PITTELLA
Grazie, Presidente. Velocemente tre premesse: la prima, noi avevamo in aggiornamento il Consiglio, Assessore Leone, anche sul tema dei precari, mi sembra di capire che, la risposta l’ho recuperata, credo da un intervento fatto da Zullino, non ho sentito...
(fuori microfono)
Chiedo scusa... Sì, conteggi i secondi di recupero. No, no, solo ed esclusivamente per dire... Ci mancherebbe, l’Assessore farà la replica e ci mancherebbe, avevamo questo impegno. Abbiamo seguito la stampa, ci siamo resi conto di com’è andata la vicenda ARPAB, devo dare atto anche ai sindacati che hanno partecipato al tavolo, non a quelli che si sono assentati, di grande responsabilità. Sappiamo quanto è accaduto su ARLAB, dovremmo ritornarci, penso, ma andremo avanti nella maniera segnata, sul resto mi sembra di capire che si procede in proroga per coloro i quali dovevano maturare i tre anni non maturati, e per il resto, non so, l’Assessore avrebbe dovuto approfondire, insieme alla struttura tecnica, dalle parole di Zullino mi sembra di capire che non ci sia, diciamo così, esito positivo, però non voglio anticipare le parole dell’Assessore. Spero di sì, dopo un po’ di anni il precario è vero che non può essere, diciamo, se non attraverso (incomprensibile) stabilizzato, in tutti gli altri casi deve ambire inevitabilmente, in Basilicata, come in Italia, ad un concorso pubblico e non v’è dubbio. Il ponte, soprattutto quando si fidelizza un lavoratore n un’azienda, come può essere la sanità, o in altro settore, è, diciamo un valore aggiunto per la stessa struttura. La seconda premessa la faccio alla presenza del Presidente e sono anche molto contento che è qui. Io pregherei tutti i colleghi di evitare direttamente o indirettamente, lo dico per oggi, per il futuro e per lo scorso Consiglio, chiare allusioni alla vicenda giudiziaria che mi riguarda, io non sono uno che manda a dire le cose, perché è una cosa deplorevole, mortificante per una persona che l’ha subita e non solo, e tra l’altro, diciamo così, una sorta di gogna mediatica che per alcuni aspetti, come dire, si è perpetrata... Avvocato, rappresenta, diciamo così, un richiamo al Codice, mettiamola così, ed è una cosa alla quale io oggettivamente sono allergico per cultura, non perché sono un imputato in un processo, io quel mio processo lo andrò, quando sarà, a dibattere, punto, è altro argomento. Questo vale per ognuno, perché la vita, diciamo così, riserva dietro l’angolo sorprese a tutti e io non sono, o meglio, per recuperare Nenni: attenzione ai puri, che prima o poi ci sarà sempre qualche puro che è più puro di te e ti epura. Attenzione a non indossare la casacca dei puri, perché poi nel corso del tempo potremmo avere qualche sorpresa. L’altra è una comunicazione, Assessore, le parla una persona che ha vissuto, diciamo così, 5 anni, un impegno da presidente, lavorando molto, non sempre bene, è la verità, e avendo, diciamo, così, nel confronto con la comunicazione e l’informazione, non sempre un rapporto molto tranquillo, e devo dire la verità, che io oggi che sono l’ultima ruota del carro, spesso mi ritrovo sui giornali in prima pagina, ce n’è uno in particolare che recupera anche le mie domanda, diciamo così, di volontariato, come la norma prevede, come la norma prevede, al San Carlo. Perché, per un medico che vuole continuare la propria professione, ed è libera e privata, approfondire con un avvocato, come un altro professionista, mi sembra che sia un fatto lodevole, e quando la norma lo consente, fa una domandina per chiedere l’autorizzazione, come hanno fatto tutti, soltanto che a tutti si dà il consenso, a Pittella, che è sempre Pittella, probabilmente non si dà il consenso. Non importa, andrò a fare quest’approfondimento altrove, e non succede nulla. Per dire che la comunicazione non ci deve appassionare. Io un po’ ci sorrido, un po’ mi rendo conto che viviamo un tempo complicato in cui la cifra non va verso l’alto, spesso va verso il basso. Tant’è. Se siamo contenti così, andiamo avanti. La quarta, ed è quello che io le consegno, due responsabilità, mattiamola così. Io non le chiedo che in 6 mesi faccia miracoli e non le chiedo nemmeno che faccia miracoli la Maggioranza in un anno o in due anni, non sto qui a girare la clessidra, non mi appartiene, perché io so che cosa significa. Penso che, per onestà reciproca, forse in campagna elettorale, e io capisco che la campagna elettorale altera, diciamo così, un po’ i toni di tutti, si lievita nell’offerta, come voglio dire, nella comunicazione, per cui è anche normale pensare che a Chiaromonte si possa fare il PSA e dirlo o che lo si possa fare in un’altra area interna, come la Legge pure prevede, e poi magari rendersi conto in corso d’opera che quel PSA, quel pronto soccorso attivo, a Chiaromonte, come in un’altra area interna, penso a Stigliano, non si possa fare, chissà. E la seconda è che, avendo lei, tra l’altro, un direttore generale molto competente, che io non conosco, ma so da curricula esattamente essere molto competente, forse avrei osato un po’ di più, mi permetto di dire, forse lo farà, e avrei disegnato una rocca. Che cosa voi ci contestate. Ci contestate un modello organizzativo. Come e su che cosa si basava il modello organizzativo. La norma, la riorganizzazione, Legge 2, territorio, acuzie ed emergenza. Questo è il nostro, era ed è ancora ad oggi, anche per voi, il nostro modello organizzativo. Prima di questo modello organizzativo c’era un altro modello organizzativo e c’era una forte commistione tra territorio... Quindi la prevenzione, Acito ha fatto un intervento straordinario, complimenti, tra territorio ed ospedalizzazione, per cui l’ospedalicentrismo recuperava a sé e drenava a sé tutte le risorse prosciugando il territorio, finalmente avevamo fatto un primo passaggio verso un’altra dimensione, da che cosa eravamo anche supportati nel farlo? Lo hanno detto bene Braia e Cifarelli prima di me. Nel fare questa riorganizzazione da due questioni urgenti, una avevamo tentato col vecchio Governo, attenzione, centro sinistra e giallo verde per intenderci di modificare la norma del -1,4% a cui ha fatto riferimento Cifarelli perché quella è una mannaia, oltre quel tetto non c’è Leone o Pittella a parti invertite che tenga, quando io ero al posto di Bardi da quei banchi lì tuonavano due Consiglieri in particolare dell’Opposizione legittimi, i Consiglieri Regionali colleghi dei 5 Stelle se lo ricorderanno in particolare, uno oggi è Assessore esterno della Giunta Bardi e un altro è il Consigliere Comunale, tutti e due ci mancherebbe autorevolissimi, tuonavano perché noi non facevamo le assunzioni eppure ne abbiamo fatte in 5 anni non so quante, perché si rischiava che si chiudesse o si potesse chiudere il reparto o si accorpassero le funzioni, ovviamente noi vivevamo esattamente la stessa condizione soltanto che a parti invertite. Quando facemmo la legge regionale che poi fu impugnata è perché la legge 161 o meglio la Direttiva Europea sull’orario di lavoro, quella delle famose 8 ore, Assessore Leone, che c’era ieri e c’è oggi, è diventata legge nel 2015 con un’applicazione nostra immediata, ve lo ricordate? Penso di sì. Come noi dovevamo, diciamo così, in un mese o in una settimana lei come dovrebbe fare in un mese o in una settimana a risolvere il problema e a superare il problema della 161? Non potrebbe farlo, io credo che non l’ha fatto nemmeno ancora oggi perché non lo può fare, dopodiché quella è legge, abbiamo recuperato un tempo per dare a noi la possibilità di governare quel momento, evitare di (incomprensibile) con i reparti che si chiudevano e i turni che bisognava mantenere ed evitare quello che accade oggi perché basta prendere..., io lo verificherò ovviamente, il dato economico degli ospedali e delle grandi aziende e capiamo sul (incomprensibile) per il personale tra prestazioni aggiuntive, prestazioni diciamo acquisite, comprate per intenderci, quanto si spende e ci rendiamo conto che la 161 rischia di non essere applicate. Mica vi stiamo rimproverando questo perché lei non è nelle condizioni ma non per un fatto personale, perché nessuno di noi messo insieme è in condizioni di poterlo fare e allora abbiamo fatto questo. Poi avevamo anche detto attenzione, quattro aziende sanitarie solo momentaneamente ci fu un grande dibattito in Consiglio Regionale, ma noi nella prossima legislatura perché prima che accadessero fatti importanti in Basilicata noi pensavamo legittimamente di poter ancora ambire, diciamo così, a vincere le elezioni e anche dopo abbiamo pensato, è legittimo, quando uno entra in campo pensa di poter vincere la partita e avevamo pensato riduciamo e ridurremo le aziende sanitarie perché la nostra idea era quella di ridurre le aziende sanitarie, volevamo farne una soltanto o due, una (incomprensibile) e una territorio? Questo è il nostro ragionamento fatto, può essere che colga nel senso di una Maggioranza che vorrà andare avanti per step e probabilmente vorrà anche recuperare questo suggerimento oltre al modello organizzativo, poi lei, Assessore, con la sua Maggioranza ha diciamo intelligenze, come dire, sufficienti per migliorare anche quel modello organizzativo, ma se non facciamo memoria con onestà intellettuale rispetto a quello che è accaduto diventa complicato, se a voi va bene dire l’eredità è pesante, Piergiorgio, capisco che l’eredità è pesante, è pesante per tutti, né mi metto a dire che per 17 anni che ha governato l’Italia il centro destra l’eredità era pesante, non serve a niente e a nessuno, c’è un’eredità, abbiamo provato a fare un chilometro in più rispetto (incomprensibile), voi ve ne farete uno in più rispetto ad oggi e non vi verremo a dire che eredità pesante se dovessimo essere noi a governare ancora, superiamola perché i cittadini ad un certo punto non si importano nulla, tra virgolette, dell’eredità pesante, né io posso costruire il futuro della sanità come dei trasporti come di altro solo e soltanto sulla base di un’eredità. Chiudo o vado verso la chiusura, aggiungiamo nella nostra (incomprensibile) c’era tutta una serie di altre cose che per parte abbiamo fatto e per altra parte non abbiamo avuto la possibilità di fare perché non tutto si fa in un mese o in un anno, abbiamo lavorato sulle specializzazioni secondo la nostra portata, voi non avete avuto tempo perché vi eravate insediati da poco e credo che non abbiate fatto le specializzazioni per quest’anno, credo, mi posso sbagliare, le avete? Benissimo, non ricordo, però chiedo scusa, le avete fatte, benissimo. Abbiamo fatto le specializzazioni, abbiamo lavorato sulla formazione degli addetti, abbiamo persino sulla scorta di Matera 2019 dato le risorse perché coloro i quali erano destinati all’accoglienza facessero inglese di base, persino questo, abbiamo costruito con le nostre mani ai tavoli nazionali l’aumento del fondo nazionale perché queste sono cose importanti, guardate quant’era prima e guardate quanto è stato dopo, abbiamo costruito un accordo quadro di programma sulle infrastrutture e sulla tecnologia, Tommaso, che cuba oltre 80 milioni di euro, per cui quello che andremo a comprare per capirci la risonanza a Lagonegro è acquistata con quelle risorse, la tac a Lauria è acquistata con quelle risorse e via dicendo, più una serie di altre cose tanto l’Assessore i dati ce li ha, abbiamo provato a mettere in campo una collaborazione purtroppo non iniziata per mancanza di tempo con i medici di medicina generale, chi lo ha detto ha detto bene, la continuità assistenziale a noi costa 28 milioni di euro l’anno, 30, come nasce la continuità assistenziale delle guardie mediche, noi abbiamo sapete quanto rispetto alle altre Regione? Il 200% in più di guardie mediche, il 200%, sapete perché nasce così? Tu lo sai, Assessore?
Perdonami il tu, perché all’epoca noi non avevamo fatto partire il 118 e dato che la politica quando tu introduci un argomento, in questo caso costruisce una rete capillare di guardie mediche pari al 200% in più, Presidente Bardi, diventa complicato toglierne una e vi renderete conto di quando andrete a togliere una guardia medica e a spostarla di un metro eppure noi abbiamo provato a fare una prima razionalizzazione, poi noi non siamo riusciti a fare quello che ha detto Vizziello perché abbiamo provato a mettere in una buona parte il videocitofono per gli attentati che subivano, le aggressioni, abbiamo provato addirittura a fare un convenzionamento con le associazioni di Protezione Civile tutte stanziando anche un plafond, vi ricordate, colleghi di Maggioranza, questa cosa?
Per garantire nelle piazze, nei vicoli, nelle guardie mediche anche la vigilanza, non ci siamo riusciti, ma c’è un progetto su questo, per dire che abbiamo provato, come dire, a ramificare tenendo in piedi tanto il territorio, tanto le esigenze, tanto le acuzie, tanto gli ospedali e per non parlare dei manuali di accreditamento, perdonate, per non parlare del Welfare, dei piani sociali di zona finanziati per intero per evitare quella bruttura delle proroghe sulle gare, per parlare dei 10 milioni di euro, io non ho sentito una parola, che noi in 3 anni abbiamo stanziato per l’handicap. Per non parlare dei progetti speciali, penso all’autismo, penso al DCA di Chiaromonte, cioè al disturbo del comportamento alimentare, io queste cose non le ho ascoltate e probabilmente saranno nella mente sicuramente dell’Assessore e ce le dirà o meglio le farà, ma c’è tutto un tema che noi abbiamo snocciolato e tutto il tema a cui ha fatto riferimento Acito sul ventaglio ampio del disagio è un tema che sta nelle corde della precedente Amministrazione Regionale, andiamo a vedere esattamente gli atti, poi non abbiamo fatto tutto? Non possiamo parlare se non abbiamo fatto tutto di un disastro, mi permetto di dire, potremmo, come dire, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno dire forse abbiamo fatto un pezzo di strada, potevamo farne uno un po' di più?
Non sarei così catastrofico, perché non è semplice contenere l'emigrazione sanitarie, quanto spesso sono gli stessi medici a determinarla, perdonate, perché è anche così e non parlerei, attenzione, solo del problema della lungaggine sulle prenotazioni, delle liste di attesa, non risolviamo il problema in quella maniera, perché dovremmo parlare innanzitutto di appropriatezza delle prescrizioni e delle prestazioni. queste cose le dico perché sto parlando a persone in particolare che conoscono perfettamente l'argomento e sempre con un approccio costruttivo dico tutto questo impianto persino quello sull’ex articolo 25, sull’ex articolo 26, parlo della fisioterapia, per intenderci, e dei centri semiresidenziali, io ho consumato con l'Assessore all'epoca giornate e nottate, è complicatissimo trovare una soluzione, ma avevamo immaginato un percorso, perché il tetto dei 27 milioni di euro non lo superano né Pittella, né Leone, né Bardi, né Coviello, per fare un esempio, quello è per legge. Facemmo una Legge Regionale, ci metteremo 3 milioni di euro per dire: “Con fondi nostri andiamo oltre perché c'è bisogno di questo”. Ci fu impugnato dal Governo Nazionale e mi sembra che c'è uno spirito costruttivo e dovevamo modificare la legge per cercare di trovare una risposta, perché sta anche nel rapporto pubblico-privato, per intenderci, il tema dell’abbattimento delle liste attesa perché molte, oggettivamente, non voglio essere più liberale dei liberali, per intenderci, però è così, perché se noi non pensavo di aprirci per almeno queste cose all’acquisto di prestazioni, signori, oggettivamente siamo credo tutti fuori pista, almeno questo. Dopo possiamo dire se io concentro i nostri professionisti migliori nel San Carlo sull'abbattimento delle lista attesa e per un mese le riduco e dopo un mese oggettivamente le recuperiamo tutte, che cosa ho risolto? Ci sono prestazioni particolari che possono essere tranquillamente acquistate e c'è una legge regionale approvata, non impugnata, assolutamente, che va in questa direzione, che io vi invito sostanzialmente a vedere.
E allora immaginarie il San Carlo in rete…, vado velocemente a chiudere, devo pagare poi infine di Lagonegro, vi chiedo scusa. Vado a chiudere per dire parlare del San Carlo ha significato per noi riconoscere al Dea di secondo livello un ruolo strategico, attenzione, un centro di alta competenza, così è definito, per cui dicevamo l'ernia non va fatto al San Carlo, per capirci, ma fatta altrove, ma non è mica una cosa semplice, perché la fidelizzazione paziente medico non è che tu la modifichi con una legge e dici: “No, io me la vado ad operare dove voglio”, tu non puoi ledere quel diritto, ma è altrettanto vero che noi abbiamo fatto registrare cifre in aumento sulla…, guardiamole, sulla neurochirurgia su tutto il 2018, sulla neurochirurgia, sulla cardiochirurgia, che era ai piedi di Cristo, come immaginavate, o meglio, sapevate e sapete, ma che oggi è un fiore all'occhiello, sull'emodinamica, sulla medicina interna, sulla lungodegenza, sulla geriatria, perché non c’è la lungodegenza, per intenderci, e su tutta una serie di altre branche, la neurologia e potrei andare oltre, abbiamo due blocchi per anestesia su Utic, non solo, straordinari, un vanto e devo dire la verità Matera ha una modello di anestesia e rianimazione straordinario, oggettivamente straordinario, tanto di cappello. Allora ci sono delle grandi professionalità e delle grandi eccellenze. Luzzi è un'eccellenza per la nostra regione, il cardiochirurgo, un'eccellenza. Io gli stretto la mano una volta nella mia vita, una volta, per intenderci, e potremmo citare tanti altri episodi. Il San Carlo che si flette e diventa un ospedale servente il territorio periferico e i pronto soccorsi attivi. Del resto, scusatemi, ma se non fosse stato così, il direttore Barresi come avrebbe potuto mandare gli anestesisti in giro sui PSA, se non vi fosse stata questa articolazione dovuta alla riorganizzazione con la Legge 2? Come avrebbe potuto prendere quelli anestesisti e mandarli lì. Non avrebbe potuto farlo. Per capirci, abbiamo pensato in premessa 1, di non chiudere nessun ospedale, di riconvertire gli ospedali, di riempire di contenuti nella diversificazione ogni nosocomio e tenerlo in conto rispetto all'emergenza volo notturno, volo notturno, anche con l’impegno a sostenere i Comuni per adeguare gli spiazzi ai campi sportivi e poi la riorganizzazione del 118, perché uno dei punti nevralgici sui Lea è esattamente l'aumento dei minuti che bisogna percorrere per…, considerando però che coprirlo su Milano è un conto, coprire ogni angolo del nostro Pollino o di un'altra area interna, Presidente Bardi, è più complicato che altrove, oggettivamente. Eppure le sei postazioni in più di 118 noi le avevamo previste anche sugli assi super stradali di collegamento e li volevamo mettere in funzione, sei postazioni costano più di qualche milione di euro, purtroppo, ma era sacrosanto farlo e devi fare i conti con le economie. Allora non si può fare tutto e noi dobbiamo saperlo, ma quello che noi possiamo e dobbiamo fare certamente ci troverà d'accordo.
Chiudo su una un'ultima vicenda, Lagonegro. Io mi sono assunto, Assessore Leone, la responsabilità di andare a Lagonegro e di dire che per responsabilità chiare e non certo dalla Regione quell’ ospedale unico previsto da anni non si poteva fare più e abbiamo aperto…, le carte sono nelle sue mani, e abbiamo aperto un contenzioso per rescissione contrattuale in danno con la ditta che all'epoca aveva aggiudicato, eccetera, eccetera, anche seguendo indicazioni chiare della Corte dei Conti di allora.
Io mi assumo la responsabilità dopo anni in cui è stato fatto un errore, probabilmente, o forse sicuramente, di non essere stati chiari, chiari con i cittadini e con il territorio. IO me la sono assunta perché quando uno è Presidente fa queste cose si assume con coraggio la responsabilità di andare lì e dire: “Questa cosa non può andare” e io ho avuto pochi applausi e molti fischi, ho avuto anche qualche fischio, ovviamente allegorico da parte del Consigliere Piro perché oggettivamente non era proprio sulla mia posizione e all'epoca era neanche Consigliere Comunale, poi lo è diventato dopo. Che cosa abbiamo pensato di fare? Abbiamo pensato di inizialmente addirittura di costruire una delibera per assegnare al Comune di Lagonegro i 76 milioni di euro che non erano destinati per quella struttura. Si decise concordemente con i comitati e con l'amministrazione di non fare questa cosa e si decise di fare un altro tipo di operazione dopo mille cose, uno studio geologico, verificare esattamente col Ministero il mantenimento di quel finanziamento di 20 milione di euro, i 39 sugli FSC e via dicendo le altre risorse. Inizialmente abbiamo subito stanziato 13 + 3 e probabilmente c'è bisogno di un delta per arrivare a completare a completamento della nuova struttura adiacente più il consolidamento sismico. C'è un'interlocuzione avuto col Ministero da parte degli uffici regionali e della task force che avevamo insediato che provava a dimostrare come era utile costruire i nuovi padiglioni in questa località dove sento l'Assessore dire non è il caso di farlo e abbiamo anche provato a dimostrare…, non io, i tecnici, e questa è una nota ufficiale, come sarebbe errore grave da matita blu provare a insistere sull'attuale struttura per com'è, per impatto urbanistico, per un problema di funzionalità, per un problema di tenuta di organizzazione stessa delle funzioni e abbiamo, e provo a dire, per la verità rivolgo una preghiera all'Assessore e rivolgo una preghiera all'intera Maggioranza e al Presidente Bardi. Io, insomma, non mi appassionerei, non correrei verso la direzione che avete annunciato. Vi prego per favore, per un secondo e per un attimo, fermatevi e riflettete. E vi prego anche, Presidente e Asse4ssore, di ascoltare, se lo ritenete, coloro i quali hanno lavorato per anni a questo progetto, di ascoltare, se ritenete, il sottoscritto, insieme alla Minoranza, che vuole dirvi e consegnarvi l’importanza di questa opera, e di ascoltare anche coloro i quali sul territorio, non essendoci un’Amministrazione, perché c’è il commissario, animano il territorio, i comitati, tutti, nessuno escluso. Ovviamente il Consigliere Piro, che sulla materia più complessiva, io pensavo volesse farci sentire il suo pensiero, oltre che sullo specifico, esattamente ed esclusivamente perché io penso che oggi ci sono le condizioni per non perdere le risorse, le abbiamo e le possiamo avere. Possiamo consegnare, e ho chiuso, consegnare a Lagonegro ed a quel territorio, che è punto di cerniera con il basso cilentano e con l’altro cosentino, la possibilità di avere una struttura che drena e che rappresenta valore aggiunto per l’intera rete Basilicata, perché dobbiamo fare rete. E dunque sarebbe, Piergiorgio, con un po’ di buon senso, quando si vuole applicare, sarebbe un peccato di Dio evitare di fare questa cosa e poi chiuderci in una sorta di paesanità conflittuale che non serve a nessuno e non serve né a strumentalizzare per un verso, né ma strumentalizzare per un altro, non ha nessun significato. Poi io sono pronto, e mi permetto di chiudere dicendo: Assessore, possiamo ritornarci sul tema organizzazione sanitaria a tutto tondo? Parlando di welfare, che è importantissimo, parlando non solo di ospedali, perché ho l’impressione, attenzione, che un po’ la caratterialità dell’Assessore; un po’ qualche parola che ogni tanto l’Assessore per un fatto gastrico gli esce in più, ma caratteriale, ovviamente; un po’, voglio dire, per la frenesia, legittima, per dire noi siamo diversi e cambiamo, e poi magari non cambiamo, ho l’impressione che a volte ci si perde e ci si confronta sul nulla. E allora, lo spirito con cui affronto, e chiudo il ragionamento, chiedendo scusa al Presidente Cicala per i muniti in più, è esattamente questo, è costruttivo, perché so che è difficile per tutti ed è difficile anche per voi, q quando poi arriveremo al punto di dire: “ma sa l’emigrazione sanitaria, Piergiorgio, non si è ridotta, che gli diremo, ve l’avevamo detto noi? Non serve. Intanto i cittadini sono andati altrove. Non potete assumere. Che vi diciamo, ve lo dicevamo noi? Non serve. Allora, tanto per Lagonegro, quanto per l’intero sistema, io ho l’impressione che una riscrittura la si possa fare insieme, nel rispetto delle parti, fermo restando che come facciamo Opposizione, voi è giusto che facciate Maggioranza. Ma non serve su temi importanti, così, assistere solo e soltanto perché si aspetta dietro l’angolo l’errore di turo, che si commette sempre. E allora, la mia preghiera, e ringrazio per la presenza del Presidente Bardi, che immagino da Presidente quante cose deve fare, avanti e indietro, sopra e sotto, lo sono stato, quindi so perfettamente che significa, ringrazio il Presidente Bardi e prego il Presidente Bardi insieme all’Assessore Leone di aprire questo tavolo di concertazione. Grazie.
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