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Intervento PITTELLA resoconto nr. 1 del 06/05/2019
Argomento : SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE NEOELETTO, CARMINE CICALA
PITTELLA
Grazie, Presidente. Il primo augurio va a lei che ricopre un tempo di grandi cambiamenti e la rappresentazione politica in questa assise ne è testimonianza plastica, un in bocca al lupo di un proficuo lavoro lo faccio all’indirizzo della sua persona e dei colleghi Consiglieri che tra Vicepresidenza e Segreteria proveranno a guidare quest’assise e consegneranno nell’Italia intera l’immagine più avanzata del Consiglio Regionale.
Io non conosco benissimo le sue qualità personali, umane, professionali e politiche, ma la conosco come persona di sicuro spessore che saprà interpretare fedelmente quanto ci ha consegnato nella sua relazione. E un augurio, i colleghi Consiglieri me lo consentiranno, lo devo e lo voglio rivolgere con grande rispetto al Presidente Bard perché il sentimento che provo nei suoi confronti è di grande stima per la sua persona, anche per l’amicizia o la conoscenza che ci lega per i molti anni di vita vissuta per professionalità, impegni e funzioni diverse.
La campagna elettorale si è chiusa, siamo in una fase successiva, che è quella della costruzione del futuro auspicato, so che il Presidente Bardi è persona di grande qualità, è persona determinata, è persona che ha bisogno, mi permetto ovviamente di dirlo in punta di piedi, di essere accompagnato più specificatamente e più squisitamente sul terreno politico perché quello è un terreno che non gli è appartenuto nella sua vita fin qui svolta di impegno e questa è una palestra importante.
Del resto la sua maggioranza, ma anche le minoranze per quello che potranno nel rispetto dei ruoli, non faranno mancare il contributo necessario. È evidente che il medesimo augurio rivolgo all’intera assise, ai Consiglieri Regionali, io non conosco tutti e mi scuseranno, ovviamente, ne conosco alcuni e con alcuni ho avuto rapporti istituzionali, rapporti di amicizia che conservo gelosamente perché prescindono dagli aspetti politici.
Ho avuto anche rapporti di proficua collaborazione, anche quando la visione complessiva non coincideva perfettamente e non si allineava perfettamente alle aspettative, ma la politica è anche questo, non può esserci una sovrapposizione continua, né può esserci un allineamento totale, questo è capitato a noi del Centro Sinistra e credo che capiterà fisiologicamente al Centro destra, che oggi inizia l’undicesima legislatura con il proprio governo.
Provo soltanto a consegnarvi alcune riflessioni di natura metodologica, il merito delle questioni, mi consentirà il Presidente del Consiglio e i colleghi Consiglieri, io lo affronterei nella prima seduta del Consiglio regionale quando il Presidente Bardi ci consegnerà le dichiarazioni programmatiche.
E io l’invito sin d’ora a fare una operazione identica a quella che all’epoca feci io, Presidente, ovviamente nella sua autonomia lei deciderà. Quando mi insediai feci un’operazione verità, la chiamai così, e portai in Aula gli indici di vivibilità della Basilicata. Quando siamo fuori da questa Aula, collega Zullino, in campagna elettorale, mi rendo conto che da un lato e dall’altro i toni si elevano e anche le verità vere rischiano di diventare a volte da ambo le parti verità meno vere.
Quando si parla di indici di vivibilità io li recupererei per dire: “L’undicesima legislatura a partire dal mese di maggio parte con lo spopolamento”, e indicherei la percentuale dello spopolamento, “... la disoccupazione” e indicherei la percentuale di disoccupazione, e così via, facendo un parallelo, in modo tale che insieme possiamo apportare gli aggiustamenti necessari, le condivisioni utili, anche nella diversità di posizioni sul piano metodologico. È lo stimolo necessario e utile, il valore aggiunto che consente all’intero Consiglio regionale di traguardare i migliori risultati. Io non so se lo spopolamento del 2014 è identico all’indice di spopolamento del 2019, possiamo provare ad entrare dentro il merito di questa criticità, così come, Presidente Cicala, potremo immaginare insieme come vincere un fenomeno che è nazionale o internazionale, che è meno confinabile regionalmente.
Lo dico perché? Perché poi noi parliamo ognuno per la propria parte ai cittadini che sono fuori, minoranza o maggioranza che sia, e diventa complicato pensare di somministrare ai cittadini medicine salvifiche quando poi le medicine salvifiche nessuno di noi purtroppo le ha.
E allora sarei un po’ più prudente, lo dico con tono particolarmente costruttivo e appassionato perché ognuno di noi crede in questa regione e continua a farlo, perché ritengo che soltanto la coesione istituzionale può salvarla, e forse soltanto la coesione istituzionale può salvare l’intero Paese italiano, a prescindere dai colori.
C’è sempre un tempo in cui dobbiamo combatterci per capirci, e potremmo lì esercitare le prove muscolari che ognuno di noi è in condizione di poter mettere in campo in questa Assise quando si discuteranno tematiche di particolare asperità.
Comprenderò in quel caso anche il tono severo determinato in una eventuale contrapposizione, sul resto noi dobbiamo provare nel rispetto dei ruoli a convergere perché per quanto ci riguarda, sulle grandi questioni, siamo consapevoli di aver perduto le elezioni, e di dover comunque provare a contribuire alla crescita della nostra regione, più di quanto non siamo stati in grado di fare noi.
Avremo fatto cose buone, egregie, che secondo me non vanno buttate al mare e vanno riconosciute, avremo fatto errori anche madornali che invece vanno corretti, ed è nel dialogo e nella discussione in questa sede che si trova l’essenza per determinare il passo avanti necessario per questa nostra regione.
In questo momento eviterei dichiarazioni quasi apocalittiche o simil apocalittiche sia da un lato che dall’altro, ci sono state luci ed ombre, come noi riconosciamo, e siamo anche consapevoli che in un tempo di cambiamento complessivo c’è una curva che oggi sta crescendo e sta crescendo all’indirizzo del Centro Destra.
C’è stato un tempo, il tempo delle passate europee, in cui la curva cresceva a dismisura, voi ricorderete, per l’allora Segretario, comunque leader del Partito Democratico, Matteo Renzi, quando raggiunse il 41% e passa. Poi quella curva esponenziale ebbe a cadere, per un certo verso a crollare vertiginosamente, per dire che c’è una fluidità e una mobilità nel consenso e nella percezione, che poi si traduce in elezione, nei cittadini che oggettivamente non fa stare tranquillo nessuno e che questa mobilità mette noi in condizioni di essere così consapevoli, se lo siamo, di ricercare i punti di incontro il più possibile perché l’unica cosa certa alla quale noi dobbiamo tentare di ancorare il consenso del cittadino, al di là di dove va, è la credibilità delle istituzioni.
E la credibilità delle istituzioni noi la reggiamo in questa assise meno con le prove muscolari e più col dialogo e con le convergenze, mi sono permesso di dare questo messaggio che è metodologico più ancora che di merito, riservandomi di dire: a me e a noi farà piacere parlare con voi delle cose importanti a cui hanno fatto cenno Franco Cupparo e Piergiorgio Quarto, parlo di autonomia dei territori e penso alle aree interne, parlo delle filiere, per intenderci, in agricoltura e penso alla programmazione che abbiamo messo in campo in agricoltura.
Anche lì luci ed ombre, lì come in tanti altri settori, penso più complessivamente alla forestazione che deve partire nelle sue giornate, tenendo probabilmente fede ad una riforma condivisa messa in campo. Così per altre questioni, ce ne sono tante e le ha enucleate lei perfettamente, Presidente Cicala.
Il mio è un accorato appello dove provo ad augurare al Presidente Bardi, con grande sincerità e uno sforzo di onestà intellettuale che non mi pesa per nulla, di vivere una stagione da Presidente un po’ più responsabile sul piano della dialettica di quella che ho vissuto io con le opposizioni, senza nulla togliere ovviamente ai colleghi dei 5 Stelle che hanno fatto il loro lavoro, perché noi le cose concrete non le possiamo vivere sulla scorta dei social, di una comunicazione veloce che spesso altera l’essenza vera della nostra azione politica.
E vale per noi come può valere per voi, lo dico senza che Coviello se la prenda perché non c’è alcun cenno polemico, ci mancherebbe, la mia è una fotografia: se Pittella avesse tardato nella formazione della Giunta di un giorno sarebbe venuta giù l’Apocalisse. E ha ragione Bardi quando dice che non essendo il termine perentorio si prende uno due giorni in più perché la complessità è tale.
Se noi avessimo fatto quello che legittimamente il Presidente immagina di fare con il Capo di Gabinetto, oggettivamente ritengo che sia legittima come indicazione, anzi anche auspicabile, sarebbe venuto giù il diluvio.
Oggi siamo in una condizione diversa, per cui noi comprendiamo questo e vorrei che anche da parte vostra vi fosse questa identica consapevolezza in modo che pur nelle diversità questa regione tra un anno avrà, se Dio vorrà, ridotto l’indice di spopolamento, aumentato l’indice di occupazione, ridotto l’indice della povertà perché poi sono i numeri che ci consegnano esattamente o una stagnazione o una recessione o un avanzamento di prospettiva.
E allora, Presidenti, i gruppi del Centro Sinistra sono articolati, ma anche abbastanza coesi. Con l’autonomia che ancora ci è consentita e che speriamo di mantenere, pensiamo di autoregolarci. Questo messaggio da parte di tutti i miei colleghi di minoranza lo consegno nelle mani, nel pensiero e nel cuore di tutti i Consiglieri, ma in particolare del Presidente Cicale e del Presidente Bardi.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 1 del 06/05/2019
Argomento : SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE NEOELETTO, CARMINE CICALA
PITTELLA
Anche meno, solo per rivolgermi alla sua persona e al Presidente Bardi. Con il mio intervento e quello di Polese e di Trerotola, abbiamo provato sul piano metodologico a tendere una mano costruttiva nell’approccio dialogico che deve esserci in un Consiglio Regionale. Noi non siamo maggioranza, noi siamo minoranza e abbiamo perduto le elezioni, avremmo potuto dire soltanto questo, mi sembra più corretto sui grandi temi di sviluppo della Basilicata provare a dire la nostra possibilmente anche in maniera convergente.
Ovviamente la maggioranza è portatrice di una sua metodologia e di una sua programmazione, che ovviamente ascolteremo, Consigliere Leone. Rispetteremo tanto la metodologia quanto l’approccio programmatico e se è condiviso aderiremo, altrimenti vi diremo esattamente dove noi non condividiamo le questioni. Giammai ho parlato e mi permetterei di parlare di vicende giudiziarie, io ho una cultura socialista, riformista e garantista, vale per me, vale per gli altri, non mi permetterei mai di investire di un argomento tanto delicato quanto spinoso un Consiglio Regionale.
Cosa c’entra? Le vicende giudiziarie ognuno se le discute nelle sedi giuste ed opportune nel rispetto assoluto dell’operato della Magistratura, questo vale per Pittella e vale per il sottosegretario, vale per chiunque, io proverei, come disse Nenni un giorno, a non essere l’uomo che è più puro degli altri perché a furia di essere più puro degli altri rischi di essere epurato.
Il tema vero è che anche nel tono e avrà da parte mia sempre questo tono, Consigliere Zullino, non c’è bisogno per forza di animarci oltremodo, le cose ce le possiamo dire per come sono, né mai mi sono permesso di imputarle cose che non le ho imputato. Ho solo detto che quando il Presidente Bardi ci parlerà della sanità, della nuova metodologia, del petrolio, dell’ambiente, eccetera, eccetera, è utile, se poi per l’opposizione non si ritiene utile avere un riferimento io sono stato chiamato a far così, per me la disoccupazione nel 2014 era 17,4% o virgola 9, oggi sono abituato a dire “cari cittadini, la disoccupazione è tanta”, credo che sui numeri c’è poco da opinare, non li faccio io e non li farà Bardi, non li farà nessuno di noi, li farà la Banca D’Italia, l’Inps, la Svimez, eccetera, questo vale per l’agricoltura, per la sanità, per tutti.
Mi sembra che questo sia l’approccio più corretto perché alla fine del percorso di legislatura è ovvio che il centrodestra tenterà di guadagnarsi, come dire, la riconferma, è normale che i 5 Stelle per un verso, perdonatemi, e il centrosinistra per un altro tenteranno legittimamente di riguadagnare una posizione, mi sembra che sia la dinamica normale.
Che cosa diremo ai cittadini tra 5 anni sullo spopolamento? Che questo Governo è riuscito con il concorso della maggioranza, innanzitutto, e poi anche dell’opposizione per quello che saprà meritarsi, a ridurre quel -2,4%, non mi sembra che io abbia detto niente di che, dato che ho un’esperienza quinquennale di governo e anche ottennale, per capirci, di Consiglio.
Mi sono permesso di dare un suggerimento, diversamente se non è gradito torno tranquillamente dove sono, mi siedo, sto in silenzio e quando è necessario faccio la battaglia più da guerriglia alla Saddam che sulle cose un po’ più utili alla nostra regione. Allora, il mio approccio è dialogante, poi so perfettamente che noi politicamente siamo un conto e voi ne siete un altro, che noi abbiamo perduto e voi avete vinto, questo non significa niente, io devo parlare con i cittadini che hanno votato Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia alla pari di come voi dovrete parlare con i cittadini che hanno votato il Centro Sinistra, se vogliamo interpretare le istituzioni nel senso alto del termine, altrimenti io ho i miei fan e voi i vostri, non mi sembra che costruiamo e inauguriamo l’undicesima legislatura con una metodologia nuova e diversa, mi permetto solo di dire questo, ma veramente con umiltà e in punta di piedi.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 3 del 06/06/2019
Argomento : DIBATTITO SULLA RELAZIONE PROGRAMMATICA DA PARTE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE RESA AI SENSI DELL’ART. 48 COMMA 6 DELLO STATUTO REGIONALE
PITTELLA
Grazie, Presidente. Lei mi consentirà due premesse al ragionamento. Una è una risposta al collega Bellettieri, ovviamente scevro da polemiche, io non le amo e provo anche quando sono critico ad usare un tono e a misurare le parole perché chi ricopre un ruolo importante come il nostro ha bisogno di mantenere uno stile sempre e comunque sia quando è su un palco, sia quando non lo è ed è in una sede istituzionale, a maggior ragione.
“Desidero come Sindaco della Città di Potenza – parlo del Sindaco De Luca – esprimere al Presidente Pittella il mio ringraziamento per la proficua e leale collaborazione istituzionale che ha sempre garantito al Comune di Potenza, in particolare ringrazio il Presidente Pittella per l’aiuto economico garantito al Comune di Potenza per ripianare una consistente dei disavanzi di Amministrazione accumulati. Ringrazio altresì il Presidente per aver stanziati 3 milioni di euro a favore degli abitanti di Bucaletto. Lo ringrazio infine per le numerose occasioni nella quali ha sostenuto l’azione amministrativa della mia Giunta”, perché recito le parole del Sindaco De Luca pronunciate per iscritto in data 25 gennaio 2019, lo dico amorevolmente, mettiamola così, al Consigliere Bellettieri che era Vicesindaco del Sindaco De Luca, in risposta ad una sua affermazione proprio relativa al nostro comportamento nei confronti della Città capoluogo.
La seconda è che sarei felicissimo, signor Presidente del Consiglio, se un giorno magari anche un po' più in là e lontano diciamo dall’ossessiva corsa anche programmatoria che deve necessariamente riguardare nel rispetto nei ruoli le tre forze, la Maggioranza e le due Minoranze dibattere di un tema che sovente che io sento richiamare che riguarda il merito e il bisogno, esclusivamente per poter approfondire, come dire, il concetto spesso evocato quale panacea del male relativo allo spopolamento della meritocrazia. Lo dico perché ci sono vicende che riguardano ognuno di noi e che possono riguardare ognuno di noi, che vanno, come dire, anche molto dolorose che vanno affrontate nelle sedi più giuste e che sarebbe per stile, per odontologia e per etica molto antipatico utilizzarle come strumento per fare propaganda. Allora un giorno se lei vorrà discuteremo di questo binomio ed ora vengo alla relazione.
Io non mi iscrivo al Partito come i miei colleghi di Minoranza per parlare oggi delle cose che fatte eppure ognuno di noi (incomprensibile) insomma potrebbe declinarle. Sono convinto che la Maggioranza attuale di volta in volta e poi alla fine di questo percorso di legislatura vorrà pronunciare parole per sé, io penso legittimamente, di vanto rispetto alle cose che è riuscita a fare. Probabilmente delle cose che immagina di fare, non tutte riusciranno e on tutte saranno completate, penso che sia legittimo. Ed è evidente che la Maggioranza attuale misura la propria azione rispetto ai passi in avanti, all’avanzamento che a fronte di quanto fatto dal precedente governo Pittella riuscirà a mettere in campo, in termini di novità, in termini di cambiamento, in termini di produttività. Se aumenteranno i posti di lavoro dovremmo prendere atto, ci sarà un numerino che ce lo dirà, è giusto che la Maggioranza lo evidenzi, come è stato giusto e come è giusto che l’attuale Minoranza, ieri Maggioranza abbia potuto in alcune circostanze dire che forse se abbiamo guadagnato quattro punti sulla disoccupazione non abbiamo risolto i problemi del mondo, abbiamo fatto un passo in avanti, credo sia legittimo, ma noi oggi siamo qui e la mia relazione non sarà diciamo tenerissima, per quanto rispettosa, soprattutto della persona del Presidente, non siamo qui per dire o per recuperare i numeri a vantaggio dell’uno o dell’altro, siamo esattamente qui a comprendere e a discutere di quali sono le traiettorie strategiche che nel tempo probabilmente migliorerà e affinerà la Maggioranza, che questa Maggioranza ci vuole proporre attraverso la relazione del Presidente Bardi e quali sono gli strumenti di accompagnamento. Per fare questo penso sia, come dire, utile in maniera didattica capire in quale contesto l'Italia si trova, qual è il ruolo della Basilicata nel Mezzogiorno e in Italia, perché non siamo avulsi. Qual è il comportamento avuto e che vorremmo avere nei confronti di una (incomprensibile) che discute in queste ore del nuovo settennio di programmazione e di quale strumento anche economico legato alla programmazione che sta per concludersi, la ’14-‘20 e quella di apre, la ‘21-‘27 vorrà mettere in campo. Se noi non conosciamo, lo dico a me stesso, che pure ho fatto il Presidente, ho fatto una legislatura e mezza da Consigliere girato tutte le Commissioni e lavorando sodo, come è giusto che uno faccia quando approccia ad un livello istituzionale importante come questo. Se noi non conosciamo per bene questi strumenti io ho l'impressione che tutti, non soltanto una parte, si vada a sbattere. E dato che noi per primi non vogliamo che si faccia errori e che è giusto che la Basilicata vada davanti, progredisca, è preferibile cogliere dagli interventi che noi facciamo, anche dal mio, se lo si ritiene, quegli spunti utili che sono tra il tecnico e il politico, a poter perfezionare e migliorare quello che fin qui ovviamente in due mesi non ci si può aspettare miracoli, ed è giusto anche questo, si è fatto. E parto da quello che leggo nella relazione programmatica del Presidente. Io la giudico, quando io ho fatto 5 anni fa la mia relazione programmatica, che io spero che voi abbiate letto, anche solo per curiosità, io vi prego di leggerla e di dare il giudizio che ritenete nel merito e anche di valutare, lo dico a caro collega Perrino se le cose che sono contenute poi in questi anni, nel bene e nel male, sono state fatte oppure no, ovviamente non sicuramente tutte, questo è evidente, forse una buona parte. Però ricordo che non fui io direttamente a costruire questa relazione perché per chi si insedia non può avere, come dire, l’onniscienza e sapere esattamente tutto, mi misi per giorni e giorni e nei tempi previsti da statuto e da regolamento, per la verità, provai con il Direttore Generale e con quello alla programmazione e con le autorità di gestione, eccetera, eccetera, a confezionare una relazione e immagino che sia accaduto per il Presidente Bardi la stessa cosa. Ecco perché se io, tra virgolette, una sottolineatura non positive devo rivolgere è a chi ha lavorato a relazione e non certo, lo dico con garbo e rispetto, al Presidente. Io la giudico esile e aggiungo anche che la campagna elettorale è finita da un pezzo, dunque è finito l'attacco, la prova muscolare non serve, non serve per noi e non serve per nessuno, né spot pubblicitari, né frasi fatte, né titoli, noi adesso stiamo nel merito delle questioni e dobbiamo provare a prenderne coscienza di questo, consapevolezza e del dove siamo e del dove vogliamo andare, soprattutto della traccia che in questa relazione programmatica noi dobbiamo cogliere, e vorrei che voi mi aiutaste a coglierla, oggettivamente io un po' di fatica la faccio, forse perché conosco più di voi il contesto in cui ci troviamo e forse perché conosco un po' più di voi tanto i mezzi a nostra disposizione, tanto il loro utilizzo. E io credo che un governo regionale, perché l’allora Minoranza o le Minoranze di allora a me dissero esattamente, rivolsero parole molto forti per l’ intera consiliatura, anche in occasione della presentazione della relazione programmatica, addossando e recuperando in capo al governo regionale il diritto dovere, come dire, di dare un indirizzo e di governare assumendo le responsabilità del caso, non di occupare il potere come esercizio narcisistico e di livore, ma di indicare una strada di sviluppo avendo bene in mente quali sono gli assett principali di investimento e le parole ascoltate un po' mi hanno deluso, un po' per superficialità o approssimazione e un po' per l'assenza di respiro e di profondità programmatoria. E ritengo che questa sia la base di partenza, per cui è bene che insieme, pur nel rispetto dei ruoli, si parta nella maniera migliore e la grande assente del vostro programma è proprio la conoscenza della programmazione, chiedo scusa, lo dico con rispetto, la conoscenza della programmazione comunitaria e nazionale, sembra una sconosciuta e ci domandiamo dove si incardineranno, Consigliere Acito, quegli interventi citati se non c'è una precisa, e ci vengo nel merito, conoscenza della programmazione. La concentrazione, e questo è un passaggio delicato, delle risorse sul 2021 e sul 2027 impone che il 6% della FESR sia destinato allo sviluppo urbano, impone, non è una facoltà. Per le Regioni con il PIL inferiore alla media comunitaria almeno il 35% impone venga speso per ricerca e innovazione ed almeno il 30% per i cambiamenti climatici. Quindi due obiettivi di policy cubano il 65% delle risorse che dal 2021 al 2027 avremo, per cui non possono fare voli pindarici, né possiamo pensare che quei soldi li prendiamo e li mettiamo dove vogliamo a seconda delle nostre esigenze e della nostra discrezionalità, almeno questo penso che sia la base di discussione da cui partire. No, è così…, non è così e non solo non è così ma le regole della spesa 2014-2020 rispetto al ’21- 27, se stessimo sui tavoli dove si discutono queste cose, sono molto più stringenti rispetto a prima. Io sono stato, Presidente, in silenzio 4 ore e ho ascoltato tutti. Da questi elementi deve partire un programma serio, basandosi sulle reali esigenze che valutazione oggettiva ha in sé di quanto già in essere. E le dò anche altri dati, al 30 Aprile 2019 sono state attivate procedure per un importo di circa 655 milioni di euro, pari al 79,4% del PIO FESR. Dato che voi avete gli atti potete tranquillamente andare a verificare e smentirmi nel momento in cui mi portate numeri e certificazioni diverse. La sensazione che ascolto e che un po' si brancoli nel buio. È vero che il cambiamento è un processo che si avvia però solo se si conosce a fondo quello che è stato fatto, anche in maniera sbagliata, quello che si può fare e quello che si vuole fare e mi ha colpito questa frase che ha letto il Presidente: “Negli ultimi decenni la nostra Regione ha perso la sua centralità politica che economica”. Allora tranne che non abbiate riscritto la storia e secondo me è esattamente il contrario, al di là della percezione, se dobbiamo fare un’operazione di onestà intellettuale, almeno tra noi. Finalmente pur in un’atavica questione meridionale mai risolta, nemmeno quando per 17 anni ha governato prima di Renzi, Gentiloni e Letta, il Cavalier Berlusconi, e mai non solo risolta, particolarmente acuita in questa Regione, la nostra Basilicata nell’ultimo quinquennio ha iniziato ad acquisire una centralità mai avuta. E attenzione, non è stata soltanto la classe dirigente di Maggioranza o di Opposizione, ma c’è stato un grande fermento anche a livello di intrapresa di cittadini, di associazioni, di mondi organizzati che sono stati lungimiranti, visionari e anche coraggiosi. Matera è capitale della cultura o sbaglio? E certamente non è stato, mi si perdoni, penso che qualcheduno ha lavorato perché Matera ottenesse questo risultato. Certo non eravamo noi in Commissione a votare Matera, c'era l'allora Ministro Franceschini che guidava Ministero g della Cultura e c'era una commissione di esperti internazionali. Penso che ci sono stati anni in cui i cittadini materani, le amministrazioni di cui ha fatto parte anche il Consigliere Acito, a cui riconosco meriti anche in quella veste, avendo interloquito più di una volta, io penso che abbiano lavorato non poco per ottenere quel risultato e forse abbiamo concorso anche noi. Chi ha redatto la relazione, dunque, ha mai letto i rapporti Svimez degli ultimi anni? Che io invito tutti i colleghi a leggere. E questo è un esempio purtroppo della vacuità di alcune parole che ci avete consegnato. Mi sembrano più ascrivibili ad un compitino da copia-incolla che segnala l’insufficienza con la quale vi siete approcciati a mio giudizio al programma di governo. Parlo del primo punto che riguarda molto l'Assessore Merra, le infrastrutture, e bene ha fatto il Presidente a porre il problema della carenza infrastrutturale, ne comprendo la necessità, l'urgenza e l'importanza.Tuttavia mi corre l'obbligo di porre due questioni, le risorse e il quadro di insieme perché rischiamo tra 5 anni, ahinoi, di parlare ancora una volta di infrastrutture della trasversale che collegherà, che so, Matera a Gioia del Colle, oppure al completamento necessario della Murgia Pollino e tra 5 anni ancora parleremo di quel completamento. Di nuove risorse dal Governo nazionale per le infrastrutture al sud e in Basilicata allo stato, e io mi auguro che le parole del capo della Lega Nord siano veritiere. Chiedo scusa, della Lega.
PRESIDENTE CICALA
Chiedo scusa se intervengo, un attimo, chiederei ai Consiglieri di non intervenire perché è giusto che non si disturba, però chiederei anche al Consigliere Pittella di arrivare alle conclusioni, anche perché lo abbiamo fatto anche per il Consigliere Braia e io ho preso i tempi e quindi vorrei non superare i tempi…
PITTELLA
No, no, io sono corretto, Presidente, nei confronti dell’aula ed è giusto quello che dice. Io interrompo adesso, avendo fatto il Presidente ed avendo vissuto 5 anni di dibattiti con le Minoranze e nel suo governo ce n’è espressione delle Minoranze, è prassi consolidata, mi rendo conto che non lo è in questa legislatura, ne prendo atto. Io interrompo e farò una conferenza stampa dicendo le cose che penso.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 6 del 30/07/2019
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PITTELLA
Io ho formulato in data 18 giugno una richiesta di documenti all’Assessore alle Politiche della Persona in base al regolamento e in base al regolamento che tutti conosciamo, ci sono pochi giorni entro i quali questa documentazione va consegnata al richiedente. Dal 18 giugno siamo arrivati all’ultima richiesta di sollecito del 25 luglio e dato che sono documenti molto importanti che riguardano il tema più ampio della sanità, che anima il dibattito tanto sulla stampa quanto in Consiglio, e penso che ce lo porteremo per molte settimane ancora, in attesa di avere maggiori dettagli su alcune questioni molto importanti, vorrei chiedere a norma di regolamento all’Assessore alle Politiche della Persona di soddisfare queste richieste.
Ho posto la questione all’inizio del Consiglio perché mi sembra che sia fondamentale, nella correttezza dei ruoli oltre che dei rapporti politici, mettere nelle condizioni in particolare la minoranza di ottenere i documenti necessari per poter affrontare un’eventuale discussione.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 6 del 30/07/2019
Argomento : MOZIONE NUMERO 12 DEL CONSIGLIERE BRAIA ED ALTRI: SANITÀ, PATTO PER LA SALUTE E SISTEMA SANITARIO REGIONALE
PITTELLA
Sì, io intervengo per provare a mettere in ordine la questioni. Il riparto nazionale con la legge di riordino degli ospedali non c’entra nulla, l’ha detto con molta nettezza il Consigliere Cifarelli, e per una parte mi sembra che l’abbia ripresa anche il Consigliere Acito. La nostra preoccupazione, ecco perché, Presidente, mi rivolgo innanzitutto a lei e poi all’Assessore con delega, da qui la mozione, è legata all’ipotesi di riduzione del riparto nazionale, cosa possibile.
Reintroduciamo per un secondo la bozza di decreto sull’università. È una bozza, ci auguriamo che il risultato finale sia diverso, ho avuto modo di leggerla, se sarà approvata così com’è in Consiglio dei Ministri, la nostra università chiude. Io vi invito a leggerla e la discutiamo insieme, senza cogliere polemica alcuna, e troveremo il modo insieme perché ai tavoli nazionali, quello dove siedono i Presidenti e quelli un po’ più tecnici, e per una parte anche politici, dove siedono gli Assessori, è giusto che su argomenti importanti come questi si possa trovare una convergenza ed unire le forze.
Da un lato abbiamo il riparto nazionale, su cui una parola questo Consiglio la debba dire, è un mandato che rafforza il ruolo e la funzione del Presidente e dell’Assessore. Altra cosa, attenzione, noi non abbiamo mai avuto la pretesa di ritenere la legge di riordino ospedaliero un restyling del Piano Sanitario, assessore, chiariamoci su questo, perché altrimenti le lingue si confondono, ed è sbagliato. Quello è un riordino che nasce per determinate esigenze, e quando ne discuteremo ognuno di noi spiegherà nel dettaglio perché, con leggi alla mano.
La Giunta precedente elaborò una bozza aperta di riforma, comunicata urbi et orbi in Consiglio Regionale e discussa tanto con le parti sociali e con le parti interessate, tutte, rimase lettera morta, perché il Consiglio Regionale, rispetto a questo tema e all’ambizione di poter traguardare questo risultato, non ebbe la possibilità, la voglia, il coraggio, di affrontare quel problema. Io spero che lo facciano quest’Amministrazione e questo Consiglio.
Dunque, da un lato noi dobbiamo comprenderci, lo dico perché, sempre con approccio costruttivo, tanto in Consiglio Regionale, nei pochi minuti che abbiamo, tanto fuori, a me non interessa fare polemica spicciola, non mi interessa.
Se dovessimo confrontarci in una piazza gremita di 2000 persone con un intervistatore terzo, io sarei felicissimo di potermi confrontare con il Presidente Bardi, e con chi ritiene aprendo un dibattito nel merito, senza slogan. Il tempo darà la giusta valutazione da parte dei cittadini sul lavoro fatto e da chi. Mi permetto di dire, cos’è la missione strategica? E mi perdonerà Acito, che è sicuramente molto più bravo e mi complimento con lui per l’abilità che ha per tentare di aggirare qualche fianco scoperto, mettiamola così.
La missione strategica la fa la politica, la fa il Consiglio Regionale e la fa la maggioranza, non la fanno i direttori generali. I direttori generali applicano le strategie messe in campo, studiate e costruite dalla politica, altrimenti si invertono i ruoli, e mi sembra che sia utile ascoltare i direttori generali per capire con loro quali sono le criticità gestionali del momento, e con loro quali opzioni, rispetto al contingente, bisogna mettere in campo, quelle possibili, e più in generale quale strategia sarebbe da condividere. Non a caso noi, quando riorganizzammo la rete ospedaliera, facemmo un tavolo di condivisione con i direttori generali e poi la discutemmo in Consiglio Regionale, con la maggioranza, oltre che con le minoranze.
Stessa cosa è valsa per il piano sul sociale e stessa cosa è valsa per un piano sanitario che però non è approdato a conclusione. Chiudo. Quando io in premessa di Consiglio, Presidente Cicala, ho posto, tra virgolette, la pregiudiziale, è un modo per agganciarsi al Regolamento senza alcuna polemica e senza alcuna pretesa. Io ho atteso un mese, ho fatto credo cortesemente un sollecito, l’Assessore mi dice che il sollecito l’ha letto, non avrà letto la prima lettera, comprendo perché può accadere, mi risponderà e mi darà i documenti.
Io esprimerò una posizione, la preannuncio, durissima nei confronti del Direttore Generale del San Carlo, durissima, ovviamente non sulle nomine o su quanto sostanzialmente è stato oggetto di discussione nelle scorse settimane, quelle cose non mi appartengono e non mi devono appartenere, per quanto qualcheduno mi dice o mi sollecita una sorta di valutazione di legittimità su quelle nomine.
Non mi interessa, non mi appartiene, c’è chi deve farlo e lo farà. Mi interessa però sapere, lo dico perché io ho scritto al Presidente Zullino, i gruppi della minoranza, tranne ovviamente i 5 Stelle, hanno difficoltà giovedì a partecipare alla Commissione, tanto che ho chiesto, io per conto di tutti, se fosse possibile aggiornare i punti più importanti, proprio le audizioni del Direttore del San Carlo e del Direttore di ASM.
Mi farebbe piacere che questa richiesta fosse accolta, magari la spostiamo a venerdì, come ritiene il Presidente, o a martedì l’altro se fosse possibile, perché è un tema di particolare importanza. Per il resto, io penso che noi abbiamo bisogno, nel tempo che lei riterrà, Presidente, e che lei riterrà Assessore, non di rincorrerci su giornali, sulle piccole questioni, serve a poco, che cosa è stato fatto nel passato, ed è tutta colpa del passato, o che cosa è stato fatto adesso in tre mesi ed è tutta colpa... A me interessa, come a Cifarelli, come a Polese, come a Trerotola e a Braia, sapere esattamente dove questa Regione, a partire dalla maggioranza, vorrà approdare, su tutti i campi della nostra vita pubblica, anche e soprattutto nella sanità che rappresenta il 60% del bilancio.
Dopodiché lei riterrà, Presidente, di volerci convocare qui in Consiglio ed è auspicabile e io lo auspico, a fine settembre, a metà settembre o a metà ottobre, colleghi Consiglieri, per discutere in un Consiglio intero. Probabilmente a monte faremo anche una deroga sui tempi contenuti, il Presidente e l’Assessore vengano con un’idea chiara su due livelli, programmazione strategica e attuazione, anche alla luce delle contingenze: manca il personale, la legge 161, il meno 1,4 % rimodulato perché diverso rispetto al passato. Su quello costruiremo nel mentre i tavoli nazionali e la Conferenza Stato Regione decideranno sullo stanziamento annuale per la nostra regione.
Dopodiché la valutazione che dovrà fare il cittadino, mi perdoni, non è tanto sulle cose che scriveremo e diremo, è su che cosa noi restituiremo alla Basilica da qui ad x anni, per cui io sarò pronto a dire a questa assise che cosa noi abbiamo fatto nel bene e non nel bene, i conti economici della Basilicata, i conti economici per singola azienda sanitaria, il senso di quella riorganizzazione e anche le ricadute non solo nella tenuta economica di quella riorganizzazione. Poi noi capiremo insieme che cosa quest’Amministrazione Regionale farà da qui ad x anni, mi sembra che questa sia l’impostazione, non altro, altrimenti ci rincorriamo.
Pittella non ha chiuso nessun reparto, l’Assessore ha riaccorpato i reparti e nascono le preoccupazioni, anche in Val D’Agri sono nate le preoccupazioni in un tempo quando Pittella doveva chiudere l’ospedale, l’ospedale non è stato chiuso e l’ospedale rispetto a quegli impegni all’epoca assunti non solo è stato salvato, ma è stato anche rimpinguato non del tutto, attenzione, nelle funzioni che aveva e nel personale che era necessario mettere.
Mi fermo qui per dire: posso ricevere o dal Presidente se vorrà o dall’Assessore se riterrà una rassicurazione su questo approccio perché mi sembra quello più corretto, tanto quando dovremo dircele le cose ce le diremo.
Io non ho gradito, Presidente Cicala e Assessore, che si sia inaugurato l’hospice di Viggiano perché quell’hospice di Viggiano non l’ha fatto lei, Assessore, mi perdoni, quell’hospice di Viggiano l’ha fatto sì il Sindaco di Viggiano su sua proposta, l’ha fatto Pittella e il suo Governo e l’ASP. Io non ho ricevuto l’invito e mi è dispiaciuto perché è stata una mancanza di stile, solo questo, ma non mi sono mai permesso nemmeno un istante di scrivere un tweet o un post per smentire o per rimarcare qualcosa perché nella vita c’è un modus vivendi, un comportamento che ognuno deve potere avere in politica come nella vita di relazione ed io non voglio smentire quello che sono stato in 57 anni di vita nel bene e nel male.
Glielo dico oggi perché è venuto il ragionamento, lo dico sommessamente, Presidente Cicala, ma non per polemizzare, non serve in questo momento. Alla Basilicata serve avere un’idea chiara di dove vogliamo andare, di dove vogliamo approdare, possiamo non condividerla, ma almeno ce l’abbiamo, quello che oggi lamentano un po' i cittadini, attenzione, con voi probabilmente e anche con noi al di là di dove si schierano politicamente è che questo orizzonte purtroppo non si scorge e allora mi permetto di dire: possiamo darvi una mano perché si possa scorgere? Io penso di sì e lo facciamo con tanta umiltà.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 6 del 30/07/2019
Argomento : MOZIONE NUMERO 12 DEL CONSIGLIERE BRAIA ED ALTRI: SANITÀ, PATTO PER LA SALUTE E SISTEMA SANITARIO REGIONALE
PITTELLA
Presidente, devo farlo per forza, ma anche qui solo per chiarire. Presidente Bardi, il 6 luglio io ho ricevuto un’ordinanza che mi consegnava gli arresti domiciliari, questa cosa è nota. Da allora la maggioranza ha subìto un contraccolpo importante sul piano dell’immagine, dell’impatto. Io pur forse rinunciando legittimamente lo dico agli avvocati, ad una possibile libertà ho mantenuto, come dire, le non dimissioni per un verso perché convinto della mia innocenza, per un altro perché non volevo che la Regione Basilicata andasse sotto commissariamento e ad elezioni anticipate senza nemmeno aver approvato gli atti più importanti della legislatura.
Questa valutazione mi è costata 3 mesi di arresti domiciliari e altri di divieto di dimora, questa cosa non la racconto per il piacere di raccontarla, non mi interessa la valutazione, il giudizio, attiene ad un’altra aula, non a questa ed io sono rispettoso del giudizio che ci sarà, quello che sarà.
Provo però a dire che è in quel contesto che nasce la nomina dei Direttori Generali perché lo schema che aveva la precedente Giunta con me Presidente era quello dei commissari, non delle nuove nomine. E una delle motivazioni che si rinviene nella premessa della delibera di nomina dei commissari è stata esattamente quella a cui ha fatto riferimento il collega Vizziello: è giusto che a scadenza non sia il precedente Governo, al di là di come vanno a finire le elezioni, a fare le nomine ma sia chi subentra. Questo ero lo schema, noi siamo stati anche giudicati in sede giudiziaria sui commissariamenti e sappiamo anche come è andata a finire penso con un sospiro di sollievo anche positivamente, almeno al momento.
Chiudo dicendo che questa è la storia. Non mi appartiene e non ci appartiene il tema della nomina e al Consigliere Bellettieri mi permetto, soltanto per esperienza politica, di suggerire in punta di piedi di essere sempre molto attento perché la vita è un divenire, nelle parole, nelle affermazioni, nell’approccio, e ti può riservare sempre sorprese dietro l’angolo, mai augurabili a nessuno.
Al netto di questo dico: se le condizioni e le valutazioni giuridiche sono quelle, la prego, Presidente Bardi, si doti del parere legale necessario e revochi tutti i Direttori Generali, io sono pronto in Consiglio a sostenere questa cosa, a votare e ad assumermi la mia responsabilità, se ne doti e lo faccia, mettiamo fine a questa storia, se sono illegittime le revochi e si vada a contenzioso.
(voci fuori microfono)
Lasciamo stare, allora non si devono dire alcune cose, io sono conseguenziale, se è illegittima la nomina si revochi, se non è illegittima non ci sono altre valutazioni, non si deve porre il tema, si vada avanti e il Governo regionale nei tempi che riterrà faccia le cose che deve fare, punto.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 8 del 10/09/2019
Argomento : “DISEGNO DI LEGGE N.12/2019 “RENDICONTO GENERALE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2017 DELLA REGIONE BASILICATA” – DGR N.539 DEL 7 AGOSTO 2019”.
PITTELLA
Sì Presidente, grazie. Lo farò molto brevemente. Ovviamente non per entrare nel tecnico, forse non ne sarei neanche capace insomma, è molto articolato e molto difficile, molto complessa materia che ovviamente la Maggioranza potrà sperimentare nel corso della propria... dell’espletamento del mandato, provo a recuperare il monito del Consigliere Sileo, lo diceva Braia prima. Dicevo, lo recepisco e lo faccio mio, sapendo, consapevole di un fatto, che la modifica dell’istituto di parifica intervenuto qualche anno fa, quando noi avevamo una macchina in corsa, e mi rivolgo ovviamente a chi ha amministrato nel recente passato, ma anche nell’espletamento della funzione dell’impegno istituzionali, Sindaci e Consiglieri, i bilanci del passato, oggettivamente, ovunque, nei piccoli Comuni, come nell’ente Regione, tenevano dentro voci esigibili, qualche artificio contabile, se dobbiamo fare operazioni di onestà intellettuale, tutti, e sostanzialmente non venivano sottoposti, così come è accaduto, dopo le modifiche dell’intervenuta parifica di bilancio. Per noi quella è stata una novità che abbiamo salutato, nonostante avesse determinato grosse difficoltà all’ente Regione, abbiamo salutato con favore, e non v’è dubbio che la mancata parifica è stata, come dire, la morte nel cuore di chi ha governato in quel momento, ma è altrettanto vero che da quella morte nel cuore c’è stata una sorta di rigenerazione, perché resilienti, ringraziando Iddio, e abbiamo provato a raggiungere obiettivi anno per anno, che ci hanno consegnato, seppur sub conditio, la parifica da parte della Corte dei Conti. E provo anche a dire molto velocemente due cose: la prima, sui derivati, ovviamente mi rivolgo al Presidente Bardi, si rivenga in Consiglio Regionale, non governa Pittella e non governa il centro sinistra, governa il centro destra e il Presidente è persona stimatissima, Vito Bardi. Avete tutte le carte di questo mondo, portatele in Consiglio Comunale e provate a dimostrarmi come e dove la precedente consiliatura ha errato, ha sbagliato, sapendo tra l’altro che quella vicenda del derivato, dei derivati, risale ad un periodo molto lontano, anche Pittella Consigliere Regionale, non Presidente, per capirci. Lo dico perché noi siamo in grado, a parti invertite, di fare un’operazione verità a tutto tondo, perché non sono l’intero capitale, e quando poi scopriremo che invece di parlare di 30 milioni di euro, di 40 milioni di euro, parleremo di un milione e mezzo o di due di interessi, capiremo che per molto tempo prima di questa consiliatura, sui giornali, per settimane e mesi, il Consigliere Napoli ha riempito pagine, consegnando ai cittadini lucane cifre ed argomentazioni non veritiere; questo potrei dirlo anche per il rilievo parziale che c’è stato sulle assunzioni, e potrei anche dirlo su altre questioni: sull’accorpamento degli uffici. Poi è valutazione vostra rispondere a quelle istanze, immaginare che l’efficientamento di una macchina amministrativa passa efficientamento di una macchina amministrativa passa attraverso la divisione degli uffici tra Consiglio e Giunta. Noi abbiamo immaginato e abbiamo pensato, per strategia politica, che fosse più efficiente ed anche meno diseconomico ed anche più perquativo, tra virgolette, o equanime, poter mettere insieme gli uffici, tanto del Consiglio, tanto della Giunta. Strategicamente la pensate diversamente? Nulla quaestio, sono opinioni a confronto, ma recuperare un giudizio di parifica, attenzione, e vincolarlo nell’azione, è come dire, Presidente Bardi, vincolare la sua azione politica dalla a alla z per chi fa politica, ed anche l’esercizio legislativo di un Consiglio, quando ti trovi di fronte ad un’emergenza, e le faccio esattamente quest’esempio, Assessore Leone, lei che è un temerario, gliel’ho già detto prima a microfoni spenti, quando è stata introdotta, anzi, è diventata legge la direttiva europea sulla 161, sull’orario di lavoro nel pubblico impiego, per cui dopo 8 ore c’è bisogno, si ricorderanno i Consiglieri, e quando era stringente, cosa che non è oggi, il tetto sulla spesa del personale, per cui era tutto vincolato al meno1,4% rispetto alla spesa del 2004, per cui noi eravamo in una sorta di tenaglia per spendere i soldi per le assunzioni, all’epoca c’era un’opposizione fatta da Napoli e da Rosa, che io adesso non vedo, perché immagino sarà impegnato, e noi siamo stati crocifissi su questo, perché noi non potevamo fare le assunzioni. Oggi noi non vi crocifiggiamo perché non potete fare le assunzioni, perché lo sapevamo anche allora, e da persone responsabili, ieri come oggi, non vi diciamo perchè non fate le assunzioni tout court, perché sappiamo che alcune difficoltà ci sono, oggettive, non sono inventate. E allora dobbiamo esattamente, sul piano dell’onestà intellettuale confrontarci e dire anche che quando noi abbiamo legiferato per superare quel vincolo ed avere un anno di respiro, l’abbiamo fatto scientemente, sapendo che lavoravamo su un crinale molto delicato, tra la legittimità di una legge ed un’incostituzionalità potenziale di quella legge. Così è stato, e quando un, come dire, un Governo per intenderci, lo dico oggi a parti invertite, ma non mi meraviglierei se domani il Governo Bardi ed il Governatore Bardi si rivolgesse con atto di responsabilità anche alle Minoranze per dire: “Aiutiamoci con un atto di legge, per quanto possa essere anche dichiarato dal Governo Nazionale incostituzionale, per superare una criticità sociale della Regione Basilicata e dei nostri cittadini”, io non mi meraviglierei. Questo lo dico per esperienza, consigliere Sileo, non per altro, perché se dovessi essere un po’ più, come dire, cinico, direi: “Ben venga le dichiarazioni del Consigliere Sileo sono anche le nostre, trasferiamole alla Corte dei Conti e chiediamo alla Corte dei Conti di essere inflessibili su ogni azione e su ogni atto”, sapendo e dando per scontato che nessuno di voi amministra per fare illegittimità volute, per capirci, o deliberate. La politica spesso prende il proprio cuore, il politico, e lo getta oltre l’ostacolo, è sempre molto labile iol confine tra la legittimità, come dire, e l’abuso d’ufficio, mettiamola così. E’ proprio per questo motivo che io mi permetto di dire, bene ha fatto la Corte dei Conti, ha messo nelle condizioni la Regione, come dire, di fare passi in avanti verso il raggiungimento di una sorta di pulizia di bilancio. Oggi ci si presenta, salvo alcune eccezioni, con un bilancio, diciamo così, in ordine, vanno fatte alcune azioni e noi accompagneremo il Governatore Bardi nel fare queste azioni. Potremmo, come dire, distinguerci nelle valutazioni di strategia politica, ma questo ci sta politicamente, ma sul piano economico dell’efficientamento, dell’economicità e dell’equanimità che deve esserci necessariamente nell’azione politica di chi governa, noi assolutamente saremo in linea.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 8 del 10/09/2019
Argomento : “DISEGNO DI LEGGE N.12/2019 “RENDICONTO GENERALE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2017 DELLA REGIONE BASILICATA” – DGR N.539 DEL 7 AGOSTO 2019”.
PITTELLA
Presidente, per dichiarazione di voto, molto velocemente. Io penso che non sia la stagione delle recriminazioni, ho provato a non farlo io quando mi sono insediato, auspicherei sostanzialmente la stessa cosa per chi governa oggi. Quello che a me interessa, e mi rivolgo ovviamente consegnando tutta intera, come dire, il portato di una simile affermazione al Presidente Bardi, a me interessa molto conoscere la strategia, si parte da quella e si prova a trovare la risorsa finanziaria e economica necessaria per attuarla facendo ricorso alle risorse interne regionali, facendo ricorso ai 9 miliardi di euro che l’Europa ci dà e facendo ricorso oltre alla nuova programmazione, quello che ci ha dato sul 2014 – 2020, e quello che ci darà sul ‘21 – ’27, facendo ricorso alle premialità nazionali alle quali noi abbiamo concorso ottenendo anche buoni risultati e provando sostanzialmente a ottimizzare un bene che è proprio della Regione Basilicata che è quello delle royalties del petrolio, gli anni della passata Amministrazione hanno quantificato almeno per 3 anni, gli ultimi 3 anni Presidente Bardi, una riduzione delle royalties del petrolio in entrata da 164 milioni di euro a 54 ovviamente scontando anche tagli che il Governo nazionale, per intenderci tutta la partita degli 80 euro e non solo, chi ha seguito all’epoca anche per altro verso, Piergiorgio, vicende che riguardavano anche altri settori sa perfettamente che cosa noi siamo riusciti, diciamo così, come regioni, come sistema Regione Presidente abbiamo diciamo subìto o condiviso con una nostra diretta partecipazione. Comprendo perfettamente bene che questo varrà anche per l’attuale Governo regionale e al di là del Governo nazionale è bene che tutti facciano quadrato perché, voglio dire, nella programmazione nazionale si abbia meno a risentire di eventuali tagli, e il cambio del Governo nazionale non ci esime da responsabilità, anzi le avevamo quando non c’era il Centro Sinistra al Governo, vogliamo averle maggiormente adesso che il Centro Sinistra è al Governo, formulando solo en passant una valutazione più tecnica di questo Governo e meno politica perché non siamo nelle condizioni di poterlo fare, e chiudo Presidente Cicala dicendo: stiamo alla strategia perché io sono preoccupato, lo dico con grande rispetto se il Consigliere Coviello cita Pontecagnano così, non tanto perché basta che l’Assessore Merra ci dica al prossimo Consiglio quanti soldi la Regione ha speso per Pontecagnano, così chiariamo anche quanti soldi abbiamo speso, ma perché viene meno sostanzialmente un pezzo della nostra strategia, può non essere condivisa, dobbiamo dirlo, non è condivisa, che prova a collegare la Basilicata, un pezzo della Basilicata, alla vicina Pontecagnano sapendo che Napoli e il Presidente Bardi sa perfettamente perché... come dire, vive o ha vissuto per molti anni a Napoli, non può più contenere il triplicarsi del flusso di viaggiatori e non potendo realizzare il nuovo europorto è costretto obtorto collo a decongestionare su Potecagnano, tanto che il Governo nazionale lo ha inserito in una programmazione strategica conferendo anche le risorse per l’ampliamento della pista, Governo nazionale che anche a trazione giallo – verde ha confermato nella misura economica data, e allora se quella è una strategia da parte nostra sbagliata confrontiamoci sulla strategia, mi potrete convincere del contrario, ma sarebbe sbagliato, è come dire che la battaglia che noi abbiamo intrapreso per il Frecciarossa da Potenza e per Frecciarossa che giunga fino a Reggio Calabria passando da Maratea è una battaglia sbagliata. Io penso che non sia sbagliata quella battaglia e che nella strategia complessiva dei collegamenti di una regione che soffre di questo gap io penso che ci debba essere una sorta di possibile convergenza, poi capiremo con quali risorse andremo a sostenere le priorità perché tutto non riusciremo a fare e l’Assessore Merra non potrà fare tutti i collegamenti che magari ha nel suo cuore, non v’è dubbio, nei suoi desiderata, dovrà strettamente scegliere quali insieme alla Maggioranza e possibilmente sentendo anche il Consiglio delle Minoranze quali poter realizzare. E allora il tecnicismo o la tecnicalità economico – finanziaria per quanto importante, attenzione, e io sono stato il primo ad averlo sottolineato, ha recuperato una grande responsabilità da parte dei Dirigenti e dei funzionari della Regione, un grande lavoro non facile, credetemi, da parte loro e da parte della politica per cercare di portare in ordine i conti della nostra regione sapendo che si è passati da una modalità di, come dire, di costruzione di un bilancio ad un’altra modalità di costruzione di un bilancio, non è un’attenuante ma è la verità, e per cercare con la strategia, perché penso che questa sia la cosa che in questo momento mi preme di più, dove vuole andare la Basilicata? In tutti settori nevralgici che voi rappresentate nelle deleghe, voi in Giunta e noi tutti in Consiglio regionale, nel momento in cui noi avremo chiaro questo percorso, ed è l’appello che io faccio al Presidente Bardi, che è la sintesi ed è il capo della Maggioranza, non v’è dubbio, io provo a dire, qui c’è la disponibilità nel confronto, a trovare i punti di contatto, i punti di divergenza e a dare anche una mano per quello che è possibile, avendo registrato anche un cambio di governo, alla pari di prima, per cercare che questa Basilicata possa andare avanti nel migliore dei modi.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 10 del 27/09/2019
Argomento : “RICHIESTA AI SENSI DELL'ARTICOLO 75, PRIMO COMMA, DELLA COSTITUZIONE, DI SOTTOPOSIZIONE A REFERENDUM POPOLARE DI ABROGAZIONE PARZIALE DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 MARZO 1957, N. 361 (APPROVAZIONE DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI RECANTI NORME PER LA ELEZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI), DEL DECRETO LEGISLATIVO 20 DICEMBRE 1993, N. 533 (TESTO UNICO DELLE LEGGI RECANTI NORME PER L'ELEZIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA), DELLA LEGGE 27 MAGGIO 2019, N. 51 (DISPOSIZIONI PER ASSICURARE L'APPLICABILITÀ DELLE LEGGI ELETTORALI INDIPENDENTEMENTE DAL NUMERO DEI PARLAMENTARI) E DELLA LEGGE 3 NOVEMBRE 2017, N. 165 (MODIFICHE AL SISTEMA DI ELEZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E DEL SENATO DELLA REPUBBLICA. DELEGA AL GOVERNO PER LA DETERMINAZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI UNINOMINALI E PLURINOMINALI). DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE TOMMASO COVIELLO”
PITTELLA
Faccio una dichiarazione di non voto, va bene? No, io ho ascoltato l’intera discussione e assolutamente non riprenderò quanto hanno detto i miei colleghi di Minoranza e assolutamente non mi soffermerò sull’aspetto tecnico, che pure ha una sua diciamo importanza, però provo a dire che ci sono due grandi sconfitte in questa discussione, due grandi sconfitti, da un lato l’autorevolezza di quest’assise, non voglio parlare di illegittimità, ci sarà altro soggetto che deciderà se quanto da noi denunciato risponde al vero oppure no, sicuramente avverto una grande difficoltà e un grande imbarazzo nella parte amministrativa del Consiglio Regionale, conoscendo l’autorevolezza tanto del dottor Mercurio quanto del dottor Agostino. Il secondo sconfitto era il grande assente da un po' di tempo a questa parte è la politica, perché è vero che c’è tutto un tema relativo alla legittimità di un atto, all’opportunità di un atto, alla tempistica e alle pregiudiziali e quant’altro, è altrettanto vero che un ragionamento di natura politica su un referendum che ha risvolti molto chiari nella geografia per come viene rappresentata in Italia oggi, l’avrebbe meritata, soprattutto dal luogo del centro, lo dico ovviamente con grande rispetto perché io so riconoscere la Maggioranza e so riconoscere le proprie e le sue prerogative, so riconoscere il ruolo che i cittadini ci hanno consegnato e sarebbe auspicabile farne tesoro per il futuro perché ho l’impressione che nel silenzio e se volete comprendo anche nell’obbedienza, comprendo perché sono troppi anni, diciamo così, di politica per non capire, si perde di vista tanto da annullarla la visione prospettica di quanto sta accadendo in Italia, questo un po' mi dispiace e avrei gradito, come dire, che si fosse sviluppato pur raggiungendo per la Maggioranza un voto finale che è quello scontato, avete i numeri, l’approvate, chiuso l’argomento, noi abbiamo fatto la nostra battaglia sulla legittimità, sull’aspetto un po' più politico, ma l’assenza del dibattito su questo di una voce anche, come dire, leggermente divergente per intenderci che abbia a guardare una propria autonomia ed una proprio visibilità io me la sarei attesa perché questo è il luogo in cui queste cose si celebrano oggettivamente e purtroppo se devo dire la verità il rammarico diciamo è esattamente quello di non aver assistito ad una comunicazione un po' asettica, una sorta di ping pong tra la legittimità e una sorta di braccio di ferro sulla legittimità. Forse è stato eccessivamente riduttivo e spero che, ho concluso, Presidente, spero che il prosieguo dei nostri lavori di oggi e del futuro possano recuperare una maggiore centralità alla politica pur nelle diversità, se viene meno quella al di là dell’azione amministrativa e anche più o meno muscolare io ho l’impressione che ridurremo questa assise al nulla, ad ore di discussione probabilmente che poco consegneranno in termini di frutti e di positività e di crescita anche, se volete, di noi stessi e del nostro paese.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 10 del 27/09/2019
Argomento : “DESIGNAZIONE, AI SENSI DELL'ART. 29 DELLA LEGGE 352/1970, DI UN DELEGATO EFFETTIVO E DI UN DELEGATO SUPPLENTE IN RELAZIONE ALLA RICHIESTA DI REFERENDUM DI CUI AL PUNTO 1”
PITTELLA
Io vorrei dotarmi per quello che è possibile dell’identica cultura della legalità che vi appartiene, identica, e proverei anche a dotarmi di un po' di buon senso perché in politica bisogna sempre farsi accompagnare dal buon senso, mai solo dai muscoli e mai solo dai regolamenti. Perché dico questo? Sempre a memoria di ognuno di noi. Perché quando all’epoca, Presidente Bardi, il Presidente era Pittella il Governo da Pittella presieduto ebbe a ricevere una richiesta simile dal Consigliere Napoli seguito dall’Opposizione che all’epoca teneva dentro anche un suo autorevole Assessore, oggi esterno, e riguardava, badate bene, i precari del Comune di Potenza che con la Regione Basilicata a differenza loro, come sapete, non c’entravano nulla con le stesse modalità incontrando la delegazione, io per primo per ore, con gli uffici abbiamo trovato seguiti dal buon senso la soluzione per decine di persone, all’epoca il Consigliere oggi Vicepresidente era Consigliere di Opposizione e lo sa, per decine di persone che oggi se lavorano è perché la Regione Basilicata all’epoca guidata modestamente dall’ultimo ruota del carro che è il sottoscritto ebbe a ripiegarsi e a trovare la soluzione. Ora io non voglio fare la battaglia di regolamenti, di legalità, di legittimità, sarebbe inutile, c’è un tema, ci sono oltre 100 persone che rischiano di cadere domani, io non le nemmeno conosco tutte, ne conosco alcune, punto, l’emendamento apparso sulla stampa l’ha proposto il Sindacato che fa una legittimazione perché è così, se ognuno di noi nel leggere e nell’ascoltare, come dire, le richieste non solo dei singoli lavoratori o messi insieme dei Sindacati ne recepisse il grido di dolore, perché quello è un grido di dolore, probabilmente faremmo un passo avanti senza etichettare siamo di destra, siamo di sinistra, noi le abbiamo perse le elezioni, devo dire la verità, noi cercheremo, non io, di riconquistare il terreno che abbiamo perduto, non io, io contribuirò, voi dovrete cercare di mantenere il terreno che avete guadagnato, è la dinamica normale, in questo momento non è politicizzando una vicenda che risolviamo la questione, anzi io la spoliticizzerei e proviamo a dire che questi signori che probabilmente per una buona parte non hanno votato nemmeno da questa parte qua, non c’entra nulla l’appartenenza. Ilo 30, il 1°, una buona parte di loro va a casa, punto, stop. Siamo contenti di questo? No, gliene frega qualcosa se questo emendamento è passato in Commissione? No. tra l’altro l’emendamento non ha bisogno di passare in Commissione, non c’è l’obbligatorietà. In occasione di una vicenda come questa, Consiglieri, le dico, non solo per esperienza o per prassi, perchè gli emendamenti, chiedo scusa, Presidente del Consiglio se è suonato il tempo e prendo 2 minuti, ma molto pacatamente è diritto del Consigliere regionale presentare un’ora prima l’emendamento. Noi l’abbiamo presentato, come è giusto che sia, un’ora prima, anche qualcosa più di un’ora prima ed è nella legittimità, non c’è un problema di spesa perché è spesa consolidata, sta dentro il plafond e quella per la sanità non c’entra nulla, non incide sul bilancio. Allora noi non dobbiamo dire queste cose, perché diamo delle inesattezze, chiedo scusa. Non c’è bisogno della competenza della Seconda Commissione che debba dire. “Ci sono i soldi”, non c’è bisogno, sono già pagati i signori, e sono pagati alcuni da anni e se domani se ne vanno, saranno 50, 60 0 70, che cosa accadrà ai nostri sevizi e uffici, ai nostri dipartimenti?
Allora io dici, volete spostare oggettivamente a lunedì questa cosa, lunedì io credo, lo dico per sincerità almeno tra di noi dobbiamo dircelo, credo che sia troppo tardi, credo che sia troppo tardi., vogliamo fare notte? Io sono pronto a stare qui fino alle 3 di mattina, fino a domani mattina. Vogliamo chiamare gli uffici? Vogliamo riunire le Commissioni, se serve? Se c’è il buon senso, ecco, il buon senso e la buona volontà i problemi si risolvono, senza necessariamente ricorrere, come dire, bassa lega, strumentalità, non è strumentalità. Tommaso, lo dico con stima, perché non sono abituato ad avere…, io ho affrontato da Presidente decine di crisi aziendali, decine, le abbiamo risolte quasi tutte, dovunque provenissero e forse sono state anche poco comprese, al dico per come la penso. Ma non l’avevamo, altrimenti avremmo dato esattamente questo. Ma perché? lei ha la possibilità di incontrare… Allora, le posso dire un a cosa? Proprio perché c’è questa cosa, a me non interessa la polemica. Vogliamo approfondire, bene, non arriviamo a lunedì.
Benissimo, perfetto. Vi posso chiedere una cosa? C’è il Presidente. Vi posso chiedere una cosa? Se ritenete. Non dovete incontrare noi, dovete incontrare i Sindacati e loro, fatelo. Vi persuade questa cosa? Noi siamo pronti qui, rimaniamo senza nessun problema. Dobbiamo richiamare i nostri per cercare di fare la Commissione o altro? non c’è nessuna difficoltà, ci hanno delegato, la Maggioranza c’è, i numeri ci sono. Evitiamo, sostanzialmente, di arrivare al 30 perchè il 30 è una mannaia, al dico per com’è.
Allora io vi invito cortesemente a fare questo, un rinvio e, perdonami, ce lo possiamo dire, una bocciatura. Sospendiamo, prendetevi il tempo che volete, noi vi aspettiamo in religioso silenzioso.
Chiedo scusa, lo dico, mica mi devo sostituire all’autorevolezza del presidente bardi, gli uffici si possono convocare a secondi, io li convocavi all’una di notte quando c’era Consiglio e alle due di notte quando c’era Consiglio ed era necessario. A fronte di un’emergenza, sospendiamo il Consiglio e riconvocate tutti coloro che volete. Una parte si incontra i Sindacati e noi siamo qui ad attendere le vostre decisioni. Voi siete la Maggioranza.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 10 del 27/09/2019
Argomento : “DESIGNAZIONE, AI SENSI DELL'ART. 29 DELLA LEGGE 352/1970, DI UN DELEGATO EFFETTIVO E DI UN DELEGATO SUPPLENTE IN RELAZIONE ALLA RICHIESTA DI REFERENDUM DI CUI AL PUNTO 1”
PITTELLA
Voglio ringraziare la Maggioranza e il Presidente Bardi per la sensibilità manifestata e per aver applicato quel buon senso che a volte o meglio che spesso ci deve accompagnare in questo tempo difficile. Per noi va bene l’aggiornamento a domani mattina, benissimo l’incontro che farete ovviamente con le maestranze, con i Sindacati, quello che vorrete fare, ci dite l’orario, noi annulleremo ogni impegno e saremo qui sperando di poter risolvere entro domani la questione.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 10 del 27/09/2019
Argomento : “DESIGNAZIONE, AI SENSI DELL'ART. 29 DELLA LEGGE 352/1970, DI UN DELEGATO EFFETTIVO E DI UN DELEGATO SUPPLENTE IN RELAZIONE ALLA RICHIESTA DI REFERENDUM DI CUI AL PUNTO 1”
PITTELLA
Non per mera polemica perché insomma non mi va, non penso che si debba sancire il livello di interlocuzione politica su queste questioni. Proverei a stare un po' più in alto, mettiamola così. Prego soltanto l'Assessore, lo dico per correttezza di rapporti, di fare memoria dei 5 anni scorsi, dei piani di fabbisogno, perché lei ha la possibilità di farlo e sono trascorsi 6 mesi e tutto quanto è stato fatto per salvare i precari dal primo giorno in cui il vecchio governo regionale si è insediato, a partire dai dipendenti della società esterna al Comune di Potenza, proposto dal Consigliere Napoli e risolto dal Presidente Pittella con la propria Maggioranza e via dicendo. Dato che qui abbiamo in molti, lo dico anche a chi siede a fianco, memoria molto corta e capacità di cambiare faccia molto facilmente… Può dire tutto, lei è un uomo per me inqualificabile sul piano umano e sul piano politico e con lei non voglio parlare.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 11 del 08/10/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE PITTELLA SULL’ANNUNCIO DA PARTE DI TRENITALIA DELLA CHIUSURA DELLE BIGLIETTERIE NELLE STAZIONI DI MARATEA E METAPONTO
PITTELLA
Non c’è moltissimo da dire perché penso che i giornali e anche i social ne abbiano parlato molto, si annuncia da parte di Trenitalia la chiusura delle biglietterie nelle stazioni di Maratea e Metaponto, ovviamente le considerazioni a valle di questa notizia sono insomma immagino accomunino tutti e le preoccupazioni altrettanto, se fosse stato presente in aula l’Assessore avremmo potuto chiedere al ramo magari in diretta se avesse avuto notizie magari avrebbe anche potuto comunicarle, sarebbe opportuno comunque se i Consiglieri, i colleghi ritengono di discuterla o passare direttamente ai voti, cogliere l’occasione per fare un approfondimento e aprire un tavolo con Trenitalia da parte del Governo Regionale.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 11 del 08/10/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE PITTELLA SULL’ANNUNCIO DA PARTE DI TRENITALIA DELLA CHIUSURA DELLE BIGLIETTERIE NELLE STAZIONI DI MARATEA E METAPONTO
PITTELLA
Che la discussione sulla sanità fosse importante assolutamente non è in discussione, Consigliere Coviello, siamo qui esattamente per discutere di sanità. Che c’è un tema, oggi può toccare, Presidente Bardi, la questione della bigliettazione, domani potrebbe accadere per altro argomento, per cui, diciamo, a discussione della sola Maggioranza, si decidere di non procedere ad una discussione democratica, per l’amor di Dio è opinabile, io capisco l’Articolo 5, lo comprendo, però dico, mi sembra un tantino eccessivo, ma avrei gradito almeno l’iscrizione. L’assenza dell’Assessore ci mette nelle condizioni di poter discutere magari la mozione in un secondo momento, non preoccuparsi e non ritenere importante la chiusura, nel tempo di Matera 2019 Capitale Europea, nel tempo di un’esplosione del turismo con oltre 2 milioni e mezzo di persone che arrivano, chiudere Maratea e Metaponto, oggettivamente, se non la si ritiene importante io alzo le mani. La Maggioranza è sovrana, amen. Tommaso, cogliamo la sollecitazione a una persona che ha una ventina d’anni di esperienza in Consiglio Regionale, francamente mi sembra una sorta di lavata di faccia. Poi io capisco tutto, me la tengo e dico la Maggioranza ha i voti per respingere, per accogliere. Io propongo di accogliere di iscrivere all’Ordine del Giorno, di discuterla appena c’è l’Assessore. Questo è. Che l’Assessore venga e ci dica già che è risolto il problema. Se ritiene, almeno questo, è democrazia. Poi se si ritiene di fare diversamente, alziamo le mani.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 11 del 08/10/2019
Argomento : RELAZIONE DELL'ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA, LEONE, SULLA SITUAZIONE DELLA SANITÀ IN BASILICATA
PITTELLA
Grazie, Presidente. Velocemente tre premesse: la prima, noi avevamo in aggiornamento il Consiglio, Assessore Leone, anche sul tema dei precari, mi sembra di capire che, la risposta l’ho recuperata, credo da un intervento fatto da Zullino, non ho sentito...
(fuori microfono)
Chiedo scusa... Sì, conteggi i secondi di recupero. No, no, solo ed esclusivamente per dire... Ci mancherebbe, l’Assessore farà la replica e ci mancherebbe, avevamo questo impegno. Abbiamo seguito la stampa, ci siamo resi conto di com’è andata la vicenda ARPAB, devo dare atto anche ai sindacati che hanno partecipato al tavolo, non a quelli che si sono assentati, di grande responsabilità. Sappiamo quanto è accaduto su ARLAB, dovremmo ritornarci, penso, ma andremo avanti nella maniera segnata, sul resto mi sembra di capire che si procede in proroga per coloro i quali dovevano maturare i tre anni non maturati, e per il resto, non so, l’Assessore avrebbe dovuto approfondire, insieme alla struttura tecnica, dalle parole di Zullino mi sembra di capire che non ci sia, diciamo così, esito positivo, però non voglio anticipare le parole dell’Assessore. Spero di sì, dopo un po’ di anni il precario è vero che non può essere, diciamo, se non attraverso (incomprensibile) stabilizzato, in tutti gli altri casi deve ambire inevitabilmente, in Basilicata, come in Italia, ad un concorso pubblico e non v’è dubbio. Il ponte, soprattutto quando si fidelizza un lavoratore n un’azienda, come può essere la sanità, o in altro settore, è, diciamo un valore aggiunto per la stessa struttura. La seconda premessa la faccio alla presenza del Presidente e sono anche molto contento che è qui. Io pregherei tutti i colleghi di evitare direttamente o indirettamente, lo dico per oggi, per il futuro e per lo scorso Consiglio, chiare allusioni alla vicenda giudiziaria che mi riguarda, io non sono uno che manda a dire le cose, perché è una cosa deplorevole, mortificante per una persona che l’ha subita e non solo, e tra l’altro, diciamo così, una sorta di gogna mediatica che per alcuni aspetti, come dire, si è perpetrata... Avvocato, rappresenta, diciamo così, un richiamo al Codice, mettiamola così, ed è una cosa alla quale io oggettivamente sono allergico per cultura, non perché sono un imputato in un processo, io quel mio processo lo andrò, quando sarà, a dibattere, punto, è altro argomento. Questo vale per ognuno, perché la vita, diciamo così, riserva dietro l’angolo sorprese a tutti e io non sono, o meglio, per recuperare Nenni: attenzione ai puri, che prima o poi ci sarà sempre qualche puro che è più puro di te e ti epura. Attenzione a non indossare la casacca dei puri, perché poi nel corso del tempo potremmo avere qualche sorpresa. L’altra è una comunicazione, Assessore, le parla una persona che ha vissuto, diciamo così, 5 anni, un impegno da presidente, lavorando molto, non sempre bene, è la verità, e avendo, diciamo, così, nel confronto con la comunicazione e l’informazione, non sempre un rapporto molto tranquillo, e devo dire la verità, che io oggi che sono l’ultima ruota del carro, spesso mi ritrovo sui giornali in prima pagina, ce n’è uno in particolare che recupera anche le mie domanda, diciamo così, di volontariato, come la norma prevede, come la norma prevede, al San Carlo. Perché, per un medico che vuole continuare la propria professione, ed è libera e privata, approfondire con un avvocato, come un altro professionista, mi sembra che sia un fatto lodevole, e quando la norma lo consente, fa una domandina per chiedere l’autorizzazione, come hanno fatto tutti, soltanto che a tutti si dà il consenso, a Pittella, che è sempre Pittella, probabilmente non si dà il consenso. Non importa, andrò a fare quest’approfondimento altrove, e non succede nulla. Per dire che la comunicazione non ci deve appassionare. Io un po’ ci sorrido, un po’ mi rendo conto che viviamo un tempo complicato in cui la cifra non va verso l’alto, spesso va verso il basso. Tant’è. Se siamo contenti così, andiamo avanti. La quarta, ed è quello che io le consegno, due responsabilità, mattiamola così. Io non le chiedo che in 6 mesi faccia miracoli e non le chiedo nemmeno che faccia miracoli la Maggioranza in un anno o in due anni, non sto qui a girare la clessidra, non mi appartiene, perché io so che cosa significa. Penso che, per onestà reciproca, forse in campagna elettorale, e io capisco che la campagna elettorale altera, diciamo così, un po’ i toni di tutti, si lievita nell’offerta, come voglio dire, nella comunicazione, per cui è anche normale pensare che a Chiaromonte si possa fare il PSA e dirlo o che lo si possa fare in un’altra area interna, come la Legge pure prevede, e poi magari rendersi conto in corso d’opera che quel PSA, quel pronto soccorso attivo, a Chiaromonte, come in un’altra area interna, penso a Stigliano, non si possa fare, chissà. E la seconda è che, avendo lei, tra l’altro, un direttore generale molto competente, che io non conosco, ma so da curricula esattamente essere molto competente, forse avrei osato un po’ di più, mi permetto di dire, forse lo farà, e avrei disegnato una rocca. Che cosa voi ci contestate. Ci contestate un modello organizzativo. Come e su che cosa si basava il modello organizzativo. La norma, la riorganizzazione, Legge 2, territorio, acuzie ed emergenza. Questo è il nostro, era ed è ancora ad oggi, anche per voi, il nostro modello organizzativo. Prima di questo modello organizzativo c’era un altro modello organizzativo e c’era una forte commistione tra territorio... Quindi la prevenzione, Acito ha fatto un intervento straordinario, complimenti, tra territorio ed ospedalizzazione, per cui l’ospedalicentrismo recuperava a sé e drenava a sé tutte le risorse prosciugando il territorio, finalmente avevamo fatto un primo passaggio verso un’altra dimensione, da che cosa eravamo anche supportati nel farlo? Lo hanno detto bene Braia e Cifarelli prima di me. Nel fare questa riorganizzazione da due questioni urgenti, una avevamo tentato col vecchio Governo, attenzione, centro sinistra e giallo verde per intenderci di modificare la norma del -1,4% a cui ha fatto riferimento Cifarelli perché quella è una mannaia, oltre quel tetto non c’è Leone o Pittella a parti invertite che tenga, quando io ero al posto di Bardi da quei banchi lì tuonavano due Consiglieri in particolare dell’Opposizione legittimi, i Consiglieri Regionali colleghi dei 5 Stelle se lo ricorderanno in particolare, uno oggi è Assessore esterno della Giunta Bardi e un altro è il Consigliere Comunale, tutti e due ci mancherebbe autorevolissimi, tuonavano perché noi non facevamo le assunzioni eppure ne abbiamo fatte in 5 anni non so quante, perché si rischiava che si chiudesse o si potesse chiudere il reparto o si accorpassero le funzioni, ovviamente noi vivevamo esattamente la stessa condizione soltanto che a parti invertite. Quando facemmo la legge regionale che poi fu impugnata è perché la legge 161 o meglio la Direttiva Europea sull’orario di lavoro, quella delle famose 8 ore, Assessore Leone, che c’era ieri e c’è oggi, è diventata legge nel 2015 con un’applicazione nostra immediata, ve lo ricordate? Penso di sì. Come noi dovevamo, diciamo così, in un mese o in una settimana lei come dovrebbe fare in un mese o in una settimana a risolvere il problema e a superare il problema della 161? Non potrebbe farlo, io credo che non l’ha fatto nemmeno ancora oggi perché non lo può fare, dopodiché quella è legge, abbiamo recuperato un tempo per dare a noi la possibilità di governare quel momento, evitare di (incomprensibile) con i reparti che si chiudevano e i turni che bisognava mantenere ed evitare quello che accade oggi perché basta prendere..., io lo verificherò ovviamente, il dato economico degli ospedali e delle grandi aziende e capiamo sul (incomprensibile) per il personale tra prestazioni aggiuntive, prestazioni diciamo acquisite, comprate per intenderci, quanto si spende e ci rendiamo conto che la 161 rischia di non essere applicate. Mica vi stiamo rimproverando questo perché lei non è nelle condizioni ma non per un fatto personale, perché nessuno di noi messo insieme è in condizioni di poterlo fare e allora abbiamo fatto questo. Poi avevamo anche detto attenzione, quattro aziende sanitarie solo momentaneamente ci fu un grande dibattito in Consiglio Regionale, ma noi nella prossima legislatura perché prima che accadessero fatti importanti in Basilicata noi pensavamo legittimamente di poter ancora ambire, diciamo così, a vincere le elezioni e anche dopo abbiamo pensato, è legittimo, quando uno entra in campo pensa di poter vincere la partita e avevamo pensato riduciamo e ridurremo le aziende sanitarie perché la nostra idea era quella di ridurre le aziende sanitarie, volevamo farne una soltanto o due, una (incomprensibile) e una territorio? Questo è il nostro ragionamento fatto, può essere che colga nel senso di una Maggioranza che vorrà andare avanti per step e probabilmente vorrà anche recuperare questo suggerimento oltre al modello organizzativo, poi lei, Assessore, con la sua Maggioranza ha diciamo intelligenze, come dire, sufficienti per migliorare anche quel modello organizzativo, ma se non facciamo memoria con onestà intellettuale rispetto a quello che è accaduto diventa complicato, se a voi va bene dire l’eredità è pesante, Piergiorgio, capisco che l’eredità è pesante, è pesante per tutti, né mi metto a dire che per 17 anni che ha governato l’Italia il centro destra l’eredità era pesante, non serve a niente e a nessuno, c’è un’eredità, abbiamo provato a fare un chilometro in più rispetto (incomprensibile), voi ve ne farete uno in più rispetto ad oggi e non vi verremo a dire che eredità pesante se dovessimo essere noi a governare ancora, superiamola perché i cittadini ad un certo punto non si importano nulla, tra virgolette, dell’eredità pesante, né io posso costruire il futuro della sanità come dei trasporti come di altro solo e soltanto sulla base di un’eredità. Chiudo o vado verso la chiusura, aggiungiamo nella nostra (incomprensibile) c’era tutta una serie di altre cose che per parte abbiamo fatto e per altra parte non abbiamo avuto la possibilità di fare perché non tutto si fa in un mese o in un anno, abbiamo lavorato sulle specializzazioni secondo la nostra portata, voi non avete avuto tempo perché vi eravate insediati da poco e credo che non abbiate fatto le specializzazioni per quest’anno, credo, mi posso sbagliare, le avete? Benissimo, non ricordo, però chiedo scusa, le avete fatte, benissimo. Abbiamo fatto le specializzazioni, abbiamo lavorato sulla formazione degli addetti, abbiamo persino sulla scorta di Matera 2019 dato le risorse perché coloro i quali erano destinati all’accoglienza facessero inglese di base, persino questo, abbiamo costruito con le nostre mani ai tavoli nazionali l’aumento del fondo nazionale perché queste sono cose importanti, guardate quant’era prima e guardate quanto è stato dopo, abbiamo costruito un accordo quadro di programma sulle infrastrutture e sulla tecnologia, Tommaso, che cuba oltre 80 milioni di euro, per cui quello che andremo a comprare per capirci la risonanza a Lagonegro è acquistata con quelle risorse, la tac a Lauria è acquistata con quelle risorse e via dicendo, più una serie di altre cose tanto l’Assessore i dati ce li ha, abbiamo provato a mettere in campo una collaborazione purtroppo non iniziata per mancanza di tempo con i medici di medicina generale, chi lo ha detto ha detto bene, la continuità assistenziale a noi costa 28 milioni di euro l’anno, 30, come nasce la continuità assistenziale delle guardie mediche, noi abbiamo sapete quanto rispetto alle altre Regione? Il 200% in più di guardie mediche, il 200%, sapete perché nasce così? Tu lo sai, Assessore?
Perdonami il tu, perché all’epoca noi non avevamo fatto partire il 118 e dato che la politica quando tu introduci un argomento, in questo caso costruisce una rete capillare di guardie mediche pari al 200% in più, Presidente Bardi, diventa complicato toglierne una e vi renderete conto di quando andrete a togliere una guardia medica e a spostarla di un metro eppure noi abbiamo provato a fare una prima razionalizzazione, poi noi non siamo riusciti a fare quello che ha detto Vizziello perché abbiamo provato a mettere in una buona parte il videocitofono per gli attentati che subivano, le aggressioni, abbiamo provato addirittura a fare un convenzionamento con le associazioni di Protezione Civile tutte stanziando anche un plafond, vi ricordate, colleghi di Maggioranza, questa cosa?
Per garantire nelle piazze, nei vicoli, nelle guardie mediche anche la vigilanza, non ci siamo riusciti, ma c’è un progetto su questo, per dire che abbiamo provato, come dire, a ramificare tenendo in piedi tanto il territorio, tanto le esigenze, tanto le acuzie, tanto gli ospedali e per non parlare dei manuali di accreditamento, perdonate, per non parlare del Welfare, dei piani sociali di zona finanziati per intero per evitare quella bruttura delle proroghe sulle gare, per parlare dei 10 milioni di euro, io non ho sentito una parola, che noi in 3 anni abbiamo stanziato per l’handicap. Per non parlare dei progetti speciali, penso all’autismo, penso al DCA di Chiaromonte, cioè al disturbo del comportamento alimentare, io queste cose non le ho ascoltate e probabilmente saranno nella mente sicuramente dell’Assessore e ce le dirà o meglio le farà, ma c’è tutto un tema che noi abbiamo snocciolato e tutto il tema a cui ha fatto riferimento Acito sul ventaglio ampio del disagio è un tema che sta nelle corde della precedente Amministrazione Regionale, andiamo a vedere esattamente gli atti, poi non abbiamo fatto tutto? Non possiamo parlare se non abbiamo fatto tutto di un disastro, mi permetto di dire, potremmo, come dire, volendo guardare il bicchiere mezzo pieno dire forse abbiamo fatto un pezzo di strada, potevamo farne uno un po' di più?
Non sarei così catastrofico, perché non è semplice contenere l'emigrazione sanitarie, quanto spesso sono gli stessi medici a determinarla, perdonate, perché è anche così e non parlerei, attenzione, solo del problema della lungaggine sulle prenotazioni, delle liste di attesa, non risolviamo il problema in quella maniera, perché dovremmo parlare innanzitutto di appropriatezza delle prescrizioni e delle prestazioni. queste cose le dico perché sto parlando a persone in particolare che conoscono perfettamente l'argomento e sempre con un approccio costruttivo dico tutto questo impianto persino quello sull’ex articolo 25, sull’ex articolo 26, parlo della fisioterapia, per intenderci, e dei centri semiresidenziali, io ho consumato con l'Assessore all'epoca giornate e nottate, è complicatissimo trovare una soluzione, ma avevamo immaginato un percorso, perché il tetto dei 27 milioni di euro non lo superano né Pittella, né Leone, né Bardi, né Coviello, per fare un esempio, quello è per legge. Facemmo una Legge Regionale, ci metteremo 3 milioni di euro per dire: “Con fondi nostri andiamo oltre perché c'è bisogno di questo”. Ci fu impugnato dal Governo Nazionale e mi sembra che c'è uno spirito costruttivo e dovevamo modificare la legge per cercare di trovare una risposta, perché sta anche nel rapporto pubblico-privato, per intenderci, il tema dell’abbattimento delle liste attesa perché molte, oggettivamente, non voglio essere più liberale dei liberali, per intenderci, però è così, perché se noi non pensavo di aprirci per almeno queste cose all’acquisto di prestazioni, signori, oggettivamente siamo credo tutti fuori pista, almeno questo. Dopo possiamo dire se io concentro i nostri professionisti migliori nel San Carlo sull'abbattimento delle lista attesa e per un mese le riduco e dopo un mese oggettivamente le recuperiamo tutte, che cosa ho risolto? Ci sono prestazioni particolari che possono essere tranquillamente acquistate e c'è una legge regionale approvata, non impugnata, assolutamente, che va in questa direzione, che io vi invito sostanzialmente a vedere.
E allora immaginarie il San Carlo in rete…, vado velocemente a chiudere, devo pagare poi infine di Lagonegro, vi chiedo scusa. Vado a chiudere per dire parlare del San Carlo ha significato per noi riconoscere al Dea di secondo livello un ruolo strategico, attenzione, un centro di alta competenza, così è definito, per cui dicevamo l'ernia non va fatto al San Carlo, per capirci, ma fatta altrove, ma non è mica una cosa semplice, perché la fidelizzazione paziente medico non è che tu la modifichi con una legge e dici: “No, io me la vado ad operare dove voglio”, tu non puoi ledere quel diritto, ma è altrettanto vero che noi abbiamo fatto registrare cifre in aumento sulla…, guardiamole, sulla neurochirurgia su tutto il 2018, sulla neurochirurgia, sulla cardiochirurgia, che era ai piedi di Cristo, come immaginavate, o meglio, sapevate e sapete, ma che oggi è un fiore all'occhiello, sull'emodinamica, sulla medicina interna, sulla lungodegenza, sulla geriatria, perché non c’è la lungodegenza, per intenderci, e su tutta una serie di altre branche, la neurologia e potrei andare oltre, abbiamo due blocchi per anestesia su Utic, non solo, straordinari, un vanto e devo dire la verità Matera ha una modello di anestesia e rianimazione straordinario, oggettivamente straordinario, tanto di cappello. Allora ci sono delle grandi professionalità e delle grandi eccellenze. Luzzi è un'eccellenza per la nostra regione, il cardiochirurgo, un'eccellenza. Io gli stretto la mano una volta nella mia vita, una volta, per intenderci, e potremmo citare tanti altri episodi. Il San Carlo che si flette e diventa un ospedale servente il territorio periferico e i pronto soccorsi attivi. Del resto, scusatemi, ma se non fosse stato così, il direttore Barresi come avrebbe potuto mandare gli anestesisti in giro sui PSA, se non vi fosse stata questa articolazione dovuta alla riorganizzazione con la Legge 2? Come avrebbe potuto prendere quelli anestesisti e mandarli lì. Non avrebbe potuto farlo. Per capirci, abbiamo pensato in premessa 1, di non chiudere nessun ospedale, di riconvertire gli ospedali, di riempire di contenuti nella diversificazione ogni nosocomio e tenerlo in conto rispetto all'emergenza volo notturno, volo notturno, anche con l’impegno a sostenere i Comuni per adeguare gli spiazzi ai campi sportivi e poi la riorganizzazione del 118, perché uno dei punti nevralgici sui Lea è esattamente l'aumento dei minuti che bisogna percorrere per…, considerando però che coprirlo su Milano è un conto, coprire ogni angolo del nostro Pollino o di un'altra area interna, Presidente Bardi, è più complicato che altrove, oggettivamente. Eppure le sei postazioni in più di 118 noi le avevamo previste anche sugli assi super stradali di collegamento e li volevamo mettere in funzione, sei postazioni costano più di qualche milione di euro, purtroppo, ma era sacrosanto farlo e devi fare i conti con le economie. Allora non si può fare tutto e noi dobbiamo saperlo, ma quello che noi possiamo e dobbiamo fare certamente ci troverà d'accordo.
Chiudo su una un'ultima vicenda, Lagonegro. Io mi sono assunto, Assessore Leone, la responsabilità di andare a Lagonegro e di dire che per responsabilità chiare e non certo dalla Regione quell’ ospedale unico previsto da anni non si poteva fare più e abbiamo aperto…, le carte sono nelle sue mani, e abbiamo aperto un contenzioso per rescissione contrattuale in danno con la ditta che all'epoca aveva aggiudicato, eccetera, eccetera, anche seguendo indicazioni chiare della Corte dei Conti di allora.
Io mi assumo la responsabilità dopo anni in cui è stato fatto un errore, probabilmente, o forse sicuramente, di non essere stati chiari, chiari con i cittadini e con il territorio. IO me la sono assunta perché quando uno è Presidente fa queste cose si assume con coraggio la responsabilità di andare lì e dire: “Questa cosa non può andare” e io ho avuto pochi applausi e molti fischi, ho avuto anche qualche fischio, ovviamente allegorico da parte del Consigliere Piro perché oggettivamente non era proprio sulla mia posizione e all'epoca era neanche Consigliere Comunale, poi lo è diventato dopo. Che cosa abbiamo pensato di fare? Abbiamo pensato di inizialmente addirittura di costruire una delibera per assegnare al Comune di Lagonegro i 76 milioni di euro che non erano destinati per quella struttura. Si decise concordemente con i comitati e con l'amministrazione di non fare questa cosa e si decise di fare un altro tipo di operazione dopo mille cose, uno studio geologico, verificare esattamente col Ministero il mantenimento di quel finanziamento di 20 milione di euro, i 39 sugli FSC e via dicendo le altre risorse. Inizialmente abbiamo subito stanziato 13 + 3 e probabilmente c'è bisogno di un delta per arrivare a completare a completamento della nuova struttura adiacente più il consolidamento sismico. C'è un'interlocuzione avuto col Ministero da parte degli uffici regionali e della task force che avevamo insediato che provava a dimostrare come era utile costruire i nuovi padiglioni in questa località dove sento l'Assessore dire non è il caso di farlo e abbiamo anche provato a dimostrare…, non io, i tecnici, e questa è una nota ufficiale, come sarebbe errore grave da matita blu provare a insistere sull'attuale struttura per com'è, per impatto urbanistico, per un problema di funzionalità, per un problema di tenuta di organizzazione stessa delle funzioni e abbiamo, e provo a dire, per la verità rivolgo una preghiera all'Assessore e rivolgo una preghiera all'intera Maggioranza e al Presidente Bardi. Io, insomma, non mi appassionerei, non correrei verso la direzione che avete annunciato. Vi prego per favore, per un secondo e per un attimo, fermatevi e riflettete. E vi prego anche, Presidente e Asse4ssore, di ascoltare, se lo ritenete, coloro i quali hanno lavorato per anni a questo progetto, di ascoltare, se ritenete, il sottoscritto, insieme alla Minoranza, che vuole dirvi e consegnarvi l’importanza di questa opera, e di ascoltare anche coloro i quali sul territorio, non essendoci un’Amministrazione, perché c’è il commissario, animano il territorio, i comitati, tutti, nessuno escluso. Ovviamente il Consigliere Piro, che sulla materia più complessiva, io pensavo volesse farci sentire il suo pensiero, oltre che sullo specifico, esattamente ed esclusivamente perché io penso che oggi ci sono le condizioni per non perdere le risorse, le abbiamo e le possiamo avere. Possiamo consegnare, e ho chiuso, consegnare a Lagonegro ed a quel territorio, che è punto di cerniera con il basso cilentano e con l’altro cosentino, la possibilità di avere una struttura che drena e che rappresenta valore aggiunto per l’intera rete Basilicata, perché dobbiamo fare rete. E dunque sarebbe, Piergiorgio, con un po’ di buon senso, quando si vuole applicare, sarebbe un peccato di Dio evitare di fare questa cosa e poi chiuderci in una sorta di paesanità conflittuale che non serve a nessuno e non serve né a strumentalizzare per un verso, né ma strumentalizzare per un altro, non ha nessun significato. Poi io sono pronto, e mi permetto di chiudere dicendo: Assessore, possiamo ritornarci sul tema organizzazione sanitaria a tutto tondo? Parlando di welfare, che è importantissimo, parlando non solo di ospedali, perché ho l’impressione, attenzione, che un po’ la caratterialità dell’Assessore; un po’ qualche parola che ogni tanto l’Assessore per un fatto gastrico gli esce in più, ma caratteriale, ovviamente; un po’, voglio dire, per la frenesia, legittima, per dire noi siamo diversi e cambiamo, e poi magari non cambiamo, ho l’impressione che a volte ci si perde e ci si confronta sul nulla. E allora, lo spirito con cui affronto, e chiudo il ragionamento, chiedendo scusa al Presidente Cicala per i muniti in più, è esattamente questo, è costruttivo, perché so che è difficile per tutti ed è difficile anche per voi, q quando poi arriveremo al punto di dire: “ma sa l’emigrazione sanitaria, Piergiorgio, non si è ridotta, che gli diremo, ve l’avevamo detto noi? Non serve. Intanto i cittadini sono andati altrove. Non potete assumere. Che vi diciamo, ve lo dicevamo noi? Non serve. Allora, tanto per Lagonegro, quanto per l’intero sistema, io ho l’impressione che una riscrittura la si possa fare insieme, nel rispetto delle parti, fermo restando che come facciamo Opposizione, voi è giusto che facciate Maggioranza. Ma non serve su temi importanti, così, assistere solo e soltanto perché si aspetta dietro l’angolo l’errore di turo, che si commette sempre. E allora, la mia preghiera, e ringrazio per la presenza del Presidente Bardi, che immagino da Presidente quante cose deve fare, avanti e indietro, sopra e sotto, lo sono stato, quindi so perfettamente che significa, ringrazio il Presidente Bardi e prego il Presidente Bardi insieme all’Assessore Leone di aprire questo tavolo di concertazione. Grazie.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 14 del 29/10/2019
Argomento : INTEGRAZIONE AL D.C.R. NUMERO 44 DEL 27 SETTEMBRE 2019 E RIDENOMINAZIONE DEL TITOLO DEL QUESITO REFERENDARIO, GIUSTA ORDINANZA DELLA CASSAZIONE DEL 16 OTTOBRE 2019.
PITTELLA
La ringrazio, Presidente. Sulla vicenda ci sono due aspetti, chiedo scusa per la voce. Uno più squisitamente politico, una riflessione che fanno le Minoranze è la richiesta alla Maggioranza, nel rispetto, ovviamente delle prerogative della Maggioranza, di poter discutere, avendo i tempi, ovviamente, in Commissione questo atto, perché riteniamo sia sul punto del diritto, che sul piano politico, di doverlo fare; poi sta su questo primo aspetto alla Maggioranza l’accogliere o meno un invito che fanno le Minoranze. Il secondo aspetto, Presidente Cicala, è questo, è tutto di legittimità. Lei ha introdotto l’argomento e le chiedo scusa ovviamente se le faccio questa domanda. Immagino che il suo convincimento, sempre in punto del diritto, sia supportato e suffragato dal parere dei suoi uffici, che sono in questo momento seduti alla sua destra. Posso sapere formalmente, perché poi chiudiamo l’argomento, attenzione, non dobbiamo andare molto oltre. Formalmente a noi serve questo, sapere, almeno a me, se i suoi uffici su questo argomento, su questa impostazione, la pensano formalmente così come lei ce l’ha presentata. Perché, se è così, noi prendiamo atto della posizione, il punto di diritto, Tommaso, degli uffici, e vorrà dire che noi ci ripiegheremo, voglio dire, a studiare un po’ di più. Può essere che dallo studio si evinca, che so, che abbiamo torto, e quindi qui, a cospergerci il capo di cenere, potrebbe essere il contrario e faremo in quel caso valere le nostre prerogative.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 14 del 29/10/2019
Argomento : INTEGRAZIONE AL D.C.R. NUMERO 44 DEL 27 SETTEMBRE 2019 E RIDENOMINAZIONE DEL TITOLO DEL QUESITO REFERENDARIO, GIUSTA ORDINANZA DELLA CASSAZIONE DEL 16 OTTOBRE 2019.
PITTELLA
La chiedo per fatto personale, lo dico al Consigliere Zullino per dirlo all’aula, le prerogative di un Consigliere Regionale non possono essere messe in discussione, mai in aula, le mie prerogative come di ognuno chiedere ed interrogare perché è così i dirigenti come è accaduto quando io sedevo al centro di quel palcoscenico lì da parte dell’Opposizione e mai ci siamo sottratti, per cui non è un problema di simpatia o di antipatia per cui io nutro sentimenti di rispetto e di stima per tutti, nessuno escluso e quindi non è questo in discussione la legittimità di un atto, la legittimità, mi si consenta, non la può esprimere uno che per professione fa il medico che è preposto a dirci..., se è legittimo me lo dice l’ufficio perché è così, mi si deve perdonare, tant’è che nel mio intervento ho diviso in due parti la questione, quella politica e la Maggioranza ha i numeri per fare quello che ritiene, se accoglie con sensibilità la nostra richiesta bene, se non l’accoglie capiamo e si va avanti al di là delle motivazioni, Tommaso, lo dico proprio per com’è. Si è posto un tema di legittimità, ha introdotto l’argomento il Presidente Cicala con tutto il rispetto per il Presidente Cicala, ci mancherebbe, posso chiedere esattamente agli uffici se c’è questa regolarità che problema c’è ad esprimerla? Mica è un problema di simpatia, ho chiesto è legittimo questo atto secondo gli uffici? Un sì o un no, a suo dire è già scontato, che ci perde a dirlo? Punto.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 14 del 29/10/2019
Argomento : INTEGRAZIONE AL D.C.R. NUMERO 44 DEL 27 SETTEMBRE 2019 E RIDENOMINAZIONE DEL TITOLO DEL QUESITO REFERENDARIO, GIUSTA ORDINANZA DELLA CASSAZIONE DEL 16 OTTOBRE 2019.
PITTELLA
Una cosa, Presidente, cioè, iscrivere una mozione che le ho fatto pervenire circa una rimodulazione di una parte della pianificazione infrastrutturale, dedicata, proposta al Governo Nazionale, Ministero Lavori Pubblici e dedicata all’ammodernamento della Galdo Pollino, argomento che, sono certo, noto già all’Assessore Merra, e che mi farebbe piacere iscrivere oggi, se l’aula è d’accordo e poi discutere la prossima volta.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 15 del 05/11/2019
Argomento : DISCUSSIONE STATO DELLE RINEGOZIAZIONI IN CORSO IN MATERIA PETROLIFERA CON ENI E TOTAL E COMPOSIZIONE DELLE RELATIVE DELEGAZIONI TRATTANTI
PITTELLA
Grazie, Presidente. Devo dire al Presidente Bardi che in un terreno minato è stato oggi particolarmente abile, gliene dò atto, ovviamente recuperando l’aspetto un po’ più propositivo del suo intervento, non solo l’ultima parte, ma anche la prima, Tommaso, nella quale il Presidente non è stato tenerissimo, ma sta alla politica e il sale della politica è anche questo. Però io con identico tono e con identico approccio, coem i miei colleghi hanno fatto, Sull'argomento e chiederei all'indirizzo della Maggioranza, ovviamente me consapevole, e al Presidente Bardi, di stringere una sorta di intesa di assoluta e reciproca responsabilità nei confronti della Basilicata, al di là del colore politico, sui grandi temi della nostra Regione. La sanità è uno di questi, il petrolio è uno di questi. Non voglio ovviamente declinarli tutti, ce ne sono sicuramente tanti, possiamo enuclearli e proviamo a dire sulle grandi questioni questa è la sede deputata a discuterne, proviamo a seminare il campo e invece di essere preda di una facile comunicazione, a fare almeno noi merito, almeno noi. E per questo ricordo solo a memoria il refrain che negli ultimi due anni c'è stato, negli ultimi tre anni c'è stato, sui derivati. Chi di voi non ha letto settimane intere di giornali che discutevano dei derivati in Basilicata? Le Opposizioni all'epoca ci incalzavano tremendamente, facevano anche bene e noi provammo a fare tutta la nostra parte sui derivati e provammo a dire anche la nostra verità. Io non so fino in fondo su quell'argomento che cosa alla fine ai cittadini in casa è giunta in termini di informazione, perché è un tema che uno si pone, come costruisci consapevolezza o come concorri a costruire consapevolezza su un tema nei confronti di una società, io penso a quella non solo del nostro Paese Italia, un po' più larga, anche in Basilicata, perché non fa difetto, in cui c'è molto disincanto, Enzo, diciamoci la verità e spesso noi siamo o non ascoltati, o ascoltati e non bene interpretati. E allora possiamo fare, Presidente, un supplemento di approfondimento, penso che sia un esercizio utile a tutti, a me che ho governato prima di lei e a lei che da 7 mesi governa. Quali sono e quanti sono e quanti se ne prevedono, i tagli che il Governo Nazionale ha promosso e vorrà promuovere, perché si tratta di questo, sui bilanci regionali negli ultimi 6 anni e nel prossimo triennio, perché è una cosa che riguarderà tutti. Noi siamo stati interessati da questo perché superiamo abbondantemente, credo, i 150 milioni di euro e quelli sono tagli strutturali, che hanno inciso pesantemente, attenzione, su una scelta che è tutta politica, mantenere nonostante quei tagli i servizi che noi ritenevamo, diciamo così, essenziali, poi magari potevano non essere essenziali e coprirli con alcune risorse. È una scelta, in teoria, che potrebbe interessare l'attuale Governo regionale e io non conosco qual è la manovra nel dettaglio che impegna le Regioni e i bilanci regionali nel prossimo triennio, perché dobbiamo conoscerla, comprenderla e il Presidente Bardi, che siede al tavolo con noi ala Conferenza dei Presidenti, saprà esattamente quanto ci costerà. Seconda questione: qual è stato l'ammontare delle royalties per annualità, sapendo che il conteggio si fa sul prezzo al dollaro del barile e in base esattamente alla Borsa noi sapremo se potremo contare su 50 milioni di euro l'anno o su 164 milioni di euro l’anno, quando fu il primo anno del mio insediamento, per intenderci. Terza questione…, quindi avere esattamente la curva di crescita per capire come risente…, lo dico, Giorgetti, non perché lei dice cose peregrine, possiamo pensarla in maniera diversa, però per lei che è no triv, per intenderci, semplifico, ma rende l'idea, è legittimo dire quelle cose. Poi capire come noi costruiamo la tenuta, come dire, i servizi essenziali per la nostra Regione anche attraverso l'utilizzo di una risorsa, che è quella legata all’utilizzo del petrolio è altra questione, che per chi governa oggettivamente non può non stare sul tavolo ed essere affrontata. Terza questione: l'utilizzo della spesa legata alle royalties, Enzo, tu hai fatto un passaggio molto intelligente, rispetto alle tipologie di interventi che noi abbiamo messo in campo. Noi queste cose, queste carte, questi atti, lo ricordo perché noi con Cifarelli per gli aspetti legati alle attività produttive recuperammo in un lavoro molto certosino esattamente tutti questi dati e avevamo un elenco delle risorse che noi spendevamo, parlo delle royalties del petrolio, quelle a destinazione regionale per alcuni servizi che noi ritenevamo indispensabili ed essenziali. Io ne ricordo tre grandi capitoli, che erano la forestazione, l'Università, un pezzo di welfare moto significativo, perché arretrava il Governo Nazionale rispetto alla copertura della non autosufficienza e avanzavamo nel mantenimento di quei servizi noi con le risorse delle royalties. Potremmo aggiungere altro, penso al capitolo dei trasporti, con cui l'Assessore si cimenterà perché eredita…, l'ho ereditato anch'io, e non sarà facile e non è stato facile per me e non sarà facile per lei, risolvere il peso di quell’eredità. Attenzione, non è una responsabilità politica che individua un soggetto in particolare, è la costruzione di un modello che negli anni si è stratificato e che oggi ti consegna purtroppo quella criticità e la politica dovrà affrontarlo. Vedremo esattamente insieme anche quel tema come lo affronteremo. Quarto tema, poi vado a chiudere, quali sono i punti più significativi traguardati nella precedente legislatura sulla programmazione legata alle intese con le compagnie, perchè c'è un programma che noi abbiamo stilato, in parte avevano ereditato, Enzo, molte di quelle cose sono state…, lo chiedeva, se non erro, Giorgetti, se non erro, sono state realizzate, può essere che c'è qualcosa che non è stata realizzata, capiamo perché non è stata realizzata, ma il monitoraggio oggettivamente c'è stato, è esistito e c'è una programmazione significativa che provava, attenzione, a sposarsi con una programmazione che fino all’inizio 2014 all'anno del mio insediamento non era simmetrica, Assessore Cupparo. I Comuni beneficiari delle risorse, quindi i Comuni del P.O. Val d'Agri andavano in una direzione secondo un ventaglio anche molto sobrio di priorità rispetto alla spesa di linee di intervento e una spesa più programmata regionale. Erano due aspetti che non sempre si intersecavano e non sempre si parlavano, tanto che facemmo uno sforzo notevole con i Sindaci dei Comuni del P.O. Val d'Agri non solo per recuperare le risorse anche attraverso una esplicita sollecitazione della Corte dei Conti, che per noi hanno rappresentato lacrime e sangue per la tenuta del bilancio, ma soprattutto per dire: “Attenzione, proviamo a fare ragionamenti d’insieme e proviamo a mettere in campo proposte un po’ più complessive, un po’ di area, area vasta, per evitare che ogni singolo Comune – chi maggiormente beneficiario, chi meno beneficiario – potesse in maniera autarchica dire: “Questi sono miei, me li gestisco come voglio, arrivederci e grazie”, e quindi avevamo... che so, non lo dico perché c’è Cicala, è una fotografia, non è sua, non c’è responsabilità in questo, il secondo Comune più ricco del mondo, che è Viggiano, e poi magari avevamo che lì il costo della scuola per il bambino al di là dell’ISEE costava – o costa – molto poco, e vai nella vicina Moliterno e lo stesso bambino il ticket della mensa lo paga in maniera più alta; c’è una sperequazione che soltanto un’azione di lineatura, di concertazione che la politica mette in campo, è una politica illuminata che guarda lontano, prova a realizzare, non è una cosa, Assessore Cupparo, facile, la cosa è difficilissima, perché c’è una legge nazionale, attenzione, prima di dire “facile” io mi permetto, non foss’altro perché sono... no, io prendo lezioni sempre, tutti i giorni, quindi diciamo che per amicizia mi permetto di dire: “Non è semplice”, perché la composizione, o meglio, la norma che sovrintende la declinazione dei proventi e lì dove devono andare – Regione e Comuni – è una norma nazionale, per cui hai una complessità legata alla norma e c’è anche una ratio per cui oggettivamente è un po’ più complicato metterci mano, non è detto che non ci si debba metter mano, io penso che tutti insieme con la responsabilità dei Sindaci questa cosa si può realizzare.
Allora, queste cose noi, Presidente Bardi, siamo nelle condizioni, io le chiedo anche per esempio sui derivati, non è questa la sede, di fare una comunicazione in questo senso e io sono onestamente curioso di sapere il Governo – che non è il Governo Pittella – che cosa ne pensa di quella vicenda, come conclude la vicenda? Stessa cosa su questi argomenti che io vi ho citato, possiamo fare un allenamento in questo senso? Così costruiamo anche per chi sta fuori e ci ascolta, come dire, non un’interlocuzione spot per cui tutto quello che c’è stato nel passato è una schifezza da, come dire, da cestinare, tutto quello che c’è nel presente magari le Opposizioni diranno: “È una schifezza da cestinare”, e invece ci sono cose positive che sono state fatte e ci sono cose anche non positive che possono essere aggiustate.
Che cosa, e poi vado a chiudere, manca? Quello che dice Enzo Acito. Ma il framework che prevediamo noi nell’utilizzo delle risorse europee, perché lì la programmazione europea introduce nel 14/20 questa clausola, ogni 18 mesi facciamo la verifica di come avete speso i soldi, di che cosa determina quella spesa, se non c’è un determinato ritorno, la Regione rischia di avere una penalizzazione, questa è complicata già sui fondi europei ma è l’Europa che ti dà la griglia, noi dobbiamo costruire la griglia di valutazione, che non è una cosa semplicissima, ma è bello cimentarsi su un argomento importante come questo e, mi permetto, le due questioni che io provo a sollevare, Presidente Bardi, una è di metodo e una è di merito, il metodo – ed è la mia preoccupazione come la nostra – è evidente che non aver colto l’occasione di un negoziato entro il 27 non significa che perdiamo le risorse quando sarà il momento che si andranno, chiedo scusa al Presidente Cicala ma chiudo subito, a recuperare nella trattativa, non è da quando parte, capisco, è 1) nell’immaginario collettivo che cosa noi introduciamo, inoculiamo, rispetto al messaggio che diamo; l’altro: sembra come se fossimo noi, questo mi preoccupa un po’, distratti rispetto a un tema – e magari non lo siamo – il Presidente ci dice che lui sta sul tavolo nazionale e io sono contento di questo, mi sento ipergarantito, ovviamente noi vogliamo dare il nostro contributo e vorremo, questo sta alla politica, valutare e non giudicare, noi non siamo in grado di giudicare nulla, ma fare alcune valutazioni ovviamente in un tempo dato per capire esattamente, come le avete fatte voi su di noi, per capire esattamente che risultati abbiamo portato a casa.
Il secondo, quindi l’idea che non ci sia il tavolo di trattativa, l’idea che in Basilicata, come dire, ha avuto un rinculo tremendo, e considerate che oggi la Basilicata non parla di petrolio, ne parla una delle persone più competenti che abbiamo in Basilicata, che sta ascoltando e che è Maurizio Bolognetti; qualche anno fa di petrolio ne parlavano tutti, e io ricordo le grandi discussioni, il cane a tre teste che nasceva in adiacenza del pozzo di (incomprensibile) di Montemurro, lo ricorderete pure voi; ricordo perfettamente che cosa ha significato per la Basilicata la moria di pesci nel Pertusillo, io ricordo le battaglie con la professoressa Colella quando sosteneva che lì c’era il greggio e sostanzialmente la moria dei pesci, mi sembra di ricordare, fosse legata a questo, noi arrivammo al punto di fare, Presidente Bardi, l’autopsia alle carcasse dei pesci morti, l’autopsia, quando dimostrammo che anche l’autopsia fatta con l’Istituto Superiore di Sanità e via dicendo non denunciava questa presenza, qualcheduno parla oggi della moria dei pesci, qualcheduno parla dell’altra moria di pesci avuta in un altro invaso, il Basentello, che non c’entrava nulla esattamente con l’inquinamento. Ora, per dire che c’è oggi un’attenzione che, e utilizzo questo termine per chiudere, un’attenzione un po’ più decaduta, che mi preoccupa molto; la seconda questione che pure mi preoccupa, Presidente Bardi, è che delle questioni di cui abbiamo parlato, e per formulare al meglio una proposta sul dopo carbone, sul dopo fondi fossili, chiedo scusa, per formulare una proposta sulle ricadute occupazionali e di ricchezza, di miglioramento della qualità della vita perché poi non è tutto PIL, non è tutto numerino per intenderci, abbiamo assunto 3.000 nel Centro Oli, perché tanti sono i dipendenti oggi, sono circa 3.000 tra diretti e indiretti, abbiamo risolto il problema? No, assolutamente no. Ma se noi andiamo a recuperare lo studio fatto sulla chimica verde può essere che la chimica verde sia un’opportunità, può essere, io non sto dicendo che deve essere, può essere che il fondo per le nuove generazioni che richiama molto il fondo sovrano sia un’opportunità da inserire nel merito, può essere, e in punta di piedi dico: possiamo utilizzare questo metodo e questo metro per arrivare a questo ragionamento? Io penso di sì, le mie due preoccupazioni sono queste.
Allora, se la premessa è valida, approfondiamo, ragioniamo, l’apertura politica indiscutibile che fa il Presidente Bardi, smina il dibattito che aveva preso una piega oggettivamente non proprio costruttiva o positiva, e che rischiava di rimbalzare nell’opinione pubblica deflagrando in maniera scomposta, io penso, la voglio recuperare e responsabilmente dire: noi sul merito come gruppo di Minoranza ci stiamo, al di là ovviamente del pensiero di merito che ognuno può avere, e proviamo a dire, chiudo, anche sui 300 pozzi inefficaci, inattivi e improduttivi che ci sono in Basilicata, era un tema che dovevamo porci anche noi, e che ci eravamo posti anche noi in una discussione con Eni, avevamo un contratto in essere con Eni e non potevamo assolutamente modificarlo in itinere, e pensavamo di poter presentare, tra virgolette, un conto anche su questo a Eni, governando anche questa legislatura e pensavamo di farlo in occasione della scadenza della concessione, mi sembra lecito, normale, legittimo e logico, come avreste fatto anche voi. A questo punto mica ci sottraiamo, ce ne sono 100 tra produttivi e ancora attivi, come noi affrontiamo questo tema? Come vedete, il petrolio ha un miliardo di sfaccettature, e nel chiudere dico: io vorrei recuperare un po’ più di entusiasmo, che negli ultimi tempi, Presidente Bardi, devo dire la verità, ho un po’ perduto, e io sono uno che notoriamente passa per essere un passionario, perché mi piacerebbe mantenere un po’ più alto il livello della discussione e del confronto, meno prove muscolari perché non ci servono, un po’ più di raccordo.
Fra un po’ noi la Basilicata rischiamo di perderla se noi non ci mettiamo un po’ a ragionare per il bene della Basilicata. Allora, almeno sulle grandi questioni. Poi ci sarà un tempo in cui ci confronteremo, e magari non sarà il sottoscritto a doversi confrontare, vivaddio, ci saranno altre persone, e quando si confronteranno, come dire, porranno ai cittadini le carte ed i cittadini valuteranno in piena democrazia. Ma intanto, se noi oggi facciamo il confronto con il PIL rispetto a qualche anno fa, rischiamo di avere qualche brutta sorpresa, e non solo in Basilicata. E quando tra un anno saranno trascorsi, e ho chiuso, un anno e sette mesi, avremo un indice di spopolamento pari a quello che abbiamo registrato 2 anni fa, noi ci rendiamo conto che non siamo riusciti a risolvere il problema dello spopolamento, Tommaso, e allora anche noi siamo rei di avere detto ai cittadini vorremmo risolvere questo problema, e non l’avremo fatto, sapendo che non potremo farlo, probabilmente. Allora, come invertiamo, con quali misure anticicliche ci mettiamo a lavorare per cucire un vestito migliore per la Basilicata? L’approccio del Presidente Bardi mi sembra che è un viatico giusto, che io voglio accogliere con grande favore, sperando che si possa spalmare identicamente sui grandi temi che riguarderanno nelle prossime ore, di cui io per alcuni versi ho anche informato il Presidente Bardi, e che occuperanno la scena politica, il nostro dibattito nelle prossime settimane.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 18 del 27/11/2019
Argomento : RENDICONTO PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2018 DELL’ALSIA APPROVATO CON D.G.R. N. 767 DEL 30 OTTOBRE 2019
PITTELLA
Per chiedere, signor Presidente, per consiglio al signor Presidente della Giunta se è possibile avere una comunicazione non in questa occasione, ma nella prossima magari anche un po' più ravvicinata da parte dell’Assessore Leone su quanto sta accadendo al San Carlo, solo ed esclusivamente per avere contezza perché lei si ricorderà il Consiglio Regionale dedicato anche ad una proposta di legge poi bocciata e delle rassicurazioni che nella settimana successiva a quel Consiglio ci furono date sempre qui in aula dalla sua persona, anche a seguito di incontri sindacali, mi sembra che le cose non stiano andando in quella direzione e siamo un tantino preoccupati anche alla luce di una nota che mi è pervenuta da parte degli uffici del competente dipartimento circa la rimodulazione del tetto relativo al fabbisogno del personale e all’erogazione delle risorse, conoscendo, diciamo così, anche la tecnicalità che vige in questi casi e su queste tematiche mi faceva piacere, penso che sia piacere e dovere nello stesso tempo da parte di tutti, avere nella prossima occasione, non necessariamente adesso, sperando che la prossima occasione sia anche così foriera di una sua comunicazione positiva per cui il problema si è risolto.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 18 del 27/11/2019
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 23/2019 “PRIMA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE 2019/2021” DGR N. 823 DEL 12 NOVEMBRE 2019
PITTELLA
Grazie, signor Presidente. Solo per chi ci segue, è evidente che il governo regionale trova, recupera le sue disponibilità, una somma e deve decidere come destinare questa somma. Ovviamente il governo regionale assume, come è giusto che sia, una decisione e prova a... come dire... distribuire, a immaginare una parte di queste somme per una serie di interventi, tutti legittimi, così come legittimi sarebbero altri interventi, per cui una valutazione di merito sulle scelte compiute io immagino la si possa fare soltanto a distanza e non oggi, e io non mi avventuro nel farla. Mi permetto però di dire – o di sottoporvi – due considerazioni velocissime, le stesse che ho fatto in Commissione, la prima: alla mia domanda un ottimo funzionario della Regione Basilicata, la dottoressa Campa, risponde, la domanda è: “La manovra è in linea con i dettati dalla Corte dei Conti, avendo noi fatto nel passato un percorso che ci ha visto protagonisti non sempre in positivo dalla non parifica alla parifica condizione per mettere in riequilibrio il bilancio e in pulito il bilancio, un’operazione piuttosto difficile che il governo precedente ha fatto e che il governo attuale deve continuare ad ultimare, mi sembra che stia nelle cose”, alla domanda la risposta è: “Sì”, e io sono contento di questo perché per molti mesi ci siamo, come dire, arrampicati o avvitati intorno ad una polemica che non sempre diciamo..., che ci ha visto a volte spesso contrapposti, ma al di là di questo ha generato comunque una grande confusione, la grande confusione è che l’eredità pesante, io spesso ho ascoltato diciamo così, il lascito pesante della precedente Amministrazione. E quindi il primo punto, mi sembra che abbiamo fatto un passo in avanti, anche nel senso della chiarezza rispetto a quanto abbiamo determinato.
La seconda è una domanda che avevo posto al Direttore Tripaldi e alla dottoressa Campa: “L’ultima rata Eni è giunta nelle casse della Regione?” è una domanda perché io non conosco la risposta, ci fu l’impegno a comunicarcelo in Consiglio regionale, se riusciamo a recuperare questa notizia è utile, ma per una serie di considerazioni che possono star dentro l’argomento ma anche oltre l’argomento; e la terza: “A fronte delle scelte compiute, qual è, Tommaso, lo stato di salute del bilancio?”, io voglio..., mi permetto di fare una domanda alla quale comprendo perfettamente bene che è difficile dare una risposta, io potrei anche azzardarla, però mi sento di porla, perché? Perché quando noi ragioniamo su 23 milioni di euro da distribuire, per capirci, da impegnare, “distribuire” è un termine sbagliato, da impegnare, e diciamo 5 per il TPR – faccio un esempio – 2 per lo sport, 3 possono essere per la Sanità o 4 per un’altra cosa, e dall’altro lato potremmo avere altri Consiglieri che dicono: “No, mi farebbe piacere che ne fossero 10 per la Viabilità, Assessore, o 15 per...”, vorremmo un pozzo di San Patrizio perché vorremmo fare tutto; è evidente che non è questo braccio di ferro che ci aiuta, ci mancherebbe, ma è la visione complessiva dello stato di salute del bilanci che ci consente di dire oggi: “Abbiamo preso 23 milioni di euro, siamo in linea con la Corte dei Conti”, ce l’ha ricordato in qualche intervento piuttosto severo la Consigliera Sileo, dopodiché abbiamo messo in ordine ulteriormente le casse di questa Regione, non sappiamo ancora Eni che cosa ha fatto perché doveva darci delle risorse che sono importanti e non sono poche, sarebbe utile saperlo più complessivamente, dato che ci accingiamo a votare un provvedimento sul TPR, per come formulato con una copertura parziale, e tutta una serie di altre cose, qual è lo stato di salute del bilancio regionale?



Intervento PITTELLA resoconto nr. 18 del 27/11/2019
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 23/2019 “PRIMA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE 2019/2021” DGR N. 823 DEL 12 NOVEMBRE 2019
PITTELLA
Per essere posto in votazione e perché ha passato il vaglio di legittimità. Per cui immagino che.., anzi, sono certo che gli uffici avranno valutato, Consigliera Sileo, la legittimità della proposta, proprio alla luce della Legge a cui faceva riferimento Braia. È evidente che sarebbe opportuno, lo dico per il futuro, ben venga la scelta del Governo Regionale, sarebbe opportuno, prima di avventurarci in un'operazione come questa, magari regolamentare anche in base ad una programmazione un po' più specifica e di settore materia del genere, perché domani ce lo chiederanno esattamente tutti i Comuni della Regione, o potrebbero chiedercelo. Promozione contiene tutto e il contrario di tutto, però ci sta bene. Possiamo chiedere al Governo regionale la rendicontazione di ottenere il progetto da parte del Comune di Potenza e la rendicontazione a valle dell'utilizzo? È ufficiale ed è formale? Presidente Cicala, cortesemente, possiamo, ed è sotto registrazione, chiedere al Comune di Potenza, ben venga l'indicazione, ben venga il contributo, legittimità dò per scontato che è legittimo alla luce della Legge a cui ha fatto riferimento Braia, solo per…, guardo ovviamente all'indirizzo del Direttore e del Dirigente. E poi aggiungo: chiediamo che il Comune di Potenza ci faccia pervenire alla luce di questo contributo ricevuto il programma con cui intende spendere, che intende coprire economicamente con questo contributo e anche la rendicontazione del contributo a valle della spesa.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 18 del 27/11/2019
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 23/2019 “PRIMA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE 2019/2021” DGR N. 823 DEL 12 NOVEMBRE 2019
PITTELLA
Mi piace disturbare, Presidente, lei e l’aula... non ha bisogno che per avere la rendicontazione delle risorse che in questi 5 anni –passati ovviamente – la Regione ha speso per Matera... non deve chiederla a noi ovviamente, Presidente Bardi, lei ha le chiavi degli atti, per cui problemi non ne ha per poter consegnare a tutti la rendicontazione. A me interessa una parola del Presidente del Consiglio e del Presidente della Giunta, se è possibile avere il programma, sono d’accordo alla spesa, sono d’accordo che il Comune di Potenza, città di servizi avanzati, possa bla, bla, bla, può fare un programma e un progetto che valga 250.000 euro e può rendicontarlo? Penso che sia una richiesta legittima, se poi ritenete di no...



Intervento PITTELLA resoconto nr. 18 del 27/11/2019
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 23/2019 “PRIMA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE 2019/2021” DGR N. 823 DEL 12 NOVEMBRE 2019
PITTELLA
Chiederei se fosse possibile di anticipare le comunicazioni del Presidente Bardi sulla Total, io devo chiedere scusa ai Consiglieri colleghi, al Presidente Cicala e al Presidente Bardi, ma per ragioni di salute devo per forza abbandonare l’aula adesso e non posso ascoltare le comunicazione e soprattutto non posso partecipare ad un minimo di dibattito che credo meriti un documento importante come questo, io l’ho letto e vorrei ovviamente partecipare, dopo le comunicazioni ovviamente la Maggioranza farà le valutazioni che vorrà, mi farebbe piacere che lei assumesse diciamo o esprimesse, come dire, la disponibilità insieme alla Maggioranza ad affrontare il dibattito sul merito nella prossima seduta, mi sembra che sia, come dire, una richiesta ragionevole alla pari come il Presidente Cicala, chiederei all’Assessore Merra se al di là dell’atto in discussione e delle valutazioni che farà la Maggioranza, ma su più ampio tema delle infrastrutture e del TPL potessimo immaginare un dibattito in Consiglio Regionale che mi sembra una cosa piuttosto importante, a prescindere dalle valutazioni che voi farete sull’atto in sé, se procederete alla votazione, eccetera, eccetera.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 19 del 03/12/2019
Argomento : RICHIESTA DEL CONSIGLIERE PITTELLA DI DISCUTERE SUL TEMA RELATIVO AI PRECARI DEL SAN CARLO E SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE BARDI SULL’ACCORDO TOTAL
PITTELLA
Grazie, Presidente, però forse c’è stata una dimenticanza, durante il Consiglio precedente io ho posto due temi all’indirizzo del Consiglio e della Presidenza, sia del Consiglio che della Giunta, il primo è un tema relativo ai precari del San Carlo, tanto che l’Assessore stava rispondendo seduta stante e lo stesso Bardi disse: “No, riflettici un attimo, nel senso valuta bene la risposta che devi dare nel prossimo Consiglio”, e l’altra questione era relativa alle comunicazioni del Presidente Bardi sull’accordo Total, io dovetti lasciare il Consiglio e chiesi ai colleghi e al Presidente Bardi se nel caso di discussione se fosse stato possibile calendarizzare come secondo punto in apertura di questa seduta l’eventuale discussione, io non ho visto sull’Ordine del Giorno né il primo punto, né il secondo, ma poco importa, non è l’aspetto formale, comprendo che non c’è il Presidente e il tema della Total non si può affrontare, è anche vero che domani sera alle 17:00 siamo stati tutti invitati a Corleto ad una manifestazione di presentazione dell’intesa, sarebbe stato utile, come dire, approfondire, lo faremo in un secondo momento, non succede nulla, non accade nulla, ma il tema dei precari essendo l’Assessore Leone qui e avendone discusso francamente mi sembra doveroso e rispettoso e per la situazione e per i soggetti e per le forze sindacali e per noi e noi siamo qui anche per affrontare, soprattutto per affrontare questi temi.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 19 del 03/12/2019
Argomento : RICHIESTA DEL CONSIGLIERE PITTELLA DI DISCUTERE SUL TEMA RELATIVO AI PRECARI DEL SAN CARLO E SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE BARDI SULL’ACCORDO TOTAL
PITTELLA
Sì, per fare una proposta. Io chiedo che vengo calendarizzato questo punto sulla sanità, sui precari per martedì prossimo, per la settimana prossima, e chiedo alla maggioranza di esprimersi su questo argomento. Ovviamente con tutte le considerazioni che, attraverso, insomma, la registrazione che c’è stata degli interventi, sono state fatte fin qui, e vengono riportate ovviamente al Presidente ed all’Assessore.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 19 del 03/12/2019
Argomento : RICHIESTA DEL CONSIGLIERE PITTELLA DI DISCUTERE SUL TEMA RELATIVO AI PRECARI DEL SAN CARLO E SULLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE BARDI SULL’ACCORDO TOTAL
PITTELLA
Le due cose, Consigliere Coviello, non sono alternative, l’Ordine del Giorno, diciamo così, senza punto diventa complicato, possiamo farlo nel prossimo Consiglio apposito su questo argomento, lo possiamo fare. Preciso l’Ordine del Giorno sarebbe indirizzato al Ministro della Sanità per risolvere con norma, se capisco bene, il tema degli ultra 36 mesi, è così? Giusto, bene. Io torno a dire perché echeggia sempre questa parola splendida della legittimità a caratteri cubitali, è così, spesso la sento come se ci fosse..., io non ho parlato di Coviello, non ho parlato di nessuno, e chi invece ha caratteri cubitali l’illegittimità, ci sono i marchi nella vita e ognuno se li deve portare con molta dignità, io me lo porto con grande dignità e do battaglia, tranquillo.
(fuori microfono)
Assolutamente, io continuo a dire che si può fare l’Ordine del Giorno, che il Ministro e il Governo Nazionale può fare qualsiasi norma e noi saremmo felicissimi che la facesse e noi pronti a sensibilizzare, continuo a dire che anche per gli ultra 36 mesi c’è non una norma, ma una procedura legittima, a caratteri ultra cubitali, che si può mettere in campo. Detto questo se con l’aiuto dei Sindacati vogliamo seguirla bene, se non la si vuole seguire o anche verificare io non posso far nulla, la Maggioranza siete voi e diteci esattamente se la volete verificare oppure no.
Seconda questione, la Conferenza dei Capigruppo è un atto formale, siamo tutti qui, si può fare martedì prossimo un Consiglio Regionale su questo tema che è importante e che non riguarda soltanto sicuramente le persone che fino a fine dicembre lavorano e coloro i quali invece non lavorano proprio perché sono gli ultra 36 mesi, ma perché dietro questo disguido, dietro questo problema ce ne sono altri di problemi che noi abbiamo intenzione di affrontare e vorrei farlo insieme all’Assessore, il tema economico del fabbisogno, dell’inquadramento, della prospettiva del futuro di importanti nosocomi come il più importante che è quello del San Carlo? Penso di sì, oppure vi lascia indifferente, quello assolutamente no, quello che sta accadendo, se poi siete tranquilli e contenti e sereni che tutto sta andando bene alziamo le mani e tutto sta andando bene, io penso di no e vorrei anche contribuire nel cercare, come dire, di offrire uno spunto, uno stimolo alla soluzione di alcuni problemi, se fosse possibile, io vi chiedo formalmente ci possiamo riconvocare? È una richiesta così complicata?



Intervento PITTELLA resoconto nr. 20 del 09/12/2019
Argomento : COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA IN ORDINE ALLA SITUAZIONE DEI PRECARI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO DI POTENZA
PITTELLA
In premessa, Assessore Leone, mi verrebbe da dire che a differenza diciamo delle esperienze trascorse a parti invertite, mi sembra che le Minoranze stiano avendo un comportamento il più possibile responsabile e provano a discutere nella sede più idonea e più opportuna che è il Consiglio regionale, oltre le Commissioni ovviamente, gli argomenti più spinosi che riguardano la vita democratica di questa nostra regione. Inoltre mi verrebbe da dire, senza alcuna polemica, lo dico alla Maggioranza, che se siete contenti così per come le cose vanno, noi facciamo fatica a prenderne atto e proveremo, come dire, nel concreto a dare quel supporto necessario perché alcune cose almeno possano migliorare, e ad alcuni problemi si possano dare soluzioni. Io penso che l’autoincensamento non serva e penso invece che l’auspicato, lo dice il Presidente Bardi, l’auspicato desiderio di collaborazione, di condivisione sia da ribadire a piè sospinto in ogni istante del nostro impegno istituzionale, e anche in questo caso non serve far registrare una sorta di conflitto tra le parti, perché il conflitto non è tra noi, il conflitto si instaura nel momento in cui diecine di persone ricevono la lettera di licenziamento, e si instaura quando viene meno – lo dico, Dina, in punta di piedi per un atto ovviamente di rispetto, di cordialità e di cortesia tra colleghi – quando non c’è programmazione e non si previene, perché la Maggioranza non mette le pezze, a meno di fatti improvvisi, la Maggioranza programma e previene, questo è il compito, e il compito del Consiglio regionale è quello di accompagnare la programmazione, provare a correggerla, questo è il nostro ruolo, e provare a prevenire, non a caso 2 mesi fa abbiamo lanciato il grido d’allarme, a vostro dire è stata una sorta di azione strumentale; io non lo so se è stata un’azione strumentale, volete giudicarla così, fate, non vi diciamo nulla, io penso invece che abbiamo fatto bene a sollevare il problema, ed è il problema – lo dico al Capogruppo della Lega Coviello che parlerà dopo – è un po’ più articolato della semplice lettera di licenziamento perché in questi 8 mesi il San Carlo ha fatto registrare, lo ha detto la Sileo, non l’ha detto Pittella o un membro, un Consigliere di Minoranza, ha fatto registrare una serie di difficoltà e di criticità che hanno avuto anche una risonanza nazionale piuttosto grave, piuttosto importante per la tenuta del sistema sanitario regionale, ignorarlo o addebitare ad altri, diciamo così, responsabilità è il gioco delle tre carte che non funziona dopo 8 mesi, non funziona nemmeno dopo un mese figuriamoci dopo 8 perché non si è mai registrata una situazione del genere nel passato, mai e non venite a dirmi che il fabbisogno del personale è un atto sì autonomo delle aziende sanitarie, ma discende da precise indicazioni e direttive di cornice che la programmazione regionale deve mettere in campo, non sono mica l’isola di San Marino le aziende sanitarie e il Governo Regionale sui Direttori Generali a fronte di un contratto che prevede il raggiungimento di risultati ha il potere di decidere se fa continuare un’azione amministrativa o di farla sospendere perché ha il potere di verifica e quando viene meno questo, attenzione, io posso arrampicarmi sugli specchi e dire “L’Assessore Leone ha dato dimostrazione di aver trovato i soldi”, i soldi non dovevano mancare, Dina, perché quella è spesa consolidata, sì, e sarebbe stato opportuno non a caso io ho invitato il Presidente Cicala a riferire all’Assessore e anche il Consigliere Capogruppo Coviello a riferire all’Assessore di venire qui in Consiglio parlandoci esattamente del perché mancano 400.000 euro su una spesa consolidata da qualche anno.
(fuori microfono)
No, le nuove assunzioni, chiedo scusa, le nuove assunzioni hanno trasformato il tempo determinato in tempo indeterminato, parla con una persona, Assessore, che è molto umile, l’ultima persona del mondo, ci mancherebbe, ma credo che le può dare lezione su tutta una serie di questioni, mi perdoni, per presunzione glielo dico, per presunzione, va bene? Ed io non sono un presuntuoso e lo sa, io la invito cortesemente a parlare con cognizione, adesso glielo dimostro, certo che glielo dimostro. Aggiungo, noi abbiamo oggi in discussione due questioni, la prima è la questione dei precari, nella questione dei precari ci sono due fattispecie, coloro i quali non hanno terminato 36 mesi e l’Assessore ci dice insieme ai Sindacati dopo 2 mesi di battaglia e dopo che hanno ricevuto una lettera di licenziamento, quindi il terrore nell’opinione pubblica e nei pazienti oltre che nei dipendenti, sarete prima prorogati fino al 31 dicembre, questi sono i soldi, poi oggi registriamo, volevo vedere se l’Assessore faceva una cosa diversa, proroghiamo il contratto a coloro i quali non hanno raggiunto i 36 mesi, fino a quando? In base a quale programmazione? Fino a che raggiungono i 36 mesi? Dunque, se mancano 3 mesi che si fa? Mi volete spiegare, mi volete dire e convincere che i concorsi, cosa sacrosanta, li farete e li svolgerete in 3 mesi? Qual è la programmazione? Io voglio sapere queste cose, Assessore, e lei non ce le viene a dire, per la centesima volta non ce le viene a dire, questo è il tema, non ce le viene a dire, ciò che ha detto nel suo intervento se lo risenta, per favore, è esattamente il nulla, il nulla. C’è la seconda questione che è quella degli ultra 36 mesi, a nulla è valsa l’ipotesi di fare legge regionale, ci avete risposto “Noi le cose che possono essere illegittime o che possono essere impugnate non le facciamo”, ed io sto provando a spiegarvi e a dirvi, attenzione che quando voi non avrete il personale per far funzionare i reparti e si creerà un disagio drammatico per i pazienti con il collasso di prestazioni essenziali io non lo so quale piatto della bilancia vale di più, una possibile impugnativa da parte del Governo Nazionale, ma che salva i cittadini ricoverati o gli utenti potenziali e anche il personale fino a concorso oppure l’altra, io non lo so e dato che non ci è dato sapere qual è il numero esatto del fabbisogno a fronte del tetto di disponibilità economica perché nel comunicato che io ho letto ci dite “Si procede alla stagione dei concorsi”, ce l’avete detto anche 8 mesi fa, benissimo, siamo d’accordo, faremo tutte le assunzioni, un cavolo perché non le potete fare perché avete un tetto di spesa economico che non potete superare e voi lo sapete, per cui voi dovete decidere nel 2019 che cosa assumete, nel 2020 chi assumete non come nome e cognome, come profilo professionale, chi nel 2021, chi nel 2022 atteso l’anno 2019 chiuso avete 3 anni di tempo per fare il fabbisogno e dire come coprite il fabbisogno, se lo conosciamo il fabbisogno, altrimenti perdiamo tempo e allora io continuo a dirvi attenzione perché la salute dei cittadini, il mantenimento delle funzioni dei reparti aperti, dei dipartimenti efficienti passa attraverso il sacrificio e il lavoro spesso improbo che queste persone fanno ed io rischierei anche un’eventuale impugnativa se il contrario, seguendo la sua strada, mette a rischio la tenuta dei reparti e la salute dei pazienti, questa è la mia opinione, voi la pensate diversamente, noi non siamo Maggioranza, avete vinto ed è giusto che governiate, cerchiamo noi di correggere il vostro percorso fin dove è possibile e sulla 161 mi verrebbe voglia di chiedere all’Assessore e la prego, Assessore, non mi risponda, ma l’attuale Governo Regionale la rispetta la 161? Ha chiesto quanti doppi turni ci sono? Ha chiesto? Allora di che cosa stiamo parlando?
PRESIDENTE (CICALA)
Chiedo scusa, chiedo al pubblico non è concesso applaudire, quindi seguite gentilmente senza interrompere il Consigliere, grazie.
PITTELLA
Se questo è la 161 noi la garantiamo? Non mi sembra che la garantiamo, ma capisco, e quando qualcheduno nella precedente Amministrazione o nel precedente Governo ci ha fatto rilevare questa cosa abbiamo provato a correre ai ripari per evitare, Assessore, di chiudere i reparti e di interrompere funzioni essenziali con una legge regionale di risolvere il problema e noi lo abbiamo risolto il problema, tanto da non determinare il collasso ed io invito i presenti a rifletterci.
Poi c’è un’altra questione che è collegata, vado a chiudere, è collegata ed è un fatto molto grave, Assessore, e parlo di legittimità, non da avvocato, per cui alzo le mani, lo faccio da medico, non so se dico una cosa diciamo che può essere emendata sul piano in punto di diritto, mettiamola così, da un lato non mi convince affatto la copertura degli ultimi 20 giorni di spesa per la proroga su spesa consolidata e mi chiedo perché tanto lo sapremo in Commissione ci sono state convenzioni esterne che hanno eroso, è una domanda che faccio ad alta voce, che hanno eroso il budget del San Carlo? C’è stata qualche spesa, come dire, non ritenuta prioritaria e il Governo Regionale ne ha il diretto controllo, per cui viene meno quello che noi riteniamo il fondo preordinato? E ancora oltre, chiudo, Presidente, oltre al tema della legittimità della nomina che io stesso in un Consiglio di qualche mese fa posi, vero? E dissi se ritenete, è così, ci sono le registrazioni, per l’amor della verità.
Se il Governo Regionale ritiene che sia illegittima quella nomina, la revochi subito, quella di Barrese. Il silenzio tombale. La seconda, ma lei, Assessore, che ha il dovere di controllare, lo sa che c'è un deficit di produzione del San Carlo tra il 2018 e il 2019 di svariati milioni di euro? Lei lo sa? Lei lo sa? È una domanda, Assessore. Lei lo sa? No, lei mi deve dire sì o no. Sì o no. Benissimo, mi risponderà dopo. Intanto le spiego io perché lei lo sa. Intanto glielo spiego io perché lei lo sa. Perché lei promuove, Assessore Cupparo, non lei, Assessore Leone. No, il 2018 il San Carlo chiude con 4 milioni di utile. Cupparo, questa volta mi dispiace, con tutta la fraterna amicizia, ma non se la potrà prendere con quel computo di gestione, mi dispiace, perché i numeri sono numeri. Benissimo. Lei fa una delibera, Assessore Leone, lei, infatti là era in perdita come anche un'altra Azienda Sanitaria, perché i numeri siamo in grado di leggerli tutti. Lei fa una delibera del 14 novembre 2019, è questa, difficile da leggere, difficilissima da leggere, immaginate da interpretare, nella quale, sostanzialmente, utilizza, seppur provvisoriamente, uno spostamento che sfora il 30% del finanziamento accordato aggiuntivo, va al 33% e penso che recuperi roba come 4/7 milioni di euro. Questa delibera, a mio giudizio, è una illegittimità spaventosa e vergognosa di suo, questa delibera, e rischia di sottrarre alle altre Aziende Sanitarie le risorse necessarie per poter coprire il fabbisogno e pareggiare il bilancio e penso all'Azienda Sanitaria della provincia di Potenza che ha un gap sulla spesa farmaceutica e protesica a prescrizione per la totalità da parte del CROB e del San Carlo. Se queste notizie che io vi dò, ed è la numero 848 del 14 novembre 2019, sono non interpretate, ma lette come la leggo io, mi rendo conto In quale condizione noi siamo e poi mi venite a fare a piè sospinto la morale sulla legittimità degli atti, rischiando di chiudere i reparti, di chiudere i servizi, di mandare a casa le persone, senza nemmeno uno sputo di programmazione, che sia uno sputo di programmazione. E allora io chiudo anticipando a nome sicuramente del Gruppo del PD e di Avanti Basilicata, ovviamente attendiamo anche il parere del Gruppo dei Cinque Stelle una risoluzione che vorremmo porre ai voti per chiedere, sostanzialmente, il mantenimento dell'attuale organico e per chiedere al Presidente della Giunta Regionale di valutare l'immediata rimozione o revoca del contratto al Direttore Barresi.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 20 del 09/12/2019
Argomento : COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA IN ORDINE ALLA SITUAZIONE DEI PRECARI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO DI POTENZA
PITTELLA
Molto velocemente, per dire tre cose, la prima... così facciamo anche in questo caso operazione verità, mettiamola così: prego formalmente l’Assessore Leone di portare in Consiglio, se vorrà, quando vorrà, quando riterrà, in tempi diciamo ragionevoli, l’elenco del fabbisogno del personale redatto e predisposto dalle aziende sanitarie durante il quinquennio precedente, e anche quanti concorsi in base al tetto di spesa sono stati fatti dal Governo precedente, così parliamo con cognizione di causa, perché altrimenti sembra per chi sente che qui si vuole inaugurare la stagione dei concorsi e noi siamo stati nel Biafra, anzi nel Sudan o nel Congo dove si costruiscono con i bambini di 5 anni i telefonini che noi utilizziamo. Non funziona così. Quindi Assessore, possiamo formalizzare questa cosa? Lei ha tutti gli atti, se cortesemente ce li fa avere uno per uno, lo dico perché sennò mi costringe a scriverle e dire: “Mi dia per favore tutti gli atti”, al prossimo Consiglio, appena c’ho le carte ve le sottopongo. O il Presidente Zullino, lo può fare il Presidente della Quarta Commissione.
Seconda questione: l’Assessore ha risposto, io ho compreso così, mi correggerà se sbaglio, e mi dice: “È vero, con questa delibera noi diamo più soldi al San Carlo”. Ovviamente se diamo più soldi al San Carlo, essendo un fondo unico, lo sottraiamo alle altre aziende sanitarie e agli altri territori, delle due l’una. Ma questo teoricamente potrebbe essere anche il meno, cosa grave a mio giudizio perché non risponde a un tema di legittimità, ma non perché me lo invento io, perché la massima quota in percentuale consentita di erogazione è il 30% su quanto assentito, se tu dai il 33% – 7 milioni di euro in più – compi una illegittimità; mi dirai: “Ma è transitorio perché aspettiamo la chiusura del bilancio”, vi dico già la risposta, mettiamola così, cosi facciamo prima. È transitorio? Bene, è un atto illegittimo lo stesso per quanto tu andrai ad aggiustarlo dopo, per capirci, per capirci. Ma la cosa più grave, e di cui immagino l’Assessore sarà preoccupato, è che c’è un crollo della produzione al San Carlo. Ragazzi, le sale operatorie sono state chiuse, non si produce, il San Carlo è un’azienda ospedaliera, è un DEA di secondo livello e guadagna sui DRG, come devo spiegarlo? Io non lo so, qualcuno mi aiuti a spiegare questa cosa, perché purtroppo funziona così. Mi ha risposto e io prendo atto, vi sta bene così? A noi non sta bene così e siamo preoccupati, voi non siete preoccupati? Amen.
Terza questione, poi chiudo: le 48 persone, mi arrivano notizie in punto di diritto, ecco perché, Tommaso, provo a stare con i fogli. Io adesso ve la devo dire questa dei 48.
(fuori microfono)
No, no, io, tu sai che non funziono... Molto raramente faccio qualche video, molto raramente. Mi sono anche un po’ scocciato, devo dire la verità. E dato che non credo che... Non mi interessa, però... Presidente, Cicala, è una cosa seria, me la deve consentire, abbia pazienza. Che cos’è, che cosa dice il Titolo Quinto, “Tipologie flessibili del rapporto di lavoro”, Capo Primo. “Lavoro a tempo determinato, contratto di lavoro a tempo determinato, secondo Comma. I contratti a termine hanno la durata massima di 36 mesi e tra un contratto e quello successivo è previsto un intervallo di almeno 10 giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata fino a 6 mesi, ovvero, almeno 20 giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata superiore a 6 mesi. Per il personale sanitario il relativo limite di durata massima dei contratti a tempo determinato, ivi compresi gli eventuali rinnovi, dovrà essere individuato dalla singola azienda o ente, in considerazione della necessità di garantire la costante erogazione dei servizi sanitari ed il rispetto dei livelli essenziali di assistenza, ed in conformità alle linee di indirizzo emanate dalle Regioni”. Sentite come chiude il secondo Comma: “Comunque, anche per tale personale, 36 mesi, la deroga alla durata massima non può superare 12 mesi”. Per cui, se c’è un personale che ha questa, si trova in questa circostanza, questo che non dice non è la Legge Pittella. Pittella non avrà più nulla da dire in questa regione. Non gli interessa più nulla. Io posso andare anche a casa, non me ne frega nulla, sono tornato a fare il medico. Una cosa non posso sopportare, è che si può giocare sulla dignità delle persone e sull’onestà intellettuale, come se da una parte c’è e dall’altra parte non c’è. Questo è il contratto collettivo, il Titolo secondo. Non mi credete, vi prego di scaricarlo. Se io dico cretinate, qualcheduno si alza, mi contesta le cretinate, io prendo atto come scolaretto e mi sto zitto. Per cui io penso che questa cosa si possa fare e non mi risulta che non si possa fare. ecco perché io torno ad invitarvi. Non devo fare nessuna illegittimità, c’è scritto qui, ve l’ho recitato.
L’ultimo punto, e chiudo. Io ho da presentare, Presidente Cicala, la risoluzione. La Maggioranza è libera di votarla. A me non interessa chi ha nominato un direttore. Io so soltanto, perché è capitato già sotto il mio governo, che quando qualcheduno non ha funzionato, Presidente della Regione, Pittella, ha detto stop. Se voi ritenete che il Direttore Generale, per quanto nominato in limine mortis, per quanto nominato dalla precedente Giunta, non mi interessa proprio, non mi interessa e non è un fatto personale. Credo che la situazione del San Carlo sia in brache di tela. Si dice così. In grande difficoltà. Mi preoccupa e penso che vi sia una responsabilità seria, drammaticamente seria. Mi dice lei, Presidente, quando posso presentare la risoluzione.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 20 del 09/12/2019
Argomento : COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA IN ORDINE ALLA SITUAZIONE DEI PRECARI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO DI POTENZA
PITTELLA
Presidente Cicala, viva Dio, siamo, Consigliere Bellettieri, con molta calma, siamo in democrazia. Noi proponiamo, lei se non è d’accordo boccerà.
BELLETTIERI
Non la riceviamo proprio.
PITTELLA
Se non è ricevibile, gli uffici ci diranno: “Non è ricevibile”, l’indicazione è...
BELLETTIERI
La riceviamo e non la votiamo.
PITTELLA
La riceverà e non la voterà, non è importa.... guardi, io la prendo col sorriso, non è importante perché questa cosa, diciamo così, non scalfisce, è come se fosse una battaglia personale, l’ha fatta prima di me qualchedun altro, io non amo speculare su queste cose e mi fermo. Mi permetto di dire, prima di leggere la risoluzione se ho la facoltà di leggerla e di presentarla: Assessore e Tommaso... l’arte degli avvocati si spinge a volte fino a difendere l’indifendibile, il terzo comma che diciamo segue al secondo sai perfettamente bene, mi permetto di darti del “tu” confidenzialmente, amichevolmente, che può stare tranquillamente nel recupero, nello sviluppo e nel recupero di una produttività che è in forte calo nel San Carlo. Nel momento in cui dovessimo registrare, Assessore lo dico veramente costruttivamente, la carenza di personale e per questo il determinarsi di soppressioni o riduzioni di servizi e problematicità, io penso che le condizioni per attivare quel comma lì ci siano, e comunque la responsabilità, io comprendo, è di chi governa.
Voglio dare una mano: può valutare, non le chiedo di dire per forza di sì, può valutare Assessore – lo dico ai Capigruppo di Maggioranza – un incontro presso il dipartimento con i sindacati e con le Minoranze e con i direttori amministrativi dell’azienda sanitaria per questo tema? Possiamo farlo insieme? È possibile?
(intervento svolto lontano dal microfono)
Già l’ha fatto, quindi non è possibile discutere, l’avete... su questa seconda parte, perché il tema di chi non ha i 36 mesi si porrà nel momento in cui compiranno i 36 mesi e qualche settimana, qualche 15 giorni, qualche mese e saremo punto e da capo.
(intervento svolto lontano dal microfono)
Ma lascia stare la norma, la norma c’è al Parlamento, non ci siamo né io e né te al Parlamento, non sappiamo, noi ci auguriamo che la norma venga approvata. Nelle more è un esercizio democratico, la tanta decantata collaborazione. Bene, io mi voglio sedere con te e con voi Capigruppo e avvocati di Maggioranza con l’Assessore, con i direttori amministrativi di tutte le aziende sanitarie, e con i sindacati, sarò sbeffeggiato perché mi direte tutti: “Pittella, stai dicendo cavolate, non è possibile, non si può fare”, prenderò atto e amen, e mi tranquillizzerò come si tranquillizzeranno anche gli altri, altrimenti mi sembra che non vi sia lo sforzo necessario per risolvere il problema, ed è una proposta che faccio per aiutare. Chiuso.
Se il Presidente mi consente di parlare ancora, io presento la risoluzione e mi auguro che il buon senso, oltre che il senso di responsabilità, prevalga anche in questa circostanza.
“Premesso che presso l’azienda ospedaliera San Carlo si vive orami da un anno una situazione di grande confusione amministrativa e di tensione permanente del management del personale, che lo stato di crisi del più grande ospedale della regione è sfociato negli ultimi mesi in problemi di ogni genere che hanno interessato i reparti più importanti del nosocomio, e in alcuni casi si è giusti alla vera e propria soppressione di servizi fondamentali per l’utenza; premesso che nel mese di agosto 2019 si arrivava persino alla chiusura temporanea dell’UTIN – Unità di Terapia Intensiva Neonatale – unica esistente nella regione; premesso che nello scorso mese di ottobre a seguito di un inopinato provvedimento del Direttore generale dell’ospedale si addiveniva ad una penuria di anestesisti in servizio e al conseguente rinvio di interventi chirurgici per la chiusura parziale delle sale operatorie con danni rilevantissimi per l’utenza; premesso che negli ultimi tempi sono divenute pressoché quotidiane le manifestazioni pubbliche di dissenso e di insofferenza verso le decisioni della direzione generale da parte del mondo politico sindacale ed associativo; premesso che nella passata estate vi è stata anche una espressione di stigma pubblico verso il management amministrativo e sanitario da parte del direttore del dipartimento dei reparti dell’azienda ospedaliera; premesso che in data 6 ottobre 2019 persino il Comune di Potenza teneva il Consiglio comunale presso l’auditorium del San Carlo per ribadire l’importanza fondamentale, lo stesso...”, questa fotocopia mi cancella una serie di...
(intervento svolto lontano dal microfono)
Allora no, vado avanti, “Premessa tutta una serie di cose”, che insomma potete immaginare sono tutte importanti, ovviamente, che cosa noi chiediamo sostanzia... ma non si legge perché mancano...
(intervento svolto lontano dal microfono)
“Condivide ed approva di invitare la Giunta regionale a risolvere immediatamente, ai sensi e per gli effetti dei commi 2 e 3 dell’art. 9 dello schema dei contratti di prestazione d’opera intellettuale per lo svolgimento delle funzioni di Direttore Generale dell’azienda ente del servizio sanitario regionale della Basilicata allegato alla suddetta DGR n.33/2018, il contratto stipulato con il dottor Barresi, ad interagire con il Governo nazionale e l’Università della Basilicata per aumentare le risorse finanziare ed umane destinate al sistema sanitario regionale ponendosi i traguardi di sviluppo e di crescita nelle cure e nelle ricerche, come ad esempio l’istituzione della facoltà di Medicina”.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 20 del 09/12/2019
Argomento : COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA IN ORDINE ALLA SITUAZIONE DEI PRECARI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO DI POTENZA
PITTELLA
Presidente Cicala, per dichiarazione di voto. Io non volevo replicare oltremodo perché il dibattito mi sembra che sia stato abbastanza esauriente, io... non so che cosa dire alla Maggioranza, devo dire la verità, mi sembra che non vi sia alcuna volontà di rifletterci sopra, non solo sul... come dire, sull’iniziativa politica e sul merito che ha, come dire, ci ha condotto sostanzialmente a presentare una risoluzione in questo senso e a dibattere su un tema che è quello dei precari. Non una parola sul disavanzo economico, non una parola sul deficit conclamato di oggi, non una parola sulla delibera a cui ho fatto riferimento, posso allungare, diciamo così, la declinazione del rosario, io francamente un po’ mi meraviglio. Uno slogan però: noi siamo per la politica del cambiamento, Barresi l’ha nominato la Giunta Franconi per cui la responsabilità di fatto è di chi c’è stato. Mi sembra che non funzioni così, è durata per un po’ di mesi questa storia, avete avuto anche ragione, Cariello, per alcuni fatti e avete avuto anche molti torti per altri.
Ora, il tempo ce lo dirà, ma in questo momento non c’è da tirare una somma e andare al voto per dire chi prende più voti e chi ne prende di meno, né questa cosa mi interessa, l’ho già detto prima, sto soltanto provano costruttivamente a dare una mano – e stiamo provando a fare questo – denunciando alcune cose che sono oggettivamente gravi e che la stessa Maggioranza ha denunciato, punto. Poi io ho chiesto all’Assessore Leone: “Cortesemente”, è ovvio che l’Assessore si fa le riunioni con la sua Maggioranza, ma io non mi sono mai tirato indietro quando ho dovuto fare le riunioni con le Minoranze, mai, se io chiedo: “Potete riunire le Minoranze allo stesso tavolo con l’Assessore Leone e con la Maggioranza, e anche con i direttori amministrativi e i capi del personale delle aziende perché sono loro che sono detentori di una materia delicata, oltre ai sindacati ovviamente?”, non una risposta, passa tutto inosservato, la risposta è: “Noi siamo per il cambiamento”, okay, abbiamo capito, voi siete per il cambiamento e vi porterò in Consiglio la prossima volta, domani riceverà una nota, Assessore, in cui le chiedo tutto il fabbisogno che le aziende sanitarie e la Giunta regionale Pittella ha chiesto... ha fatto, le chiederò quanti concorsi sono stati fatti e quanti assunti sono stati messi... realizzati, poi le chiederò ance qual è il tetto di spesa per le annualità, così Cariello io gliela metto davanti, poi al cittadino passerà pure lo spot “noi siamo per il cambiamento”, ma nella sua coscienza dovrà una volta per tutte, cito lei per citare tutti, leggersi quelle carte così uno almeno sa dentro di sé, non penso all’intendenza, l’intendenza in questa fase non ragiona, parla con la pancia e c’è chi sa parlare meglio di me alla pancia dei cittadini, io non ci riesco. Sto sul pezzo.
Quando da qui a qualche mese rischieremo, io dico “rischieremo” perché non è detto – e non me lo auguro, Assessore Leone – che qualche reparto e qualche funzione verrà meno, Dina, li problema io te lo ribalterò e non mi si potrà dire: “Ma la colpa è di chi praticamente ha nominato...”, perché non funziona; e quando lei da Matera mi verrà a dire: “Ma l’azienda sanitaria di Matera per i suoi ospedali avrà meno riparto”, e anche il 5% è stato per intero assorbito dal San Carlo, lei non dovrà lamentarsi con la precedente Giunta, dovrà lamentarsi con chi l’ha fatto, cioè con i suoi amici, punto. E allora io torno a dire: la risoluzione sul piano politico ha un senso, voi la boccerete, lo preventivavo, punto, amen, andiamo avanti, mettiamo un punto sulla questione, vedremo che cosa accadrà. Il tema rimane ancora in piedi, dice bene Giorgetti, a meno che non vi sia proprio un (incomprensibile), per capirci. Io penso che un incontro collegiale, per chiarirci sul piano giuridico la questione, forse ci vuole. Non volete farlo? Prenderò atto che non volete fare l’incontro nemmeno per chiarirci la questione sugli ultra 36 mesi.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE ZULLINO E ALTRI SU VENOSA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA PER L’ANNO 2021”
PITTELLA
Inizialmente no perché avevo da presentare un’altra mozione, ma lo faccio dopo. Ho soltanto bisogno di chiedere, perché io ho firmato, ho letto anche il dibattito sul giornale eccetera, se può il Consigliere Zullino richiamare un attimo il dispositivo? Perché... della mozione.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : ZULLINO
PITTELLA
Io proverei se il Consigliere Braia e i colleghi Consiglieri prestano un po' di attenzione a mediare le posizioni perché ci sono due ragioni in campo, l’una è comprendere come noi sosteniamo Venosa in questa corsa ed io aggiungerei perciò ho chiesto di leggere il dispositivo come sostenere Venosa anche se non dovesse raggiungere l’obbiettivo alla pari di come facemmo all’epoca con Matera dichiarando e deliberando il sostegno anche il Presidente Bardi se non avessimo raggiunto l’obbiettivo, anche quantificando le risorse, facemmo un’operazione coraggiosa, poi andò bene, riuscimmo a cogliere l’obbiettivo e abbiamo fatto la nostra parte. Stessa cosa direi proviamo a capire insieme col Governo Regionale e la Maggioranza innanzitutto come sosteniamo anche la prosecuzione post 2020 di Matera, non ci sono guerre di religioni, abbiamo un interesse comune. Intanto c’è un’operatività vista la ristrettezza dei tempi che secondo me di cui dobbiamo tener conto e forse dovremmo mettere in condizioni il Governo Regionale di fare gli adempimenti veloci immediati, potremmo votare la mozione senza discuterla per intenderci perché il dispositivo mi sembra che ci vede tutti d’accordo e chiedere l’impegno del Presidente Bardi che venga qui in Consiglio la prossima volta, possiamo calendarizzare con una comunicazione che tenga dentro tanto l’espressione di volontà su Matera futura prospettica tanto, diciamo così, nel raccontarci quali sono e quali saranno i capi saldi su cui si muoverà il progetto a sostegno di Venosa, mi sembra che entrambe le cose meritino una discussione e un approfondimento, lo possiamo fare consentendo di andare avanti perché sarebbe, diciamo così, maturo da parte nostra responsabile farlo e nello stesso tempo però cogliere l’occasione per fare un punto di sintesi su quello che è accaduto su Matera, vedere e capire con che risorse e con quali idee organizzative, possiamo provare a pensare, come dire, di raggiungere obbiettivi e traguardi anche oltre il 2020 per la stessa Matera ed identica cosa immaginerei per Venosa, se siete d’accordo teniamo insieme le due cose e possiamo procedere.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE PITTELLA RELATIVA ALL'EVENTO ATMOSFERICO CHE HA COLPITO LAURIA IL 13 DICEMBRE 2019
PITTELLA
Vorrei presentare questa mozione relativa all'evento atmosferico che ha colpito Lauria il 13 dicembre 2019. Vado direttamente alla conclusione perché è un evento che ha, penso, scosso tutti e ha visto anche partecipi l'intero Consiglio Regionale, nessuno escluso, e colgo l'occasione a nome mio personale, ma anche a nome degli altri genitori, di una comunità che ha patito non poco l'occasione per ringraziare per un atteggiamento di grande vicinanza e di grande solidarietà. La mozione è evidente che ricalca un po’, Assessore Merra, quanto discusso al tavolo in Prefettura su proposta del Sindaco di Lauria. C'è una richiesta di stato di calamità e c'è una richiesta più complessiva per comprendere da parte della cittadinanza del Comune per capire esattamente la Regione, sia sullo stato di calamità, ma più in generale rispetto a quanto è accaduto a 360°, cosa ritiene di voler fare, atteso anche i precedenti che ci sono stati, diciamo così, in Basilicata, che hanno caratterizzato anche l'azione, Assessore, del precedente Governo regionale, penso a Lavello, quando accadde lo scoppio di una bombola, lei si ricorderà. Ricordo Vico Piave Matera e, insomma, tutta una serie di altre cose. Essendo quanto è caduto, come dire, non ascrivibile a quei fenomeni che quotidianamente possono, diciamo così, occupare il nostro spazio, ma sicuramente una cosa straordinaria, è lecito porre il tema da parte mia, come della comunità, comprendere fin dove ci si può spingere, non sol nella richiesta e nella giusta interlocuzione col Governo Nazionale, perché mi sembra che il vento che ha colpito e ha determinato quella vicenda, al netto delle indagini in corso, per le quali dobbiamo prestare attenzione e rispetto nell’assunta autonomia, ma è altrettanto vero che il danno si è compiuto e quel danno ha determinato innanzitutto la perdita di una vita umana giovanissima e ha determinato l'interruzione di attività produttive e di erogazione di servizi con un danno piuttosto significativo. Tutto questo serve a dire..., c'è una mozione che si presenta. Ora non le chiedo di doverla discutere in quest'istante, ho fatto l’Amministratore e so esattamente che cosa significa dare poi una risposta, a meno che lei e il Governo Regionale sia già nelle condizioni di poter darla. Però sicuramente descriverla, Presidente Cicala, e poi chiedere all'Assessore per conto che l'intera Maggioranza e del Governo quando e se ritiene a partire da questa seduta, ma anche alla prossima, se ritiene di voler rispondere nella maniera in cui ovviamente vorrà decidere.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 23 del 27/01/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA RIGUARDANTE LA STRADA PROVINCIALE NUMERO 5 PISTICCI-CRACO, EX STRADA STATALE 176
PITTELLA
Io le chiedo scusa, Presidente, è inusuale, però solo per sapere dall'Assessore Merra se la risposta che si era impegnata a maturare sul caso Lauria ha una tempistica, non necessariamente questa sera. Io capisco, comprendo che sono punti all’Ordine del Giorno che vanno affrontati, vanno dibattuti e anche approvati, l'importante è avere, diciamo, per quanto mi riguarda un'idea temporale per averne contezza.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 26 del 19/02/2020
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PITTELLA
Presidente, lei mi deve scusare, sarà irrituale il mio intervento, però ci sono due urgenze che sento, come dire, il bisogno di formalizzare, ovviamente di consegnare all’Aula e in particolare al Presidente Bardi. La prima…, notizie che mi giungono possono essere infondate, non c'è l'Assessore Leone, è di una possibilità di perdere le risorse ministeriali, parlo del Ministero della Sanità, relative all'ospedale di Lagonegro. Io non entro adesso nel merito, e sarebbe sbagliato entrare in questo istante nel merito della decisione programmatoria sui lavori e sulla destinazione, dico soltanto proviamo qualunque sia poi la scelta del Governo Regionale, la discuteremo, come da impegno, Presidente Zullino, di non perdere le risorse, parliamo di oltre 29 milioni di euro, che oggettivamente per le casse regionali e per la prospettiva cui avevamo collegato e legato quel nosocomio, oggettivamente sono tante. La seconda: ieri, in occasione dell'inaugurazione della scuola di Tramutola, è stato molto gentile il Presidente Bardi nel concedermi qualche minuto di attenzione, insieme all'Assessore Cupparo. Facoltà di Medicina, ne abbiamo parlato, io ho provato a girare, spero sia riuscito, diciamo così, la mia mail girata l'indirizzo del Presidente. Se questo non è accaduto, evidentemente c’è stato qualche errore. Fatto sta, e sono molto preoccupato di questo, che l'ultimo decreto ministeriale, io non ho l'Ipad con me, recita, sostanzialmente, alla pagina 28 dell'articolo 6 ì comma 2 e 3 che è fatto divieto per le università pubbliche statali di poter aprire nuove facoltà. Posso ovviamente aver letto o interpretato male, diciamo così, quanto sto riportando. Sarebbe opportuno leggere coralmente questo decreto ed è facoltà invece delle istituzioni universitarie private poterlo fare, purché siano a distanza di 200 chilometri e si parla dalla Facoltà a identico indirizzo di quella che si intende aprire, parliamo di Medicina. C’è la richiesta formale, formale nel senso che ho avuto un’interlocuzione che ho riferito doverosamente al Presidente Bardi, da parte di una importantissima Università nazionale, di voler in proprio, intendiamoci, investire in questa iniziativa e, dato che ci sono tempi molto rapidi perché le scelte e le opzioni ministeriali si compiano entro un mese da oggi, c’è la necessità di comprendere, uno, se quello che io dico e riferisco sul decreto è vero e se c'è un impedimento; se dovesse essere vero e se c'è un impedimento, se risulta di interesse da parte del Governo regionale e della Maggioranza, visto che ne abbiamo discusso da anni, l'ho fatto già da Presidente, provare insieme al Presidente Bardi, ovviamente se ritiene il Presidente Bardi, anche con l'apporto delle Opposizioni, provare a mettere su un tavolo di discussione veloce e comprendere esattamente se ci sono le condizioni per aderire a questa ipotesi. Mi sembrano due questioni, e le chiedo scusa, Presidente Cicala, molto importanti che hanno campeggiato nel dibattito pubblico negli ultimi mesi e mi sembra, diciamo così, essendone un po' storia e anche depositario a fronte di una richiesta che mi viene da una autorevolissima istituzione universitaria, dirlo e porlo all'attenzione di tutti.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 26 del 19/02/2020
Argomento : “PDL NUMERO 31/2020, NORME DI EMERGENZA PER SCONGIURARE IL PERICOLO DI IMMINENTE INTERRUZIONE DEI SERVIZI DI TRASPORTO AUTOMOBILISTICO NELLE MORE DELL’ESPLETAMENTO DELLE PROCEDURE DI GARA”.
PITTELLA
Non parteciperò al voto, però ho piacere di consegnare alla Maggioranza e all’Assessore due riflessioni velocemente, la prima, mi sembra di capire che ci si avvia inevitabilmente verso un periodo di ulteriori proroghe necessarie, mi sembra questo un percorso diciamo inevitabile, Assessore, considerando i tempi per la predisposizione di un piano, di una discussione e poi di una gara in modo tale da giungere, mi sembra di capire, ad una definizione complessiva della materia. Se questa è una proroga io immagino che col bilancio entro marzo dovremmo attivarne una seconda anche per la copertura necessaria a completamente dell’anno e probabilmente è in avanzo o è in assestamento, non so quando, io penso che dovremmo fare qualche altra cosa in questo senso. Mi auguro che questo tempo e noi vorremmo concorrere costruttivamente, vorremmo che questo tempo sia il più breve possibile, mettiamola così, per evitare, Tommaso, che diciamo a furia di andare avanti con proroghe, lo dico a Dina che ci dà insieme a te lezioni in questo senso e le apprendiamo, lo dico convintamente, si possa incorrere in qualche, come dire, inciampo perché è possibile, è dietro l’angolo e noi non auspichiamo questo, non lavoriamo perché si inciampi, lavoriamo perché si possa giungere ad una soluzione e Zullino al netto delle capacità dell’Assessore comprendo diciamo le dinamiche ci sta tutto anche l’intervento del Consigliere Zullino, dico, proviamo a consegnare in maniera un po' più articolata definitiva e in maniera un po' più convinta da parte della Maggioranza, ma anche un po' più convincente da parte della Maggioranza nei confronti delle Minoranze di un cambio di passo che oggettivamente noi dobbiamo registrare secondo quanto ci annuncia l’Assessore ed è il secondo tema, se inevitabilmente la nuova impostazione del Governo Regionale deve tenere insieme la strategia sui trasporti in uno a quello sulle infrastrutture in uno al decentramento inevitabile per un territorio come la Basilicata di servizi essenziali, non possiamo mica cancellarla la Basilicata nelle periferie, in uno ai centri più popolosi che sono sostanzialmente poi, come dire, i luoghi che contengono o dovrebbero contenere servizi più avanzati al servizio di una popolazione più complessiva la sfida che è titanica, Assessore, e che per il suo annuncio, non per il mio questa volta, vede nella sua idea, ancora non ce l’ha illustrata, sicuramente un cambiamento rispetto a quanto da noi programmato e ci può stare, mi porta a dire al di là del non voto di oggi e delle considerazioni fatte, già mi interessano poco, possiamo discuterne dei fatti più strategici? Perché non è nuova ed io provo a reiterare la proposta nelle sedi che lei deciderà, Commissione o Consiglio, quelle istituzionali, possiamo provare a discutere di ciò che non va e della sua idea, della Maggioranza sul piano delle infrastrutture, che cosa non va rispetto al passato? È legittimo così come teniamo insieme la strategia sulle aree interne, i centri luogo dei servizi avanzati e poi la strategia sui trasporti, perché se queste cose si tengono insieme lei non è soltanto promossa, Assessore, da parte dell’amico ottimo Consigliere Zullino, anche da parte della Minoranza e sarà l’Assessore anche della Minoranza, anche della mia persona, glielo dico perché comprendendo lo sforzo che sta compiendo e che compirà ancora, è materia complicatissima e allora l’invito è proviamo a calendarizzarle?
Io attendo dalla sua persona, come dire, modalità e tempi e siamo pronti a darle tutto il contributo possibile. Poi c'è un tema, e chiudo, Presidente Cicale, che è la tenuta sociale di un servizio, non è che possiamo ignorarlo, noi non siamo ostaggi e non dobbiamo essere ostaggi, non possiamo essere dimentichi rispetto a esigenze sociali, che pure ci sono. Come le teniamo insieme tutte queste cose, senza, come dire, crogiolarci, lo dico senza alcuna vena polemica. Tommaso, penso che inizi a conoscermi, rispetto al fatto che noi siamo stati qui 20 anni e voi soltanto 10 mesi. La differenza sai qual è tra la Maggioranza attuale e me che ho governato nel passato? E me che ho governato nel passato e un pezzo del Centro-Sinistra che ha governato prima di me? È la stessa differenza nel nel fare oggi io Opposizione a voi e voi ieri ho Opposizione a me, questo per dirla tutta. Per cui tra un Governo di 5 anni e un secondo è vero che c'è una continuità, inevitabile, soprattutto se ce lo stesso colore politico, ma ci sono talmente tante differenze profonde nei protagonisti nei 5 anni precedenti e nei 5 anni successivi che non so quanta distanza c'è tra me e Dina Sileo e tra me e probabilmente qualcuno del Centrosinistra del passato. Ecco perché io dico occhio perché i cittadini ci ascoltano e ci giudicano per gli atteggiamenti, per i comportamenti, per lo stile, per le cose che diciamo, per le parole che manteniamo e non per alzare sempre l'asticella, come pure a me è capitato nel Centrosinistra, che qualcheduno quando governava Pittella diceva: “Pittella fa 30. No, bisogna fare 31”. Poi facevamo 31, no, 32, una sorta di rincorsa che non ci portava sostanzialmente a nulla. Ecco, questo è il mio appello e invito nello spirito di collaborazione necessario che anche da parte delle Minoranze deve necessariamente esserci. II clima fuori non è proprio positivissimo, attenzione, tanto per chi vi parla, tanto per chi oggi governa, perché chi oggi governa sconta sempre il fatto che governa, è inevitabile, signori, è una cosa alla quale dobbiamo abituarci, ahimè, o ahivoi. La verità è che voi dovete recuperare, come dire, quella credibilità che vi hanno consegnato, perché è giusto che sia così, in quanto ve l’hanno consegnata e noi cercare di riguadagnare quella che ci avete tolto. Noi…, diciamo che nei noi c’eravate anche voi, per la verità ed è un esercizio complicato, Assessore. In un momento difficile questa Regione o trova sulle grandi sfide un punto di convergenza, o se continuiamo noi a farci, come dire, una sorta di politica da dispetti, diventa complicato e non c'è da parte vostra e non deve esserci già mai da parte di chi vi parla e da parte nostra.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 27 del 25/02/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE, AI SENSI DELL’ART. 52 DEL REGOLAMENTO INTERNO, SULLE MISURE DECISE DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI E SULLE DECISIONI ADOTTATE NELLA RIUNIONE PREVISTA NELLA PREFETTURA DI POTENZA IN DATA ODIERNA PER GESTIRE L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID 19
PITTELLA
Presidente, lei ci ha detto che era una comunicazione, ci ha detto che alla comunicazione non seguiva dibattito, io mi sono attenuto e non ho svolto un intervento di merito, ho fatto una proposta che è quella di discutere nel merito per bene, costruttivamente, tutti insieme, tutti uniti, possibilmente unendo anche diverse opinioni alla presenza della massima autorità regionale, che anche per un comunicato che non ho avuto modo di leggere ha partecipato – parlo del Presidente Bardi – in videoconferenza o direttamente alla riunione con il Presidente Conte, e mi sembra di leggere dal titolo: “Trovata una convergenza con tutte le regioni”, quindi io vorrei anche ascoltare perché è importante e capire insieme al Presidente Bardi e alla Giunta, le Maggioranze e le Minoranze se dobbiamo fare iniziative nei confronti del Governo che possano essere utili in questo momento per la causa. Ad una istanza come questa segue, Presidente Cicala, una risposta. Si può fare questo Consiglio? C’è una volontà a fare questo Consiglio e a dibattere questo argomento, secondo le cose che ci siamo detti, Vizziello, ovviamente facendo auspici, io aggiungo il mio a quello suo per suo figlio ma come per tutti gli altri ragazzi e cittadini italiani e lucani... sì, no?.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 28 del 27/02/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SULLE MISURE ADOTTATE PER GESTIRE L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID 19 E CONSEGUENTE DIBATTITO
PITTELLA
Grazie, Presidente. Io continuo a ripetermi da qualche settimana a questa parte che il grande assente anche in questo dibattito è la politica. Giammai penserei di impostare un ragionamento su un tema così scivoloso e imprevedibile, come abbiamo definito, pensando di fare una sorta di referendum, Presidente, sul sì o sul no all'ordinanza emanata. Sarebbe, diciamo così, particolarmente riduttiva l'analisi.
Quello che penso è che c'è stato probabilmente, e dovrebbe farci riflettere soprattutto per il futuro, una questione di metodo e io ne faccio solo una questione di metodo che attiene tutta alla politica e allo spirito con il quale noi affrontiamo nel rispetto dei ruoli una vicenda che più complessivamente riguarda lo sviluppo della Basilicata, nello specifico un’emergenza che riguarda non solo la salute dei concittadini italiani e lucani, ma anche le sorti di un'area geografica molto più ampia di quella del Paese Italia.
E devo dire la verità ai colleghi Consiglieri soprattutto di Maggioranza che è proprio l'assenza della politica che espone il Presidente Bardi, non è assolutamente l'Opposizione o le Opposizioni, io me ne guarderei bene. E dato che io stimo il Presidente Bardi, pur mantenendo un distinguo sul piano politico delle posizioni ovviamente che assumiamo qui in Consiglio, provo a lanciare al suo indirizzo un appello, l'ennesimo, molto accorato. Parlo dell'approccio che a mio giudizio un Governo e un’Assise come questa deve avere. C'è bisogno di unità? Assolutamente sì. C'è bisogno di convergenza e di condivisione? La si raggiunge attraverso una discussione, un dibattito, attraverso l'esame di dettaglio delle problematiche, attraverso il coinvolgimento. È tardi per questo? Assolutamente no.
Sarebbe stato preferibile che nel redigere l’ordinanza fossimo stati un po’ tutti coinvolti nell’interesse del Governo e del Governatore? Io penso di sì. Avremmo potuto, come dire, guidare e indirizzare le comunità e i cittadini verso non l’anarchia del pensiero che si genera in questi casi ma provare non solo a tranquillizzare per il piacere di farlo o per il dovere di farlo, ma perché da un lato la scienza e dall’altro la presenza delle istituzioni a tutti i livelli poteva provare a dare un messaggio chiaro alla cittadinanza lucana? Io penso di sì. Avremmo potuto farlo.
Avremmo potuto concepire e costruire insieme, possiamo ancora farlo e io me lo auguro, Presidente, un rapporto da consegnare nell’incontro con il Governo nazionale perché la Basilicata a fronte di una criticità come questa, Assessore, possa recuperare un’attenzione particolare su alcuni temi da parte del Governo. Penso ai limiti e al tetto di spesa sul personale in sanità, penso ad aspetti relativi alla ricerca in questa nostra Terra, o penso ad attrezzature, poi penso anche ai danni collaterali che una vicenda come questa – dal panino alle cose reali e concrete – possa mettere in campo? Sì.
Però il mio approccio continua ad essere molto costruttivo, io non vedo nel dibattito sul Coronavirus uno schieramento che si contrappone all’altro, una sorta di prova muscolare che non serve a nessuno; penso men che meno, mi perdonerà ovviamente la Maggioranza, alla Maggioranza. Men che meno. E non mi appassiona l’errore, se c’è stato errore, nazionale o regionale che pure abbiamo e potremmo continuare a ravvisare, perché solo chi non opera non compie errori e non sbaglia.
Ho assistito nel passato quando governavo questa regione, non da solo ovviamente, con la mia Maggioranza, ad una Opposizione che per certi versi, ad una storia che non fatto sconti minimamente, ce n’era uno che si collocava agli estremi dell’arco costituzionale che non ha assolutamente risparmiato produzione di livore senza fine, come se quella produzione di livore poi scatenatasi ad arte, quella sì, sui social potesse determinare la fortuna di qualcheduno o di un’area politica anziché di un’altra.
Oggi quelle persone e quelle forze politiche governano come cambia l’approccio rispetto ai temi, e come in un battibaleno, come in un tempo anche ravvicinato, cambiano le responsabilità e l’approccio. Non c’è bisogno mica di governare per capire esattamente quale senso di responsabilità ci deve animare nel far parte di una istituzione, e noi ieri in Maggioranza, oggi all’Opposizione vogliamo sottolineare esattamente che quel senso di responsabilità pur negli errori, come nelle tante cose positive fatte, continuiamo a svolgerlo all’indirizzo di questo Governo.
E non c’è mania di protagonismo, c’è volontà di partecipazione. Penso che una Minoranza, o più Minoranze, possano aggiungersi al ruolo della Maggioranza per informare, per giungere in prossimità dove purtroppo anche le informazioni, quelle scritte che appenderemo nei nostri studi per capirci, Rocco, potranno non essere comprese, potranno essere travisate, e c’è bisogno di una fase di accompagnamento della nostra società.
I lucani hanno bisogno di una guida che in questo caso riconosce nel Presidente Bardi istituzionalmente perché è la sua persona che insieme ad una coalizione ha vinto le elezioni, e dobbiamo riconoscerlo. E allora io mi chiedo: ma noi abbiamo terminato il nostro compito? Serve solo, come giustamente si sta facendo, un monitoraggio sanitario della vicenda? Serve riscontrare? Io penso di sì perché è utile che i nostri nosocomi e il nostro sistema regionale di sanità, pur con qualche difficoltà – perché no – rispondano positivamente, non c’è una sanità un po’ schizofrenica, un giorno negativa e un altro giorno positiva.
Io penso che la sanità del Paese Italia e anche in Basilicata, goda di una salute sicuramente migliore di tante altre che noi riscontriamo nelle altre regioni, anche del nostro Occidente, ed è giusto continuare a fare quel tipo di lavoro. Anche perché il fenomeno, e sfioro il merito, non credo che si esaurisca qui e attenzione, che non colga la Basilicata è un bene sì, ma non ci esime da responsabilità, perché immaginare che un contagio possa giungere nei paesi sottosviluppati, Dina, che sono un po’ la porta del nostro Mediterraneo, non sono molto lontani dal noi, pensate che possa non toccarci da vicino?
E dobbiamo provare ad immaginare guardando oltre il nostro naso che cosa può accadere e come la Basilicata, che è un po’ regione cerniera nel Mezzogiorno d’Italia, possa attrezzarsi. Allora, c’è bisogno di una sorta di cabina di regia che pensi su queste cose? Io penso di sì e penso, Presidente Bardi, lo dico ovviamente nel rispetto di tutti e del ruolo, che più si partecipa alle decisioni soprattutto in circostanze, Tommaso, come queste, chi conosce il territorio e avverte anche la corda più ultima della sensibilità di questa nostra società, più noi proviamo a sbagliar meno, perché si tratta di questo.
E meno fretta impieghiamo nel cercare di dare un indirizzo necessario, peggio ancora se non condiviso, più noi aumentiamo la percentuale di errori. Si tratta di questo, e per evitare ciò c’è bisogno di una parola sola, la politica, che è quella non parlata e non le chiacchiere, ma la politica, cioè il sistema di relazioni che al di là dei colori mette in campo idee, proposte, ragionamenti, riflessioni, responsabilità.
Di questo noi dobbiamo parlare, non se un’ordinanza è più giusta o meno giusta, non mi importa, perché avremmo potuto fare tutti insieme la stessa sua prima ordinanza, attenzione, e avremmo condiviso anche nel rapporto con il Governo, con i media, una sorta di fraintendimento.
E concludo: ma se da un lato noi abbiamo allertato, Assessore Merra e Assessore Leone, le istituzioni, Sanità, Protezione Civile – e sono tutte pronte, l’appello che noi facciamo, Aliandro, sull’unità e sulla collegialità dove lo strutturiamo? In quale unità di crisi lo strutturiamo? Certo, il Governo regionale ci può dire: “abbiamo ragionato, abbiamo fatto l’appello all’unità, però – ovviamente faccio soltanto un esempio – l’Assessore Merra si occupa di sanificare i pullman, brutalizzo, l’Assessore Cupparo si occupa dei riverberi del settore produttivo, l’Assessore Fanelli si occuperà della fragola candonga e del mercato del grano, della pasta, del pistacchio, del pane e via dicendo,
Presidente, se ritiene che vi sia bisogno di mettere in parallelo all’unità istituzionale di crisi un’unità di crisi, che si occupi di interloquire con il mondo sindacale, con il mondo imprenditoriale, con la direzione regionale scolastica, con l’università, con la CEI perché tutte le omelie di queste domeniche e di questi giorni sono indirizzate al tema del coronavirus, possiamo provare ad immaginare che qualcuno si sieda per capire qual è il danno che in questo momento gli albergatori e gli operatori della cultura e del turismo come dell’agroalimentare o del mondo produttivo, Franco, stanno registrando e ci consegnano come criticità per far diventare questo un contenitore e metterlo su perbene insieme, condiviso e diventa un’azione che tutti mettiamo in campo nei confronti del Governo Nazionale in maniera preventiva. È possibile fare questo?
Perché non si argina domani e non finisce domani, io la penso esattamente come il virologo Jose Badiola, un infettivologo, che oggettivamente pensa esattamente che al di là dell’indice di mortalità che rimane molto basso per quanto questa sia un’influenza molto più cattiva di quella che normalmente noi conosciamo, è un tema che non si fermerà domani e che sicuramente colpirà l’intero pianeta a macchia di leopardo, non ci risparmierà non nell’esito che noi ci auguriamo essere fortunato, per capirci, Vizziello, ma nelle conseguenze che potrebbero essere drammatiche e che non determineranno l’ascesa o la discesa di un colore politico, ma la tenuta istituzionale e sociale di un’intera popolazione, di questo stiamo parlando.
Allora io sarei felice, Presidente Bardi, di accompagnarla, di seguirla nell’incontro con i Sindaci, con gli attori, con i portatori legittimi di interessi lucani, poi lei è il Presidente ed io le porto rispetto perché lei è il Presidente pur essendo io uomo di Opposizione e pur essendo uno che ha svolto questa funzione e sa che significa le terre immerse di acqua o sa, Piergiorgio, che significa la siccità per la nostra Regione che ha un miliardo di metri cubi di acqua a disposizione, ma sa perfettamente che quelle crisi come questa si affrontano mettendo insieme, Piergiorgio, tutti gli attori dell’agroalimentare, tutte le parti sindacali e datoriali. Questo è il nostro messaggio e tutto questo, Tommaso, mi devi credere, è politica, non altro, e io vorrei recuperare un po' più di entusiasmo non facendomi contagiare da ciò che dice la piazza virtuale, ma provando a dimostrare anche a quella piazza che noi siamo persone responsabili e che facciamo sul serio, qualunque sia il destino personale a cui la storia ci iscrive.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE BRAIA PER UTILIZZARE I PRESIDI OSPEDALIERI PERIFERICI ESISTENTI IN REGIONE COME PUNTI COVID SE NECESSARIO
PITTELLA
Coviello, non voglio dialogare perché non è corretto, però dobbiamo dirlo almeno ai cittadini lucani che è una presa in giro e me lo deve consentire.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE BRAIA PER UTILIZZARE I PRESIDI OSPEDALIERI PERIFERICI ESISTENTI IN REGIONE COME PUNTI COVID SE NECESSARIO
PITTELLA
Solo al volo, non per correggere il collega Trerotola che ha un’esperienza notevolissima. Come il Veneto, anche la Campania in questi minuti sta procedendo all’acquisto di un milione di kit per fare nell’immediatezza i tamponi, perché è un’eventuale emergenza o aumento esponenziale del contagio che poi determina strategicamente le misure da mettere in campo in maniera preventiva da parte della regione. E se non lo si fa attraverso uno screening di massa come lo si fa? Ecco il significato di questa azione, non altro, non il piacere di consumare i tamponi o di far perdere tempo. È un mio pensiero ovviamente, ma sarebbe tanto costruttivo per me innanzitutto apprendere da persone più esperte nel confronto che auspico da qualche giorno a questa parte e che sono certo che il Presidente Bardi vorrà favorire nelle prossime ore.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE BRAIA PER UTILIZZARE I PRESIDI OSPEDALIERI PERIFERICI ESISTENTI IN REGIONE COME PUNTI COVID SE NECESSARIO
PITTELLA
Premesso che sono d’accordo all’emendamento all’Ordine del Giorno presentato, tra parentesi, ho timore che venga disatteso, ma è un mio timore, spero di essere smentito. Per onestà intellettuale al collega Coviello, sul piano del principio, quale differenza c’è tra quest’Ordine del Giorno e quello che avete bocciato al collega Braia?



Intervento PITTELLA resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE BRAIA PER UTILIZZARE I PRESIDI OSPEDALIERI PERIFERICI ESISTENTI IN REGIONE COME PUNTI COVID SE NECESSARIO
PITTELLA
Grazie, Presidente Cicala. Lo spirito credo che animi l'Ordine del Giorno del collega Braia è quello di offrire al dibattito e alla decisione, a chi è deputato a decidere, una traccia, una proiezione, un’ipotesi anche strategica di organizzazione in una fase di emergenza che può avere anche un'escalation, che noi ovviamente non ci auguriamo.
Io non credo che in guerra o in battaglia ci si alzi la mattina e si decida di uccidere l'uno o l'altro. Io penso che in guerra e in battaglia si sta in trincea, si combatte, sì, uomo a uomo, ma si programma strategicamente il piano A e il piano B. Pensare che tutta la regione, non soltanto una parte che governa e l'altra che si oppone, ma tutta la regione non posso avere anche attraverso un Ordine del Giorno che diventa l'occasione, attenzione, non è l'approvazione o il diniego, ma diventa l'occasione per poter dire che cosa si fa sui territori, cosa non si fa, se ci si occupa solo dell'emergenza, delle terapie intensive, dell'aumento dei posti di rianimazione o anche dei contagiati a minor intensità di cura.
Tutte queste cose stanno dentro una strategia, non stanno dentro “Mi alzo la mattina e decido che cosa fare”. E se c'è una incertezza nasce esattamente da un gap che oggettivamente io ho riferito pubblicamente e riservatamente al Presidente Bardi, è un gap di socializzazione.
Mi viene detto anche che questa sera ci saranno comunicazioni. Io credo che ci debba essere per dovere istituzionale, non è una cortesia che qualcuno deve rivolgermi, per dovere istituzionale debba esserci un confronto rispetto all’idea strategica di dove va questa regione nei confronti di un’emergenza che non riguarda soltanto, attenzione, il ruolo istituzionale, ma anche la salute e la vita stessa di ognuno di noi e dei nostri figli.
C'è un rispetto che è superiore e noi che esercitiamo questa funzione dobbiamo metterlo in campo fino in fondo, per cui mi appassiona molto poco, Presidente Cicala, se votiamo a favore o votiamo contro, lo dico con rispetto al collega Braia, mi preme conoscere la strategia, punto, ed è d'obbligo saperla, così come l’ha messa in campo la Lombardia, così come l’ha messa in campo il Piemonte, anche se la Basilicata, ringraziando Dio, il Presidente Bardi ce l’ha detto, ha una percentuale di contagio inferiore e anche l’espressione di gravità della patologia è inferiore.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 32 del 26/05/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SULLE AZIONI POSTE IN ESSERE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA DERIVANTE DALLA PANDEMIA IN CORSO DA COVID-19
PITTELLA
Presidente, chiedo la parola perché a me non sono sfuggiti alcuni passaggi della comunicazione del Presidente Bardi, credo ad ognuno in aula, e so che alle comunicazioni non seguono per regolamento discussioni, quindi non mi permetto nemmeno di farle, però mi permetto di chiedere all’assemblea, quindi a lei Presidente Cicala e poi al Presidente Bardi se possiamo immaginare un tempo diciamo congruo perché il capo del Governo regionale possa venire in Consiglio a discutere di alcune questioni che sono dirimenti per le sorti della nostra regione, perché lui ha recuperato almeno tre nodi importanti alla discussione, che è il rapporto con le parti datoriali e con le parti sindacali, e immagino il Presidente Bardi... almeno dalle cose che colgo, un diverso e nuovo rapporto nella dialettica tra parti sociali, quindi corpi intermedi e politiche e istituzioni, e il ruolo che questi devono avere nella difesa di nuove o vecchie prerogative con nuovi metodi, mi sembra di aver capito questo.
Il secondo è che sta lavorando su un piano strategico che ovviamente è cambiato rispetto ai presupposti di inizio Legislatura, ha parlato di un piano sanitario che non è la legge di riordino che facemmo noi ma è un piano sanitario vero e proprio che quindi modifica... al quale ovviamente vorremmo partecipare e quindi sarebbe opportuno capire anche il tempo, diciamo così, congruo e poi parla il Presidente di un contesto che è completamente cambiato, e io sono perfettamente d’accordo perché non ci sono né certezze e poi gli stili di vita di ognuno di noi sono nella sostanza cambiati e non tutti sono consapevoli di questo cambiamento. Sono 4 punti, ma solo 4 per... potremmo diciamo allungare il rosario, che ci portano a dire che forse da qui ad un tempo sicuramente prima dell’estate, Presidente Bardi, voglio augurarmi per cogliere anche le opportunità che è la nuova programmazione ’21-’27, se ce la fanno partire per intenderci, e la coda del ’14-’20 se ce la fanno prorogare come sempre al ’22, con le economie e con quanto il Governo nazionale, lo dico anche con valutazioni piuttosto aspre nei confronti del Governo nazionale quando recupera il 20% di risorse dalle regioni; penso che sono diciamo argomenti che inevitabilmente incrociano, o meglio che si sono appalesati particolarmente perché la pandemia ha messo su, ha fatto venire a galla tutte le... anche le contraddizioni del passato più in generale, ma divengono stridenti e urgenti perché se c’è da mettere in campo azioni e iniziative importanti sul piano della programmazione concreta oltre l’emergenza, un tempo... dobbiamo necessariamente tenere i tempi sapendo che coniugare, lo dico – e mi perdonerete – al collega Piergiorgio Quarto che prima di essere Consigliere regionale ha svolto una funzione delicata di rappresentanza di un mondo imprenditoriale, giusto? Dobbiamo tentare di attenuare, impedire Assessore Fanelli il conflitto che può ingenerarsi tra un mondo in difficoltà, rappresentanza e potere politico, e se noi non lavoriamo per offrire prospettiva oltre che risposta all’emergenza, e questo è il luogo ovviamente, chi governa deve fare la parte di chi governa, noi dobbiamo fare la parte di chi – se coinvolto, come riteniamo e auspichiamo di dover essere coinvolti – dobbiamo fare la parte insomma di chi collabora costruttivamente o di chi dissente anche costruttivamente rispetto a politiche di programmazione. Mi sembrava, Presidente Cicala, che se c’è da recuperare elementi importanti in questo primo Consiglio regionale dopo la pandemia mi sembra che siano le parole e alcuni passaggi che il Presidente Bardi ha fatto, vano meglio declinati perché sono soltanto diciamo titoli Presidente, ovviamente, non potevano essere... come dire, merito, però ci solletica perché di queste cose preziosissime noi abbiamo il dovere di parlare e dobbiamo farlo nel tempo più breve possibile. Le posso chiedere se ci dà nei limiti un orizzonte o se possiamo noi provare a discuterne, magari non per forza in Consiglio, anche in una riunione allargata tra Maggioranza e Minoranza, delle linee guida, della cornice, delle direttrici su cui si vuole costruire questa nuova piattaforma? Noi saremmo lieti di poter partecipare.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 32 del 26/05/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE SULLE AZIONI POSTE IN ESSERE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA SANITARIA ED ECONOMICA DERIVANTE DALLA PANDEMIA IN CORSO DA COVID-19
PITTELLA
Io ho presentato in entrata una mozione che credo i suoi più diretti collaboratori hanno, io chiedo soltanto l’iscrizione, non per forza la discussione, riguarda la... non la voglio leggere perché non voglio diciamo..., riguarda l’ARPAB e riguarda..., con il collega Cifarelli abbiamo provato a chiedere notizie relative ai precari ARPAB che sono in scadenza al 30 giugno, ai fatti che il Governo regionale conosce perfettamente bene, che cosa accadrà con i bandi che nel mentre corrono ma hanno una sincronia rispetto alla scadenza al 30 giungo, le funzioni svolte da costoro rispetto ad una sincronia, quindi potremmo avere posti vacanti, come voglio dire, se non si rinnovano, non so se è possibile, se ci sono le condizioni di norma, insomma tutta una serie di istanze che sono contenute in questa mozione che, da un lato, come dire, impegna, e dall’altro chiede. Così come, mi permetterei di chiedere al microfono, se fosse possibile, ai sensi del regolamento del Consiglio Regionale, anche la documentazione, se vuole l’Assessore chiederò, eventualmente, se ritiene, per iscritto, la documentazione relativa ai tre bandi per il Direttore Generale del, non so se sono 2 o 3 i bandi per il Direttore Generale di ARPAB, da quando c’è stato il primo bando, non mi ricordo se c’è stato il primo bando, tutto l’excursus della... Magri gli atti se cortesemente, se è possibile averli.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE PITTELLA RELATIVA ALLA DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE NUMERO 357 DEL 27 MAGGIO 2020
PITTELLA
Grazie. E’ una mozione relativa alla delibera di Giunta Regionale del 27 maggio 2020, la numero 357, predisposta e proposta dall’Assessore Cupparo ed approvata dalla Giunta, che a nostro avviso non ha tenuto in considerazione, Assessore Cupparo, alcune realtà, che verrebbero sostanzialmente, uso un termine forse improprio, penalizzate o comunque non avrebbero la possibilità di essere ricomprese nei benefici. La mozione sostanzialmente servirebbe a chiederle e a chiedere al Governo regionale di attivarsi affinché sia previsto nelle forme opportune e con le risorse possibili iniziative di sostegno anche alle attività di costruzione di edifici residenziali e non residenziali e delle scuole guida, che hanno avuto... Io comprendo che il ventaglio è molto largo, ma è altrettanto vero che il grido di allarme, immagino che li avrà ricevuti, è tale che ci spinge a chiederle di fare, di discutere e di fare questa riflessione, attraverso la mozione, perché è il nostro modo di interlocuzione.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE NUMERO 36 DEL COLLEGA PERRINO ED ALTRI: SOSPENSIONE DELLA CONCESSIONE DI IDROCARBURI DENOMINATA VAL D'AGRI
PITTELLA
Prima di sospendere, chiederei all’Aula e ovviamente alla sua persona se è possibile sospendere un attimo dopo, perché sia io, che il Consigliere Cifarelli, siamo convocati su streaming per una riunione urgente di livello nazionale. E vorrei sempre chiedere a lei e all'Aula di discutere un attimo dell'interrogazione, della mozione fatta, che riguarda l'Assessore Rosa su ARPAB e poi eventualmente sospendere, in modo tale che noi possiamo rispondere a questa convocazione e nel mentre il collega Perrino può fare con l’Assessore la modifica necessaria, se si ritrova, diciamo, l’intesa. Noi, voi fate velocemente, poi ci chiamate e rientriamo in Consiglio. Se c'è poi l’intesa problemi non ce n’è. Se non c'è l'intesa poi eventualmente soccomberemo insieme rispetto al voto finale, però nel mentre ci consente di fare questa cosa.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE N.83 DEI CONSIGLIERI PITTELLA E CIFARELLI: “ARPAB, STATO MASTERPLAN, SITUAZIONE LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE”
PITTELLA
Grazie al collega Perrino, al Gruppo dei 5 Stelle, alla Maggioranza e al Consiglio che ha concesso questa anticipazione. La mozione è stata già presentata all’atto della presentazione, per cui l’Assessore aveva già anticipato alcune risposte, e forse sarebbe il caso, chiederei all’Assessore di ufficializzare quanto mi aveva anticipato al netto degli approfondimenti che sicuramente avrà fatto. A fine mese di giugno c’è una scadenza che riguarda i precari, ci sono a valle di questa scadenza le procedure avviate da parte di (incomprensibile) per le selezioni pubbliche, non c’è una sincronia nei tempi, e quello che ovviamente preoccupa non è solo e soltanto – cosa importante – la perdita del posto di lavoro, seppur temporaneo, ma la determinazione della vacatio che si va a creare in luoghi, diciamo in uffici anche strategici per ARPAB perché attraverso queste figure si espletavano, si espletano e si dovranno espletare dei controlli molto importanti, e qui c’è una tabella riepilogativa delle cose che questi precari ad oggi fanno e che dal 1° luglio in poi non faranno più. Mi sembra diciamo preoccupante non esercitare in una... anche per periodi brevi voglio dire, parliamo di mesi, un pressante doveroso e dovuto controllo, a meno che ARPAB non ci dica come potrà sopperire all’eventuale non rinnovo e quindi all’eventuale carenza di personale.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 33 del 09/06/2020
Argomento : MOZIONE N.83 DEI CONSIGLIERI PITTELLA E CIFARELLI: “ARPAB, STATO MASTERPLAN, SITUAZIONE LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE”
PITTELLA
In particolare sulla prima parte dell’intervento dell’Assessore Rosa, perché a me non meraviglia nulla in questa Terra e soprattutto in Politica, forse anche nei rapporti personali. Le persone possono cambiare idea, possono coltivare sentimenti, possono non coltivare sentimenti positivi, io provo sempre ad esprimermi alle persone che con coerenza leggono la storia e nelle azioni che fanno provano ad essere, diciamo così, lineari. Assessore Rosa, le figure professionali che sono state somministrate possiamo definirle “precarie” o meno, cambia poco, mi sembra che sia nell’accezione proprio del precariato il tempo sostanzialmente determinato, che lo fai attraverso selezione pubblica o lo fai attraverso selezione attraverso società interinali cambia poco, perché di questo si è trattato, e non c’è stato nessun nome che è stato suggerito alle società interinali proviamo a chiarirlo esclusivamente perché c’è stato un suo passaggio sempre molto delicato, ma è un po’ nel suo stile, non si deve dispiacere, insomma che a me francamente non è molto piaciuto, forse dovrebbe andare fino in fondo lei e guardare in qualche altra circostanza, però io lascio perdere queste cose.
Quelle professionalità discendono da uno stato di emergenza in Basilicata, ma all’epoca capisco che c’era un’altra sensibilità anche da parte sua e anche da parte della Minoranza dell’epoca, c’era una sensibilità molto spiccata, non parlo ovviamente dei 5 Stelle a cui devo riconoscere una non condivisione di posizione ma una coerenza.
No, no, una coerenza, che riscontro anche oggi. all’epoca e ad oggi non riscontro la stessa cosa per chi svolge la funzione di Opposizione; ma al di là di questo aspetto che poco conta, si ricorderà della Commissione Bratti, si ricorderà quanto è accaduto sulla vicenda Eni, concessione Viggiano e si ricorderà la condizione anche di difficoltà che ci consegnava ARPAB in quel frangente, in quel contesto, in quella situazione e la necessità che noi avevamo di correre con un’emergenza ai ripari e l’unica strada possibile, del resto i tempi che lei disegna sono abbondanti, cioè, io mi auguro che siano quelli giusti, 7 mesi che ci dividono da qui a fine anno, tempo entro il quale lei ritiene di poter, noi ce lo auguriamo, concludere la prova selettiva per l’assunzione a tempo determinato, un tempo che noi non potevamo attendere. Qual era la strada per, era realizzare il programma di intervento, che significava quali controlli dovevamo fare, quali erano le prerogative a cui la legge legava ARPAB e il suo Direttore Generale, i suoi dirigenti ed i suoi funzionari, quali erano le azioni che ARPAB fino a quel tempo non riusciva a mettere in campo, perché non aveva il personale. Senza nasconderci dietro un dito, facemmo un’operazione (incomprensibile) e dicemmo che l’ARPAB non era nelle condizioni di eseguire una serie di controlli, alcuni li acquisiva dall’esterno, perché ricordo esattamente cosa accadeva sulla diossina, e vado a chiudere, ce lo ricordiamo, e altro che non riusciva ad espletare per carenza di personale e addirittura per assenza di professionalità specifiche. Per cui, si provò, insieme alla Commissione Bratti a redigere il cosiddetto masterplan, che ci dice che è un po’ il vademecum su cui, la rotta su cui penso che anche l’attuale Governo, poi cambierà, modificherà, integrerà, questo non lo sappiamo, ce lo farà sapere, vorrà muoversi. Bene se integra, perché magari sono cose nuove che avevamo noi non calibrato rispetto al nuovo contesto, benissimo, e in base a questo masterplan ci fu un finanziamento ad hoc, un utilizzo anche complesso delle risorse, per far fronte e non avevamo le possibilità di oggi, cioè l’utilizzo flessibile dei fondi strutturali, e non avevamo fondi di cassa, perché oggi prendi il FESR e lo utilizzi per la spesa corrente, all’epoca il FESR non lo potevi utilizzare per il personale e per la spesa corrente, per cui nacque così la storia. Dopodiché, a fronte di un’azione a mio giudizio meritoria, per quanto ci riguarda, forse non esaustiva, ognuno di noi porta con sé un fardello di cose positive ed anche qualcosa che non è riuscito a fare, o non l’ha fatto bene, e questo fa parte della difficoltà umana di ognuno di noi, che agisce, ma facemmo un’operazione in questo senso. La preoccupazione nostra era che si poteva, alla luce delle cose che ci aveva anticipato l’altra colta, che si poteva interrompere questo percorso, a nostro giudizio virtuoso, ci dice che questo percorso virtuoso non si interromperà, se non anche a scaglioni, quando ci sarà l’interruzione, perché interverranno la conclusione delle selezioni pubbliche, noi siamo contenti, perché viene salvaguardato il controllo necessario nei confronti delle compagnie petrolifere e non solo delle compagnie petrolifere, ma di quant’altro potrebbe, in teoria, rappresentare nocumento per la nostra società. Per cui io, una volta che ho chiarito, prendo atto, punto. Spero, e concludo, Assessore, chiedo scusa, in piedi un attimo, spero che nei bandi si tenga conto delle esperienze consumate, ma questo vale per coloro i quali hanno svolto una funzione ed accade ovunque in Italia e non solo in Italia. Io penso che sia un atto di giustizia e di meritocrazia tenerne conto, poi ovviamente è il Governo che dovrà decidere.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 36 del 26/06/2020
Argomento : DELIBERA DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONIGLIO REGIONALE, NUMERO 68 DEL 9 GIUGNO 2020: “VARIAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIA PER IL TRIENNIO 2020 – 2021 – 2022 DEL CONSIGLIO REGIONALE PER LA SOTTOSCRIZIONE DEI NUOVI CONTRATTI DI FORNITURE DEL SERVIZIO DI PULIZIA, DEL SERVIZIO DI VIGILANZA E PORTIERATO, NONCHÉ DELL’AGGIUDICAZIONE DEL SERVIZIO DI SUPPORTO ALL’ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DETTATE DAL REGOLAMENTO UE 2016 679 IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”.
PITTELLA
Va bene. Una domanda, Presidente Cicala. Secondo lei e secondo ovviamente i suoi uffici è giuridicamente corretto il ragionamento dell’azienda messo in atto? La domanda alla quale vorrei formalmente risposta ovviamente anche non in questa sede, ma formale risposta perché non potrebbe essere corretto giuridicamente.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 36 del 26/06/2020
Argomento : DELIBERA DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONIGLIO REGIONALE, NUMERO 68 DEL 9 GIUGNO 2020: “VARIAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIA PER IL TRIENNIO 2020 – 2021 – 2022 DEL CONSIGLIO REGIONALE PER LA SOTTOSCRIZIONE DEI NUOVI CONTRATTI DI FORNITURE DEL SERVIZIO DI PULIZIA, DEL SERVIZIO DI VIGILANZA E PORTIERATO, NONCHÉ DELL’AGGIUDICAZIONE DEL SERVIZIO DI SUPPORTO ALL’ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DETTATE DAL REGOLAMENTO UE 2016 679 IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”.
PITTELLA
Vitalizi non ce ne sono più, per la verità, però... Al netto di questo, Presidente Cicala...
Innanzitutto comprensione tra noi e tolleranza, ci mancherebbe. Nessun problema. Mi sembra di capire, e la domanda io la rivolgerei, suo tramite all’ottimo Direttore Generale, che è persona che noi stimiamo, si concentrano in 3 anni risorse che devono essere spalmate su 5, nel senso che riguardano un contrato quinquennale, di fatto è questo. noi abbiamo, se non erro, sul piano contabile un vincolo del triennio. Giuridicamente è possibile concentrare sul triennio ciò che va spalmato sul quinquennio’ se è possibile, andiamo avanti. Se non è possibile, che accade, ci sarà un avanzo e riverremo esattamente a fare una variazione con un secondo atto. Punto, così funziona, né più, né meno.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 36 del 26/06/2020
Argomento : TESTO UNIFICATO AI SENSI DELL’ARTICOLO 37 COMMA 3 DEL REGOLAMENTO INTERNO DLE CONSIGLIO REGIONALE DELLE PROPOSTE DI LEGGE N.10/2019, N.34/2020, 38/2020, MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 23/2018 - ISTITUZIONE DEL FONDO UNICO AUTONOMIE LOCALI FUAL.
PITTELLA
Solo per confermare la valutazione positiva dell'atto sull'atto. Non è tanto questione di firma apposta in calce, è la condivisione di una strategia. Sul piano politico proviamo ad accorciare le distanze, mettiamola così, se dovessero esserci, se ce ne fossero, e proviamo a dire che le aree interne alla capacità associativa dei Comuni ne facciamo di questo un valore aggiunto, è la strategia che anche ha caratterizzato un po' il Governo precedente, tra luci ed ombre, come è giusto che sia, purtroppo non è che è giusto che sia, come è normale che sia, per tutti, ha sicuramente rappresentato in quel tempo, Piergiorgio, come dire, una scelta strategica, i Comuni, innanzitutto, una grande squadra, grande famiglia e il mettere insieme risorse ha valore attraverso una programmazione concertata. Noi arriviamo al punto, Assessore Merra, di inserire nel negoziato con la Commissione Europea una premialità sull'utilizzo dei fondi per le associazioni dei Comuni o per le Unioni dei Comun, e del resto lei che attenta amministratrice sa perfettamente che una serie di interventi che per una buona parte si sono realizzati, un'altra parte ancora sono in itinere, sono legati esattamente a questa priorità. Il riconfermare lo spirito e quindi, come dire, il nostro incipit, è esattamente motivo di soddisfazione. La seconda questione è più una raccomandazione, una segnalazione che faccio a lei, Assessore, ho avuto modo di dirlo anche in Commissione, ma è ovviamente il mio pensiero del tutto autonomo, mi consegneranno i colleghi, sul fondo di rotazione noi abbiamo bisogno di far correre in parallelo il fondo di rotazione per tutte le motivazioni che sappiano, economia diretta e indiretta, per intenderci, con la programmazione per evitare che si progettino opere irrealizzabili, che non sono dentro i 5 obiettivi tematici dell’Europa. Diventa complicato pensare di fare 10 campi da tennis, per dire, 10 progetti campi da tennis quando sappiamo che i campi da tennis non sono finanziati nella programmazione, è solo un esempio banale per capirci. E l'ultima ancora una riflessione che affido sempre a lei, non fosse altro che in questo momento è l'unico rappresentante del Governo. Devo anche dire che lei è assorbente, diciamo così, di buona parte del Governo, non dico di tutto, provo a dirle e a consegnarle questo messaggio, lo diceva Cifarelli: attenzione che in corso d'opera quelle poste finanziarie che oggi prendiamo in anticipazione, per capirci, in prestito, le utilizziamo per uno scopo validissimo che condividiamo, non lascino scoperto un altro fianco, copriamo un angolo del tavolo con la coperta e domani ne scopriamo un altro. Lo diciamo adesso perché questo ci metterebbe in gravi difficoltà e metterebbe tutti, al di là, voglio dire, del ruolo di Opposizione o di Maggioranza, in grande difficoltà e le affiderei il compito di parlarne con il Presidente, che poi è il titolare del bilancio, in modo tale che ci possa fornire nei tempi che ritiene, non molto lunghi, le rassicurazioni del caso.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 37 del 01/07/2020
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PITTELLA
Io non vorrei che si creasse un caso politico utilizzando il merito di una convocazione, perché sui due punti eravamo sostanzialmente pronti a discutere e consegnare il nostro contributo di merito e, se contestazione, e vedremo esattamente nello svolgimento del Consiglio sui due punti all’Ordine del Giorno, in particolare sul primo, che cosa accadrà. Consigliere Sileo l’altra volta era assente, ovviamente giustificata, abbiamo assistito, sul tema delle acque minerali, lo dico con molta serenità e tranquillità, non è più tempo di arrabbiarci, come dire, ad una sorta di oscillazione da elettrocardiogramma aritmico. Queste oscillazioni, ci avete un poco abituato, è un po’ la vostra costituzione politica, senza offesa, ci ha abituato a vedere che esiste una sorta di fluttuazione, non c’è niente di male, noi pure ne abbiamo avute, quindi... E pero, voglio dire, in quest’oscillazione, noi abbiamo provato a capire qual era, come prendere il bandolo della matassa. Si è sospeso un Consiglio anche, diciamo così, dopo sospensioni varie e anche animate, sono sotto gli occhi di tutti, comunicati, la stampa, i social. Dire che c’è una serenità di fondo oggettivamente mi sembra una sorta di eufemismo. Noi a volte evitiamo anche di recuperarlo quest’aspetto, perché capiamo che in una Maggioranza, in una democrazia propria di una Maggioranza composita, anche come la vostra, lo è stata la nostra, queste cose possono accadere. Quello che voi, attraverso Roberto, poi ci sono vari modi per poter esprimere un dissenso, Presidente, noi abbiamo chiesto al Presidente Cicala di svolgere una funzione nella sostanza di terzietà e anche nella forma, niente di straordinario. Si doveva fare perché c’è un’emergenza e potevamo discuterne, siamo stati ore qui in Consiglio l’altra volta, potevamo sostanzialmente formarci in una delle tante sospensioni, perché ci sono commercianti tutti che hanno bisogno di avere una legge sui saldi e ci sono quelli che ne hanno bisogno, che hanno simpatia per l’attuale Maggioranza e c’è anche chi non ha quella simpatia e che magari non ce l’ha né per i 5 Stelle, né per il Centro Sinistra, né per il PD, né per altri, a prescindere dal colore politico. Noi sul merito è un conto, dobbiamo approvare la legge sui saldi il 2 luglio deve partire e dobbiamo mettere nelle condizioni esattamente, bene fa un partito politico a convocare d’urgenza.
Forse è un poco irrituale conoscendo da settimane che c’è il 2 luglio la sveglia dei saldi, sono settimane che noi conosciamo esattamente questa cosa e potevamo discuterne con il Presidente del Consiglio che non ha bisogno sostanzialmente di avere 3 giorni prima la convocazione dei 5 Consiglieri, però amen (incomprensibile), ma ci comprendiamo. Quello che però consegnarli ancora una volta, ve lo dico perché secondo me il tempo vedrete mi darà ragione, dobbiamo un po' recuperare la politica in quest’Aula perché oggettivamente non sembra la scorgo, non sempre la scorgo e secondo me immagino, mi metto nei panni di Coviello che guida la Lega, come di Bellettieri che è espressione di un’altra forza di Maggioranza, immagino che voi vogliate candidarvi nelle azioni politiche e amministrative per governare non una stagione, per governare molto più a lungo e per governare molto più a lungo o cambiate registro o non ci riuscirete. Potete recuperarlo un suggerimento da chi vi è avversario politico mai personale? Penso di sì. E per durare più di una stagione forse c’è bisogno oltre che delle azioni lungimiranti della politica che guarda lontano e ancora non ne abbiamo tutti quanti scorto, non né scorgiamo onestamente, forse un’azione di buona relazione, di considerazione delle Minoranze anche per l’esperienza che hanno maturato io penso che sia un ingrediente utile a chi governa e che le prossime amministrative, Tommaso credimi, possano essere disegno di estrorso oppure no. Poi, è chiaro che c’è un interesse da parte di ognuno competere e cercare anche di vincere, ma non cambia molto si può vincere Matera o la si può perdere, il tema qual è? È governare processi importanti per Matera e per la Basilicata. Io penso soltanto con una sorta di pugno forte, lo dice uno che è passato per essere un decisionista da Presidente, onestamente non funzione e per guadagnarci, lo dico anche al Presidente Cicala, come dire oltre al titolo di Presidente il merito che quel titolo contiene noi abbiamo da faticare molto, lo dice uno che pensa di aver lavorato molto facendo tante cose positive e anche alcune negative o tante negative e forse noi se ci ascoltiamo un po' di più e facciamo prevalere anche un po' di più il rispetto tra colleghi, tra esperienze perché contano, invece, della logica dei numeri che pure conta in democrazia, ma sappiate farla contare solo questo perché a volte la fate contare, ma nell’approccio a mio giudizio fate qualche errore, punto. Non c’è bisogno di enfatizzarla questa cosa. Proviamo a riportare nel giusto alveo pregando, Presidente lei, Presidente Cicala, come dire, di porsi il tema della sensibilità che le Minoranze possono manifestare e possono avere, non le costa nulla le assicuro e vedrà che da parte di chi ricopre questo ruolo non verrà mai meno il senso di responsabilità e anche buon senso, perché deve prevalere e per i rapporti personale che prescindono dalla politica e anche perché è a cuore nostro e di tutti c’è la Basilicata. Ecco, il mio, diciamo, appello accorato che serve a riportare in un giusto alveo, come dire, una protesta che oggettivamente poteva essere portata in maniera meno vibrante e meno vibrata, ma che sostanzialmente un fondo di verità pure la contiene.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 37 del 01/07/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N.45./2020 D’INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZULLINO E ALTRI:: “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RICERCA E COLTIVAZIONE DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI. ABROGAZIONE DELL’ART. 6 DELLA L.R. 20 MARZO 2020 N. 10”
PITTELLA
Grazie, Presidente. Ho recuperato copia della mozione come i colleghi e noto con favore che il capoverso il cui incipit è “ad adottare ogni necessario provvedimento amministrativo volta a sospendere le sanzione dei canoni relativi all’anno in corso a parti competenti, uffici regionali è stato cassato”, è così Coviello, no? Mi sembra di capire, bene. E poi continua dicendo “attivarsi al fine di predisporre un atto normativo di interpretazione autentica di un DLL della Regione”, se capisco bene che interpreta la legge, l’articolo di legge della finanziaria relativo all’argomento volto a chiarire che la stessa troverà applicazione solo a far date dal 1°/01/2021 e mi chiedo va bene legittima, ma che senso ha adesso ritirare la Pdl che c’è, che dice nella sostanza la stessa cosa, nella sostanza dice la stessa cosa, che senso ha? Posso soltanto dire nella Pdl se proprio la vogliamo l’asciugare aggiungere all’articolo x della finanziaria che deve valere dal 1° gennaio 2021, se proprio… nessun’altra motivazione oppure spiegatemi, no me la dovete spiegare cortesemente qual è la motivazione si ritira o si rimanda in Commissione una Pdl che dice la stessa cosa per iscrivere e approvare una mozione legittima per la Maggioranza che chieda al Governo regionale di fare un ddl per dire esattamente quello che state dicendo con una Pdl già presentata. Io, Presidente Cicala, vorrei una piccola spiegazione così mi acquieto la coscienza.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 37 del 01/07/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 46/2020 D’INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ACITO, BELLETTIERI, PIRO, CIFARELLI E BRAIA: “DISCIPLINA TEMPORANEA CAUSA EMERGENZA COVID MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE VENDITE DI FINE STAGIONE”,
PITTELLA
Ad Acito, ma non ho capito il motivo della richiesta di rinvio della discussione della PDL. Atteso che c'è l'ordinanza del Presidente Bardi, che da domani sostanzialmente dispone che si inizia con i saldi…, che non…
(fase interlocutoria)
Ho capito, ho capito. E perché noi non approviamo la legge e il Presidente Bardi fa una pubblicazione di urgenza entro 24 ore? Cioè, scusate, ma, voglio dire, ha facoltà il Presidente di fare una pubblicazione d'urgenza sul BUR entro 12 ore. Non capisco perché noi non dobbiamo approvare, dobbiamo perdere un mese, o far perdere un mese a tante persone di cui noi siamo interpreti del bisogno.
(fase interlocutoria)
No, l’ordinanza rinvia…
(fase interlocutoria)



Intervento PITTELLA resoconto nr. 37 del 01/07/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 46/2020 D’INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ACITO, BELLETTIERI, PIRO, CIFARELLI E BRAIA: “DISCIPLINA TEMPORANEA CAUSA EMERGENZA COVID MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLE VENDITE DI FINE STAGIONE”,
PITTELLA
Giammai per replicare, Presidente, ci mancherebbe. Mi permetto solo di dissentire con chi le ha comunicato questa cosa, ovviamente, perché a mio parere noi saremmo nelle condizioni o potremmo essere nelle condizioni di approvare la legge e di determinare la pubblicazione in via urgentissima sul BUR entro la mezzanotte, noi saremmo delle condizioni di poterlo fare. Mi dispiace che le hanno riferito questo, punto. E creiamo, lo dico perché insieme creiamo un vulnus e un danno, diciamo così, per tutti coloro i quali aspettavano da questa convocazione urgente una risposta. Detto questo ovviamente io mi taccio.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 38 del 07/07/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE NUMERO 45/2020, DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RICERCA E COLTIVAZIONE DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI, ABROGAZIONE DELL’ARTICOLO 6 DELLA LEGGE REGIONALE 20 MARZO 2020 NUMERO 10 DI INIZIATIVA DEL CONSIGLIERE ZULLINO ED ALTRI
PITTELLA
Io mi permetto di fare una considerazione ad alta voce, proprio alla luce di questa lunga telenovela che ci ha accompagnati in queste settimane. Ci sono due aspetti che salvaguarderei nel ragionamento: il ristoro a beneficio delle autonomie locali e il controllo legittimo e andare oltre il rapporto di fiducia che si ha con un imprenditore o con più imprenditori che agiscono sul territorio lucano, mi sembra che siano i due punti da cui non muoverci sostanzialmente, coralmente.
L’aspetto che vorrei che Coviello che interviene credo per ultimo chiarisse è se la formulazione della norma, per come ce la state presentando, prevede una sospensione per il 2020 e dunque è una norma interpretativa, per intenderci, o anche prevede una fase di interlocuzione, di riflessione, di programmazione del rapporto e delle ricadute che questo rapporto tra Regione, istituzione ed autonomie locali e imprenditori deve necessariamente recuperare. È un valore aggiunto per l’intera regione, per i cittadini, per le maestranze e anche in ultimo per gli imprenditori, che sono portatori di legittimo interesse.
Sarei un po’ più aperto al dialogo, attenzione, sarei meno tentato dal dire, essendo grossi imprenditori, essendo notevoli le quantità, dal 2021 si parte con questo e arrivederci e grazie. Proverei a capire e comprendere fino in fondo se con questi imprenditori la Regione Basilicata può costruire, intrecciare, affiancarsi in un percorso virtuoso che provi a conformare gli investimenti della San Benedetto su Viggianello, per intenderci, o si possano immaginare ulteriori investimenti nell’area del rionerese, perché quello, a fronte di legittime ricadute, che devono andare a vantaggio dei Comuni, e questo è un punto fermo, forse è giusto che la maggioranza innanzitutto, ma l’intero Consiglio Regionale, si trovi pronta a ragionare e a mantenere quella flessibilità propria di un dialogo costruttivo, di una sorta di lavoro in progress che bisogna mettere in campo.
La formulazione, Enzo, che avevo inteso, forse male dalle prime parole, mi ha un attimo preoccupato e allora volevo capire, attraverso questo brevissimo intervento, se è quella l’impostazione un po’ più aperta. Le ultime parole di Enzo Acito vanno in questa direzione, si avvia in parallelo un percorso di dialogo, un confronto, per capire esattamente se è solo una sorta di sconto Covid, perdonate, forse è brutale, o invece è un virtuoso rapporto di collaborazione, come è giusto che ci sia, che debba esserci, in una regione che prova a fare di una risorsa straordinaria come l’acqua minerale, l’acqua in genere e quella oligominerale in particolare un valore aggiunto.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE CARIELLO: “AZIONI VOLTE AL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID 19 NEL SETTORE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SU GOMMA”.
PITTELLA
Va bene l’iscrizione, ma perché non anche la discussione? Visto che abbiamo tempi ristrettissimi e l’anno scolastico è dietro l’angolo? Noi questa mozione non la discuteremo nemmeno per fine anno e a settembre inizia la scuola. Quindi perché non iscrizione e discussione?



Intervento PITTELLA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : DISCUSSIONE SULLA SITUAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A SEGUITO DELL'ANNULLAMENTO DEI CONTRATTI PER EFFETTO DELLE RECENTI SENTENZE DEL TAR BASILICATA, GIUSTA RICHIESTA DEI CONSIGLIERI BRAIA, CIFARELLI E TREROTOLA
PITTELLA
Mi verrebbe da dire: “Mettetevi un po’ d’accordo”. Avevo rinunciato all’intervento, ovviamente la mia posizione politica è evidentemente in antitesi alla vostra, ma è cosa scontata. Però ho anche grande considerazione e anche grande stima dell’Assessore Merra e politicamente anche di molti Assessori e di molti Consiglieri; proprio questo sentimento mi porta ad essere costruttivo e cauto nelle valutazioni, e anche onesto intellettualmente.
Esiste un problema ed è atavico sui trasporti, non c’è niente da fare, il centrodestra eredita dal Governo Pittella ciò che il Governo Pittella ha ereditato dal Governo precedente e il Governo precedente dal Governo precedente ancora, eccetera, eccetera. La risposta è che il centrosinistra ha governato per 30 anni, non ci ripetiamo le stesse cose, le sappiamo. Bene. C’è una risposta, e sappiamo e conosciamo anche come negli anni si è stratificata quella crescita esponenziale che ha messo in condizione i vari Governi regionali di avere difficoltà: i minori trasferimenti del Governo nazionale con una contrazione anche su scala regionale delle risorse; il mantenimento o addirittura l’aumento dei servizi ha fatto sì che il saldo non si trovasse più, crescesse, e noi non ce la facessimo più a reggere.
La corsa Matera – CROB è stata una corsa aggiuntiva, faccio solo un esempio per dire che ogni volta aggiungevi e avevi una difficoltà a rinegoziare complessivamente, è la politica che si cimenta con le difficoltà che un tema come questo purtroppo ti porta avanti.
Potevamo avere un pugno più determinato e forte nel dire “Stop con questa storia”, sì alle gare e facciamo i conti con una debitoria che avevamo nei confronti nel mondo dei trasporti tale che non ci consentiva di essere così forti, non autorevoli perché forse lo eravamo? Il tema, Enzo, di una responsabilità e di un’eredità pesante è identico, perché l’operazione verità la feci io in prima battuta quando mi insediai e feci la comunicazione sul Piano strategico. Non è che non sapevamo, eppure avevamo condizioni di bilancio molto più precarie rispetto a quelle che oggettivamente oggi ci sono, abbiamo dovuto far fronte ad un richiamo forte, pesante sulla non parifica della Corte dei Conti.
Io credo nell’autorevolezza dell’Assessore, e credo anche però nella responsabilità dei suoi uffici, io ho avuto il modo e il piacere anche di collaborare con Dirigenti, non tantissimi, soprattutto nel settore specifico che la materia la conoscono, non possiamo dire che non la conoscono. E allora, “delle due, l’una”; se entrambi sono autorevoli e sono soggetti da stimare, qual è l’elemento che crea sostanzialmente il gap a cui tu facevi riferimento? Un’autorevolezza complessiva di un sistema che non funziona? Un’esposizione eccessiva di lacerazioni interne? Una comunicazione non sempre omogenea dei risultati, ma anche dei momenti di arresto che uno ha in corso d’opera? L’assenza di chi autorevolmente fa sintesi?
Oggettivamente, forse una riflessione, tutta un po’ più politica a sostegno di chi mette passione e di chi mette competenza forse ci vorrebbe, e quando, come in questo caso, ma lo dirò anche in occasione della PDL o del DDL sul consorzio industriale, ci troviamo di fronte a situazioni che ci consegnano un’emergenza, può capitare una volta, due, la terza e la quarta non può capitare. Forse dobbiamo giocare d’anticipo e forse dobbiamo ascoltarci un po’ di più; e allora, manca probabilmente chi fa sintesi di tutto questo, sia sul piano politico sia sul piano istituzionale di governo.
Manca questo, non è che manca altro. E io ve lo dico non perché debba mettermi sull’Aventino a fare polemica, a me la polemica non interessa, a me interessa che voi governiate e facciate le cose, anche a costo di dover ammettere che questo Governo le cose le fa. La cosa peggiore è dire, avere, essere usciti sconfitti, a fronte di un paventato cambiamento che oggettivamente non si attua. E allora, quando c’è una dissonanza o una non comunicazione positiva tra Province, lo dicevi tu Enzo, ed io ho assistito in silenzio a questa comunicazione che c’è stata, io non me la devo prendere né con gli uffici, né con l’Assessore.
C’è un punto di sintesi che manca, oggettivamente e voi lo volete recuperare, perché la vostra azione politica anche singola divenga un valore aggiunto, altrimenti diventa complicato e qualcuno come me, che parla pure con i Presidenti di Provincia, si permette di dire stop con le polemiche, non servono. Il fatto stesso che l’Assessore o il Dipartimento dialoghi in queste ore e comunichi anche per iscritto con le Province o mandi documenti utili ad aprire un ragionamento e a trovare soluzioni e punti di convergenza a volte diventa sostanzialmente il grido di allarme, e la sottolineatura delle Province tutto sommato non era peregrina.
Ma io non getto la croce sull’Assessore Merra, come non getto la croce sui Presidenti di Provincia, c’è qualcuno che per responsabilità deve mettere in campo una strategia di sintesi e di proiezione futura e questo qualcuno purtroppo manca. Però ve lo dovete inventare, per favore, ve lo dovete inventare, perché altrimenti noi non ce la faremo e non è sterile volontà opporsi, non c’è questo nelle nostre corde o almeno nelle mie o in quelle di Roberto, c’è la volontà a dire: dovete governare, dovete portare avanti risultati, fatelo, acquisite in positivo i risultati che riuscite a conseguire e soprattutto consegnateci uno scenario, perché chiedo, e chiudo, al consigliere collega Cariello, discutiamola quella mozione.
Non lo so se la discuteremo, è una provocazione politica, perché tra un mese iniziano le scuole, il tema dei trasporti è complicato, attenzione, io non vorrei essere nei panni, ci sono stato, adesso consentitemi di non esserlo per un po’, dell’Assessore Cupparo. Ci sono stato con Roberto insieme e non invidio e non vorrei esserci. Attenzione, con tutte le contraddizioni, Vicepresidente, che anche sull’argomento lo stesso Governo nazionale pure ci consegna, io non sono dolce con nessuno e cerco di essere obiettivo, non è mica semplicissimo poi capire come si organizza.
Domani mattina noi non saremo in Consiglio regionale, probabilmente saremo tutti quanti un poco meno impegnati per una pausa breve, dovremmo forse riprendere il dialogo per capire. Quando si inizia l’anno scolastico che succederà? Sui trasporti che accadrà? Sull’organizzazione scolastica? Ma noi abbiamo bisogno, Franco, di saperlo, è legittimo. Non è una pretesa, ci mancherebbe, è legittimo almeno scambiarci informazioni utili per avere un disegno e noi dobbiamo essere così onesti intellettualmente e chi vi parla lo è, da poter dire: noi abbiamo un quadro complessivo, tanto sui trasporti, tanto sulla scuola, per cui nelle interlocuzioni che abbiamo siamo nelle condizioni di aiutarvi a fare sintesi, questo significa lavorare costruttivamente. Fermo restando che possiamo fare tutto, anche i consulenti, tra virgolette, ma non possiamo fare una cosa, non siamo noi sintesi politica, ma la sintesi politica autorevole e decisionista dovete trovarla al vostro interno. Per la verità l’avreste, dovete soltanto recuperarla a piena fattività.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : MOZIONE DI CENSURA E SFIDUCIA AI SENSI DEGLI ARTICOLI 47 E 53 DELLO STATUTO DELLA REGIONE BASILICATA NEI CONFRONTI DEL DIRETTORE GENERALE DELL’AOR SAN CARLO, DOTTOR MASSIMO BARRESI
PITTELLA
Presidente Cicala, io compio uno sforzo titanico per non perdermi nel groviglio di questioni che sono state messe in campo dal Presidente Zullino, tutte sicuramente importanti, ci mancherebbe, e che meriterebbero un approfondimento; io mi limito ad alcun approfondimento di merito sulla sentenza perché lo spirito dell’incipit dato da Coviello è “ritiriamo la mozione perché c’è stata una sentenza”. La cosa che mi permetto di chiedere a lei e ovviamente al Governo regionale, è: che cosa si intende fare a valle di questa sentenza?
Dice Coviello: abbiamo fatto una delibera – io non l’ho ancora letta. Non stiamo discutendo della bontà o meno della sentenza TAR, non spetta a noi. Potrebbe spettare a noi fare valutazioni di merito se non ci fosse stata questa sentenza o un altro giudizio da parte del TAR. A noi interessa sapere: ma la sorte del San Carlo, la sorte del pronto soccorso attivo di Villa d’Agri, di Melfi e di Lagonegro che, devo dire la verità, non mi sembra vivano momenti di serenità e di splendore, non mi sembra che vivano anche preoccupazioni significative su più fronti e su più versanti, non solo quello economico-finanziario ma anche e soprattutto organizzativo e di personale, pre Covid, durante il Covid e post Covid con attività che sono al minimo vitale, lo sanno anche le pietre.
Non è la formulazione di un giudizio. Tommaso, per onestà intellettuale, voi avete girato il San Carlo anche con delegazioni di autorevoli consiglieri, avete girato altri ospedali che svolgono la funzione per acuti di pronto soccorso attivo, sapete perfettamente bene che in questo momento c’è una grande sofferenza. Io chiedo al Governo Regionale, non c’è il Presidente Bardi, non c’è l’Assessore al ramo, c’è l’Assessore all’Ambiente. Avvertite la responsabilità di dirci che cosa volete fare? Perché il San Carlo è un paese, di suo è un paese, perché gli altri pronti soccorsi attivi sono ospedali che svolgono una funzione di concerto all’interno di una strategia sulle acuzie con il San Carlo altrettanto importante.
Il pronto soccorso attivo di Lagonegro, il reparto di ortopedia non ha i medici per poter ricoverare le persone e dato che sono cose che voi conoscete e non mi raccontate che sono cose che io mi invento, perché è sulla bocca di tutti, ormai ne parla chiunque, anche un bambino di 3 anni, vi chiedo, per favore, ci dite, ed è urgente, altroché, ci dite che volete fare a valle della sentenza del Tar, perché non c’è più tempo da perdere?
E come immaginate di non volere perdere tempo per il Consorzio Industriale di Potenza, tanto che vi apprestate a proporre alla discussione una legge, possibile che non avvertite l’esigenza di dirci che cosa volete fare su 4 presidi importantissimi? Oggettivamente, ed è tanto peregrina o blasfema la richiesta di un consigliere regionale di minoranza nel dire: possiamo chiamare il Presidente un attimo se scende e ci dice che cosa vuole fare? Non dico l’Assessore, che forse non c’è. È sbagliato, Presidente Cicala? Mi rivolgo alla maggioranza, è proprio una cosa sbagliata chiederlo? È proprio difficile comprendere che esiste un’esigenza? Che parliamo di migliaia di dipendenti che scrivono a voi, come scrivono a me e non sanno esattamente domani mattina che cosa devono fare, che direttive devono avere, con chi devono parlare, con chi devono discutere? Pazienti che vivono la stessa incertezza, altro che difesa d’ufficio o accusa d’ufficio.
A me non interessa né difendere né accusare. A me interessa sapere esattamente dopo questo pronunciamento perché se non ci fosse stato si sarebbe aperta la discussione, Tommaso, sulla mozione e probabilmente anche le minoranze avrebbero valutato se votare o meno questa mozione, e probabilmente anticipo che io avrei votato quella mozione per altre motivazioni, di merito, che potevano essere confutate o meno dal Presidente Zullino.
Della questione di merito io non voglio proprio discutere, non ci voglio entrare, però ho il diritto di saperlo. Le minoranze in questo momento, come in Commissione, così in Consiglio con responsabilità rimangono qui perché ci sono atti importanti che vanno approvati, altrimenti potevano andare via e fare venire meno il numero legale, ma il rispetto è reciproco e deve essere reciproco. Vi posso chiedere di sapere cortesemente, prima che finisca il Consiglio, che cosa intendete fare, perché non voglio stare nemmeno alle comunicazioni di stampa che ci preannunciano il commissario.
Io non vado esattamente dietro al vociare anche autorevole della stampa, ci mancherebbe, oppure alle voci di corridoio, io chiedo esattamente al massimo esponente del Governo e della maggioranza che governa questa regione, al Presidente Bardi, perché è sua la responsabilità, sentito l’Assessore e con il consenso, se ritiene, dell’intera Giunta. Che cosa intende fare, non tra una settimana, domani mattina, che cosa intende fare? Ognuno di noi ha letto la sentenza del Tar e sa che cosa determina, ma non siamo noi a dover decidere.
Allora la prego cortesemente, al Capogruppo Acito, al Capogruppo Piro, non c’è, Capogruppo Bellettieri, Capogruppo Coviello e lo dico anche ai Consiglieri che svolgono una funzione importantissima, Quarto e Baldassarre, lo dico all’Assessore all’Ambiente, chiamate il Presidente oppure, se risponde, l’Assessore alla Sanità. Io chiederò una seduta ad hoc del Consiglio regionale per discutere di queste questioni, mi sembrano troppo importanti per essere trattate così con superficialità.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : MOZIONE DELLA CONSIGLIERA CARLUCCI SUI FONDI DERIVANTI DALLE ROYALTIES DEL BACINO IDROMINERARIO DEL VULTURE
PITTELLA
Volevo solo chiedere alla maggioranza se ascoltata l’illustrazione della mozione da parte della collega ritiene di prenderla in esame. Possiamo sospendere, verificare l’atto che andiamo a discutere, vedere se è suscettibile di modifica o restituirla alla Commissione.
È una valutazione politica quella che pongo.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : DISPOSIZIONI URGENTI PER L'UNIFICAZIONE DEL SISTEMA DELLE ACQUE AD USO INDUSTRIALE IN USO AL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA BASILICATA
PITTELLA
Sì, Presidente, per invitare la maggioranza a fare un supplemento di istruttoria e di riflessione. Se fossimo degli irresponsabili e noi non lo siamo, tanto io, quanto Cifarelli, ovviamente parlo anche per responsabilità dell’altra minoranza, potremmo o assentarci, mettendo in discussione il numero legale, non è detto che non si possa fare, potrebbe essere un’idea, oppure potremmo assecondarvi. Noi vorremmo contribuire alla soluzione del consorzio, perché è un tema che non nasce con questo Governo regionale, per la verità l’ho ereditato anche io ed anche Roberto. Penso che la genesi l’abbiate già sciorinata, la conosciamo tutti.
Siamo a parti invertite con l’Assessore all’Ambiente, potrebbe essere un po’ più semplice come lo è stato nel passato fare opposizione rispetto a chi faceva maggioranza. Noi vogliamo vestire i panni di chi responsabilmente prova a costruire qualcosa, anche con la maggioranza e non vogliamo speculare sulle difficoltà di nessuno.
I segni prodromici di una situazione così drammatica si potevano scorgere magari qualche settimana fa, forse anche qualche mese fa, ma sarebbe accademia. Penso che per come l’avete costruita ed impostata la soluzione è peggio del male. Può essere che sbagli io, ma se vogliamo lavorarci, possiamo anche sospendere adesso il Consiglio, lo riprendiamo tra un’ora. Proviamo esattamente a capire come nel merito teniamo insieme la coperta che copra tutti gli angoli e che non lasci scoperto nessuno.
Io non darei nulla per scontato, perché questi sono passaggi così complessi e anche sul piano giuridico così sensibili che non sono nelle nostre mani e non sono ipotizzabili come se fossimo in una contabilità ordinaria di casa nostra, allora tutto va all’Egrib, poi va l’Acquedotto Lucano, poi va all’impresa che già gestisce e poi tutti i dipendenti continuano, sulla scorta di una clausola sociale che non è contemplata e non è contemplabile in questo caso, a lavorare per un periodo dato.
Nel mentre approviamo la legge di riforma proviamo a fare una simulazione di merito e ci rendiamo conto che questi passaggi, Piergiorgio, oggettivamente non sono semplici da mettere in fila e non so nemmeno se sono legittimi, onestamente, per cui non compete a noi? Bene, non compete a noi, competerà ad altri, ma noi non possiamo non tener conto esattamente poi che cosa a fronte di una legge accade e qual è la ricaduta di una legge che mettiamo in campo.
Noi non la votiamo, non abbiamo responsabilità, voteremo contro, motiveremo il nostro voto e potremmo non assumerci responsabilità, ma serve tenere un consorzio con i suoi dipendenti che diventa sostanzialmente, per mission, un luogo deputato soltanto alla gestione del condominio, perché di questo si tratterà, che comunque ha bisogno di andare avanti e che avrà comunque qualche decina di dipendenti, dovrà pagare gli stipendi e non abbiamo soluzione per quelli.
Nello stesso tempo non abbiamo soluzione per tutti i dipendenti o per tutta una parte dei dipendenti della Giuzio Ambiente perché non sappiamo se quell’automatismo è legittimo e se quella platea potrà essere recuperata in tutto o in parte. Due incognite importanti per fare che cosa? Per non aver attivato o per non attivare ancora, se possibile, un tavolo per dire chi si è premurato di fare il decreto ingiuntivo, il pignoramento, di riaprire una partita con la Regione Basilicata.
Noi abbiamo in passato combattuto con Enel, oggi con il soggetto a cui Enel ha ceduto il credito, abbiamo combattuto settimane, notti e giorni, io in prima persona insieme a Cifarelli con il Direttore Generale. Potrei dire: perché non l’avete fatto anche voi? Non lo dico, potrei dirvi che siete in condizione, governate voi, fatelo voi. Io non vi dico questo perché continuo a credere nella buona politica, poi se dobbiamo giocare allo sfascio, amen, ognuno di noi sa indossare bene il vestito dell’oppositore, non crediate, noi ci teniamo a fare un altro ruolo, ci sta bene questo, ci è stato consegnato dai cittadini, punto.
Ora, è possibile frenare invece di accelerare, un po' di buon senso, cambia qualcosa? Lo dico anche per rispetto, innanzitutto personalmente poi anche politicamente pure essendo sul fronte opposto, di Dina Sileo, che non c’è, che è quella che si è più ripiegata sull’elaborazione, Tommaso, di questa norma. Che cosa cambia nella situazione data da qui a fine mese in Giunta approvate la legge di riforma che è in bozza, poi si va la Commissione, almeno diamo un’idea, mettiamo i soldi anche per il consorzio e proveremo a simulare realmente che cosa accade anche sui dipendenti in questi passaggi che mi sembrano tripli o quadrupli salti mortali. Cosa cambia? Perché non dobbiamo far prevalere il buon senso? Dobbiamo per forza andare lancia in resta in questa situazione? Perché abbiamo l’emergenza? La medicina diventa veramente un veleno per il malato. ? Io vi chiederei se fosse possibile di sospendere l’analisi di questa proposta di legge e di riflettere insieme su come andare avanti.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 41 del 08/09/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE PITTELLA SULLE PREOCCUPAZIONI SERIE RISPETTO ALL'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO E ALLA RIPRESA DEI CONTAGI
PITTELLA
Presidente, il motivo per cui chiedo la parola è per presentare una mozione. Prima di presentarla volevo soltanto esprimere preoccupazioni serie rispetto all'inizio dell'anno scolastico e a questa ripresa dei contagi e anche provare a lanciare un messaggio alla maggioranza, al Governo e al Presidente sulla necessità di avere una fitta comunicazione anche con le minoranze rispetto a misure eventuali che possono essere prese e non solo a moral suasion perché vedo una estrema o eccessiva leggerezza comportamentale da parte della società italiana e anche lucana.
Penso sarebbe opportuno cogliere l'occasione, Presidente Cicala, per provare a capire come invogliare e indirizzare in particolar modo i nostri giovani ad un comportamento un po' più prudente perché non lo noto, o meglio, noto il contrario e non c'è piazza dei nostri Comuni che non sia, in particolare la sera, iperaffollata con un buon uso della mascherina al gomito, ma oltre no.
Allora sì ai tamponi, ovviamente, nella disponibilità, sì al sierologico, capire esattamente, immagino al primo positivo a scuola aperta che cosa possa accadere, è utile mantenere l'apertura il 24 o è più utile fare una riflessione? Ovviamente sono argomenti in capo a tutti quanti noi, innanzitutto in capo al Presidente e al Governo.
La seconda annotazione la faccio all’Assessore Leone: continuo ad ascoltare la lamentazione che per certi versi condivido, Assessore, lo dico con correttezza, dell'amico Bolognetti. Se riterrà, ovviamente è una sua valutazione, aprire un'interlocuzione anche con le minoranze alla presenza di Bolognetti con molta calma, sarebbe auspicabile in modo tale da mettere, se possibile, nella legittimità un punto alla vicenda.
La mozione, Presidente Cicala, io chiedo di inserirla all'ordine del giorno e di discuterla e votarla. Poi ovviamente il Consiglio deciderà. Ed è una mozione che recita nel corpo in questo modo: “è relativa alle operazioni di sorteggio dei componenti delle commissioni giudicatrici dall'Albo Unico regionale”, perché questa operazione o queste operazioni vengono effettuate presso la stazione unica appaltante con preavvisi pubblici anteriori a volte di sole 24 ore rispetto alla seduta di sorteggio.
Io ho una documentazione in tal senso perché me la sono procurata, ovviamente è pubblica e quindi il sorteggio pubblico con preavviso di un solo giorno non mette nelle condizioni tutti gli interessati di sapere con largo anticipo, come dovrebbe essere, quando esso deve essere svolto e la pubblicazione delle sedute per il sorteggio di cui sopra avviene, io non ho avuto modo di controllare nelle ultime settimane, con pubblicazioni sulla pagina interna del dipartimento stazione unica appaltante Suap.
Allora io chiedo esattamente che si iscriva e si discuta questa mozione perché oggettivamente sta in un modus comportamentale che a mio giudizio garantisce trasparenza, rigore, ci mette tutti al riparo, mi sembra una cosa molto opportuna. Ricordo che nel precedente Governo, e chiudo, avevamo 7 giorni di preavviso, un tempo congruo, in modo tale da poter consentire a tutti di partecipare e rendere la cosa pubblica, punto.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 42 del 20/10/2020
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PITTELLA
Figuriamoci se non vogliamo dare spazio a tutti quanti, non abbiamo neanche iniziato a parlare, ho solo bisogno di chiederle cortesemente quale articolo del Regolamento impedisce di presentare mozioni durante sedute ispettive. Cortesemente lo chiedo perché ne avevo una da presentare, ma se c’è un articolo del Regolamento io non la presento e chiederò all’Assessore Cupparo di dirci in breve…



Intervento PITTELLA resoconto nr. 42 del 20/10/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE PITTELLA RELATIVA AL SETTORE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO
PITTELLA
Presidente, la mozione è relativa al settore dello spettacolo dal vivo. Sono intervenute in questi minuti 2 questioni, un’interlocuzione che i manifestanti di questo settore hanno avuto con l’Assessore Cupparo e una data di appuntamento che da qualche mese chiedevano al Presidente della Giunta regionale fissato per il 10 del mese di novembre, credo. Per evitare di essere ridondante, se l’Assessora Cupparo vuole riferirci dell’incontro, bene, se l’Assessore Cupparo non ritiene di doverci riferire chiediamo le seguenti cose impegnando la Giunta:
che vi sia il ripristino del capitolo di spesa, che vi sia una programmazione triennale per il settore capiente senza ridimensionamento e che vi sia un’interlocuzione costante con un settore che non è paragonabile alle cosiddette sagre di paese.
Questo settore rappresenta un asset importante proprio della economia della imprenditoria della cultura. Avendo questa Regione, essendosi dotata di una legge importante e significativa, forse una delle prime in Italia, sposato un percorso virtuoso con questo mondo prima ancora che Matera fosse proclamata Capitale Europea della Cultura. Avevamo inteso avviare proprio con costoro un virtuoso procedimento che producesse cultura e producesse integrazione sociale, producesse crescita formativa e anche occupazione.
Tutto questo ovviamente si basa su una compartecipazione tra Governo regionale e regione tutta, e imprenditori, a oggimi sembra di registrare – ed ecco la mozione – che vi sia sul primo stanziamento una decurtazione di risorse, e quindi si chiede l’integrazione, e non vi sia all’orizzonte una programmazione triennale che metta in asse e in sistema tanto i finanziamenti nazionali ministeriali, tanto quelli regionali, tanto l’esborso finanziario privato che ognuno di loro deve necessariamente mettere in campo. La mozione impegna la Giunta a fare tutte queste cose.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 43 del 30/10/2020
Argomento : COMUNICAZIONE, AI SENSI DELL’ARTICOLO 52 DEL REGOLAMENTO, SULLA SITUAZIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID - 19 E SUI PROVVEDIMENTI DA ULTIMO INTRAPRESI
PITTELLA
Ovviamente spero di non essere un uccello del malaugurio, è che si possa andare incontro al lockdown, tanto lo dirò nell’intervento, cose che ho anche penso ampiamente detto nel passato, però… E vorrei che un tema così importante si argomentasse oggi che siamo tutti presenti in Consiglio alla luce delle considerazioni del Presidente Bardi e anche per venire incontro a lei, alle esigenze che lo stesso Presidente ha di nutrirsi di eventuali contributi che è preferibile, come dire, vengano in quest'Aula e non dall'esterno. La mia è una preoccupazione. Poi la replica la vorrà fare la prossima volta sperando di poterci vedere tutti perché la situazione è tale che ci consentirà di essere ancora qui tutti quanti, problemi non ce ne sono.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : “DISCUSSIONE SU MODALITA’ DI IMPIEGO DELLE RISORSE PROVENIENTI DAL RECOVERY FUND, GIUSTA RICHIESTA A FIRMA DEI CONSIGLIERI POLESE, CIFARELLI, TREROTOLA, BRAIA, PITTELLA”
PITTELLA
Presidente Cicala, Presidente Bardi, colleghi Consiglieri intervengo per fatto personale. Ovviamente mi riservo di farlo nel merito dell’argomento o del Punto all’Ordine del Giorno nella seduta apposita.
Io ho parlato e non è la prima volta che lo faccio di- ho usato un espressione di colpevolezza politico-istituzionale e morale e mi sono riferito in particolare alla vicenda Covid- basta soltanto risentire diciamo il mio intervento quello di oggi anche della conferenza stampa e anche di qualche giorno fa e l’ho fatto e sono anche pronto ad assumermi le responsabilità e anche a confermare quello che ho detto perché ritengo che nella gestione del Governo della vicenda pandemia vi sia una responsabilità enorme a mio giudizio colpevole. Perché quando assistiamo, quando registriamo inerzia o improvvisazione- questo ovviamente è il mio pensiero e non pretendo che sia il pensiero di altri- e quando registriamo ritardi nelle azioni amministrative e politiche e anche l’assenza di un piano strategico di riscrittura in una fase complessa come quella che viviamo del nuovo welfare è un atto anche oltre che politicamente e istituzionalmente anche moralmente grave nei confronti della responsabilità che noi abbiamo al cospetto dei cittadini. Giammai, Presidente Bardi, io mi sarei permesso di far riferimento a vicende, giammai mi sarei permesso di utilizzare un termine che richiami la moralità o l’etica per capirci riferendo questo termine o riferendo questi termini, Presidente Cicala, a vicende o a anche a non vicende che possano comunque direttamente o indirettamente interessare uomini del Governo, uomini del Consiglio Regionale, o andando oltre, qualsiasi altro soggetto, per cultura, Presidente Bardi, per cultura, garantista innanzitutto fino al terzo grado di giudizio. E lo dico questo e lo dicevo prima ancora che potessi esserne io interessato e continuo a confermarlo questo atteggiamento nei confronti di chi oggi sta parlando e nei confronti di chiunque, anche del mio peggior avversario. Per cui mi permetto di suggerirle di verificare al suo interno, semmai qualche scivolone in questo senso c'è stato, magari nei confronti di chi vi parla o nei confronti di qualchedun altro e mi permetto con nettezza di dirlo facendo riferimento ai tanti interventi che pure ci sono stati a cui ho assistito, alle tante allusioni, alle tante, o meglio, espressioni, qualcuna memorabile durante il comizio tenuto dal Centrodestra a Tursi. Grazie per tanto onore che mi fate, al quale e ai quali riferimenti non mi sono mai, mai, ed è una lezione questa, permesso di replicare, mai, sempre per cultura. E allora, Presidente Bardi, spero di aver chiarito questo suo riferimento e spero anche che vorrà rivedere su questo argomento tanto il contenuto, tanto il tono, piuttosto perché lei è il capo di una Maggioranza e di una coalizione, lo rivolga ad altri e faccia lezione ad altri di comportamento, soprattutto quando son bravi ad ergersi su un piedistallo e a giudicare gli altri e io potrei far scuola avendo ricevuto molte attenzioni in questo senso, per le quali attenzioni ho provato un rigurgito interiore, poi mi sono rassegnato all'idea che nella vita esistono, come nella società, fragilità umane e anche persone che di umano hanno molto poco e che con me non hanno nulla a che vedere. Poi in politica, Capogruppo Coviello, nel rispetto dei ruoli ognuno può dire la propria, può anche alimentare un dibattito aspro, fatto di merito e nel metodo corretto. Questo io l'ho condiviso quando ero dall'altra parte del banco e pretendo perché è giusto esempio di democrazia che lo si condivida quando si è anche da quest'altra parte del banco, che la politica è esattamente questo. Altro è, Presidente Bardi, spero che le mie parole la raggiungano nella profondità e anche nell'amarezza che lasciano trapelare e altro conto è la battaglia umana che non mi appartiene e che non mi distingue. Guardi altrove, e non deve andare molto lontano con i suoi occhi, basta soltanto alzarli e ben direzionarli.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 43/2020 “MODIFICHE ALLA L.R. 6 AGOSTO 1997, N. 38 (NORME PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI DIFESA DEL TERRITORIO DAL RISCHIO SISMICO)”
PITTELLA
Niente, volevo chiederle se è intervenuta una sua disposizione dell’Ufficio di Presidenza perché vedo l’assenza della stampa oggi, c’è una disposizione in tal senso?



Intervento PITTELLA resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 43/2020 “MODIFICHE ALLA L.R. 6 AGOSTO 1997, N. 38 (NORME PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI DIFESA DEL TERRITORIO DAL RISCHIO SISMICO)”
PITTELLA
Sì, per dirle che io dissento da questo orientamento, da questo indirizzo fortemente e invito l’Ufficio di Presidenza a rivedere la propria posizione. Il servizio pubblico è offerto ed è garantito da tutti, non solo dalla Rai, questa è regola. Tra l’altro si poteva utilizzare l’Aula preposta per i cittadini, non mi sembra che in ogni seduta e ad ogni seduta partecipino centinaia di persone che fanno informazione e comunicazione, mi sembra un atto di prevaricazione mi perdoni questo termine, forse forte, ma è proprio così.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 46 del 24/11/2020
Argomento : MOZIONE URGENTE DEI CONSIGLIERI CIFARELLI E PITTELLA SU PRESIDIO OSPEDALIERO ‘MADONNA DELLE GRAZIE’ MATERA, NOTA DIPARTIMENTO POLITICHE DELLA PERSONA N. 219763/13 AN DEL 17 NOVEMBRE 2020.
PITTELLA
Mi spiace che non c’è l’Assessore Leone, però mi rivolgo ovviamente al Presidente. L’Assessore Leone non ha compreso di che cosa stiamo parlando, non si deve dispiacere né l’Assessore e né nessuno (incomprensibile), ed è una cosa grave ancor più perché investe tutto il sistema sanitario regionale, e non soltanto il Madonna delle Grazie, e non è in discussione il DEA di primo o di secondo livello, noi stiamo parlando di un’altra cosa. Mi dispiace... mi permetto di farlo in punta di piedi, di correggere l’Assessore Leone, per cui non vi è meno il DEA di primo o il DEA di secondo, c’è soltanto una esigenza: vi è meno – e da qui scaturisce l’esigenza – l’organizzazione di tutti gli ospedali, in attesa che vi sia una riforma compiuta, questo vale per Matera, per San Carlo, per Potenza, per il CROB, nessuno escluso, perché il principio che si sancisce con la nota di un Dirigente che è tra i migliori d’Italia sulla programmazione, e non le consento di dissentire, perché è oggettiva questa cosa, e provare a dire oggi “C’è una nota dell’Asm che dice: <>”, quella deroga oggi se non riceve una ulteriore delibera che conferma quella del 2018, viene meno Assessore. E viene meno per cui lei sarà costretto, è smentito ancora una volta dai fatti, perché dovrà sostanzialmente revocare l’atto di delibera che lei ha fatto e smentire la nota di un Dirigente del suo Dipartimento. Perché di questo si tratta. E noi le stiamo dicendo che in attesa di una riorganizzazione che, se lei ci fornirà, avrà e riceverà anche il nostro contributo di idee, se lei non ci fornirà, mi dispiace Assessore Leone, non potremo fornirle il contributo di idee, per cui andrà diritto esattamente dal 1° gennaio ad una riformulazione ed una rimodulazione in negativo per cui salterà la strutturazione della chirurgia vascolare, della geriatria e di una serie di altri reparti, questo vale per Matera ad oggi, stanti così le carte, e vale per tutta la struttura sanitaria per come è rappresentata oggi in Basilicata.
Per quanto riguarda Policoro, e per cui io annuncio parere favorevole Presidente a che si discuta oggi, anche prendendoci il tempo necessario, e se abbiamo coraggio e spalle larghe, oltre che attributi, chiamiamo adesso il Dirigente Montagano e il Direttore generale, se vogliamo affrontare a pieno titolo e mettere, come dire, i piedi nel piatto; diversamente, facciamo una sorta di gioco dell’oca a cui siamo abituati. Allora, l’invito che le faccio è che approfondisca gli argomenti cortesemente prima di parlare. Il mio parere è favorevole perché se ne discuta adesso; l’alternativa è che se si va verso questa direzione, al 1° gennaio senza un riordino complessivo di cui non abbiamo neanche traccia, almeno come Minoranze, mi sembra di capire ne abbiamo soltanto sentito parlare, si andrà alla demolizione sistematica di gran parte del sistema – se non di tutto il sistema – sanitario regionale.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 46 del 24/11/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE BARDI SULL’EMERGENZA COVID-19. SITUAZIONE REGIONALE E CRITICITÀ DEGLI OSPEDALI LUCANI
PITTELLA
Grazie, Presidente Baldassarre. Ma io continuerò anche questa sera ad essere molto sincero e diretto con il Presidente Bardi e con la sua Maggioranza. Essere costruttivo e dialogante a volte non consiglia il perbenismo perché non serve, né ho mai creduto, avendo svolto questa funzione, quella di Presidente, che attorniarsi di tifosi serva per migliorare le proprie performance. In genere i tifosi che dicono che tutto va bene Madama la Marchesa francamente non offrono un servizio utile a chi svolge una funzione gravosa come quella di governare una Regione e dunque sarò molto diretto e anche molto tranciante su alcune questioni perché non sono soddisfatto né delle cose che lei avrebbe dovuto fare con il suo governo e che non ha fatto, men che meno delle cose che questa sera ci ha consegnato nella sua relazione. Continuo a pensarla come la pensavo 8 mesi fa, quando sostenevo – a dispetto di ciò che mi rispondeva l’Assessore Leone – che bisognava realizzare una sorta di ospedale nell’ospedale per evitare che quei luoghi diventassero come sono diventati, Consigliere Aliandro, luoghi di contagio, sempre più, dalle case di riposo alle RSA, agli ospedali distrettuali, e quant’altro.
E continuo a pensare e a dire, forse serve a poco, che siamo stati baciati dal Signore nella prima ondata di Covid, pur essendo partiti rispetto alle altre regioni con un mese e mezzo di ritardo... all’epoca, e abbiamo trascorso mesi, non so se sono 6, 7, 8 mesi, ma molti, molto tempo sapendo che cosa sarebbe accaduto, non so se a predisporre la macchina soltanto attraverso atti amministrativi o attraverso azioni concrete, e fatto sta noi ci ritroviamo per i numeri che il Presidente ha dato a rincorrere la continua emergenza. Per cui, ciò che ci rappresenta è una... come dire... rassicurante situazione a mio giudizio molto virtuale, ed è un parere del tutto personale e me ne assumo la responsabilità, che al contrario sconta una realtà che nella concretezza della quotidianità ci consegna altre criticità, perché i nostri ospedali – lo possiamo dire con... almeno da medici per... come dire, per giuramento – sono allo stremo, per non parlare del collasso. Lo dico io? No, lo dicono gli operatori, lo dicono sulla stampa, lo dicono per Rai, lo dicono i sindacati. Certo, si può dissentire, si può dissentire da tutto, non v’è dubbio, forse però quel che manca è un piccolo atto di umiltà che prova a guardare le cose sotto altra angolazione, e forse prova anche a dire: “Ma se in tanti la pensano in un certo modo, e in tanti ci suggeriscono di fare altro, forse una parte piccola, grande, di ragione forse pure ce l’hanno”, perché se in questa società i corpi intermedi non servono a nulla, le associazioni non servono a nulla, se i portatori di legittimi interessi non servono a nulla, le categorie non servono a nulla, io chiedo esattamente: fate tutto voi, vi auto assolvete attraverso gli interventi, vi votate perché avete i numeri e la Maggioranza, io spero che voi raccogliate i frutti di quest’azione di questo atteggiamento.
E anche i numeri che ha recuperato il Consigliere Braia di terapie intensive che non vivono un momento di grande serenità con un personale allo stremo, non mi sembra che ci possano tranquillizzare, oggettivamente, e io non sto né strumentalizzando né demonizzando nulla, sto soltanto dicendo che la fotografia non è quella che ci è stata rappresentata, a meno che io non viva una dimensione alterata. Così come esiste o non esiste, lo dico da medico a chi è medico, una difficoltà estrema nella risposta alla domanda di salute altra, che non sia Covid, perché noi recuperiamo 80 posti a Matera totalmente dedicati al Covid, e 100 a Potenza totalmente dedicati al Covid, e abbiamo fatto sì che attraverso una scarsissima programmazione, mi perdonerà l‘Assessore, anche gli ospedali che sono... o che dovevano rappresentare... come dire, una di uscita per tante altre patologie a partire dai pronto soccorsi attivi, sono diventati man mano luoghi purtroppo di contagio, io non so l’ospedale di Melfi, o meglio lo so bene, quanto affanno ha il pronto soccorso di Melfi, quanto affanno ha il pronto soccorso della Val d’Agri e quanto affanno ha il pronto soccorso di Lagonegro e di Policoro,e quando questi luoghi hanno consegnato in termini di diffusione di contagio perché mi spiace molto dirlo, ma le stanze con pressione negativa non ci sono mica lì, perché le aree contumaciali per chi visita gli ospedali, da paziente come da medico, ma anche come rappresentante istituzionale, ci dicono esattamente che c’è una condizione di estrema precarietà, voi avete titolo come me, anzi più di me, per andarli a guardare quei luoghi, per andarli a visionare quei luoghi, e per correre ai ripari se io dico una menzogna, perché non funziona così, né possiamo raccontare la favoletta ai cittadini “Tutto va bene” perché non va tutto bene purtroppo.
Dato che c’è questa situazione, io...
(fuori microfono)
Questa è una mia idea, infatti, Presidente è una mia idea e lei deve tacere perché sto parlando, come io sono stato in silenzio quando lei ha parlato.
(fuori microfono)
Lei ha la facoltà di replica, certo, e io ho la facoltà per fatto personale, se lo ricordi. Ma tanto non è un problema perché il nostro dibattito e il nostro dialogo non finisce qui, continuerà domani, dopodomani, ognuno con i mezzi che ha a disposizione. Perché se le cose di cui io mi assumo la responsabilità non sono condivise, signori non siamo mica qui all’egemonia del pensiero, o all’unanimità a tutti i costi. Ognuno si assume... come dire... il peso delle cose che ritiene di voler dire. Ma se noi ancora oggi proviamo ad auspicare una intensificazione del rapporto con i medici di Medicina Generale, un anello indispensabile per la prima risposta da dare in un caso come il nostro, dove c’è una grande... dove c’è un’esponenzialità di contagi, il più spesso asintomatici per fortuna o paucisintomatici, e noi pensiamo che nei confronti dei medici di Medicina Generale, come del personale infermieristico, penso agli OSS, penso ai tanti medici che sono in trincea, possiamo magari soltanto... così, ritenendoli a ragione degli eroi in questa fase, risolvere il problema delle loro criticità, delle loro difficoltà e del peso straordinario non solo fisico ma anche psicologico che si assumono quotidianamente nello svolgere quella funzione, spesso o in tanti occasioni magari con qualche dispositivo di sicurezza in meno e magari con una formazione che avremo potuto provare a mettere in campo in meno in questo tempo, perché solo io posso ricevere o posso chiedere agli infermieri se si sentono nelle condizioni di poter – attraverso un contratto a tempo determinato, magari neanche incentivato – essere catapultati senza alcuna formazione nell’affrontare un tema come quello dei Covid? Ma sono io che vivo una realtà diversa, o questa è una realtà o la realtà? E tutte queste cose le dico esattamente perché c’è un tempo ancora, nonostante quello che si è perduto, per poter recuperare alcune cose, non le dico soltanto perché... insomma, da vanesio quale non sono devo provare a ragionare in un’aula e a farmi ascoltare da 20 colleghi.
E ancora, il ricorso alle strutture per paucisintomatici e asintomatici, ma onestamente il sottoscritto, ma non solo il sottoscritto, ma da quanti mesi ne ha parlato? Da quanti mesi e perché ancora oggi abbiamo Stigliano e non forse ancora Venosa con tutte le cose che ho ascoltato e sappiamo esattamente che per attivare Maratea ci vuole un intervento finanziario anche strutturale anche imponente basta andare a studiare un poco le carte, basti andarsi a studiare un po' le carte e a verificare i luoghi sapendo peraltro che anche noi avremo le stesse se fossimo lì a governare, le stesse difficoltà nell’approvvigionamento del personale e quindi sapendo che pur volendo attivare l’ennesimo ospedale avremmo difficoltà, forse avremmo dovuto pensarci prima a fare delle long list sul personale, o sbaglio? O dobbiamo ricorrere oggi a fare i bandi e gli avvisi forse abbiamo sbagliato noi? Sbagliamo noi a dirlo? Siamo arrivati forse un po' più in ritardo? L’ultimo avviso per infermieri che cosa ci dice, che su 220 partecipanti 45 danno l’adesione e solo 5 vogliono andare a Venosa? Noi queste cose le sappiamo perché le andiamo a leggere, andiamo a chiederle, è un problema, è una criticità la si vuole condividere, la si vuole socializzare o si pensa soltanto che magari ogni tanto si fa una riunione e si risolve il problema, si viene in Consiglio ogni tanto ci si comunica i numeri e noi dai numeri diciamo attraverso l’algoritmo nazionale senza che abbiamo in dotazione perché non ce l’abbiamo una possibilità informatica che possa elaborare eventualmente in house quei dati correntemente rispetto alle nostre esigenze che tutto va bene e non va bene. E allora né si può pensare che c’è una disponibilità al dialogo a condizione, se siamo più buoni e meno come dire urticanti rispetto al ruolo di Opposizione c’è una mano tesa e una disponibilità da parte di chi governa, se invece no questa mano tesa non c’è, mi sembra che ci siano dimostrazioni costanti non dico quotidiane di prove…che non servono che non aiutano.
E ancora abbiamo o no un problema con la vaccinazione, attenzione, non quella Covid quando arriverà sicuramente saremo in grado e mi auguro di poterci attivare, quella normali, quella che ancora riguarda migliaia di cittadini anche che ancora fanno parte di quella fascia sensibile e penso degli ultrasessantacinquenni che il vaccino purtroppo non l’hanno fatto e mi chiedo tra vaccino e tra tamponi, ma un po' sull’esempio del Veneto, ma avete pensato cortesemente è l’ennesima proposta di coinvolgere farmacia, parafarmacie e fare una campagna disseminata così come ci ha presentato il collega Zaia, il Consigliere regionale, il Presidente del Veneto per cui voglio dire chi più del Presidente Zaia e vado a concludere, Presidente, ci dice esattamente facciamo un tamponamento di massa e proviamo a coinvolgere anche quei settori possibile che noi dobbiamo esattamente ritenere che è tutto esaustivo ciò che noi abbiamo fatto? E allora io mi chiedo e chiudo ma possiamo provare a fare un balzo in avanti e recuperare un po' più di pragmatismo e forse nel dialogo non volete della Minoranza o non volete di Pittella, ci mancherebbe, siete liberi di tanti altri che ascoltate e che ascoltiamo il 1° dicembre se sarà mantenuta ascolteremo i sindacati che verranno o che manifesteranno per questo motivo e su questo argomento, è possibile che noi ci sia ascolto per nessuno e non parliamo del riverbero economico, stiamo parlando soltanto del riverbero diretti sulla salute dei cittadini e sulla prevenzione primaria e non solo che dobbiamo mettere in campo.
E poi, esiste o non esiste e chiudo un problema di comunicazione? Io ho fatto il Presidente in questa Regione, l’ho fatto esattamente avendo un impostazione diversa da quella che è il Presidente Bardi non so se migliore, non so se peggiore e non credo che sia questa la sede in cui dobbiamo esaminare esattamente qual è migliore o peggiore per una Regione come lo nostra l’approccio che si ha nei confronti dei problemi piccoli o grandi o giganteschi come questo, io penso lo dice l’Opposizione al Governo nazionale, lo dice l’Opposizione al Governo regionale che il dialogo vero quello che si vuole praticare realmente non ha confini, non ha steccati e non ha orari ha solo bisogno di un grande requisito molto cuore e molta passione e la volontà di conoscere non solo le carte anche i ruoli anche i cittadini e per farlo bisogna ascoltarli e io ho la percezione che non si ascoltano i cittadini che si è chiusi all’interno di una sorta di fortezza inespugnabile tra virgolette alla quale è difficile consentire l’accesso e per la qualcosa diventa complicato provare a contribuire al miglior riuscita di un’azione amministrativa e politica e questo non c’entra sul giudizio che si dà di merito su una Maggioranza o su un Minoranza, questo attiene esattamente all’approccio che si vuole avere quando si governa una Regione. Io auspico che il Presidente Bardi modifichi il suo approccio, auspico è un mio suggerimento molto umile, ma altrettanto sincero al di là dei mugugni, altrettanto sincero e questo attenzione ci allena a comprendere che la politica è fatta di momenti di gloria ed è fatta di momenti di grande difficoltà e chi vi parla ha avuto sia l’uno che l’altro e non si esime di essere portatore di un pensiero avendo deciso di non aver mandato il cervello come dire in discarica, ma di farlo funzionare soprattutto ascoltando i cittadini, soprattutto ascoltando, certo Presidente, ascoltando le persone che animano questa Regione provando a conoscere sempre più i luoghi anche più (incomprensibile) di questa Regione, i meandri provando andare a verificare le cose che mi dicono per non (incomprensibile) come verità assoluta, questo è un approccio, non è condiviso? Amen, ce ne faremo una ragione, ma dato che questo è un lavoro in progress non si deve meravigliare Presidente se io lì dove riterrò di non poterla assolvere nel ruolo e nella funzione per quella che è la mia funzione le dirò esattamente con sincerità non che tutto va bene, ma che purtroppo molte cose potevano andare meglio e non sono andate meglio, potevano essere fatte e non sono state fatte e lei come ho avuto io modo di fare sedendo al suo posto quando l’Assessore all’Ambiente mi rimproverava di tante cose che non facevo o che facevo male a suo dire me le sono tenute, ne ho fatto lezione e ho provato a migliorare, punto, perché in politica si fa così.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 46 del 24/11/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE BARDI SULL’EMERGENZA COVID-19. SITUAZIONE REGIONALE E CRITICITÀ DEGLI OSPEDALI LUCANI
PITTELLA
Assolutamente sì e se per un attimo avessi la possibilità di rifare l’intervento, Presidente Bardi, io lo rifarei esattamente nella stessa maniera. La politica ha delle regole e non deve dolersi se, questo è il luogo in cui le cose si devono dire per come sono, senza infingimenti, consentendo a tutti, ovviamente per ruolo, di poter esprimere con sincerità le proprie opinioni. E’ passato un anno e mezzo e mi sembra che il mio atteggiamento, tranne che negli ultimi mesi, sia stato sempre, sempre, sempre molto dialogante, forse per nulla ascoltato. Dopo un anno e mezzo non ci sono alibi, è la politica. Io non ho avuto la possibilità di avere un anno e mezzo di tregua o di comprensione e non ho avuto, quando ho fatto il Governatore, un’opposizione dentro l’aula e fuori l’aula, tenera, anzi l’ho avuta molto severa ed ho accolto con molta pazienza ed umiltà, anche quando non condividevo, i suggerimenti, gli stimoli e tanto altro che veniva dai banchi dell’opposizione, come dalla società che non la pensava come me, e magari oggi ci sono Consiglieri regionali che all’epoca non lo erano e che magari sui social si divertivano a dire cose peggiori di quelle che hanno detto in un’occasione all’Assessore Leone, peggiori. Ora, per chi ha spalle larghe, come ognuno di noi, in questo mare che si chiama politica, controlezioni francamente non mi sento di riceverne. Posso avere fatto tanti errori sul piano amministrativo, penso di avere un minimo di esperienza da mettere al servizio di questa regione e dei suoi cittadini. Quando vorrà, Presidente, se vorrà ovviamente. Io sono un semplice Consigliere Regionale e lei è il Presidente di questa regione. Io sono pronto a dialogare su tutte le falle del sistema sanitario, su tutte le incompiute, sulle tante criticità che vengono spesso evocate, magari le contestualizziamo, magari le verifichiamo, magari le discutiamo con dovizia di particolari, se vogliamo fare, come dire, merito nel dibattito nella discussione. se vogliamo fare soltanto uno spot ed una, come dire, una sorta di piccola propaganda, recuperando i tanti se e i tanti ma in un governo che di per sé è portatore di errori inevitabilmente, come di tante cose buone, io sono sempre qui pronto a farlo. Ultima chiosa. Quando una regione come la nostra giunge a 6.000 contagi circa, ci arriva in un giorno o ci arriva in molte settimane? Molte settimane. Io penso che ci arriva in molte settimane e quando qualcheduno prova e si sforza in tutte le maniere possibili a sollecitare l’intervento propositivo, costruttivo, utile per far fronte, per prevenire e per far fronte ad una escalation prevedibile, tanto con gli hotel Covid, quanto le strutture per paucisintomatici o asintomatici, quello è un contributo positivo e costruttivo, non è un demolire qualcosa. E non mi si dica che dall’oggi al domani siamo giunti a 6.000 contagi, senza avere un tempo per poter magari prendere atto di qualche suggerimento che pure le veniva da un banco dell’opposizione e forse, se fosse stato ascoltato, avremmo potuto far prima e meglio. Non si deve dispiacere, né si deve, come dire, stizzire rispetto a commenti, suggerimenti, critiche e anche proposte questo è il sale della politica e quest’Aula come la società deve nutrirsi di queste cose e noi siamo avvezzi a queste cose e abbiamo tanto pelo sullo stomaco da sopportare e da rilanciare e soprattutto da dare al tempo le giuste risposte. In questo caso non stiamo facendo un referendum pro o contro una Maggioranza, la Maggioranza ha vinto e ha da governare ancora 3 anni e mezzo, quando sarà chi verrà dopo di me e dopo di noi deciderà che cosa fare e ascolterà il giudizio dei cittadini, in questo caso stiamo discutendo esattamente della salute, della incolumità, della giusta cura e della tenuta anche sociale oltre che economica di una Regione, mi sembra che sia altra cosa e sia altro argomento per cui deve comprendere e tollerare anche lo sfogo piuttosto severo che un Consigliere di Minoranza questa sera le ha consegnato.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 49 del 15/12/2020
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PITTELLA
Grazie, Presidente. Prima dell'inizio del Consiglio io mi rivolgo alla sua persona, al Presidente Bardi e all'Assessore in questo caso alla Sanità perché non vuole essere una pregiudiziale, ma è un mese se non più, che ho fatto richiesta di acquisizione di atti al Dipartimento della Sanità, secondo quanto previsto dalla norma. Ho fatto anche tre solleciti ufficiali, in particolare sul Fascicolo Sanitario Elettronico. È trascorso più di un mese, Presidente e Assessore, e io non riesco ad ottenere la documentazione e dato che a mio parere, Presidente Bardi, in una delibera da lei approvate e dalla Giunta, approvata fuori sacco, presenta…, ovviamente è da una mia prima lettura, non ho la completezza degli atti per poter dare una valutazione compiuta, ed ecco perché ho fatto richiesta, presenta motivi per essere dichiarata illegittima. Avrei bisogno attraverso questa sollecitazione di ottenere nel più breve tempo possibile atti che mi spettano come Consigliere Regionale, lo dico sempre per raggiungere in maniera composta, come dire, obiettivi che sono anche un po' comuni rispetto ad una programmazione che intanto sta andando avanti. E io mi rivolgo proprio al Presidente Bardi per quello che è stato e per quello che oggi e gradirei cortesemente che vi fosse su questi argomenti una maggiore attenzione a fronte di una richiesta legittima che un Consigliere Regionale fa.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 49 del 15/12/2020
Argomento : “DISCUSSIONE SU MODALITÀ DI IMPIEGO DELLE RISORSE PROVENIENTI DAL RECOVERY FUND, GIUSTA RICHIESTA A FIRMA DEI CONSIGLIERI POLESE, CIFARELLI, TREROTOLA, BRAIA, PITTELLA.”
PITTELLA
So che il Presidente fa tante altre cose infatti io l’ho attesa perché l’importanza dell’argomento richiede la sua presenza auspicabile anche quella degli Assessori ma comunque la sua presenza perché assorbente rispetto all’intero Governo.
Io mi sono chiesto sempre nel ruolo di Presidente, quando l’ho svolto, come potesse la Basilicata diventare centrale nelle dinamiche europee e come la Basilicata potesse recuperare una sua peculiarità per combattere o per attenuare la denatalità quanto lo spopolamento, quanto la povertà crescente e nella elaborazione che ognuno di noi, io per la funzione che ho svolto ho provato a mettere in campo ascoltando a 360 gradi i portatori di legittimo interesse della nostra Regione e non solo, ho provato a immaginare questa nostra Regione cerniera nel Mezzogiorno d’Italia e in una dinamica europea che guarda sicuramente ai paesi del Mediterraneo, una Regione che andava a recuperare sempre più e andrà a recuperare sempre più una sua centralità proprio per la posizione geografica di cui gode e a dispetto dei piccoli numeri ancor più proprio per le peculiarità che questa nostra Regione, proprio perché piccola, attenzione, avrebbe e potrebbe mettere in campo se queste peculiarità vengono intelligentemente enucleate e potenziate nelle opzioni di sviluppo che passano attraverso sicuramente la finanziarizzazione di iniziative, ma anche attraverso una concertazione più ampia. Ecco perché penso che l'approccio di convergenza interregionale a cui fa riferimento Cifarelli, a cui fa riferimento Acito, sia auspicabile. Ecco perché ci sono iniziative che sono state intraprese dal precedente Governo e continuate in questa legislatura, come quella sulla Zes, che recuperano esattamente questo principio e questo spirito. E se le domande che ognuno di noi si è posto nel ruolo che ha svolto sono le stesse che si è posto il Governo Bardi, e non ho dubbi in merito, penso che questo piano debba essere, se possibile, emendato, arricchito perché mostra da un lato alcune peculiarità evidenziate nella enucleazione di tante progettualità e dall'altro è monco, a mio giudizio, ovviamente, molto modesto, di un respiro che a 360° prova a collocare la Basilicata attraverso un'analisi del suo contesto in una dimensione che va oltre il perimetro regionale, che recupera la dimensione meridionale in chiave europea. Questa è la mia opinione di cornice. La traduco: se noi nel piano trascuriamo l'effetto pandemico sul welfare e sulla salute, ma anche sulle crescenti nuove povertà, perché purtroppo in percentuale questo accade, diventa complicato provare a immaginare un ritorno in questa terra e quindi uno stop allo spopolamento, o all'esodo, o addirittura alla crescente denatalità, se non proviamo a rendere i nostri paesi, anche quelli più piccoli, luoghi in cui i servizi avanzati di civiltà la facciano da padrone. Se noi non recuperiamo nel nostro sentire proprio dopo quello che è accaduto, che dire, Assessore Leone, un approccio sulla riscrittura della nostra rete dei servizi sociali, andando anche oltre i piani sociali di zona, e sulla rete delle dei disagi, delle disabilità e sulla rete dei servizi di prossimità propri di un piano socio-sanitario, e se non recuperiamo proprio alla luce della pandemia quella necessaria combinazione tra territorio ed emergenza, prossimità e centralità di una cura per elevata, per intensità, ho l'impressione che questo disegno prospettico di una regione accogliente sicura è capace di offrire nella sua grande estensione, ma anche nella sua scarsa demografia, servizi di straordinario avanzamento. E se noi destiniamo in questo piano solo l’1,1%, grosso modo, sarà l’1,5 delle risorse, io invito il Governo regionale, se fosse possibile, ovviamente, a rivedere queste percentuali, queste cifre, proprio alla luce del piano, quello che sarà, quello che lei vorrà e quello che il Governo regionale vorrà presentarci, ma non possiamo essere dimentichi del fatto che c'è una nuova povertà che si aggiunge rispetto a quelle precedenti. C'è una demografia che di per sé rappresenta un vulnus per il nostro territorio; c'è un'esigenza di maggiore territorialità, e al di là delle strutture che vanno pure messa in sicurezza, adeguate, ci mancherebbe, abbiamo bisogno di servizi alla persona che prescindono dai contenitori e che guardano tanto la domiciliarità, quando l'elezione, quanto le acuzie, Immagino che tra emergenza e telemedicina noi possiamo mettere in campo una miscela di straordinario virtuosismo per la nostra regione. Ma solo un progetto degno di tale nota che noi potremmo fare se il Recovery Fund segna il gol in termini di risorse, e io non ho motivo di dubitare, potrebbe vantare una copiosa messa finanziarie pari a 200 milioni di euro e noi non li troviamo, diventa complicato pensare che abbiamo compreso quale dimensione dovrà avere la Regione, attenzione, non soltanto nel mezzogiorno d'Italia ma addirittura in Europa, rispetto al nord che fallisce esattamente su questo tema e possiamo recuperare una dimensione che arricchisce le potenzialità di un territorio che ha bisogno esattamente traguardare risultati, come direi, migliori, più significativi. Ma la stessa cosa la potremmo dire, la potremmo declinare anche su un'altra misura, noi spendiamo, o meglio, in queste tabelle prevediamo il 2,5%, il 2%, diceva Polese, se non erro, su Istruzione, formazione, ricerca e cultura, rispetto al plafond complessivo. Del resto, Dina, sai quanta stima io ho nei tuoi confronti, quindi non è in discussione diciamo il mio intervento in questo senso, se abbiamo appreso dalla stampa è perché giustamente il Governo regionale ci ha comunicato che aveva presentato un programma, un piano pari a 13 miliardi di euro. io penso, e lo pensa, immagino, anche il Governo regionale, che non saranno 13 miliardi di euro, ovviamente, avremmo forse fatto bene a contenere, diciamo così, i numeri per essere un po' più…, non dico credibili, che forse un termine non idoneo al pensiero che sto esprimendo, ma per stare con i piedi per terra io penso che in una forbice tra 2 a 4 miliardi di euro in questa Regione insieme alle altre risorse europee, che sono circa 2 miliardi di euro, 1.800.000, qualcosa del genere, insomma, mi sembra che sia un sostegno finanziario senza precedenti per il nostro territorio e un piano strategico per quanto tu potevi pensarlo anche nel passato il più sognante possibile, Enzo, senza una copertura finanziaria credibile, sarebbe stato il vecchio bilancio che i Comuni facevano quando non c'era la possibilità, o meglio, quando non c'era l'obbligo, Vincenzo, di una contabilità che teneste tra uscite ed entrate il pareggio, sostanzialmente un libro di sogni, ci mettevamo di tutto di più. Ma questa cosa..., eppure, come dire, su questo tema, lo dico al mio amico Franco, Assessore Cupparo, forse e ancora siamo in tempo per farlo, forse un ragionamento con l'università andrebbe fatto, o andrebbe approfondito se è stato già fatto, perché gli aspetti come dire di sviluppo della nostra università, che è un driver di suo straordinario per la nostra regione, potrebbe essere in questo piano, se è emendabile, una straordinaria ulteriore opportunità, ma non soltanto perché potremmo arricchire l'offerta formativa, attenzione, ma perché potremmo con l'università, così come in tante altre occasioni è stato fatto, potremmo insieme al mondo delle imprese mettere in campo la più grande iniziativa di ricerca combinata che possa vantare la storia in questa nostra regione, e la stessa cosa direi su una terza misura, che è quella di equità sociale di genere e territoriale. Noi, io almeno dai conti fatti recuperiamo il 5% dei 13 miliardi immaginati. E a ben guardare le schede. Ora, aiutatemi voi perché le avete redatte e quindi ne sapete sicuramente più di me, la perequazione sociale e la coesione in Basilicata vengono affidate – dalle schede che io leggo, badate bene, con il rispetto che porto – all’Ente Parco Regionale Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, che candida, attenzione, 8 progetti su 22 della Missione 5 dedicata, Enzo. Ma di che stiamo parlando? Con il rispetto per le schede e per i progetti che sono stati presentati, a volte di 350.000 euro, a volte di 250.000 euro, stiamo parlando del più grande straordinario piano di sviluppo che l’Italia mette in campo e che la Basilicata concorre a mettere in campo.
Ora, se sbaglio io a leggere le schede vi chiedo scusa e sbaglio io, io penso ancora di avere facoltà di lettura tale da poter dire che forse non si colma il GAP che c’è sulle disuguaglianze, sull’equità sociale di genere territoriale con le nuove povertà emerse in questo 2020, soprattutto dopo la pandemia; scompaiono, lo dico all’Assessore Cupparo, lo dico anche ai Consiglieri che vengono dalle aree interne, perdonate, scompaiono quasi totalmente nelle schede le aree interne. Noi abbiamo investito nel recente passato 117 milioni di euro, senza avere e godere del Recovery Fund. È possibile, e abbiamo fatto operazioni non solo sulla viabilità, ma sul sociale, sulla mobilità, sull’edilizia scolastica, piuttosto intelligenti e interessanti, anche inedite nel panorama culturale e politico della nostra regione, e allora forse... insomma, io ho la sensazione che sia stata forse fatta per la velocità, attenzione, una collazione un po’ disordinata, presa un po’ di qua e un po’ di là di progetti, e senza che vi sia – Dina, attenzione – una vera e propria proposta costruita su un’idea della regione, su una mission che noi affidiamo alla regione con le nostre mani, e la mission che noi affidiamo alla nostra regione la recuperiamo non solo da un convincimento che nasce da quotidiano, come dire... dalle esigenze, difficoltà e criticità, ma da una lettura precisa che anche altri – dalla SVIMEZ a Bankitalia, e non solo – ci aiutano ad avere, del contesto di una società, del perché esattamente c’è questo fenomeno che noi chiamiamo “spopolamento” e che oggi investe l’Italia intera e non investe soltanto la Basilicata, ma non è che questa ci allevia la nostra sofferenza; la denatalità dei nostri territori e anche per il substrato culturale nel nostro territorio è un fenomeno che va affrontato e studiato, ma esiste, e perché in Basilicata oggi forse dopo la pandemia potrebbero giungere più persone che nel passato? Perché la nostra regione ancora fa respirare aria pulita, perché fa bere acqua pulita, perché fa mangiare cibi sani, perché probabilmente è un territorio che è riuscito a far emergere intelligenze e peculiarità nel mondo dell’impresa, perché sul versante della ricerca è riuscita a fare passi da gigante, perché c’ha un’università che per qualità non ha nulla da invidiare agli altri atenei, perché? Perché può essere che metta in campo un welfare nuovo, adatto alle esigenze più avanzate dei nostri cittadini, perché? Tutta una serie di perché da mettere insieme e da costruire, perché c’è un’agricoltura che è il vanto della nostra regione, con tutte le difficoltà e le criticità che pure emergono. E allora forse avrei fatto, ma io mi permetto ancora qui... e lo dico ad Enzo Acito che vedo legge molto e approfondisce, e lo ha fatto anche nella passata Legislatura, quando io ho avuto il piacere di interloquire con lui invece diversa, no? Io ricordo l’esperienza, Presidente Cicala, di Matera 2019, l’abbiamo costruita. Nessuno da solo, l’abbiamo costruita tutti insieme, al di là dei colori. Ma io devo dire: non noto, Assessore Cupparo, Franco mi viene da dire, non noto una parola spesa per Matera; forse è il caso di meglio dettagliarla, attenzione, forse è il caso di fare un’appendice emendativa, ma noi abbiamo speso fior di milioni di euro, e non ne avevamo, per far diventare Matera il locomotore di uno sviluppo complessivo, poi magari è stato a macchia di leopardo lo sviluppo, forse non ha premiato così come volevamo tutti i territori, ma abbiamo fatto un passo in avanti straordinario. Io ricordo quando avevamo un milione e mezzo di turisti l’anno, e aumentavamo di 100.000 all’anno. Sono cifre che non invento, che sono note, è stato un fiore all’occhiello per tutti quanti noi? Penso di sì. È stato un fiore all’occhiello corroborare quella straordinaria iniziativa, che ha recuperato le energie di tanti, se non di tutti? È stato utile o no recuperare tutto, o una buona parte dei beni architettonici e storici e culturali del nostro territorio? Io ricordo che cosa facemmo in quell’occasione per la cattedrale di Matera, ma faccio un esempio; o ricordo, Franco, quando noi ci impegnammo e riuscimmo a ottenere che la Basilicata avesse la prima sede della scuola nazionale di restauro, oggettivamente. Ora dico, possiamo noi recuperare un approccio propositivo e costruttivo? Perché non noto sostanzialmente queste voci che sono straordinarie, importantissime; possiamo recuperare tutto il patrimonio culturale e storico della nostra regione? I percorsi che a Matera – e non ce ne sono pochi, voglio dire – il percorso delle chiese rupestri, che sarebbe straordinario e sarebbe un dono ad un pubblico, una platea di cittadini che io definisco “turisti”, che potrebbero animare e albergare i nostri territori? Io penso che queste cose vadano messe in campo, ma parlo di Matera 2019 e parlo dell’operazione di marketing che noi facemmo.
Io sono un po’ dispiaciuto perché capisco le mille difficoltà di chi si insedia e che prima deve capire, eccetera, eccetera, ma posso prendere... posso utilizzare quest’occasione, Consigliere Acito, per dire insieme che forse Matera va rimessa al centro, perché oggettivamente è una straordinaria opportunità per l’intera Basilicata? Penso di sì. E posso dire anche che forse un’operazione di marketing, non per forza simile a quella che abbiamo fatto noi, capisco che oggi non è facile riproporre il Capodanno, le vetrine nazionali e internazionali in televisione, inventiamoci insieme qualcosa ma riportiamo esattamente su una scala europea la nostra regione. Per farlo, abbiamo bisogno esattamente di pensarlo, perché se in recuperiamo, come spesso accadeva a noi Sindaci anni fa, tutta la progettualità delle cose che ci servivano, e che problema c’è? Abbiamo recuperato tutto ciò che il servizio idrico integrato aveva accumulato, lo sapevamo tutti, chiunque al posto di Bardi avrebbe preso quelle schede e avrebbe detto: “Facciamo tutti i depuratori”, tutti, l’avevamo fatto anche noi nel Patto per il Sud, non avevamo i soldi per farlo, e abbiamo fatto quello che potevamo con 100 milioni di euro; è ovvio che lievita di più perché adesso c’è una capienza maggiore, e ci auguriamo che venga coperta perché è una cosa giusta; così come, Assessore Cupparo lei ha fatto una cosa molto positiva, inserendo in una scheda – e questo è merito sicuramente suo e anche di chi la collabora – 600 milioni di euro per l’attrattività delle aree industriali delle ZES anche sul versante della conversione green, per capirci, quella è un’operazione intelligente che recupera una traiettoria immaginata, la fa propria e prova a potenziarla non l’avrebbe potuto fare in assenza di Recovery fund e mi auguro che quello possa essere una priorità sperando le cose vadano in un certo senso. Vado a chiudere, è evidente che in questo, non vedo l’Assessore alle Infrastrutture, ma solo un suggerimento c’è sicuramente una voce molto significativa sulle infrastrutture e immagino che questa voce sia combinata un po' quella che avevamo immaginato sul Masterplan tanto per la viabilità provinciale, tanto per la viabilità regionale, tanto per quella interregionale perché le interconnessioni non vi è dubbio che sono importanti, io mi auguro che abbia fatto e se no è un invito che io rivolgo un lavoro fianco a fianco tanto con Anas sul piano triennale che le Regioni di volta in volta devono stilare e siglare, tanto con le Provincie e tanto con Anci perché c’è anche una viabilità minore che pure è in sofferenza e ancora recupererei un’idea straordinaria che noi mettemmo in campo che è il rafforzamento della Pubblica Amministrazione voi lo volete fare come immaginate e noi ricorremmo a un’idea virtuosa per molte altre Regioni che è quella del Ripam, ma l’importante è che- e io starei molto attento su questo- questi investimenti una volta recuperati atterranno e arrivano a destinazione, se tu hai una struttura che poi fa viaggiare quelle risorse, quelle progettualità ecco perché provo a dare alcuni, come dire, suggerimenti che sono non una semplice lagnanza avrei potuto dire questo, Presidente, mi dispiace ma questo piano è molto lacunoso e non dimostra che abbia un suo respiro. Provo a invertire il ragionamento e dico c’è la possibilità di emendarlo, siete convinti che questo piano possa essere emendato nella discussione corale, ecco perché è importante discuterne, ecco perché poi c’è bisogno di una incisività nel ragionamento che si fa a livello regionale al tavolo della conferenza dei Presidenti e al tavolo con il governo dei Presidenti di Regione e c’è bisogno di una unità di missione molto articolata, la risoluzione parla anche di altro che serve esattamente a recuperare una collegialità che su un piano come questo è indispensabile, perché poi alla fine noi abbiamo bisogno, come dire, di creare sviluppo, di creare occupazione, di creare benessere e il benessere noi non lo creiamo su un piano strategico candidando, perdonate il progettino di 200.000 euro che ci può stare perché magari l’avevamo nel cassetto nelle schede c’è anche questo, però voglio dire è poca cosa si aggiunge, ma quando poi arriveremo al dunque e da 13 miliardi di euro noi dovremmo dire che cosa vogliamo farne con 2 e mezzo, con 3 quello che sarà, noi ci auguriamo il massimo possibile e noi dovremmo dire se scegliamo il welfare, se scegliamo… faccio solo un esempio, se scegliamo delle aree produttive, l’innovazione e la ricerca, se scegliamo la cultura che è un driver io sono d’accordo con Roberto e con Enzo Acito, Roberto Cifarelli, è un driver straordinario. Allora, queste riflessioni servono in un dibattito che finora purtroppo non siamo riusciti a mettere in campo, servono a puntualizzare un’idea che è prospettica e fa crescere anche la nostra formazione un po' culturale, un po' politica e un po' di appartenenza alle istituzioni se proprio ci crediamo e ci teniamo. E, allora io e faccio solo poche altre battute, ma missione 1: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, c’è un elenco di iniziative molto positive mi chiedo possiamo inserire i fondi di rotazione, possiamo inserire il fondo di garanzia sul circolante, possiamo inserire il fondo di garanzia copioso sugli investimenti per le aziende- visto e considerato che c’è un momento di crisi acuta- possiamo immaginare una- perché io credo che dobbiamo farlo questo- una misura propria per l’accesso al credito per l’infanzia, per gli anziani e via dicendo? E quando leggo- e lo dico sempre a volo d’angelo e mo’ quasi di battuta- esempi circolari l’archivio dei numeri delle strade urbane per 1 milione di euro, il restyling dei siti web (incomprensibile) locale per 3 milioni di euro, ora ovviamente io comprendo che era un modo probabilmente avremmo fatto tutti quanti lo stesso tra virgolette la stessa operazione mettiamo dentro tutti, ma mi sembra che non costruiamo lo sviluppo serio, quello concreto, quello che ci fa volere e che fa collocare la Basilicata nel Mezzogiorno d’Italia e in Europa in una condizione di vivibilità, diciamo, prima non la conosceva nessuno, poi c’è stato un periodo negli scorsi anni in cui la Basilicata è stata sulla bocca di tutti in positivo, adesso vive come tutte le altre Regioni un momento di difficoltà, questa è la cassetta degli attrezzi che ci consente di decollare, possiamo farlo? Penso di sì. E allora, aggiungo Assessore Leone, proviamo a vedere se anche in questa circostanza oltre all’APQ rafforzato sulle infrastrutture e sulle apparecchiature medicali che noi abbiamo, che a memoria diciamo così, che noi abbiamo già conosciuto ed è giusto che si completi rispetto alla prima trance, sarebbe opportuno pensare sempre in quella visione come noi potenziamo il sistema della ricerca che immagino voi abbiate pensato anche relativo al CROB e alla funzione del CROB, ma che avevate pensato immagino prima che vi fosse quest’opportunità forse è opportuno oggi decuplicare quella risorsa se noi ci crediamo e se riteniamo che dobbiamo vincere la sfida della ricerca e ci candidiamo a… altrimenti diventa, come dire, un’operazioncina piccola piccola, minuta ed è un peccato perché oggettivamente… e allora questa capacità di sintesi che io penso, poi chiudo e mi fermo su questo, questa capacità di sintesi va affidata inevitabilmente al Governo Regionale con la partecipazione se ovviamente lo riterrete, è chiaro, di tutti indistintamente, ma non solo in quest’Aula ovviamente ognuno per la propria funzione e la propria parte. È quello che giustamente il Presidente chiede e rivendica non solo per i fondi, ma il suo stesso partito rivendica a livello nazionale quando si rivolge al Presidente Conte è la stessa cosa che noi chiediamo al Presidente Bardi, noi non è che dobbiamo rivolgere una preghiera, noi dobbiamo dire al Governo Regionale “noi qui eravamo e qui siamo, vogliamo fare come in altre occasioni anche sulla pandemia oggi sul Recovery fund la nostra parte, vogliamo farlo però mettendo fino in fondo le nostre conoscenze, le nostre esperienze e quel poco di sapere che abbiamo per mescolare esperienze, per mescolare anche come dire responsabilità perché si tratta di questo” è evidente che noi ci affidiamo ecco perché l’attendevo e l’ho fatto anche con piacere affidiamo alla sua responsabilità e alla sua sensibilità il resto del percorso. È antipatico, io e il collega Cifarelli, Presidente Cicala, abbiamo inviato le schede ai Sindaci ognuno di voi avrà parlato con una parte dei Sindaci non credo con tutti, forse una riunione collegiale purtroppo non esaustiva ci sarà stata e abbiamo provato ad avere in queste settimane, da quando abbiamo avuto le schede, un’interlocuzione via web purtroppo con tutti i Sindaci, devo dire che c’è stata una partecipazione oltre le aspettative, di merito, allora c’è un fermento, c’è una volontà, c’è una voglia di partecipare che non è legata alla sigla perché noi abbiamo comunicato e discusso via web anche con chi non ha il colore, che porta la Minoranza ole Minoranze e proprio questo senso di appartenenza ad una prospettiva, ad una Regione, ad un futuro che ci mette in condizione di dire: “Presidente, ancora una volta è chiamato lei in prima persona”, noi per la nostra parte ad avere, come dire, una sorta di colpo di remi e lavorare coinvolgendo tutti dalla A alla Z, a 360 gradi su un grande sogno, sì, perché è un grande sogno, ma possibile perché le risorse non la copiosità annunciata ma ci saranno e questa Regione non può affidarsi, come dire all’improvvisazione, al pressapochismo o alla scarsa lungimiranza dell’uno o dell’altro o dell’altro ancora, ma ha bisogno esattamente di guardare lontano e di guardare lungo e oltre le maglie che pur saranno superate e noi ci auguriamo, ovviamente, ma quando arriveranno le risorse noi dobbiamo già aver consegnato al nostro paese Italia un’idea, uno sguardo più complessivo e più articolato della nostra Regione e del suo futuro e con una macchina possibilmente pronta per poter dire ora partiamo a facciamo sul serio.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 50 del 22/12/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BELLETTIERI RELATIVA ALLA SOLUZIONE DELLA QUESTIONE ALLOGGI ATER DEL COMUNE DI MARATEA
PITTELLA
Sì, c’è un’identica mozione nell’elenco delle tante mozioni presentate dal Partito Democratico; nel momento in cui andremo a discutere, vorrei pregare la Presidenza e gli uffici della Presidenza di tenere insieme, verificandone ovviamente i contenuti.
Anticipo, voto favorevole all’iscrizione, anticipando anche... come dire... che l’auspicio non è soltanto quello di trovare le risorse per l’autonoma sistemazione che nel passato sono sempre state garantite per lungo tempo e da un po’ di mesi a questa parte purtroppo non sono garantite, ma anche una sorta di regia determinante la soluzione da parte della Regione e in particolare da parte del Dipartimento Ambiente e Presidenza, perché c’è un’inerzia da giudicare in maniera particolarmente negativa da parte dell’Amministrazione comunale di Maratea, tanto da destare – come sa il Consigliere Bellettieri – la vivacissima protesta a più riprese da parte di Comitati e cittadini che organizzazioni e Partiti che sono scesi in piazza rappresentando le doglianze rispetto ad una situazione oggettivamente – per chi la conosce – insostenibile.
Per cui, c’è un ritardo sostanziale, e questo ritardo è ascrivibile sicuramente – purtroppo, dico – all’Amministrazione comunale e credo che manchi e sia mancato un necessario raccordo sulle questioni ambientali e urbanistiche da parte del Governo regionale e del Dipartimento Ambiente.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 50 del 22/12/2020
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 58/2020 "GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DELLA PERSONA"
PITTELLA
Sì, per una motivazione squisitamente politica. Perché mi interrogo al di là dell’esito che mi sembra piuttosto scontato visti i numeri del Consiglio sul piano istituzionale del rispetto delle regole, del rispetto delle Minoranze e della politica con la P maiuscola cui prodes questa azione, questo è quello che mi chiedo poi voi vorrete votarla la voterete, io mi assento dal Consiglio perché queste cose sul piano concettuale proprio per cultura politica. Io mi assento dal Consiglio perché queste cose sul piano concettuale proprio, per cultura politica, sono stato Consigliere regionale per più legislature, sono stato Assessore regionale, sono stato Presidente in questa Regione, non è mai accaduta una cosa del genere, mai, sul pi8ano politico e attenzione non che la Maggioranza a cui o di cui ho fatto parte o che ho guidato da Presidente non avesse espresso legittime istanze di accomodamenti, Presidente Cicala, perché in politica, nei partiti, nelle coalizioni accade a livello nazionale, accade a livello regionale, accade nel mondo, non mi mica scandalizza l'idea che ci possono essere esigenze per cui a volte si flette tra virgolette la norma sempre nella legittimità per poter accedere alla quadratura di un cerchio, mi sembra come dire da persona navigata, sarei un’ipocrita se pensassi, se mi meraviglia di ciò, ma sul piano dell'etica istituzionale, è un interrogativo che pongo a chi fa politica in questo Consiglio che dovrebbe stare da questa parte un po' di più, che da quella, ma anche da quella, lo chieda ai Capigruppo, lo chiedo ai Consiglieri, a chi ha spirito, come dire, chi partecipa anche all'animazione del dibattito nella società lucana come nel Consiglio o nelle Assisi, nelle assemblee di vario genere, partecipate con passione, con senso di appartenenza, che motivazione sottende una decisione del genere? Un'iniziativa del genere? Se ci fosse Baldi, proverei a chiederglielo anche se mi sembra come dire rispetto al tema più squisitamente politico oggettivamente un po' un pesce fuor d'acqua, mi sembra che sul piano squisitamente politico non sia lui a guidare questa Maggioranza, ma si faccia guidare dalle spinte a volte anche centrifughe che ci sono, che sono come dire, anche il sale di una Maggioranza composita per cui io non mi meraviglia questa cosa, ma quando sono guidate, come dire indirizzate, quando mai perdono il piacere di un ragionamento, di una riflessione, privare le Minoranze o una delle Minoranze di poter esprimere una garanzia per l'intero Consiglio e per la società lucana cui prodest, uno strappo di questa portata solo ed esclusivamente per accomodare o per far quadrare un cerchio o per raggiungere chissà quale traguardo che non sia politico istituzionale? Oggettivamente mi chiedo, ma noi quando, oltre agli atti amministrativi, le cose che ci contestiamo vicendevolmente, voi per il passato, noi per il presente, quando ci poniamo il tema della politica futura di questo Paese si chiama Italia e anche di questa Regione o pensiamo tutti noi e voi, tanto per il livello nazionale quanto per il livello regionale che tutto e tutti e cristallizzato, nulla si può muovere? O Siamo nelle condizioni noi di intercettare con la moderazione che la politica impone quando si parla di politica, con l'equilibrio, ma anche con la lungimiranza necessaria proprio di chi intende interpretare questo bisogno, provare a capire anche in anticipo, come si muove, come dire, quale direzione può prendere una Maggioranza o quale deve prendere una Maggioranza che sia nazionale, che sia comunale, che sia regionale, possibile che noi siamo così ciechi e così obnubilati, per cui noi quadriamo il cerchio, chiudiamo esattamente i nostri conti interni, altrimenti diventa complicato reggere rispetto alle sfide del domani? Sul piano politico questa cosa mi permetto di consigliarle, io l'ho visto anche sul dibattito sul Recovery Fund, oggettivamente non c’è e questa cosa mi preoccupa perché voi dovrete governare almeno per altri 3 anni e mezzo e poi vi dovrete giocare la partita non so in quale formazione, non lo so, perché non lo sa nessuno con la velocità con cui rapidamente evolve il quadro politico, gli schieramenti politici nazionali, internazionale e anche regionale, ma al netto di questo, come si può affrontare questo lungo corso che riguarda questa legislatura, come dire con le difficoltà di un momento aggravato dalla pandemia, con le difficoltà politiche perché manca una regia politica e con le difficoltà istituzionali e politiche perché ci si infischia di questa cosa, c'è un motivo che a noi sfugge e quindi noi siamo pronti a rendercene conto e a capirlo? C'è soltanto come dire la legittima animazione di una Consigliere che è anche Presidente di Commissione e fa bene il suo lavoro da Presidente Commissione e da Consigliere, che prova come dire a fare sintesi di esigenze diverse, di funzioni diverse e prova anche a economizzare rispetto alla funzione che deve svolge poi un rappresentante anziché 2? E però la Maggioranza che prova a tessere come dire nel rapporto di rispetto e delle istituzioni e delle Minoranze, un rapporto d'istinto, ma rispettoso anche con le Minoranze, puoi ignorare una cosa del genere? Io mi chiedo questa ad alta voce e fin quando lo dovremo far prove muscolari o fin dove e quale sarà il danno o l’esempio negativo che noi consegneremo ai nostri cittadini, alla nostra società? Io ho sentito all'atto dell'insediamento dall'Assessore Leone e anche da altri, parole di fuoco sul cambio di passo, sul sull'etica delle istituzioni e potrei fare un elenco che ho conservato gelosamente, che riprenderemo esattamente al tempo opportuno, quando proveremo a spiegare come e di quale cambio di passo stiamo parlando o di quale etica della responsabilità stiamo parlando, non perché ci manca voce per parlare o aria nei polmoni per poter esprimere un'idea, è perché molte cose le diremo quando sarà il momento opportuno non le diremo esattamente per bruciarcele, mettiamola così, sempre auspicando nel confronto anche aspro negli atti di programmazione, sugli atti amministrativi il rispetto e quindi il preservare quell'angolo che a mio giudizio deve diventare sempre più largo e sempre più ampio e sempre più forte che riguarda la politica con la “P” maiuscola, la politica nemmeno quando io avevo avversari piuttosto ostici in Consiglio regionale è venuta meno, mai meno, nel rispetto delle prerogative delle Minoranze, mai, mai meno e pure noi siamo stati tacciati per essere irresponsabili, poco bravi nella programmazione, colpevoli e irresponsabile per una serie di cose, anche tante, abbiamo provato a difenderci e abbiamo provato anche a ribaltare quel giudizio e quel concetto, dopodiché le cose che sono accadute nella scorsa legislatura sono note, per cui fare analisi oggi non serve, attendiamo un altro po' per farle e quando sarà il tempo le faremo, ma intanto Enzo Acito, Baldassarre, Piergiorgio Quarto e lo dico tutti Consiglieri, Capigruppo, voi che siete deputati e depositari di una strategia più squisitamente politica, dove sta su quest'atto, non le esigenze più pratiche, legittime, la politica, dove sta? Spiegatemelo cortesemente.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 50 del 22/12/2020
Argomento : “PROPOSTA DI LEGGE N. 58/2020 "GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DELLA PERSONA"
PITTELLA
Sì e non in replica all'intervento del Consigliere Zullino, ma solo per sottolineare due aspetti: il primo, il percorso che ci separa dalle elezioni è molto lungo e necessita del senso di responsabilità sicuramente della funzione di controllo e anche di confronto aspro tra chi governa e chi si oppone, sicuramente ha bisogno di molto politica in questa assise e anche fuori, a fare demagogia e a fare populismo siamo tutti bravi se ci esercitiamo, nessuno escluso. Penso che in questo tempo soprattutto di grande difficoltà per il Paese intero merita prevalere l'approccio un po' più costruttivo e l'approccio sui temi che riguardano il rispetto delle pluralità e i temi che riguardano più prettamente il rispetto delle posizioni politiche, perché altrimenti noi non reggiamo, è quello che provo a sottolineare come secondo punto è che c'è un silenzio, questo me lo dovete consentire, un silenzio assordante soprattutto da quella parte che io giudico per ruolo e per funzione al di là dello schieramento, un po' più centrista e un po' più baricentro tra il Governo e quindi tra la Maggioranza e l’Opposizione, il far prevalere la logica per la quale governiamo noi e avanti Madama la Marchese, a mio giudizio ve lo consiglio, poi fate quello che ritenete, non credo alla lunga premi, non premia questo atteggiamento men che meno la prova di forza quando in gioco c'è il rispetto di diritti, se noi vogliamo rispettare e le vogliamo ritenere tali, se vogliamo fare altro esercizio, io mi appello in particolare le forze centriste, lo dico con onestà, che non possono non svolgere sul piano più squisitamente politico e non parlo della parte amministrativa, il ruolo più di baricentro in questa nostra assise, evitando anche a suon di sacrifici l’esasperazione di posizioni che possono pagare per il momento, ma che possono rivelarsi un boomerang nel tempo, avete deciso di andare avanti così anche con la sintesi, con come dire, aggiungendo nuove funzioni, ben venga, assolutamente la nuova o le nuove funzioni, assolutamente ben vengano, io avevo chiesto l'istituzione del garante per i detenuti, si ricorderà il Presidente, il Presidente ritenne di voler lavorare legittimamente ad una sintesi per evitare una moltiplicazione di figure, giusto? Perfetto, non pensavamo che si arrivasse ad una sintesi così complessiva, per capirci, che a valutarla bene ci priva, a nostro giudizio di un esercizio democratico di legittime prerogative, però e attenzione non è questione né di risparmi perché potevamo ritoccare i compensi né di poltrone perché non mi sembra che abbiano quelle figure ad esercitare una funzione di gestino, per capirci, di gestione o di recupero di consenso, abbiate pazienza, non è che le elezioni si vincono con il difensore civico o con… ma ci mancherebbe e ce ne guarderemo bene dal pensarlo, avevamo e pensavamo che prevalesse quell'equilibrio che forse in una Maggioranza anche composta e in un Consiglio ancora più composito, avremmo fatto bene a far prevalere, non è accaduto questo, a mio giudizio in particolare il “Gruppo Misto” e “Forza Italia” ritiene di dover aderire a questo percorso, posso esprimere sul piano politico le differenze restano tutte intere, nessuno di noi si candida a far nulla,, ci mancherebbe avrei potuto pensare e gradire che vi fosse una posizione diversa, è legittimo esprimerlo, non è accaduto, si vada avanti, io non parteciperò a questa votazione, amen.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 51 del 29/12/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 84/2020 “RIFORMA DELL’AGENZIA LUCANA DI SVILUPPO ED INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA (A.L.S.I.A.)
PITTELLA
Devo dire, Consigliere Quarto, che ci vuole un’arte anche nel dire o meglio nel dire e nello smentire ciò che nello stesso si asserisce, chiedo scusa se uso questa espressione. Non si può, come dire, da un lato di farsi carico dell’esigenza legittima degli operatori A.L.S.I.A. del destino dell’A.L.S.I.A. e dei singoli e della squadra e nello stesso tempo sostenere a piè sospinto e senza alcuna motivazione strategica a mio giudizio una legge che onestamente rischia di crearvi gli stessi problemi che all’epoca la precedente Giunta ebbe, per i quali problemi, Piergiorgio, se noi andassimo poco poco ad analizzarli e se noi recuperassimo quegli atti, quei dibattiti e quelle discussioni e anche quella pratica utile di consultazione sindacale anche fino, l’ho portata fino allo stremo, coinvolgendo anche direttamente i soggetti interessanti come fu fatto all’epoca ci renderemmo conto oggi per allora delle motivazioni che spinsero quel governo regionale a fare quella prima azione amministrativa attraverso una norma. La seconda probabilmente sarebbe stata, come dire, l’internalizzazione di A.L.S.I.A. non c’è stato questo tempo voi lo escludete riportando le lancette dell’orologio a prima di quella riforma, non ci date una motivazione strategica sulla mission di A.L.S.I.A. e perché voi ritenete di dover fare questo tipo di operazione, sapete perfettamente e se non lo sapete ve lo diciamo che andrete incontro certamente nel rapporto economico, nel rapporto, nelle disuguaglianze di trattamento economico che ci sono state e ci saranno, nelle disparità che emergeranno nelle proiezioni, come dire, anche di possibile progressione delle stesse maestranze all’interno di A.L.S.I.A., attenzione, voi ve ne rederete conto e per giunta andrete, come dire, ad abbracciare il dissenso più assoluto tanto di chi ci deve operare e deve offrire un contributo e un valore aggiunto a quella missione e tanto nella rottura nel cortocircuito che con il mondo sindacale oggettivamente andate a registrare per l’ennesima volta. Io non so quale linea politica, quale condotta politica e strategica vi consiglio di andare avanti su questa direzione, francamente io continuo a chiedermelo, me lo sono chiesto in occasione del dibattito su ARLAB, sulla legge del garante e quant’altro, io non riesco a coglierlo se non una immotivata per certi versi anche molto affrettata ricerca di soluzioni anche a nodi e criticità che forse hanno bisogno di momenti di sedimentazione un po' più lunghi, un po' più pesati e un po' più pensati e anche di una concertazione che attenzione non fa scandalo a nessuno, no c’è nessuna volontà di cambiare ruolo da parte nostra, anzi c’è il rispetto assoluto del nostro e del vostro, c’è soltanto la volontà di provare a correggere azioni amministrative che onestamente non mi sembrano che portino valore aggiunto né alla Regione, né alla Maggioranza, né a nessuno dei presenti e continuo purtroppo- Consigliere Quarto- ad ascoltare un silenzio assordate di chi dovrebbe tenere la battuta politica in questo Consiglio che è inesistete sotto questo aspetto ed è la cosa più grave, noi tutti potremo o chi vi parla potrà anche smettere di far politica domani, ma quello che registro in questa consiliatura è l’assenza assoluta della tenuta in battuta politica strategica da parte di chi è deputato a farlo, il Presidente in primis, il quale nei problemi non c’entra proprio e l’unica cosa che sa fare, glielo dico oggi in anticipo rispetto a quello che diremo tra qualche giorno e parlare del passato e dei fantomatici debiti lasciati dalla precedente Giunta regionale, questo è quanto abbiamo ascoltato da qualche minuto a questa parte in una sua conferenza stampa che è stata il nulla assoluto, tutto questo nel confronto sugli atti, Piergiorgio, dove sta? Qual è il punto di approdo politico e strategico? E non mi si deve dire che oggi facciamo questa legge per cui, dice Cifarelli: “A mezzanotte scocca l’ora X, il minuto dopo se ne tornano coloro i quali erano in un luogo, se ne ternano in un altro, non abbiamo compreso bene tutta una serie di cose, poi vediamo fra 6 mesi se le cose non vanno bene possiamo cambiare approdo”, Piergiorgio non funziona mica così, prendetevi se non volete il nostro ovviamente contributo, prendetevi il tempo necessario per fare gli approfondimenti, tanto si dice che la matta sta nelle mani di chi ha vinto, siete voi che avete i numeri e decidete quando e come, poi a tutti i costi dovete approvare questo subito e oggi e mai ripiegarvi nell’ascoltare un consiglio, un suggerimento, mai, mai, senza che vi sia una parola sul piano proprio squisitamente politico che motivi sostanzialmente un atteggiamento del genere, francamente io alzo le mani, che vi devo dire? Continuate a far così, se poi questo sarà foriero di raccolta di condivisione e d consenso sarete stati bravi, diversamente, come io penso, sarete valutati per quello che state costruendo.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento PITTELLA resoconto nr. 57 del 09/03/2021



Intervento PITTELLA resoconto nr. 58 del 25/03/2021



Intervento PITTELLA resoconto nr. 58 del 25/03/2021



Intervento PITTELLA resoconto nr. 59 del 30/03/2021



Intervento PITTELLA resoconto nr. 59 del 30/03/2021



Intervento PITTELLA resoconto nr. 59 del 30/03/2021



Intervento PITTELLA resoconto nr. 65 del 15/06/2021
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE VIZZIELLO SULL’ISTITUZIONE DELL’OSTETRICA DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ
PITTELLA
Volevo intervenire prima che si aprisse il voto per dire che non partecipavo, così si inficia la votazione. Abbiate pazienza, dovete avere la bontà di andare per gradi.
PRESIDENTE (CICALA)
Collega ma io non l’ho sentita, adesso l’abbiamo sentita.
PITTELLA
Ho capito, ma lei si permette di chiamare al telefono i consiglieri e deve avere il buon senso di aspettare che anche gli altri si possano collegare con lei. Io mi sono collegato e stavo dicendo che non partecipavo al voto.
PRESIDENTE (CICALA)
Sì, ma non l’ho sentita. Io non ho chiamato i colleghi.
PITTELLA
Ho capito, deve avere pazienza però perché deve attendere come fa per gli altri, quelli di maggioranza.
PRESIDENTE (CICALA)
Poteva chiamare.
BELLETTIERI
Come ha fatto per lei presidente Pittella, due consigli fa l’abbiamo chiamata telefonicamente.
PITTELLA
Bellettieri, abbia pazienza, non faccia sempre il cavilloso…



Intervento PITTELLA resoconto nr. 65 del 15/06/2021
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE VIZZIELLO SULL’ISTITUZIONE DELL’OSTETRICA DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ
PITTELLA
Non partecipo al voto, volevo dichiarare la mia contrarietà e la non partecipazione al voto prima che si iniziasse la votazione, perché non voglio risultare presente alla votazione e volevo dichiararlo prima essendo presente invece in Consiglio. Dato che si è partiti a razzo e non ho avuto la possibilità di dirlo, mi trovo all’interno di una votazione della quale non voglio far parte, pur avendo un mio convincimento, e sono costretto a dire che non voto nel senso che non voglio partecipare alla votazione.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 90 del 19/07/2022
Argomento : ODG N. 2 COLLEGATO AL DDL N. 94/2022 “NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE CHE OPERANO NELL’AMBITO DELL’INFORMAZIONE LOCALE “ A FAVORE DEI GIORNALISTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
PITTELLA
No, era solo per chiedere le motivazioni, almeno le motivazioni per poterci regolare.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 94 del 29/09/2022
Argomento : “DISEGNO DI LEGGE AD OGGETTO: MISURE URGENTI IN MATERIA DI ASSISTENZA SANITARIA”.
PITTELLA
Sì, Presidente, io vorrei cogliere questa occasione per consegnare al Presidente Bardi e all’Assessore Fanelli, diciamo, una responsabilità che già loro hanno assunto per la funzione che svolgono e cioè quella di mettere definitivamente ordine in una materia complessa, difficile. Io ho avuto modo, Presidente Bardi, di viverla in prima persona e le assicuro che oggettivamente, un po’ per vincolo di norma, un po’ per interpretazioni complicate, complesse, diverse, anche da parte degli uffici, non è stato mai semplice sbrogliare la matassa, devo dire la verità, e pure io sono uno di quelli che nel passato si è ripiegato insieme all’Assessore veramente per ore, ore e ore insieme anche agli attori di questa vicenda.
Ora, è evidente, però, mi permetto solo di dire, se avessimo approvato l’altra volta il D.d.L., vi ricorderete, ci fu una proposta che avevamo anche condiviso, avremmo sostanzialmente approvato tanto la copertura del 22 tanto la copertura del 23, questa è sostanzialmente l’impostazione, e avremmo trovato, diciamo, una buona soluzione al tema, non definitiva e non per tutto il comparto nella sua interezza. E però oggi facciamo, come dire, un passo in avanti. E dobbiamo sottolineare che facciamo tutti insieme un passo in avanti, con tutte le sbavature di una situazione complessa come questa.
Si tratta adesso di assumere un impegno, noi lo possiamo fare sul piano politico, ovviamente sul piano amministrativo e fattuale è chiaro che non siamo nelle condizioni di farlo noi, noi auspichiamo, ma, come ha detto Bardi prima e Fanelli, c’è l’intenzione di coprire la tavola, come voglio dire, di trovare le risorse necessarie perché questo… il periodo venga coperto tutto intero. Mi sembra che nella riunione abbiamo detto questo. E anche trovare la possibilità perché il 2023, lo diceva chi mi ha preceduto, risolva il tema, il problema, altrimenti si riproporrebbe pari pari tra qualche settimana.
Nel mentre il lavoro che stanno facendo gli uffici, ci dice l’Assessore, come dire, sul fabbisogno per intenderci, non so se sia ultimato quel lavoro oppure no, e soprattutto sull’espungimento di quelle risorse che possono non essere necessariamente dentro la Balduzzi per intenderci e quindi dentro quel vincolo, salvo a trovare le risorse necessarie, noi potremmo creare quello spazio necessario per mettere in sicurezza l’intero comparto. Questo lavoro non… Diciamo, è meno consiliare e più, come dire, amministrativo di governo, voglio dire, di dipartimento e vorremmo, diciamo così, tentare di accelerare i tempi perché tra un anno e 3 mesi capisco, si vota; se entriamo poi negli ultimi mesi si entra inevitabilmente nel clima elettorale, tutto si altera e poi alla fine rischiamo che ci… si svilisca, come dire, anche la portata di interventi importanti.
Mi permetto, Presidente Bardi, a valle di questo ragionamento, di chiederle insieme all’Assessore Fanelli di avere un’attenzione ancora più puntuale e particolare su tutto il tema sanità. Non perché non vi sia, però non può sfuggire alle loro persone che da Rionero a Matera qualche criticità c’è. Mettiamola così. Ed è una criticità che riguarda tutti. E non è tanto l’assenza assoluta del Direttore generale a Rionero che da 10 mesi non arriva in ufficio o a Matera i mesi che vanno al… o Acquaviva delle Fonti con gravi ripercussioni e difficoltà, se io dico delle cose sbagliate lo dico anche ai consiglieri che vivono sul Materano anche direttamente, correggetemi, io vedo una grande sofferenza.
Allora, sempre per approccio costruttivo perché non mi va di fare polemica, non serve, la polemica non serve, se io considero che oggi il bilancio consuntivo delle Aziende Sanitarie non è stato consegnato, come doveva, a maggio 2022 e non c’è purtroppo – assessore Fanelli mi posso sbagliare – la quadratura dei conti con il rischio che la Regione vada messa sotto…, commissariata e io questa preoccupazione la pongo ovviamente al presidente Bardi e all’assessore Fanelli. Ne sarei preoccupato e sarei ancora più preoccupato se il tentativo da parte di qualche azienda sanitaria è quella di fare qualche artificio per mettere in ordine i conti senza che vi sia corrispondenza reale. Quella sarebbe una illegittimità molto grave. Dico queste cose chiusa la campagna elettorale e non tanto per vis polemica che non mi appartiene – e lo sapete – solo ed esclusivamente perché questo è un tema ma tutto il resto non è da meno. Possiamo insieme collaborare per trovare un ordine, una sistemazione, una traiettoria, una proiezione nel rispetto delle funzioni sul tema welfare e sanità? Io spero di sì.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 95 del 21/10/2022
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE IN ORDINE ALL'ATTUALE SITUAZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA.
PITTELLA
Io vorrei chiarire un aspetto che è quello che ha ripreso il presidente Bardi nel suo ultimo intervento. Nei colloqui bilaterali è vero, c'è stata disponibilità e ognuno di noi avrà aggiunto nella interlocuzione alcune cose, ma quello che è emerso - almeno nell'incontro che io e il capogruppo Trerotola abbiamo fatto e che ribadisco qui - era la condivisione con le minoranze, perché a lei consigliere Coviello non sfugge che c’è inevitabilmente una condivisione da ricercare quando le minoranze per quattro anni hanno tentato sempre e in ogni circostanza di avere un atteggiamento responsabile. Il tema non sono le surroghe. Abbiamo posto – lo ha fatto il consigliere Braia - un tema più politico. Ora poi possiamo spostarla sulle surroghe impropriamente. Oggi c'è un tema legato alla relazione del Presidente che abbiamo ritenuto un po' leggera, anche nelle negli atti, diciamo così, che a valle di una vicenda sono stati compiuti. Avremmo probabilmente atteso altro tenore nel suo intervento e nelle azioni da mettere in campo, ma anche qui rinvierei qualunque tipo di riflessione al dibattito che ci sarà nei prossimi giorno o quando ci sarà, perché anche gli aspetti (quelli positivi e anche quelli che meno ci soddisfano della relazione del presidente Bardi) vanno sviluppati e approfonditi. È comprensibile che si chieda di verificare una maggioranza e una tenuta di maggioranza. Assolutamente, a maggior ragione in questo momento, a maggior ragione in questo momento. Ed è forse incomprensibile la reazione, nel senso che io userei sempre molto equilibrio, uno stile un po' più cauto perché al bene dei Lucani ci teniamo tutti e se c'è una condizione di difficoltà certo non è addebitabile a chi fa opposizione. Non lo so se è addebitabile alla maggioranza, ma se uno avesse la maggioranza andrebbe avanti speditamente. Né ci si può imputare il non prosieguo del Consiglio e la non approvazione dei punti. Se noi dovessimo parlare del gas con tutti gli emendamenti che noi vorremmo proporre, noi siamo pronti a discutere, non è un problema, a prescindere da questo, per cui abbiamo sempre avuto un atteggiamento responsabile ed educato. Addebitare a noi responsabilità che non ci sono, francamente mi sembra un tantino scomposto, mettiamola così. Allora io manterrei il dialogo ancora in maniera costumata e non intemperante, ragionerei esattamente sugli aspetti più politici e non potete non farvene carico di questo aspetto, In particolare il Presidente, ma questo lo dico a prescindere da ciò che accadrà oggi o domani circa le surroghe. Oggi teoricamente e tecnicamente voi avreste la maggioranza e i numeri per poter approvare e nessuno potrebbe dir nulla, a prescindere dall’assenza o dalla presenza delle minoranze. Capiamo che, come nelle minoranze c'è stato un fermento, una discussione, un dibattito e anche in maggioranza. È evidente, questo non significa nulla perché le divergenze e le diversità ci sono tanto in maggioranza quanto in minoranza, e noi ci scandalizziamo di questo. Anzi, noi siamo sul piano politico interessati a capire che cosa accade in maggioranza. Non è vero che non siamo interessati. Mi sembra che ci sia una sorta di sbadataggine politica, distrazione politica in maggioranza perché non si coglie l'aspetto della fragilità che vive politicamente l'attuale compagine di governo. Se non si coglie questo aspetto in maniera costruttiva e non distruttiva diventa complicato. Noi qui stiamo parlando di politica, non stiamo parlando di manuale Cencelli. Giammai, e non vorremmo mai farlo. Per giunta vi parla una persona che è garantista (e lei lo sa, Coviello) per cultura e che ha ricevuto dal centrodestra passato e presente le peggiori invettive nel chiacchiericcio in Consiglio e sui palchi. E non è che posso dimenticare le affermazioni del già assessore Leone o il sogghignare da parte di qualcun altro della maggioranza, in Giunta e in Consiglio. Non tutti hanno avuto la delicatezza di essere garantisti, per cui io non voglio per forza vestire questo panno, questo abito, ma non è concesso ad alcuno della "maggioranza” (non a tutti ma a una parte della maggioranza) di vestire i panni di coloro i quali si ergono a garanzia di non so che cosa.
Mi si deve perdonare questa cosa, perché soltanto chi ci passa capisce cosa significa. Si sono consumate le sorti politiche di una regione sulle vicende giudiziarie passate e anche recentemente trascorse. Diciamo la verità, qui non stiamo giudicando nessuno, anzi faccia il suo corso la magistratura nei confronti di ognuno di noi che potenzialmente può essere interessato ad un procedimento potenzialmente. L’essere interessato ad un procedimento o il ricevere un avviso di garanzia non significa ricevere un processo in piazza. Ed è quello che è già accaduto nel recente passato, e mi sembra che qualcheduno abbia coltivato a tal punto forse da averne qualche beneficio. Detto questo, e la vorrei archiviare questa vicenda perché sarà eventualmente oggetto di approfondimento, aggiungere di archiviare anche quella legata alle surroghe che non sono oggetto del dibattito in quest'istante, ci mancherebbe! E vorrei invitare lei Coviello ed anche il Presidente ad avere un atteggiamento di grande equilibrio.. Poi se ci saranno responsabilità ce le assumeremo. E che c'è la minaccia della responsabilità amministrativa, civile o penale? Non c’è bisogno di fare approfondimenti per venire in Consiglio a dirci se abbiamo responsabilità civili, amministrative o penati. Ma di che cosa stiamo parlando? Se dobbiamo assumerci una responsabilità politica, è quella soltanto di misurare la maggioranza. E mi dite voi: ma al posto nostro avreste avuto esattamente questo stesso stile che noi abbiamo avuto per quattro anni nella assoluta non considerazione politica e amministrativa? Noi siamo pronti all'ascolto e anche ad essere costruttivi laddove è possibile. Ora, anche a fronte di questa azione che tutela politicamente le minoranze, ricevere una lezione francamente mi sembra un po' esagerato.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 96 del 04/11/2022
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PITTELLA
Grazie. Molto velocemente, Presidente, due istanze un po' a mo' di pregiudiziali. La prima, vorrei chiederle perché c'è questa chiusura diciamo dell'aula del Consiglio in particolare alla stampa; mi sembra una cosa inusuale, però vorrei soltanto comprendere il perché, se c'è una motivazione particolare rispetto a tutte le altre volte.
Poi vorrei chiederle, io ho fatto istanza per avere e leggere tutta la documentazione relativa al contratto del dottor Perri con la Giunta Regionale, solo che sono passati circa 4 mesi e io non ho avuto notizia. Vorrei soltanto comprendere se ci sono motivi particolari per cui non posso avere, ricevere la documentazione, oppure è soltanto un piccolo disguido tecnico, un ritardo.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 96 del 04/11/2022
Argomento : COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
PITTELLA
Vorrei chiedere all'assessore Galella di convocare le minoranze, se ritiene, o addirittura di fare un Consiglio Regionale aperto sull'argomento a stretto giro, perché fra le emergenze questa si aggiunge creando una sorta di bolla sociale, per intenderci, una sorta di bomba sociale, non solo bolla sociale, con tutte le conseguenze, che noi non possiamo sostenere. Se cortesemente può prendere in considerazione questa evenienza le sarei grato.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 96 del 04/11/2022
Argomento : ACCETTAZIONE DIMISSIONI CONSIGLIERE FRANCESCO CUPPARO E SURROGA CON IL PRIMO DEI NON ELETTI NELLA LISTA CIRCOSCRIZIONALE PER LA PROVINCIA DI POTENZA DI FORZA ITALIA.
PITTELLA
Prendo la parola, mi sono reso conto che la maggioranza - per scelta ovviamente consapevole, maturata - in queste ore non ha inteso prendere la parola al dibattito. Per la verità avrei gradito che ciò accadesse perché forse avrebbe contribuito, anzi sicuramente avrebbe contribuito a diradare un po' di nubi che ci sono sull'attuale maggioranza, sulla stessa maggioranza. D'altro canto la non integrazione da parte del Presidente Bardi relativa alla prima relazione fatta in Consiglio Regionale scorso, nonostante la nostra sollecitazione, conferma che c'è una sorta di fretta a votare, probabilmente per, in questo scorcio di anno, per non molto, tornare in Consiglio a discutere e per superare un momento di stasi politica che per la verità registriamo da molti anni.
Ha fatto bene chi mi ha preceduto a consegnare al consigliere Piro e a Cupparo, ma non solo a loro, a tutti coloro che oltre questo Consiglio hanno vissuto momenti umani personali di estrema tristezza ed anche incredulità... Non siete purtroppo stati soli, e io comprendo sotto questo aspetto lo stato d'animo. Continuo a essere uomo di cultura garantista e continuo a pensare che la Magistratura è giusto che faccia, come nel loro caso, come in altri casi, anche del sottoscritto, il suo corso.
La cosa peggiore, di cui non dovete dolervi, è la sentenza anticipata, quella che si consuma nei "bar dello sport", nella società. Io ricordo, ma lo dico solo come parentesi, che nel tempo - parliamo del 2018, Franco - ci fu un professionista dell'area sud che scrisse: "Oggi è una bella giornata", ed era il 6 luglio del 2018.
Ovviamente nessuno di noi si è mai permesso neanche in questa circostanza, come in altre, né di brindare né di scrivere che oggi è una bella giornata, riferito alla data... La politica si combatte con la politica, non con le vicende giudiziarie, che possono purtroppo a ruota colpire tutti indistintamente. Quello che mi permetto ovviamente di consegnare ancora una volta al Presidente Bardi, e lo dico solo a lui per la responsabilità, essendo stato Presidente, che ricade inevitabilmente sulla sua persona, che a prescindere dalla vicenda giudiziaria - lasciamo che faccia il suo corso - ci sono stati due errori, a mio modesto parere: il primo, l'estrema politicizzazione di una vicenda che si chiama surroga. Un errore capitale per chi fa la politica.
Due, proprio perché era chiara una difficoltà in maggioranza, non è che sono cose non note, è evidente che hai due strade davanti: o quella di un sussulto di dignità, "io mi dimetto" - io l'avevo la maggioranza, non mi sono dimesso -, oppure vengo in Consiglio Regionale e decido di offrire al Consiglio Regionale, e soprattutto alla società lucana, uno spaccato che recuperi una frase che in questi anni io ho ascoltato sovente, molte volte: "Questo è il Governo del cambiamento". C'è bisogno di avere, di registrare un cambio di passo. Attenzione, anche sotto l'aspetto estetico.
Noi abbiamo registrato, in occasione di un incontro con il Presidente Bardi... Io sono stato contento di averlo incontrato e per la verità in quell'occasione ebbi ad esprimere un parere, una valutazione da garantista rispetto alla surroga - io sono sempre onesto, sincero -, e successivamente l'estrema politicizzazione di questa vicenda mi ha consegnato una sorta di ripensamento. Anche perché il sentiment del popolo lucano mi sembra che vada, a prescindere dalla surroga, in una direzione diversa. Può essere che l'orecchio a terra io non ce l'abbia, o non ascolti bene, ma io penso che il cittadino lucano si aspettava e si aspetti ancora, in questo scorcio di legislatura, o un vero cambio di passo, al di là delle vicende, o le dimissioni.
Se giungi in Consiglio e le minoranze ritengono insufficiente la relazione io auspico che il Presidente rivenga in Consiglio e integri quella relazione con atti concreti, e se il segno... Perdonatemi se la dico così, io ho avuto modo di dirlo all'assessore casualmente incontrato l'altra mattina Fanelli, che è una persona che lavora molto, lo fa in silenzio, con equilibrio ed ascolta molto, io dico la verità. E se il cambio di passo è prendere - mi si perdoni - la Pulvirenti, che è il direttore generale di Matera, che viene e chiedo ai direttori generali, al direttore generale dell'assemblea, dell'assise, viene nominata commissario a Matera in maniera illegittima... registrate per favore quello che sto dicendo, illegittima, se sostanzialmente viene nominata come commissario, seppur per un mese, ed è la direttrice generale, la dirigente generale più contestata d'Italia, che forse giunge per assenze solo dopo il direttore generale, o già direttore generale del CROB, 10 mesi di assenza dal posto di guida del CROB da parte dell'ex direttore generale, e se sostanzialmente il cambio di passo è come... è la manifestazione o il sit-in che preannunciano, oltre quello che c'è stato, a Tricarico, o l'idea che si vuole sopprimere l'Hospice a Stigliano, più tutta una serie di altre questioni, che potremmo elencare se fosse possibile anche in un Consiglio Regionale ad hoc, anche aperto, se tutte queste cose... e parlo solo di queste per non... come dire? In una cronologia di fatti dire qual è l'emergenza per le imprese sull'energia... Lo avevamo detto che si poteva andare in deroga ai fondi strutturali, o ai fondi FSC, se non erro, non mi ricordo con precisione, perché oggettivamente per quei fondi la Regione... il Paese Italia, e quindi il Governo nazionale, e l'Europa, ci consente la deroga; dopo qualche mese ci viene detto che è possibile, lo sapevamo, lo avevamo detto. Ma la stessa cosa può valere per l'idrogeno in questa regione, e la stessa cosa può valere per altre emergenze.
Il Walfare, vogliamo parlare della continuità assistenziale, di ciò che accade per esempio nell'area sud? Vogliamo parlare del PNRR e dei progetti, quelli finanziati, quelli da finanziare, e del 21-28? Vogliamo parlare dei 100 milioni di euro di cui qualcuno dirige la spesa senza una vera consultazione e concertazione, una vera concertazione? Se queste cose, che sono le più salienti, non vengono poste a base di un cambio di rotta, perché probabilmente si suppone che va bene tutto quello che si sta facendo, mi si deve perdonare, io penso che non è così. Penso che non è così, e penso che la maggioranza ne debba prendere atto.
Personalmente, consigliere Coviello, io andrei a votare domani mattina senza alcun timore, anche di riperdere, immagino che sia la stessa cosa per voi. Non avrei questo timore, perché poi il confronto anche elettorale dà la parola ai cittadini, e i cittadini decidono che cosa fare, ma questo in ogni dove, e questo è il sale della democrazia. Ma se, come ci ha detto il Presidente Bardi, lui legittimamente intende andare avanti, possiamo chiedere legittimamente altrettanto come minoranze che faccia le cose e che questa maggioranza le accentui nel dinamismo, nell'azione determinata? Che provi a riportare in capo alla questa regione una prospettiva, un sorriso, un sogno, un futuro? Mica stiamo chiedendo la luna.
Ci poniamo il tema perfino della Facoltà di Medicina. C'è qualcuno di voi che la sta seguendo questa vicenda? Quando vogliamo confrontarci? Quando vogliamo parlare dei grossi fatti, non delle piccole cose? Alcune, diciamo così, fatte passare quasi in silenzio, e più di una volta mi sembra che da questo banco mi permisi di dire a cospetto del Presidente: "Presidente, fermi le apicalità di questa Regione, perché stanno mettendo in campo un'azione discriminatoria nei confronti delle minoranze, nell'ascolto e nel dibattito. Sembra che ci sia una caccia ai cinghiali solo perché sono amici - mi perdonerai - di Leggieri o di Perrino o meglio ancora di Pittella". E' un errore, ed è quello che si registra quotidianamente. Come non si fa a non comprenderlo? Possibile? Ed anche le ultime elezioni politiche dovrebbero essere di insegnamento su che potrebbe accadere, e invece di cogliere anche per la prospettiva le risultanze di un voto, che è quello di astensione ma anche quello espresso concretamente, che va in una determinata direzione, come si fa a non comprendere che c'è bisogno di altro? E come si fa a non chiedere alla maggioranza: "Governate voi, fate per favore altro", altrimenti non è un tema di Franco Cupparo - perdonami Franco - o di Francesco Piro, o di altri autorevoli consiglieri o assessori. E' un problema di consegnare a tutti quanti noi cittadini lucani la possibilità non più di galleggiare, non più di vivere quasi rassegnati, ma di consegnarci una opportunità, una possibilità.
C'è stato un tempo del grande fermento sociale, in cui qui quando c'era una richiesta, quando c'era in ballo ancora la mia dimissione da Presidente, consigliere Coviello, scioperarono gli studenti per chiedere di andare alle votazioni. Gli studenti. Poi andammo a verificare bene e dietro a quelle dimissioni... No, così fu, e io presi atto di quel clima, di quel sentimento. Non si poteva in quel tempo girare per un bar a prendere un caffè perché c'era il dito puntato. Attenzione alla società, non ti perdona se sbagli, e soltanto il silenzio paziente ti consegna nel tempo il risultato o ti restituisce non il maltolto, quella serenità che ti hanno strappato, quella tranquillità. E i consensi non si inventano dall'oggi al domani; o tu hai una radice profonda nella società o non ne superi dopo una bufera che ti colpisce sul piano personale.
Queste valutazioni possibile che le facciamo soltanto noi? Sono passati 4 anni, possibile...? Volete governare? Bene, governate, fate le cose, non trovate la maggioranza, perché la maggioranza sostanzialmente anche rispetto - e chiudo, Presidente Cicala - al Consiglio scorso c'è teoricamente, perché lo hanno detto tanto Zullino, in maniera molto chiara, quanto Vizziello. Zullino è stato il fondatore della Lega, giusto? Ha detto che appartiene alla Lega e a questa maggioranza. Da mesi, forse più, non viene ascoltato, e l'atteggiamento anche di reazione, pensata, ragionata e discussa, è esattamente quello che sta avendo insieme al suo collega Vizziello.
Non è che voi non avete i numeri, né altri delle minoranze vi potranno dare numeri per andare avanti, perché se fosse giunto qui il Presidente Bardi con una proposta di Governo istituzionale, come c'è stata a livello nazionale, avrebbe messo in difficoltà tutti, con un chiaro cambiamento di tutto, di ogni cosa, e io non sarei stato candidato a nulla, avrebbe messo in discussione la coscienza politica di ognuno. Poi avremmo forse deciso diversamente, molto probabilmente, ma almeno avremmo dovuto pensarci. Ma quando tu giungi come maggioranza con un foglietto con 10 cose e l'unica cosa che noi vediamo non è il cambiamento di qualche direttore generale che è estraneo a questa Regione...
In questa Regione purtroppo comandano 3 persone: il Presidente - io tanto mi assumo sempre la responsabilità di quello che dico -, Perri e Busciolano. Io penso che non vi sia un cordone ombelicale integro con la società, non c'è, ne potete prendere atto, io chi ve lo dovrà dire? E se anche dovete fare uno sforzo di umiltà per ricucire fatelo se avete deciso di governare. Fatelo, per favore, non potete pensare che Azione... perché io rappresento un partito che si chiama Azione, io sono un ex di un altro partito, e solo momentaneamente animo il dibattito attraverso il gruppo rappresentato e capitanato da Carlo Trerotola. Con Italia Viva faremo, come ci auguriamo, percorsi comuni, questo è quello che noi abbiamo detto, anche quando ci sono vicende come quella della surroga che ci possono vedere distanti e diversi nelle valutazioni. Questo non significa che si inficia un percorso, e noi tutti minoranze vorremmo dare, a prescindere dal futuro, che ci vedrà insieme o no, una prospettiva, nel ruolo che i cittadini ci hanno dato. Nulla di più. Però se volete pretendere di andare avanti senza approfondire, per molti aspetti realizzare, e forse anche un po' ripiegarsi nello studio, questo diventa un po' complicato, per i cittadini non soltanto per il consigliere Pittella. Questo è quello che mi rammarica, e chiudo dicendo che alla vicinanza affettuosa, ovviamente, che formulo a tutti noi, non voglio specificare perché queste vicende possono toccare tutti quanti noi, io annuncio il mio allontanamento dall'aula.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 101 del 27/12/2022
Argomento : DISEGNO DI LEGGE N. 127/2022 “AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO DELLA REGIONE BASILICATA E DEI SUOI ORGANISMI ED ENTI STRUMENTALI PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2023”.
PITTELLA
Per esplicitare una richiesta formale: possiamo utilizzare questo tempo perché il Presidente della Giunta Regionale venga in Consiglio o in II Commissione a delucidarci di quanto ha disposto la Corte dei Conti? per la qualcosa è apparso (credo che lo abbiate letto tutti) un articolo sui giornali e noi non siamo riusciti ancora ad approfondire l'argomento? E nella stessa occasione se fosse possibile (mi sembra che questo sia un argomento importante) sarebbe utile l'occasione di far chiarezza su quella che viene definita la debitoria con Acquedotto Pugliese per evitare che vi sia una informazione o circoli luna informazione a mio parere ovviamente poco corretta e molto strumentale.
La terza questione sempre inserita nel grande capitolo del bilancio prossimo (e questo atto è solo propedeutico e auguriamoci che i tempi siano molto brevi) noi siamo formalmente senza alcuna dichiarazione da parte della Commissione Europea di approvazione dei fondi 2021/2027, a meno che a me risulti, e abbiamo sostanzialmente un anno pieno di ritardo nell'utilizzo dei fondi. Queste sono notizie che mi giungono dalla Commissione Europea, non sono invenzioni mie e se cose sbagliate mi hanno riferito, cose sbagliate vi riferisco. Credo di no, e anzi penso di essere piuttosto certo di questa cosa. Sarebbe dunque utile aggiungere un'ultima cosa, Presidente, chiedendo alla dottoressa Campa lumi in questo senso, avere la distinta della debitoria dei 45 milioni di euro della precedente Giunta, del precedente governo regionale per fare anche qui un po' di chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto quel debito a cui si è fatto sempre riferimento e assumendo - per mia parte, ovviamente - laddove ci sono state spese inconsulte o inappropriate, la responsabilità sin d'ora; se non ce ne sono state è utile che il Consiglio, anche agli occhi dei cittadini (noi rispondiamo a loro) faccia chiarezza.
Queste quattro cose se fosse possibile vorrei discuterle come vorrà lei Presidente, in Commissione o in Consiglio con una seduta ad hoc per fare luce e chiarezza, evitando che si chieda un consiglio specifico, evitando che si chieda o che si discuta di queste cose sui giornali perché ognuno di noi poi alla fine è in grado di recuperare la documentazione, ma per avere un approccio - per quanto possibile - corretto e costumato. Mi preoccupa molto la voce relativa alla emigrazione sanitaria. Io non so se quella voce, secondo quanto dice la Corte dei Conti, è vera o no, ma se fosse vera ovviamente sarebbe utile discuterla tentando di capire il perché si è generata questa difficoltà, e probabilmente evitando tra virgolette per una parte di solo politicizzarla la vicenda, ma di affrontarla per una buona parte sul piano tecnico e di prospettiva. Se fosse possibile io mi aspetterei su questo una risposta e una calendarizzazione.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 101 del 27/12/2022
Argomento : PDL 154/2022 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 12 SETTEMBRE 2000 NUMERO 57: USI CIVICI E LORO GESTIONE IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 1766 DEL 1927 REGIO DECRETO NUMERO 332 DEL 1928 DI INIZIATIVA DELLA CONSIGLIERA SILEO.
PITTELLA
Sì, grazie, Presidente. Io attendo una risposta da parte... se mi ha ascoltato attendo una risposta. Sono intervenuto prima e ho chiesto se è possibile fare questa cosa. Lei rappresenta anche me, quindi lei mi deve rispondere.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 102 del 12/01/2023
Argomento : MOZIONE CONCERNENTE “L’ISTITUZIONE DEL LICEO SOCIO-SANITARIO NELL’AMBITO DEL SISTEMA DELL’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE DEL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE.
PITTELLA
Se potessimo approfondire non sarebbe male, se poi dobbiamo dare un voto fideistico io non ho nessun problema a dire di sì, ci mancherebbe, però, consigliere Quarto, noi facciamo voti al Presidente e alla Giunta perché il Governo e il Ministero deputato istituisca questo istituto quando noi abbiamo nei dimensionamenti scolastici dato indirizzi specifici sui socio-sanitari sui quali ad oggi non abbiamo alcuna verifica a valle effettuata rispetto al riconoscimento del titolo e all'effettivo fabbisogno. Altrimenti noi istituiamo, attenzione, in ogni comune dove c'è il liceo, non solo l'istituto professionale, un indirizzo per un OSS. Io la traduco perché sia questo l'indirizzo.
Se questo deve essere l'obiettivo, ho l'impressione che non lo coglieremo. Ho l'impressione perché il Ministero potrebbe dirci: "Ma dove vi avviate", diciamo così, non è che può fare una cosa... non è materia delegata, o concorrente, chiedo scusa. Fare questa operazione per la Basilicata e non per l'Italia, rischiamo di anticipare l'autonomia differenziata sulla scuola, e mi sembrerebbe fuori dalla grazia di Dio.
Vogliamo accogliere l'iscrizione? Forse sarebbe più opportuno prima della discussione e dell'approvazione, ma io mi rimetto alla volontà della maggioranza, approfondire con il Dipartimento sul piano proprio tecnico, sull'utilità reale. Se poi dobbiamo dare un voto per e c'è stata una... anche sollecitazione, legittima, ci mancherebbe, ce lo si dica e noi potremmo anche dare un voto in questo senso, ma ho l'impressione che non facciamo proprio una cosa utilissima, solo per non fare il bastian contrario, anzi, disponibilissimo.
Ho l'impressione che le esperienze che ci sono state negli anni scorsi non hanno sortito buon esito; basti considerare che nel precedente Governo Regionale noi istituimmo indirizzi per gli Istituti Professionali Socio-Sanitari; noi abbiamo dovuto combattere, senza ancora riuscirci, colleghi, con il Ministero competente per far riconoscere quel titolo, perché altrimenti l'indirizzo perché lo fai? Per evitare che vi sia una sorta di mercato privato per il rilascio dei certificati, delle abilitazioni OSS, degli attestati. Lo avevamo fatto sulla scuola. Quando poi a fine dei 3 anni non si rilasciava il certificato utile per partecipare ai concorsi ci siamo posti un tema dicendo: "Nella interlocuzione col il Ministero abbiamo avuto difficoltà, eppure noi l'avevamo istituito". Oggi addirittura pensiamo di istituire un istituto deputato.
Piergiorgio, per l'amor di Dio, la politica è l'arte dell'impossibile, per me va benissimo, però dobbiamo sapere a che cosa andiamo incontro e di che cosa stiamo parlando, altrimenti facciamo veramente un esercizio di mera retorica, e mi dispiacerebbe facendo torto alla piccola intelligenza che ci distingue.



Intervento PITTELLA resoconto nr. 104 del 16/02/2023
Argomento : DISEGNO DI LEGGE QUADRO IN MATERIA DI “AUTONOMIA DIFFERENZIATA” AI SENSI DELL’ARTICOLO 116, COMMA 3, DELLA COSTITUZIONE – DIBATTITO
PITTELLA
Io non vorrei che si perda una ennesima occasione per poter esprimere in maniera determinata un convincimento rispetto alle sorti che il paese Italia dovrà determinare per il prossimo futuro e nel prossimo futuro. La sensazione, al netto dell'intervento di Dina Sileo, che mi è sembrato piuttosto determinato nei confronti di una scelta coraggiosa, è un po' - come dire - tendenzialmente portato a rinviare il tema. Non ho sentito tutti gli interventi ovviamente e mi scuso, però mi sembra da quello che ho ascoltato un po' così…, affrontiamo, approfondiamo, invitiamo il presidente Bardi a riferire ecc. Io provo presidente Bardi a dirle - perché lei ha bisogno di un mandato ovviamente che non è di schieramento, non è né di maggioranza e né di minoranza ma complessivo del Consiglio Regionale al di là del colore - come la penso. E la penso in maniera diversa dal mandato che all'epoca nel 2018 fu conferito dal Consiglio Regionale alla mia persona quando svolgevo la sua funzione, che era quello (lei lo ha ripreso nella sua relazione introduttiva) di sperimentare e verificare forme anche avanzate di autonomia differenziata.
Io sono nettamente contrario all'autonomia differenziata. E lo dico senza se e senza ma e ovviamente meglio essere così che o da un lato o dall'altro che stare nel guado. Ci sono due elementi che mi portano e mi convincono verso questa posizione. Il primo elemento è la pandemia, l'aver messo a nudo - la pandemia - le grandi fragilità sociali, e non solo di risposta alla domanda di salute dei cittadini, ma avendo messo in discussione lo stato sociale e la capacità di tenuta del welfare inteso come garanzia di diritti per i cittadini. Quanto è accaduto in Lombardia, come diciamo nelle nostre regioni, per quanto si sia compiuto uno sforzo orizzontale sicuramente indiscutibile, io penso che abbia messo a nudo le nostre fragilità. Su che cosa? Su una materia che dal 1970, che è la sanità, è stata delegata alle regioni. Inizialmente le regioni nascono essenzialmente per questo e non per altro e poi diventano un contenitore di tutto e di più, una sorta di grande insalata, trasferimenti di deleghe ma non di risorse, addirittura una sorta di azione da parte del Governo centrale di risparmio nei confronti dei trasferimenti verso le regioni. Io ricordo che nella legislatura 2013-2018, parliamo di un governo amico del centro-sinistra, vi furono tagli in termini di trasferimenti di circa 200 milioni di euro. Una cosa non semplice ed era un governo amico, ma era un taglio orizzontale che si faceva a tutte le regioni.
Il secondo tema che io provo a recuperare rispetto all'altro che è la pandemia, è la guerra. La guerra mette in discussione il ruolo del nostro paese, quindi dell'Italia, in Europa nei confronti delle nuove gerarchie mondiali. Se noi non mettiamo nel ragionamento politico (che non è partitico) questi due elementi, diventa complicato fare una valutazione sul sì o sul no ad una sorta di referendum per secessione strisciante oppure occasione da non perdere. Richiamo di perderci una sorta di referendum che non serve. La guerra Ucraina Russia che ha… ognuno di noi si sarà fatto un'idea sul mandante di questa guerra e sulle motivazioni che spingono il mandante a perdurare in questa guerra, e qual è il ruolo dell'Europa e perché l'Europa assume quella posizione di sostegno all'Ucraina, anche un sostegno armato in un braccio di ferro che probabilmente poco riguarda l'Europa, se non di sfioro per ragioni economiche. E penso che molto riguardi altri paesi nello scenario internazionale. Se noi pensiamo che nello scenario internazionale vi sia bisogno di una Italia coesa, forte e soprattutto regista dei processi di sviluppo interni e che si collochi verso una proiezione esterna nel rapporto dell’Europa con il mondo, noi abbiamo bisogno di dire che questo progetto e questo D.d.L. Calderoli deve fermarsi, altrimenti è una follia per l'Italia. A me non interessa che si chiami Calderoli, se si chiamasse Calenda direi esattamente la stessa cosa e in una condizione di maggiore tranquillità all'epoca da Presidente, insieme al compianto presidente della Lombardia Maroni, facemmo un dibattito nella conferenza dei presidenti relativo ai costi standard. I costi standard sono una trappola per topi, e non possiamo sottrarci al dibattito sui costi standard, ma l’Italia per come è configurata - anche se volete orograficamente e socialmente - ha una difficoltà titanica a definire determinati costi standard. Ma questo non è merito o demerito di un governo anziché di un altro, sarebbe sciocco da parte mia prendermela con una parte politica anziché con un’altra. Io penso che il Consiglio Regionale lucano abbia invece a recuperare su di sé un merito, che è quello di avere una posizione netta: io non me la sento di non affidare un mandato al presidente Bardi. Io non me la sento. Mi sento invece di affidare un mandato che dica un no netto per questi motivi alla autonomia differenziata. E anche il tema dei LEP come dei costi standard, prima di questo c'è un tema che si chiama fabbisogno standard. Ma il fabbisogno lombardo può essere mai identico (lo dico sul Welfare) a quello lucano? Io non credo.
E allora se il fabbisogno è diverso, è diverso il costo di quel fabbisogno? E se il costo è diverso come facciamo a indicare e a individuare i Livelli Essenziali di Prestazioni? Perdonatemi, ma mica è il cane che si morde la coda! Io non credo di dire cose trascendentali. Penso esattamente che noi facciamo miracoli quando con la sanità (Francesco Fanelli mi potrà dare conferma) finanziamo con fondi di bilancio gli extra LEA. Quanti ne finanziamo! Ma se domani dovessimo verificare la necessità che gli extra LEA (perché così sarà) aumenteranno perché i bisogni sanitari sono diversi e sono maggiori… La guerra per un verso e la pandemia ha slatentizzato situazioni che fino all'altro giorno tutto sommato erano sedate, un po' più in narcosi. Oggi non c'è più tenuta sociale e se noi non ci rendiamo conto di questo diventa complicato. Solo quel tema noi non riusciremo a reggere, figuriamoci se la Regione o il presidente Bardi dovesse andare a Roma a dire: ci occupiamo noi della scuola! Per l’amor di Dio, il Presidente lo può fare ma io non glielo consiglio, però per me sarebbe una follia. Primo: non esiste uno Stato che non svolga la funzione di padre di una comunità, soprattutto sui servizi essenziali. Questo lo dico tanto se governa il centrodestra, tanto se governa il centro-sinistra. Ma come si fa a non garantire diritti essenziali per tutti, soprattutto su quel tema? E mi chiedo: ma quando noi chiediamo nel sud più Stato, ma è vero che chiediamo più asili nido e chiediamo più facilità di trasporto e chiediamo più scuola, più insegnanti? È vero o non è vero che noi abbiamo una velocità diversa rispetto a quella che vivono altre città d'Italia? Se noi poi pensiamo che questo non sia vero alzo le mani. La battaglia che noi dobbiamo fare è sempre più legata a questo. E poi perdonerete: ma quando noi diciamo una parola definitiva sull'abbandono del fossile… Questa regione se dovesse abbracciare l'idea dell’hub energetico o dovesse abbracciare l'idea dell'autonomia differenziata, dovrebbe direttamente abbracciare l'idea che diventi l’hub energetico sul fossile, perché è quello che determina le entrate necessarie per poter dire ce la faremo! Forse, ma secondo me no. Ma se noi diciamo da tanto tempo stop al fossile una volta e per tutte, dopo la proroga delle nuove concessioni non vogliamo altro petrolio, ma dobbiamo consumare la transizione energetica, significa in questa maniera dire se prendiamo l’autonomia differenziata che per altri 40-50 anni noi staremo con il fossile. Noi ce la sentiamo come Consiglio Regionale di dire questo, smentendo tutto quello che abbiamo detto da qualche anno a questa parte? Io francamente no.
Allora io mi permetto di suggerire al presidente Bardi, se trovo esattamente la dicitura precisa, di rafforzare come i regolamenti europei prevedono, la cooperazione interregionale. E il Governo nazionale dovrebbe obbligarci a mettere su la collaborazione e la cooperazione interregionale. Io feci una grande provocazione all'epoca Presidente, convocando tutti i presidenti del Mezzogiorno d’Italia in quel di Maratea, perché volevo lanciare l'idea della programmazione europea (all'epoca non c'era il PNRR e quindi vivevamo solo di fondi legati a quelli strutturali o ai fondi sociali europei, quelli che inseriamo nel nostro bilancio) e quella provocazione ebbe il merito di aprire un varco di discussione. Ma voi sapete che non abbiamo (e il presidente Bardi ce lo potrà dire) un'opera strategica concepita in cooperazione interregionale? Altro che autonomia segmentata delle regioni! Noi dobbiamo spingere su quello e allora ha un senso che il nodo Napoli Bari diventi sostanzialmente il fiore all'occhiello di una cooperazione interregionale, o la tratta ferroviaria di alta velocità fino alla Sicilia, oppure il rafforzamento dei porti di Taranto e di Gioia Tauro avrebbe un senso che il governo da padre di questa società ci dicesse esattamente questo, e che questa programmazione si faccia, altrimenti le grandi infrastrutture - quelle strategiche - se non appartengono ad una cooperazione interregionale a chi devono appartenere? Allora il mio breve intervento penso che non apra a dubbi interpretativi. Io sono contrario alla autonomia differenziata e penso che nel mio piccolo abbia motivato il perché sono contrario all'autonomia differenziata e io idealmente voterei una risoluzione che vada in questa direzione e sarei felice se noi animassimo un dibattito anche tra esperti, perché probabilmente noi ne sappiamo molto meno di quanto dovremmo saperne e probabilmente ci dotiamo di letture che andrebbero anche interpretate, perché l’interpretazione poi la facciamo noi. E né io me ne voglio stare con la narrazione che ogni partito ci cala attraverso le emittenti. Lo dico in generale a 360°: io me ne voglio stare con la mia testa. Quando qualcheduno ha citato il tema dello sviluppo Italia, dello sblocca Italia giustamente all'epoca costringemmo Renzi, che era un po’ come la Meloni, tosto, convincemmo Renzi a stralciare appena i referendum abrogativi sei quesiti su sette, e l’ultimo fu sostanzialmente a tutela delle regioni, di salvaguardia del territorio. Se noi dovessimo immaginare autonomia differenziata anche su questo, io sarei un poco preoccupato perché dovrei chiedermi: ma le grandi linee infrastrutturali energetiche Terna in base a che cosa le realizza? Perdonatemi, sulla base della nostra programmazione tra territori regionali diversi? Guardi, io sarei molto preoccupato dove mettere mano, cioè l’unica cosa che non farei mai è il Presidente della Regione perché veramente sarei in grande difficoltà. Allora, io lo dico a Cariello che un po’ di tempo fa disse “ma sarebbe da cogliere questa opportunità”, no? Se ricordo bene. Io sarei invece molto preoccupato e pondererei meglio la nostra posizione. Dopodiché ben venga questo dibattito che è meno politicizzato, ma sicuramente politico, perché tra le altre cose giunge dopo due votazioni che si sono tenute in Italia, in Lombardia e nel Lazio, che hanno dato un esito elettorale particolarmente significativo. Attenzione, se dovessimo soltanto dire “ha vinto la Meloni e il Centrodestra e ha perso il Centrosinistra”, non farei questo intervento, nel senso che sarebbe troppo riduttivo. Io penso di leggere molto di più in quel voto di quanto si possa immaginare e sarebbe anche interessante se noi volessimo poco poco approfondirlo ed essere attenti aprire un ragionamento e dibattito su questo, perché apre a scenari inediti rispetto a quelli a cui siamo abituati.
Detto questo, mi taccio perché altrimenti non c’è sfizio. Ecco, farci sapere se ha detto no, non è possibile farci sapere.