che vuol cambiare lo statuto e non dica che è stato fatto in fretta perché ci abbiamo messo 40 anni per fare questo statuto e il nuovo statuto è stato realizzato alla fine di un lunghissimo percorso di condivisioni con associazioni, (incomprensibile) molti incontri è stato persino votato da chi oggi in parte fa parte della sua maggioranza, un conto è dire è stato fatto di fretta, un conto è dire lo statuto non mi piace perché forse non cominciava a rispettare lo statuto, esattamente parlava di questo, comunque per concludere fine della campagna elettorale, lo ha detto lei nella sua relazione ed io lo condivido, l’ho detto anche io, l’hanno detto un po' tutto, lo sottoscrivo perché non bastano le parole, è una dinamica che va applicata anche questa. Io penso che ora che la campagna elettorale è lontano abbiamo il dovere di lavorare seriamente per il bene dei lucani e della Basilicata, noi per esempio siamo stati quelli che i pozzi li hanno chiusi, non siamo andati con il cappellino dell’ENI in campagna elettorale al centro oli e noi siamo quelli che lealmente al netto dei sofismi dialettici non abbiamo concesso di estrarre nemmeno una goccia in più di quanto previsto dagli accordi ereditati dal passato, mi auguro riusciate a fare lo stesso per i lucani con cui lo ricordo avete stretto un patto e personalmente credo anche che i lucani abbiano nello scegliere le forze sovraniste negoziato un pezzo di democrazia per vedere soddisfatti i loro legittimi interessi, spero proprio che voi non li tradiate. E allora il mio auspicio nell’immediato è che la Maggioranza a cui spetta l’onore e l’onere come si dice sempre di guidare la Regione capisca subito che il ruolo a cui è chiamata non è quello di specchiarsi nell’autoesaltazione o di contro nella demonizzazione di quanto è stato fatto nel recente passato, la Basilicata è esistita anche prima di noi ed esisterà anche dopo, a noi tocca il viaggio nel presente, a noi tutti tocca il dovere di lasciarla migliore di quanto già sia oggi. Chiudo lei ha dedicato un intero capitolo alle infrastrutture, lo sappiamo tutti che la Basilicata ha bisogno di strade e di collegamenti veloci, ma costano, non si fanno con i mattoncini lego o indossando la tuta dell’Anas, servono finanziamenti dello Stato, il Governo Nazionale sostenuto anche da una parte importante della sua Maggioranza però ha tagliato i fondi, come le realizza queste infrastrutture? Nella relazione programmatica che ha potuto scrivere in 2 mesi ci aspettavamo numeri e dettagli e allora per concludere voglio citare Nanni Moretti quando diceva a D’Alema: “D’Alema, dì qualcosa di sinistra, D’Alema, dì qualcosa”, io dico a Bardi: “Bardi, dica qualcosa di destra visto che governa con il partito di Salvini o almeno dica qualcosa, qualcosa di concreto, due o tre punti chiari delle cose che vuol far concretamente con numeri e dati”, noi saremo qui non a fare sterile opposizione, ma a dare anche il nostro contributo.



Intervento POLESE resoconto nr. 4 del 25/06/2019
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 1/2019 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO PER IL TRIENNIO 2019 – 2021 DELL’ENTE PARCO REGIONALE NATURALE DEL VULTURE.
POLESE
Grazie, Presidente, per dichiarazione di voto e per mettere in evidenza un fatto rilevante che è appena accaduto in questo Consiglio Regionale Cioè, noi abbiamo con estremo piacere, anche, diciamo, con un fare quasi intrigante , ascoltato le dissertazioni dell’Assessore Leone, che ci ha parlato di neomeridionalismo, ci ha raccontato di come vuol tenere in equilibrio Crocco e Alberto da Giussano, abbiamo ascoltato con piacere la dissertazione dell’Assessore Cupparo, sulle metodologie, sull’innovamento, sulla novità, ma c’è un fatto chiarissimo, cioè questa Maggioranza oggi, alla prima prova di merito, su atti di merito, non ha i numeri. Se non ci fossero in aula le minoranze a tenere il numero legale, oggi voi non approvavate i bilanci degli enti sub regionali, impedendo il regolare funzionamento, di quelle che sono, diciamo così, le articolazioni funzionali più efficaci della nostra Regione. Quindi rinnovamento, cambiamento, grandi temi, grandi novità, la verità è questa, la prima prova è un fallimento politico, perché è gravissimo che una Maggioranza davanti ad atti così importanti, i primi, ora mi spiego perché la convocazione delle Commissioni è stata così tardiva, evidentemente c’era un certo timore poi di arrivare in aula e discutere questi atti. Ecco, ancora una volta, invece, il centro sinistra, ed anche la presenza in aula del Movimento 5 Stelle, ha garantito la funzionalità. Perché ribadisco questo con una certa veemenza, perché per un’ora e passa ho sentito farneticazioni in questo Consiglio sul senso di responsabilità e poi che manchino i numeri in un momento così importante consentitemi non è un atto di grande responsabilità e credo che e lo si fa davvero per garantire il funzionamento e davvero perché questi sono atti anche in continuità con la vecchia Giunta che la Minoranza del Centro Sinistra abbia dimostrato che cosa significhi davvero e non parlo di strumentalità il senso di responsabilità nei confronti di quest’aula.



Intervento POLESE resoconto nr. 4 del 25/06/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA E ALTRI SULL’AUTONOMIA REGIONALE ARTICOLO 116 DELLA COSTITUZIONE
POLESE
Grazie, Presidente. Ho appreso oggi pomeriggio in quest’aula che c’è una novità politica locale considerevole, esistono i leghisti del sud..., un po’ come gli eschimesi del Sahara, cioè è una cosa che non conoscevo, questa è una corrente, una... categoria dello spirito o è la riprova di chi ha la necessità di giustificarsi? Perché è evidente che l’appartenenza a quel partito è una sorta di sentimento complicato da spiegare al mezzogiorno d’Italia, e lo dico pure a chi ha fatto un esercizio virtuoso di ricostruzione del passato, in questo caso della seduta consiliare in cui dibattemmo di questo tema, ma... è il punto centrale, io diciamo concordo molto con l’intervento che ha fatto la collega Sileo e spiegherò il perché della preoccupazione che noi abbiamo fortissima oggi, ma suggerirei, consiglierei, di essere cauti nel riepilogo delle vicende passate, perché per esempio, io potrei ricordarmi di quando la Lega si chiamava Lega Nord per l’Indipendenza della Padania, o mi potrei ricordare quando qualche sedicente leghista del sud in quest’aula era un Amministratore importante di un Comune del Sud, della Basilicata, governato da un Sindaco del Partito Democratico, e quindi forse, diciamo, si ascrive a quel pezzo di classe dirigente a cu viene imputata una responsabilità giusta, lo dico a scanso di equivoci, rispetto ai danni che la Basilicata, e più in generale il Mezzogiorno d’Italia, potrebbero avere da un’applicazione sconsiderata, come quella che ciò si appresta purtroppo a subire nel nostro Paese, ma spero che la sollevazione sarà così forte, sia sul piano popolare, che sul piano istituzionale, che lo si vorrà impedire, del progetto scellerato di autonomia differenziata che sta emergendo, ben diverso da quello delle origini, ed è questa la preoccupazione.
E’ un po’ come se ti invitano a cena in un ristorante vegetariano molto buono, però il tuo commensale è Hannibal Lecter, e noi ci troviamo esattamente in questa dimensione, in questa dinamica. Cioè, noi parliamo di un processo che potrebbe essere, che poteva essere in qualche misura virtuoso, però la verità è che, Consigliera Sileo, noi non ci fidiamo, lo dico con chiarezza, non ci fidiamo di chi ci sta governando, ecco perché siamo estremamente preoccupati, e non solo su precondizioni o principi, ma sui fatti, sulle cose che stanno accadere, e nel mio intervento io tralascerò tutta la parte ricostruttiva, perché onestamente l’avete fatto tutti, l’ha fatto Luca Braia, ma l’ha fatto anche la Maggioranza, citando le norma e la ricostruzione punto per punto, pezzo per pezzo, che credo sia oggettiva e quindi non voglio ripetere, ma proverò a fare un ragionamento assolutamente nel rispetto dei tempi, ma tutto politico, partendo da un presupposto, e cioè, io credo che Luca Braia abbia fatto bene oggi a riproporre questo tema, perché è di un’attualità spaventosa, io direi, è quasi strabiliante che qualcheduno in quest’aula parli di allarmismo, perché non avere sotto gli occhi che cosa sta accadendo in questo momento nel nostro Paese, mettendo a sistema non solo la discussione sul regionalismo differenziato, che discussione ormai non è, parliamo di atti, ma anche dei corollari, che sono bombe. Cioè, non sfuggirà a nessuno che c’è qualcheduno che ha proposto un emendamento perché vuol sopprimere la Regione Basilicata, o l’ho ascoltato solo io? O l’ho letto solo io? Perché, se è così vuol dire che evidentemente c’è qualche problema. Allora, io dico, questo è un punto di riflessione importante. Lo so, Consigliere Perrino, che tu hai l’imbarazzo, che sei al Governo, che poi ti scandalizzi che vogliono fare i muri, purtroppo sei irrilevante in questo Governo e lo stiamo vedendo tutti i giorni, io dico “Purtroppo”, perché in fin dei conti forse un minimo di argine pure potevate costituirlo, però, ripeto...
(Intervento svolto lontano dal microfono)
Presidente, io, diciamo, ascolto sempre in assoluto silenzio, chiedo la stessa cosa nei miei interventi, grazie. Dicevo, in tale contesto, è vero, la Basilicata si mosse alla fine della scorsa Legislatura con l’approvazione di una mozione che apriva alla riflessione sul regionalismo differenziato come opportunità per valorizzare le risorse endogene e creare un sistema virtuoso in grado di offrire vantaggi in termini economici e di servizi per i lucani. Principio di base è che questo tipo di regionalismo differenziato, applicato sempre in virtù delle Leggi Costituzionali vigenti, ovviamente, potrebbe non danneggiare il Sud e la Basilicata, in particolar modo se non venisse realizzato con il fine ultimo di trattenere su territori maggiori risorse attraverso nuovi calcoli sul gettito fiscale. Insomma, più autonomia alle Regioni virtuose, ma non azzeramento dei principi costituzionali di un’Italia unita e uguale sulla quale si basa uno dei valori sacrosanti della nostra Repubblica, il contributo di solidarietà perequativa, citato dal Consigliere Acito, e la realizzazione del principio sacrosanto che gli italiani sono tutti uguali, da Trapani ad Aosta. In verità, Presidente, io volevo dire da Lampedusa ad Aosta, poi quando ho ascoltato come, diciamo sono stati accolti quelle che scendevano dalla nave dai leghisti del Sud di Lampedusa, ho preferito citare Trapani. Insomma, in teoria si parlava di un’opportunità da vagliare, da monitorare, da studiare, che in qualche misura avrebbe potuto offrire dei vantaggi, sulla carta però, perché in tutta evidenza che da allora ad oggi le cose sono cambiate, questo è il punto del nostro ragionamento., tanto che, come sottolineato anche dal collega Braia, ad alcuni esponenti dello stesso Governo Nazionale, è sorto più di qualche dubbio sulla percorribilità costituzionale delle proposte di autonomia avanzate da Lombardia e Veneto, e a carte in tavola, infatti, sono emerse richieste da parte di queste Regioni, che non appaiono pienamente coerenti con la Carta Costituzionale, ovviamente in quei punti in cui la nostra Carta salvaguardia il principio dell’unità nazionale. In particolare un tema scottante, l’hanno detto un po’ tutto, anche su questo riconosco onestà intellettuale, sarebbe una sorta di vuoto normativo in cui si cadrebbe laddove non vi fosse alcun vincolo per i cosiddetti LEP, che sono i livelli essenziali delle prestazioni. Serve una soglia minima nazionale per avere la garanzia di unità e di eguali servizi in tutte le regioni d’Italia. Se invece questi vincoli non ci saranno, come si rischia, noi potremmo avere un allargamento della forbice tra i cittadini di serie A e cittadini di serie B, anzi forse serie C, molto molto più ampio e , Presidente Bardi, mi sembra chiaro a tutti quanti noi che purtroppo noi non saremmo quelli che fanno il candidato di serie A in questa vicenda. Il punto vero, però, ed ecco perché è importante la mozione di Luca Braia e questo dibattito, e io mi auguro ed auspico che la risoluzione finale possa essere una risoluzione unitaria, perché oggi la vicenda è di drammatica attualità. Il Governo Nazionale, lo dico senza che i colleghi dei 5 Stelle si offendano, anzi, forse può essere pure una nota di pregio per loro, è governato nell’irrilevanza del Movimento 5 Stelle, solo ed esclusivamente dal leghista Salvini, negarlo significa, diciamo, negare l’evidenza, e invece io voglio invitare tutti a percorrere la strada della verità, e la verità è che la nostra Regione, purtroppo, in questo momento, è sotto attacco. Io lo comprendo bene, è sotto attacco per le ingenti risorse, non ce lo nascondiamo, è un tema peraltro che non nasce oggi, lo dico con molta onestà intellettuale. E’ evidente che la Basilicata per le sue risorse, è una regione che ha una sua appetibilità, di certo non per l’esiguità del numero dei suoi abitanti. E a Roma in queste ore c’è stata una grande accelerazione sul tema dell’autonomia, ma un’autonomia non di tipo solidale, una vera e propria anticamera della secessione, un federalismo spinto che io non penso che sia tollerabile. E quello che sappiamo, vado ai fatti recenti, è che una decina di giorni fa, c’è stato un vero e proprio blitz della Lega, partito suo alleato, Presidente Bardi, che con un emendamento, ad insaputa pure del Ministro 5 Stelle, nel Decreto Legge Crescita, che poi è stato votato, ha tentato di scippare al sud fondi comunitari dell’importo di 54,8 miliardi di euro. Un emendamento presentato dalla Deputata leghista Comaroli, che destinava la titolarità e la gestione delle risorse solo a quelle Amministrazioni Regionali che nel ciclo precedente di fondi comunitari avevano garantito la spesa e la rendicontazione della totalità delle risorse. Qual era il risultato di quest’emendamento, sarebbe stato per fortuna bloccato, mettere le mani sui fondi che sono destinati in grandissima parte, circa l’80% al Sud, e portarli alle ricche regioni del Nord, che mi sembra lineare e coerente con quelli che sono gli obbiettivi dello statuto di quel Partito. Il blitz è saltato.
Io che sono un po’ malpensante, penso che in realtà è una provocazione, tant’è vero che Salvini ha preteso che si convocasse un Consiglio dei Ministri di lì a breve, che poi c’è stato, in cambio del ritiro dell’emendamento, perché finalmente si parlasse, si portassero avanti una serie di proposte politiche, tra le quali ovviamente per tutti i nostri cittadini una sanità efficiente, efficace e veloce e questo è un obiettivo che è chiaro che si può costruire soltanto con l’opportunità ancora di unire le esigenze del nostro territorio, come diceva bene il Consigliere Acito, della capacità di unire delle efficienze anche nazionali che in questi momento questa Regione non può fare almeno. Allora su queste tematiche è chiaro che noi dobbiamo, ecco, in questo momento anche aprire l’opportunità del ragionamento dell’autonomia differenziata per far ritornate la Regione e Basilicata nella condizione di ritornare a parlare della Basilicata in maniera particolare, ma in generale del sud, ma la nostra Regione è ancora più in difficoltà rispetto ad altri per superare quelle situazioni e per rendere una perequazione che possa consentire sicuramente di capire come si può arrivare ad un’autonomia differenziata, a un modello di responsabilità e di efficienza sicuramente creando le condizioni sia a livello infrastrutturale, sia a livello sanitario, sia a livello di istruzione, sia a livello di cultura del territorio, di turismo si superino quelle difficoltà che oggi fanno vedere la Basilicata in una condizione completamente diversa rispetto a fenomeni e ad attività a livello di alcune Regioni del Nord dove questa efficienza e questa capacità di responsabilità sussidiaria legata ai territori sicuramente sta dimostrando di dare opportunità maggiori, ma parlai i di territori che hanno negli anni investito in maniera importante sulle infrastrutture, in maniera importante sui servizi, in maniera importante sulle opportunità, questo ancora è un grosso problema per noi della Basilicata e quindi dobbiamo in maniera intelo gente portare al centro del dibattito di una proposta così importante quelle che sono le condizioni che ci devono consentire di essere in maniera perequativa uguali alle altre regioni, per poi parlare di un’autonomia che possa mettere in campo i due pilastri fondamentali, autonomia e sicuramente responsabilità territoriale. Grazie.
PRESIDENTE (CICALA)
Grazie, Consigliere Quarto. Ha chiesto al parola il collega Consigliere Coviello. Prego.



Intervento POLESE resoconto nr. 4 del 25/06/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA E ALTRI SULL’AUTONOMIA REGIONALE ARTICOLO 116 DELLA COSTITUZIONE
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Solo per replicare al collega Giorgetti sui due punti in cui mi ha citato. Il 2015, collega Giorgetti, fu un errore quello, io non ho difficoltà ad ammetterlo, assunsi una posizione critica anche all’epoca. Questa è la differenza, diciamo, tra noi e voi, noi abbiamo la democrazia interna che ci consente anche di dissentire quando a vari livelli si commettono degli errori, ma c’è un altro aspetto, il fatto che si possa aver sbagliato non è un elemento di favore per chi si è candidato, anzi, nel caso del Movimento 5 Stelle, si è sempre contraddistinto come l’alternativa e come il cambiamento. Se io mi candido in alternativa rispetto a qualcuno, non è che utilizzo gli errori di quel qualcuno come alibi per reiterarli, diverso è se io mi candido in continuità, allora è chiaro,il tuo ragionamento avrebbe un’efficacia; così come sull’irrilevanza, mi dispiace dovertelo dire, ma sfido chiunque, non in quest’aula, ma tra i cittadini, d’altronde l’esito delle elezioni europee lo ha testimoniato facendovi scalare dal primo al terzo posto del paese, ma diciamo, non voglio fare l’avvocato della Lega, ma credo che sia opinione diffusa nel Paese che chi governa in questo momento è sicuramente la Lega.



Intervento POLESE resoconto nr. 4 del 25/06/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA E ALTRI SULL’AUTONOMIA REGIONALE ARTICOLO 116 DELLA COSTITUZIONE
POLESE
Sì, grazie Presidente. Per dichiarazione di voto. Io dico questo, diciamo la risoluzione è un atto che alla fine di un dibattito corposo, anche con posizioni contrapposte come questa racchiuda tendenzialmente le posizioni anche diverse emerse nel dibattito e prova con un po’ di labor limae a trovare quelle che sono le posizioni unitarie che in qualche misura nella sospensione neanche mi sono sembrate così distanti poi nel merito delle questioni su alcuni punti, quindi dispiace che alla fine oggi non si proceda di fatto con l’approvazione di alcuna risoluzione in questo Consiglio, mi spiace, lo ha detto il collega Braia, che il Presidente Bardi non si sia fatto carico di una mediazione su un tema che ha una rilevanza notevole per la nostra Regione, nonostante i nostri ripetuti appelli ma confidiamo che questo possa accadere nei prossimi giorni, dispiace che la Maggioranza non approvi la nostra risoluzione ma diciamo che non si sia provato a fare uno sforzo in più, c’era un testo anche del collega Zullino che in parte non appariva diciamo... così lontano anche, forse anche più vicino rispetto alle posizioni del nostro testo, della nostra bozza, ma tant’è, dispiace perché i punti sostanzialmente della risoluzione che ci accingiamo a votare sono 3, il primo è un appello alla Presidenza del Consiglio affinché non si proceda a questa intesa se c’è violazione della Costituzione e se non ci sono i LAP; il secondo è che ci sia una sinergia tra il Presidente Bardi e i Presidenti delle regioni del mezzogiorno, e su un tema cos’ importante non mi pare che sia la fine del mondo, e il terzo è che si continui quel lavoro all’interno delle Commissioni, Zullino lo chiama ufficio di scopo, per me possono essere tranquillamente le Commissioni consiliari istituite che era già previsto nel famoso deliberato dello scorso Consiglio regionale che molti di voi hanno richiamato, o meglio, tutti quanti noi abbiamo richiamato nelle premesse, non mi sembrava un’opera diciamo così complessa se ci fosse stata la volontà, ci auguriamo e auspichiamo che la mancanza di volontà non sia quella ritrosia culturale che appartiene a una certa tipologia diciamo di partiti politici che vanno in una direzione diversa e confidiamo che nei prossimi giorni il Presidente Bardi si faccia carico di una mediazione, ma è talmente rilevante la questione oggi che noi non possiamo sottrarci dal presentarvi il nostro testo e chiedervi di votarlo.



Intervento POLESE resoconto nr. 5 del 09/07/2019
Argomento : MOZIONE N.5 DEL 17 GIUGNO, PROPONENTI CIFARELLI, POLESE, BRAIA, PITTELLA, TREROTOLA, OGGETTO: DALLA PARTE DI RADIO RADICALE
POLESE
Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto, per esprimere apprezzamento per l’approvazione che approviamo, che ci accingiamo a confermare di questa mozione che impegna ovviamente sul piano politico questa Assise affinché vada avanti un percorso che, come diceva il collega Cariello, è da poco iniziato. Voglio ricordare che l’emendamento è stato proposto dal Partito Democratico al Decreto Crescita, che è stato approvato anche dalla Lega e che non è stato approvato invece dal Movimento 5 Stelle. È un dato importante, da sottolineare e che auspico che in quest’aula invece il Movimento 5 stelle, che in questo momento vedo assente, possa correggere gli errori del suo partito a livello nazionale, non accade quasi mai. Ecco, vedo il collega Leggieri, che ha, appunto, appena notificato il voto contrario e mi premeva sottolinearlo. Grazie, Presidente.



Intervento POLESE resoconto nr. 6 del 30/07/2019
Argomento : MOZIONE NUMERO 12 DEL CONSIGLIERE BRAIA ED ALTRI: SANITÀ, PATTO PER LA SALUTE E SISTEMA SANITARIO REGIONALE
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Può darsi che, come diceva qualcuno prima, noi non abbiamo ancora metabolizzato il fatto che siamo all’opposizione, ma, insomma, ascoltando il dibattito fino ad ora, la cosa che più mi fa sorridere è che mi sembra che invece qualcuno non abbia capito che invece queste elezioni le ha vinte e che dovrebbe governare. È un coro di diremo, faremo, immagineremo, penseremo, Presidente Zullino; sono passati 4 mesi, lei può audire tutto il mondo, ma si prenda una settimana, faccia ogni giorno una Commissione straordinaria, com’è stato fatto in passato, e audisca tutte le persone che vuole.
Non sono animali da cortile, Consigliere Coviello, io penso che siano utili l’attività ispettiva e le audizioni che mette in campo il Presidente Zullino, ma non è che possiamo audire ogni giovedì un Direttore Generale, è una cosa inaudita. C’è una situazione di crisi, credetemi, io non volevo oggi intervenire, ma il festival delle banalità e dei luoghi comuni che ho ascoltato fino ad ora, anche da parte dell’Assessore Leone, ha reso indefettibile non solo questo intervento, ma credo che mi autorizzi, come purtroppo è stato fatto, e mi perdonerà il collega Braia, anche ad andare oltre quelli che sono i temi presenti nella mozione che vi ho presentato.
Dispiace dirlo, ma ormai quotidianamente non abbiamo più un bollettino di notizie sulla sanità, abbiamo un bollettino di guerra, e io non sono tra quelli che si mette a dire che noi siamo stati i più bravi del mondo sulla sanità e abbiamo fatto miracoli, io penso che abbiamo fatto delle cose buone, penso che delle altre cose le potevamo fare meglio e penso che ci sia una sanità che ha delle luci e che ha anche delle ombre, io non voglio nasconderlo. Però quello che sta accadendo da quando ci siete voi, e non può essere un’esclusiva responsabilità del passato, è una cosa inaudita. Noi abbiamo una guerra civile all’Ospedale San Carlo. Io mi aspettavo che oggi l’Assessore Leone spiegasse che cosa è accaduto, non si è mai visto che 15 capi di dipartimento scrivono contro un Direttore Generale, non è mai accaduto nella storia dell’Ospedale San Carlo, ed è una situazione che non può essere sottaciuta perché il San Carlo, oltre ad essere l’ospedale lucano più importante, checché ne diceva pocanzi l’Assessore Leone, che mi dispiace si sia allontanato, è anche uno dei più importanti presidi ospedalieri del Mezzogiorno, su cui si regge gran parte dell’aspettativa di salute non solo dei lucani.
Eppure in queste ultime settimane stiamo registrando un’escalation di polemiche che ci preoccupa. Per la prima volta ho ascoltato un consigliere di minoranza, Consigliere Pittella, che ha posto un tema, signori miei, non ce lo nascondiamo, è stato posto all’interno della vostra maggioranza, e penso che questi siano fatti inequivocabili che sono venuti sulla cronaca, che sono venuti all’attenzione della stampa. Se poi ci vogliamo nascondere dietro il solito faremo, diremo, quello che per me fino allo scorso Consiglio era un ritornello, quello del cambiamento, sta diventando una filastrocca ormai, anche un po’ patetica.
E non ci rassicura per nulla che dopo tutto questo bailamme con accuse gravissime mosse dalle parti sociali, dal personale medico, dai dirigenti, dai politici in maniera trasversale, l’Assessore Leone, con uno stringato comunicato parli di un incontro chiarificatore, come se davvero volessimo credere che una situazione così complessa possa essere risolta con una semplice visita istituzionale, magari una stretta di mano. Io invece penso che siccome siamo a Policoro e non ad Hogwarts, nessuno ha le bacchette magiche, verrebbe la pena di mettere da parte le suggestioni, quelle che abbiamo ascoltato per l’ennesima volta questa sera dall’Assessore Leone, e cercare di capire qual è la reale situazione per intervenire in maniera sistematica.
Non è solo il San Carlo il problema, che dire della situazione che si è creata all’ospedale di Matera? Vedo il dottor Vizziello che è uno stimatissimo professionista, c’è una querelle infinita anche lì, non ce lo nascondiamo, Assessore Leone, anche le critiche e le polemiche sui decentramenti lei le ha smentite, ma è possibile che ci sia una polemica al giorno, e le posso assicurare io sono un attento osservatore, che non nasce dalle emozioni di Cifarelli o di Braia? Glielo posso assicurare totalmente, tanto che qui ho una fotografia, gliela mostro, di una corsia dell’ospedale di Matera, questo è un lettino di un degente, questa è una valigia, questo è un trasferimento da un reparto all’altro che viene fatto in queste condizioni. Gliela lascerò. Perché dico questo? Perché è una situazione gravissima, dottor Vizziello, io la prego di raccontare le cose che lei vive quotidianamente.
E allora forse avete sottovalutato il problema, forse avete sottovalutato che la gestione di un sistema complesso come quello sanitario che cuba un bilancio di quasi il 60% delle nostre risorse non si può affrontare con il piglio dei conquistatori, ma serve una visione di insieme che fino a qui è mancata perché affrontare le emergenze non basta e i fatti lo dimostrano, e anche la discussione di questa sera lo dimostra. Allora chiudo perché il mio davvero voleva essere uno spunto e null’altro.
Lei, Assessore Leone, ha parlato di coinvolgimento dei Sindaci. Le chiedo: gli atti aziendali saranno discussi con il territorio? È una domanda che io le faccio. Presidente Zullino, capisco che siamo alla vigilia delle ferie estive, vogliamo cassare tanto la premessa, come diceva il collega Perrino, tanto il secondo punto e darci un orizzonte più ampio, ma mi pareva di aver colto dalle parole del Presidente Bardi che c’era una disponibilità a discutere all’interno di quest’assise di quella che è una fotografia e di quella che è una vostra visione.
Dal suo intervento mi pare che questo non accada, trovo gravissimo che lei non accolga una richiesta, anche questa è la prima volta nella storia delle minoranze, di spostare di 24 ore una Commissione, inaudito anche questo, ma tant’è.
Vorrei pregare i miei colleghi di non reiterare questo tipo di richieste, ma si dia una mossa. È incredibile che lei possa pensare di fare un’audizione prima di Ferragosto e chiuderla così, convochi cinque Commissioni da qui al 10 agosto, lo faccia ogni 2 giorni, è stato fatto, glielo posso garantire, si può fare a termini di regolamento e andiamo a settembre, andiamo ad ottobre, andiamo a novembre, andiamo a dicembre in quest’assise, ma spiegateci che cosa volete fare e non ci raccontate che avete ereditato una situazione disastrosa perché anche se così fosse io vi voglio credere e i cittadini lucani vi hanno creduto perché vi hanno votato, ma adesso tutti quanti noi ci aspettiamo che voi ci diciate come volete governare. Fatelo, fatelo, per favore fatelo.



Intervento POLESE resoconto nr. 6 del 30/07/2019
Argomento : MOZIONE NUMERO 12 DEL CONSIGLIERE BRAIA ED ALTRI: SANITÀ, PATTO PER LA SALUTE E SISTEMA SANITARIO REGIONALE
POLESE
Sì, grazie, Presidente, per fatto personale. No, io ricordo lo stesso teatro dell’Assessore Leone alle comunali di Policoro, poi non gli portò molto bene, quindi le sconsiglierei di riprendere le stesse...
(voci fuori microfono)
Non lo so, sconsiglierei, sconsiglierei. Detto questo, proverei a recuperare l’appello del Presidente Bardi, che trovava a mio avviso riscontro pieno nel dibattito e nelle posizioni espresse dalla minoranza. Poi accolgo con favore la rettifica del Presidente Zullino, gli voglio ricordare che c’è un Senatore del suo Partito che poche ore fa sui giornali ha tentato di smentire le posizioni del Presidente Bardi sull’autonomia differenziata, sulle nomine dall’esterno, però non è oggetto di questa discussione. Io provo a dire: recuperiamo lo spirito del Presidente, alla fine del dibattito proviamo a sospendere perché mi pare di capire che ci sia la volontà di nulla quaestio sul primo punto della mozione, sul secondo c’è un discorso di cronoprogramma che si può provare a costruire insieme. Penso di aver recuperato anche un po' quello che è il sentore dell’intervento del collega Vizziello e proviamo a capire se ci sono le condizioni. Se non ci sono le condizioni, va bene lo stesso, ne prenderemo atto.



Intervento POLESE resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA E ALTRI SUL TEMA DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
POLESE
Grazie, Presidente, per dichiarazioni di voto. No, dovrei gridare che finalmente ci siamo svegliati, ci voleva il pungolo dell’Opposizione dopo mesi di silenzio assoluto e di sonno profondo, vedo che è sufficiente un piccolo pungolo per scatenare. Siamo pronti, a me farebbe piacere anche il 15 agosto, 2 anni fa il 15 agosto andai a visitare il presidio ospedaliero di Maratea, quindi figuratevi se non mi fa piacere venire in Consiglio Regionale. Vorrei ricordare però a quest’assise che la proposta di sospensione feriale, che peraltro non riguarda solo i Consiglieri, ma riguarda anche i dipendenti del Consiglio, ovviamente è pervenuta dalla Maggioranza, è stata voluta da voi, quindi...
(voci fuori microfono)
No, però, Presidente, io non voglio essere interrotto, perché non interrompo mai nessuno, solo per questo. No, io non ti ho mai interrotto...Quindi, preso atto che la proposta di sospensione feriale è venuta dalla Maggioranza, che oggi, diciamo, per spirito demagogico, prova in qualche modo a sovvertire, ribadisco a nome della minoranza, che noi siamo disponibili da oggi, fino al 31 agosto quotidianamente, senza nessun problema. Fatta questa precisazione, e spiegato che da parte nostra non c’era nessun fare dilatorio, e sarò curioso di legger il verbale dell’ufficio di presidenza della Capogruppo di pocanzi, ma semplicemente il consueto rispetto delle regole, cioè, la precedente riunione dei Capigruppo dell’ufficio di presidenza, su proposta della Maggioranza, ribadisco, aveva individuato la sospensione feriale dal 6 agosto al 10 settembre, In dispregio di questa deliberazione, il Presidente Zullino della Quarta Commissione, ha deciso di convocare una fondamentale Commissione per la sanità lucana, l’8 agosto, audendo i Direttori Generali, con una motivazione, fosse anche legittima, che alcuni di questi potrebbero nelle more cambiare, di fatto contravvenendo però ad una decisione della Capigruppo dell’Ufficio di presidenza.
E noi abbiamo riunito la capigruppo dell’ufficio di presidenza pocanzi, su richiesta del Presidente Cicala, che aveva avuto un approccio estremamente equilibrato, come purtroppo spesso capita in quest’aula, che sia lui, che il Presidente Bardi abbiano un approccio equilibrato, e poi questa Maggioranza non riesca a coglierlo, o lo stravolga integralmente, e aveva proposto una soluzione che stava bene a tutti. Viene meno? Non c’è nessun problema. Sgomberato l’equivoco su questo, nel merito. Ci fa piacere constatare che nell’ultimo dibattito che noi abbiamo fatto sull’autonomia differenziata, ci eravamo lasciati con un impegno che voi chiaramente nelle parole del Capogruppo Coviello, disattendete. Non è questo un problema, lo spiegherete ai Sindaci che hanno firmato e che sosterranno in Consigli Comunali aperti il dibattito sull’autonomia; lo spiegherete alle Sindache... No, sono un po’ di più. Lo spiegherete alle sigle sindacali, anche queste erano tre ieri presenti, le tre principali, che sostengono la stessa posizione, lo spiegherete alle comunità lucane, lo spiegherete soprattutto quando ahimè, perché la verità è questa, la nostra è un’azione di moral suasion, di informazione, ma è una partita prevalentemente in capo al Governo nazionale quando, mi auguro che non dovesse accadere, ma se accadrà, questo scellerato progetto, come io sposo, diciamo, quelle parole che ho letto del Presidente Bardi sul Corriere del Mezzogiorno, qualora questo scellerato progetto dovesse andare in porto, lo, diciamo, pagheranno a proprie spese i cittadini lucani che vedranno, non solo compressi i loro diritti, ma potranno constatare come nelle loro tasche un progetto così scellerato, e così a vocazione nordista, e lo dico ai simpatici leghisti del sud, distruggerà quel poco che ci è rimasto in Basilicata e quell’economia nel Mezzogiorno d’Italia.
Auspico, invece, che il Presidente Bardi mantenga fede alle parole che ha espresso nella sua intervista, e che possa farsi carico con gli altri Governatori del sud, come noi avevamo chiesto nel nostro intervento, nella nostra mozione, facendo squadra e rete con le sigle sindacali, con le associazioni, al di là della politica delle appartenenze, con tutto ciò che si sta animando e che solo la Lega Nord non vede nel Mezzogiorno d’Italia, contro l’autonomia, non con false riunioni di commissioni per prendere tempo, perché di questo stiamo parlando, non cercando una soluzione in qualche modo che salvi capre e cavoli perché purtroppo non ce n’è. Noi abbiamo audito Viesti, con il nostro partito, e ci ha spiegato chiaramente che non esiste un’autonomia giusta, l’autonomia è ingiusta in sé, e ripeto, non perché sia in dispregio delle norme della Costituzione, ma perché chi ce la propone è uno che fino a ieri stava al Papete Beach a fare, a cantare l’inno di Mameli.



Intervento POLESE resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA E ALTRI SUL TEMA DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
POLESE
Grazie, Presidente, solo per tornare nel solco tracciato dal Consigliere Acito, anche nei toni, mi scuso per averli utilizzati eccessivamente accesi. Io penso però che la sua sia una proposta di buon senso, perché noi non dobbiamo fare confusione. Un ragionamento è... Premesso che io ho una posizione, diciamo, più oltranzista, io sono contrario, però voglio ascoltare se per la nostra Regione ci sono delle opportunità, e quello è un iter. Può durare un anno, 6 mesi, 2 anni, non è un problema, ha ragione il collega Cifarelli, ci sediamo e capiamo settore per settore. Ora però c’è un altro tema, che è dire no a quel modello di autonomia, e questa è una risposta puntuale, ha ragione il Consigliere Acito, i cittadino devono sapere esattamente quali sono le posizioni, e non sfuggirà a nessuno che sul piano politico, tra la posizione espressa dal Presidente Bardi e quella in aula, poco fa, dalla Consigliera Sileo, che anche io apprezzo nei suoi interventi, ma che invito a risentire anche i verbali delle sessioni precedenti, leghisti del sud è stata una locuzione, diciamo, di autoproclamazione di alcuni dei suoi colleghi del suo partito. E’ questo il punto, cioè, bene il percorso di approfondimento, ripeto, io ho una posizione, non mi fido, più oltranzista, ma sono pronto ad ascoltare, ma vogliamo o non vogliamo dire no a quel modello di cui oggi si discute? Perché mi pare che la posizione che ha espresso il Presidente Bardi sul tema sia stata netta e diversa da quella che emersa in aula oggi dai Consiglieri della Lega.



Intervento POLESE resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : ATTO AMMINISTRATIVO NUMERO 8/2019, APPROVAZIONE PIANO DEL PARCO DI GALLIPOLI COGNATO E PICCOLE DOLOMITI LUCANE, REDATTO AI SENSI DELL’ARTICOLO 16 DGR NUMERO 372 DEL 19 GIUGNO 2019
POLESE
Grazie, Presidente. No, a conferma della non strumentalità della posizione del collega Braia, che il ho in qualche modo sostenuto nella stesa Commissione, c’è il fatto che la nostra dichiarazione di voto, ovviamente, è una dichiarazione di voto favorevole al provvedimento e d’altronde lo diceva pocanzi il Consigliere Acito, ripercorrendone la storia, questo è un provvedimento nato, costruito e vissuto in diversi anni con il Centro-Sinistra al governo, quindi sarebbe anche sciocco in qualche modo non voltarlo, per quel principio della continuità amministrativa che lui invocava, né tantomeno si voleva mettere in campo una tecnica dilatoria, lo dico alla collega Sileo. Perché? Perchè semplicemente è di facile intuizione comprendere che è vero che ci sono stati dei passaggi di condivisione, come lo stesso piano riporta, ma è altresì vero che nelle more ci sono stati dei cambi all’interno delle amministrazioni comunali, normali avvicendamenti elettorali, e da parte nostra non c’era un fine dilatorio, tanto è vero che il Presidente Quarto potrà confermarlo, si chiedeva addirittura di convocarlo per oggi stesso, per questa mattina una seduta della Commissione con audizione dei 5 Sindaci, questo avrebbe comportato la possibilità di discutere con loro e poi di approvare in Commissione il piano e di ritrovarci oggi esattamente senza perdere neanche un minuto in più a esprimerci, così come faremo, positivamente e favorevolmente nei confronti di un provvedimento che quelle comunità aspettavano da anni. non è tanto una questione di merito, ma è una questione di metodo. Se tanto mi dà tanto, la preoccupazione che voglio esprimere e consegnare a quest’aula è che è legittimo che si chieda in una Commissione di audire un Sindaco, di audire un direttore Generale, di audire un Assessore, la parte politica e il sale della politica è pienamente espressione delle nostre prerogative e delle nostre funzioni, non è assolutamente un atteggiamento dilatorio o di freno, anche perché qui parlavamo di un atto che ha avuto una gestazione pluriennale, quindi non sarebbe sicuramente stata una Commissione peraltro invocata per lo stesso giorno del Consiglio, a frenare. Che questo ci auguriamo sia un episodio e auspichiamo che davanti a questo desiderio ritrovato e di cui siamo contenti di dinamismo e di attivismo di questa Maggioranza, n in si nasconda l’idea invece di soffocare il dibattito e di utilizzare una forza legittimamente conquistata con il consenso elettorale, che però andrebbe sempre contrappesata con quella che è l’attività di un’Opposizione che non vuole essere strumentale, ma vuole da un lato rappresentare la parte contingente, direttorio da cui ha avuto fiducia e dall’altra gli interessi legittimi della Basilicata.



Intervento POLESE resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 13, INTERROGANTI POLESE, CIFARELLI, PITTELLA, BRAIA, AVENTE AD OGGETTO: “COMPOSIZIONE SEGRETERIA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE”
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Parliamo dell’interrogazione che io insieme ai colleghi Cifarelli, Pittella e Braia ho presentato il 13 giugno scorso in relazione alla delibera di Giunta del 29 maggio scorso, nella quale l’esecutivo, componendo la Segreteria del Presidente Bardi aveva approvato la messa a disposizione di 3 unità di personale con 2 contratti a tempo determinato e un comando da altra Amministrazione. In particolare chiedo in questo caso all‘Assessore Rosa di sapere perché i 2 contratti a tempo determinato, per i 2 contratti si sia proceduto a prevedere un trattamento economico ben superiore a quello previsto dal Contratto Nazionale. In particolar modo viene riconosciuta la signor Araneo Mario una maggiorazione economica di 6.500 euro rispetto alla categoria C cioè 30.000 euro invece di 23.500 euro circa e lo stesso avviene per la Fanelli Chiara, a cui viene corrisposto un reddito di 35.000 euro invece di 31.000 euro circa. Al netto del fatto che ci troviamo con cifre in contrasto con le Leggi Regionali e i Contratti Collettivi di Lavoro che con precisione il massimo per ciascuna categoria, 6 per Araneo e D7 per la Fanelli, vogliamo sapere dall’Assessore Rosa con quale artificio si è proceduto ad assegnare stipendi più alti ai collaboratori del Presidente Bardi, determinando una spesa a nostro avviso non legittima di oltre 10.000 euro annui, che andranno a gravare sul bilancio pubblico della Regione. Oltretutto, così come prontamente segnalato dal sindacato lucano della funzione pubblica della Uil, si verrebbero a creare disparità importanti tra ilo personale esterno nominato dalla Presidenza della Giunta e quello interno all’amministrazione pubblica. Non sfugge, inoltre, che la questione non è isolata, ricordiamo infatti quanto è avvenuto pochi giorni fa per il capo ufficio stampa Massimo Calenda, al quale erra stato inizialmente affidato l’incarico, con un aumento ingiustificato di 50.000 euro circa all’anno e quanto erra avvenuto per il capo ufficio di Gabinetto che pure ha ottenuto un contratto più sostanzioso dei suoi predecessori.
Con questa interrogazione, quindi, noi vogliamo sapere se al netto dei singoli casi già all’attenzione dei sindacati e degli organi di controllo sia davvero il caso di aumentare alò spesa pubblica in assoluta controtendenza con tutto il resto e in un momento in cui le difficoltà economiche sono sotto gli occhi di tutti. Prima della risposta, m i permetto di anticiparla rispetto a quanto lei probabilmente dirà con riferimento a quanto già risposto in precedenti interrogazioni su temi affini e cioè che il tutto avverrebbe a saldo invariato.
In realtà, come evidenziato dai sindacati nei comunicato anche della CISL il 19 giugno scorso e della CGIL, oltre della stessa UIL già citata, si starebbe procedendo impoverendo tutti i dipendenti regionali con l’attribuzione di compensi stratosferici ai nuovi dirigenti esterni o addetti alle Segreteria, distogliendo dalle spese del personale generale somme e reindirizzandole alla Presidenza della Giunta. Questo si ricava anche dalla delibera di Giunta Regionale 307 con la quale si taglia quasi un milione di euro sul personale e si aumentano invece la previsione di spesa per la Presidenza di ben 250.000 euro.
Ora, caro Assessore Rosa, se vuole rispondere nel merito anche di tutte queste preoccupazioni, che non sono solo dei sindacati, o della politica, ma dei cittadini lucani, che iniziano a guardare questa Maggioranza non più con gli occhi della speranza elettorale, ma con l’affanno di chi in inizia a sentarsi colonizzato.



Intervento POLESE resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE NUMERO 13, INTERROGANTI POLESE, CIFARELLI, PITTELLA, BRAIA, AVENTE AD OGGETTO: “COMPOSIZIONE SEGRETERIA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE”
POLESE
Grazie, Presidente. No, mi dichiaro soddisfatto della ricostruzione che ha fatto l’Assessore Rosa, anche corroborato dalla documentazione fornita dal Presidente. Ovviamente ci riserveremo di fare analoga verifica del caso. Restano due... Perfetto, spero gratuitamente. Restano due valutazioni politiche da fare: la prima è che pare che questo sia un unicum del D7 e che sia stato utilizzato per una segreteria politica, a nostro avviso diciamo è un elemento che ci lascia quanto meno perplessi; la seconda valutazione politica da fare è quella che prendiamo atto che dopo lo scivolone del caso Calenda si sia prestata una maggiore attenzione. Questo, in qualche misura, ci rende orgogliosi dell’azione di opposizione che noi stiamo mettendo in campo e ci dà stimolo affinchè la funzione di controllo che abbiamo esercitato in questi mesi possa essere un elemento anche utile a questa maggioranza e a questa Giunta.



Intervento POLESE resoconto nr. 8 del 10/09/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE POLESE DAL TITOLO “DARE UNA POSSIBILITÀ ALLA VITA”
POLESE
Grazie, Presidente. Per chiedere l’iscrizione all’Ordine del Giorno, la sola iscrizione non la discussione e la votazione, di una mozione dal titolo di “Dare una possibilità alla vita” che è frutto degli esiti di una visita istituzionale fatta nell’agosto di quest’anno nella Casa Circondariale di Potenza che racchiude un po’ le criticità emerse e qualche proposta di soluzione di cui la Regione Basilicata potrebbe farsi carico a vario titolo, vorrei iscriverlo al prossimo Ordine del Giorno e dare la possibilità, poiché è una tematica oggettivamente bipartisan a tutti i colleghi di prenderne visione e eventualmente anhe aggiungersi e poi magari approvarla insieme nel prossimo Consiglio regionale.



Intervento POLESE resoconto nr. 8 del 10/09/2019
Argomento : SOSPENSIONE SERVIZI SANITARI STEN ED UTIN PRESSO AOR SAN CARLO POTENZA: RICHIESTA DISCUSSIONE DEL CONSIGLIERE POLESE DEL 21 AGOSTO 2019
POLESE
Grazie, Presidente. Innanzitutto mi premeva ringraziarla per aver colto con solerzia la mia sollecitazione a fissare nel Consiglio di oggi un punto all’Ordine del Giorno che era rilevante e che permane nella sua rilevanza nonostante il problema sia stato risolto perché da ieri la neonatologia è stata riaperta a Potenza ma permangono delle criticità, queste e altre, io voglio anche ringraziare l’Assessore Leone perché prontamente con me ha incontrato l’associazione Valore Donna che aveva sottoposto un’altra questione che era quella della radioterapia, queste questioni di cui oggi noi accogliamo gli impegni che sono emersi da questi incontri informali restano però all’orizzonte, ma vogliamo accogliere la proposta che ci ha fatto l’Assessore Leone come Minoranza, quella di un Consiglio regionale ad hoc dedicato al tema della sanità e l’impegno suo formale e ufficiale che trasferirà nella conferenza dei Capigruppo che andrà a convocare di qui a poco di convocare appunto entro la fine del mese di settembre una data straordinaria, un Consiglio straordinario sulla sanità dove affronteremo le tematiche di cui oggi a questo punto non andiamo a parlare, dove affronteremo l’oggetto delle interrogazioni che son state depositate in questo mese e dove ci auguriamo si possa affrontare a 360° e conoscere soprattutto quello che è l’indirizzo strategico di questa Maggioranza rispetto al tema della sanità.



Intervento POLESE resoconto nr. 8 del 10/09/2019
Argomento : DDL N.9/2019 BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO PER IL TRIENNIO 2019/2021 DELL’ENTE DI GOVERNO PER I RIFIUTI E LE RISORSE IDRICHE DELLA BASILICATA – DGR N.391 DEL 28 GIUGNO 2019.
POLESE
Grazie, Presidente. Pur associandomi alle ragioni di merito del Capogruppo Cifarelli sull’opportunità di un voto di astensione, mi asterrò materialmente dal voto, nel senso che non parteciperò, noi esprimerò neanche il voto di astensione alla luce della considerazione che ha fatto la collega Sileo, perchè mi pare abbastanza inquietante. Qui non si tratta di responsabilità, se un atto è irregolare, è irregolare, se c’è un tentativo di fare una correzione, io non sono membro di quella Commissione, quindi, diciamo, per cautela mia personale preferisco non partecipare al voto. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 9 del 24/09/2019
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
POLESE
Sì, grazie Presidente. No, giusto per capire lo stato dell’arte e se ho compreso bene la situazione, rispetto al primo punto all’Ordine del Giorno proposto dal collega Coviello; il collega Coviello, devo dire saggiamente perché questa è un’istanza assolutamente intempestiva, chiede di posticiparlo, è evidente che palesa uno stato di fibrillazione nella Maggioranza sul tema e che ha necessità di ulteriori approfondimenti, su questo punto e sul voto posticipato per quanto ci riguarda noi non possiamo che essere favorevoli perché riteniamo inopportuna la trattazione di quest’argomento oggi, ma solletica molto la fantasia e non solo la riflessione del collega Leggieri, c’è una Commissione che è atta a questo tipo di problematiche sulle quali noi vorremo discutere, intervenire, quindi io ritengo che sia opportuno posticipare il punto oggi ma in seconda battuta ha ragione il collega Leggieri, la questione andrebbe rinviata nella Prima Commissione consiliare perché ognuno di noi deve essere messo nelle condizioni di utilizzare le proprie prerogative in piena scienza e coscienza, cosa che ovviamente in un dibattito direttamente consiliare in cui non è possibile avere audizioni, non è possibile acquisire documentazioni ci è... come dire, proibito e la ritengo una violazione della democrazia.



Intervento POLESE resoconto nr. 9 del 24/09/2019
Argomento : MOZIONE N.19 DEL CONSIGLIERE POLESE ED ALTRI: “RIDARE UNA POSSIBILITÀ ALLA VITA”
POLESE
Sì, grazie Presidente. C’era un impegno da parte sua nello scorso Consiglio, ribadito poi nella conferenza dei Capigruppo, su un Consiglio Regionale dedicato a tutte le vicende che riguardano la sanità, idea nata anche con la condivisione dell’Assessore Leone e che mi pare ribadita in queste ore. Se così fosse, e chiedo a lei di confermarlo, io penso che questa mozione benché solo in maniera lata tratti argomenti di natura sanitaria potrebbe essere spostata esattamente a quella data e quindi discussa in quel giorno a quell’orario di quel dibattito perché incidentalmente in qualche misura coglie degli aspetti che sono propri del tema sanità.
Per cui se lei ci conferma e ci dice anche la data di questo Consiglio che i lucani aspettano con ansia davvero estrema, e voglio anche ribadire che in questi giorni sono emerse altre questioni sulle quali noi siamo stati sollecitati come Consiglieri di Minoranza ad intervenire con azioni e con atti consiliari, ma come di intesa ci siamo astenuti proprio in attesa di poter affrontare complessivamente le dinamiche della sanità della nostra regione in questo Consiglio regionale. Per cui se lei ci conferma e ci dà una data ufficialmente di questo Consiglio io sono pronto a spostare, a chiedere lo spostamento della mozione in quella data, diversamente chiedo che si discuta oggi.
PRESIDENTE (CICALA)
Bene, grazie Consigliere Polese. Allora, per quanto richiesto confermo, viene confermata quindi l’intenzione e dell’assemblea e dell’Assessore in quanto prima in conferenza dei Capigruppo è stato discusso appunto, o meglio concordato che in data 8 ottobre ci sarà alle ore 10:00 una seduta straordinaria del Consiglio Regionale che avrà come unico oggetto la questione sanità, quindi viene confermata da tutti, sarà calendarizzata e avrete notizia insomma attraverso comunicazione ufficiale già a partire da domani. Quindi spero di aver risposto al quesito e pertanto grazie. Chiede di nuovo la parola un attimo il collega Polese, prego.
POLESE
Grazie, Presidente, io la ringrazio per l’informazione e a questo punto ritiro la mozione e chiedo la ricalendarizzazione nel Consiglio dell’8 ottobre.



Intervento POLESE resoconto nr. 9 del 24/09/2019
Argomento : MOZIONE N.20 BRAIA ED ALTRI AVENTE AD OGGETTO “LA CONCESSIONE TOTAL (TEMPA ROSSA) ED ENI (VAL D’AGRI) LEGATA ALLE ESTRAZIONI PETROLIFERE IN BASILICATA
POLESE
Grazie Presidente, per dichiarazione di voto e anche per rilanciare una proposta. Parto subito con una precisazione che mi suggerisce l’intervento del collega Vizziello e con una provocazione che spero non venga presa a male ma è la verità, noi non abbiamo nessuna intenzione di partecipare ad alcun tavolo di trattative perché siamo rispettosi di un esito elettorale che vi vede governare questa Regione e legittimamente mettere in campo azioni di questo tipo, poi vi possiamo dire che ha ragione il collega Giorgetti, son passati 6 mesi, abbiamo difficoltà vera a rintracciare un atto, un’azione, una proposta, e anche quando lei, collega Vizziello, ci parla legittimamente delle pratiche che il Centro Sinistra di maggiore o minore coinvolgimento ha messo in campo nel passato io vi rammento che voi vi siete candidati col mantra del cambiamento, questa poteva essere un’occasione, ammesso che siano vere le sue riflessioni, ma comprendo che se parliamo di zero non mi posso aspettare ce si parli anche di cambiamento, aggiungo un’altra cosa: è evidente che c’è una preoccupazione nei cittadini lucani, il petrolio è una tematica seria, non sfuggiranno a nessuno fatti di cronaca che vedono il petrolio e le questioni relative al petrolio discusse a Mosca nelle stanze d’albergo, questo ci rende cittadini preoccupati e sarebbe opportuno poterne comprendere di più, noi non abbiamo diciamo la pretesa di sostituirci a Savoini ma quantomeno vorremmo capire come voi immaginate di affrontare un tema così complesso e delicato. Allora i temi politici dal mio punto di vista sono due: primo, è quello che si evince dall’intervento dell’Assessore Rosa e giustamente fa riferimento alle prerogative della Giunta e del Governo e quelle del Consiglio, su questo punto io sono preoccupato perché la mozione proposta dal collega Braia, non entro diciamo nella sintassi e nella consecutio logica del dispositivo, ma pone l’accento su un obiettivo importante e dice: il Consiglio Regionale prima che si chiuda ‘sta storia è o non è nelle condizioni di incidere positivamente nel dibattito, nella discussione, in una proposta che noi presentiamo, voi emendate, perché è tutto rinchiuso nella relazione tra Giunta e Consiglio nel rapporto, nell’idea politica, quella è una visione, c’è chi può avere una visione di maggiore collaborazione e di maggiore apertura delle dinamiche governative al Consiglio, considerato che ognuno di noi rappresenta non solo chi lo ha votato ma l’intero territorio della Basilicata e quindi tutti i cittadini, oppure chi, è altrettanto legittimo sul piano delle regole, ci mancherebbe altro, per me scarsamente etico sul piano della politica, verticisticamente venire in Consiglio e dirci: “Questi sono gli accordi, queste sono le questioni”.
Il secondo aspetto politico altresì rilevante è che noi chiediamo, non che i dettagli della trattativa, i rilanci del negoziato che ci auguriamo voi possiate fare, perdonatemi un termine napoletano ma lo dico in onore del Presidente Bardi, con la “cazzimma” dovuta ed è giusto che siano riservati, ci mancherebbe altro, ma noi pretendiamo che in un Consiglio non sine die ma come invece è stato fatto per la sanità ci si dica la data e ci si dica che in quella data arriva una proposta che è il cuore della trattativa ovviamente, non i dettagli, su questa proposta ci confrontiamo, noi diciamo come la pensiamo, come la emenderemmo, voi ritenete opportuno, si esce fuori con un documento e il Presidente Bardi e chi di voi, l’Assessore Rosa, chi di voi partecipa ai famosi tavoli della trattativa va con un documento anche più forte perché non è un documento della Maggioranza, se è un documento del Consiglio è un documento di tutti i lucani.
Quindi chiudo con la mia proposta, io sono disponibile a votare qualunque mozione che noi oggi sospendiamo e scriviamo insieme nel dispositivo che contenga questi due principi fondamentali, una relazione positiva tra Giunta e Consiglio, è una capacità di proposta del Consiglio, e una seduta di Consiglio Regionale con una data certa in cui voi ci fate la vostra proposta, discutiamo, approviamo e decidiamo.



Intervento POLESE resoconto nr. 10 del 27/09/2019
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
POLESE
Grazie, Presidente. No, io al di là della politica invito ad una riflessione lei e il Presidente Bardi perché è palese che la convocazione oggi di questo Consiglio sia stata fatta in violazione dello Statuto, questo comporta che noi ci accingiamo a un Consiglio regionale non solo illegittimo, ma anche anticostituzionale perché viola principi statutari che come tutti quanti noi sappiamo sono tutelati dalla nostra Costituzione, ovviamente questo che cosa può comportare? Lo spiegherò nel merito dei minuti che mi sono concessi. Oltre ovviamente alla illegittimità e nullità di tutti gli atti eventualmente approvati in data odierna, anche i presupposti per legittimo ricorso giurisdizionale al TAR e con richiesta di esame da parte della Corte Costituzionale.
Vengo al merito. L’art.32 del nostro nuovo Statuto a cui si fa riferimento per la convocazione ci dice al primo comma che: “Il Consiglio si riunisce in seduta straordinaria entro un termine massimo di 8 giorni dalla richiesta di almeno 5 Consiglieri”, non procedo oltre perché questo è il punto che ci interessa. Giustamente nella convocazione lei ci dice informalmente che c’è una richiesta di 5 Consiglieri pervenuta agli atti di questo Consiglio con protocollo il 25 settembre, quindi il giorno stesso in cui nel precedente Consiglio, voglio ricordarlo, viene meno il numero legale su una mozione e non viene votato nessun aggiornamento del Consiglio regionale... il giorno dopo vabbè, e non viene votato nessun aggiornamento del Consiglio regionale quindi noi facciamo il Consiglio regionale il 24 che si scioglie per mancanza del numero legale e non viene votato durante il Consiglio del 24 alcun aggiornamento di quel Consiglio alla data odierna. All’indomani di quella data 5 Consiglieri regionali scrivono una nota in cui invocano ai sensi dell’art.32 un Consiglio straordinario e lei lo fissa oggi.
La prima eccezione pregiudiziale chiara è che non risulta nessun elemento di comprovata straordinarietà tale da giustificare un Consiglio in data odierna, perché dico questo? Perché si sta creando un precedente molto pericoloso, non sfuggirà a nessuno che i Consiglieri di Minoranza sono 5 del Centro Sinistra e 3 del Movimento 5 Stelle, sarebbe alla luce di quello che è il suo modus procedendi sufficiente che ciascuno di noi ogni giorno protocolli una richiesta di Consiglio per svolgere a partire dalla prossima settimana ogni giorno un Consiglio regionale su un tema; è evidente che la norma è stata forzata – ammesso che sia questa la norma applicabile ed è questo il secondo punto più rilevante che dal mio punto di vista configura l’incostituzionalità – se questo fosse così diciamo accettato pienamente costituirebbe un precedente pericoloso perché non mi pare che ci siano i requisiti oggettivi della straordinarietà, non mi pare che ci sia un palazzo che stia crollando e il Consiglio regionale debba intervenire, non mi pare che ci sia un terremoto in corso sul quale noi dobbiamo intervenire, questi sono i casi su cui 5 Consiglieri regionali..., altrimenti le anticipo sin da oggi che a partire dalla giornata di domani tutti i giorni 5 Consiglieri regionali chiederanno la convocazione di un Consiglio regionale.
Ma questo è nulla rispetto invece al vero vulnus statutario perché in realtà la materia su cui oggi il Consiglio dovrebbe esprimersi non necessitava il richiamo all’art.32 dello Statuto ma necessitava chiaramente e preliminarmente il richiamo all’art.92 dello Statuto, e nello specifico al comma 3 che voglio leggere. L’art. 92, entrata in vigore dello Statuto: “Il Consiglio regionale adegua il proprio regolamento alle previsioni statutarie”, attenzione a questo passaggio, “fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento interno e fatto salvo il regolamento vigente”, quindi poiché la materia è materia referendaria e il regolamento vigente è regolamento della passata legislatura, come richiamato appunto dall’art.92 dello Statuto, l’art.98 del regolamento rispetto alle vicende referendarie ci racconta e ci indica una procedura totalmente diversa da quella da voi adottata nella convocazione del Consiglio odierno, lo leggo anche qui perché resti agli atti e perché ovviamente preannuncio che precostituirà elemento di ricorso: art.98, deliberazione di richiesta di referendum abrogativo ai sensi dell’art.75 della Costituzione, primo comma: “Quando la Giunta e un Consigliere propongono di richiedere un referendum ai sensi dell’art.75 il Presidente iscrive la proposta all’Ordine del Giorno della seduta successiva alla presentazione”, questo significa che su questo tema il Consiglio regionale doveva discuterne alla prossima seduta che è quella calendarizzata per l’8 ottobre. Basterebbero solo questi elementi, e lo dico veramente al di là delle schermaglie politiche, sappiamo benissimo che questo referendum, comunque la si pensi, legittimo, illegittimo, ha raggiunto le 5 regioni che lo hanno deliberato e poi sarà la consulta a valutare o meno un referendum legittimo. Ma oggi, esprimervi nel merito su questa tematica con questa impostazione, per quanto ci riguarda è un atto illegittimo sul piano costituzionale e che preconfigura un ricorso. Per cui faccio appello a lei, Presidente Cicala, e a lei, Presidente Bardi, perché si sospendano i lavori, si valuti nel merito la pregiudiziale e si decide di discutere della materia alla prossima data di Consiglio Regionale.



Intervento POLESE resoconto nr. 10 del 27/09/2019
Argomento : “RICHIESTA AI SENSI DELL'ARTICOLO 75, PRIMO COMMA, DELLA COSTITUZIONE, DI SOTTOPOSIZIONE A REFERENDUM POPOLARE DI ABROGAZIONE PARZIALE DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 MARZO 1957, N. 361 (APPROVAZIONE DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI RECANTI NORME PER LA ELEZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI), DEL DECRETO LEGISLATIVO 20 DICEMBRE 1993, N. 533 (TESTO UNICO DELLE LEGGI RECANTI NORME PER L'ELEZIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA), DELLA LEGGE 27 MAGGIO 2019, N. 51 (DISPOSIZIONI PER ASSICURARE L'APPLICABILITÀ DELLE LEGGI ELETTORALI INDIPENDENTEMENTE DAL NUMERO DEI PARLAMENTARI) E DELLA LEGGE 3 NOVEMBRE 2017, N. 165 (MODIFICHE AL SISTEMA DI ELEZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E DEL SENATO DELLA REPUBBLICA. DELEGA AL GOVERNO PER LA DETERMINAZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI UNINOMINALI E PLURINOMINALI). DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE TOMMASO COVIELLO”
POLESE
Grazie, Presidente. mi sembra questa la buona sede per ritornare alla politica, anche se proprio in virtù, faccio una premessa, delle questioni pregiudiziali poste e non accolte da questa assise nella totale consapevolezza che questa sia una seduta illegittima, io non voterò nel senso che neanche mi asterrò, non parteciperò al voto sul referendum.
Ovviamente questo... non mi esime dal dire quello che penso, dall’esprimere una posizione politica e dal recuperare prioritariamente la riflessione del Consigliere Acito perché è una riflessione che sul piano della buona retorica, io più volte in questo Consiglio ho sottolineato come le posizioni di merito del Consigliere Acito spesso e volentieri fossero condivisibili; oggi caro Vincenzo proprio no perché dobbiamo essere franchi e sinceri tra noi, perché altrimenti rischiamo che quei cittadini lucani che spesso e volentieri tutti quanti noi invochiamo più o meno realmente o strumentalmente li prendiamo in giro per davvero.
A tutti piace e tutti quanti noi nella nostra indole abbiamo in testa l’idea che una democrazia vera sia una democrazia in cui i cittadini compartecipano alle scelte. Ma la vicenda referendaria di cui oggi vi accingete a consumare un delitto democratico e costituzionale, perché tant’è quello che si sta perpetrando in questa assise, è una vicenda che non racchiude nell’alveo del dare la possibilità ai cittadini di esprimersi su una norma elettorale perché sappiamo tutti che i cittadini votano i Parlamentari, i Parlamentari in Parlamento emanano atti tra cui anche le leggi elettorali, poi i referendum sono legittimi, per l’amor di Dio, ne abbiamo assistiti tanti, in altri siamo stati protagonisti nel passato con modus operandi e formandi completamente diversi da questo, questo ce lo dovete riconoscere e consentire, il punto qual è? Che fino a 48/72 ore fa Forza Italia – e non solo Forza Italia – a livello nazionale legittimamente e giustamente, dico io, perché non sfuggirà a nessuno che un meccanismo maggioritario uccide la rappresentanza di Forza Italia e la consegna nelle mani di un padre padrone che si chiama Matteo Salvini, questo penso che sia sotto gli occhi di chiunque facilmente evincibile; fino a 48/72 ore fa Forza Italia aveva una posizione diversa sul piano nazionale pubblica su questo meccanismo elettorale, cambia la posizione di Forza Italia, cambia la posizione dei Consiglieri regionali di Forza Italia in Consiglio regionale, legittimo, ma non la mascheriamo, non la mascheriamo, non la mascheriamo col racconto dei cittadini che devono decidere perché non è così, c’è un ossequioso e legittimo rispetto di una disciplina di partito a livello nazionale che si riverbera a livello locale, secondo me è un suicidio politico ma è una mia opinione e resta qui.
Ancor più perché, e se vogliamo entrare nel merito anche per tra virgolette divertirci un po’ perché non è nostra competenza sulla scelta maggioritaria e proporzionale, io penso proprio che un sistema maggioritario puro, assoluto, duro, come proposto forse anche incostituzionale ma anche questo non sarò discusso da questa assise, è sicuramente un meccanismo che non risponde alla volontà dei cittadini che invece avrebbero ben donde di vedere eletti i propri rappresentanti e di vedere riconosciuta proporzionalmente quella che è la loro intenzione di voto. Per cui con molta franchezza, premesso tutto ciò che riguarda gli aspetti regolamentari che per me permangono e mi portano a non partecipare al voto, sul piano politico sarebbe più corretto e più legittimo dire con franchezza che c’è una volontà politica nazionale figlia di un accordo di Palazzo che si tradurrà in posti e candidature in Parlamento che oggi ci porta ad assumere una posizione, chiudo.
Però Presidente, io non interrompo mai...
(Interventi svolti lontani dal microfono)
PRESIDENTE (CICALA)
Consiglieri, vi richiamo all’ordine, lasciate concludere il Consigliere Polese, prego.
POLESE
Tanto più che è vero quello che sto dicendo, che le due mozioni, lo dico con franchezza, che voi avete presentato sono due fogli di fico, servono esattamente per distinguervi un pochettino, verranno approvate persino tra una settimana quando diciamo non avranno più nessun senso e valore, lo sappiamo tutti, servono esattamente per mantenere un minimo di distinguo perché nella trattativa che seguirà dall’approvazione del referendum fino al voto voi deciderete, ma è tutto legittimo eh, se schierarvi o meno a favore di questo referendum in base all’accordo, penso che sia legittimo, tra le Forze politiche del Centro Destra che è un accordo i Palazzo di potere legittimi, ma smettetela di citare i cittadini lucani a sproposito perché è ridicolo.



Intervento POLESE resoconto nr. 11 del 08/10/2019
Argomento : RELAZIONE DELL'ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA, LEONE, SULLA SITUAZIONE DELLA SANITÀ IN BASILICATA
POLESE
Grazie, Presidente. L’incipit di quest’intervento, presidente, è complicato, perché noi ci aspettavamo, io mi aspettavo di venire qui oggi e di discutere del merito sulla relazione programmatica e di visione fatta dall’Assessore Leone. Io, nell’esposizione dell’Assessore Leone, ad un certo punto mi sono anche chiesto se l’Assessore avesse consapevolezza della funzione che esercita, perché lui non è venuto qui con una relazione, è venuto qui con il testo di un comizio, che ci ha fatto raccontandoci una versione, più o meno legittima, più o meno vera, non voglio nemmeno entrarci nel merito di quello che è emerso dal suo intervento, ma assolutamente senza una visione alcuna della strategia sulla sanità che questo governo regionale intende mettere in campo. Devo dire la verità, io ho raccolto più spunti di merito dagli interventi della collega Sileo, del collega Acito, però voglio rinnovare comunque a lei, Presidente, i ringraziamenti per questa convocazione di questo Consiglio oggi su sollecitazione della Minoranza, diceva bene il collega Cifarelli, raccolta dall’Assessore Leone, questo glielo riconosciamo, anche se siamo totalmente insoddisfatti.
Perché siamo insoddisfatti? Perché la confusione è totale, sono 6 mesi, Assessore, non 3 mesi e nessuno qua vuole una soluzione e nessuno vuole nascondere i problemi sotto il tappeto, che ci sono, noi abbiamo fatto quello che abbiamo ritenuto opportuno, secondo qualcuno abbiamo fatto bene, secondo altri abbiamo fatto male, forse abbiamo fatto un po' e un po', non lo so, ma dopo 6 mesi non avere un’idea, non avere una strategia è imbarazzante, è imbarazzante perché questa è una materia che si arricchisce di giorno in giorno di nuovi scenari di crisi e di situazioni poco chiare, per questo se da un lato devo dire che questa riunione arriva un po' in ritardo rispetto ai problemi che sono sorti nell’estate scorsa, tant’è vero che qui ci sono numerose interrogazioni, io sono stato rispettoso dell’intesa raggiunta con l’Assessore, non ha proceduto ad ulteriori protocolli, ma le questioni si sono accumulate anche in questi giorni, allora bene è se almeno questa è la seduta per affrontare le ultime emergenze che stanno colpendo la sanità lucana ormai quasi quotidianamente. Diciamo provando a fare una sintesi perché il tempo che ci è concesso è poco perché io credo che per essere efficaci diciamo bisogna provare a stare in tempi brevi e centrare le questioni, io ne voglio affrontare due, due macrocapitoli, il primo è l’ospedale San Carlo di Potenza che vive una crisi fatta di piccoli e grandi problemi quotidiani che ovviamente non sono ascrivibili a questo governo regionale, sarebbe ridicolo da parte nostra voler affondare il coltello, ma è altrettanto vero che la sensazione di smobilitazione totale che si sta vivendo in queste settimane, in questi mesi da quando voi governate è una novità assoluta e totale, non è un mistero infatti che dopo la sospensione estiva dell’Utin e la polemica che sono contento che oggi abbia ribadito in maniera inequivocabile, ma che c’è stata innestata dallo stesso Assessore Leone sulla radiologia, la vicenda degli anestesisti, le notizie allarmanti sulla possibile chiusura di sale operatorie si sia elevato un livello di preoccupazione altissima, penso a quello che sta per accadere ad esempio alla chirurgia toracica, anche su questo io avrei voluto confrontarmi oggi con l’Assessore Leone punto per punto nel merito e non a caso il fatto che non siano strumentali le mie parole lo dice il fatto che venerdì abbiamo partecipato ad un Consiglio Comunale aperto nell’auditorium del San Carlo proprio perché i dirigenti dell’ospedale potentino, gli amministratori comunali e i cittadini lo avvertono questo pericolo, quello che la più grande struttura ospedaliera della Basilicata sia sotto il vostro attacco, un Consiglio Comunale che peraltro è bene ricordarlo non è stato convocato da esponenti della Minoranza, è stato convocato da esponenti della vostra stessa Maggioranza, del vostro stesso colore politico, allora almeno su questo possiamo essere tutti d’accordo, cioè il timore che il San Carlo sia un pericolo non è un fatto che può essere da voi sminuito come una strumentalità politica. Presidente Bardi, deve sapere che durante questo Consiglio Comunale aperto io ho fatto notare che lei era assente e il Sindaco mi ha detto che la sua assenza era dovuta al fatto che lei non è stato invitato, a me questa diciamo è una cosa che mi ha fatto saltare dalla sedia, ma non solo a me, a tutti quelli che erano presenti, ci è parsa un po' una scusa e vogliamo prenderla così, un tentativo goffo di giustificare un’assenza, ma se fosse davvero così che lei non è stato invitato ad un Consiglio Comunale della Città capoluogo sulla sanità saremmo all’assurdo e mi auguro che questi momenti come ci siamo lasciati, ma io devo ringraziare l’Assessore Fanelli che non vedo qui che è rimasto presente fino alla fine perché anche l’Assessore Leone dopo il suo intervento ci ha lasciato e quindi non ha ascoltato i Consiglieri Regionali, i parlamentari, i membri del Governo, ma qualcosa ve la racconterò io oggi che ci sono state pure delle cose interessanti che sono emerse. Allora, io devo riconoscere un merito al dibattito comunale di Potenza perché c’è stata una grande sobrietà da parte di tutti, devo dirlo, e anche un grande senso di responsabilità tra gli interventi dei Consiglieri Comunali, tutti, Maggioranza e Opposizione, perché? Perché non c’è stato uno sconto a difendere l’ospedale San Carlo e ad attaccare il resto della sanità lucana, questo poteva accedere ed invece non è accaduto e credo che sia stata una prova di maturità, c’è stata però un’eccezione, a me dispiace che il Consigliere Vizziello abbia parlato prima di me, ma mi farebbe piacere che lui potesse replicare non per fatto personale perché io non accuso nessuno, ma perché in quell’assise c’è stato un parlamentare che ricopre anche le funzioni di Segretario Regionale del suo partito e di quello dell’Assessore Gianni Rosa che ha detto una cosa completamente dissonante da quella che sta emergendo nel dibattito e di tutto quello che ci ha riferito qui il Consigliere Vizziello, il Presidente Caiata che io chiamo Presidente così perché secondo me è un grande Presidente di squadra di calcio, forse sulla politica doveva essere un po' più cauto, ci dice chiaramente nel suo intervento che per lui se uno vuole fare una cosa buona in questa Regione deve chiudere tutto e lasciare aperto solo l’ospedale San Carlo, ha detto così, eravamo presenti 100 persone, non solo io, perché diciamolo chiaramente invece in quest’aula consiliare purtroppo io spesso e volentieri ho sentito soffiare il vento del campanilismo e della divisione dei territori e il fatto che non sia accaduto questo in un Consiglio Comunale, ma accade in un’assise regionale deve far riflettere tutti, sembra quasi che ognuno di noi è interessato, lo dico anche da parte mia, a difendere un pezzo del territorio perché vuol garantirsi col consenso elettorale che diversamente in altre parti della nostra Regione non troverebbe, ma è sbagliato.
Che cosa è emerso più in questo Consiglio Comunale di interessante? C’è stata una critica diciamo misurata anche da parte di esponenti del centro destra, Assessore Leone, a quello che lei ha detto, a nessuno è sfuggito infatti il battibecco con il Consigliere Comunale sempre di Fratelli D’Italia Michele Napoli che è stato per lunghi anni Consigliere Regionale e poi le sono sfuggite una serie di frecciatine che sono emerse nel dibattito dai parlamentari anche da esponenti diciamo che fanno parte della squadra di governo in questo momento in Regione. Qual è il tema quindi? Che forse lei non si sta accorgendo che gli scontenti sono tanti, ma tanti, forse le aspettative erano eccessive, io concordo con lei, il tempo è breve per proporre delle soluzioni, ma forse non ci si sente rassicurati nemmeno da una progettualità di visione che manca ed io che ho voluto, diciamo così, provare ad aprire una possibilità per coloro i quali ci ascoltano, con i quali interagiamo, medici, infermieri, dirigenti, cittadini ho voluto offrire l’opportunità di trasferire qualche suggerimento e qualche consiglio rendendo pubblico l’indirizzo e-mail e chiedendo di inviare un contributo io sono stato letteralmente sommerso, ma non da questioni..., anche da questioni che riguardano la sanità in generale e che sono pregresse e su cui ne abbiamo la nostra responsabilità e forse non solo noi, ma anche chi ci ha preceduto, ma tantissime questioni relative all’idea che non c’è oggi un’interlocuzione, che manca, diciamo così, una strutturazione, un’impostazione di relazione nel settore della sanità, ovviamente non citerò i cognomi per privacy, ma Mariagiovanna che mi ha posto il tema dei precari, è chiaro che mi ha fatto un po' sorridere quando ho letto quelle dichiarazioni sul precariato, come se a noi fa piacere avere i precari e se avessi voluto fare i concorsi per tutti non li avremmo fatti, cioè se l’accusa è quella di una politica clientelare si fa pure sui concorsi, non è che se la si fa solo col precariato se uno vuol fare quello, no? È un po' più difficile, dice, non lo so, però è chiaro che noi avremmo voluto fare i concorsi e stabilizzare tutti, ovviamente le norme non ce l’hanno permesso, voi sarete più bravi e riuscirete a farlo, noi saremo contenti di riconoscervelo, io sono preoccupato e mi associo alla mia preoccupazione, a quella di Mariagiovanna e dei tanti precari che oggi si vedono un enorme punto interrogativo sulle loro teste, Eduardo, Luciana che mi ha posto i temi legati all’allergologia, Antonio e Giuseppe la tematica dei medici di famiglia, Mariagrazia sulla mancanza di un medico di medicina generale a Bucaletto, questo è un problema che possiamo provare a risolvere insieme, ancora Alberto e Giuseppe sul ruolo del CROB, il CROB per noi è una partita della vita, per noi è il fiore all’occhiello, ma non è che si può pensare di salvare il CROB uccidendo i reparti degli altri ospedali perché non si salverebbe il CROB perché il CROB si salva se si investe sulla ricerca perché quello è un organismo che fa ricerca, io purtroppo non ho ascoltato dall’Assessore Leone queste parole, ho ascoltato parole confuse, togliamo là, mettiamo qua, espandiamo qui, togliamo lì”. Non credo che funzioni così. E vengo invece al secondo macro capitolo, cui accennavo all’inizio. Oltre a tutti i problemi e campanelli d'allarme che iniziano a suonare sul San Carlo, a mio modo di vedere, Assessore Leone, le sfugge che si sta creando una vera e propria sindrome della divisione tra il centro e la periferia. Lei ci deve dare delle risposte nettissime, ci dica, ospedale di Lagonegro, lo abbiamo citato tutti, che fa? Lo fa o non lo fa questo ospedale nuovo, sì o no? No, okay, è chiaro, bene, è giusto che i cittadini lo sappiano, lo chiedeva di ribadirlo il collega Cifarelli poc’anzi. La legge 2 lei ha detto che non va bene. Bene, la cambia? Che si fa? Fate una nuova norma? Modificate quella? Noi vorremmo che lei ce lo dicesse. Mi pare invece che stiamo ricadendo in problemi antichi quando si era un po' dilatata l'agrimonia tra chi era Potenza e chi era del resto della regione, lo ha raccontato bene il Consigliere Cifarelli, perché purtroppo nei territori il problema c'è e non è solo una sofferenza dovuta a problemi atavici, no, c’è proprio una sofferenza attuale per quello che non sta accadendo oggi, perché si sentono soli, perché non c’è chi gli dice: ”Noi faremmo così”. Nessuno pretende “Noi faremo domani”, noi faremo tra 3 anni in questo modo, non c'è questo, Assessore Leone.
Lei dovrebbe leggere i quotidiani locali con onestà intellettuale e non prendere la scorciatoia di polemizzare con i giornalisti, arrivando a definirli pennivendoli solo perchè riportano notizie a lei non gradite. Non è così che noi risolveremo le crisi. E le dico di più, io le voglio dare un consiglio, la smetta di sentirsi accerchiato o sotto processo, nessuno ce l'ha con lei per partito preso, ci sarà un motivo per cui le nostre attenzioni  sono un po’ più caratterizzate, non è nulla, per l’amor di Dio, contro la persona, ma c’è solo tantissima preoccupazione per uno scenario di grande confusione che oggi francamente che poteva essere il giorno in cui questa confusione un po' si dipanava, a me personalmente mi pare che si implementi. Detto questo, nei pochi minuti che restano a disposizione vorrei riannodare il filo e riprendere da uno dei motivi per i quali io stesso le avevo chiesto di convocare di discutere in Consiglio Regionale di Sanità e cioè la sospensione del servizio regionale dell'UTIN e di conseguenza del servizio STAN per il trasporto dei neonati in condizioni gravi dai territori della Basilicata appunto all’UTIN di Potenza che è l'unico di tutta la Regione, cioè San Paolo Albanese a Palazzo San Gervasio, perché uno dei temi sui quali voglio rimarcare, ci sono questioni che possono sembrare che riguardi un territorio solo, ma che in realtà riguardano l'intera regione, la sanità è una ed è lucana, non si può ragionare per pezzi. Devo riconoscere, devo chiedere che fortunatamente a metà settembre avete riaperto l’unità, ma a noi resta la voglia di capire perché ha chiuso e perché non è stato fatto il necessario per evitare quella chiusura. Non servono le toppe tardive perché c'è una questione che deve tenere sempre in considerazione per quanto attiene alla sanità e lei è un medico, un buon medico, e sa benissimo che quando c'è in ballo la salute delle persone e la serenità delle famiglie non si può scherzare, non si può temporeggiare, anche perché qui si parla di bambini. In questo caso, ma anche più In generale affrontare le emergenze purtroppo non basta e i fatti lo dimostrano, non si può agire come se stessimo parlando di un settore normale, la sanità non lo è. Forse avete un po' sottovalutato il problema, forse avete sottovalutato che la gestione di un sistema complesso come quello sanitario Lucano cuba un bilancio di quasi il 70% di tutte le nostre risorse e allora non si può affrontare con il piglio dei conquistatori, di coloro i quali vogliono difendere un territorio, depauperandone un altro, bisogna farlo con una visione d'insieme che fino a oggi a me pare sia mancata.
Devo dire, in tutta onestà, che mi ha particolarmente colpito negativamente sulla vicenda dell’UTIN vedervi poi il giorno dopo andare al San Carlo, dare pacche sulle spalle alle famiglie, dire: “Non preoccupatevi”, rilasciare dichiarazioni avventate, forse anche al limite della diffamazione nei confronti dei medici. Voi tutto quello che è accaduto lo sapevate già, lo ha detto il Direttore Generale Barresi chiaramente, lo sapeva da mesi, perché vi ha informato con una nota ufficiale, di fatto scaricando su di voi tutta la responsabilità. La stessa cosa hanno fatto i sindacati, le direzioni sanitarie, le unità operative, vi hanno avvertito tutti, si poteva evitare questo disagio importante.
E poi un altro aspetto della vicenda, lo sa che l'ASL ha firmato un accordo con l'Ospedale di Bari per il servizio STEN a seguito della sospensione dell'UTIN del San Carlo? Noi l'abbiamo appreso Sempre attraverso quella stampa con La quale lei in qualche modo non va molto d'accordo e abbiamo presentato anche un'interrogazione datata 30 agosto su questa vicenda. Che accade ora? Chi paga questo servizio extraregionale? Perché sennò poi si fa presto a dire che si intende ridurre il deficit per l'immigrazione sanitaria, ma poi in concreto si incendio esattamente il contrario. E non posso poi non affrontare tutta la querelle legata alla radioterapia del San Carlo. Anche qui lei, Assessore, è stato ingenuo, ha commesso un'ingenuità, lo può dire, lo può ammettere. Io sono contento che oggi più che al Consiglio Comunale aperto di Potenza ha detto senza dubbio, senza se e senza ma, che la radioterapia del San Carlo non si chiude né oggi è né mai. C'è un’associazione, Vivere donna, che ci ha fornito un documento che io ho distribuito a tutti i Consiglieri insieme alla collega Sileo e che chiedo ufficialmente e formalmente di mettere agli atti di questo Consiglio, affinché le cose che siano dentro scritte restino nella storia di questo Consiglio Regionale e alla fine di questo documento, che è molto lungo e ruberebbe troppo tempo per poterlo leggere, ma, appunto, restando agli altri ognuno potrà consultarlo e tutti i cittadini potranno fare altrettanto, alla fine di questo documento, Assessore Leone, porta dei numeri rispetto alla radioterapia di Potenza che sono diversi da quelli che ha dichiarato lei e sui quali secondo me… Io ho visto la firma, io ho visto la firma. Concordo con lei, l'associazione…, diciamo, perché io chiedo di mettere agli atti questo documento, perchè l'associazione dice la stessa cosa., cioè che questi numeri, che sono diversi, sono dichiarati da fuori e dal San Carlo e noi lo mettiamo agli atti, così poi vedremo oggettivamente dove sta la verità e non mi voglio nemmeno attardare a difendere quello che è stato fatto in passato perchè lo ha raccontato bene il Consigliere Cifarelli, né mi voglio adagiare su uno scontro tutto strumentale. È chiaro che non a saremmo stati perfetti, d'altronde non lo è nessuno, ma abbiamo fatto scelte considerando quelli che erano i riferimenti normativi nazionali e non vogliamo più continuare con questo gioco delle parti perchè non penso che ancora per lungo tempo voi riuscirete a risolvere i problemi della sanità Lucana dicendo che la colpa è di quelli di prima. Credo basti, perchè rimbalzando le responsabilità invece di agire e invece di scegliere i problemi non si risolvono e quindi io torno a bomba. Io quello che vorrei capire è esattamente che idea sia della sanità Lucana perchè sono sei mesi che me lo chiedo e lo chiedo anche oggi, ma non sono riuscito a capirlo e in questo dibattito, lo dicevo prima, sono emersi spunti interessanti, importanti. Io per esempio non penso che servano delle marcette pantomimiche come quelle che sono state fatte ieri all'Ospedale San Carlo e mi duole che Consigliera Sileo, che stimo e che non ha bisogno di queste platee e palcoscenici si sia avventurata in una dinamica del genere. Non sono sufficienti due selfie, due parole in libertà su cose di cui non si conosce, si accarezzano le associazioni quando si va in Consiglio Comunale, poi magari si evita il reparto di radioterapia perchè si ha un po’ timore. Tutti questi sono segni di debolezza, non sono segni di forza, si fa così quando non ci sente sicuri. Io capisco perchè si è stati Senatori di un Governo Nazionale amico, non si è risolto un problema, dico uno. Io invito chiunque a dire un problema che il Governo precedente ha risolto della Basilicata, nessuno, e quindi oggi si trovano questi escamotage comunicativi che però francamente fanno un po’ ridire. Io devo dirlo e mi auguro che vengano trasformati in impegno su carte che sicuramente potrebbero essere più produttive.
Chiudo sull'unica parte dell'Assessore Leone, anzi, della non relazione dell'Assessore Leone che mi è piaciuta, quella finale. Lui fa un appello e io voglio raccoglierlo e penso di avere in questa mia relazione messo in evidenza dei punti chiari, posso ripeterti, radioterapia, chirurgia toracica, vicenda STEN, sono piccoli pezzi di un sistema più complessivo dal quale io penso che non solo io stesso, ma le intere forze del centro sinistra lucano, non si sottrarranno nell’offrire un contributo, quello più, diciamo, utile possibile.



Intervento POLESE resoconto nr. 11 del 08/10/2019
Argomento : RELAZIONE DELL'ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA, LEONE, SULLA SITUAZIONE DELLA SANITÀ IN BASILICATA
POLESE
Sì, grazie Presidente. No, la mozione, come d’intesa, era stata spostata ad oggi, proprio perché, nonché fosse a valle di una visita al carcere di potenza, riguardava di fatto delle esigenze che sono state sottoposte all’attenzione del Consiglio in quella visita e che riguardano per lo più misure di carattere sanitario, per cui ne abbiamo parlato già nella scorsa seduta di Consiglio. Vista l’ora, non mi dilungo e chiedo che venga messa in votazione.
POLESE
Grazie, Presidente. No, ne approfitto per leggere gli impegni della mozione. Si impegna il Presidente della Giunta Regionale di Basilicata ad attivarsi nei confronti dell’Azienda Sanitaria di Potenza, ASP, affinché vengano intraprese tutte le iniziative e/o gli accordi per garantire il servizio di ginecologia medica presso il carcere di Potenza, perché uno dei temi fondamentali era questo. il secondo impegno è a voler acquistare, mediante finanziamento regionale, l’attrezzatura per poter svolgere la panoramica dentale in loco, presso la casa circondariale. Perché questo, perché Assessore, ci spiegava la direttrice del carcere, che le spese che loro sostengono per il trasferimento dei detenuti nelle strutture convenzionate sanitarie per fare questo tipo di esame, sono notevolmente superiori rispetto a quelle di avere esattamente in loco il macchinario.



Intervento POLESE resoconto nr. 11 del 08/10/2019



Intervento POLESE resoconto nr. 12 del 14/10/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE POLESE DI FERMA CONDANNA DELLA GUERRA E DI SOSTEGNO UMANITARIO AL POPOLO CURDO
POLESE
Grazie, Presidente. Io volevo chiedere l'iscrizione e l'immediata discussione di una mozione che ha ad oggetto una questione di attualità molto delicata, che è la guerra che si sta verificando in Turchia, sulla quale abbiamo assistito a una presa di posizione abbastanza unanime anche all'interno delle forze politiche italiane. Noi pensiamo che sia compito, come già accaduto in passato, di questa Assise Regionale esprimere una posizione in merito, far sì che il Presidente Bardi posso portare nei luoghi deputati, quindi nella Conferenza dei Presidenti delle Regioni anche di usufruire del sostegno dei parlamentari lucani tutti per assumere una posizione, appunto, che è quella di ferma condanna di ciò che sta accadendo e di sostegno umanitario al popolo curdo. Questa mozione, ci tengo a riferirlo, oltre che essere stata firmata da tutti i Consiglieri delle Minoranze, ha anche la firma del collega Acito, per cui ne chiedono l'immediata iscrizione e discussione. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 13 del 17/10/2019
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
POLESE
Grazie, Presidente. Noi c’eravamo lasciati lo scorso Consiglio con al mia richiesta di iscrizione, che a questo punto oggi reitero di una mozione che aveva ad oggetto un’espressione, diciamo, di solidarietà, unanime, mi auguro, da parte del Consiglio Regionale nei confronti di ciò che sta accadendo in Turchia, con un mandato che si provava a dare al Presidente Bardi, che nella Conferenza dei Presidenti di Regioni e anche con un’azione positiva assieme a tutti i Parlamentari lucani, a prescindere dallo schieramento politico, potesse in qualche misura farsi portatore di un messaggio, che è appunto quello di questo Consiglio, di solidarietà per il popolo curdo, affinché ci si adoperi in tutte le sedi possibili e opportune per la fine del conflitto che sta animando purtroppo la Turchia. Vorrei, appunto, chiedere la votazione e l’immediata discussione.



Intervento POLESE resoconto nr. 15 del 05/11/2019
Argomento : DISCUSSIONE STATO DELLE RINEGOZIAZIONI IN CORSO IN MATERIA PETROLIFERA CON ENI E TOTAL E COMPOSIZIONE DELLE RELATIVE DELEGAZIONI TRATTANTI
POLESE
Grazie, Presidente. Io prendo atto con favore della relazione che ha fatto poc’anzi il Presidente Bardi, e voglio cogliere anche il suo invito finale, l’appello che ha fatto a un’unità istituzionale che vada al di là delle magliette, diciamo così, e dei partiti e della legittima dialettica politica che ognuno di noi prova a rappresentare in questo Consiglio e anche fuori da qui. lo approvo perché sul piano politico le sue affermazioni, diciamo alcune delle sue affermazioni, mi sembrano rilevanti sono contento che abbia superato quell’apparente imbarazzo che lo teneva e lo ha tenuto in silenzio sul tema per un po’ di tempo, e sono contento del fatto che il mio appello accompagnato anche da quello del Commissario regionale della Lega che ho letto questa mattina sulla Gazzetta del Mezzogiorno nella sostanza dei fatti sia stato accolto, il fatto che il Presidente Bardi ci rassicuri sulla gestione della tematica del petrolio in capo alla sua persona, personalmente, come più volte ha ribadito, per noi è una fonte di garanzia sotto due aspetti: quella che riguardava appunto la questione per cui noi oggi siamo qui riuniti e cioè la presenza della Lega al tavolo delle trattative sul petrolio, e quella relativa alla, dal nostro punto di vista, totale inadeguatezza dell’Assessore Rosa sulla questione dimostrata nelle ultime settimane. Ci fa anche piacere che il Presidente Bardi si rivolga ai lucani, anche se, Presidente, voglio sottolineare quello che è giusto, e cioè che noi oggi ci vediamo perché tutti i gruppi di Minoranza hanno sottoscritto una richiesta di Consiglio straordinario, nonostante più volte noi ci fossimo spesi affinché questo tema fosse trattato nella sua ordinarietà in Consiglio, ma come si dice in questi casi, è meglio tardi che mai, però mi preme sottolineare questo, mi preme ringraziare i colleghi della Minoranza che insieme a me hanno sottoscritto appunto la richiesta prontamente accolta, peraltro, dal Presidente Cicala.
Il rispetto dei lucani, dicevo, deve esserci oggi, e noi vogliamo cogliere con ritrovata sintonia le sue parole, e deve esserci però sempre perché a volte purtroppo noi abbiamo avuto l’impressione che il delirio dei pieni poteri abbia colto, magari non lei, ma molti esponenti della sua Maggioranza in quest’aula che si sono dimenticati spesso e volentieri che governano, ma pensando – più che governare – di comandare, invece noi pensiamo che questa Regione debba essere governata e non comandata. La vicenda che aveva sollevato Report qualche settimana fa, cioè la relazione indubbia, non entro nel merito della relazione, se fosse legittima o meno, questo lo decideranno altri poteri che non ci riguardano, ma la indubbia relazione tra Lega, Russia e petrolio aveva spinto la preoccupazione non solo nostra ma di tutti i lucani, a cui noi pure in qualche misura ci facciamo portavoce come fate anche voi, sull’opportunità o meno, anche alla luce della visita dell’allora Ministro degli Interni Salvini in campagna elettorale al Centro Oli di Viggiano a sostegno della sua compagine, sull’opportunità o meno che la vicenda petroli in Basilicata venisse trattata più che sul tema del “prima i lucani”, sul tema del “prima i russi”, e la cosa ci ha preoccupato.
Quindi voglio esprimere il mio ringraziamento per la sua presa di responsabilità, così come voglio prendere per buono il suo impegno, che ovviamente verificheremo, rispetto all’irrorazione delle compensazioni ambientali, perché lei ci ha detto che si impegnerà non solo a risolvere il problema, ma a far sì che le compensazioni ambientali siano retrodatate a partire dal 26 ottobre, cioè a data in cui effettivamente il fenomeno di cui noi abbiamo molto discusso e su cui ci siamo confrontati, si è verificato. Tanto più che proprio in quest’aula l’Assessore Rosa, in tempi non sospetti, a fine estate scorsa, e in maniera, a mio avviso, incauta, dichiarò che le trattative con Eni e con Total dovevano rimanere riservate. In realtà in queste ultime settimane l’Assessore Rosa ha collezionato una serie di gaffe incredibili, una dietro l’altra, tanto è vero che, come io stesso sottolineai a caldo, mentre Gianni Rosa, insieme ad altri pezzi della maggioranza, svolgeva una strampalata conferenza stampa il 29 scorso, io auspicavo, cosa che poi mi è stata confermata, che lei invece, che in quel giorno fortunatamente era assente, fosse a Roma a tentare di salvare il salvabile. Se poi a questo aggiunge che, sempre l’Assessore Rosa, in pochi minuti, sempre il 29 ottobre, ha parlato di Eni killer, dei lucani schiavi di Eni, una serie di farneticazioni, per poi ritrattare, per fortuna, con imbarazzo, le sue parole, lei comprende bene come ci ha sollevato il suo intervento rispetto alla totale consapevolezza che noi abbiamo, che l’Assessore Rosa non sia in grado di gestire questa partita. D’altronde è la prima volta che si ha proroga zero, proroga delle estrazioni e zero compensazioni, ma ripeto, lei ha assunto un impegno e noi vogliamo collaborare con lei ed auspicarci che lei riesca a portarlo a termine. Per cui, chiudo, io non ho molto altro da aggiungere dopo la sua relazione, con un appello che voglio fare io a lei: Presidente, non mantenga allo scuro mai l’opposizione, le associazioni ambientaliste, i sindacati, le parti datoriali e i lucani tutti. Come già fatto notare in sede di Consiglio Regionale qualche settimana fa, perché il silenzio su questa vicenda non è garanzia di trasparenza. Se così sarà, io ci sono e noi tutti ci saremo.



Intervento POLESE resoconto nr. 15 del 05/11/2019
Argomento : DISCUSSIONE STATO DELLE RINEGOZIAZIONI IN CORSO IN MATERIA PETROLIFERA CON ENI E TOTAL E COMPOSIZIONE DELLE RELATIVE DELEGAZIONI TRATTANTI
POLESE
Grazie, Presidente. No, ovviamente a sostegno dell’atto presentato dal collega Cifarelli in tutti i suoi contenuti e nel contenuto politico che è tutto a mio avviso ravvisabile dalla relazione del Presidente Bardi nella parte in cui avoca a sé la gestione e diciamo tutto ciò che riguarda il tema petrolio nelle sue trattative. Poi ci tenevo a fare una precisione metodologica, poiché il collega Cifarelli ha posto per primo il testo di una risoluzioni chiediamo che si voti prima il testo proposto dal collega Cifarelli.



Intervento POLESE resoconto nr. 16 del 19/11/2019
Argomento : MOZIONE SU UN RICONOSCIMENTO PUBBLICO E UN INVITO IN BASILICATA ALLA SENATRICE SEGRE A SEGUITO DEI RECENTI EPISODI DI ODIO RAZZIALE E SULLA COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE SPECIALE PER IL CONTRASTO AI FENOMENI DI INTOLLERANZA E ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA
POLESE
Grazie, Presidente. Ne approfitto per associarmi a quanto detto dal collega Cariello e a sottoscrivere la sua proposta. Voglio anche precisare a lei, all’aula ma ai cittadini che ci ascoltano che poc’anzi ci siamo riuniti nella conferenza dei Capigruppo e lei ha assunto l’impegno di una convocazione di un Consiglio ad hoc probabilmente il 3 dicembre o, se possibile, anche in una data precedente, per affrontare l’attività ispettiva ed eventualmente e mozioni, tenuto conto che sono un po’ di mesi che ci sono delle interrogazioni giacenti e che quindi è utile che siano affrontate.
Fatta questa premessa, prendo la parola per chiedere l’iscrizione e anche l’immediata discussione di una mozione che è stata firmata che non ha colore politico e che è stata firmata anche dai Gruppi di Forza Italia e di Bardi Presidente che prevede sostanzialmente un riconoscimento pubblico e un invito in Basilicata alla Senatrice Segre a seguito dei recenti episodi di odio razziale e la costituzione di una Commissione speciale per il contrasto ai fenomeni di intolleranza e istigazione alla violenza, non so se Presidente sia il caso che io la illustri ora o se procediamo dopo il voto, mi dica lei.
PRESIDENTE (CICALA)
Credo sia opportuno illustrarla, in modo tale di dare la possibilità ai colleghi di farsi un’idea di quanto esplicitato nella mozione, prego.
POLESE
Grazie. Allora, nella seduta di fine ottobre il Senato ha approvato senza nessun voto contrario una mozione appunto proposta dalla Senatrice Segre con cui ha deliberato di istituire una Commissione per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, ricordo che la Senatrice Segre è una superstite dell’olocausto e che è stata nominata Senatrice a vita nel gennaio 2018 dal Presidente della Repubblica Mattarella. Ricordo anche che l’osservatorio sull’antisemitismo che opera dal 1975 presso la fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano ha rilevato come la senatrice Segre sia stata oggetto di pesanti e continui insulti antisemiti. N data 5 novembre peraltro anche il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione con contenuti analoghi e si è appreso in queste settimane dell’assegnazione di una scorta alla Senatrice Segre da parte della Prefettura di Milano. Inoltre, voglio leggere un brevissimo estratto della mozione parlamentare che secondo me è significativo, che recita appunto così: “Negli ultimi anni si sta assistendo ad una crescente spirale di fenomeni di odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo che pervadono la scena pubblica, accompagnandosi sia con atti e manifestazioni di esplicito odio e persecuzione contro singoli ed intere comunità, sia con una capillare diffusione attraverso vari mezzi di comunicazione, in particolare sul web. Si pensi solo alla diffusione tra i giovani di certi linguaggi e comportamenti riassumibili nella forma del cyber bullismo – dove, Presidente, in Basilicata abbiamo una legge, peraltro nella passata Legislatura a mia prima firma – ma anche altre forme violente di isolamento ed emarginazione di bambini o ragazzi da parte di coetanei.”
Per questi motivi il testo della mozione impegna il Presidente Bardi e il Presidente della Giunta regionale ad invitare la Senatrice Liliana Segre per una visita istituzionale presso la sede regionale in occasione della quale manifestarle pubblica solidarietà a nome di tutti i rappresentanti di questa istituzione e dei cittadini lucani, e nella medesima occasione invitare la Senatrice Segre ad una visita presso l’aula consiliare ed un incontro con tutti i Consiglieri regionali per accogliere un suo intervento pubblico; in seconda battuta promuovere l’istituzione di una Commissione speciale di inchiesta regionale sul modello di quella approvata dal Senato della Repubblica per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.



Intervento POLESE resoconto nr. 16 del 19/11/2019
Argomento : MOZIONE SU UN RICONOSCIMENTO PUBBLICO E UN INVITO IN BASILICATA ALLA SENATRICE SEGRE A SEGUITO DEI RECENTI EPISODI DI ODIO RAZZIALE E SULLA COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE SPECIALE PER IL CONTRASTO AI FENOMENI DI INTOLLERANZA E ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA
POLESE
Preso atto che c’è una volontà da parte dei colleghi della Maggioranza che hanno con me co-firmato la mozione ad approfondirla anche col resto della Maggioranza, non ritengo utile mettere ai voti la discussione, che vada iscritta direttamente alla prossima seduta di Consiglio. Quindi ritiro la richiesta di messa in discussione oggi.



Intervento POLESE resoconto nr. 16 del 19/11/2019
Argomento : RISOLUZIONE SULLE ESTRAZIONI PETROLIFERE IN BASILICATA
POLESE
Grazie Presidente, per fatto personale perché sono stato citato dal collega Coviello che mi pone in un amletico dubbio, diciamo se consultarlo la prossima volta, prioritariamente e preventivamente la prossima volta che decido di esternare un mio pensiero pubblicamente, o se strapparmi i capelli rispetto alla sia disistima, sono un po’ indeciso diciamo tra queste due opzioni. Valuterò.
Scherzi a parte, è evidente che suggerisco al Consigliere Coviello innanzitutto di riascoltare la relazione, che forse non ha compreso, del Presidente Bardi e di riascoltare il mio intervento susseguente, in cui io ho reso merito e continuo a farlo al Presidente Bardi di aver assunto su di sé in maniera più convincente rispetto al passato una responsabilità, e di averla portata avanti in un determinato modo, ed è esattamente quello che io ho esternato, poi che il collega Coviello ha un po’ di insofferenza nei confronti della libertà di espressione, connota diciamo la sua appartenenza politica, e lo comprendo, purtroppo il mondo è questo, la democrazia è un’altra cosa, è un altro concetto, ci si esprime liberamente, con coerenza, agli atti è la mia dichiarazione, agli atti i fatti soprattutto, agli atti la relazione del Presidente Bardi che ha rimarcato come in prima persona abbia assunto su di sé una competenza che sin dalle origini gli apparteneva e quindi a maggior ragione allora io dovrei replicare dicendo che c’è stato un abuso politico in queste settimane da parte di altri, ma non sto qui, mi pare che la questione sia chiusa, che ci sia un tavolo, siamo molto curiosi di aspettare gli esiti di questo tavolo, continuiamo ad avere le nostre opinioni, continuiamo a rimarcare la totale inopportunità della presenza della Lega a quei tavoli – cosa che mi pare non sia avvenuta, fortunatamente – e mi pare che rispetto all’operato dell’Assessore Rosa io mantenga un mio giudizio critico, non mi pare di aver espresso nulla di trascendentale ma la prossima volta ho deciso, caro Consigliere Coviello, ti consulterò preventivamente.



Intervento POLESE resoconto nr. 16 del 19/11/2019
Argomento : RISOLUZIONE SULLE ESTRAZIONI PETROLIFERE IN BASILICATA
POLESE
Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto che ovviamente non può che essere contrario, questa non è una risoluzione, questa è acqua fresca, qui non si pone diciamo al centro del dibattito nulla, tutto resta avvolto nella segretezza, tutto resta avvolto nel mistero, non c’è confronto, leggo adesso una nota stampa del 25 ottobre di Agri Insieme Basilicata che è il raggruppamento di circa l’80% delle aziende agricole lucane che dice petrolio inaccettabile che comparto primario continui ad essere ignorato, diciamo le cose come stanno, la Maggioranza si è trincerata dietro ad un documentuccio per dare una risposta sperando di buttar via l’argomento il più lontano possibile e continuare riservatamente a portare avanti una trattativa. Capisco che è evidente che è difficile da accettare, che che ne dica il collega Coviello, un ridimensionamento sostanziale della Lega, ma non è che siccome viene ridimensionata la Lega bisogna ridimensionare l’intera Assise del Consiglio Regionale dalla trattativa sul petrolio, questa risoluzione sembra quasi essere diciamo ritorsiva da questo punto di vista, vuole mortificare in qualche modo quella che è la funzione di noi singoli Consiglieri senza poi uno specificato motivo, sembra quasi in qualche modo contraddittoria anche rispetto a quella che è stata ripeto una buona relazione del Presidente Bardi, anche alcune azioni, ricordo che io avevo chiesto al Presidente Bardi di impegnarsi con Eni e con le compagnie per un..., a proposito del collega Cariello, di solidarietà concreta nei confronti delle zone disastrate dal maltempo nei giorni precedenti, avevo chiesto al Presidente Bardi di provare a convincere le compagnie, il Presidente Bardi è riuscito in qualche modo ad ottenere un impegno, poi vedremo se si concretizzerà, quindi c’è chiaramente uno iato tra la buona volontà che noi pure riscontriamo e che va verificata del Presidente Bardi e quello che purtroppo questa Maggioranza un po' sgangherata prova a mettere in campo, questa risoluzione in qualche misura è totalmente insoddisfacente, 5 righe, 6 righe di banalità, mi sembra scritta all’angolo di un bar e non all’interno di un’assise regionale, io la trovo quasi offensiva nei confronti delle nostre prerogative e ovviamente accoglie non contrario, ma stra contrario rispetto ad un contenuto che non c’è.



Intervento POLESE resoconto nr. 16 del 19/11/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE LEGGIERI SUI TERRITORI COLPITI DA CALAMITÀ NELLE GIORNATE DELL’11 E 12 NOVEMBRE 2019
POLESE
Sì, grazie, Presidente. No, preannunciando il mio voto favorevole alla mozione a prescindere dall’accoglimento o meno dell’emendamento che fa il collega Braia, come credo anche il collega Braia, però io penso che l’emendamento del collega Braia sia molto utile e dia sostanza a questa mozione, ovviamente lo dobbiamo vedere un po', come dire, privato di quella connotazione politica che giustamente il collega Perrino, che su questo tema ha fatto battaglie molto dure negli anni, io lo ricordo, giustamente pone, però qui parliamo di altro, nello specifico, Presidente, mi rivolgo anche all’Assessore Merra che è qui oggi e in questo momento rappresenta la Giunta, c’è una nota del Presidente Bardi del 13 novembre delle 17:23 dove ragguaglia sulla trattativa con Eni e alla fine conclude dicendo: “Nel corso della riunione abbiamo con favore registrato la disponibilità di Eni ad erogare fuori dalle trattative un sostegno economico per far fronte ai danni causati dalle avversità atmosferiche che hanno interessato negli ultimi giorni le popolazioni del metapontino e del materano”, per cui secondo me rafforzare la mozione recependo l’emendamento di Braia e in qualche modo essendo lineare con l’impegno assunto dal Presidente Bardi è una cosa che dà un senso più concreto a questa mozione che secondo me è accoglibile, tutto qui.



Intervento POLESE resoconto nr. 16 del 19/11/2019
Argomento : MOZIONE DEI CONSIGLIERI PITTELLA E POLESE SU UNA RAPIDA DEFINIZIONE DELLO STATO AMMINISTRATIVO RELATIVO AI LAVORI RIGUARDANTI LA VIABILITÀ GALDO POLLINO
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Volevo approfittare della presenza dell’Assessore Merra per anticipare il punto 15 all’ordine del giorno, che è una mozione sottoscritta anche da me e a prima firma del collega Pittella su una rapida definizione dello stato amministrativo relativo ai lavori riguardanti la viabilità Galdo Pollino.



Intervento POLESE resoconto nr. 19 del 03/12/2019
Argomento : RICHIESTA DEL CONSIGLIERE PITTELLA DI DISCUTERE SUL TEMA RELATIVO AI PRECARI DEL SAN CARLO E SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE BARDI SULL’ACCORDO TOTAL
POLESE
Grazie, Presidente. No, io mi associo al rammarico del Capogruppo Coviello rispetto all'assenza dell'Assessore Leone, al quale peraltro avevo preannunciato poc'anzi che avremmo voluto ascoltare da lui una presa di posizione sulla vicenda dei precari di sanità. Voglio cogliere questa occasione, magari in parte il collega Coviello ci ha risposto, e io voglio anche riconoscere che c'è stato un impegno da parte di questa Giunta per una parte dei precari per i quali si è trovato una soluzione ponte fino a dicembre. Ma c'è una questione rilevantissima che non ha trovato soluzione ed è quella che riguarda non in circa 70 precari che sono beneficiari di questa soluzione ponte, ma ce ne sono oltre 40, 43 per i miei calcoli, ma forse anche qualcuno in più, se si sommano il gruppo delle ostetriche, che non è non è computato in questo conto, che in questo momento, dopo aver esaurito i loro 36 mesi di contratto, e su questo ha ragione il collega Coviello, è chiaro che dal punto di vista normativo non era possibile effettuare una mera proroga, però c'è un fatto, ci sono queste persone che sono in mezzo a una strada con le loro famiglie e c'è un altro aspetto che voglio rimarcare, perché quando il 29 settembre si fece quel Consiglio che tu, Tommaso, poc'anzi citavi, ci si diede delle rassicurazioni che poi in realtà non sono state rispettate, tanto è vero che l'Ospedale San Carlo è dovuto andare in ultra affanno, gli interventi rinviati, i reparti a rischio chiusura, per poi finalmente trovare una soluzione ponte, una soluzione, che, ripeto però non ha interessato tutti, c'è una larga parte che è a casa in questo momento, che non sa che cosa accadrà dopo dicembre e sa soltanto l'unica certezza che ha, che sa di essere a casa fino a dicembre.
C'è stato già un contatto con il Governo nazionale, c’è stata l’occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dove c’è stata un’interlocuzione che la rappresentanza dei precari con i sindacati ha avuto col Ministro Speranza che ha dato, diciamo così, un orientamento di lavoro, una traccia di lavoro per poter provare a mettere in campo una stabilizzazione a partire da gennaio ma, ripeto, ci sono 43 e oltre persone che in questo momento sono a casa, che denotano un affanno da parte degli ospedali e delle strutture sanitarie lucane per la loro assenza, 43 famiglie che in questo momento non percepiscono un reddito, per i quali io voglio chiedere, ne approfitto della presenza del Vicepresidente Fanelli, anche se ha un’altra delega, ma essendo Vicepresidente ed essendo presente in aula mi appello a lui, affinché questo appello, benché ci sia una difficoltà normativa, non resti vano, e si provi a trovare una soluzione, noi... penso su questo di poter parlare a nome di tutta la Minoranza, almeno del Centro Sinistra, siamo pronti a collaborare anche a un tavolo di lavoro in cui proviamo a sederci tutti e a trovare uno strumento che consenta a questi ragazzi di essere almeno messi alla pari degli altri e non discriminati, e in seconda battuta di continuare un’azione di moral suasion col modello nazionale affinché questa traccia di lavoro si concretizzi poi a gennaio in un’azione concreta che possa portare le famiglie e le nostre strutture ospedaliere ad una piena efficienza.



Intervento POLESE resoconto nr. 19 del 03/12/2019
Argomento : RICHIESTA DEL CONSIGLIERE PITTELLA DI DISCUTERE SUL TEMA RELATIVO AI PRECARI DEL SAN CARLO E SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE BARDI SULL’ACCORDO TOTAL
POLESE
Grazie, Presidente, al mio intervento potevo anche rinunciare, considerato l'ultimo scambio tra il Vicepresidente Fanelli e il collega Pittella. Io penso che si possa trovare una mediazione, cioè ha molto senso sospendere il Consiglio, convocare una Capigruppo e individuare immediatamente una data e si può anche oggi approvare una mozione che circostanzi l'oggetto del Consiglio su due questioni, perché io non vorrei che…, si rischia nella giusta necessità e desiderio di interessare il Governo nazionale di dimenticare che qui stiamo parlando di due platee, in effetti, c'è una che arriva fino a fine anno e c'è un'altra che è già a casa, cioè nel mentre noi stiamo discutendo, ci sono 43 persone che sono già a casa e su queste cose 43 persone la discussione non può essere rimandata a livello nazionale, è una discussione che dobbiamo provare ad approfondire qui, in questa Assise. Ecco perché io vorrei che in un atto di indirizzo che noi approviamo oggi circostanziato su questi due aspetti forse il secondo più importante del primo, perché capite bene che ogni ora che passa, ogni giorno che passa queste persone sono senza uno stipendio e le strutture sanitarie sono senza validi collaboratori, io circostanzierei a questo punto e all'altro punto un atto di indirizzo che approviamo oggi all’unanimità su cui circostanziato l'oggetto del Consiglio di martedì o anche prima, se fosse possibile, nella misura in cui però è ovvio debbano essere presenti tanto l'Assessore, quanto il Presidente.



Intervento POLESE resoconto nr. 19 del 03/12/2019
Argomento : RICHIESTA DEL CONSIGLIERE POLESE DI ISCRIZIONE DI UNA MOZIONE SUL TEMA DELLA SANITÀ E DEI PRECARI
POLESE
Grazie, Presidente. No, solo per chiedere l’iscrizione e non la discussione di una mozione che ha ad oggetto il problema che abbiamo trattato poc’anzi e un po’ quelle che son le risultanze emerse dal dibattito consiliare, che vorrei fosse iscritta all’Ordine del Giorno e ovviamente poi discussa nella seduta che dedicheremo il 9 di dicembre al tema della sanità e dei precari.



Intervento POLESE resoconto nr. 19 del 03/12/2019
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE NUMERO 7 DEL 2019, ISTITUZIONE DELLA GIORNATA LUCANA PER LA LOTTA ALLA DIPENDENZA DEL GIOCO D’AZZARDO, COME DA RICHIESTA DELLA CONSIGLIERA SILEO, AI SENSI DELL’ARTICOLO 38 COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE.
POLESE
Sì, grazie Presidente. No, ovviamente i complimenti alla collega Sileo non sono di rito, io penso che questa sia un’iniziativa che denoti una sensibilità e riprovi anche la capacità e la competenza della collega, questo a riprova, Tommaso, che quando ci sono iniziative meritorie noi siamo i primi a render merito, a prescindere da chi provengano.
Il collega Braia non ha bisogno di essere difeso, però è evidente, cioè se lo vogliamo nascondere lo possiamo fare, però io penso che in quest’aula, anche perché c’è chi è in sala, chi si guarda da casa con lo streaming, non dobbiamo fare il festival dell’ipocrisia, è evidentissimo che su questa tematica c’è una discussione, come ce ne sono state tante anche in passato per la verità, molto intensa all’interno della Maggioranza, ed è altresì evidente che l’atto che noi andiamo ad approvare oggi, quello della collega Sileo in maniera unitaria dice, per citare una metafora che feci un po’ di tempo fa, che noi siamo vegetariani, e c’è di contro un altro atto di cui si sta discutendo, e su questo ha ragione però il Consigliere Acito, che può arrivare a una qualunque altra definizione che al momento ci pare ci dica: “Noi siamo carnivori”, questo è, ahimè, ad oggi uno stato di fatto, poi io sono tra quelli che non ha un pregiudizio nei confronti degli atti, men che meno nei confronti delle persone; non sarà così, la stesura finale di quella norma citata porterà a un risultato che è conforme e concorde a quello che stiamo approvando oggi? Vedremo, anzi auspichiamo che sia così perché ci sembra che la linea che tracci oggi la collega Sileo sia la linea da seguire su questa tematica, ed è una linea chiarissima, netta, inequivocabile, ha fatto bene lei, e la voglio ringraziare oggi, a donarci questo segnalibro, dice parole chiare: “Non si presta a strumentalità, non si presta ad equivoci, l’uso migliore della vita è di spendersi per qualcosa che duri più della vita stessa”, ecco io voglio far mio l’auspicio che ci dona la collega Sileo e considerare che i nostri moniti, chiamiamoli così, vengano recepiti e che si possa tenere fede a questa linea.



Intervento POLESE resoconto nr. 20 del 09/12/2019
Argomento : COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA IN ORDINE ALLA SITUAZIONE DEI PRECARI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO DI POTENZA
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Ho ascoltato con molta attenzione il dibattito di oggi. Una risoluzione, un atto che ha l’ambizione di provare a racchiudere quelle che sono le risultanze di un dibattito in un atto. E a me fa un po’m sorridere come ci si sia discostati, ma sarà parte del mio intervento, dalle parole dette fino a stamattina, fino a pochi minuti fa, e da un cambio di posizione politica. Io comprendo, diciamo, il tentativo di giustificare l’ingiustificabile, cioè una totale retromarcia rispetto a quanto dichiarato, rispetto ad azioni che sono state messe in campo e che io mi sono preso la cura meticolosissima di mettere in fila e di raccontare ai lucani, perché è giusto che, quando si esprime un voto, ci sia assuma le proprie responsabilità. Faccio un piccolo passo indietro ed una premessa, e voglio sottolineare una riflessione rispetto all’intervento di apertura dell’Assessore Leone, al quale io ho riconosciuto la capacità di avere dato una risposta per me parziale e dubitativa sul futuro rispetto ad una platea di precari, ma che penso che oggi si sia palesemente contraddetto in un esercizio, diciamo così, discrezionale del concetto di legittimità. Cioè, l’Assessore Leone ci ha rimproverato, rimproverato chi nella passata legislatura governava, di non avere avuto il coraggio di superare di fatto una norma nazionale. Ha richiamato un intervento dell’allora Sottosegretario De Filippo, che in verità, diciamo, mi prega di smentire quelle parole, ritiene di non averle mai pronunciate, almeno non come lei, Assessore, ci ha raccontato. Ma nel mentre lei ci invita, o ci rimprovera per non avere avuto questo coraggio eversivo nei confronti di quella norma, nello stesso tempo si richiama ad una totale ed assoluta rispettabilità della legittimità di atti ed azioni nella misura in cui, e lo dico al mio amico Dino Bellettieri, che stimo e rispetto al di là delle posizioni politiche diverse, nella misura in cui, caro Dino, è evidente che qui non c’è una platea che sta strumentalmente applaudendo, c’è una platea di persone che, si vede dalla mattina alla sera sbattuta in mezzo alla strada ed è in apprensione, e penso che su questo, onestamente lo credo, nessuno di quelli che sono presenti qui in aula, desidera, diciamo, infliggere a queste persone un ulteriore stato di ansia e di sofferenza come prova chi purtroppo va in mezzo alla strada. E non c’è nemmeno la disonestà intellettuale nel voler dire che c’è in capo all’Assessore Leone il desiderio di mettere queste persone in mezzo alla strada, non pensiamo questo. io non penso, Assessore, che nessuno sia puro d’animo, né lei, né io che sto parlando, né tutti quelli che stiamo qui dentro, ma nemmeno credo che ci sia questa volontà così malefica. Penso semplicemente, e mi voglio rifare alle parole del collega Zullino, che secondo me ha inquadrato perfettamente la situazione, penso che ad un certo punto c’è stata una scelta politica. Si poteva decidere, come lei ha rimproverato a noi di fare una norma con il rischio che poteva essere o meno impugnata, e dare una possibilità a queste persone di arrivare alla fine dell’anno, oppure di seguire pedissequamente una norma. Questa maggioranza ha scelto questa seconda strada. E’ una scelta politica, se ne assumerà politicamente la responsabilità, poi vedremo che farà il Governo nazionale. Ma non ribaltiamo la partita in capo al campo del Governo nazionale, perché è una partita tutta regionale.
Vengo invece alla risoluzione. Io penso che la risoluzione tracci sul piano giuridico dei passaggi tali che, se approvata, metterebbe, diciamoci le cose come stanno, metterebbero il Presidente Bardi nelle condizioni, a mio avviso, anche di tutela giuridica, di procedere alla rescissione contrattuale nei confronti del Direttore Barresi. Ora, i giornali li leggiamo tutti, gli scambi di opinione ce li facciamo, è chiaro che questa è l’opinione anche di una parte della maggioranza, è chiaro che pocanzi avete sospeso un Consiglio Regionale esattamente su questo tema, ed è chiaro che le posizioni strumentali, anche un po’ teatrali, di Dino Bellettieri e di altri che sono intervenuti prima, servono per mascherare un imbarazzo totale ed assoluto, perché, se foste coerenti, questa risoluzione voi la votereste. E aggiungo simpaticamente rispondendo all’amico Tommaso Coviello, che spesso e volentieri cita i social network. I social network non li usa solo il collega Braia o il sottoscritto. Purtroppo, diciamo, li usano un po’ tutti. Allora io voglio leggere qualcosa che è stato scritto in questi giorni, non tantissimo tempo fa. Poi possiamo fare anche il gioco che indoviniamo chi l’ha scritto. Parto dalla prima affermazione roboante, com’è nel suo stile, fatta venerdì 6 dicembre, quindi pochi giorni fa. “Oggi sono stato all’Ospedale San Carlo di Potenza. Il grido di allarme è totale, si deve capire altrimenti è il declino così sentenzia il senatore della Lega Pasquale Pepe 3 giorni fa. Leggo poi stamattina sul Quotidiano della Basilicata un’intervista della collega Dina Sileo che spesso e volentieri al di là delle appartenenze ho apprezzato nel merito di alcune questioni, stamattina la collega Sileo il cui titolo virgolettato e quindi credo letterale dell’articolo è “Il San Carlo con i conti in rosso: è ora che Barresi si dimetta”, e ad una domanda che fa il giornalista la collega Sileo addirittura ci preannuncia che presenterà in Consiglio Regionale un atto, una mozione, un atto politico o amministrativo in cui inviterà il Direttore Barresi a dimettersi, aggiunge anche a modi sfida nei confronti delle Opposizioni “Voglio vedere se le Opposizioni del centrosinistra avranno il coraggio...”, cita se non erro proprio il collega Pittella, eccolo qui, qualche settimana fa Pittella in Consiglio disse che se avessimo votato per la risoluzione del contratto di Barresi lui ci sarebbe stato, se sono realmente così responsabili come dicono quindi dovrebbero avallare una iniziativa in questo senso, cari colleghi Bellettieri e Coviello, che vi siete diciamo affannati, io lo capisco, è veramente molto complicato il lavoro che vi attende nei vostri interventi perché smentire i colleghi che pubblicamente e in maniera reiterata in ultimo un’ora fa sempre sui social network, caro Tommaso, la collega Sileo, un’ora fa: “Mi aspetto che davanti ad una gestione manifestamente incapace del Direttore Generale dell’azienda ospedaliera San Carlo l’Assessore Leone e la Giunta tutta adottino quei provvedimenti che possano dare risposte inequivocabili ai cittadini che hanno riposto in noi la speranza di cambiamento”, attenzione, parliamo di provvedimenti inequivocabili, non parliamo della generica mediazione che avete trovato qua affianco dicendo vabbè, pigliamo un po' di tempo, diciamo che è sotto osservazione il Direttore e così siamo tutti contenti, un po' di politica l’abbiamo fatta tutti quanti, sarebbe stato preferibile venire in aula e dire con estrema chiarezza e senso di responsabilità su questo punto la Maggioranza è spaccata, vogliamo aggiornare il dibattito invece di fare questa farsa e questa pantomima? Sarebbe stato politicamente ed eticamente più corretto, invece siamo davanti ad una farsa, le parole sono scritte, io non aggiungo altro e vi preannuncio che qualunque cosa voi diciate non interverrò nemmeno in replica e nemmeno per fatto personale perché è talmente evidente queste parole che sono scritte sui giornali e sui social network che tornare indietro in poche ore non è simbolo di responsabilità.



Intervento POLESE resoconto nr. 20 del 09/12/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE VIZZIELLO RELATIVA ALLA FARMACIA DEI SERVIZI
POLESE
No, solo, Presidente, per dire che voterò a favore dello spostamento del punto, però all’Ordine del Giorno c’era una mozione che aveva a oggetto, diciamo così, una sorta di prosecuzione della discussione che avevamo fatto pocanzi sulla sanità, però vedo che l’Assessore leone è andato già via, per cui auspico che nel prossimo Consiglio oi tra l’altro la mozione riprendeva un po’ i contenuti di alcune delle cose che aveva detto l’Assessore Leone e quindi credo alcuni impegni assunti, credo che potrebbe essere approvata anche dalla Maggioranza, per cui auspico che possa essere ricalendarizzata al primo punto del Consiglio prossimo venturo, grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 21 del 19/12/2019
Argomento : APPROVAZIONE DELLA DELIBERAZIONE N. 82 DEL 13 SETTEMBRE 2019 DELL'AZIENDA TERRITORIALE PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DI MATERA, ATER MATERA, AVENTE AD OGGETTO: “VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021 ESERCIZIO 2019 DI COMPETENZA E DI CASSA. CONTROLLO AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE NUMERO 11 2006 DGR N. 869 DEL 30 NOVEMBRE 2019”
POLESE
Grazie, Presidente. Approfitto di questa seduta un po’ solitaria per esprimerle formalmente il mio rammarico per due questioni: la prima è il fatto che sia diventata ormai d’uso comune questa abitudine di far venir meno il numero legale una volta che la Maggioranza, legittimamente, ha fatto i propri interessi, e di fatto costruendo un’implementazione ad infinitum dell’Ordine del Giorno nel nostro Consiglio regionale che ormai è arrivato, non so, a 40-50 punti, e che è francamente intollerabile. Quindi io voglio esprimerle formalmente questo rammarico, auspicando che il nuovo anno cominci con una dinamica assolutamente diversa in cui ci sia maggiore rispetto delle Minoranze, anche sul piano politico, e dove prima di ogni Consiglio si possa in qualche misura anche, come dire, affrontare il tema dell’Ordine del Giorno e dei lavori dell’Ordine del Giorno e possa essere garantita la trattazione di alcuni atti che sono urgenti; oggi il numero cadrà, come è ormai prassi, su una materia importante che era quella che avevamo trattato nell’ultimo Consiglio e riguardava il precariato e la sanità. Ritengo quest’atteggiamento molto, molto irresponsabile, e mi deve consentire di dolermene pubblicamente.
La seconda questione che voglio approfittare per sottoporre all’attenzione sua, visto che l’assise è deserta, è quella che concerne l’attività ispettiva: io ho dovuto cambiare modalità sull’attività ispettiva e procedere per iscritto, perché è l’unico modo affinché si possa rispondere alle tantissime istanze dei cittadini lucani, perché anche su questo punto ci sono ritardi astronomici, parliamo di interrogazioni estive che ancora non sonno state trattate, credo che questo non sia un iter corretto, e la pregherei che nel mese di gennaio lei possa, alla prima conferenza di Capigruppo utile, calendarizzare tassativamente una seduta al mese – come si è sempre fatto negli anni passati – sull’attività ispettiva, siamo disponibili, l’abbiamo detto, credo che lo sia anche il Movimento 5 Stelle a targhettizzare l’attività ispettiva per materie con i singoli Assessori, ma francamente non è concepibile che interrogazioni che giacciono dal mese di luglio e di agosto non siano state ancora discusse a dicembre inoltrato in quest’aula. Mi affido al suo buonsenso e alla capacità che lei ha di governare quest’aula e al buonsenso dei Capigruppo di Maggioranza, vedo che c’è qui il collega Quarto e mi affido a lui affinché si faccia portavoce con gli altri Capigruppo, affinché questa che è una legittima istanza di rappresentanza politica delle Minoranze venga assolutamente presa in considerazione.



Intervento POLESE resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 25 DEL 2019: RIORDINO DELLA DISCIPLINA PER AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE (ARPAB)
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Non tanto per intervenire sulla discussione tra l’Assessore Rosa e il collega Braia, ma per intervenire sull’emendamento e per aggiungere anche un elemento di precisazione secondo me da tenere in considerazione nel futuro. È chiaro che l’emendamento che fa il collega Vizziello in qualche modo chiarisce e prova ad attenuare un vulnus nella norma, noi restiamo ovviamente consapevoli e sulla posizione che poteva in qualche modo farsi di più, probabilmente mantenere quell’impostazione organizzativa; ma io voglio aggiungere che nella parte in cui l’esplicitazione che peraltro è un po’ ultronea che fa il collega Vizziello nell’emendamento sulla potenziale apertura di altre sedi, si è fatto riferimento giustamente al Comune di Viggiano, voglio ricordare che c’è un verbale proprio stipulato durante una riunione al Comune di Viggiano con ARPAB e con altri 35 Sindaci in cui, assieme all’ipotesi del Comune di Viggiano, si è vagliata anche l’ipotesi del comune di Corleto alla luce di quello che è l’imminente inizio di attività estrattiva e che va assolutamente tenuta in considerazione, no, poiché l’emendamento giustamente dice “Ulteriori sedi ove sia necessario”, io pregherei a questa assise, alla Giunta e all’Assessore Rosa eventualmente che se ne dovrà certamente discutere, ma di tenere in considerazione quel verbale e ovviamente le esigente del Comune di Corleto e di quell’area.



Intervento POLESE resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 25 DEL 2019: RIORDINO DELLA DISCIPLINA PER AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE (ARPAB)
POLESE
Grazie, Presidente. Torno sul dibattito che era iniziato sull’articolo precedente e sull’emendamento, perché devo dare atto che alcuni suggerimenti sono stati già recepiti in Commissione quando fu audito l’Assessore Rosa e seppure anche io come i colleghi Braia e Cifarelli avrei preferito il mantenimento dello status quo ante sul piano organizzativo dell’ente, credo che l’approvazione di questa batteria di 9 emendamenti in realtà una parte di natura sostanziale, ma una parte di natura meramente formale che ovviamente serve ad adeguare la norma all’eventuale ipotetico accoglimento di quelli di sostanza dal mio punto di vista rende tutto sommato funzionale questo organismo, innanzitutto ne cambiamo la denominazione, lo trasformiamo da un Comitato tecnico generico in un Comitato di indirizzo e programmazione permanente esultandone in qualche maniera il ruolo generale sulle attività dell’agenzia e permettendo così una più ampia partecipazione nella platea non solo istituzionale, ma anche politica alle vicende di cui si occuperà, penso per esempio alla previsione che impone la presenza obbligatoria dei Sindaci o loro delegati, dei Comuni interessati alle emergenze ambientali igienico e sanitarie nonché la presenza già citata prima dall’Assessore Rosa del Presidente, Vicepresidente della Seconda Commissione regionale che è la Commissione che ha ereditato in qualche misura anche la funzione politica di controllo dell’azione di Governo nonché dei Presidenti di Commissioni competenti per materia lì dove ci sono questioni da affrontare che hanno una valenza che vada anche oltre quelle che sono le competenze tradizionalmente funzionali dell’ARPAB, per cui io penso che l’approvazione di questa batteria di emendamenti che ripeto sono collegati l’uno con l’altro, ma che incidono sostanzialmente su tre questioni perché un lavoro di limatura è già stato effettuato nel testo che poi è arrivato in Consiglio dopo l’audizione in Commissione possa garantire in qualche modo un luogo di costruzione di politiche utili e a salvaguardia dei cittadini lucani anche all’interno dell’ARPAB.



Intervento POLESE resoconto nr. 23 del 27/01/2020
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 26 DEL 2020: AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO DELLA REGIONE BASILICATA, DEGLI ORGANISMI E DEGLI ENTI STRUMENTALI DELLA REGIONE BASILICATA PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2020
POLESE
Sì, grazie, Presidente. No, per spiegare perché il voto sarà favorevole, nonostante in Commissione ci sia stato un voto di astensione, un voto di astensione dovuto alla contestazione che noi abbiamo fatto, anzi, in realtà noi ci siamo allontanati al momento del voto sul provvedimento in virtù del fatto che avevamo chiesto…, e questo vale come buona pratica che voglio approfittare di quest'Aula per estendere quest’appello a tutti i Presidenti di Commissione, cioè la facoltà concessa a tutti i Commissari, ovviamente non solo a quelli di Opposizione di richiedere sui punti all'Ordine del Giorno le audizioni più efficaci, più necessarie alla esplicazione degli atti. Questa facoltà su un atto che, ripeto, è una promanazione della passata Amministrazione Regionale, un atto di cui andiamo molto, molto orgogliosi, perché si è provato per la prima volta ad affrontare con nettezza e con senso di grande responsabilità una vicenda importante come quella di Bucaletto e che penso i cui meriti vengono riconosciuti al Governo Pittella, alla sua Maggioranza, a tutti coloro i quali ci hanno creduto, è stato in qualche misura minato, e questo mi dispiace, oggi ci tenevo a sottolinearlo, e anche affidarmi a lei, Presidente, affinché questi diritti e queste funzioni di noi Commissari possano essere garantiti nelle Commissioni, dicevo, minato da un atteggiamento che poteva tranquillamente essere evitato, avremmo fatto l'audizione, avremmo portato l'altro in Commissione e oggi in Consiglio. Così non è stato, lo voglio sottolineare, ma voglio per il merito dell’atto annunciare il voto favorevole, nonostante metodologicamente non abbia condiviso come ci siamo arrivati.



Intervento POLESE resoconto nr. 23 del 27/01/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE POLESE E ALTRI AVENTE AD OGGETTO; "RICONOSCIMENTO PUBBLICO ALLA SENATRICE LILIANA SEGRE A SEGUITO DEI RECENTI EPISODI DI ODIO RAZZIALE E COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE SPECIALE PER IL CONTRASTO AI FENOMENI DI INTOLLERANZA ED ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA"
POLESE
Sì, grazie Presidente. Per dare un senso ancora maggiore alla giornata della Memoria di cui lei oggi insieme all’ufficio di Presidenza si è fatto promotore di un’iniziativa a mio avviso molto toccante e molto importante, poiché abbiamo in giacenza da diverse settimane all’Ordine del Giorno una mozione che è al punto numero 27 e che ha ad oggetto proprio un riconoscimento pubblico alla Senatrice Segre, peraltro citata nella poesia oggi che ci è stata brillantemente esposta qui in questa assise, io chiedo che si voti l’anticipazione del punto numero 27 per la discussione, e mi auguro l’approvazione, perché su questi temi non ci sono colori politici e non c’è nulla su cui potersi disting uere, l’approvazione di questa mozione, e quindi chiedo l’anticipo del punto numero 27.
PRESIDENTE (CICALA)
Bene. Allora colleghi, come richiesto dal collega Polese, metto ai voti la richiesta di anticipazione del punto 27, la mozione numero 40, come da anticipazione dello stesso proponente.
Quindi votazione aperta.
Votazione chiusa.
Votanti 16, favorevoli 16, l’anticipazione della mozione è approvata. Solo un attimo, diamo tempo al collega di cambiare la scheda, quindi prende il posto del Segretario quale Consigliere più giovane. Lo stesso collega ha chiesto l’immediata discussione, quindi vuole prima illustrarla prima di votarla, quindi chiede la parola, ne è data facoltà, prego, collega.
POLESE
Sì, grazie, Presidente. I fenomeni che purtroppo si sono susseguiti in questi ultimi mesi, non ultimo uno di pochissimi giorni fa, quello di Mondovì, la scritta qui abita un ebreo con la Stella di David ci porta ad un’attualità fortissima del problema e la decisione di intervenire con una mozione che è un atto ovviamente simbolico e che andrò anche a modificare rispetto al dispositivo così come concordato con le forze di Maggioranza e voglio ricordare che la mozione è stata anche sottoscritta e firmata dai colleghi di Forza Italia deve portarci assolutamente ad un atto di responsabilità e all’adesione di una campagna che è in realtà una campagna nazionale contro l’odio, contro la violenza e contro l’antisemitismo, aggiungo anche che farò dono a tutti i colleghi Consiglieri di un braccialetto che ho qui con me perché ho aderito ad una campagna, quella del giornalista Bottura di Repubblica che ha appunto messo in vendita con uno scopo benefico, di beneficienza perché il ricavato di questi braccialetti andrà al Museo della Resistenza di Roma, quindi uno scopo nobile, io ho inteso diciamo acquistarli e fare a tutti i colleghi il dono di questo braccialetto affinché possiamo noi non dimenticare mai le cose che abbiamo ascoltato oggi, leggo soltanto il dispositivo così come modificato affinché si possa votare con consapevolezza, tutto ciò premesso rilevato e considerato si impegna il Presidente della Giunta Regionale ad invitare la Senatrice Liliana Segre per una visita istituzionale presso la sede regionale in occasione della quale manifestarla pubblica solidarietà a nome di tutti i rappresentati di quest’istituzione e dei cittadini lucani, nella medesima occasione ad invitare la Senatrice Segre ad una visita presso l’aula consiliare e ad un incontro con tutti i Consiglieri Regionali per raccogliere un suo intervento pubblico, a valutare l’istituzione di una Commissione Speciale Regionale per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo ed istigazione all’odio e alla violenza, quindi il dispositivo così come modificato con la premessa chiedo che venga messo ai voti.



Intervento POLESE resoconto nr. 24 del 04/02/2020
Argomento : MOZIONE N.39 DEI CONSIGLIERI ZULLINO, VIZZIELLO E BALDASSARE, PALAZZINE ATER DI MATERA NEL COMUNE DI IRSINA – RICHIESTA RISORSE DAL BILANCIO REGIONALE 2020
POLESE
Grazie, Presidente. No, non per rompere questo idillio meraviglioso, ma per ricordare che noi oggi stiamo veramente approvando una mozione. Dobbiamo essere fiduciosi del fatto che si stanziano le risorse, altrimenti resta questo clima gioioso meraviglioso, ma nella sostanza il problema non si risolve. Voteremo tutti questa mozione, daremo mandato all'Assessore e al Presidente di portare a termine e di stanziare le risorse, vedremo se l'impegno sarà mantenuto. Se così sarà, allora sì, avremo realizzato una cosa utile per la Basilicata.



Intervento POLESE resoconto nr. 25 del 10/02/2020
Argomento : “MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE NUMERO 30 DEL 27 OTTOBRE 2014 RECANTE: MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO (G.A.P), D’INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ZULLINO - RICHIESTA ISCRIZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 38, COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE”
POLESE
Non ho capito la sua chiosa sul regolamento. I 60 minuti mi pare di capire che restino per il voto dalla presentazione dell’emendamento, non mi pare di ricordare – e se sbaglio la prego di ricordarmi la norma – che il fatto che ci siano più firme diciamo superi la tempistica dei 60 minuti. A mia memoria non è così ma mi corregga se sbaglio, mi dica gli estremi (voci sovrapposte)



Intervento POLESE resoconto nr. 25 del 10/02/2020
Argomento : “MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE NUMERO 30 DEL 27 OTTOBRE 2014 RECANTE: MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO (G.A.P), D’INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ZULLINO - RICHIESTA ISCRIZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 38, COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE”
POLESE
Sì, grazie, Presidente. per dichiarazione di voto. Mi dispiace, e spero che non utilizzi il meccanismo del fatto personale citare il collega Zullino che, a proposito dell’intervento di Braia, ha parlato di teatro. Perché quello che abbiamo assistito nella giornata di oggi, definirlo farsa, è essere di buon cuore nei confronti di una maggioranza che, nelle rarissime occasioni in cui tenta di fare un po’ di attività politica, difetta, oggettivamente, di coraggio. Perché dico questo, perché nella giornata di oggi è stato evidente, al di là delle spaccature interne, al di là di tutto quello che è sotto gli occhi di tutti e che è stato raccontato, purtroppo, bene dalla stampa, e mi rammarica aver ascoltato molti colleghi, tra le righe, prendersela con la stampa. La stampa è il sale della democrazia, della libertà. E’ sbagliato attaccare la stampo, quando non ci piace quello che scrive. Ve lo dice chi ha governato per molti anni ed è stato oggetto più volte di critiche, a volte ritenute giuste, a volte ritenute meno giuste, ma mai si è lasciato andare a commenti negativi nei confronti della libertà di stampa. Così come, Presidente Cicala, mi rivolgo a lei, io credo che oggi si sia fatta un po’ di giurisprudenza rispetto a ciò che è accaduto nella gestione dei lavori consiliari. Anche la scelta di tempi più dilatati non è stata condivisa nella Capigruppo, non è stata condivisa con le minoranze e il fatto che si sia ritenuto questo odierno un tema serio, mi consentirà di dire che, nella sua rilevanza, ci mancherebbe (incomprensibile), ma onestamente, una relazione programmatica di un Presidente, mi sembra che sia un tema assolutamente più rilevante. E allora, la vorrei invitare, nelle prossime sedute, nelle prossime occasioni, a condividere, come bene ha detto, in chiusura del suo ultimo intervento sugli aspetti regolamentari, ad una maggiore condivisione nella gestione d’aula, che, comprendiamo benissimo, debba essere svolta anche nell’interesse della maggioranza, ma non può essere svolta esclusivamente nell’interesse della maggioranza. Credo che oggi abbiamo assistito a più di 10 sospensioni, il che mi sembra irrituale. Aggiungo esprimo un altro rammarico perché a margine della Capigruppo di oggi invece l’Assessore Merra aveva detto che non era disponibile oggi eventualmente a trattare un tema bensì molto, ma molto più serio che è quello sui trasporti, se non altro per quello che...



Intervento POLESE resoconto nr. 25 del 10/02/2020
Argomento : “MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE NUMERO 30 DEL 27 OTTOBRE 2014 RECANTE: MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DEL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO (G.A.P), D’INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ZULLINO - RICHIESTA ISCRIZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 38, COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE”
POLESE
Non entrerò sul tema, Presidente, non entro sul tema dei trasporti perché non è questo, però esprimo il rammarico perché l’Assessore Merra è stata presente fino alle ore 19:00 in aula quando aveva detto che non era disponibile stante l’emergenza credo maggiore rispetto al gioco di azzardo ritengo opportuno che sarebbe stato utile oggi affrontare anche a fronte di una richiesta...
PRESIDENTE (CICALA)
Però, collega, mi sembra...
POLESE
Però, Presidente, se mi vuole censurare nel merito delle mie considerazioni...
PRESIDENTE (CICALA)
No, no, collega, è un fatto di correttezza nei confronti del collega Merra, non può rispondere in questo momento...
POLESE
Sì, non c’è dubbio, ma c’è il Vicepresidente Fanelli che può rispondere.
PRESIDENTE (CICALA)
No, vabbè, ma i lavori li gestisce il Presidente.
POLESE
Sì, non c’è dubbio, però lei mi sta censurando, Presidente, la prego.
PRESIDENTE (CICALA)
Io sto replicando semplicemente, la collega Merra sicuramente le potrà rispondere, però...
POLESE
Ma non c’è dubbio, ma io non ce l’ho con la collega Merra personalmente, non c’è nulla diciamo di personale, ci mancherebbe altro.
PRESIDENTE (CICALA)
Allora, procediamo.
POLESE
È solo per mettere in evidenza che c’è una scelta politica e questo me lo deve consentire da parte di questa Maggioranza di trattare oggi un argomento piuttosto che un altro che diciamo prima o poi arriverà in questa assise consiliare, quindi non si sfuggirà da questo argomento.
Vado avanti sperando di non essere interrotto. Devo aggiungere un’altra cosa, diciamo si è chiuso il Festival di Sanremo e mi pare che si sia aperto quello del pannicello caldo perché le cose che ho ascoltato oggi negli altri interventi a giustificazione di una norma sulla quale nel merito si può essere d’accordo o non d’accordo, io non sono d’accordo perché ero per il mantenimento della disciplina precedente ed ero favorevole, lo dicevo poc’anzi a microfoni spenti, agli emendamenti originali del collega Acito, ma nel netto di questo ho sentito diciamo ragionamenti in merito al fatto che la prevenzione si fa nelle scuole, che abbiamo istituito una giornata importante contro la ludopatia, che il giocatore sociale, diciamoci le cose come stanno e questo diciamo è il rimprovero che io faccio alla Maggioranza, quando si fanno delle scelte politiche, in questo è stato più netto e lineare il Consigliere Zullino, ci si assume la responsabilità, si dice esattamente quello che si vuol fare ai cittadini lucani, non li si prende in giro facendogli credere che stiamo salvando il mondo della ludopatia, questa norma ha detto bene Zullino non c’entra nulla con la ludopatia, questa norma è una norma che prova a disciplinare a mio avviso male una vicenda che è quella del gioco legittimo e sul quale, vado a chiudere per parlare giusto per chiudere sul tema della coerenza sulla quale io voglio citare e devo farlo una dichiarazione di un leader politico che sarà facile diciamo intuire, non è il mio leader politico di riferimento, che dice “Gioco d’azzardo slot machine vergogna italiana, in Italia record mondiale c’è una slot machine ogni 143 abitanti e nel 2014 lo Stato ha incassato dalle macchinette mangiasoldi 4,8 miliardi di euro su 15 miliardi di giocate degli italiani, uno Stato che ingrassa sulle disgrazie è uno Stato ladro” firmato Matteo Salvini. Non aggiungo altro e diciamo magari qualcuno mi spiegherà qual è la scuola della Lega tra le varie che ho sentito citare che ha l’interpretazione autentica del pensiero di Matteo Salvini e della norma che abbiamo appena approvato in Consiglio.



Intervento POLESE resoconto nr. 25 del 10/02/2020
Argomento : DISEGNO DI LEGGE N. 24/2019 MODIFICA AL COMMA 1 DELL’ARTICOLO 9 DELLA L.R. 13 MARZO 2019 N. 2 (PROROGA DELLE GESTIONI LIQUIDATORIE DELLE SOPPRESSE COMUNITA’ MONTANE) D.G.R. N. 861 DEL 30 NOVEMBRE 2019
POLESE
Grazie, Presidente. No, la mia proposta era quella di trasformare, sì, l'emendamento in un Ordine del Giorno, ma metterlo in chiave dubitativa, valutativa, proprio come diceva l'Assessore Rosa e il Capogruppo Coviello nelle loro perplessità, cioè di valutare, come spesso abbiamo fatto nell'approvazione di Ordine del Giorno, se nel collegato ci possa o meno essere la possibilità giuridica di approvato l'emendamento sul quale anche nella Commissione competente era emerso un certo tipo di orientamento unitario favorevole, tutto qua.



Intervento POLESE resoconto nr. 26 del 19/02/2020
Argomento : “AMBITO TERRITORIALE E CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALL'ART. 1 DELLA LEGGE REGIONALE N. 7/2014”
POLESE
Sì, grazie, Presidente.
L’Assessore Merra ha fatto un excursus, diciamo, storico-normativo delle cose che sino accadute in questi anni. in un paio di punti, secondo me, ha fatto un po’ di confusione, ma non è questo il centro del ragionamento che voglio provare a fare, auspicando che nelle repliche l’Assessore possa essere più precisa. Nell specifico ha citato una corte di Giustizia, non ho capito a che cosa si riferisse, no ho capito nemmeno bene quando ha parlato di regole più ferree nell’organizzazione del COTRAB, esseno il COTRAB un consorzio, se non erro, privato e quindi che si autodetermina, non capisco quale poteva essere la funzione della Regione i merito. Ma al netto di questo, Assessore, quello che io non ho intravisto dalla sua relazione, ma confido nel fato che nelle repliche, nel dibattito possa emergere, perché ovviamente non è un problema soltanto suo, è un problema di questa Maggioranza, io non ho capito qual è la vostra visione sui trasporti in Basilicata. Non l’ho capita perché mi pare che la sua narrazione sia stata una sorta di excusatio sulle promesse non mantenute, sulle azioni non realizzate, un tentativo a tratti maldestro di mettere in evidenza gli errori, che pure sono stati commessi, tutti sbagliamo, nel passato, ma manca totalmente una visione, manca un’idea, manca una strategia. Allora io voglio provare a mettere al centro del dibattito, invece, di oggi, provando a non fare polemica alcuna, esattamente questo, cioè voglio capire se la Maggioranza, o l’intera Assise Consiliare, trattandosi di un tema oggettivamente fondamentale, non solo per la Basilicata, ma per qualunque regione d’Italia, se su questo tema siamo nelle condizioni oggi di uscire da qui con i cittadini lucani che si sono fatti un’idea di che cosa noi vogliamo fare sul sistema dei trasporti in Basilicata, perchè credo che questo, ad oggi, purtroppo non sia chiaro a nessuno. Parto, diciamo, dalla base, che può sembrare un discorso complicato, ma noi dobbiamo provare ad essere anche semplici nella nostra esposizione per far capire a chi ci ascolta, a chi ci leggerà, di che cosa stiamo parlando. Quando noi parliamo del sistema dei trasporti, parliamo, sostanzialmente, di 3 cose, in primo luogo dei cittadini lucani, che utilizzano il sistema dei trasporti, che è uno dei principali servizi e non sfuggirà a nessuno una banalità, che però poi si deve sostanziare nelle azioni politiche, ed è qui che io non vedo una visione, e cioè che, quando parliamo di spopolamento, quando parliamo di sviluppo, noi non possiamo prescindere da un sistema dei trasporti che sia funzionale ai cittadini, perchè se così non è, noi ci stiamo prendendo in giro, stiamo provando a dare una risposta a una contingenza, ma non stiamo facendo un ragionamento di sistema. Quindi il primo elemento di centralità, dal mio punto di vista, di un programma, di un piano sui trasporti, devono essere i cittadini lucani, le loro esigenze e le scelte di sviluppo che questa Maggioranza vuole mettere in campo. Il secondo aspetto sono i lavoratori. Noi non dobbiamo dimenticarci che ci sono molti cittadini, lucani e non, che lavorano nel settore dei trasporti e che purtroppo, spesso e volentieri, nella storia delle trattive, ovviamente non solo in Basilicata, un po’ dappertutto, tra Regione e aziende, i lavoratori ci finiscono in mezzo e vengono utilizzati in maniera purtroppo artificiosa, da un parte e dall’altra, onestamente, oggettivamente, come, lo dico brutalmente, merce di scambio nelle trattative che hanno, in realtà, interessi diversi e che vanno tutelati, assolutamente, e non può essere anche questa una mera retorica. Noi dobbiamo porci il tema di come, mettendo insieme quella che è la batteria dei servizi per i cittadini e quelli che sono i diritti dei lavoratori, costruiamo un piano che sia equilibrato. E il terzo aspetto, ovviamente, è quello delle imprese, cioè di tutti i coloro i quali, legittimamente, nell'area dell'attività imprenditoriale hanno scommesso nel settore dei trasporti. È giusto, come chi fa impresa, che tenti di trovare un guadagno, ed è giusto che questo accade, benché questo sia un settore molto delicato perché attiene ovviamente alla sfera dei servizi essenziali in una comunità e come tale con un meccanismo di tutele più rigido e più ampio rispetto a quello di un qualsiasi altro settore del libero mercato. Quindi, cittadini, lavoratori e imprese sono i tre protagonisti dei quali la politica deve farsi carico nella redazione di un piano, di una strategia che va anche oltre il piano perché io penso che nel settore dei trasporti non è solo il piano strategico dei trasporti che fa la differenza, ma è l'intera visione della Basilicata che si interseca con il piano dei trasporti, perché possiamo parlare di tutto, ma se non abbiamo una strada che collega due Comuni, non stiamo parlando di niente. Detto questo, Assessore, le questioni che io voglio mettere sul tavolo per entrare un po’ nel vivo sono, sostanzialmente, 4. La prima è quando si fa la gara, tenuto conto che siamo soggetti a un bilancio che deve essere approvato, altrimenti parliamo di nulla e quindi quando approviamo il bilancio, perché darci una dimensione temporale secondo me è una prima risposta noi possiamo dare, appunto, a quel tridente composto da cittadini, lavoratori e imprese che cercano dalla politica risposte sicure. Il secondo aspetto, che può sembrare marginale, ma secondo me è determinante nella redazione di un piano che funziona e anche di un oggetto, di una gara che deve rispondere, appunto, alle esigenze dei cittadini Lucani e non ad altro, è sulla qualità delle macchine, cioè siamo nelle condizioni noi di costruire uno strumento che ci consenta di avere una flessibilità sulle macchine? La brutalizzo ancora di più, siamo nelle condizioni di avere uno strumento che ci consenta, monitorando, e so che il Dipartimento ha le capacità per farlo, quello che è il traffico delle singole tratte, e vengo anche sulle tratte, nel capire e nella possibilità di cambiare e di variare da un 54 posti a un 32 posti o 9 posti, per ottenere quel risparmio che, rinegoziato e reinserito su altre tratte può determinare una migliore produttività? Terza questione, la scelta degli hub, è una cosa importante. E quali sono qui i criteri di cui non ci vogliamo dotare e adottare. No, gli hub, non i bacini, gli hub sono i punti di raccolta. Anche qui brutalizzo, per capirci. Nella scelta tra Francavilla e Senise, ma con tutta la stima e la simpatia per l’Assessore Cupparo, che non vedo, noi scegliamo il criterio politico o scegliamo con il criterio del numero degli abitanti o con il criterio del numero delle attività oppure con il criterio del numero delle persone che su questi mezzi ci salgono? Quali sono i criteri…, e questo è il terzo quesito, con i quali noi andremo a individuare gli hub? Ultimo quesito, sembra marginale, ma forse è il più importante di tutti. Faccio un esempio anche qui per capirci. Abbiamo detto tutti che la Ferrero, al di là dello scambio di battute che ci siamo fatti sulle nocciole della Nutella e tutto il resto, abbiamo letto tutti che fortunatamente per la Ferrero stessa e per i Lucani che ci lavorano, ha un trend di produzione molto positivo e immagina di insediare probabilmente un secondo stabilimento, un sito di stoccaggio, da quello che ho capito, in un'area limitrofa a dove già oggi c'è la sua azienda. Questo, è facile da intuire, determinerà che il traffico su quella tratta, a azienda diciamo realizzata e a implemento occupazionale avvenuto, cosa ottima, il traffico su quella tratta aumenterà. Che cosa accade? Che se noi l'assegnazione del trasporto, consentitemi con questo linguaggio improprio, l'abbiamo realizzata su tratte predefinite, noi saremo costretti ad aumentare i costi perché dovremmo raddoppiare ovviamente il traffico su quella tratta, i trasporti su quella tratta. Se invece l'abbiamo costruito sul chilometraggio e ci rendiamo conto, cito la mia città, così nessuno può prendersela, che in una zona rurale di Potenza il traffico invece è diminuito perché l’affluenza è diminuita, e quindi siamo nelle condizioni di ridurre il chilometraggio su quella tratta per portarlo e raddoppiarlo su Balvano e non mantenere tutto com’è stato fino ad oggi, lo dico con consapevolezza, invariato dovendo aumentare i costi per raddoppiare la tratta di Balvano, siamo oggi noi nelle condizioni di costruire un sistema che sia sul chilometraggio e non su tratte bloccate? Perché se noi mettiamo insieme l’attività di monitoraggio che possiamo fare, Assessore, e che il suo Dipartimento ha gli strumenti per fare sul piano regionale, e una negoziazione sui chilometri e non su tratte predefinite, noi avremmo una maggiore efficienza del trasporto, un maggior risparmio e la possibilità di coprire l’intero territorio regionale che ovviamente è svantaggiato, ma nello stesso tempo di fornire anche quelle risposte a quelle realtà produttive che hanno magari interesse ad investire nella nostra regione ma che si vedono penalizzate perché capiscono bene che andare ad investire in una zona delle aree interne della nostra regione che è penalizzata dal sistema dei trasporti e dal sistema infrastrutturale determinerebbe uno sforzo economico enorme se le (incomprensibile) fossero fisse da parte della Regione per consentire quegli spostamenti, cosa che invece non ci sarebbe se ci fosse una maggiore flessibilità.
Io penso che queste quattro questioni, per entrare nel vivo, traccino in qualche misura una visione e una strategia su quello che può essere un piano dei trasporti per la regione e mi auguro che dal dibattito e nelle sue repliche possano trovare diciamo una risposta e magari un accoglimento. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 26 del 19/02/2020
Argomento : “PDL NUMERO 31/2020, NORME DI EMERGENZA PER SCONGIURARE IL PERICOLO DI IMMINENTE INTERRUZIONE DEI SERVIZI DI TRASPORTO AUTOMOBILISTICO NELLE MORE DELL’ESPLETAMENTO DELLE PROCEDURE DI GARA”.
POLESE
Sì, grazie, Presidente. No, per, ovviamente, esprimere una posizione analoga a quella del Capogruppo di Italia Viva e per dire che non è emerso oggettivamente nel dibattito di oggi il disegno strategico, ma mi sembra che con onestà intellettuale l'abbia riconosciuto anche l'Assessore Merra, per reiterare e fare mio l’appello che ha fatto il collega Pittella su una sede, io dico anche extra istituzionale, anche una riunione con le Minoranze in cui confrontarci, tanto sul piano strategico delle infrastrutture, anche per affrontarci su quanto accade a livello nazionali. Oggi mi pare che ci sia la presentazione di un piano shock sulle infrastrutture, che può intersecare quelle che sono le istanze della Basilicata. Quanto per capire sul piano trasporti, che è la base di tutto il resto che noi immaginiamo sullo sviluppo della nostra Regione che cosa fare. Per cui, per queste ragioni io tengo fede all'intervento precedente negli spunti che non hanno trovato risposta, ma auspico e mi affido all’impegno che lei ha assunto di un luogo di confronto dove riprendere quei ragionamenti e provare a capire se ci sono le condizioni, può accadere, come può non accadere, per tracciare almeno sulle questioni principali una linea comune.



Intervento POLESE resoconto nr. 27 del 25/02/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE, AI SENSI DELL’ART. 52 DEL REGOLAMENTO INTERNO, SULLE MISURE DECISE DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI E SULLE DECISIONI ADOTTATE NELLA RIUNIONE PREVISTA NELLA PREFETTURA DI POTENZA IN DATA ODIERNA PER GESTIRE L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID 19
POLESE
Sì, grazie, Presidente. No, proprio per mettere agli atti che alla luce delle parole del collega Coviello e del suo impegno alla convocazione della giornata di giovedì di un Consiglio Regionale diciamo ad hoc sul tema durante il quale possiamo essere anche aggiornati rispetto alle interlocuzioni odierne e immagino anche quelle che ci saranno nella giornata di domani perché credo che la materia non si limiterà ad incontri spot, relazioni spot tra Conferenza dei Presidenti delle Regioni, Governo e Presidente Bardi, rinuncio all’intervento che avevo programmato e lo posticipo a giovedì.



Intervento POLESE resoconto nr. 28 del 27/02/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SULLE MISURE ADOTTATE PER GESTIRE L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID 19 E CONSEGUENTE DIBATTITO
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Faccio una premessa, leggendo il testo dell’ultima ordinanza ovviamente gran parte degli interrogativi un po’ più di merito trovano risposta, per cui il mio intervento sarà più sintetico di quanto avevo immaginato perché leggendo ci sono alcune risposte ad alcuni interrogativi che mi erano stati posti in questi giorni.
In premessa io voglio subito chiarire con sincerità e senza pistole nella fondina che non è mia intenzione sollevare polemiche in questa sede oggi; come il Presidente Bardi ha già ricordato, c’è stata anche un’occasione specifica di collaborazione attiva. Rimango convinto che questo è il momento della responsabilità e non di mettere all’indice chi e cosa non ha funzionato. Bene ha fatto il Presidente del Consiglio regionale Cicala, anche se in un secondo tempo, ad aver convocato questo Consiglio sull’emergenza sanitaria relativa al coronavirus, in modo che il Presidente Bardi possa spiegare, come ha fatto, nella massima assise regionale il punto della situazione pur sapendo che ovviamente la vicenda è in piena evoluzione di ora in ora, per cui anche le cose che ci stiamo dicendo in questo momento tra quale ora potrebbero essere superate.
Ringrazio, e non perché il tema a nome della minoranza è stato posto da me all’attenzione con una mozione e un’interrogazione. Ovviamente le ritiro alla luce del dibattito che stiamo facendo, perché vista la delicatezza e l’importanza della questione ritengo che fare tutto con la massima trasparenza e la massima responsabilità sia un atto dovuto non verso la politica ma verso la comunità delle donne e degli uomini della Basilicata, gli stessi che immagino ora numerosi stiano guardando lo streaming in diretta di questa riunione, e gli stessi che da giorni cercano notizie per capire cosa fare, come proteggersi, come andare avanti.
Detto questo, però, non posso esimermi dal mettere in luce, e parto dal livello nazionale, che finora c’è stata una gestione nazionale comunicativa politica e tecnico – amministrativa per metodo e merito probabilmente rivedibile, per usare termini non polemici; comunicativa perché non si può dire: “Siamo stati i più bravi ad aver chiuso i voli” e oggi dire che abbiamo più casi di tutti perché siamo quelli che controllano meglio, perché è evidente che questi messaggi non sono utili per i cittadini, così come sul piano della politica mi riesce strano pensare che non si sia stati in grado di attivare le diplomazie internazionali per evitare quello che è il danno maggiore di questa epidemia, e cioè che noi rischiamo più fallimenti di imprese che non ricoveri negli ospedali.
Questo è un fatto molto grave, gli annunci continui di Paesi europei ed extraeuropei che in qualche modo mettono in quarantena l’Italia è un fenomeno che sul piano politico andava secondo me gestito meglio; e poi sul piano tecnico – amministrativo, perché non partire immediatamente con un coordinamento delle regioni ha oggettivamente prodotto le distorsioni, anche qui in Basilicata.
Nessuno lo può nascondere, però è vero che a ciò che ha fatto non in maniera impeccabile il Governo nazionale si è aggiunta l’irresponsabilità dei Governi delle regioni del Nord, la pantomima che ha fatto Fontana con la mascherina in faccia ieri è l’ultima delle riprove, non aver concordato la chiusura delle scuole e delle università è chiaro che ha sversato nel Mezzogiorno d’Italia un’enormità di flussi di persone che ha in qualche modo fatto trovare impreparati tutti coloro i quali governano il Sud.
E in questo clima di anarchia istituzionale, ne approfitto, il Presidente Bardi ha lanciato un messaggio politico sul referendum, io ne voglio lanciare un altro parallelo sull’autonomia. Io resto coerente con le mie idee, sia quando il Governo era giallo-verde, sia ora che è giallo, rosso, bianco, non so i colori. Io penso che quello sia un progetto che vada fortemente rivisto, perché, come abbiamo notato, siamo un Paese che storicamente e culturalmente non è orientato ad un progetto di autonomia differenziata, sia che la proponga Salvini, sia che la proponga Boccia.
Presidente Bardi, lei, a mio avviso, ha fatto bene ad intervenire, ma poteva fare meglio, per metodo e per merito. Per metodo, perché in situazioni come queste, l’hanno detto i colleghi, maggiore è la collegialità, migliori sono i risultati; e nel merito perché le ordinanze, probabilmente anche per la confusione nazionale, che si sono susseguite, sono state contraddittorie, e alla fine non sono state così efficaci, come probabilmente erano gli intenti iniziali. Anche qualche posizione pubblica contrapposta all’interno della Maggioranza, che è emersa in questi giorni, francamente non ha aiutato la serenità del dibattito. Ora, però, con la parlamentarizzazione della questione, ieri si è votato un decreto in Parlamento, si faccia, questo è l’auspico, altrettanto qui. Cioè, si assuma, con il Consiglio Regionale, un impegno di un aggiornamento costante, con tutti, ad horas, si assumano decisioni collegiali e coordinate, si evitino allarmismi, ma non si sottovaluti nulla, e si predispongano piani seri e concreti per le due categorie, a mio avviso, più a rischio in quest’emergenza. Da un lato esigenze di protezione per gli anziani, dall’altro lato, lo dico all’Assessore Cupparo che vedo lì, forti incentivi per le imprese, perché il resto sono spot ed inutili slogan.
Detto questo, il mio primo appello a questo Governo Regionale, senza, ripeto, vena polemica, è quello di fare tutti gli sforzi per rendere la comunicazione quanto più attenta e dettagliata possibile, perché se è chiaro che esiste un’emergenza sanitaria, è evidente che in momenti come questo, per evitare che si generi sfiducia nelle istituzioni, bisogna informare. Informare ed essere pronti a rispondere alle domande è il primo passaggio per evitare che si generi il panico nelle popolazioni, sappiamo tutti che la non conoscenza dei fatti è il primo pericolo che noi dobbiamo evitare.
Sono molte le richieste che mi sono arrivate, alcune hanno trovato risposta nell’ultima ordinanza che ho appena letto; a molte di queste domande, però, io ammetto candidamente che non so rispondere. Per questo credo che sia doveroso da parte mia riservare parte dei minuti che ho a disposizione per il mio intervento, per porre qui alcune domande, alla presenza del Presidente Bardi, ma anche dell’Assessore Leone, proprio per il carattere istituzionale che ha questo consesso. Per questo spero che, dopo questo mio intervento, ci sia la sensibilità da parte dell’esecutivo, di rispondere ad alcuni di questi quesiti, anche se magari possono sembrare tecnici, e forse agli stessi componenti della Giunta domande scontate, ma è evidente che quando ci sono vicende di questo genere, repetita iuvant.
Spero che attraverso questo dibattito i lucani possano anche ricevere qualche risposta in più, sarebbe utile e prezioso per lo sforzo che stiamo facendo tutti, a prescindere dai partiti e dalla collocazione in quest’assise. Parto allora dalla prima linea, dagli operatori del settore sanitario, per i quali, lo abbiamo detto tutti, ci uniamo tutti ai ringraziamenti in virtù di un lavoro encomiabile ed anche in difficilissime condizioni, svolto finora. Quindi, il primo quesito che io pongo alla Giunta, al Presidente e all’Assessore è se in tutti i presidi ospedalieri sono disponibili i cosiddetti DPI, dispositivi di primo intervento; se si sta procedendo a distribuirli anche ai medici di continuità assistenziale, ai pediatri di libera scelta ed ai medici di medicina generale, perché è evidente che questa è un’esigenza importante, il Ministro ci ha detto chiaramente che questi dispositivi non servono a tutti, ma a chi opera e può essere a contatto con soggetti che possono essere stati contagiati dal virus, è un’esigenza fondamentale.
Poi ho letto nell’ordinanza che è disponibile il numero verde. Volevo capire se è stato formato del personale e da quando precisamente sarà attivo. Da domani, perfetto. Poi, questa è una questione tecnica, che Assessore, credo che necessiti di approfondimento. Nel caso di degenza di un paziente positivo in rianimazione, non so se al San Carlo e in Regione ci siano posti letto con riciclo di aria forzata, come avviene nelle altre Regioni. Quindi, se questo dovesse accadere, come ci comportiamo e dove eventualmente andranno questi pazienti. Così se è previsto un potenziamento, o comunque com’è lo stato dell’arte della rete del 118 e se ci sono o sono previsti fondi per l’acquisto di ambulanze di biocontenimento, che potrebbero essere utili, o se si procede in maniera diversa.
Ancora, per quanto riguarda i comportamenti e le precauzioni sul lavoro e nel mondo della scuola, se è previsto un programma di formazione per gli insegnanti lucani che ogni giorno si trovano a gestire decine di studenti e le preoccupazioni, anche legittime, dei genitori. È chiaro che i genitori temono molto questa questione. Se si sta provvedendo ad igienizzare, se c’è un programma di igienizzazione per le scuole, in generale per gli edifici pubblici e anche quelli privati, dove c’è assembramento di persone.
Chiudo con un’informazione più tecnica cioè come ci si comporta per il pagamento delle giornate di lavoro per eventuali contagiati in quarantena da parte dei privati. Questo, Assessore Cupparo, potrebbe essere una linea di intervento, non so se nazionale o regionale, su cui provare a cimentarsi. Altro tema che può essere importante, potrebbe capitare, forse sta già capitando, che a prescindere dai contagi, si mettano in quarantena persone anziane e magari anche sole. In questo caso volevo capire se c’è la predisposizione di una rete, di un qualcosa per la fornitura di viveri e medicine per queste persone, se si può coinvolgere nelle varie task force, magari anche il mondo del volontariato adeguatamente formato a questo.
Chiudo con le previsioni metereologiche che non escludono l’arrivo di un’ondata di maltempo e di neve anche in Basilicata. Anche qui, questo è un fenomeno che potrebbe acuire l’isolamento. Allora, anche qui, se c’è un piano speciale di emergenza, in questo caso, per evitare che ci si trovi in un doppio isolamento. Chiudo dicendo che io penso che noi non possiamo sbagliare, probabilmente oggi dobbiamo concentrarci sulle cose da fare. Quando poi questa storia, mi auguro presto, sarà risolta, verrà il tempo dei giudizi, forse anche delle decisioni, ma oggi è il tempo della collaborazione e noi siamo qui per questo.



Intervento POLESE resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE POLESE SULL’ISTITUZIONE DI EQUIPE TERRITORIALI PER ASSISTENZA SANITARIA DOMICILIARE ED ESTENSIONE TAMPONI DIAGNOSTICI
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Molto brevemente, anche perché l’Ordine del Giorno è molto semplice. Le premesse sono tutte quelle relative ovviamente all'emergenza Coronavirus che stiamo affrontando. Le salto e vado subito agli impegni. Gli impegni sono due: uno fa riferimento a quanto già espresso e scritto nell'Ordine del Giorno dEl collega Vizziello, cioè l’esigenza derivante anche dalle indicazioni ultime dell’OMS, quello che sta accadendo nelle altre regioni, per esempio in Veneto, di ampliare il numero massimo di tamponi diagnostici anche agli asintomatici, nei presidi sanitari, soprattutto, e nei luoghi dove già ci sono stati casi accertati di contagio, quindi di estendere la possibilità di fare tamponi a una platea più ampia di quella attuale, privilegiando ovviamente gli operatori sanitari.
Il secondo impegno, Presidente, anche qui non è altro che l' attuazione di una norma nazionale, di un Decreto Legge, il numero 14 del 2020, nello specifico l'Articolo 8 che impone alle Regioni di attivare le cosiddette equipe di medici territoriali, cioè sostanzialmente l'istituzione di piccoli nuclei di medici, ovviamente iperequipaggiati, che possano fare visite a domicilio a quei pazienti affetti da sospetto Covid, che non presentano una gravità dei sintomi tali da imporre il ricovero ospedaliero, ma che comunque necessitano di visite.
Qual è il senso di questa norma, sostanzialmente? Va in una doppia direzione: da un lato la necessità di far fronte a un'emergenza che noi abbiamo, non solo noi, ma l’Italia, quella della mancanza di dispositivi di protezione per il personale sanitario. Quindi sarebbe più facile ovviamente reperire per un nucleo ristretto tutto l'equipaggiamento necessario piuttosto che farlo immediatamente per tutti e dall'altra parte un’altra esigenza importante è quella dei cittadini, che ovviamente chiamano i medici di Medicina Generale, chiamano la Guardia Medica dopo le 20, chiamano i pediatri se si tratta di bambini e legittimamente, anche presi da una grande preoccupazione, chiedono di essere visitati. Ovviamente i medici devono centellinare queste visite perché potrebbero essere occasione di ulteriori contagi e perché soprattutto non tutti sono totalmente equipaggiati. Quindi l’istituzione di questa, ripeto, equipe che è prevista normativamente a livello nazionale consentirebbe di far fronte a queste due esigenze. Io ho concluso. Presidente.



Intervento POLESE resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE BRAIA PER UTILIZZARE I PRESIDI OSPEDALIERI PERIFERICI ESISTENTI IN REGIONE COME PUNTI COVID SE NECESSARIO
POLESE
Sì, grazie Presidente. Leggo il dispositivo così come concordato con la Maggioranza, col Capogruppo Coviello: “Il Consiglio regionale impegna il Presidente della Giunta regionale a valutare la possibilità di fare ogni sforzo per istituire le equipe ai sensi dell’articolo 8 del decreto legge 14/2020 e ampliare il numero massimo di tamponi diagnostici a partire dal personale sanitario previa indicazione di specifici criteri di priorità da parte della competente autorità sanitaria.”



Intervento POLESE resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE BRAIA PER UTILIZZARE I PRESIDI OSPEDALIERI PERIFERICI ESISTENTI IN REGIONE COME PUNTI COVID SE NECESSARIO
POLESE
Grazie, Presidente. No, sempre nel rispetto delle regole. No, siccome è emerso, ha fatto cenno il collega Zullino poc’anzi alla vicenda di Venosa, non entro nel merito perché ha ragione il Presidente Bardi, è una discussione che va fatta all’interno della task force o dell’unità di crisi e noi – l’accennava qualcuno prima – abbiamo fatto una nota chiedendo di essere auditi e di poter interloquire e anche proporre con la task force e con l’unità di crisi per cui mi riserverò in quell’occasione di pronunciarmi nel merito.
Ma sul metodo io devo farlo perché mi giunge voce peraltro di un documento firmato credo da tutti i Sindaci del Vulture Alto-Bradano che esprimono delle perplessità rispetto alle posizioni assunte. Allora io mi chiedo: è giusta la funzione di sostegno della Maggioranza, ma come si fa ad arrivare a certe scelte così impattanti sul territorio senza condividerle con i primi Amministratori? Persino il Sindaco di Venosa mi pare che abbia espresso le perplessità, allora lo ripeto: tutto si può fare, si può fare Venosa, si può fare Rionero, Melfi, possiamo fare tutto quello che vogliamo, ma vanno costruite in un certo modo le cose, non si può andare a colpi di ascia perché a colpi di ascia soprattutto in un tempo come questo i problemi si acuiscono e non si risolvono.



Intervento POLESE resoconto nr. 32 del 26/05/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SULLE AZIONI POSTE IN ESSERE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA DERIVANTE DALLA PANDEMIA IN CORSO DA COVID-19
POLESE
Sì, grazie Presidente. No, sulla mozione in oggetto perché questo tema così come posto nella mozione oggi della Lega, è stato posto all’attenzione del gruppo di lavoro messo su dall’Assessore Cupparo ed è stato oggetto di una discussione, dove fra l’altro ha partecipato anche la collega Sileo del Gruppo della Lega e si era concordato che il tema in questione anche a seguito di una nota formale che ha ricevuto il gruppo di lavoro di circa 40 società ed imprese nel mondo della formazione venisse affrontato, purtroppo oggi vedo che è assente l’Assessore Cupparo altrimenti poteva confermare semmai c’è ne fosse bisogno, ma c’è il collega Acito qui, c’è anche il collega Perrino, ci eravamo lasciati sull’idea di decidere proprio nelle giornata di oggi su quali argomenti e su come procedere. Rammarica un po', lo dico con sincerità che invece ci sia questa fusa in avanti con questa mozione però com’è consuetudine ovviamente noi voteremo l’iscrizione all’Ordine del Giorno, una mozione che mi pare il collega Aliandro andrà discussa nella prossima seduta di Consiglio e auspichiamo, lo dico ai colleghi Acito e Sileo che ci sia un confronto vero su un tema che è urgente, che ci è stato posto più volte all’attenzione e che solo per una questione di garbo istituzionale noi ci siamo fino ad oggi, come dire, contenuti nell’esposizione pubblica all’interno di un intesa che avremmo preferito, anche nella giornata odierna fosse mantenuta da tutti.
PRESIDENTE (CICALA)
Bene. Allora, chiede la parola il collega Pittella, ne è data facoltà. Prego.
PITTELLA
Presidente 3 minuti per intervenire sulle comunicazioni, non di merito le mie…
PRESIDENTE (CICALA)
Collega Pittella, chiedo scusa, però è in corso una votazione sulla mozione chiudiamo là… perché altrimenti perdiamo il filo. Allora, chiedo al collega Acito è attinente alla mozione? Benissimo, prego, ne è data facoltà.



Intervento POLESE resoconto nr. 32 del 26/05/2020
Argomento : “DISEGNO DI LEGGE N. 32/2020: "BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO PER IT TRIENNIO 2020-2022 DELL'AGENZIA DI PROMOZIONE TERRITORIALE (A.P.T.) - (D.G.R. N. 234 DEL 9 APRILE 2020)”
POLESE
Grazie, Presidente. Io, oltre che per esprimere qualche riflessione e per rilanciare la proposta, che mi sembrava di buon senso, del collega Braia, e penso che questa Maggioranza dovrebbe cogliere l’occasione di far propria una posizione che credo sia assolutamente non di parte e anche ricca di spunti, che sono, a mio avviso, oggettivi. Sul merito oggi noi ci accingiamo all’approvazione, vedremo quale sarà la nostra posizione, ovviamente anche determinata da quello che sarà l’accoglimento o meno di una riflessione che abbiamo raccolto in un Ordine del Giorno, appunto, di cui parlavo pocanzi, ma la verità è che noi oggi approviamo un bilancio di previsione di un ente che purtroppo, lo dobbiamo dire, dobbiamo provare a parlare il linguaggio della verità, io ho sentito molti buoni propositi e voglio nel mio intervento fare menzione anche del lavoro che abbiamo fatto con i colleghi Acito, Sileo e Perrino nel gruppo di lavoro istituito dall’Assessore Cupparo, però è evidente che, se non parliamo il linguaggio della verità, noi non ci possiamo trovare poi alla fine a mettere in campo misure utili. La verità è che noi stiamo per approvare il bilancio di un ente che rischia di trovarsi orfano di quello che è il settore a cui fa riferimento. Perché questo, perché finora noi ci siamo giustamente impegnati a salvare vite e a prevenire il contagio. Però non dobbiamo dimenticare che l’emergenza può avere effetti altrettanto drammatici da un punto di vista socio-economico. Il Gruppo consiliare di Italia Viva lo ha detto fin dall’inizio, andava bene, va bene la tutela della salute, è prioritaria e fondamentale, ma al contempo dovevamo e dobbiamo immaginare quello che sarà il futuro in una regione che in questo momento si prospetta ancora con un enorme punto interrogativo. Ovviamente non è un problema solo locale, è un problema nazionale e mondiale, oserei dire, ma una riflessione più complessiva va fatta e la tenuta del sistema nelle piccole e medie imprese, soprattutto nel settore del turismo ed in quello che io sono stato solito chiamare anche nelle innumerevoli interlocuzioni che abbiamo avuto in quest’organismo, economia dell’aggregazione, tutto ciò che è economia dell’aggregazione in questo momento vive una fase di profondissima difficoltà, ed è un peccato perché in realtà, lo diceva prima il collega Braia, noi abbiamo provato a fare del turismo in Basilicata un vero e proprio punto di forza della programmazione economica della nostra regine, ci abbiamo creduto, abbiamo investito molto con risultati che lo ha detto lo stesso Nicoletti in audizione, io ho letto il resoconto, risultati più che egregi, la Basilicata è diventata un brand a livello internazionale, una regione semisconosciuta negli anni precedenti invece è riuscita a conquistarsi spazi importanti. Oggi però rischiamo di tornare all’anno zero ed è evidente che questo non ce lo possiamo permettere perché il petrolio ad un certo punto finirà, l’economia cambierà ma la nostra fortuna sarà che la bellezza resterà e il fascino della nostra regione, il fascino della Lucania resta. Ed ecco perché io voglio chiedere all’assise uno sforzo straordinario per aiutare tutto quello mondo spesso costituito nella nostra regione da nuclei familiari o da piccoli imprenditori che hanno saputo rischiare a loro spese per un sogno comune, che oggi rischia di diventare materia di archeologia per le prossime generazioni, e noi questo proprio non possiamo consentircelo.
Ecco perché non c’è dubbio che servano così come si sta pensando di fare nel Gruppo d lavoro delle attività produttive una misura straordinaria di sostengo finanziario a fondo perduto destinato al settore turistico, in particolar modo alle strutture ricettive, agli stabilimenti balneari, alle agenzie di viaggio, ai ristoranti, insomma a quelli che sono gli anelli più deboli di tutta questa situazione. Ma è evidente che questo fa fronte ad una contingenza, e no è sufficiente, non è sufficiente anche perché le norme nazionali sulla sicurezza e sulla prevenzione da contagio giustamente impongono spese ingenti per riaprire le attività e noi stiamo intervenendo anche su questo, ma il distanziamento sociale, io lo chiamerei individuale, non amo questa locuzione, preferisco distanziamento individuale, determina che molte strutture – la più semplice, i ristoranti – dovranno immaginare di ridurre in alcuni casi di più del 50% i posti disponibili, ma nello stesso tempo noi dovremo chiedere a questi imprenditori di mantenere gli stessi livelli occupazionali, verosimilmente dovranno essi stessi pagare gli stessi fitti piuttosto che essere soggetti allo stesso regime in positivo; ebbene, tra questi onestamente, almeno nelle interlocuzioni che io ho fatto ma credo ciascuno di noi, pochi sono attrezzati per resistere a un periodo di emergenza così prolungato, e che peraltro noi non sappiamo fin quando durerà perché oggi siamo qui in Consiglio finalmente dal vivo e de visu ma tutti con i dispositivi di protezione individuale, il che ci fa pensare che – ce lo siamo detti con franchezza Enzo – finché non ci sarà un vaccino, il ripristino di quella che era la normalità che noi abbiamo avuto fino a 3 mesi fa sarà complicato.
Quindi tutto questo, diciamo, mi porta a condividere in questa assise una riflessione, che diciamo lo sforzo che noi stiamo immaginando di mettere in campo, si parla se non erro di oltre 20 milioni di euro, è uno sforzo importante ma assolutamente non sufficiente se non accompagnato da uno sforzo di visione programmatica che vada molto al di là di quello che è stato fino ad oggi il contenuto e il concetto di turismo non solo nella nostra regione ma forse proprio a livello italiano, non voglio abusare della retorica, ma quando si parla di piano Marshall per il turismo in Basilicata non si sta utilizzando un iperbole, è la verità, se noi vogliamo parlare tra 2 anni ancora di Basilicata meravigliosa e di regione in grado di attrarre turisti dal resto d’Italia e d’Europa e per certi versi anche del mondo, noi siamo stati protagonisti di progetti di internazionalizzazione davvero molto significativi, io ricordo il Sindaco di New York a Grassano per citare la dimensione più plastica di questo tipo di rappresentazione; io dico anche un’altra cosa, noi viviamo in un Paese in cui anche la competizione legittima, ci mancherebbe altro, tra regioni è molto, molto alta e quindi mentre noi abbiamo la necessità di agire e di operare, dobbiamo fare attenzione perché gli altri non staranno a guardare, temo ad esempio che l’Emilia Romagna, cito una regione che è sempre molto avanti e lo è questa volta anche su questo comparto, è partita prima degli altri, sta facendo spot televisivi e radiofonici, e collabora con un sistema in maniera osmotica direi, quello produttivo, e non si divide, non ha un rapporto conflittuale, ha un rapporto collaborativo, ha un rapporto propositivo, l’intero sistema istituzionale e imprenditoriale del comparto turistico si è rimboccato le maniche e sta provando, ognuno per il proprio ruolo, a dare un’immagine positiva nonostante una tragedia che lì oggettivamente è stata molto più impattante di quanto non lo sia stato fortunatamente per noi.
E allora chiudo, e lo chiedo sommessamente, mi rifaccio anche diciamo al dibattito che ascolto alla mia sinistra, evitiamo le polemiche in questo momento, noi penso che siamo stati responsabili ed è stato visibile a tutti, le divisioni strumentali, evitiamo le fughe in avanti, alcune ce ne sono state, non sfugge, ho letto comunicati dell’Assessore Cupparo rispetto alla diffusione inopinata di proposte di bozze di provvedimenti, oggi siamo qui, siamo in questa assise, diamo un segnale, stiamo per votare un provvedimento che riguarda in qualche misura in fase prospettica un comparto che è quello più colpito da questa crisi, ci sono delle proposte in campo, proviamo a votare tutto tutti insieme, e proviamo a cogliere un obiettivo che in questo momento viene prima delle casacche che ciascuno di noi con orgoglio indossa, e in questo momento l’obiettivo principale è poter avere ancora oggi e soprattutto domani una Basilicata meravigliosa.



Intervento POLESE resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 36/2020 “MODIFICHE ALLA L.R. 20 LUGLIO 1999, N. 19 CONCERNENTE DISCIPLINA DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN AREE PRIVATE IN SEDE FISSA E SU AREE PUBBLICHE”
POLESE
Grazie, Presidente. il mio intervento originariamente era finalizzato ad esprimere il mio voto positivo e ad argomentare il perché del sostegno a questa legge, ma l’intervento di Enzo Acito mi induce una sorta di interpretazione, non vorrei nemmeno avere quest’ardire, dell’esposizione secondo me chiarissima che ha fatto il collega Cifarelli, che non voleva essere in nessun modo campanilistico. Il collega Cifarelli dice una cosa che io condivido, è un’intenzione, una buona intenzione quella che si mette in campo con questa legge ed il mio voto sarà favorevole per questo motivo, perché è una sorta di goccia nell’oceano che noi proviamo oggi ad approvare nei confronti della nostra città, parlo io che sono potentino, ma è evidente che non possiamo immaginare che questo progetto di legge, o meglio questo che tra poco sarà legge, sia un elemento di riscatto. Io ho apprezzato molto e ho letto con estremo interesse la relazione di accompagnamento che ha fatto il collega Bellettieri, che ha fatto uno sforzo non di poco conto sul piano della ricostruzione culturale della nostra città, però è vero, l’ambito applicativo è esattamente quello che diceva il collega Cifarelli, cioè un ambito molto ristretto, addirittura quasi ultroneo rispetto alla normativa già esistente, ma questo non toglie che io voglio apprezzare, voglio dare un significato a questa legge, voglio dare il significato che questa Maggioranza, questo Governo regionale, la proposta che fa il collega Bellettieri, firmata, se non erro, dal Capogruppo Piro, è una sorta di impegno di attenzione nei confronti di questa Giunta e di questa Maggioranza sulla città Capoluogo di Regione, città che, voglio ricordare, nella scorsa Legislatura, a più riprese è stata salvata dal punto di vista economico finanziario dalla precedente Amministrazione Regionale. Ricorderete tutti i 32 milioni di euro, un giorno mi misi a fare uno sforzo e raccolsi oltre 100 milioni di euro di sostegno finanziario con più provvedimenti nell’arco soltanto degli ultimi 2 anni a sostegno della Città Capoluogo. Ecco, questo è un primo atto, una goccia nell’oceano, voglio coglierlo positivamente, voglio sgomberare il campo ripeto, non perché io sia l’avvocato difensore di Roberto Cifarelli, che è stato chiarissimo nella sua esposizione, non c’era nessun intento campanilistico, ma una giusta precisazione tecnico applicativa che, secondo me, deve essere vista più come pungolo, che non assolutamente come elemento discriminatorio nei confronti di questa legge. Per queste ragioni, io confermo il voto positivo ed auspico che si apra una stagione di considerazione politico – amministrativa nei confronti della Città Capoluogo di Regione maggiore di quella che poco abbiamo visto in questo primo anno.



Intervento POLESE resoconto nr. 34 del 15/06/2020
Argomento : INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE PER FRONTEGGIARE L'EVENTUALE CHIUSURA DI ALCUNE FILIALI DELLA BANCA POPOLARE DI BARI SUL TERRITORIO REGIONALE CON RELATIVO TAGLI OCCUPAZIONALE
POLESE
Ecco, grazie Presidente, ringrazio lei ma ringrazio soprattutto la collega Sileo e gli altri colleghi Luca Braia, Marcello Pittella, Roberto Cifarelli, Francesco Piro e Aliandro che hanno firmato con me la richiesta di convocazione di questa riunione straordinaria del Consiglio regionale che lei ha prontamente concesso per discutere e affrontare nella massima sede istituzionale regionale un tema altrettanto straordinario, proprio com’è questo Consiglio, e che riguarda la crisi della Banca Popolare di Bari. Una banca, voglio evitare i personalismi, ma a me particolarmente cara per storia personale e familiare, è una banca che come è noto è stata un vero e proprio punto di riferimento per il sistema bancario della Basilicata e noi vogliamo che lo sia ancora oggi con i suoi circa 300 dipendenti, lo diceva prima la collega Sileo, rappresenta indiscutibilmente un presidio avanzato a cui noi non possiamo assolutamente rinunciare, e bisogna mettere in campo tutti gli sforzi possibili per evitare la perdita definitiva di un pezzo così importante del tessuto socio-economico del Sud, ed è per questo che chiedo oggi, l’avrei chiesto al Presidente della Regione Vito Bardi, vedo il Vicepresidente Francesco Fanelli, chiedo a lui ovviamente nella responsabilità che ricopre a carico di tutta la Giunta di sobbarcarsi questa emergenza, benché vada oltre quelle che sono le competenze proprie ma per gravità della vicenda sul possibile impatto sul tessuto della nostra regione noi non possiamo restare inermi, e per cui chiedo a Francesco Fanelli di mettere in campo tutto ciò che è nel potere di interlocuzione che questo Governo regionale può avere con la dirigenza della banca, ma anche con gli altri Presidenti di regione interessati al ridimensionamento della Popolare di Bari, perché oggettivamente mi sembra una vicenda che abbia visto un attivismo delle altre regioni maggiore rispetto al nostro, e di questo me ne rammarico e me ne rammarico nella misura in cui chiedo invece oggi di far sentire la nostra voce forse ancor più forte rispetto a quella degli altri, pure perché un po’ in ritardo lo siamo, e dobbiamo capire come e in che modo colmiamo questo gap temporale.
Infatti, lo diceva prima con grande onestà intellettuale la collega Sileo, io assieme al collega Luca Braia già alla fine di aprile chiedemmo chiarimenti sulla vicenda, e per questo oggi dico non c’è più da perdere un minuto. Tra l’altro, registriamo nelle ore precedenti, dopo quasi un mese di silenzio, un accordo sindacale a cui faceva cenno la collega prima, che oggettivamente non può andare bene alla nostra regione, tanto più che la Banca Popolare di Bari al netto di quello che è il futuro dei tanti lucani che ci lavorano e di tutti coloro i quali sono correntisti, continua ad essere, nonostante mi pare di capire ci sia stata una proroga della gara sulla tesoreria, ancora tesoreria della Regione Basilicata di molti altri enti pubblici lucani; eppure nonostante ciò il piano di ridimensionamento va avanti, con 7 filiali lucane sulle 33 totali che chiuderanno, con inevitabili quanto dolorosissime – e per me francamente anche inaccettabili – licenziamenti. Non c’è stata infatti dal mio punto di vista, e non solo dal mio devo dire ma anche secondo quello che è emerso nelle interlocuzioni che penso ciascuno di noi ha fatto con i tanti dipendenti, una scarsissima apertura nei confronti della Basilicata, 7 filiali dovevano chiudere secondo il piano iniziale e 7 filiali chiuderanno, tanto più che addirittura mi dicono e lo dice anche la stampa che i locali sono già stati messi in vendita.
Noi, penso, non possiamo accettare questo stato dell’arte, tanto più che anche le promesse aziendali di un rilancio prossimo con la trasformazione della banca da Banca Popolare di Bari a Banca del Sul paiono essere una vera e propria chimera allo stato attuale, ecco perché invece io ritengo che sia opportuna un’operazione verità, e che il piano industriale della nuova Banca Popolare di Bari, ricordo, purtroppo commissariata per vicende di mala gestio su cui c’è un’indagine della Magistratura e che ovviamente non è oggetto né del mio intervento e né deve esserlo in quest’assise, sembra però che il Mezzogiorno venga cancellato totalmente dalle proprie priorità, perché al netto delle promesse di rilancio l’Istituto di Credito continua a prevedere tagli su tagli che travolgono non solo dipendenti e filiali della banca in tutto il Mezzogiorno, ma che di fatto metteranno in ginocchio interi settori produttivi del tessuto economico del Mezzogiorno. La Banca Popolare di Bari vanta 600.000 clienti in tutta Italia, di cui la grandissima parte sono meridionali, e tra i meridionali molti sono lucani. Secondo le stime sono 100.000 addirittura le aziende del Mezzogiorno che hanno rapporti con la Popolare di Bari, possiamo permetterci questo senza provare a mettere in campo un’idea alternativa, lo dico ancora una volta a Francesco Fanelli, senza una strategia, senza provare a riaprire un tavolo a Roma con i Ministeri competenti? Io penso che sarebbe un atto omissivo di una gravità inaudita che, continuo a ripetere, non possiamo permetterci; anche perché secondo la stampa e gli analisti il piano di rilancio, che in realtà sembra più un piano di dismissione lenta, non sarebbe nemmeno necessario in una forma così avanzata della patologia in cui versa la banca. Ma forse qualche spiraglio ancora c’è per tentare di fermare con tutti gli strumenti, ovviamente a disposizione della Politica, della funzione istituzionale che ciascuno di noi ricopre e di persuasione morale che un Governo regionale non può esimersi dall’esercitare, noi forse possiamo evitare danni ingentissimi.
Sono previste, infatti, fra le parti due incontri di verifica su cui il primo il prossimo 15 settembre; ebbene, io spero che per quella data, lo dico ancora all’Assessore Fanelli..., anzi al Vicepresidente, nella funzione di Vicepresidente Fanelli, il Presidente Bardi possa convocare un tavolo in Basilicata e possa farsi sentire anche a Roma. Perché io penso che sarebbe proprio la nostra regione, almeno questo emerge dalle ricostruzioni giornalistiche, a pagare uno dei contributi più salati, al netto della salvaguardia della direzione Generale, che certo non può bastare, sembra quasi salvare un contenitore vuoto, andando a pregiudicarne il contenuto. Dall’accordo, infatti, si prevede sempre a mezzo stampa, per tutti i lavoratori, una solidarietà con la riduzione delle ore lavorative settimanali ed addirittura un dimezzamento dello stipendio mensile in meno a fine anno e in tutto questo i lavoratori lucani poi, peraltro, sarebbero pesantemente colpiti, laddove l’accordo ha già sospeso, dal 1 settembre prossimo, l’ex premio di rendimento, cosiddetto extra standard, ovverosia l’erogazione del premio di rendimento eccedente lo standard di settore; mentre secondo accordi siglati nel settembre del 2012, parte dei dipendenti ha trasformato proprio il premio di rendimento eccedente lo standard di settore in un assegno ad personam, non riassorbibile e non rivalutabile. Da settembre, come detto, la misura colpisce poi in particolar modo i lucani e nello specifico gli ex della Banca Mediterranea, essendo l’Istituto già sospeso. Insomma, per farla breve e per non addentrarci ulteriormente nelle questioni tecniche, la sintesi è che la Basilicata non può permettersi, senza a provare a prendere delle contromisure, una situazione così penalizzante in un quadro reso già drammatico per le vicende relative al Covid-19. Per queste ragioni, diciamo, all’esito del dibattito, non ci saranno ulteriori interventi. Colgo con favore la proposta di Dina Sileo di approvare all’unanimità una risoluzione che magari sospenderemo e vedremo insieme, prima di approvare nella sua forma definitiva e che possa in qualche modo cementare in questa battaglia Maggioranza ed Opposizione, Governo e Consiglio in un’unica direzione che è quella di non darla vinta a chi vuole depauperare il Mezzogiorno d’Italia e soprattutto la Basilicata di un presidio storico a tutela non solo di un apparato economico, ma anche sociale della nostra regione.



Intervento POLESE resoconto nr. 34 del 15/06/2020
Argomento : INIZIATIVE DA INTRAPRENDERE PER FRONTEGGIARE L'EVENTUALE CHIUSURA DI ALCUNE FILIALI DELLA BANCA POPOLARE DI BARI SUL TERRITORIO REGIONALE CON RELATIVO TAGLI OCCUPAZIONALE
POLESE
Sì, grazie Presidente, solo per annunciare il voto favorevole di Italia Viva alla risoluzione che raccoglie integralmente anche i contenuti di una mozione che concordemente col collega Braia a questo punto ritiriamo, perché non ha senso più affrontarla e discuterla in quanto appunto recuperata integralmente in una risoluzione che dà forza anche nello spirito da quanto ha appena detto dal collega Cifarelli che mi sento di sottoscrivere, e nell’interlocuzione che abbiamo avuto a microfoni spenti con l’Assessore Cupparo confidiamo che nelle trattative che il Presidente Bardi possa fare con i Ministeri competenti e con i Presidenti di Regione, possa emergere anche la possibilità di un impegno finanziario diretto da parte della Regione Basilicata proprio a sostegno di ciò che è più (incomprensibile) lucanità all’interno della Banca Popolare di Bari in termini di dipendenti ma, come dicevo prima, anche in una funzione di salvaguardia dei correntisti e del tessuto economico e sociale che si relaziona con la banca stessa.



Intervento POLESE resoconto nr. 35 del 23/06/2020
Argomento : CONVALIDA DEFINITIVA DELLA CONSIGLIERA CARMELA CARLUCCI
POLESE
Grazie, Presidente. Noi abbiamo fatto nella scorsa settimana un Consiglio straordinario sulla Popolare di Bari in cui abbiamo statuito con una risoluzione unitaria una serie di impegni a carico della Giunta. Stante la gravità e purtroppo le continue notizie che continuiamo ad avere sulla vicenda, volevo cogliere l'occasione per chiedere alla Giunta, c'era all'epoca il Vicepresidente Fanelli o altri componenti della Giunta che stanno seguendo la questione, un aggiornamento rispetto a quelli impegni perché penso che ogni ora che passa rende più drammatica la questione.



Intervento POLESE resoconto nr. 39 del 21/07/2020
Argomento : MOZIONE A FIRMA DI TUTTI I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA, TRANNE ACITO, RELATIVA A UNA RICHIESTA DI CHIUSURA IMMEDIATA DI TUTTI I CENTRI DI ACCOGLIENZA
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Parto con un appello al Presidente Bardi, lei spesso e volentieri ci prova con il suo buon senso a ricondurre questa maggioranza a supposizioni, nel caso di specie di responsabilità. Peccato che non sempre questo accada, quindi voglio farle un appello affinché davvero questa Assise consiliare possa giovarsi della sua presenza in ogni seduta perché è diventato un elemento indispensabile alla luce di quello che è accaduto negli ultimi Consigli.
Ed è utile fare anche un ragionamento su quello che è accaduto ieri, non mi riferisco ovviamente all’episodio che abbiamo stigmatizzato, non me la sento su questo di polemizzare né col collega Zullino, né col collega Perrino, che peraltro oggi è assente. Mi associo agli inviti al buon senso che tutti quanti avete fatto. Nel merito invece la discussione è da fare ed è molto profonda, anche e soprattutto se, come penso anche i colleghi della minoranza, vogliamo cogliere la proposta e lo spirito del Presidente Bardi.
Innanzitutto si ritiri la mozione, questo è un punto di partenza che mi pare sia anche chiaro dalle parole del Presidente. Noi non intendiamo modificare un atto che riteniamo assolutamente irrazionale e peraltro anche giuridicamente farlocco come con altri toni e modi ha appena detto il consigliere Acito, perché stiamo parlando, diciamo le cose come stanno, di una sortita emozionale nella giornata di ieri. Scoppia il caso e una parte di questo Consiglio Regionale pensa di speculare su una vicenda provando a lanciare la bomba e ad alzare i toni su un tema che è stato oggetto di una campagna elettorale storica, nazionale, europea e anche a tratti regionale.
E la mozione, lo dico al collega Zullino, che ho davanti e che ho appena letto, non diceva le cose che tu hai oggi rabbonito in una supervisione eufemistica della materia, ma diceva chiaramente una cosa che non si può fare e che è contraria allo spirito di regione ospitale a cui faceva riferimento il Presidente Bardi. È contraria, questa sì, voglio citare anch'io la Costituzione, all'articolo 3, ai principi di eguaglianza formale e sostanziale e contraria a ogni forma di discriminazione razziale.
Quella mozione andava ben oltre, io lo so bene quelli che erano i vostri scopi, aveva una funzione meramente ideologica e politicista, diceva: “Chiudiamo i centri di accoglienza”. È una cosa che non si può fare sul piano giuridico, ed è chiaro a tutti, è una cosa che però è molto evocativa e suscita una certa fascinazione in questa fase, non solo nel vostro elettorato, ma anche nella società. Io ho anche i miei amici elettori che nell’afflato del momento, nella paura e nell'angoscia dicono: “Ma non si può chiudere? Non ci possiamo chiudere?”. Non ci possiamo chiudere, lo sappiamo tutti e lo sapete anche voi che avete presentato questa mozione al sol fine di dire: “Noi siamo quelli che difendono la Basilicata dalla minaccia dello straniero”. Poi scopriamo questa mattina che tre italiani che stavano scendendo a Maratea positivi vengono fermati perché fanno un incidente stradale e non mi pare di aver letto nessuna vostra dichiarazione. Ma che cosa significa questo? Che il tema c'è e io voglio cogliere l’appello alla responsabilità che ha fatto il Presidente Bardi, ma lo dobbiamo cogliere tutti, non possiamo giocare a fare gli strumentali o i primi della classe su una vicenda che entra nella coscienza e negli animi più profondi dei lucani.
È una strumentalizzazione becera, indegna e irrispettosa di una vicenda che è straordinariamente delicata. Se poi mi chiedete come la penso, io penso che il Governo abbia sbagliato a Lampedusa, lo dico senza mezzi termini, anche se io di questo Governo ci faccio parte anche con una punta di orgoglio, soprattutto per alcuni Ministeri. È chiaro che lì il test sierologico forse è una misura lieve, allora io in un’unica risoluzione che vorrei fare a valle di questo Consiglio, vorrei dare la forza unanime al Presidente Bardi di dire al nostro Governo: “A Lampedusa fai i tamponi e non i sierologici”, depauperando quella mozione di altre connotazioni che sono spot da campagna elettorale che vi riserverete nella tornata delle amministrative.
Ognuno farà la sua parte, per l’amor di Dio, ci difenderemo e ci confronteremo e vincerà il migliore, il popolo sovrano, come giustamente hai detto tu. Ma in una vicenda così delicata in cui tutti quanti noi abbiamo anche dimostrato un grande senso di responsabilità e penso lo possa testimoniare anche l’Assessore Cupparo.
Il consigliere Perrino, che non ha bisogno della mia difesa e col quale io personalmente mi sono trovato in occasioni di scontro peggiore di quelle in cui ti sei trovato tu nella scorsa legislatura, ha sempre mostrato un senso di rispetto e di responsabilità, per cui mettiamo tutte le casacche su questa vicenda nei cassetti, lavoriamo a tutela dei lucani, sosteniamo le ipotesi possibili, come diceva Enzo Acito e nessuno sarà più costretto ad alzare i toni come è accaduto ieri.



Intervento POLESE resoconto nr. 39 del 21/07/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE POLESE SULLA REALIZZAZIONE DELLA DIRETTRICE LAURIA – CANDELA
POLESE
Grazie, Presidente, io volevo chiedere l’iscrizione della mozione avente ad oggetto: “la realizzazione della direttrice Lauria – Candela”. È un tema che poi a mio avviso dovrà essere ripreso nel Consiglio che faremo sul recovery found. Nell’ambito del novero delle infrastrutture da sostenere va inserita anche questa. Io chiedo la discussione in data odierna e quindi l’approvazione, in modo da poterla portare come impegno politico nel dibattito del prossimo Consiglio.



Intervento POLESE resoconto nr. 41 del 08/09/2020
Argomento : DISCUSSIONE SULLE MODALITÀ DI IMPIEGO DELLE RISORSE PROVENIENTI DAL RECOVERY FOUND RICHIESTA DAI CONSIGLIERI POLESE, CIFARELLI, TREROTOLA, BRAIA E PITTELLA
POLESE
Grazie, Presidente. in qualità di proponente del punto 2 all’Ordine del Giorno, volevo chiederne il rinvio per ulteriori approfondimenti ed anche per far sì che un argomento così delicato non diventi oggetto di strumentalizzazione nella campagna elettorale in corso.
Al contempo volevo chiedere al Presidente Bardi, anche in maniera breve, di relazionarci sull’imminente inizio dell’anno scolastico. Noi sappiamo che c’è stata una discussione che ha portato allo spostamento dell’apertura dell’anno scolastico, spostamento che, almeno io dal punto di vista personale, non ho trovato drammatico, considerato il fatto che sono diversi mesi che la scuola è chiusa, ma sono fortemente preoccupato, e mi auguro che il Presidente Bardi oggi possa rassicurarci, su come invece il 24 si apra, in che modo, nella massima sicurezza? Quali sono le condizioni? Con l’auspicio che quest’apertura sia definitiva, siamo pronti a qualunque evenienza, qual è il rapporto con il Governo nazionale rispetto a questo? Insomma che ci rassicuri perché i cittadini lucani, credo che questo sia il penultimo Consiglio, il prossimo sarà proprio alla vigilia della riapertura dell’anno scolastico, hanno la necessità di essere edotti e di essere informati sul punto.
Aggiungo anche un’altra cosa velocissima, a margine, visto che anche prima c’era Maurizio Bolognetti. Sarebbe auspicabile che l’Assessore Leone ci dicesse l’ultima interlocuzione avuta con Maurizio Bolognetti, poiché oggi è di nuovo qui, io vorrei evitare che nella prossima seduta di Coniglio il tema fosse riproposto, magari c’è stato qualcosa, qualche passaggio che ci sfugge, noi vorremmo essere edotti perché riteniamo che la battaglia di Maurizio sia una battaglia assolutamente giusta.



Intervento POLESE resoconto nr. 41 del 08/09/2020
Argomento : DISCUSSIONE SULL’IMMINENTE INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO
POLESE
Sì, grazie Presidente. Ringrazio il Presidente Bardi per la relazione esaustiva e lo prego di tenerci aggiornati costantemente su questo tema che è fondamentale, l’ha detto lei: la cultura è esattamente la misura della civiltà di un popolo e noi lucani siamo persone notoriamente civili, per cui io mi permetto anche di lasciare agli atti, è inutile che ne parli ora qui in Consigli, una serie di spunti di criticità che sono emersi con il corpo docente e con le famiglie in queste settimane in modo che lei possa dare uno sguardo. E poi, Presidente, volevo cogliere l’occasione per chiedere la sola iscrizione nel prossimo Consiglio e non anche la discussione di una



Intervento POLESE resoconto nr. 41 del 08/09/2020
Argomento : PDL: “MISURE DI SOSTEGNO PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA DI PROPRIETÀ”
POLESE
Grazie, Presidente. innanzitutto per ringraziare il collega Vizziello per una proposta che io personalmente ho condiviso e ho anche sottoscritto, nel momento in cui lo spirito di alcuni emendamenti che avevo sottoposto all’attenzione del collega Vizziello sono stati recepiti. Nello specifico l’idea è di costruire una sorta di gradualità dell’intervento, maggiore all’inizio, per associare questa proposta, che era una proposta ante Covid, all’emergenza aggiuntiva derivata dal coronavirus per le coppie più giovani. Ancora l’elevazione dell’età da 35 a 38 anni, la mia richiesta era di elevare a 40 anni, perché oggi l’età giovanile è un’età un po’ più ampia rispetto al passato.
Resto un po’ perplesso sulla dotazione finanziaria e mi auguro che questa maggioranza voglia dare davvero fiducia e sostanza al provvedimento. La proposta del collega Vizziello era di 3 milioni di euro, il mio emendamento addirittura li portava a 6 per un calcolo che avevamo fatto su un fabbisogno indicativo rispetto alla percentuale di mutui emersa anche dalle audizioni fatte su mia richiesta, ed anche per questo ringrazio il Presidente della Commissione, sia per quanto riguarda l’Abi, sia per quanto riguarda la Confindustria.
Ritengo anche utile che per una volta si sia utilizzato il requisito dell’età, ed esclusivamente quello, lasciando poi al regolamento attuativo eventuali altri criteri come elementi di mera premialità, mi riferisco all’ISEE. Sia io, che il collega Vizziello condividevamo l’idea che circoscrivere con l’ISEE questo incentivo significava rischiare di dare sempre lo stesso agli stessi. In questo modo, invece si è aperta la platea, si guarda al mondo per lo più dei giovani professionisti, è un provvedimento che intercetta un settore ed un segmento diverso da altri provvedimenti a sostegno degli ultimi e dei penultimi già esistenti ed è anche derivante per lo più dalla precedente legislatura.
È uno spirito culturale che interpreto, e sono d’accordo, anche qui abbiamo discusso molto in Commissione e trovato una mediazione, che il criterio dell’ISEE poi rappresenti in fase applicativa in termini di punteggio un eventuale premialità in alcune conseguenze. Per questa ragione ovviamente, oltre che la firma, annuncio anche il voto positivo al provvedimento.



Intervento POLESE resoconto nr. 42 del 20/10/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE POLESE RIGUARDANTE L’EMENDAMENTO AL DECRETO RILANCIO DI MAGGIO 2020 SUL FONDO PER I COMUNI PARTICOLARMENTE DANNEGGIATI DAL COVID
POLESE
Sì, grazie, Presidente. Anche io per la sola iscrizione di una mozione che vado a leggere avente ad oggetto l’emendamento al decreto rilancio, quello di maggio del 2020, che riguardava il fondo per i Comuni particolarmente danneggiati, ovviamente tra questi anche Comuni lucani.
“Premesso che” dice questa mozione ”l’emendamento al decreto rilancio a firma dei parlamentari De Filippo, Conte, Del Basso, De Caro e Stumpo che modifica l’articolo 112 del decreto ha previsto che i Comuni dichiarati zona rossa sulla base dei provvedimenti statali o regionali come nel nostro caso, entro il 3 maggio 2020, per almeno 30 giorni consecutivi hanno diritto di accedere alle risorse previste dal fondo istituito presso il Ministero degli Interni.
Tale fondo con dotazione di 200 milioni di euro dovrà essere rivisto col decreto del Ministero dell’Interno in base ai criteri previsti dal medesimo decreto. Considerato che i Comuni di Moliterno, Tricarico, Irsina e Grassano rientranti proprio nella fattispecie prevista dall’art. 112 bis durante questo difficile periodo sono stati zona rossa, le attività produttive del territorio, gli esercizi commerciali, professionisti e in generale l’intera economia di questi territori ha ovviamente subito ingenti danni e considerato il difficile periodo che ci apprestiamo a vivere, caratterizzato da una potenziale recrudescenza della pandemia che porterà nuove ingenti difficoltà sul piano economico e sociale inducendo i Sindaci sopracitati ad avere una maggiore preoccupazione sulle condizioni della popolazione dei propri Comuni, è rilevato che ad oggi dopo anche un sollecito scritto che proprio i Sindaci dei Comuni interessati all’emendamento 112 hanno effettuato non sono stati dal Governo ripartiti i fondi.
Per cui tutto ciò premesso, considerato e rilevato si impegna il Presidente della Giunta regionale e la Giunta stessa ad intervenire in conferenza Stato-Regioni e ad interloquire con i Ministri dell’Interno e dell’Economia affinché si provveda con urgenza al riparto del fondo previsto dal decreto rilancio e come normato dall’emendamento dall’art.112 a destinare tali fondi ad interventi di sostegno di carattere economico e sociale con l’emergenza sanitaria.
Sostanzialmente si chiede al Presidente Bardi e alla Giunta di rafforzare le interlocuzioni affinché una norma che è già in vigore venga applicata e consenta a 4 Comuni lucani di poter usufruire di queste risorse nazionali aggiuntive.



Intervento POLESE resoconto nr. 42 del 20/10/2020
Argomento : INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI PERRINO, LEGGIERI, CARLUCCI, SU “PROCEDIMENTO AUTORIZZATORIO RICHIESTO DA SYNDIAL S.P.A. – OGGI ENI REWIND S.P.A. – PER L’IMPIANTO DI LOCALITÀ LE VIGNE A VIGGIANO”
POLESE
Sì, grazie Presidente. Mi diceva il collega Braia che il tema è già stato posto, ma io volevo ribadire innanzitutto la contrarietà e anche lo sbalordimento per il fatto che mentre noi siamo in Consiglio Regionale, in contemporanea su un tema attualissimo che andava sicuramente riferito in Consiglio ci sia una conferenza stampa.,
Ma al netto di questo che ormai si sta verificando, tant’è, ne prendiamo atto, poi ognuno di noi mediaticamente dirà quello che ritiene più opportuno, vorrei pregarla che poiché oggi non abbiamo potuto esaurire il punto dell’attività ispettiva riguardante la Sanità perché ovviamente l’Assessore Leone non è presente, che alla prossima seduta di Consiglio come oggi gli assessori presenti hanno risposto alle interrogazioni sugli altri temi, la stessa cosa faccia l’Assessore Leone per quanto riguarda le innumerevoli interrogazioni in materia sanitaria.



Intervento POLESE resoconto nr. 43 del 30/10/2020
Argomento : COMUNICAZIONE, AI SENSI DELL’ARTICOLO 52 DEL REGOLAMENTO, SULLA SITUAZIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID - 19 E SUI PROVVEDIMENTI DA ULTIMO INTRAPRESI
POLESE
Sì, grazie Presidente. Io non sono intervenuto nel dibattito sul Punto precedente, perché penso che ci siamo detti molte cose importanti, però sono tutte parole, invece oggi abbiamo una grande occasione quella di trasformare le parole in fatti e abbiamo la possibilità essendo all’Ordine del Giorno un provvedimento concretissimo che offre molte risposte a molti dei problemi che sono emersi nel dibattito precedente, il problema nel mondo dello spettacolo, dell’economia della cultura, dello sport, dei giovani, delle nuove imprese, una proposta di legge che è qui oggi all’Ordine del Giorno che tecnicamente noi possiamo approvare dando oggi, non domandi o tra 30 giorni, ma oggi ripeto una risposta netta, chiara, concreta a una serie di categorie di persone che soffrono purtroppo più di altre per il Covid, per queste ragioni e affinché diciamo tutte le cose che ci sono detti non restino chiacchiere sospese e io ho ascoltato molto anche il dibattito nazionale, la richiesta che alcune delle forze di centro-destra hanno fatto giuste, legittime, noi le abbiamo condivise di ristoro nei confronti dei ristoratori, dei bar, di tutte quelle attività che stanno subendo pregiudizi maggiori rispetto alle altre, per questa ragioni la proposta di legge al Punto 6, io chiedo che venga anticipata e che venga discussa immediatamente e quindi chiedo un’anticipazione del Punto.



Intervento POLESE resoconto nr. 43 del 30/10/2020
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 44/2020 “MODIFICA ALLA L.R. N. 24/2007 (NORME PER L’ASSEGNAZIONE, LA GESTIONE E LA DETERMINAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA)”
POLESE
Presidente, per ragioni di coerenza, per la stessa ragione per cui prima avevo chiesto l’anticipazione e mi è stata negata, e ora in questo istante la si richiede, io mi asterrò. La volevo motivare perché altrimenti poteva sembrare schizofrenico il comportamento.



Intervento POLESE resoconto nr. 43 del 30/10/2020
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 62/2020 "ULTERIORI NORME PER IL RILANCIO DELL'ECONOMIA DELLA REGIONE BASILICATA", RICHIESTA ISCRIZIONE A NORMA DELL'ART. 38, COMMA 4, DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE”.
POLESE
Sì, grazie Presidente. No, due considerazioni: la prima, più politica e di merito, ovviamente io prendo atto di questa facoltà prevista dal regolamento, non concordo... penso, ma ovviamente non addebito a lei nella sua funzione istituzionale ma alla Maggioranza sul piano politico, che oggi si poteva cogliere l’occasione per affrontare questo progetto di legge che, come ho già detto poc’anzi, conteneva risposte concrete; invece, come secondo punto Presidente, dal punto di vista tecnico, le vorrei chiedere di assegnare un termine alle Commissioni per l’esame della proposta perché intanto la proposta oggi è qui perché sono passati più di 60 giorni dal deposito e le Commissioni non l’hanno affrontata. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : DIBATTITO A SEGUITO DELLA COMUNICAZIONE EFFETTUATA AI SENSI DELL’ART.52 DEL REGOLAMENTO SULLA SITUAZIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19 E SUI PROVVEDIMENTI DA ULTIMO INTRAPRESI
POLESE
Sì, grazie, Presidente. per chiedere l’anticipazione del Punto n. 55 per 2 ragioni, diciamo, una di metodo e una di merito, quella di metodo è relativo al fatto che lei ricorderà Presidente che sul tema del Recovery Fund noi avevamo addirittura il 4 agosto chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario poi concordemente per il sopraggiungere di altre priorità avevamo, come dire, spostato questo Consiglio e trasformato questo Consiglio a DOC in un Punto all’Ordine del Giorno che andava altresì trattato con una certa urgenza, l’aver appreso dalla stampa che su questo tema come per altro questa mattina anche ricordato dai colleghi del Partito Democratico in realtà la Giunta regionale ha iniziato un certo tipo di lavoro ci ha un po' lasciato sorpresi e quindi per queste ragioni di forma e di metodo in virtù del fatto di una richiesta che pendeva già del 4 agosto, io chiedo l’anticipazione del Punto, nel merito lo chiedo anche perché ritengo che parlare dell’emergenza della contingenza e del presente senza4 immaginare, senza legare una visione di futuro è un errore per cui quale occasione migliore oggi per iniziare a discutere, discussione che immagino non si esaurirà vista la portata altamente significativa in termini di risorse di progettualità che questo può significare per la nostra Regione, ma che è giusto a mio avviso tenere agganciata insieme alla dinamica sanitaria.



Intervento POLESE resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 43/2020 “MODIFICHE ALLA L.R. 6 AGOSTO 1997, N. 38 (NORME PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI DIFESA DEL TERRITORIO DAL RISCHIO SISMICO)”
POLESE
Grazie, Presidente. sempre sul punto. Mi confrontavo anche con il collega Leggieri con il quale siamo in Ufficio di Presidenza, perché io non ricordavo che come Ufficio di Presidenza avessimo assunto una decisione in tal senso, insomma, non so se è così o se in una regola...
PRESIDENTE (CICALA)
No, non ho detto questo io.
POLESE
No, no, me lo chiedevo. No, siccome…
PRESIDENTE (CICALA)
Se il Consiglio è d’accordo con la direzione, allora poi sulla richiesta del collega Pittella, che mi chiedeva di riportare questa volontà in Ufficio di Presidenza, io ho confermato che certamente la porteremo nel prossimo Ufficio di Presidenza.
POLESE
Allora io ne approfitto... No, siccome invece il collega Pittella aveva parlato di disposizioni dell’ufficio di Presidenza, ci tenevo a rimarcare che, poiché io ho una posizione analoga da questo punto di vista alla sua, e quindi non sono d’accordo neanche io con l’impossibilità di fare accedere la stampa nel suo complesso al Consiglio, sono ben lieto di cogliere lo spirito con cui lei dice che al prossimo Ufficio di Presidenza ragioneremo di questo e proveremo anche a ragionare di altro, che c’è anche un tema dei collaboratori che ciascuno di noi ha, che è chiaro che non possono affollare quest’assise, ma neanche è possibile, come mi è capitato purtroppo, di vedere smarriti i fascicoli e le carte, perché è stato impedito al mio collaboratore di avere accesso. Per cui colgo con favore la sua disposizione emi auguro che affronteremo a 360 gradi tutti questi problemi, fin quando decidiamo di perseguire l’attività in aula.



Intervento POLESE resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE NUMERO 37/2020: “CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME IN BASILICATA”, RICHIESTA ISCRIZIONE A NORMA DELL’ARTICOLO 38, COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE.
POLESE
Grazie, Presidente. No, siccome la recente storia ci ha insegnato che non mi pare che le spiagge abbiano portato molto bene alla Lega e ai suoi diciamo iscritti, mi chiedevo se non fosse il caso di sospendere il Consiglio invece che rinviare questa norma in Commissione, se il collega Cifarelli è d’accordo, proviamo a lavorarci ora per produrre un risultato in aula e non sulle spiagge, e non procrastinare un’esigenza che invece arriva poi al momento del periodo balneare – che ci auguriamo di vivere tutti insieme – e diventa un’emergenza, mentre con un minimo di programmazione, non vogliamo farlo ora ma non aspettiamo magari le calende greche del rinvio in Commissione, diamoci un tempo certo, facciamolo subito, sempre se il collega Cifarelli sia d’accordo.



Intervento POLESE resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : AVVISO PUBBLICO, NOMINA DEL PRESIDENTE DELL’ENTE DI GESTIONE DEL PARCO NATURALE REGIONALE DEL VULTURE DPCR N.44 DEL 23 LUGLIO 2020.
POLESE
Grazie, Presidente. In qualità di componente della I Commissione ritengo opportuno brevissimamente ricostruire una posizione politica e poi motivare, lo anticipo, un voto contrario a questa delibera che lei ha disposto per determinate ragioni che sono di carattere innanzitutto procedurale. Mi pare che nell’ambito del dibattito in Commissione la prima cosa sulla quale siamo stati tutti d’accordo è che c’è una norma che in qualche modo andava rivista. Andava rivista se non altro perché dava alla Commissione consiliare una funzione prettamente amministrativa e di, diciamo, punto all’interno del procedimento, che si scontra oggettivamente con quella che è la funzione, invece, più politica, di discussione all’interno della Commissione, facendo assumere anche a tutti i Commissari una responsabilità di natura giuridica all’interno di un procedimento, peraltro viziato ancora di più dal fatto che l’atto di cui si discuteva si era formato non in sede di Commissione, ma si era formato addirittura in un organo terzo, andando dal mio punto di vista a forzare quelle che sono le nostre funzioni di controllo, non su un organismo interno alla Regione, ma su un organismo che con la Regione non ha nessun tipo di rapporto di, diciamo, così, sudditanza, dal punto di vista formale e legislativo. Per queste ragioni era emerso mi pare, ad onore del vero unitariamente, una riflessione approfondita, tant’è vero che l’iter in Commissione è stato lungo, abbiamo audito tutti i componenti della comunità, abbiamo recepito i documenti delle associazioni, è una vicenda sulla quale, non nascondiamoci davanti al rigore formale, c’era un dibattito politico che veniva da mesi, per non dire anni, e c’era uno scontro di interessi, per l’amor di Dio, tutti legittimi, politico, anche all’interno della compagine degli amministratori che noi abbiamo incontrato. Quando, nonostante gli appelli miei ed anche del collega Cifarelli, a riflettere e a ragionare su quale potesse essere la soluzione migliore, si è voluto accelerare i tempi e procedere ad un voto che pareva essere più un tribunale dell’inquisizione, sull’onorabilità o meno, parliamoci chiaro, piuttosto che sui requisiti dei singoli Sindaci, noi abbiamo deciso di non prendere parte a quella votazione e l’abbiamo fatto scientemente, perché riconosciamo nel valore della funzione dei Sindaci un’autorevolezza ed un’appropriatezza di alcuni requisiti di natura tecnica specifica che di più nella figura del Sindaco, quale massima autorità anche pubblica di un Comune, è evidente che sul campo dell’esperienza non potevano non essere considerati. La nostra posizione quindi era quella di unanimemente immaginare non una procedura di analisi del sangue del singolo soggetto, ma un’unanime condivisione e uno spazio alla politica. Oggi in Consiglio noi avremmo voluto votare, anche a conclusione di un iter lungo nel tempo, il Presidente del Parco. Prendiamo atto che questo non accadrà, ce ne rammarichiamo e per queste ragioni il nostro voto sarà contrario.



Intervento POLESE resoconto nr. 45 del 23/11/2020
Argomento : COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DEL TERREMOTO DEL 23 NOVEMBRE DEL 1980
POLESE
Grazie, Presidente. Io non c’ero, non c’ero alle 19:35 del 23 novembre 1980, non l’ho sentito, sono nato qualche mese dopo, ma per tutta la mia vita è come se in quel maledetto giorno di novembre ci fossi stato anche io. Da sempre viviamo con quel ricordo, con quelle immagini di morte e devastazione attaccate alle pareti della memoria collettiva e anche chi non c’era sente sua quella memoria, anche chi è venuto al mondo dopo come me, sa che quei 90 secondi di paura hanno cambiato per sempre la vita di chi ha visto la propria casa crollare e insieme ad esse tutta una vita di certezze, sudore, sacrifici, sangue e lacrime. Faccio mie queste parole scritte ieri da un post di un mio amico lucano, Sergio Ragone, per ricordare i 40 anni del terremoto del 1980, è un grande onore per me essere qui e poter intervenire per ricordare un evento che ha segnato in maniera così tragica la storia del popolo lucano, questo Consiglio Regionale oggi coincide con una data che per noi lucani è incisa nella carne e nello spirito. Il 23 novembre non è solo un giorno sul calendario è semplicemente i giorno del terremoto e oggi ricorrono 40 anni da allora, da quel terremoto che piegò in due un’intera popolazione, era domenica l’ha detto lei Presidente e il collega Baldassarre, erano le 19:34 le famiglie erano a casa o a messa, molti era a passeggio perché per la stagione il clima era straordinariamente mite, ma ad un certo punto si crea una frattura nella storia, quel 23 novembre interruppe la continuità temporale generando una frontiera, da allora c’è stato un prima e un dopo il terremoto. La terra iniziò a tremare per un tempo che a chi visse quei momenti parve infinito, furono 96 secondi in cui tutto cambiò, le cronache raccontano di un rumore di fondo cupo e forte mischiato con il cigolio del ferro che si piegava e del cemento che si crepava, case crollarono, muri si spaccarono, strade scomparvero, macerie, milioni di quintali di maceria dappertutto e su tutto un odore di zolfo, l’inferno in terra per oltre 1 minuto e mezzo. Fu un evento sismico spaventoso che abbracciò due Regioni sorelle come la Campania e la Basilicata. L’area interessata dal tremendo evento sismico fu pari a circa 17.000 chilometri quadrati e secondo le stime del tempo ci furono circa 280.000 mila sfollati, oltre 8.000 feriti e quasi 3.000 morti. 40 anni fa, ma sembra realmente un’altra epoca, le Istituzioni non erano pronte a un disagio del genere, ci vollero oltre 48 ore con le comunicazioni saltate e decine di paesi isolati per iniziare a capire la dimensione di una vera e propria apocalisse. All’inizio i primi soccorsi furono volontari e improvvisati e 40 anni di distanza mi sento di ringraziare ancora oggi a nome di tutta la comunità i ragazzi, oggi uomini, ma all’allora sodati del 91° Battaglione dell’Esercito che a mano nude scavarono tra le macerie per salvare vite. Poi, arrivò il Commissario Zamberletti che guidò i soccorsi e che grazie all’esperienza in Irpinia e Basilicata poi da parlamentare fu uno degli artefici della nascita della moderna Protezione Civile che proprio in queste settimane si sta distinguendo per il lavoro meritorio nella gestione del contagio. Per il resto ci vuole del tempo, 7 mesi dopo il Governo nazionale istituì una legge speciale, il 14 maggio dell’81, infatti, il Parlamento approvò la legge 219 per la ricostruzione e lo sviluppo delle aree terremotate, ad oggi i conti indicano una spesa ancora in aggiornamento. In aggiornamento perché purtroppo in quella valanga di denaro non tutto funzionò alla perfezione, queste sono lezioni che dovremmo tenere a mente anche in questi giorni seppur con tutte le differenze del caso stiamo vivendo una sorte di apocalisse e alla fine di questa pandemia, che mi auguro non duri ancora a lungo, purtroppo conteremo vittime e danni e il mio auspicio è che questa classe dirigente si dimostri all’altezza della situazione perché come spesso accade quando accadono eventi di eccezionale gravità il peggio è sempre dopo, la ricostruzione tra nuove povertà ed enormi disagi sociali. Chiudo questo ricordo con un pensiero speciale per quei 66 bambini che trovarono la morte nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Balvano che non fu risparmiata dalla violenza della scossa, tutti e 131 i Comuni della Basilicata riportarono danni enormi. A fronte della tragedia però il vero miracolo avvenne il cordone di solidarietà che scattò subito da tutto il mondo, il terremoto dell’Italia Meridionale divenne un simbolo di solidarietà internazionale, anni dopo visitando una mostra vidi un enorme quadro a firma di Andy Warhol ed era l’ingrandimento della prima pagina del Quotidiano “Il Mattino” con il titolo che fece storia: “Fate presto”. Mi colpì da lucano in terra straniera e da uomo verso un enorme artista, quello che accade se raccontato rimane e spero serva da insegnamento. Chiudo davvero con un sprone che faccio mia, ma che consegno anche a voi in queste ore e in questi giorni siamo chiamati tutti a un solo sforzo dare il nostro meglio, perché da qualche parte anche in questo istante c’è chi sta chiedendo alle Istituzioni e quindi anche a noi: “Fate presto” e possiamo farcela come ce la fecero ad alzarsi all’allora e per chiudere prendo in prestito anche le parole di un altro mio amico, Gianni Molinari, che ieri sul Mattino di Napoli proprio ricordando quella prima pagina di 40 anni fa ha rintracciato quei bambini che apparivano in un immagine tra le macerie protetti solo da una coperta, “Le bambine di allora oggi sono donne che in qualche maniera anche se lontane dalla Basilicata ce l’hanno fatta. Ce la faremo anche noi ne sono certo”.



Intervento POLESE resoconto nr. 45 del 23/11/2020
Argomento : RINVIO DISCUSSIONE SU EMERGENZA COVID19 – SITUAZIONE REGIONALE E CRITICITÀ DEGLI OSPEDALI LUCANI
POLESE
Sì, grazie Presidente. No, ovviamente per aderire alla posizione del collega Braia che riguarda anche me nella giornata di domani, e per aggiungere una cosa nello specifico alla richiesta di dati che è stata perpetrata e che lei si è appuntato: io francamente provo imbarazzo a non essere nelle condizioni di poter dare una risposta ufficiale, come purtroppo sta accadendo da mesi, su quanti posti letto sono attivabili, quali e quanti sono, in che modo sono stati assunti i tracciatori relativi all’avviso che ha fatto la Protezione Civile il 24 ottobre e come funziona il contact tracing in Basilicata, sono tre quesiti sui quali io diciamo pretendo una risposta ufficiale e documentata perché non è possibile che un Consigliere regionale di Maggioranza o di Minoranza non sia nei fatti messo nelle possibilità di esercitare le proprie funzioni appieno perché domani di che cosa discutiamo se entro la giornata di oggi noi non abbiamo i dati? Veniamo ad acquisirli domani per poi fare un dibattito tra 15 giorni? Nel frattempo l’epidemia avanza, ha ragione il collega Braia, i dati non sono confortanti, quelli di oggi con una percentuale così alta di positività rispetto all’esiguo numero di tamponi... ci mette sul chi va là, su che cosa accadrà nei prossimi giorni. Per cui, io faccio appello alla sua sensibilità perché formalmente glielo chiediamo entrambi – e penso che lo possiamo fare, Carlo e Roberto, anche a nome vostro – affinché i Consiglieri di Minoranza, ma penso anche quelli di Maggioranza, siano interessati, i Consiglieri sei 5 Stelle, oggi ricevono ufficialmente tutti i dati utili e funzionali ad un dibattito diciamo che abbia un senso, altrimenti facciamo retorica e penso che non ne abbiamo bisogno.



Intervento POLESE resoconto nr. 45 del 23/11/2020
Argomento : RINVIO DISCUSSIONE SU EMERGENZA COVID19 – SITUAZIONE REGIONALE E CRITICITÀ DEGLI OSPEDALI LUCANI
POLESE
No, anch'io, Presidente, come il collega Perrino per dire che non sono assolutamente d'accordo sul rinvio, ma è una scelta obbligata della Maggioranza che noi subiamo.



Intervento POLESE resoconto nr. 46 del 24/11/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE POLESE RELATIVA ALL’AREA MARINA PROTETTA DI MARATEA
POLESE
Sì, grazie Presidente. Anche io per la sola iscrizione di una mozione relativa a una vicenda che in questo momento il Dipartimento dell’Assessore Rosa sta trattando e quindi l’attualità della vicenda mi impone di chiederne l’iscrizione che è relativa all’Area Marina Protetta di Maratea nello specifico la mozione che andrò poi ad illustrare successivamente all’atto della discussione si incentra sulla procedura, sull’accelerazione delle procedure e sull’autonomia e l’indipendenza che venga riconosciuta all’Ente gestore che nascerà a seguito dell’Area Marina Protetta.



Intervento POLESE resoconto nr. 48 del 04/12/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 79/2020 RECANTE “DISPOSIZIONI DI INTEGRAZIONE E MANUTENZIONE DEL SISTEMA NORMATIVO REGIONALE”.
POLESE
Sì, grazie Presidente. Anche io per muovere una censura in realtà più giuridica e di merito e non tanto politica su questo art. 1 e per annunciare il voto contrario della Minoranza di centrosinistra per due ragioni fondamentali con una premessa. È chiaro che si può sbagliare io non credo a nessuna malafede, anzi mi pare evidente che ci sia un errore di imputazione di spesa e che questo errore non abbia riguardato solo un singolo gruppo, ma più gruppi. Credo però che il tema è un tema che noi ci dobbiamo porre magari in Ufficio di Presidenza- lo dico al Vicepresidente Baldassarre- in termini di riorganizzazione e di rivisitazione della normativa e della disciplina che riguarda il funzionamento dei gruppi perché francamente ho approfondito un po' la vicenda, l’errore c’è stato ed è stato a mio avviso giustamente sanzionato, ma c’è un tema più complessivo del funzionamento che forse noi possiamo affrontare. Ci sono a mio avviso due perplessità su questo articolo: la prima riguarda il meccanismo di compensazione che dal mio punto di vista nella, diciamo, contabilità pubblica non può essere applicato ancora di più nel caso di specie perché nel caso di specie noi parliamo di una compensazione di una cifra certa che è quella che è stata spesa con un imputazione sbagliata e una cifra incerta che è quella che solo potenzialmente i gruppi potrebbero spendere durante l’anno, ma non è una cifra assegnata in maniera forfettaria, cioè una cifra che a prescindere da come la si spende va in capo ai gruppi, ma parliamo di un plafond finanziario che qualora non dovesse essere speso ritorna integralmente anche integralmente al Consiglio Regionale. Qualcuno dice: “Questa norma è stata proposta in maniera analoga in altre Regioni e non è stata impugnata”, poco conta perché sappiamo benissimo che il fatto che non sia stata impugnata in una Regione questo tipo di norme, di contabilità pubblica e condono della Corte dei conti può avvenire in qualunque momento e anche in maniera differenza da Regione a Regione, per cui non ne chiedo il ritiro perché immagino che se è qui come art. 1 abbia una sua condivisione dalla Maggioranza, ma annuncio il voto contrario della Minoranza.



Intervento POLESE resoconto nr. 48 del 04/12/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 79/2020 RECANTE “DISPOSIZIONI DI INTEGRAZIONE E MANUTENZIONE DEL SISTEMA NORMATIVO REGIONALE”.
POLESE
Sì, grazie Presidente. Presidente, ha ragione il collega Cifarelli io purtroppo mi trovo a dover sposare totalmente quello che il collega dice perché trovo inaudito e purtroppo perché mi dispiace rispetto alla funzione esercitata dal Presidente Cicala e anche alla mia per cui m sento oggi libero di parlare in quanto lui ha scelto di parlare tra i banchi giustamente dal punto di vista formale e quindi da collega a collega sto sulla polemica politica. Dicevo, trovo inaudito quello che ho ascoltato e mi spiace constatare che in una fase così complessa ci sia chi evidentemente prima del bene comune pensa al bene del proprio comune dimenticando di essere qui, invece, a nome si tutti i lucani e non solo di qualche centinaio. L’avevamo intuito già in diverse occasioni che in quest’Aula troppo spesso gli interessi di piccolo respiro magari anche legittimi, per carità, fossero tenuti in considerazione maggiore dei principi di unità territoriale della coesione sociale e soprattutto in un tempo come questo di solidarietà regionale, ma oggi con questo emendamento presentato dal collega Cicala stiamo superando veramente il limite, nel metodo innanzitutto perché ha nuovamente ragione il collega Cifarelli e quantomeno anomalo, io non ricordo altri casi almeno negli ultimi lustri che un Presidente del Consiglio presenti un emendamento a propria firma in un collegato, massimo strumento, diciamo così di su4pporto finanziario della Regione Basilicata e vorrei ricordare al Presidente Cicala che egli è il garante di quest’Aula e dovrebbe almeno nella forma dare un’immagine di terzietà al di sopra dei singoli interessi peer altro questa funzione spetta anche a ogni singolo Consigliere perché voglio ricordarlo a tutti che noi come parlamentari, noi esercitiamo su scala regionale senza vincolo di mandato, non siamo i rappresentanti di un Comune o di una singola area, ma dell’intero territorio regionale. La Legge 40 è quella che stabilisce come gestire le Royalties del petrolio ed evidentemente materia delicatissima, alla sua redazione dal 95 in poi hanno lavorato esimi legislatori con la partecipazione e la concertazione di decine e decine di esperti del mondo associativo datoriale, di categoria, dei sindacati, magari io sono un assertore di questa tesi, non è ancora perfetta, va ripensata e rimodellata rispetto alle nuove dinamiche territoriali, alle nuove esigenze, visto che dal 95 sono trascorsi 25 anni e il mondo non solo la Basilicata è cambiato radicalmente come per altro sono cambiati i bisogni della gente, ma prima di pensare, modificare o cancellare una sola virgola della Lege 40 io credo che siano necessari approfondimenti importanti, coinvolgendo la platea lucana tutta affidandosi ad esperti, allo steso tempo aprendo un dibattito profondo con le comunità e con il mondo economico, produttivo e sociale della nostra Regione, che ne pensa per esempio l’ANCI? Di questa proposta del collega Cicala? E invece arriviamo qui, il 4 dicembre del 2020 in piena emergenza per il Covid con centinai di contagi ogni giorno e con una drammatica lista di decessi che viene aggiornata di ora in ora e ci troviamo invece un atto che prova a smantellare in un solo colpo tutto quel sistema di interessi collettivi che dovrebbe essere alla base di qualsiasi normale società basata sul rispetto, sull’assistenza e sulla solidarietà. Collega Cicala è in opportuno in questo modo ed in questo contesto sociale così colpito dalla pandemia, già mi ero allarmato leggendo una recente intervista del Sindaco di Viggiano, il Comune più ricco d’Europa proprio grazie alle Royalties, in cui si apriva un fronte polemico sterilmente nei confronti di tutto il m ondo del petrolio che invece per anni è stato sempre blandito e soprattutto aprendo una crepa nei rapporti tra le istituzioni e non solo, io ci vedevo un malsano progetto ci strideva con la distribuzione e l’utilizzo delle Royalties regionali in una logica non particolaristica ma divisione collettiva regionale e forse addirittura meridionale e avevo ragione alla luce di questo emendamento, per me il principio da cui non bisogna assolutamente svincolarsi è capire come tenere insieme il giusto ristoro di chi subisce il maggior disagio, cioè il territorio della Val D’agri con i principi però di coesione territoriale che dovrebbero animare una Regione piccola come la nostra, ma non solo, io credo che il petrolio e la sua gestione per portare reali benefici dovrebbe guardare a 360 gradi allargando la visione oltre i meri confini geografici, solo incrociando il proprio destino con quello di un panorama più ampio si potranno realizzare investimenti in Basilicata per il bene di tutti, invece la logica del bene a casa mia e del male a casa degli altri non porta benefici purtroppo a nessuno e pensare solo al proprio orticello è una visione miope e dal respiro cortissimo, non è di questo che abbiamo bisogno soprattutto alla vigilia di un nuovo negoziato tra le compagnie dell’OIL & Gas e la Regione Basilicata rispetto al quale c’è un bisogno di confronto trasparente che includa tutte le forze politiche e sociali, liberandoci possibilmente dai pregiudizi di appartenenza che spesso servono solo a coltivare il consenso all’interno del proprio perimetro di rappresentanza. Presidente Cicala ritiri immediatamente questo emendamento e poi mi chiedo ma il Comune di Viggiano che già beneficia della gran parte delle Royalties dell’intera Val D’agri che lo rendono in Comune noto a livello mondiale, che cosa se ne deve fare di tutti questi soldi? E come si concilierebbe tutto questo con le difficoltà che invece vivono altri paesi limitrofi perché anche questa modifica non va che a ingrassare ulteriormente le sole casse di Viggiano perché è chiaro che gli altri Comuni coinvolti che è evidente che anche davanti a un minimo ristoro in più rispetto a 0 possano essere persuasi da questa proposta, non tutti, Presidente, Cicala come dice lei, molti di quelli cui nome è stato messo impropriamente su un comunicato stampa ne prenderanno le distanza nelle prossime ore, ne vedrebbero solo l’ombra dei benefici come per altro è stato in tuti questi anni e saranno gli stesi Comuni che oggi un po' presi in giro da questo emendamento sugli stessi ricadranno quelle spese che purtroppo la Regione Basilicata dovrà scaricare nei loro confronti, qualora quest’emendamento che favorisce nella stragrande maggioranza esclusivamente il Comune di Viggiano dovesse andare in porto e per altro di soldi ce ne sono già a bizzeffe, mi pare che quella che è aumentata è stata solo la gestione del potere ma non di certo si sono risolti i problemi occupazionali della valle, lo ha detto anche lei nel suo intervento, a meno che noi non pensiamo che il Comune di Viggiano ambisca a gestire tutte le Royalties sostituendosi di fatto alla Regione per poi ridistribuirle come fa un padre generoso con i propri figli, allora mi dispiace che non vedo l’Assessore Cupparo ma avrei chiesto per esempio a lui che è un uomo di sport se è più utile con queste Royalties smettere di finanziare l’Università della Basilicata per magari finanziare le società di calcio a 5 di Viggiano o al Consigliere Quarto a Matera se vogliamo smettere di investire e credere in “Matera Capitale Europe della Cultura” perché vogliamo far tornare Alvaro Soler a cantare a Viggiano o al Consigliere Zullino se a Venosa vogliamo togliere parte dei finanziamenti per l’Ospedale Covid per ristrutturare l’ex clinica di Viaggino ora vuota come i tendoni quel Qatar oppure ancora Consigliere Cariello possiamo immaginare di rinunciare al rifacimento della Costa Ionica dopo aver approvato l’emendamento per i balneari oppure Consigliere Baldassarre rinunciare al sogno di agri artigianale per i disoccupati di San Chirico Nuovo, insomma possiamo tranquillamente abdicare ad ogni visione di sviluppo della nostra Regione per consentire al Comune di Viggiano di gestire le Royalties della Basilicata, se non fosse drammatico tutto ciò ci sarebbe da sorridere ma purtroppo è tutto vero e questo è lo specchio di un decadimento della politica al quale però io non mi voglio arrendere per cui concludo con un appello. Presidente Cicala la prego ritiri immediatamente questo emendamento. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 48 del 04/12/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 79/2020 RECANTE “DISPOSIZIONI DI INTEGRAZIONE E MANUTENZIONE DEL SISTEMA NORMATIVO REGIONALE”.
POLESE
Sì, grazie, Presidente, perché non posso accettare che il collega Cicala mi dica che io non conosco le cose di cui sto parlando, perché ho qui il suo emendamento, ho qui la legge 40 e ho qui tutto l'incartamento e le norme che riguardano il petrolio e pure io mi sono dedicato un po' al tema negli ultimi sette anni e l’emendamento del collega Cicala nel momento in cui sopprimere l'articolo 3-bis fa esattamente quello che io ho descritto nel mio intervento. Aggiungo peraltro che io non sono scandalizzato del fatto che lui sia intervenuto, come è vero, hanno fatto anche altri suoi colleghi, ma nessuno lo ha mai fatto a sostegno di un emendamento proposto all'atto del collegato, questo è un unicum e sfido chiunque a smentirmi.



Intervento POLESE resoconto nr. 48 del 04/12/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 79/2020 RECANTE “DISPOSIZIONI DI INTEGRAZIONE E MANUTENZIONE DEL SISTEMA NORMATIVO REGIONALE”.
POLESE
Sì, grazie, Presidente. No, io accolgo con favore l’operoso ravvedimento, potevamo risparmiarci tutto questo, ce lo potevamo risparmiare, se lo potevano risparmiare i lucani, se lo potevano risparmiare i Sindaci che sono stati presi in giro e strumentalizzati nelle ore precedenti, ancora mentre noi stiamo parlando vengono strumentalizzati, aizzati, per fortuna i Sindaci sono persone intelligenti che sanno discernere e sanno distinguere desiderio di voler rappresentare le istanze legittime dei propri territori, dei propri elettori con il desiderio di posizionarsi politicamente all’interno di una Maggioranza piuttosto che all’interno di un Partito, piuttosto che a un tavolo di trattativa sul petrolio, è accaduto questo, si è evitato il peggio, resta un fatto nella storia di questo Consiglio regionale, resta l’amarezza perché determinate questioni meriterebbero un approccio più serio, più rigoroso e come ha detto il collega Cifarelli più politico.



Intervento POLESE resoconto nr. 49 del 15/12/2020
Argomento : “DISCUSSIONE SU MODALITÀ DI IMPIEGO DELLE RISORSE PROVENIENTI DAL RECOVERY FUND, GIUSTA RICHIESTA A FIRMA DEI CONSIGLIERI POLESE, CIFARELLI, TREROTOLA, BRAIA, PITTELLA.”
POLESE
Grazie, Presidente. Siamo qui finalmente ad affrontare un po’ quello che anche nel dibattito politico attuale e nazionale è il tema dei temi, su cui noi decideremo il tipo di futuro che spetterò all’Italia, ovviamente anche alla Basilicata. Già ad agosto avevamo fatto richiesta di una seduta straordinaria di Consiglio regionale per iniziare a incardinare una discussione sul Recovery Fund; era all’inizio dell’estate scorsa, siamo a Natale. Ma oggi, vista l’importanza del tema, non voglio assolutamente polemizzare sui tempi e sulle modalità, diciamo così; perché a me – e spero a tutti qui dentro – interessa che le cose vengano fatte con raziocinio e nella migliore maniera possibile, perché c’è in gioco il futuro non solo dei nostri figli, ma anche dei nostri nipoti.
La notizia positiva è che ci troviamo a discutere a pochi giorni dalla caduta dei veti europei di Ungheria e Polonia, e quindi abbiamo una certezza, abbiamo dall’Europa il cosiddetto “semaforo verde”, il resto invece è ancora da capire, anche perché se da Bruxelles le cose sembrano più chiare, non si può dire lo stesso per quanto riguarda il nostro Paese, dove il dibattito politico nazionale sta letteralmente esplodendo. E sta esplodendo per mille ragioni, ma sostanzialmente perché manca un’idea progettuale coerente con quello che è il Next Generation Europe, cioè un enorme debito che tutta l’Europa si accolla oggi per fare in modo che il futuro delle prossime generazioni – lo dicevo prima, i nostri nipoti – possa essere migliore di quello che altrimenti sarebbe con le condizioni socioeconomiche generali che per via della pandemia da Covid-19 sono precipitate in maniera drammatica.
Il punto, secondo me, al netto dei numeri che pure leggo nei documenti e nelle schede che abbiamo ricevuto qualche giorno fa, è proprio capire la portata delle nostre scelte, perché, signor Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri, non è con i numeri e con qualche ritocco qui e là, o peggio, con una superficiale lista della spesa che si garantirà la felicità delle prossime generazioni, perché è il diritto alla felicità – io parlo proprio di questo – e se è verissimo che sul tavolo c’è un’enorme quantità di miliardi di euro, da quanto leggo dalle carte che ci sono state trasmesse, la Giunta ha calcolato per la Basilicata una cifra superiore ai 13 miliardi di euro, praticamente una potenza di investimenti una tantum che supererebbe l’intero PIL annuale della Basilicata, una somma almeno 4 volte il bilancio regionale e più della metà del fatturato di una grande multinazionale come l’Adidas, giusto per rendere l’idea; ma come citava un vecchio Adagio: <>. E quindi io chiedo di ragionare non una, ma mille volte su cosa vogliamo fare per investire nella migliore maniera possibile questa opportunità che per una serie di motivi ci è stata offerta. Ecco perché la prima cosa che voglio dire è depositare questa richiesta ai sensi dell’art.45 del nostro regolamento che è una richiesta firmata da tutti i Consiglieri dei Partiti di Minoranza in Consiglio regionale, ma che ovviamente è una richiesta aperta all’intera assise, una richiesta per una Commissione speciale bipartisan sul Recovery Fund.
Perché io penso che possiamo fare la storia e indirizzare la nostra regione in maniera importante verso una (incomprensibile) di sviluppo ed eccellenza. Ma nella stessa maniera attenzione a non sbagliare, perché altrimenti sprecheremmo una opportunità che sarà irripetibile per i prossimi decenni, tanto più – ed è bene chiarirlo in maniera seria – che questi non sono soldi che arrivano a costo zero o perché si è vinta una lotteria, si tratta di un debito. In pratica prendiamo oggi quello che avremmo dovuto prendere un poco alla volta nei prossimi anni. Insomma, stiamo ipotecando il futuro oltre che nostro, dei nostri giovani.
Il Next Generation EU, lo dicono le parole stesse, è un piano per le prossime generazioni, e quindi voglio chiederlo subito: dove sono i giovani? Dov’è il protagonismo dei giovani in queste carte che ci avete trasmesso? Li avete convocati? Avete intenzione di convocarli? Io non ho questa notizia. Non voglio aprire un dibattito sulla questione dei tecnici delle task force e dei saggi che verranno scelti per decidere come spendere questi miliardi, ma è lapalissiano che si sta commettendo l’errore di sempre, si chiama chi ha 70 anni a decidere per i ventenni e i trentenni. Ovviamente, non è mia intenzione aprire qui un conflitto generazionale, sia chiaro, ma io voglio provare a leggere politicamente i numeri: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, 1.122.150.000 euro, con una percentuale di spesa dell’8,6%; rivoluzione verde e transizione ecologica, 6.640.000.000 circa, per una percentuale di spesa di oltre il 50%; infrastrutture e mobilità – leggo – di 4.377.000.000 circa per una percentuale del 33%, e abbiamo così superato il 90% dell’intero plafond finanziario. Così arriviamo alla parte che forse più interessa direttamente i giovani, e cioè l’istruzione, la formazione, la ricerca e la cultura, e troviamo una progettualità di circa 300 milioni di euro per un misero 2%. Non va meglio per l’equità sociale di genere e territoriale a cui sarebbe destinato solo il 3%, e alla salute, la miseria del 2%. Il 2%. Io capisco che ci sono dei vincoli sulla spesa determinati dalla stessa Comunità Europea, ma voglio comprendere come si intende creare realmente un futuro ai giovani lucani se come al solito temi come l’istruzione, la parità sociale e territoriale e addirittura la salute – e lo stiamo vivendo drammaticamente sulla nostra pelle – rispetto all’aspettativa di futuro e di benessere fisico e psicologico sono in realtà dei meri orpelli in questa proposta.
Bene le strade, bene l’investimento per l’ambiente e per la transizione energetica, insomma nulla da dire sulla necessità di investire in infrastrutture materiale e immateriali che garantiranno di certo un presente o un futuro prossimo più comodo; ma allo stesso tempo davvero pensiamo di poter costruire un mondo migliore, una regione virtuosa se non investiamo sul cervello e sulla salute dei nostri giovani? Ora ovviamente io non ho la presunzione di voler decidere e parlare per tutti i giovani lucani, ma torno ad insistere: dov’è il mondo universitario, gli studenti universitari su questa proposta? Gli è stata concessa la possibilità di essere protagonisti, visto che si parla del loro futuro che stiamo ipotecando noi per loro? Dov’è la consulta degli studenti delle scuole superiori? Avete immaginato di convocare le associazioni giovanili di qualunque appartenenza sociale e colore politico? Mi pare di no. Poniamo rimedio? E lo dico non per voler strumentalizzare, ma oggettivamente se non ascoltiamo i giovani su una cosa che riguarderà loro, io non penso che facciamo una cosa buona; creeremo l’ennesimo strappo generazionale, altro che Next Generation, qui si parla purtroppo il linguaggio della “present”, per non dire “old” Generation.
In momenti come questi però la condivisione non è una concessione, ma un’opportunità perché il mondo non inizia e non finisce qui a via Verrastro o in qualche stanza di questi palazzi, si può legittimamente decidere al chiuso su questioni strettamente politiche che attengono alla Maggioranza in quanto i cittadini lucani vi hanno votato e vi hanno scelto, ma sul futuro di intere generazioni non c’è Maggioranza temporanea che tenga, le scelte devono essere universali perché oggi noi decidiamo per il domani e dobbiamo decidere tutti e insieme. Anche perché c’è da scongiurare un pericolo ed evitare un equivoco, come ha avvertito in queste ore Dragi io lo leggevo poco fa sul Corriere della Sera quando ci raccomanda “non si pensi di finanziare progetti che esistevano già, si pensi ad investimenti supplementari altrimenti sarebbe un errore strategico gravissimo”. Allora, mi appello direttamente a lei Presidente Bardi, ieri ho letto una sua presa di posizione dura e netta nei confronti del Governo nazionale e del Premier Conte a suo avviso di voler premiare il Nord a discapito del Mezzogiorno che invece avrebbe giustamente di una maggiore equità. Ci si lamenta di una scarsa condivisione e di un mancato ascolto, ho letto parole molto incisive, ha fatto bene ma allo stesso tempo non volendo rigirare le sue stesse parole io le chiedo di cominciare a dare l’esempio in Basilicata, le garantisco che avrebbe più forza anche perché lo sappiamo, signor Presidente, alle parole devono seguire le azioni altrimenti di rischia di cadere nella vuota retorica. Uno scontro Nord- Sud come uno scontro tra Maggioranza e Opposizione in questa Assise avrebbe probabilmente molto spazio nel dibattito pubblico, orienterebbe magari nel breve termine anche l’opinione, ma non aggiungerebbe nulla di buono all’obiettivo finale che è il benessere dei lucani che sono nati proprio oggi, che nasceranno nelle prossime settimane. La Commissione Europea peraltro ha deciso grazie anche alla pressione di Nazioni come l’Italia di indebitarsi sul mercato dei capitali per una cifra pari circa a 750 miliardi e il meccanismo prevede l’emissione di Recovery bond pari a 750 miliardi, 390 di sovvenzioni e 360 di prestiti con un rischio condiviso, ma necessario per guardare al futuro con meno pessimismo. Non può sfuggire, allora, che la sfida vera ora è quindi programmare, direi progettare più che programmare prima di spendere queste risorse in maniera utile per favorire la ripresa, ma anche e soprattutto per orientare una nuova fase di sviluppo. È sbagliata, quindi, la carrellata di interventi a pioggia o il perpetrarsi di politiche assistenziali, bisogna avere il coraggio di sognare, di osare, di essere audaci tenendo presente la logica che per ogni euro speso o investito si debba produrre 2-3 euro di Pil, l’auspicio è che si esca dalla rete di interesse di parte, ma si ragioni davvero sul merito e di una visione complessiva. Non commettiamo l’errore mortale di considerare il solo principio algebrico che si porterà a una somma complessiva di spesa pari esattamente ai soldi a disposizione, non lo dico da Consigliere Regionale, lo dico da uomo spero da futuro padre, tutti i cittadini devono avere il pieno diritto di conoscere la motivazione e la prospettiva di ogni scelta che andremo a fare. pertanto, concludo trasformiamo un’occasione irripetibile in una vittoria straordinaria per i lucani, non si chiuda la porta del futuro perché quella del presente pare più comoda, altrimenti ci condanniamo alla mediocrità e questa invece è una finale a gara unica che possiamo o vincere o perdere, non esiste il pareggio e non sono previsti né supplementari né gara di ritorno. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 49 del 15/12/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE CIFARELLI SUI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
POLESE
Grazie, Presidente. innanzitutto voglio ringraziare tutti i colleghi e l’aula per la pazienza e per avermi consentito di intervenire, spero con una proposta di mediazione che possa essere accolta. La questione è questa. Non c’era, ovviamente, nelle nostre intenzioni, nella mia in particolare, quella di né, ho potuto ascoltare un po’ il dibattito online, quindi ho sentito gli interventi dei colleghi, ultimo intervento del collega Acito, né di depauperare quelle che sono le funzioni delle Commissioni esistenti, mi riferisco alla III e alla II, né tantomeno di, diciamo, aggiungere e ritardare l’iter che invece deve essere celerissimo, ha ragione il collega Acito, relativo al Recovery fund. C’era solo il desiderio, che mantengo e preservo, di rafforzare il tema nel dibattito istituzionale. Per cui la mia proposta di mediazione può essere quella di di fatto andare ad aggiungere una competenza sul Recovery fund alla III Commissione, votando oggi una Commissione Recovery fund che contenga al suo interno esattamente gli stessi componenti della III Commissione. Questo che cosa determinerebbe, che la III Commissione di fatto si rafforzerebbe con la possibilità di discutere specificatamente sul Recovery fund e ci impegniamo ovviamente all’elezione del Presidente Quarto anche alla Presidenza di questa Commissione, proprio in ossequio di tutto l’Ufficio di Presidenza, proprio in ossequio al rispetto della III Commissione, in modo che il Presidente Quarto, un po’ come avviene nella sanità oggi, quando ni abbiamo una sanità che comunque va avanti e ce lo diciamo sempre e abbiamo gli ospedali che funzionano e che provano a funzionare regolarmente, e poi abbiamo la sanità Covid, cioè le stesse strutture ospedaliere che si attivano nella funzione di ospedali Covid. Qui il senso è un po’ lo stesso. Noi avremmo una III Commissione ordinarie ed una III Commissione, diciamo, Recovery fund, che il collega Quarto, quando è opportuno, anche di intesa e in congiunta con il Presidente della II, con il Presidente della IV, con il Presidente delle altre Commissioni competenti, può convocare. Penso che daremmo un segnale politico di distensione alla comunità lucana e di apertura e di trasparenza, non andremmo a minare quel processo di velocizzazione che tutti quanti noi sosteniamo e porteremmo a casa, diciamo, un risultato in termini anche di coinvolgimento degli stakeholders territoriali, recuperando anche un po’ il senso degli altri atti presentati dagli altri colleghi Consiglieri. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 50 del 22/12/2020
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 58/2020 "GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DELLA PERSONA"
POLESE
Grazie, Presidente. Per esprimere una fermissima contrarietà rispetto a questa proposta per diverse ragioni di merito e di modalità con cui questa figura, che pure poteva avere un senso, viene trasformata perché oltre ad una evidentissima compressione dei diritti delle Minoranze, ricordo che si decide di abrogare di fatto una figura per accorpare le figure di Difensore Civico e quello di Garante per l’Infanzia in un’unica figura e quindi privare alla Minoranza, le Minoranze la possibilità di esercitare una funzione di controllo che pure a sua volta poteva essere garantita nel momento in cui si consentiva nel meccanismo erettivo della nuova figura di garanzia di mantenere le spirito, appunto, di garanzia della figura stessa consentendo all’intero Consiglio Regionale, qui a tutte le forze presenti in Consiglio di individuare una figura super partes che avesse appunto quei requisiti di garanzia da cui la stessa parola “garante” ci richiama. Non accade nella misura in cui un emendamento che oggi reitero nell’auspicio che almeno questo possa essere accolto per limitare il danno demografico che si sta facendo in questo momento all’Assise nella misura in cui ripropongo che meccanismo elettivo di questa nuova figura di garanzia venga e si mantenga nei 2/3 dei Consiglieri Regionali presenti, questo significa ovviamente un meccanismo di concertazione di individuare una figura al di sopra delle parti tra maggioranza e minoranza cosa che invece viene negato alle minoranze per la prima volta nella storia di questa regione da quando queste figure di garanzia sono sempre esistite nella misura in cui la normativa che vi prestare ad approvare consente alla seconda e alla terza votazione, se non erro, di approvare a maggioranza semplice l'elezione nella figura di cui stiamo discutendo, quindi noi passiamo fra due figure di garanzia una della maggioranza e una della minoranza che addirittura si votavano insieme proprio a garantire un certo equilibrio a una sola figura e quindi andiamo a mortificare il pluralismo all'interno dell'Aula, ma andiamo oltre anche nel meccanismo elettivo trasformiamo una figura di garanzia super partes in una figura in un’appendice della Maggioranza; trovo tutto questo profondamente sbagliato sul piano politico e sul piano del rispetto delle competenze delle funzioni del Consiglio e anche di quelle statutarie previste dal nostro statuto a tutela delle Minoranze. C'è una serie di emendamenti di merito, c'è un emendamento del collega Bellettieri per esempio sulla incompatibilità e compatibilità che mi pare che pure sia stato bocciato, un emendamento che penso, di cui penso parlerà collega Cifarelli che diceva va bene vogliamo procedere in questa direzione, ma facciamola partire dalla prossima legislatura anche in virtù del fatto che c'è una procedura in corso, cioè i bandi per le due figure che si vanno a sopprimere oggi sono aperti, ci sono delle procedure in corso che ancora una volta questa Maggioranza decide di calpestare tanto le aspettative legittime di chi ha partecipato a questi bandi quando le nostre funzioni e le nostre prerogative e di andare avanti azzerando in questo modo come peraltro già accaduto su altri enti quelle che sono procedimenti in corso. Ritengo tutto questo un iter errato, auspico che almeno la Maggioranza possa fare un surplus di riflessione sugli emendamenti che immagino anche il collega Cifarelli avrà reiterato e che possono in qualche misura provare a mettere un freno a quello che è un vero e proprio obbrobrio giuridico e democratico.



Intervento POLESE resoconto nr. 50 del 22/12/2020
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 58/2020 "GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DELLA PERSONA"
POLESE
Sì, grazie, Presidente, per ritirare l'emendamento perché ovviamente è, come dire, surrogato da quello del collega Cifarelli e per dichiarazione di voto sull'emendamento del collega Cifarelli, per rimarcare che questo è assolutamente il discrimine tra le parole del collega Zullino e le parole della Minoranza, cioè se è vero, se sono vere le buone intenzioni del collega Zullino di razionalizzare… Poi voglio dire una cosa per inciso: io proporrei a quest'Aula diciamo una regola comune, quella di non utilizzare la parola “poltrone” perché quella dove è seduto il collega Zullino è una poltrona, quella dove è seduto il collega Rosa, che è un Assessore esterno, è una poltrona, quella dove siamo seduti noi è una poltrona, le nomine che avete fatto sono poltrone. È normale, è legittimo, è nella dinamica politica, smettiamola di utilizzare strumentalmente ad hoc questo termine che ha rovinato la politica perché io francamente non lo accetto più, per cui azzeriamo questo argomento. Qui c'è un altro ragionamento in campo, voi avete deciso di prendere un organismo di garanzia e trasformarlo in un organismo di parte e io contesto questo, lo contesto perché accade nel mentre c'è un bando aperto, ci sono dei cittadini che sicuramente ricorreranno contro questa norma perché lede il loro interesse legittimo a partecipare alla selezione pubblica e proviamo in qualche modo a mettere una pezza dicendo: “Va bene, proprio volete fare questa cosa?” Almeno lasciate che questa figura sia davvero una figura di garanzia e non l'ennesima tra "poltrona” nel senso nobile del termine, cioè l'ennesima nomina che la Maggioranza legittimamente ha il diritto di esprimere. Noi pensiamo che una funzione come questa debba essere condivisa e faccia parte di quelle cose che si discutono insieme Maggioranza e Minoranza, voi pensate che debba essere una postazione in più, legittimo, sono due modi diversi di intendere la politica e le istituzioni. Se c'è un tentativo…, io personalmente lo dico subito, se c'è un ragionamento su questo emendamento sono disponibile anche a rivedere le posizioni e il mio voto, diversamente anch'io non parteciperò al voto.



Intervento POLESE resoconto nr. 55 del 16/02/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 56 del 02/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 56 del 02/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 56 del 02/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 56 del 02/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 58 del 25/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 59 del 30/03/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 61 del 21/04/2021



Intervento POLESE resoconto nr. 64 del 08/06/2021
Argomento : QUESTIONE DEL SOPPRESSO TRIBUNALE DI MELFI ALLA LUCE DELLA COSTITUZIONE DELLA COMMISSINE INTERMINISTERIALE PER LA GIUSTIZIA NEL MEZZOGIORNO.
POLESE
Grazie, Presidente. Mi corre l'obbligo di, forse, fare qualche precisazione sulla storia, perché ho sentito un intento comune, ma quello, insomma, ci mancherebbe, sull'oggetto su cui oggi noi ci ritroviamo a discutere, però anche un po' di inesattezze.
Noi oggi siamo a venti giorni di distanza di nuovo in questa aula per una riunione straordinaria del Consiglio su un tema che attiene all'organizzazione territoriale della giustizia, di nuovo su iniziativa dei colleghi del Movimento 5 Stelle.
La scorsa volta era sulla richiesta di istituire un presidio della Direzione Investigativa Antimafia, a seguito della richiesta avanzata pubblicamente dal Procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio. Oggi, invece, all'ordine del giorno c'è il tema del Tribunale di Melfi, che fu soppresso nel 2012 e sul quale, mi pare di capire anche dalle parole del Presidente Bardi, si siano aperte delle prospettive. Poi non sappiamo se fino in fondo saranno attuabili.
Non c'è dubbio che... sciolgo subito, diciamo, ogni dubbio. Non c'è dubbio che su questo tema, come ovviamente su quello del 18 maggio scorso, siamo tutti d'accordo, ed è evidente che usciremo alla fine con una posizione unitaria del Consiglio regionale. Ci mancherebbe! In pratica, è come chiedere alla mamma se vuole bene al proprio figlio. E' naturale che in Basilicata, e in particolare nella nostra massima assemblea legislativa, tutti spingiamo per la difesa degli interessi del nostro territorio, al netto delle sigle partitiche e delle proprie sensibilità politiche, si tratti del Tribunale (lo diceva pocanzi il collega Zullino), si tratti degli ospedali, della sanità, di strade. E' evidente che ogni forma di potenziamento, di implementazione, è una battaglia da sostenere.
Soprattutto, e lo dico senza volere alzare polemiche inutili, se poi in quel territorio specifico, come nel caso di Melfi, si vota a breve. Lo dico con estrema nettezza: io sono ultra-favorevole a mettere in campo tutti gli sforzi possibili qui in Basilicata, a Roma. Solleciteremo i nostri riferimenti nazionali per tentare di restituire alla Basilicata il presidio di Melfi. Ma come nella vicenda della D.I.A., quello che va scongiurato è la sensazione che dietro un obiettivo nobile ci possa essere la debolezza di volere strumentalizzare la vicenda in termini politici o, peggio ancora, stanti le imminenti elezioni, elettorali.
Perché, e lo dico da Avvocato, oltre che da consigliere regionale, tutto ciò che attiene al tema della giustizia non deve mai, e ribadisco: mai, essere strattonato da pulsioni che non stiano al profondo rispetto che si deve ad uno dei pilastri della democrazia e della civiltà di un popolo.
Bene, quindi, questa discussione; bene un atto unitario, così come è importante l'azione anticipata sabato scorso dal sottosegretario all'editoria. Noi siamo onesti intellettualmente e non abbiamo difficoltà anche a riconoscere al potentino Giuseppe Moles l'impegno con il Ministero per il Sud Mara Carfagna (ne ha fatto cenno pocanzi il collega Bellettieri). Insomma, tutto quello che si può fare, va fatto, e ben venga lo sforzo di ciascuno, a partire, ovviamente, dalla Regione Basilicata come istituzione.
Abbiamo, però, il dovere di inserire la vicenda all'interno di un quadro storico e cronologico, per evitare di creare falsi miti, sia in questa aula, sia, soprattutto, nell'opinione pubblica che ci sta ascoltando. La soppressione del Tribunale di Melfi avvenne, infatti, con i Decreti legislativi del 2011 e del 2012, con i Governi Berlusconi e poi Monti, che stabilirono la soppressione di 31 sedi di Tribunale e delle relative Procure della Repubblica, che divenne operativa il 13 settembre 2013, con in carica l'allora Governo Letta. I ministri interessati furono: Paola Severino, Angelino Alfano e Annamaria Cancellieri. La Basilicata era rappresentata a vari livelli in Parlamento, in Maggioranza, come in Opposizione.
Ed ancora, per restare alla cronaca, nel Sud Italia, in particolare, oltre a Melfi, furono sospesi diversi tribunali: Lucera, Modica, Nicosia, Rossano Calabro, Sala Consilina... Non sfugge a nessuno che, ovviamente, in ciascuna regione dove insistevano sedi di tribunali, dal Piemonte alla Campania fino alla Calabria e alla Sicilia, in queste ore, come stiamo discutendo noi, si sta discutendo, appunto, per mettere in campo azioni politiche e territoriali per riaprire quella sede di Tribunale piuttosto che quell'altra.
Ben vengano, quindi, i nostri sforzi, ma va fatta anche un'operazione verità, dicendo che tutti proveranno a fare lo stesso. Io non so e non credo (incomprensibile) concretamente indietro...



Intervento POLESE resoconto nr. 64 del 08/06/2021
Argomento : QUESTIONE DEL SOPPRESSO TRIBUNALE DI MELFI ALLA LUCE DELLA COSTITUZIONE DELLA COMMISSINE INTERMINISTERIALE PER LA GIUSTIZIA NEL MEZZOGIORNO.
POLESE
Grazie Presidente, chiedo scusa se non ho prenotato in tempo. Non ho capito l'affermazione della collega Carlucci. Io mi sono limitato a una ricostruzione storica con fatti storici e quindi non comprendo a cosa faccia riferimento, anche perché per quanto mi riguarda quando il Tribunale di Melfi è stato chiuso io non ero nemmeno in Consiglio Regionale e quindi mi sembra che forse abbia fatto un po' di confusione, ma capita! Tutto qua.



Intervento POLESE resoconto nr. 64 del 08/06/2021
Argomento : QUESTIONE DEL SOPPRESSO TRIBUNALE DI MELFI ALLA LUCE DELLA COSTITUZIONE DELLA COMMISSINE INTERMINISTERIALE PER LA GIUSTIZIA NEL MEZZOGIORNO.
POLESE
Presidente, io intervengo perché secondo me c'è confusione sulla modalità del fatto personale. Io non ho citato il collega Leggieri, che è intervenuto per ben tre volte su questo argomento, cosa molto irrituale e l'ultima non riesco a capire a che titolo, visto che io stavo interloquendo con la collega Carlucci, quindi o oltre a essere portavoce dei cittadini è anche portavoce della collega Carlucci, magari ce lo dice e lo sappiamo, ma francamente non riesco a comprendere. Io penso che se ci atteniamo alle regole neanche il primo intervento del collega Leggieri, che quando si interviene per fatto personale si dichiara e io non ho sentito nessuno citare il collega Leggieri e non capisco nemmeno perché sia intervenuto la prima volta, però io sono per la libertà di intervento, però poi vale per tutti ovviamente.



Intervento POLESE resoconto nr. 65 del 15/06/2021
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE VIZZIELLO SULL’ISTITUZIONE DELL’OSTETRICA DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ
POLESE
Sì, Presidente, nel rispetto istituzionale anche dell'Ufficio di Presidenza, che ci vede insieme, io non posso non associarmi alle perplessità espresse in maniera anche vigorosa da chi mi ha preceduto.
Io ritengo che lei sia vittima della maggioranza. Non le voglio ascrivere colpe, ma è innegabile che non ci si può appellare ad un calo di banda che, guarda caso, prende più colleghi consiglieri, guarda caso tutti di maggioranza, guarda caso nell'unico momento in cui la votazione palesemente non aveva più il numero legale.
Io sono stato tra quelli che in Ufficio di Presidenza ha sostenuto l'idea del Consiglio in telematica ancora fino a fine mese proprio per le vicende che tutti conosciamo, che riguardano anche la tutela degli uffici più che la nostra visto che ognuno di noi è qui presente in Consiglio; sarebbe bene che i consiglieri anche in modalità telematica, fossero tutti egualmente presenti in Consiglio nelle proprie stanze perché in questo modo si eviterebbero anche forme di questo tipo.
Resta, a mio avviso, una inusualità rispetto all'atto della votazione. Le posso assicurare che quando lei guarderà la registrazione si renderà conto di come anche agli occhi dei lucani la vicenda sia imbarazzante nella manifestazione estrinseca di questo voto telefonico anche un po' argomentato prima. Per queste ragioni io non continuerò a partecipare alla seduta di Consiglio odierna.



Intervento POLESE resoconto nr. 67 del 13/07/2021
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE NUMERO 82/2020 - ISTITUZIONE DEL CERTAMEN GIUSTINO FORTUNATO
POLESE
Sì, grazie, Presidente. No, per una precisazione tecnica. Non so se risulta anche la mia firma, perché in commissione chiesi di apporre la firma, però mi pare che sull'atto la firma non c'è. Se così non dovesse essere, chiedo di apporre la mia firma, perché condivido le premesse culturali che hanno portato all'approvazione di questo atto che ha fatto il collega Coviello. Ritengo che sia una iniziativa importante per l'area del Vulture, importante perché interessa il sistema scolastico, e quando si investe sulla cultura si fanno sempre cose buone, ed è importante ricordare personalità di altissimo profilo e livello.
E' una istanza che viene anche dal territorio, dalla scuola (lo diceva bene il collega Coviello); ci sono... c'è stata la direttrice scolastica, ma anche docenti che si sono spesi negli anni. Istituzionalizzare questo tipo di iniziativa è un bene. E' un bene farlo per Rionero e troverà il nostro accoglimento anche qualora si volessero portare avanti iniziative analoghe in altri comuni della Basilicata.



Intervento POLESE resoconto nr. 67 del 13/07/2021
Argomento : AVVISO PUBBLICO D.P.C.R. NUMERO 54 DEL 25 MAGGIO 2021, DESIGNAZIONE DI UN CONSIGLIERE REGIONALE DI PARITÀ EFFETTIVO ED UNO SUPPLENTE DELLA REGIONE BASILICATA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO DELL'11 APRILE 2006, NUMERO 198, MODIFICATO DA DECRETO LEGGE DEL 14 SETTEMBRE 2015, NUMERO 151
POLESE
Grazie, Presidente.
Ovviamente oltre a condividere il ragionamento formale avanzato nell'intervento precedente dal collega Braia e poi ottemperato dal Consiglio, ed anche le perplessità sostanziali sui ritardi delle Commissioni rispetto alle proposte delle minoranze, aggiungo una riflessione di merito, che non è solo quella che abbiamo già fatto nel dibattito sulla legge istitutiva dal garante unico, dove ho espresso convintamente le mie perplessità che sono state almeno per una parte richiamate dal collega Braia, ma per la discussione che noi abbiamo avuto in Commissione qualche giorno fa, se non sbaglio ieri, quando abbiamo licenziato... o meglio, quando la maggioranza ha licenziato l'atto relativo al garante unico rispetto all'istanza mia, del collega Trerotola e e dei colleghi del Movimento 5 Stelle che chiedevamo, in virtù di una necessaria, a nostro avviso, attività istruttoria, un rinvio per approfondire i profili e i curriculum che necessitavano di un parere, lo ricordo, di merito della Commissione e non di una mera presa d'atto, ci è stato detto che invece c'era un'assoluta celerità perché era tantissimo tempo che si aspettava di nominare questa figura, un'esigenza assoluta e totale di merito sulla questione.
Si è andati avanti senza il voto delle minoranze, bene, ci ritroviamo oggi qui, io immaginavo che questa fretta avrebbe prodotto un risultato, mi rendo conto che c'è un ennesimo rinvio.
Delle due l'una: o siamo stati presi in giro in Commissione e si voleva andare avanti perché non si aveva voglia di approfondire le istruttorie delle domande, il che mi rammaricherebbe molto considerata la rilevanza di quell'azione e del lavoro che si svolge in Commissione, oppure è oggi che ci stiamo prendendo in giro non procedendo in una nomina che sembrava così impellente perché - chiamiamo le cose con nome e cognome, sono legittime, a me non scandalizzano - i partiti di maggioranza non hanno ancora un'intesa sul nome da esprimere, giacché - e questo è un obbrobrio della norma che ha prodotto l'avviso - questa figura, che dovrebbe essere di garanzia per diversi aspetti della nostra vita civile regionale, non sarà espressione delle minoranze né tanto meno di un accordo tra maggioranza e minoranza ma in virtù della norma che abbiamo approvato qualche mese fa sarà una figura che alla fine potrà essere espressa dalla sola maggioranza.
Mi pare che i fatti di oggi e di ieri in Commissione acclarino quanto sia inadeguata la norma e quali risultati produca, cioè una politicizzazione di una funzione che in realtà non dovrebbe essere politicizzata. Tant'è, resta agli atti, a verbale, ed auspichiamo che quanto meno si proceda al più presto nella prossima seduta di Consiglio Regionale.



Intervento POLESE resoconto nr. 68 del 04/08/2021
Argomento : «ATTO NUMERO 190, “RICHIESTA DI REFERENDUM ABROGATIVO, AI SENSI DELL’ARTICOLO 75 DELLA COSTITUZIONE E DELL’ARTICOLO 29 DELLA LEGGE 352/1970 «NORME SUI REFERENDUM PREVISTI DALLA COSTITUZIONE E SULL’INIZIATIVA POPOLARE», DEL DECRETO LEGISLATIVO 31 DICEMBRE 2012, N. 235 «TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INCANDIDABILITÀ E DI DIVIETO DI RICOPRIRE CARICHE ELETTIVE E DI GOVERNO CONSEGUENTI A SENTENZE DEFINITIVE DI CONDANNA PER DELITTI NON COLPOSI, A NORMA DELL’ARTICOLO 1, COMMA 63, DELLA LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190», (ISCRITTA AI SENSI DELL’ARTICOLO DEL’ARTICOLO 98 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO)
POLESE
Grazie, Presidente. Io penso ai tanti innocenti che sono stati condannati e costretti a subire detenzioni e pene ingiuste per la troppa fretta o per deliri giustizialisti non motivati, purtroppo. Penso alle storture di un ordinamento giudiziario che è troppo ancorato a logiche di 70 e 80 anni fa, a idee e metodi che sono superati dalla storia. E’ questa la mia convinzione di base sui quesiti della riforma della giustizia sui quali oggi siamo chiamati ad esprimerci anche in quest'aula per dare più forza al referendum e spingere il Parlamento a prendere una decisione e fare la sua parte senza troppi tatticismi. Ho fatto questa premessa perché voglio sgombrare fin dall'inizio nel mio intervento qualsiasi interpretazione fantasiosa, in modo da evitare inutili strumentalizzazioni di una vicenda che a mio modo di vedere è di altissima valenza umana e civile prima che politica, e lo dico sull'onda di quanto ha detto Luca Braia pochi istanti fa, ma soprattutto su quanto espresso con poche e semplici parole del leader del mio partito, Matteo Renzi, alcuni giorni fa: “Non penso a Salvini, ma a Tortora.”
Parole che faccio mie senza infingimenti o furbizie visto che io stesso domenica mattina mi sono recato ai banchetti organizzati dagli amici del PSI e di Più Europa a Lauria per firmare il referendum per un giustizia giusta. Io credo che bisognerebbe partire da una lettura di questa iniziativa del Consiglio Regionale iniziando dai fatti e dall'approfondimento della materia, senza innamorarci troppo di un dibattito da tifosi, che sul tema giustizia a partire dalla proposta di riforma presentata dall'ex ministro Bonafede si è avvelenato.
Per questo spero che in quest'aula oggi si superino i soliti cliché fatti di confronti, supposizioni rigide frutto di letture superficiali e si riescano ad approvare i 6 atti legati al referendum abrogativo in questione perché, ribadisco, oggi noi tutti abbiamo la possibilità di dare il nostro piccolo contributo a cambiare in meglio il Paese.
Con lo stesso auspicio mi auguro che si spengano le prese di posizione atte, e lo dico per primo a me stesso nel ruolo di legislatore regionale ma anche di avvocato, a delegittimare in maniera più o meno consapevole quel sistema giudiziario che è stato strattonato per troppi anni, fino a liquefare quel confine che non avrebbe mai dovuto essere superato tra diritto, diritti e falsi moralismi.
Viviamo un'epoca di derive e di depotenziamento del pensiero pesante a favore dell'approssimazione e del difetto, un'epoca in cui l'aggressività ha preso spazio anche in contesti istituzionali come questo. Io mi professo – e non da oggi – un garantista e credo che in questo paese sia arrivato il momento di non cedere più alle tentazioni e alla comodità di svicolare in duelli dialettici in cui si aggredisce il pensiero altrui al solo scopo di assecondare gogne mediatiche che sono state, a ben vedere, il germe non solo del populismo ma anche di quella pulsione giustizialista che tanti danni ha fatto non solo alla nostra tenuta civile, ma anche a persone che hanno nomi e cognomi, sentimenti e famiglie.
In questo paese va riscoperto il valore della giustizia nella sua accezione più alta. Per tutti questi motivi io sono convintamente a favore di questo referendum, a prescindere dalle sigle e dalle targhe che inevitabilmente sono state già assegnate. È grande l’occasione, come del resto sta accadendo in Parlamento, di mettere finalmente la parola fine a quel tentativo ormai decaduto di una pasticciata riforma della giustizia da parte di un ex ministro che rivoluzionava, tra le altre cose, il concetto stesso della presunzione di innocenza.
La verità è che abbiamo un sistema che andrebbe migliorato – e di tanto - in altri fondamentali aspetti, come il diritto alla verità, al giusto processo, a tempi processuali più consoni alla vita delle persone. Credo siamo tutti consapevoli che da una indagine penale derivino effetti dirompenti per la vita di un padre, di una madre, di un figlio, di un ammalato.
Chiudo facendo una riflessione brevissima sui principi a sostegno di questa vicenda referendaria, in particolare ritengo doveroso liberare il Consiglio Superiore della Magistratura da quel sistema elettorale per le nomine a incarichi importanti che prevede che un magistrato che voglia essere eletto debba trovare delle firme a sostegno della propria candidatura; liberando la magistratura da questo vincolo, lo si libera da quella stortura che sono le correnti interne. Ancora, in merito alla responsabilità dei magistrati in caso di danni accertati, credo sia importante che il Giudice che ha sbagliato, come tutti, paghi personalmente e non tramite lo Stato per i danni causati.
Il terzo quesito riguarda il procedimento di valutazione. Anche io qui sono convinto che la valutazione quadriennale di un magistrato non venga effettuata solo internamente, per evitare inevitabili sovrapposizioni tra controllore e controllato, a tutela soprattutto della magistratura che fa bene il proprio lavoro.
Il quarto quesito è quello che più appassiona noi avvocati, la separazione delle carriere. È stato detto molto negli interventi precedenti. Io dico e ricordo che i primi tentativi di modifica in realtà risalgono proprio alle battaglie di Marco Pannella e del Partito Radicale. Adesso il tema è di nuovo al centro dell’attenzione politica e credo che questo vulnus vada affrontato e risolto.
In merito al quinto quesito, che si occupa di aspetti strettamente processuali, mirando a prevenire eventuali abusi delle misure cautelari, io penso che questa sia una assoluta necessità di libertà e di giustizia. Troppo spesso infatti – e ne siamo testimoni - le misure cautelari si sono trasformate in una sorta di forma anticipatoria della pena, il che non è altro che una violazione del principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.
Sesto e ultimo quesito – e vado a chiudere - quello che mira all'abrogazione di un intero provvedimento normativo, ossia del Testo Unico delle disposizioni in materia di incandidabilità, meglio noto come decreto Severini. La norma che prevede l’incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per coloro i quali sono al centro della vita politica e istituzionale presenta fortissime lacune e dà la luce a evidenti storture in questi anni. Se da un lato appare una norma sacrosanta, dall'altro ha enormi punti di debolezza. Il decreto ha creato spesso vuoti di potere e la sospensione temporanea dai pubblici uffici di soggetti innocenti – innocenti, voglio ribadirlo - poi reintegrati. Inoltre non ha risolto il problema della corruzione, ma soltanto determinato intrusioni nella vita politica.
Insomma, per tutte queste ragioni culturali, prima ancora che politiche, io voto sì a tutti e sei i quesiti.



Intervento POLESE resoconto nr. 70 del 07/09/2021
Argomento : MOZIONE DEI CONSIGLIERI POLESE, BRAIA E ALTRI RELATIVA ALLA REALIZZAZIONE DELLA DIRETTRICE LAURIA-CANDELA
POLESE
Grazie Presidente, sarò telegrafico nell'illustrazione, anche perché è una questione che conosciamo tutti: nasce da un ordine del giorno dell'onorevole Savino del 1992, approvato all'unanimità dall'allora Parlamento, portato avanti dai vari governi nazionali e regionali, un'infrastruttura che ad oggi manca solo dell'ultima parte per essere completata. È un corridoio stradale che attraversa 171 km, è di fatto una trasversale della nostra regione che ha origine a sud delle pendici settentrionali del Parco del Pollino e prosegue verso nord attraversando la Valle del Cogliandrino, del Raganello, dell'Agri, dell'Armento e del Camastra, fino ad arrivare al Basento e toccare la città di Potenza, e poi proseguendo verso la esistente Strada Statale 658 per Melfi, fino a collegarsi alla A16 in corrispondenza di Candela. Il tratto è in dirittura di arrivo e l'impegno che noi chiediamo al Presidente della Giunta Regionale è di porre in essere ogni azione possibile, prevedendo anche la revisione del progetto, chiedendo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di inserire nella nuova programmazione europea 2021-2027 tramite il PON infrastrutture e reti la realizzazione della direttrice Lauria-Candela.



Intervento POLESE resoconto nr. 71 del 22/09/2021
Argomento : COMUNICAZIONE DEL GOVERNATORE VITO BARDI
POLESE
Grazie Presidente, prima di continuare con il Consiglio volevo chiedere al Presidente, a lei Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta se era nelle intenzioni di incontrare una delegazione degli operai della Titagarh che sono qui fuori da molte ore e che chiedono di essere ricevuti per un problema a mio avviso che deve interessare la nostra assise, anche se ovviamente noi non abbiamo una responsabilità diretta ma dobbiamo secondo me aggiungerci al coro di voci istituzionali per evitare che questo stabilimento venga in qualche modo chiuso e gli operai costretti a trasferirsi per lavorare molto lontano da qui. Io chiederei, se fosse possibile, al Presidente o a lei Presidente del Consiglio o a una rappresentanza del governo di sospendere i lavori e incontrare a latere del Consiglio una delegazione degli operai che sono qui fuori, per quanto meno ascoltarli e poi magari immaginare un atto di indirizzo politico che potremmo assumere unitariamente qui oggi in Consiglio.



Intervento POLESE resoconto nr. 71 del 22/09/2021
Argomento : TESTO SINTESI DELL'INCONTRO CON I LAVORATORI DELLA TITAGAR
POLESE
Grazie, Presidente. Io mi candido per il terzo punto, invece. Scherzi a parte, no, molto rapidamente, questo è un testo sintesi dell'incontro che abbiamo fatto poc'anzi con i lavoratori della Titagar, sottoscritto da tutti i gruppi in Consiglio regionale. Gli impegni sono, fondamentalmente tre. Il primo, di provare a chiedere, attraverso il Governo nazionale, all'azienda, di non chiudere lo stabilimento e di non delocalizzare a Caserta.
Il secondo, su proposta del Presidente Bardi, di avviare un tavolo di concertazione con Confindustria, le aziende lucane e Apibas per verificare un'eventuale ricollocazione delle maestranze e delle risorse lavorative interessate, ove non andasse a buon fine il primo punto.
Il terzo impegno è quello di impostare, nell'ambito degli strumenti della nuova programmazione regionale, la realizzazione di un piano industriale infrastrutturale sul sistema ferroviario. Ovviamente chiedo la sola iscrizione perché non ci sono i numeri ed auspicando che nel prossimo Consiglio venga tenuta in prioritaria considerazione.



Intervento POLESE resoconto nr. 71 del 22/09/2021
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE CARIELLO SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO ED EROZIONE COSTIERA IN BASILICATA, PROBLEMATICA DELLA COSTA IONICA
POLESE
Grazie, Presidente. No, solo per chiedere se il collega Cariello, anche nella seconda fase della mozione, cioè quando andremo a discuterla... siccome lo stesso problema riguarda anche l'altro lato, la costa di Maratea, inserisce anche la parte della costa di Maratea, avrà oltre che il mio voto convinto, anche la mia sottoscrizione.



Intervento POLESE resoconto nr. 71 del 22/09/2021
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 18/2019. ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA - RICHIESTA ISCRIZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 38, COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE”.
POLESE
Grazie Presidente, perché in IV Commissione, come ricordava la collega Sileo, abbiamo discusso questa proposta che in realtà non era stata formalmente trasferita dal Consiglio alla Commistione, cosa che invece abbiamo deciso concordemente di fare anche in virtù di una nota che aveva predisposto sulla proposta l'avvocato Ferrara e degli emendamenti - diciamo così - correttivi che fossero compatibili con queste sue indicazioni, per l’impegno che però si è assunto in Commissione è di iniziare la discussione della proposta a partire dalla prossima seduta e quinddi per queste ragioni io ritiro la proposta dall’ordine del giorno del Consiglio.



Intervento POLESE resoconto nr. 71 del 22/09/2021
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE NUMERO 103/2021. DISPOSIZIONI IN VARI SETTORI DI INTERVENTO - RICHIESTA ISCRIZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 38, COMMA 4 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE”.
POLESE
Grazie Presidente. Io non entro nel merito delle modalità, però credo che ci siano dei temi all'interno di questa proposta che andrebbero trattati e affrontati quanto prima, per cui decidete voi la modalità se è questa, se è una proposta della Giunta… è un po' desueto questo provvedimento omnibus - chiamiamolo così - a prima firma di un consigliere, ma io l'ho accolto di buon grado nella misura in cui mi ha consentito di sottoporre alcune questioni che meriterebbero una risoluzione immediata per cui non concordo con la richiesta di rinvio in commissione e mi asterrò. Questa è la mia posizione e colgo l'occasione per sottoporre all'assise una questione importante che è un emendamento di questo provvedimento a mia firma, che io ritengo sia essenziale anche alla luce di un'audizione che abbiamo fatto in Commissione con tutte le forze sindacali relativa al personale sanitario che si è impegnato, che ha lavorato nell'ambito del Covid e che oggi ci pone sostanzialmente due problemi… è un emendamento della proposta.
Però io non so come motivare la mia astensione se non… Io vorrei argomentare la mia astensione e posso farla solo se esplicito quello che è il mio parere.



Intervento POLESE resoconto nr. 75 del 09/11/2021
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE NUMERO 76/2020, DISPOSIZIONI IN MATERIA SANITARIA
POLESE
Grazie Presidente. Questo emendamento è la sintesi di una proposta di legge che noi abbiamo presentato a giugno, i primi di giugno 2021 e che purtroppo ancora non è in esame, tant’è che una delle opzioni che noi avevamo in campo era quella di richiamarla in Consiglio, però abbiamo colto l'occasione del provvedimento in esame per provare a dare una risposta immediata ai 400 precari lucani ma a tutti i cittadini che usufruiscono (anche alla luce del dibattito che c'è stato poc'anzi con gli interventi dei colleghi Braia e Cifarelli e le repliche dell'assessore Leone) del nostro sistema sanitario regionale. Parto da un dato che è quello che leggo sul Quotidiano Sanità del 3 novembre 2021, quindi recentissimo, che riportando un'analisi che fa la FIASO con la Bocconi ci dice che in Basilicata ci sono 400 operatori sanitari reputati nel corso dell'emergenza Covid, di cui 363 ancora precari, nello specifico 20 medici, 207 infermieri e 136 OSS. Aggiungono un altro elemento in premessa, l'approvazione - come sappiamo tutti - legge di Bilancio da parte del governo Draghi di una norma, di un orientamento alla stabilizzazione dei 54.000 precari, per cui l'oggetto di questo emendamento è molto semplice. Noi ci proponiamo di prorogare innanzitutto fino a 36 mesi tutti i contratti dei precari in essere, poi di precostituire in questo modo le condizioni per la stabilizzazione attraverso la madia, di avere una particolare attenzione perché altrimenti noi rischiamo di fare un grandissimo esercizio retorico: tutti quanti noi in questi mesi ci siamo prodigati di elogi nei confronti di quegli operatori sanitari che sono stati in prima linea e se non vogliamo che questo resti un esercizio meramente retorico, questa è l'occasione per dare una risposta concreta e dire ad esempio a queste persone che parteciperanno ai concorsi a cui faceva riferimento l'assessore Leone, che possono non sostenere le prove preselettive ma accedere direttamente alle prove concorsuali. Il tutto ovviamente senza oneri aggiuntivi per il bilancio regionale. Credo che sia una grande opportunità, ci metteremo in scia con quanto previsto dal governo nazionale e da come stanno facendo altre regioni; daremo una risposta significativa a chi davvero ci ha salvato la vita in questi mesi e non pregiudicheremo comunque le procedure selettive in essere che andrebbero avanti, anzi amplieremo la fascia di possibilità di risposta, tenuto conto che noi corriamo un rischio molto serio: qualora dovesse riproporsi una situazione di emergenza nella quale avremo bisogno ancora una volta di affidarci a personale precario perché non avremo proceduto alle stabilizzazioni, noi rischieremo che queste persone nel frattempo si siano organizzate e siamo andate a tentare, cercare migliore fortuna nelle regioni limitrofe, laddove invece procedure di questo tipo sono in essere, per cui il mio appello è che insieme a questa norma si approvi questo emendamento che possa dare una speranza a questi eroi davvero.



Intervento POLESE resoconto nr. 75 del 09/11/2021
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE NUMERO 76/2020, DISPOSIZIONI IN MATERIA SANITARIA
POLESE
Grazie, Presidente.
Ovviamente, diciamo, sul secondo emendamento... sul secondo sub emendamento siamo d'accordo, c'è il voto favorevole. Sul primo sub emendamento mi sembra un non senso rispetto al dichiarato, cioè c'è una discrasia tra quello che si dichiara e quello che si fa.
Spiego perché, e propongo anche almeno una dicitura che potrebbe essere aggiunta quanto meno con una piccola tutela di salvaguardia per questo blocco di lavoratori. Innanzitutto voi giustamente dire dei concorsi, ma le persone di cui stiamo parlando sono persone che hanno svolto procedure selettive, non è che sono persone che sono state prese così per caso, quindi sono persone che hanno fatto delle selezioni; quindi sarebbe pienamente in linea prorogare questi contratti e, come dire?, creare una condizione per una stabilizzazione.
Ma quello che veramente io non riesco a capire è: se c'è un Governo nazionale, che rappresenta almeno l'80 per cento di quelli che siamo qui in quest'aula, che con comunicato stampa numero 44 del Consiglio dei Ministri del 29 ottobre 2021, quindi recentissimo, ci dice a proposito della Legge di Bilancio in merito alla sanità che "per il 2022 sono previsti circa 1,8 miliardi per l'acquisto di vaccini e medicinali anti Covid, che il Fondo Sanitario Nazionale viene finanziato con 2 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno fino al 2024; che ulteriori risorse sono state destinate al fondo per i farmaci innovativi, eccetera, e che gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale vengono autorizzati a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l'emergenza", io francamente lo ratio di questa... di questo primo sub emendamento non la comprendo. Mi sembra che sia contraddittorio rispetto a un Governo nel quale largamente ci riconosciamo e mi sembra anche che sia... come dire? Di corto respiro rispetto a quello che probabilmente di qui a qualche tempo saremo comunque costretti a fare.
Se il tema è non riconoscere una primogenitura politica io sono pronto, come dire?, a dire "condividiamo la firma, tolgo la mia firma, mettiamo la vostra", però non procedere per un capriccio politico istituzionale mi sembra un errore. Almeno proviamo a inserire questa dicitura, se proprio non vogliamo procedere, cioè che quanto meno sia possibile effettuare una proroga nelle more dell'approvazione dei piani di fabbisogno triennale delle Aziende Sanitarie, cioè quello che il collega Zullino almeno scriviamolo, perché almeno diamo traccia.
Francamente io non capisco perché non approviamo una norma che è in linea con il Governo nazionale e che tra qualche settimana andremo ad approvare.



Intervento POLESE resoconto nr. 91 del 26/07/2022
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 136/2021: "PALESTRE DELLA SALUTE". ISCRIZIONE AI SENSI DELL'ART. 38 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE SU RICHIESTA DEL PROPONENTE, CONS. SILEO.
POLESE
Grazie Presidente. Solo per dire che, poiché trovo di pregio normativo e anche sociale la proposta della collega Sileo, se la collega Sileo è d’accordo, vorrei sottoscriverla.



Intervento POLESE resoconto nr. 91 del 26/07/2022
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 18/2019: “ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA”, ISCRIZIONE AI SENSI DELL’ART. 38 DEL REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE, SU RICHIESTA DEI PROPONENTI, CONSIGLIERI POLESE E CIFARELLI.
POLESE
Grazie, Presidente. Non mi ripeterò perché il collega Cifarelli è stato esaustivo nella relazione e la collega Sileo ne ha colto gli aspetti più salienti. Ci tengo solo a dire che l'iter di questa norma, che risale a una discussione nella precedente legislatura, ha prodotto una serie di interlocuzioni politiche e istituzionali con tutti gli attori. Noi abbiamo audito l'Ufficio Scolastico Regionale, l'Ordine degli Psicologi, l'Ordine degli assistenti sociali. Provammo all'epoca a costruire un grande dibattito che sfociò in un testo condiviso all'unanimità. Ricordo che in Commissione fu licenziato anche da quella che era all'epoca l'allora minoranza.
Essere oggi qui e discutere questo testo, auspicando un'approvazione all'unanimità, significa dare giustizia ad un lavoro che abbiamo costruito tutti insieme, perché quando ci sono cose che entrano nella carne viva dei cittadini è giusto che questi provvedimenti abbiano una paternità diffusa, quindi io auspico ed auguro che la dotazione finanziaria - faccio un appello al Presidente Bardi - nei prossimi bilanci possa essere più cospicua di quella che oggi quasi simbolicamente andiamo ad approvare, e confido in un voto unanime dell'Assise perché costruiamo una norma che potrà avere risvolti reali in un tempo come questo dove... mi ripeto solo su questa fase, è chiaro che la vicenda Covid ha creato una serie di tensioni all'interno della psiche soprattutto dei più giovani, quindi dei più deboli, e un supporto all'interno delle scuole non è altro che un presidio di socialità, ma è un presidio soprattutto di reinserimento al quale noi non solo non possiamo abdicare, ma dobbiamo anche farne fiore all'occhiello di questa legislatura. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 96 del 04/11/2022
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
POLESE
Grazie, Presidente. Come da accordi nella Conferenza dei Capigruppo anche io per annunciare il deposito di una mozione a firma di tutti i colleghi della minoranza relativa al tema urgentissimo della vertenza dei lavoratori Futura Ambiente che è inerente alle aree industriali della provincia di Potenza. Con la mozione si chiede, Presidente Bardi, alla Giunta di porre in essere ogni azione utile per scongiurare una vera e propria bomba sociale.



Intervento POLESE resoconto nr. 96 del 04/11/2022
Argomento : ACCETTAZIONE DIMISSIONI CONSIGLIERE FRANCESCO CUPPARO E SURROGA CON IL PRIMO DEI NON ELETTI NELLA LISTA CIRCOSCRIZIONALE PER LA PROVINCIA DI POTENZA DI FORZA ITALIA.
POLESE
Sì, grazie, grazie Presidente. Io sarò più breve del collega Braia per due ragioni fondamentali: la prima perché sottoscrivo integralmente il suo intervento e la seconda perché penso che questa vicenda che insomma ha fatto male credo a tutti oggettivamente meriti quanto prima una chiusura. Io sono sinceramente umanamente provato dopo aver ascoltato i ragionamenti, i discorsi che con fatica comprensibile Francesco e Franco, li chiamo per nome perché abbiamo vissuto con loro anche su posizioni molto diverse in alcuni casi, meno diverse in altri, un pezzo della nostra vita, un pezzo della nostra storia politica, per cui vedere persone, diciamo, nel caso di Franco anche con un’età diversa dalla mia esprimersi con una certa emozione oggettivamente non mi lascia indifferente.
Io dico che noi in quest’aula, prima che rappresentanti dei vari partiti, portatori di sensibilità politiche diverse, questo è chiaro, l’ha ribadito secondo me in maniera inequivocabile Luca, ma anche gli altri interventi degli altri colleghi di minoranza che ho apprezzato pur nella distinzione delle posizioni, noi siamo legislatori, nel nostro caso legislatori di minoranza, di opposizione, ma qualunque sia il nostro ruolo noi rappresentiamo la massima istituzione regionale perché tre anni fa centinaia, migliaia di elettori ci hanno chiesto di fare i legislatori, non i Giudici, né gli opinionisti e tocca a noi, questa è la mia opinione, prima di tutti rispettare queste istituzioni, e difenderne oltre che l'onorabilità anche le regole per il corretto funzionamento di quella che, al netto di qualche bizantinismo, oggettivamente rappresenta la forma più alta di democrazia in Basilicata.
Siamo quindi in aula per la surroga dei consiglieri dimissionari, del consigliere dimissionario, ed auspico, come dicevo prima, che si possa chiudere questa vicenda perché siamo anche noi nel nostro piccolo, e molto meno dei colleghi, provati dalla confusione, dalla strumentalizzazione, in qualche caso anche dalla legittima furbizia, non me ne voglia nessuno; abbiamo dovuto rispondere in questi giorni ad accuse che francamente rispediamo in maniera inequivocabile ai mittenti. Auspichiamo che si rimetta al centro, invece, del nostro agire il rigore, e se volete anche una certa aulicità, necessaria per riportare questa discussione in un solco istituzionale.
E' chiaro che in una istituzione si fa politica, questo non sorprende nessuno, me per primo, che l'ho sempre detto con chiarezza, io sono tra quelli che non usa le parole "poltrone, posti", penso che la politica si fa con le funzioni, si fa governando, facendo scelte, atti, però per me questo - e non me lo toglie nessuno dalla testa, mi dispiace - è un atto tecnico. Però è diventato un po' tutto e il contrario di tutto, dilatato anche dai media, schiacciato, tirato da tutte le parti - ci sta, in fin dei conti ci sta -, anche per esigenze politiche ed elettorali, che non mi sono estranee, perché - ripeto - io faccio politica e penso anche io... mi alambicco il cervello per capire come costruire una coalizione alternativa a quella esistente, con chi farla, che cosa mettere in campo, come gestire il percorso.
Però io penso che ci siano delle regole da rispettare, e penso che ci sia la Costituzione da rispettare, e penso che uno dei punti che emerge in questa vicenda... Attenzione, siamo tutti garantisti, io non penso di essere più garantista degli altri, assolutamente, e penso che poteva succedere a me, lo dico con chiarezza, ed è successo ad altri, quindi lo sappiamo tutti, però c'è un punto politico costituzionale... Questa sì, invece, è politica, e io sono iscritto ad un partito che fa del garantismo un valore e del costituzionalismo un altro valore.
Nel momento in cui noi immaginiamo che una vicenda giudiziaria possa direttamente o indirettamente cambiare il corso di una dinamica politica legislativa... cosa che è anche accaduta nel passato peraltro, e infatti qualcuno dice: "Ma nel passato voi siete stati massacrati", ma non è perché, siccome hanno sbagliato gli altri, voglio sbagliare anche io. Certo che pezzi del centrodestra hanno nel passato utilizzato la clava giudiziaria contro di noi, ma non è che se chi è di fronte è inurbano divento inurbano anche io. Io ho abbandonato l'idea di "occhio per occhio, dente per dente", non io personalmente ma la cultura politica a cui appartengo, da centinaia di anni. Ed allora se c'è l'idea che ci sia una separazione tra poteri, e il potere giurisdizionale e quello legislativo sono poteri separati, noi non possiamo pensare che una vicenda giudiziaria possa in qualche modo condizionare l'agire politico, altrimenti veniamo meno al rispetto che noi dobbiamo alla nostra Costituzione.
Io capisco che questo ragionamento può sembrare un ragionamento un po' forte, ma è esattamente quello che penso, ed è quello che ha detto anche Luca, perché essere garantisti non significa essere contro i Magistrati. Anzi, io penso che nella Magistratura, come nella politica, come in tutte le istituzioni... io penso che l'istituzione sia una cosa bella. Anche qui, io non sono dell'avviso che noi dobbiamo contribuire alla destrutturazione della intermediazione delle istituzioni; è un errore mortale, perché si fa una rincorsa all'abisso la cui fina è ignota a tutti, ed è sicuramente una fine ingloriosa. Per cui io penso che tra i Magistrati, la stragrande maggioranza dei Magistrati, dei politici, dei sacerdoti, dei sindacalisti, siano persone per bene, che fanno per bene il loro lavoro.
Quindi essere garantisti non significa essere contro la Magistratura, significa essere a tutela dei diritti, e non solo quando questi diritti ci fanno comodo ma sempre. Io sono un sostenitore, uno di quelli che pensa che la libertà nella nostra Costituzione sia poco tutelata, perché se ci fate caso è oggetto di diverse disposizioni normative, costituzionali, ma non c'è un articolo sulla libertà sic et simpliciter. Perché? Perché purtroppo varia a seconda dei luoghi. Pensate alla differenza che c'è tra la libertà in Italia rispetto all'Iran o alla Francia. Si sta discutendo moltissimo di un norma contro i rave party, noi ne stiamo facendo una, questo Governo ne fa una, quello francese ne ha fatto un'altra, sono molto diverse, eppure siamo europei tutti. C'è quindi una metratura di giudizio sul valore che si dà alla libertà che muta nel tempo, ma noi che siamo legislatori e che facciamo politica non possiamo utilizzare un metro diverso; dobbiamo... e io spero che quello che sto facendo io oggi venga fatto, qualora dovesse occorrere, nei miei confronti, a prescindere se sarò un consigliere di maggioranza o di minoranza, a prescindere se sarò un parlamentare o un semplice cittadino.
Quindi, e non voglio farla lunga, noi siamo molto convinti di votare la surroga. Per la verità lo eravamo anche nell'altro Consiglio, ma abbiamo scelto concordemente con le altre forze di minoranza di far emergere un vulnus politico. Un vulnus politico che c'è, c'è oggi e ci sarà domani, continuerà ad esserci, il mondo non finisce qua. Voglio dire, non è certamente - e questo lo voglio dire a chiare lettere -... non c'è un automatismo sul voto alla surroga e lo scioglimento del Consiglio Regionale, come pure sulla stampa qualcuno ha in maniera artata messo in evidenza, perché il Consiglio Regionale si scioglie con le dimissioni o con la sfiducia, con una mozione di sfiducia, non di certo su una surroga, che pur se non dovesse esserci oggi potrà esserci tra 15 giorni.
Il punto politico, e lo ha detto secondo me bene il collega Luca Braia con una metafora che riguarda lo sport, ma io lo posso dire guardando a questo Consiglio Regionale, è che è inevitabile che la condizione oggi di difficoltà è dettata dal fatto che c'è ancora un consigliere soggetto a misure che non può essere in aula, altrimenti noi staremmo parlando di nulla probabilmente. Allora, noi, che siamo alternativi a questa maggioranza, lo abbiamo detto e lo abbiamo dimostrato negli atti sempre, anche quando per anni e per mesi sui giornali dicevano: "E' pronto l'inciucio, la stampella, Polese fa il Presidente del Consiglio, Braia fa l'assessore". Noi abbiamo mantenuto la nostra linea sempre, nonostante un'opposizione certamente costruttiva, che continueremo a fare su questo solco, che è lo stesso solco per cui io 3 anni fa ho scelto di uscire dal Partito Democratico per aderire ad un partito che si chiama Italia Viva che fa di questi principi esattamente la propria bandiera.
D'altronde lo ha detto Matteo Renzi nel discorso fatto al Senato politici giorni fa: la nostra è un'opposizione critica e costruttiva. Anche a Giorgia Meloni, lo sarà in questo Consiglio.
Ed allora chiudo, noi non possiamo gioire quando i genitori di Matteo Renzi vengono assolti dopo anni di ludibrio mediatico e venire in Consiglio Regionale ad assumere una posizione differente.
Per queste ragioni, sommate a quelle che Luca ha spiegato prima, noi confermiamo il nostro voto favorevole alla surroga e di conferma alla volontà espressa dall'amico Franco Cupparo.



Intervento POLESE resoconto nr. 99 del 29/11/2022
Argomento : D.D.L. N. 119/2022 “ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE E FINANZIARIO PER IL TRIENNIO 2022/2024” – D.G.R. N. 732 DEL 31 OTTOBRE 2022.
POLESE
Sì, io sarò telegrafico, Presidente, con quest'ordine del giorno che ha firmato anche il collega Aliandro, oltre che il collega Braia, noi proviamo a chiedere alla Giunta - e mi appello in particolar modo alla sensibilità dell'assessore Latronico - di estendere i benefici del bonus gas, in particolar modo quelli relativi ai contributi per l'acquisto e installazione di impianti di produzione di energia elettrica o termica alimentati da fonti rinnovabili, innanzitutto a tutti gli edifici pubblici adibiti a istituti scolastici, palestre e impianti sportivi di proprietà dei Comuni e delle Province. Questo è un provvedimento che l'ANCI e molti Comuni probabilmente stanno trattando con la Regione per capire se ci sono le condizioni, ovviamente, e di estendere la stessa possibilità anche alle case canoniche nonché a tutti i luoghi di culto e pastorali di proprietà degli enti ecclesiastici.



Intervento POLESE resoconto nr. 99 del 29/11/2022
Argomento : D.D.L. N. 119/2022 “ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DI PREVISIONE E FINANZIARIO PER IL TRIENNIO 2022/2024” – D.G.R. N. 732 DEL 31 OTTOBRE 2022.
POLESE
Per dichiarazione di voto. Io parto da un presupposto: con Luca Braia quando abbiamo scelto di aderire ad Italia Viva abbiamo fatto una scelta di libertà. E la scelta di libertà si estrinseca anche nel modo in cui si decide di fare o meno opposizione e di essere alternativi a un governo regionale, perché noi siamo alternativi e dal giorno dopo che abbiamo aderito a Italia Viva il dibattito sul nostro ruolo e sulla nostra funzione, la presidenza del Consiglio e l'assessore esterno e quell'ente si è trascinato stancamente da parte di un pezzo dei nostri colleghi dell'opposizione e da un pezzo della sinistra (diciamo le cose per nome e cognome), perché quando non c'è un'argomentazione di merito e non si riesce a far politica, come invece noi vogliamo far politica (oggi Carlo Calenda ha incontrato una delegazione di Italia Viva di Giorgia Meloni, non per trattare l'ingresso in maggioranza come autorevoli esponenti del Partito Democratico Anna Ascani e la vicepresidente del Pd dice) ma semplicemente perché noi riteniamo si fa così d'altronde in tutta Europa che sul merito, quando si trattano dei provvedimenti è giusto che un’opposizione consapevole, autorevole, senza nessuna diciamo pretesa di essere supponenti, ma che ha qualcosa da dire e da proporre nel merito, prova con chi governa a sanare le posizioni e a sfidare su prospettive che sono dal nostro punto di vista magari maggiormente sfidanti.
Se noi oggi portiamo a casa un emendamento che traduce un ordine del giorno di 15 giorni fa per me questo è un grande risultato politico, e il fatto che io sia insieme al consigliere Luca Braia un consigliere di opposizione raddoppia il valore di quest'opera. E siccome non è la prima volta che noi portiamo a casa risultati importanti e il mio amico e collega Cifarelli ricorderà per esempio l'emendamento su Melfi, quando pure i numeri c'erano e lui non era così d'accordo e quel provvedimento passò in ugual misura, nonostante la maggioranza fosse ad 11, questo significa che quando c'è la politica si portano a casa i risultati. E io sono stato votato dai miei cittadini che mi hanno sostenuto anzitutto primo perché volevano che governassi questa regione, ma in seconda battuta non per stare all'opposizione sull'Aventino e a fare ostruzionismo nei confronti di quello che si produce per i cittadini lucani, ma per provare a rappresentarli nel miglior modo possibile, producendo il miglior risultato possibile. Io penso che con Luca Braia questo lo stiamo facendo in questa contingenza come in passato, e come sarà e anticipo con grande serenità che gli indizi possono essere diciamo anche 300 nel senso che ogni volta che noi riterremo che c’è una nostra istanza che può essere accolta in un provvedimento, non vedo perché noi dovremmo fare un ostruzionismo, fermo restando che l'unico modo affinché questa assise consiliare si sciolga è quella o delle dimissioni del Presidente, che mi pare abbia detto in ogni modo che non è intenzionato a procedere, o con una mozione di sfiducia con 11 voti che mi pare non ci siano nemmeno delle firme da quello che sto vedendo. Allora il punto qual è? A me pare che sono tre settimane che un pezzo dell’opposizione vuole provare a trascinarci su una strategia che è perdente, perché alla fine quando noi andremo sulla mozione di sfiducia sarà una sconfitta delle opposizioni, ed è un errore politico che io denuncio perché penso per costruire un'alternativa bisogna partire con il piede giusto e noi invece stiamo partendo con il piede sbagliato. È da tempo invece che con il collega Braia… Anzi devo dire la verità che più lui di me sta provando a chiedere un tavolo con le forze che sono alternative a questo Governo regionale siamo tutti silenti. La proposta è: proviamo a mandare a casa prima Bardi; Bardi non si riesce a mandare a casa perché non si riesce a mandare a casa e la prova provata è questa. E alla fine noi siamo nelle condizioni di bloccare una Regione, di non approvare provvedimenti utili ai Lucani e alla Basilicata perché pensiamo che questo sia il modo più corretto di procedere. Io non sono d'accordo, penso di poter essere libero di esprimerlo e penso di poter essere libero di continuare a svolgere la mia attività di opposizione senza essere collaterale piuttosto che inciucista come qualcuno vuol far passare, ma nell'interesse dei cittadini lucani e soprattutto salvaguardando la mia libertà di essere come sono e di fare politica come mi piace.



Intervento POLESE resoconto nr. 101 del 27/12/2022
Argomento : MOZIONE URGENTE (ART. 109 REGOLAMENTO INTERNO DEL CONSIGLIO REGIONALE) “PAVENTATA RIDUZIONE DEI DISTRETTI DELLA SALUTE NELLA PROVINCIA DI POTENZA.
POLESE
Grazie Presidente, anch'io per l'iscrizione di una mozione sulla paventata riduzione dei distretti della salute nella provincia di Potenza. Abbiamo letto un po’ di dibatto di stampa, sappiamo che ci sono delle riunioni in corso e noi riteniamo che sia opportuno cercare tutte le soluzioni per evitare la riduzione del numero dei distretti della salute sul territorio della provincia di Potenza e di Matera nell'ambito di quanto previsto dalla normativa richiamata (mi riferisco al D.M. 77 del giugno 2022) e ad evitare assolutamente nello specifico - perché è quello che più è emerso - lo smembramento ed accorpamento del distretto della Val d’Agri per tutte le motivazioni sopra espresse. In più a porre in essere ogni azione volta a coinvolgere sindaci, sindacati e istituzioni regionali in un'ottica di concertazione sociale nelle eventuali decisioni che saranno prese.



Intervento POLESE resoconto nr. 103 del 24/01/2023
Argomento : MOZIONE N. 265 LEONE E SILEO: “ABOLIZIONE DEL NUMERO CHIUSO DELLA FACOLTÀ DI MEDICINA”.
POLESE
Grazie Presidente. No, per innanzitutto sottoscrivere la mozione del collega Leggieri e per riallacciarmi a quanto diceva poc’anzi il collega Coviello. Ne abbiamo discusso anche a microfoni spenti con la collega Sileo, ci sono stati una serie di atti con Bellettieri e altri inerenti la stessa materia. Credo che l’occasione sia ghiotta perché io non sono, come è noto, un estimatore di questo Governo Nazionale, ma riconosco nel Ministro Nordio una persona sicuramente lungimirante nelle sue materie, per cui credo che sarebbe opportuno anche provare a costruire, diciamo così, un’operazione di lobby parlamentare trasversale per provare finalmente a portare a casa un risultato che sarebbe importante, per cui io sono d’accordo con la mozione in essere e la sottoscrivo.



Intervento POLESE resoconto nr. 104 del 16/02/2023
Argomento : DISEGNO DI LEGGE QUADRO IN MATERIA DI “AUTONOMIA DIFFERENZIATA” AI SENSI DELL’ARTICOLO 116, COMMA 3, DELLA COSTITUZIONE – DIBATTITO
POLESE
Grazie, Presidente. Io vorrei partire... è stato fatto un quadro storico da parte del presidente Bardi, però io vorrei provare a spiegare nel merito, soprattutto per chi ci ascolta da casa, chi magari poi avrà voglia di guardare i lavori del Consiglio, di che cosa stiamo parlando, perché l'autonomia differenziata - lo hanno detto sia il presidente Bardi che il collega Vizziello, che mi ha preceduto - iniziamo col dire che è prevista dalla nostra Costituzione. Poi io non voglio entrare nel dibattito politico di che cosa è accaduto nel 2001 tra centrosinistra e centrodestra, però per me la Costituzione è Vangelo e la Costituzione prevede l'autonomia differenziata.
Dove la prevede? La prevede in una serie di norme, non solo nella norma che spesso viene citata ma già nei principi fondamentali: quando nell'articolo 5 si dice che "la Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali, attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo ed adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze delle autonomie e del decentramento", è chiaro che apre quel ragionamento e le porte per cui nel 2001 ben si fece con Legge Costituzionale a modificare il Titolo Quinto. Titolo Quinto che andrebbe - ma non è questa la sede - considerato ovviamente nel suo complesso quando si parla di autonomia differenziata, ma almeno, questa è la mia opinione, andrebbero considerati due articoli, non solo il 116 comma 3, che abbiamo citato e che è un po' lo specchio dell'autonomia differenziata.
Anche qui, voglio ribadirlo, nei primi due commi il 116 parla fondamentalmente del funzione delle Regioni a Statuto speciale, nel terzo comma, invece, ci dice che "ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell'articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all'organizzazione della Giustizia di Pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni con Legge dello Stato su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli Enti Locali, nel rispetto dei caratteristici di cui all'articolo 119, eccetera", per poi spiegare il procedimento. Ma questo articolo, ed è un po' il punto, secondo me, nella discussione politica, va letto assolutamente in combinato con quello che prevede l'articolo 119 al terzo comma, quando ci dice che "la Legge dello Stato istituisce un fondo perequativo senza vincoli di destinazione per i territori con minore capacità fiscale per abitante". Questo che cosa vuol dire? Che noi non possiamo partire nella nostra analisi dicendo che l'autonomia differenziata è il male oppure l'autonomia differenziata è la panacea di tutti i mali. E' un qualcosa che in un meccanismo che la stessa Costituzione prevede di equilibrio potrebbe, può, ed è l'oggetto del mio intervento, avere o meno una valenza migliorativa per quello che è l'espletamento di determinate funzioni delle Regioni all'interno del sistema Paese.
Quindi il punto non è l'autonomia differenziata, cominciamo a circoscrivere questo, ma ci tornerò anche rispetto ai riferimenti che ha fatto il presidente Bardi alla risoluzione che approvammo in Consiglio Regionale nella passata legislativa. Il punto è come si è partiti in questa esperienza di Governo nazionale a parlare di autonomia, con un provvedimento, anche questo già citato in Consiglio dei Ministri del 2 febbraio, che oggettivamente ha una genesi politica strumentale, sotto almeno due punti di vista: il primo, è chiaro che di lì a qualche giorno si sarebbe votato alle elezioni regionali della Lombardia, e questo argomento è un argomento molto forte nelle regioni del nord, perché per come viene (male) interpretato, perché non è così, è una forma mediata di secessione. Parliamoci chiaro.
Il secondo aspetto di strumentalità politica è che è figlio oggettivamente di una forte dialettica all'interno della Lega tra quel pezzo che fa capo a Bossi, che sta costruendo un'area politica che guarda con questi esclusivo interesse al nord e il resto della Lega. Quindi la genesi è stata una genesi frettolosa, come spesso accade, e politicista. Questo però non significa che questo provvedimento debba - io non dico "possa", io dico "debba" - essere assolutamente emendato.
Ed allora io come dico che è strumentale la genesi non vorrei che, come spesso accade quando si vuole essere anticonformista per forza, poi si diventa più conformista dei conformisti, cioè non vorrei che ci sia una contro strumentalizzazione politica, tentando di agitare le bandiere del sud contro nord, che per 70 anni non mi pare hanno giovato all'economia del Mezzogiorno d'Italia, che è ugualmente dannosa a quella diciamo secessionista del nord. Per cui dobbiamo riportare il ragionamento su un punto di equilibrio, e secondo me è molto importante il tempo.
Anche qui mi ritrovo nei due interventi che mi hanno preceduto, mi pare che sia il presidente Bardi che il collega Zullino abbiano fatto appello al tempo. Ecco perché io mi auguro che oggi noi iniziamo a discutere e a ragionare di autonomia e non chiudiamo il dibattito, non strozziamo il dibattito con un documento finale che in qualche modo ci spinga ad assumere e ad anticipare una posizione che dal mio punto di vista, ovviamente il mio, deve emergere da un dibattito profondo che dentro e fuori questi uffici noi dovremmo provare a fare.
Io dico con sincerità che prima di esprimere un'opinione, di farmi un'opinione, innanzitutto mi rifaccio proprio a quel documento del 2018 che citava il presidente Bardi, quella risoluzione, all'epoca Presidente del Consiglio Piero Lacorazza, che in qualche modo invitava il Consiglio e le Commissioni a calendarizzare una serie di incontri con tutti gli attori istituzionali per approfondire il tema dell'autonomia. Voglio dire, parlo della Commissione Bilancio non per amicizia con Luca Braia, ma mi pare quella Commissione... non propongo l'istituzione di nuove Commissioni perché non vorrei che finissimo come fu sul PNRR, però mi pare che la Commissione Bilancio sia quella deputata più di altre, o anche insieme alle altre, a immaginare un percorso di studio e di approfondimento che, come recitava il deliberato dal 2018, "avvii un percorso di largo confronto ed approfondimento con UPI, ANCI, parti sociali, associazioni e rappresentanze del mondo del lavoro e delle imprese, ed avvii un'attività di confronto e supporto sul documento di indirizzo in sede di Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni".
Mi sembra che questo lavoro sia opportuno e devo dire la verità che mi è parso di leggere anche nella relazione del presidente Bardi una posizione critica e dubitativa. E io penso che poi bisognerebbe anche recuperare agli atti quel documento che fu partorito nella scorsa legislatura a valle di questa risoluzione e a valle del lavoro che la I Commissione consiliare fece che io ho qui ma che è facile reperire agli atti, perché all’epoca che si disse? Facciamo una fotografia di quella che è la Basilicata oggi prima di capire se e come eventualmente comportarci, non solo nell’ipotesi di essere noi… Anzi, non solo nell’approcciarci al meccanismo, cioè al disegno di legge in questo caso di Calderoli, non solo nel valutare se conviene o meno alla Basilicata aderire in seconda battuta, ma anche e soprattutto per capire cosa fare – qualora la procedura vada avanti e altre regioni vadano avanti – perché è evidente che gli effetti indirette delle scelte delle altre regioni non potranno che ricadere su di noi. Quindi io proporrei che questo documento su cui abbiamo lavorato venga rimesso in discussione, riaggiornato (sono passati 5 anni) ma che si faccia un’idea chiara dello stato dell’arte prima di andare a sederci e decidere se o meno accedere e come rispondere in base a ciò che accade.
Perché dico questo? È una boutade, ma stamattina ho avuto modo di confrontarmi con l'assessore Latronico e l'ordine degli ingegneri rispetto alla vicenda del 110, la proposta regionale e nel mentre discutevamo arriva la notizia su tutti i giornali che forse il Governo mette uno stop; Latronico dice: ma no, noi possiamo rilanciare. E questo magari è uno dei tanti argomenti sui quali noi dobbiamo ragionare e ovviamente c’è quello quell'autonomia energetica e ce ne sono tantissimi, ma non possiamo farlo sull'opinionismo ma dobbiamo farlo con dati certi, avendo i numeri, avendo quei parametri che citava il collega Vizziello sulla capacità amministrativa e infiniti criteri che ci sono e sono presenti per capire dove intervenire, se intervenire e come intervenire. C'è un elemento che io voglio citare prima di arrivare alla conclusione. Suggerisco una lettura: c'è una rivista che si chiama Federalismi.it e il 2 novembre c'è uno spaccato anti-mitopoiesi del regionalismo differenziato del professor Sandro Staiano dell’Università di Napoli, che ovviamente è su una posizione antitetica rispetto al regionalismo differenziato, che viene argomentata sotto tutti i punti di vista, da quello giuridico a quello economico e sociale. Ma vi posso garantire che nel dibattito con lui e con altri accademici amici sullo stesso tema, che hanno una posizione di grande intransigenza per quanto riguarda la Campania, loro stessi mi dicono: se io fossi in Basilicata però, per le condizioni diverse strutturali, economiche e sociali che ha la Basilicata rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno, forse un approfondimento della valutazione io lo farei. Allora io penso che quest’aula oggi dovrebbe dare questo tipo di mandato al presidente Bardi e a lei presidente Cicala rispetto all'attività e ai presidenti delle commissioni da fare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, non per tirare oggi il freno a mano e scegliere di dire sì, ci piace da morire il progetto di Calderoli no, noi siamo sulla barricata e mai autonomia. Ma per fare un'analisi di merito per capire, così come decidemmo nel 2018, dove possiamo andare se e quando casomai (su questo una battuta voglio farla) semmai ci arriveremo, perché io ho dei miei dubbi ma li coltivo.
Aggiungo questo e vado a chiudere: la mia posizione oggi è una posizione ovviamente personale come la sarà quella del collega Luca Braia, perché noi abbiamo una nostra assemblea convocata nella prossima settimana da tempo su questo argomento e sarà in quella sede che come partito, insieme ai nostri riferimenti nazionali che saranno presenti, assumeremo diciamo una posizione più di merito, però ritengo utile iniziare oggi il dibattito, raccogliere quelle che sono le impressioni e provare a mettere sulla bilancia di un equilibrio quelle che sono le convenienze o quelli che sono i timori relativi all'applicazione di questo procedimento, fatto salvo che – ripeto - noi dobbiamo agire su due fronti: sia il fronte della difesa, qualora siano altri ad applicare il regionalismo differenziato e quindi noi a subirne gli effetti indiretti, sia quella dell’attacco per comprendere e capire se siamo noi che possiamo a quel punto accedere alle intese previste. Chiudo con una battuta: io non vorrei (e questo è quello che noi dobbiamo impegnarci a scongiurare) che nel derby che si potrebbe aprire tra coloro i quali dicono prima i lucani e quegli altri che dicono solo i lucani, che alla fine l'esito possa essere i lucani soli, perché questo è il grande rischio. Io non vorrei che noi ci isolassimo nella nostra posizione, non vorrei che quella che può essere - io non lo escludo ma voglio verificarlo - un'avventura poi finisca per essere una disavventura. E su questo io penso che noi dobbiamo essere molto bravi a fare nel merito e a fare quadrato con una posizione che ponderiamo nel tempo, coesa e possibilmente unanime dell’assise. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 105 del 07/03/2023
Argomento : MOZIONE RELATIVA AL RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE PER QUESTIONI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELLA LEGGE 29 DICEMBRE 2022, N. 197 CONCERNENTE “BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO PER L’ANNO FINANZIARIO 2023 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2023-2025” – RIORGANIZZAZIONE RETE SCOLASTICA. ART. 1 COMMI 557, 558, 560 E 561.
POLESE
Grazie, Presidente. Io intervengo sulla questione del dimensionamento scolastico con il pensiero alle parole del Presidente della Repubblica che ieri a Potenza ha presenziato alla cerimonia dei 40 anni dell'Unibas. Lo dico con una premessa e con un appello a superare oggi in quest'aula la questione diciamo della contingenza per provare a riflettere ed approfondire sul tema della scuola nel suo complesso, partendo da quella che è la sua missione principale, cioè creare le condizioni per i nostri bambini, i nostri giovani, a essere protagonisti del futuro. E di certo la scuola, lo dicevano bene i colleghi che mi hanno preceduto, credo tutti, su questo siamo tutti d'accordo, non può essere ridotta a una questione di freddi numeri ed algoritmi.
La scuola, per come dovrebbe essere intesa, è anima e cuore. Comprendo, poi, che le istituzioni abbiano anche il dovere di ragionare sui tecnicismi e sulle finanze, ma non dovrebbero mai perdere di vista che la scuola non può e non deve mai diventare un'azienda. Non si può ragionare solo in termini di quello che conviene da un punto di vista finanziario, perché altrimenti abbiamo fallito in via di principio; questo mi sembra chiaro, ed appunto ritorno alle parole del presidente Mattarella quando ci dice che l'Università - e io aggiungo la scuola - è il motore di crescita e di speranza per molti giovani, con un ruolo decisivo per trasmettere il sapere ed educare alla libertà di pensiero. Ed è solo grazie ad un sistema scolastico di qualità e non di quantità che potranno essere formate future donne e futuri uomini capaci, liberi e consapevoli.
E dico di più, noi siamo in Basilicata, inutile essere orgogliosi una volta all'anno se viene il Presidente della Repubblica o i rappresentanti del Governo o quando ci arriva qualche complimento e qualche titolo di stampa nazionale; la Basilicata ha bisogno di una scossa, a vari livelli, e qua devo fare i complimenti al Presidente del Consiglio degli Studenti dell'Unibas, Davide Di Bono, che ha dimostrato, come ce ne fosse ancora bisogno, che spesso i giovani sono la parte migliore della nostra società, perché l'appello a fare presto, che ci ricorda i giorni tragici del terremoto dell'80, è un potentissimo messaggio che non può non entrare anche in quest'aula.
Io voglio provare a declinarlo, Presidente e Assessori, colleghi consiglieri, facciamo presto a dare risposte concrete per questa terra e per i suoi cittadini, perché non c'è più tempo da perdere. Basta con gli interventi tampone o le azioni estemporanee, che potranno servire magari per un anno, per 3 anni, ma di certo non il futuro di questa terra, che è molto complesso da immaginare.
I problemi sono tanti e non sono solo, purtroppo, legati alle nostre potenzialità. La Basilicata, lo hanno detto tutti i colleghi, è una regione fragile, inserita in contesti più grandi ed altrettanto complessi. E quindi iniziamo subito, iniziamo dalla scuola, che - ripeto - è il più grande e straordinario mezzo che abbiamo per disegnare un futuro all'altezza delle aspettative che abbiamo e che hanno i nostri studenti, e che dobbiamo provare in tutti i modi a far realizzare.
Sin da oggi e sin da questa discussione proviamo a dare anche noi un ritmo a questo palazzo, che deve iniziare ad allinearsi con i tempi della modernità, che sono diventati rapidi e che lasciano velocemente indietro chi si ferma.
Detto questo, ed entrando nel merito della questione, la Legge di Bilancio dello Stato che noi chiediamo in qualche modo di modificare non tiene conto dell'umanità del sistema scolastico. Appare troppo basata su elementi ragionieristici, tanto più penalizzanti per una regione, la nostra, che ha le sue peculiarità demografiche, urbanistiche, viarie, orografiche, che sono differenti ovviamente dai riferimenti metropolitani di altre regioni o dalle dinamiche competitive delle realtà più ricche. Non mi dilungherò su quello che non va di questo dimensionamento immaginato dal Governo nazionale, lo ha ben vivisezionato il collega Cifarelli e chi mi ha seguito. E' un provvedimento della scorsa Finanziaria ma che, diciamocelo con onestà intellettuale, è anche eredità di scelte sbagliate del passato, quando si aumentarono le scuole senza tener presente le varie dinamiche locali.
Parliamo di numeri, che se accettati nella logica generale, incrociati con il fenomeno dello spopolamento, a cui abbiamo fatto tutti riferimento, la crisi generale demografica che tutta l'Italia e non solo la Basilicata ha, porterebbe di fatto ad un depauperamento di tutto il sistema scolastico della Basilicata, e con problemi enormi, come quello di costringere centinaia di giovanissimi studenti lucani a viaggiare ogni giorno per poter usufruire di un servizio che in realtà sarebbe un loro diritto poter ottenere in condizioni certamente non disagiate.
Siamo stati tutti studenti, abbiamo tutti maturato esperienze per sapere in prima persona che lo studente ha bisogno di attenzioni, di servizi. Andare a scuola non può essere una corsa ad ostacoli né un tentativo di evitare paletti. E voglio aggiungere anche un altro tema che mi è stato suggerito da professionisti del mondo della scuola in Basilicata che ho consultato in queste ore prima di venire qui in quest'aula: più che i numeri dovremmo anche cominciare a pensare al livello della didattica, e sarebbe utile, anche in questo caso, se dalla Basilicata partisse una voce forte. Ovviamente parliamo di norme nazionali, però è chiaro che invece che accorpare istituti si potrebbe ribaltare il ragionamento, formando per esempio classi meno numerose; a quel punto il numero delle scuole necessarie rimarrebbe invariato, ma ne gioverebbe la didattica, con classi composte magari da massimo 15 alunni con insegnanti qualificati che potrebbero svolgere programmi più intensi con un'attenzione specifica per ogni alunno. Cosa che ovviamente non può accadere continuando a ragionare sui numeri generali e continuando a favorire le cosiddette classi pollaio o i conti fatti con il pallottoliere.
Quindi poi c'è tutto il tema delle caratteristiche lucane che rendono oggettivamente, a mio avviso, il piano del Governo praticamente irrealizzabile per la nostra regione. E' stato detto, i tetti fissati al minimo di 900 alunni per istituto sono assurdi per la nostra Basilicata, che ricordo è una regione - mi ripeto, i colleghi sono stati chiari - composta essenzialmente da piccoli comuni. Lo sappiamo tutti, ma maggior parte dei centri sono sotto i duemila abitanti; in tanti comuni gli istituti superiori hanno sede lì dove ci sono meno di 5 mila abitanti, caratteristiche orografiche molto particolari. Senza contare, e lo ribadisco, che accorpare istituti di comuni limitrofi, che magari può anche sembrare facile su una cartina geografica perché vicini in linea d'aria, in realtà per la condizione difficile dei nostri collegamenti, delle nostre strade, rischia di rendere la frequenza scolastica una sorta di "giochi senza frontiere", piena di ostacoli e senza bonus, anche perché il nostro sistema di trasporti pubblici vive delle difficoltà, anche qui storiche.
Insomma, da quest'aula a mio parere deve partire una richiesta unanime, non credo che si possa in qualche modo nascondersi dietro casacche di partire, ufficiale e non sindacabile di tener conto di tutte le peculiarità locali contestualizzando alla realtà i numeri nazionali, dando poi per scontato chiaramente che vengano concesse e confermate fino ad oggi le deroghe che hanno avuto in passato i comuni montani.
Per chiudere, io propongo di immaginare un altro tipo di modello che tenga conto delle necessità generali ma che si coniughi con un possibile piano dei trasporti ad esso collegato. Oltretutto, e concludo, noi abbiamo un tema che attiene alla sopravvivenza stessa della nostra regione; indebolire la scuola sarebbe l'ennesimo colpo a una comunità che già vede servizi locali molto rarefatti e con il conseguimento indebolimento di un tessuto sociale che favorisce fenomeni non solo dello spopolamento, di cui abbiamo già parlato spesso, ma anche che rende vane tutte quelle iniziative a volte anche meritorie che i vari Governi regionali che si sono susseguiti hanno messo in campo per evitare quell'esodo di cervelli che tanto fa male allo sviluppo della nostra regione.
Per questo, e concludo, io credo che sia indispensabile oggi che il Consiglio Regionale si allinei - lo diceva prima il collega Braia - a quanto hanno già fatto altri livelli istituzionali, esprimendo netta contrarietà a quanto previsto dalla Legge di Bilancio del 2023 per una sola ragione, perché oggettivamente penalizza in maniera irreversibile la nostra terra. Grazie.



Intervento POLESE resoconto nr. 105 del 07/03/2023
Argomento : MOZIONE RELATIVA AL RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE PER QUESTIONI DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELLA LEGGE 29 DICEMBRE 2022, N. 197 CONCERNENTE “BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO PER L’ANNO FINANZIARIO 2023 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2023-2025” – RIORGANIZZAZIONE RETE SCOLASTICA. ART. 1 COMMI 557, 558, 560 E 561.
POLESE
Grazie, presidente Cicala. Non so se voteremo oggi questo atto, ma in ogni caso la mia posizione è di assoluta contrarietà. Di assoluta contrarietà per le ragioni esposte dal collega Cifarelli e perché, soprattutto per quanto riguarda l'allocazione della distribuzione, degli esiti, diciamo, dei fondi del PNRR in sanità - e mi riferisco all'allocazione nelle case di comunità -, condivido integralmente il ragionamento che ha fatto il collega Cifarelli, mi pare che si siano utilizzati criteri totalmente arbitrari. So anche che ci sono dei ricorsi in atto e già una sentenza del TAR che in qualche modo, rispetto ad alcune situazioni, aveva segnalato una carenza di motivazione rispetto a determinate scelte.
Il PNRR ha costruito una motivazione fatta di principi e di presupposti per la scelta della localizzazione delle strutture, principi e presupposti che non sono stati assolutamente rispettati, che sono lacunosi anche nelle motivazioni e nelle relazioni aggiuntive che sono state poi allegate ex post. Per queste ragioni per me questo atto diciamo non solo andrebbe ritirato oggi, ma andrebbe completamente modificato, perché assolutamente non risponde a quelli che sono i requisiti nazionali, e non è nemmeno soddisfattivo di quelle che sono delle esigenze delle comunità locali in Basilicata.