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Intervento MERRA resoconto nr. 1 del 06/05/2019
Argomento : SALUTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE NEOELETTO, CARMINE CICALA
MERRA
Buonasera a tutti. Mi sia consentito di fare, come unica donna dell’assemblea, un piccolo intervento per stemperare anche un po’ gli animi. Vorrei augurare al Presidente e a tutta l’assemblea, al neoeletto Presidente del Consiglio, di riuscire nel futuro a lavorare con tenacia, con serietà, e all’insegna di quella coesione politica istituzionale di cui si è già ampiamente parlato.
Mi sia consentito anche di riconoscere alla maggioranza di questa assemblea un primo piccolo merito, e direi anche un onore, che è quello di aver riportato una componente femminile in Consiglio regionale, è un evento che non accadeva da tanto e direi da troppo tempo, per me è un onore e una gioia, ma unitamente alla gioia c’è l’auspicio che la presenza femminile nelle istituzioni sia sempre più cospicua e sempre più attiva. Grazie e di nuovo auguri.



Intervento MERRA resoconto nr. 4 del 25/06/2019
Argomento : INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI CIFARELLI, IL CONSIGLIERE POLESE, BRAIA, PITTELLA, TREROTOLA, AVENTE AD OGGETTO: RINVIO INVESTIMENTI INFRASTRUTTURE LUCANE DEL DECRETO SBLOCCA CANTIERI
MERRA
Grazie, Presidente. Sì, effettivamente mi ricollego a quanto detto dal collega Cifarelli, l’interrogazione fa esplicito riferimento a indiscrezioni che riguardavano lo sblocca cantieri e il conseguente probabile rinvio di investimenti per infrastrutture strategiche a livello regionale. Ho notato che l’interrogazione porta data 29 maggio e nel frattempo il Decreto Legge è stato convertito il 14 giugno con la legge di conversione numero 55. Ebbene, allora, il decreto sblocca cantieri costituisce innanzitutto un correttivo al codice degli appalti, dunque riporta tutta una serie di modifiche e di integrazioni riguardanti gli aspetti più svariati del codice degli appalti, che vanno dal ricorso alle centrali di committenza, all’appalto integrato, il ricorso all’appalto integrato e la variazione anche per esempio per quanto riguarda le soglie del sub appalto, tutta una serie di misure che genericamente intervengono sul codice degli appalti per cercare di mirare alla semplificazione e alla velocizzazione degli investimenti strutturali, infrastrutturali. Non vien minata la priorità di alcuni investimenti all’interno Delo sblocca cantieri, piuttosto vengono fatti degli specifici focus su delle disposizioni più di dettaglio riguardanti particolari contesti, gli eventi sismici del Molise, gli eventi sismici dell’Abruzzo, del Centro Italia, dell’area Etnia, si prevedono per questi particolari contesti delle dotazioni, delle congrue dotazioni ed ulteriori misure di semplificazione.
Quindi con questo rispondiamo all’incipit dell’interrogazione che riguarda le cosiddette indiscrezioni in generale sulla questione del decreto sblocca cantieri. Adesso scendiamo un attimo nel dettaglio, facciamo un rapido excursus di quelle che sono le opere indicate nell’interrogazione, di cui si è paventata un a futura perdita, eventuale perdita di priorità. Si parla di cantieri già avviati per circa 781 milioni di euro e si fa un elenco. Bene, proprio la settimana scorsa ho convocato l’Osservatorio dei Lavori Pubblici, nel quale ho convocato anche ANAS, quindi stiamo monitorando passo passo tutti quelli che sono gli investimenti infrastrutturali di cui buona parte è indicata nell’interrogazione. La Potenza- Melfi, la Potenza – Melfi, come sappiamo, è suddivisa in vari stralci. Il primo stralcio per quasi 33 milioni di euro è in corso di esecuzione. Mi è stato assicurato dall’ANAS che i lavori di questo primo stralcio si chiuderanno entro febbraio 2020. Gli altri stralci, e devo dare atto dell’analisi attenta che stiamo effettuando su tutti gli stralci di intervento, oltre sugli altri interventi sulle altre arterie nello specifico, perché ci sono dei finanziamenti, gli altri stralci insistono su finanziamenti che da FSC regionale, a seguito di varie rimodulazioni ricadono nel contratto di programma ANAS e viceversa. Lo stesso dicasi per la strada di collegamento Fondovalle Sauro. L’intervento è stato interamente finanziato per 85 milioni di euro con risorse royalties. Collegamento Pollino – Matera – Pisticci ci sono risorse finanziarie per 2 milioni e mezzo per la sola progettazione, c’è un fabbisogno di oltre 290 milioni di euro per la realizzazione. Gioia del Colle – Matera, risorse finanziarie per la sola progettazione. C’è un fabbisogno di risorse per la realizzazione pari a quasi 130 milioni di euro. il tratto Vaglio Oppido Lucano, anche qui finanziata per circa 2 milioni e mezzo la progettazione, c’è un fabbisogno per quanto riguarda l’esecuzione. L’ultimo tratto della Potenza – Melfi finanziato per circa 30 milioni di euro, anche questo nell’ultimo Osservatorio mi si è detto che è stata appaltata la progettazione definitiva ed è in corso e già si è parlato di procedure di semplificazione per quanto riguarda anche il parere unico regionale su cui si dovrà lavorare per cercare di unificare quelli che sono i vari parerei che oc corono per la realizzazione di un’opera infrastrutturale così complessa e che molte volte si perdono nei rivoli dei vari Dipartimenti e dei vari uffici.



Intervento MERRA resoconto nr. 7 del 06/08/2019
Argomento : INTERROGAZIONE N. 25 DEL CONSIGLIERE BRAIA “MANCATA INTESA TRA L’UFFICIO PROTEZIONE CIVILE E UFFICIO FORESTE E TUTELA DEL TERRITORIO NELLA REDAZIONE DEL PIANO ANNUALE ANTINCENDIO 2019”.
MERRA
Grazie, Presidente. Buonasera a tutti. Allora, rispondo per quanto concerne i primi due punti dell’interrogazione che sono di stretta competenza del Dipartimento di Protezione Civile. Allora, provando a fare una sintesi, vorrei innanzitutto fare una precisazione, ed è quella della differenza sostanziale fra il piano pluriennale regionale e il pia o annuale. Dunque, il paino pluriennale regionale di programmazione delle attività di prevenzione lotta contro gli incendi è stato approvato nel 2018, giustamente di concerto con il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali. L’Art. 2 della L.R. 13 di cui si discute, di cui si paventa il mancato rispetto recita in questo m odo: “L’Ufficio di Protezione Civile della Regione Basilicata, d’intesa con l’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio per le finalità della presente legge predispone il piano pluriennale”, quindi parliamo del piano triennale, paino pluriennale, che è stato approvato nel 2018, “per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, di seguito denominato Piano Antincendio Regionale (PAR).” non si dice effettivamente a livello normativo la stessa cosa del piano annuale, che pure quest’anno è stato comunque redatto a seguito a seguito di riunioni di coordinamento e scambi op di informazioni tra l’Ufficio Protezione Civile e l’Ufficio Foreste.
Cosa è successo nel 2019? Quindi non è che non c’è stata un’intesa, non c’è che stata un a concertazione, è avvenuto che con la DGR 348 del 2019 la Protezione Civile ha inteso dare seguito alle misure immediatamente attuabili di competenza dell’Ufficio Protezione Civile, che ha determinato l’esigenza della proposta immediata in vista dell’inizio della stagione per la prevenzione incendi boschivi, è stato immediatamente presentato in Giunta Regionale l’atto deliberativo da parte dell’Ufficio Protezione Civile. La decisione di provvedere comunque e con urgenza all’approvazione del programma annuale anche se parziale discendeva, come ovvio, dalla necessità di stipulare le convenzioni con la direzione dei vigili del fuoco e con le organizzazioni di volontariato. Quindi bisognava stipulare le convenzioni come ogni anno e si è proceduto ad approvare con delibera regionale il piano annuale, pur con le dovute attività di concertazione con l’Ufficio Foreste. E mi ricollego subito al punto 2, che riguarda la presenza dei funzionari dell’Ufficio Foreste, io ero consapevole, mi sono ulteriormente... Ho fatto un giro in sala operativa questa mattina, mi hanno confermato la presenza di 2 unità dell’Ufficio Foreste in sala operativa. Per gli altri 2 punti lascio la parola collega Fanelli.



Intervento MERRA resoconto nr. 16 del 19/11/2019
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE LEGGIERI SUI TERRITORI COLPITI DA CALAMITÀ NELLE GIORNATE DELL’11 E 12 NOVEMBRE 2019
MERRA
Grazie, Presidente. Buonasera. Allora, in riferimento alla mozione del collega Leggieri volevo sottolineare la differenza sostanziale che c’è tra stato di emergenza e stato di calamità in quanto lo stato di calamità attiene sostanzialmente fondamentalmente il comparto agricolo, quindi la valutazione dei danni e i relativi ristori economici che poi potranno essere previsti; mentre per quanto riguarda lo stato di emergenza nazionale, avendo il Presidente già fatto unitamente al Dipartimento Protezione Civile tutti i sopralluoghi, i primi sopralluoghi a seguito dell’evento atmosferico verificatosi nei giorni scorsi, ha fatto una richiesta di dichiarazione appunto di stato di emergenza nazionale proprio ieri, che è stata inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Protezione Civile nazionale, quindi per quanto attiene la parte che riguarda la dichiarazione di stato di emergenza, questa prima lettera segna l’inizio di un percorso che poi continuerà con la valutazione quantitativamente dei danni e quindi l’eventuale delibera da parte della Giunta regionale che formalizzerà i danni che proverranno dai comuni colpiti e dalla provincia di Matera e che verranno ratificati con delibera di Giunta regionale. Questa dichiarazione già dalle prime interlocuzioni che ci sono state con la Protezione Civile nazionale porterà ad un primo sopralluogo che la Protezione Civile nazionale stessa farà presumibilmente già entro la fine di novembre, quindi per quanto attiene lo stato di emergenza nazionale sono stati fatti già tutti i primi adempimenti del caso.
Per quanto riguarda la calamità che, come dicevo, attiene prettamente il settore agricolo, quella fondamentalmente deriva da una quantificazione in situ, la delimitazione delle aree che avverrà a seguito del recepimento delle richieste che già stanno pervenendo al Dipartimento Agricoltura, quindi fondamentalmente è legato dal recepimento delle richieste, quantificazione dei danni e delimitazione delle aree, azioni che sono già state poste in essere dal Dipartimento Agricoltura, quanto è quanto posso sottolineare relativamente alla mozione che è stata prima presentata. Grazie.



Intervento MERRA resoconto nr. 22 del 14/01/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE PITTELLA RELATIVA ALL'EVENTO ATMOSFERICO CHE HA COLPITO LAURIA IL 13 DICEMBRE 2019
MERRA
Non ho letto la mozione, però per quanto mi riguarda possiamo tranquillamente discuterla la prossima seduta consiliare.



Intervento MERRA resoconto nr. 23 del 27/01/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA RIGUARDANTE LA STRADA PROVINCIALE NUMERO 5 PISTICCI-CRACO, EX STRADA STATALE 176
MERRA
Sì, allora, vorrei rispondere subito, ovviamente la mozione se vorrà essere messa ai voti e discussa oggi stesso nel caso in cui le delucidazioni che io darò non dovessero essere necessarie non ci sono problemi. Mi sono recata personalmente a fare il sopralluogo nella località di Craco dove c’è il problema oltre al ponte dell’Anas anche di due ponti sulla strada provinciale, ho fatto già un primo incontro con il tecnico della Provincia di Matera e anche col Presidente della Provincia, complessivamente c’è già un progetto definitivo redatto su entrambi i ponti per un totale di 1.500.00 euro circa, ho parlato col Presidente della Provincia di Matera il quale ha delle somme da riprogrammare sull’FSC, quindi sul patto Basilicata, qualora queste somme non dovessero essere sufficienti ho già valutato la possibilità di utilizzare l’ultima ordinanza di Protezione Civile sulla quale sono ancora disponibili un milione di euro che in verità a questo milione di euro era stata data un’altra destinazione, le ordinanze di Protezione Civile sono per strutture e progetti di natura strategica, però ovviamente le ordinanze di Protezione Civile hanno un importo massimo che si può attribuire per metro quadro di implacato, quindi è limitato quello che possiamo dare. Comunque sia, unendo quello che riusciremo a destinare con l'ordinanza di Protezione Civile e con uno sforzo in più da parte della Provincia, che ha delle somme da riprogrammare per circa 2 milioni di euro, che però ha già riprogrammato, ha già fatto la sua proposta di riprogrammazione, dovremmo rivederla per dar fronte a questa esigenza, incontrando queste due cose entro la settimana prossima si darà una risposta a questo che è un problema, perché la comunità risulta, fondamentalmente, come ha detto lei, collega, isolata.



Intervento MERRA resoconto nr. 23 del 27/01/2020
Argomento : MOZIONE DEL CONSIGLIERE BRAIA RIGUARDANTE LA STRADA PROVINCIALE NUMERO 5 PISTICCI-CRACO, EX STRADA STATALE 176
MERRA
Sì, io ricordavo quello che mi era stato richiesto nello scorso Consiglio. Ho approfondito la vicenda e, come dicevo, già l'altra volta c'è stata una deliberazione di Giunta Comunale del Comune di Lauria con la quale è stato chiesto lo stato di emergenza. La Protezione Civile ha risposto, ha inviato una lettera al Comune di Lauria, nella quale specifica che è necessario per ottenere la dichiarazione di stato di emergenza dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale la ricognizione delle risorse, che al momento, o meglio, dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco non può essere espletata per la questione che ci sono delle indagini in corso e quindi non è possibile accedere, o comunque fare i dovuti rilievi, il Sindaco si è impegnato, come ha detto nella riunione in Prefettura che abbiamo fatto, ero presente anch'io il 23 dicembre, il Sindaco si è impegnato a mettere a disposizione una professionalità esterna che provvederà agli accertamenti tecnici e che fornirà alla Protezione Civile una minima ricognizione di quello che è lo stato dell'arte, quindi una ricognizione di quelli che sono i danni complessivi per completare al Dipartimento di Protezione Civile la richiesta dello stato di emergenza. Questa è la lettera quanto ad oggi possiamo dire in merito.



Intervento MERRA resoconto nr. 24 del 04/02/2020
Argomento : MOZIONE N.39 DEI CONSIGLIERI ZULLINO, VIZZIELLO E BALDASSARE, PALAZZINE ATER DI MATERA NEL COMUNE DI IRSINA – RICHIESTA RISORSE DAL BILANCIO REGIONALE 2020
MERRA
Sì, confermo quanto detto dal collega Consigliere Vizziello. Agli inizi di novembre, lo stesso Consigliere Vizziello aveva promosso una riunione presso il mio dipartimento con alcuni rappresentanti degli inquilini delle palazzine di Irsina che hanno esposto le loro difficoltà.
Insieme con il Consigliere Vizziello abbiamo cominciato a discutere di quelle che potevano essere le misure da intraprendere anche per sostenere le difficoltà di queste famiglie. In merito alla mozione, sono d’accordo anche col collega Cifarelli nell’ipotesi di volerla riformulare perché nel Piano Triennale dei reinvestimenti dei proventi rivenienti dall’affitto degli alloggi, il dipartimento ha espressamente chiesto che nell’annuale 2019 fossero stanziati almeno 30.000 euro per dare subito avvio alla progettazione, cosa che non era prevista inizialmente nel Piano annuale 2019 di reinvestimento delle risorse.
Quindi questo è il passaggio che è stato fatto, oltre ad impegnare l’ATER di Matera a verificare dei 452.650 circa – o previsti per gli interventi di ripristino e rinforzo locale dei fabbricati ubicati nel Comune di Irsina – con le economie se si potesse rimpinguare il fondo di 500.000 euro inizialmente previsto dall’ATER di Matera, fermo restando che il Governo regionale si sta impegnando allo stanziamento dei 3 milioni di euro che fondamentalmente sono necessari per l’intervento complessivo e globale sui 24 alloggi.



Intervento MERRA resoconto nr. 26 del 19/02/2020
Argomento : “AMBITO TERRITORIALE E CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALL'ART. 1 DELLA LEGGE REGIONALE N. 7/2014”
MERRA
Buonasera a tutti, grazie Presidente. Io vorrei fare una breve relazione trasversale di quello che è avvenuto all’atto dell’insediamento di questo Governo regionale agli inizi di maggio del 2019 e fino a questo momento, so che già all’atto di approvazione della prima proroga a fine novembre del 2019 era stata prospettata la possibilità di fare un Consiglio regionale ad hoc, ed era mia premura farlo proprio perché le tematiche relative al trasporto pubblico locale sono tali, tante e complesse che un Consiglio regionale ad hoc era dovuto forse già alla fine del 2019. Siamo arrivati agli inizi di febbraio 2020, questo sicuramente è il momento più opportuno, è il momento più opportuno perché noi oggi ci troviamo a discutere di un tema fondamentale che è quello che insieme alla sanità si traduce essere uno dei diritti fondamentali dell’individuo, che è il diritto alla mobilità, che va garantito nei modi e nei tempi migliori che una Maggioranza può assicurare all’intera comunità.
All’atto del nostro insediamento, ci siamo trovati a fronteggiare una serie di problemi che possono essere riassunti in tre grandi filoni: il primo è il filone della programmazione, era necessario concentrare tutte le nostre energie, o quanto meno tutte le energie del Dipartimento Infrastrutture e del mio Assessorato, verso un atto strategico di programmazione del trasporto pubblico locale su cui si sono concentrate ad imbuto tutta una serie di aspettative, e i motivi per cui si sono concentrate ad imbuto tutta una serie di aspettative lo esporrò nel corso della mia relazione e sono convinta che anche nel corso del dibattito emergeranno moltissimi punti interessanti relativamente alla programmazione del trasporto pubblico localo su gomma. La programmazione, il piano di bacino del trasporto pubblico locale su gomma è uno strumento attuativo del più antico piano regionale dei trasporti approvato nel 2016 che ha una sua ratio che secondo me va sicuramente rivista nei modi e nei tempi opportuni, ma era necessario per questa regione andare avanti, andare avanti con l’attuazione di quella programmazione che si rendeva indispensabile anche per seguire quella che è una normativa comunitaria, il regolamento 1370, che impone l’espletamento delle gare per l’affidamento di questi servizi. Quindi, come dicevo, sulla programmazione mi soffermerò più avanti, avremo modo sicuramente anche di..., nel corso del dibattito emergeranno dei punti e delle osservazioni importanti. poi c’è un secondo filone di problematiche che era quello di – nelle more di portare in porto questa programmazione del trasporto pubblico locale – traghettare il sistema in una fase di passaggio che doveva essere normata necessariamente da una proroga, una proroga dalla quale non si può prescindere perché l’approvazione di un documento complesso come il piano del trasporto pubblico locale e la relativa redazione dei documenti di gara, trattandosi di una gara che deciderà il destino del trasporto pubblico locale in Basilicata per almeno i prossimi 9 anni e trattandosi di una gara che cuba circa, da quelle che sono le risultanze del piano dei trasporti che abbiamo approvato nell’ultima Giunta regionale, circa 75 milioni di euro all’anno per 9 anni, effettivamente..., e ho preteso che nella delibera di approvazione del piano dei trasporti in Giunta venisse redatto uno specifico cronoprogramma per dare evidenza di quelli che sono i tempi il più possibile stringenti nei quali devono essere redatti questi documenti di gara; e quindi, dicevo, c’era la necessità nelle more della programmazione di traghettare il sistema del trasporto pubblico locale in una proroga dei servizi attualmente espletati. Cosa avviene? Che era già, il regolamento comunitario 1370 prevede al 5.5 la possibilità di concedere una proroga per l’espletamento dei servizi del trasporto pubblico locale, il problema fondamentale è che il punto 5.5 del 1370 era già stato invocato dalla precedente Legislatura, il 5.5 consente la possibilità di esperire una proroga dei servizi in essere per evitare, per scongiurare il blocco dei servizi e comunque propedeutica all’espletamento delle gare, quella proroga, o meglio quei provvedimenti di proroga, perché la precedente Legislatura diede seguito a tre provvedimenti per arrivare all’arco temporale massimo complessivo consentito dalla norma che è 2 anni, sono stati approvati tre provvedimenti di proroga con legge regionale, quella proroga fu motivata e all’epoca non fu impugnata, fu esplicitamente motivata con la tesi secondo la quale la norma di proroga si rendeva necessaria in quanto si sarebbero esperite le procedure di gara entro il 31 marzo.
Quindi all’epoca con questa motivazione la norma non fu impugnata. Ovviamente, una motivazione analoga è stata invocata anche da questa Maggioranza nel momento in cui ha approvato la legge di proroga, evidentemente il Ministero e la Corte di Giustizia, sebbene... voglio fare un inciso, la norma è sub iudice, fino al pronunciamento della Corte Costituzionale la norma risulta essere a tutt’oggi in vigore, ovviamente adducendo la stessa motivazione – ovvero quella che era una proroga che si rendeva necessaria per l’espletamento delle gare – essendo questa motivazione già stata invocata, era difficile per il Ministero comprendere o comunque dar seguito senza impegnativa ad una nuova proroga invocando l’espletamento delle gare che in precedenza non erano state espletate. Quindi, rispetto alla tematica dell’impugnativa e rispetto soprattutto al fatto che la norma di proroga comunque è intervenuta in un momento in cui quanto meno il piano regionale dei trasporti era stato redatto ed era approdato in Giunta regionale, una prima bozza del piano dei trasporti è approdato infatti in Giunta regionale il 23 di ottobre, questo piano che è approdato a ottobre in Giunta regionale non è come ho avuto modo anche di leggere in qualche commento un aborto in quanto l’approdo del piano regionale dei trasporti in Giunta Regionale ha dato seguito ed inizio ad una fase che ha coinvolto l’intera Maggioranza, che ha dato il suo materiale contributo a questo piano in termini di osservazioni nel merito, in termini di osservazioni relativamente alle risorse, relativamente all’organizzazione delle corse, relativamente all’ottimizzazione dei servizi, relativamente alla necessaria integrazione tra trasporto urbano ed extraurbano, quindi quel percorso che fino ad ottobre si era designato e comunque in vista anche della norma che avremmo dovuto approvare di proroga e in vista anche di una probabile impugnativa che un ennesimo provvedimento di proroga avrebbe provocato abbiamo dato particolare impulso, ma comunque essendo questo un provvedimento di importanza strategica per lo sviluppo dell’intera Regione è evidente che l’intera Maggioranza è intervenuta e ha dato il suo fondamentale contributo che è arrivato fino all’approvazione definitiva in Giunta della scorsa settimana, quindi contestualmente dicevo la programmazione, il progettare un sistema, un articolato di proroga che avrebbe consentito al sistema di sorreggersi fino ai nuovi affidamenti a seguito dell’espletamento delle procedure di gara e poi c’era il terzo problema fondamentale che è quello delle risorse, è quello delle risorse perché di questo non faccio..., non ne faccio una colpa a livello politico perché secondo me le responsabilità a livello politico che afferiscono il sistema dei trasporti in Basilicata più che alle risorse hanno a che vedere con un altro tema che è quello del coraggio di avviare una riforma di un intero sistema, le riforma accennate in questi anni e mai realmente concretizzate quelle sono state realmente degli aborti, un aborto è la delibera del 2013 con la quale si è cercato di fare una prima ottimizzazione delle risorse che avrebbe scongiurato il taglio sul fondo nazionale dei trasporti per cercare di aumentare il rapporto costi/benefici, nel lontano 2013 fu fatta una delibera con cui fu fatta una prima ipotesi di razionalizzazione del servizio per cercare di ottimizzare e di aumentare l’efficienza del servizio e i ricavi per le aziende, ottimizzazione mai realmente concretizzata.
Un altro e mi si consenta il termine forte aborto è stato il tentativo nel 2015 di mettere a gara i servizi sostitutivi perché l’altro fondamentale elemento di squilibrio nel sistema sebbene a monte ci sia un vulnus in questo sistema, forse sto andando un po' in ordine sparso, però spero di essere il più possibile chiara sebbene sto cercando di toccare nel minor tempo possibile un po' tutti i temi, a monte del sistema dei trasporti in Basilicata c’è e mi permetto di prendermi la responsabilità di dirlo in quest’assise a monte della non corretta gestione di questo settore c’è forse un fallimento e questo fallimento forse si chiama COTRAB, un Consorzio disomogeneo e male assortito le cui regole di funzionamento andavano stabilite a monte, andavano stabilite in modo molto più ferreo e quindi dicevo sebbene il COTRAB abbia in sé numerosi punti di rottura, di malfunzionamento su cui potremmo parlare a lungo c’è alla base un fattore di squilibrio che è quello della differenza dei corrispettivi fra il trasporto pubblico locale su gomma espedito dal COTRAB e i servizi sostitutivi espediti da FAL e Trenitalia che vengono espletati con dei costi che sono quasi il doppio di quelli ai quali vengono espletati i servizi del COTRAB e nel 2015 fu fatto un tentativo di messa a gara, fu invocato il 34 octies del Decreto Legislativo del 2012 per mettere a gara i servizi sostitutivi e quindi reimmetterli nel sistema rimettendo in equilibrio quelli che erano i servizi su gomma espediti dal COTRAB e quelli che erano i servizi su gomma sostitutivi di FAL e Trenitalia, anche quel tentativo non è andato a buon fine e quindi giustamente oggi scontiamo uno squilibrio di base fra i servizi su gomma espediti ad 1,49 euro, poi con i tassi di inflazione programmata arrivati quasi a 1,80 euro espletati dal COTRAB e i servizi sostitutivi di FAL e Trenitalia che vengono espletati a oltre i 3 euro al chilometro, effettivamente le aziende denunciano e mettono in campo tutta una serie di azioni legate anche a questo fondamentale squilibrio che esiste anche nei trattamenti dei singoli contratti e quindi come dicevo il terzo punto che ci siamo trovati ad affrontare è quello del reperimento delle risorse per far fronte al servizio del trasporto pubblico locale ed è quello che ci ha guidato anche nella redazione della norma di proroga la cui durata al 31 marzo è stata evidentemente dettata anche da esigenze di copertura finanziaria e che sicuramente poi col nuovo bilancio regionale e lo sforzo di tutta la Maggioranza è concreto e fattivo nel cercare di ridare al settore quella copertura finanziaria che consentirà ai suoi operatori di espedire il servizio nella massima tranquillità. E ritorno un attimo a quello che dicevo prima, il problema fondamentale di questo settore oltre alle risorse che ripeto quello è un problema che avete trovato voi, troviamo noi e lo troveremo sicuramente sempre, lo risolveremo insieme, però proprio il problema fondamentale è quello di quella spinta forte che si rendeva necessaria, il coraggio di cambiare questo sistema e che si è affacciato più volte nelle precedenti legislature e non si è mai concretizzato, l’ultimo tentativo, l’ultimo aborto che si è concretizzato nel sistema di trasporto pubblico locale è stato proprio quello del febbraio del 2019 quando un piano dei trasporti di bacino fu portato in Giunta, dalla Giunta fu trasmesso in Consiglio Regionale e surrettiziamente invocando un’irregolarità formale nella trasmissione del piano stesso dalla Giunta al Consiglio quel piano in Consiglio non fu mai discusso, non fu mai approvato e tornò al mittente.
Queste sono le azioni messe in campo e che hanno portato anche, ripeto, a concentrare ad imbuto nella programmazione dei nuovi servizi di trasporto e nella gestione nel mentre in questa fase di passaggio hanno fatto sì che si sono concentrate ad imbuto tutta una serie di aspettative che rinvengono dal passato e che rinvengono da tentativi fatti, giustamente messi in campo, ma mai concretizzati per tentare di dare a questo settore l’importanza e lo sviluppo e l’attenzione che io credo in questo momento richiede e che tutta questa Maggioranza sta cercando di dare. Per il momento io mi taccio, mi riservo di intervenire nel corso del dibattito per qualunque punto sicuramente verrà alla luce e sul quale potremmo discutere insieme nella maniera più costruttiva possibile. Grazie.



Intervento MERRA resoconto nr. 26 del 19/02/2020
Argomento : “AMBITO TERRITORIALE E CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALL'ART. 1 DELLA LEGGE REGIONALE N. 7/2014”
MERRA
Sì, provo per punti. Molte risposte alle domande dei colleghi Polese, Cifarelli e Braia, sono state date. Proverò a fare qualche altra puntualizzazione. Partendo dal presupposto che questo è stato un Consiglio convocato non sul Piano di Bacino, è un consiglio, è stato un consiglio convocato sul sistema dei trasporti in Basilicata nel suo complesso. Dunque con questo cosa vogliamo dire? Il fatto che noi abbiamo approvato in Giunta Regionale un Piano di Bacino vuol dire che, collega Polese, noi una visione ce l'abbiamo, la condividiamo, ci ragioniamo, la ricostruiamo insieme, la modifichiamo, ma sicuramente una visione del trasporto in Basilicata questa Maggioranza ce l'ha e la sta concretizzando. Non mi sono soffermata su questa addizione perché non era questo il fulcro della discussione di questo Consiglio Regionale. Un'ulteriore puntualizzazione quando parlo di fallimento in riferimento al COTRAB.: quando parlo di fallimento in riferimento al COTRAB, non intendo dire ovviamente che gli operatori di questo sistema sono gli attori di questo fallimento. È evidente che sono a loro volta le vittime di questo fallimento, ab origine, nel momento in cui furono messi a gara i servizi, come si è deciso politicamente nel 2009 quando furono fatte le gare di mettere a gara la fotografia del servizio in essere al 2005 senza modifiche, allo stesso modo, come non è stato fatto un approfondimento di sorta sui servizi da mettere a gara, probabilmente non sono stati fatti i dovuti approfondimenti sui requisiti di ingresso alle gare, perché ho un consorzio dove i lavoratori non vengono trattati tutti allo stesso modo, evidentemente è un consorzio che va rivisto nella sua essenza.
Per quanto riguarda il piano regionale dei trasporti, collega Braia, a me... se dovessi dire che il piano regionale dei trasporti del 2016 di cui il piano di bacino rappresenta uno strumento attuativo mi piace, a me no, per me è una fotografia sbiadita di quello che è lo sviluppo infrastrutturale della Basilicata che sicuramente al 2019 per questa Maggioranza regionale ha delle esigenze diverse, sicuramente va rivisto, però è evidente che quando vogliamo mettere in campo dei cambiamenti, io quando penso al cambiamento penso ad una persona spettinata che si guarda allo specchio, quando una persona spettinata si guarda allo specchio il cambiamento si concretizza pettinandosi, non cercando di modificare o sistemare l’immagine riflessa nello specchio; quindi in questo momento l’unica cosa che era nostra responsabilità fare, mettere in campo, è calare le mani in quello che lo strumento che ci consente di sistematizzare e di porre un freno alle incongruenze del sistema di trasporto che è il piano di bacino, poi lo strumento a monte che il piano regionale dei trasporti anche in vista di un piano strategico regionale sicuramente va rivisto, va approfondito, anche in prospettiva di una visione infrastrutturale della Basilicata che dal 2016 ad oggi a prescindere deve essere responsabilmente e ambiziosamente modificata.



Intervento MERRA resoconto nr. 27 del 25/02/2020
Argomento : COMUNICAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE, AI SENSI DELL’ART. 52 DEL REGOLAMENTO INTERNO, SULLE MISURE DECISE DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI E SULLE DECISIONI ADOTTATE NELLA RIUNIONE PREVISTA NELLA PREFETTURA DI POTENZA IN DATA ODIERNA PER GESTIRE L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID 19
MERRA
Il Dipartimento di Protezione Civile di cui si svolgo le funzioni, fondamentalmente faccio le veci del Presidente Bardi a livello operativo per gestire quelle che sono le operazioni del Dipartimento di Protezione Civile, in quanto il capo della Protezione Civile a livello regionale, come sappiamo, è il Presidente Bardi e trattandosi di un'emergenza sanitaria, il ruolo del Dipartimento di Protezione Civile è quello di coordinarsi con la task force sanitaria nelle operazioni sia di gestione dell'emergenza e anche di approvvigionamento di quelle che sono le risorse materiali indispensabili per la gestione dell'emergenza stessa. Quindi il mio intervento sarà molto più breve rispetto a quello dell'Assessore Leone, che è quello deputato a delineare una vera e propria strategia per la gestione dell’emergenza, quindi cosa ha fatto la Protezione Civile in questo momento di concerto con la task force sanitaria? Ha provveduto ad installare rapidamente presso i centri, presso i pronto soccorsi, i vari punti di pronto soccorso a livello regionale all’esterno delle tensostrutture, delle strutture ricettive che consentano il pre-triage per tutti coloro che provengono dal Nord Italia e che possono, vogliono sottoporsi volontariamente diciamo ad uno screening o che addirittura presentano già dei primi sintomi per evitare che questi abbiano l’accesso all’interno delle strutture sanitarie e fondamentalmente che si verifichi quello che si è verificato al Nord, e che quindi poi persone che avevano effettivamente contratto il virus potessero entrare negli ospedali, nei centri di cura e poi provocare ulteriori rivolgimenti negativi.
Quindi abbiamo proceduto al montaggio di queste strutture dove si attuerà il pre-triage, ovviamente in queste ore si sta provvedendo a dotare queste strutture sia di personale medico che di materiali; rispetto alla dotazione dei dispositivi di protezione individuale – le mascherine e quant’altro occorra – ci è rinvenuta intorno alle 15:00 di oggi una bozza di ordinanza del Capo di Dipartimento di Protezione Civile nazionale che avremmo dovuto discutere nella Commissione in videoconferenza che si sta tenendo in questo momento e che dovrò, so che sta seguendo anche il Presidente Bardi e che dovrei andare a seguire anch’io perché è iniziata alle ore 17:00, un’ordinanza che detta i termini anche di approvvigionamento di questi dispositivi di protezione individuale che dovranno essere reperiti a livello centrale dal Dipartimento centrale di Protezione Civile e poi distribuiti ai territori in base ai fabbisogni che i territori stessi rappresenteranno; quindi è una bozza di ordinanza, è una procedura in itinere, si sono stabilite anche delle priorità assolute per gli approvvigionamenti di dispositivi inerenti all’emergenza del Coronavirus. È, come diceva anche l’Assessore Leone, una situazione che si sta modificando ora per ora, per non dire minuto per minuto, quindi questi sono gli aggiornamenti che posso dare come Protezione Civile. Mi riservo al termine del collegamento in videoconferenza che si sta tenendo in questo momento dalla sala operativa del Dipartimento di dare ulteriori aggiornamenti.



Intervento MERRA resoconto nr. 30 del 17/03/2020
Argomento : ODG DEL CONSIGLIERE BRAIA SUGLI AIUTI DA CHIEDERE ALLE GRANDI MULTINAZIONALI CHE OPERANO IN BASILICATA
MERRA
La questione della clausola sociale già prevista per legge è un tema che alla luce delle gare che dovremmo andare a svolgere preoccupa particolarmente, è per questo motivo che ho preteso che la questione del mantenimento della clausola sociale e della rassicurazione sulla clausola sociale venga inserita nel Piano, quindi è inserita ad abuntantiam anche nel documento del Piano regionale dei trasporti.
Quindi io ritengo che questo tema in questo momento sia superato e quindi questo emendamento mi permetto di dire è inutile non perché è inutile l’emendamento stesso ma perché ho previsto io ad abundantiam di inserire questa cosa, sebbene non fosse necessario, nel documento del Piano regionale dei trasporti.



Intervento MERRA resoconto nr. 31 del 31/03/2020
Argomento : DECRETO LEGISLATIVO 422/1997, LEGGE REGIONALE NUMERO 22/98, ARTICOLO 8 E S.M.I., LEGGE REGIONALE NUMERO 7/2014, ARTICOLO 1- DCR N. 544/2016. PROPOSTA DI PIANO DEL BACINO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – TRASMISSIONE, AI SENSI DEL COMMA 5 DELL’ARTICOLO 58 DELLO STATUTO REGIONALE (L.R. STATUTARIA 1/2016), DEL DOCUMENTO AL CONSIGLIO REGIONALE AI FINI DELL’ESPRESSIONE DEL PARERE DI CUI AL COMMA 6 DEL MEDESIMO ARTICOLO 58
MERRA
Buonasera. Mi associo innanzitutto al cordoglio del l’intera assise per quanto sta avvenendonalla nostra Regione. Sebbene io avrei voluto fare una sintesi, seppur rapida, di quello che è il contenuto del Piano dei Trasporti, mi limiterò a rispondere, in ossequio ai principi che ha evidenziato il Presidente Cicala, di contenere quanto più è possibile questa seduta, mi limiterò a rispondere immediatamente a quanto asserito dal collega Consigliere Braia.
Innanzitutto il taglio effettuato, che non può dirsi taglio, ma può dirsi più che altro una razionalizzazione del sistema, non fa riferimento ad un monte chilometri di 2 milioni e 7, bensì di circa un milione, in quanto le percorrenze di progetto sono di circa 39 milioni di euro, a fronte delle percorrenze storiche attualmente oggetto di contratto di servizio di 37. Quindi il piano, come impostazione originale, prevedeva già 2 milioni di percorrenze in più.
Quindi, se consideriamo oltre 2 milioni di percorrenze in più rispetto a quelle attualmente svolte, e considerando il taglio che fa riferimento alle corse con un load factor inferiore al 20%, le corse, o meglio i chilometri di servizio effettivamente tagliati sono poco più di un milione. Se poi, vado direttamente al dato pratico, sempre per cercare di contenere il più possibile i tempi, se consideriamo fondamentalmente una platea dei lavoratori del trasporto, che è di circa 1.000 unità, o se consideriamo le percorrenze per ciascun operatore medie annue di 26.000 chilometri, con queste percorrenze noi possiamo garantire occupazione per circa 1.400 lavoratori.
Ripeto, considerando una platea attuale di 1.000 lavoratori, considerando i chilometri di progetto che sono circa 37 milioni, e considerato che ogni operatore dei trasporti effettua un monte chilometri di circa 26.000 chilometri l’anno, a noi servirebbe matematicamente una platea di lavoratori di circa 1.300, 1.400. E con questo mi collego all’altro concetto che volevo sottolineare. La clausola di salvaguardia dei lavoratori, che è il concetto madre a cui noi ci dobbiamo attenere nel momento in cui rimettiamo un sistema complesso, come quello del trasporto, all’evidenza pubblica, e quindi alle gare, unica garanzia di vera qualità di un servizio pubblico, come quello del trasporto, la clausola di salvaguardia, dicevo, è contenuta nel documento risolutivo, ma è ampiamente sviscerata già nel piano, sebbene debba essere più che altro un concetto che doveva essere sviscerato nei documenti di gara e nei capitolati d’appalto, ma abbiamo ritenuto opportuno inserirlo anche nei documenti di progetto, e quindi nel documento strategico, che è il Piano dei Trasporti.



Intervento MERRA resoconto nr. 31 del 31/03/2020
Argomento : DECRETO LEGISLATIVO 422/1997, LEGGE REGIONALE NUMERO 22/98, ARTICOLO 8 E S.M.I., LEGGE REGIONALE NUMERO 7/2014, ARTICOLO 1- DCR N. 544/2016. PROPOSTA DI PIANO DEL BACINO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – TRASMISSIONE, AI SENSI DEL COMMA 5 DELL’ARTICOLO 58 DELLO STATUTO REGIONALE (L.R. STATUTARIA 1/2016), DEL DOCUMENTO AL CONSIGLIO REGIONALE AI FINI DELL’ESPRESSIONE DEL PARERE DI CUI AL COMMA 6 DEL MEDESIMO ARTICOLO 58
MERRA
Vorrei precisare che le corse indifferenziate si dicono tali proprio perché si tratta di corse che non afferiscono né al mondo del pendolarismo scolastico e né al mondo del pendolarismo lavorativo.
Partendo dal presupposto che viviamo in una regione morfologicamente complessa e la complessità di questa morfologia è stata attentamente valutata e quindi si pone il tema dei collegamenti soprattutto verso i Comuni delle aree interne, i Sindaci e le comunità di Basilicata sia nel corso della concertazione di piano e anche attraverso la Commissione dove il piano è stato analizzato, hanno proposto all'epoca e oggi delle osservazioni pienamente costruttive e valide, l'accoglimento delle quali rientra, a quanto ho potuto vedere, anche nel documento emendativo, ma tutte le ulteriori osservazioni che sono pervenute a questo Dipartimento e alla Commissione a seguito della concertazione di piano verranno tenute in considerazione nel momento in cui ci sarà l'adozione definitiva in Giunta.
Ricordo che questo è un passaggio intermedio, quello nel Consiglio Regionale e che l’adozione definitiva in Giunta dovrà tener conto di quelle che sono le osservazioni ulteriori che le comunità di Basilicata, anche le più piccole, hanno voluto manifestare.



Intervento MERRA resoconto nr. 31 del 31/03/2020
Argomento : DECRETO LEGISLATIVO 422/1997, LEGGE REGIONALE NUMERO 22/98, ARTICOLO 8 E S.M.I., LEGGE REGIONALE NUMERO 7/2014, ARTICOLO 1- DCR N. 544/2016. PROPOSTA DI PIANO DEL BACINO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – TRASMISSIONE, AI SENSI DEL COMMA 5 DELL’ARTICOLO 58 DELLO STATUTO REGIONALE (L.R. STATUTARIA 1/2016), DEL DOCUMENTO AL CONSIGLIO REGIONALE AI FINI DELL’ESPRESSIONE DEL PARERE DI CUI AL COMMA 6 DEL MEDESIMO ARTICOLO 58
MERRA
Forse non ho compreso io bene: è fondamentale che all’avvio di un nuovo servizio e nel momento in cui si offre ai cittadini un servizio nuovo, efficiente ed integrato, lo stesso dovrà anche essere caratterizzato da quell’incremento delle tariffe che doveva essere già effettuato negli anni scorsi, non viene attivato dal 2011, e che risulta oltremodo, passatemi il termine, ingiusto probabilmente applicarlo in un momento in cui il servizio non ha potuto beneficiare di alcun efficientamento e di alcuna revisione. Quindi, per me è scontato, è in re ipsa che l’incremento delle tariffe avvenga con i nuovi servizi.
(voci sovrapposte)
Ma è già previsto nel piano questo, collega Braia.



Intervento MERRA resoconto nr. 31 del 31/03/2020
Argomento : DECRETO LEGISLATIVO 422/1997, LEGGE REGIONALE NUMERO 22/98, ARTICOLO 8 E S.M.I., LEGGE REGIONALE NUMERO 7/2014, ARTICOLO 1- DCR N. 544/2016. PROPOSTA DI PIANO DEL BACINO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – TRASMISSIONE, AI SENSI DEL COMMA 5 DELL’ARTICOLO 58 DELLO STATUTO REGIONALE (L.R. STATUTARIA 1/2016), DEL DOCUMENTO AL CONSIGLIO REGIONALE AI FINI DELL’ESPRESSIONE DEL PARERE DI CUI AL COMMA 6 DEL MEDESIMO ARTICOLO 58
MERRA
Sempre in ossequio al principio di ottimizzazione dei tempi, vorrei dire che, come Governo regionale, rispetto ai punti che sono stati sollevati dalla Minoranza, e avendo preso visione del documento di risoluzione elaborato dalla Maggioranza, essendo tutti i punti ampiamente contenuti e rivisitati nel documento della Maggioranza che include le osservazioni pervenute, mi riferisco in particolare per quanto riguarda il punto 3, per esempio è un punto che rinviene da un’osservazione dell’ANCI, ma più in generale per tutti i punti che ha enucleato la Minoranza mi rimetto alla dissertazione che i Consiglieri di Maggioranza faranno sul documento elaborato dalla Maggioranza stessa perché lì sono contenute tutte le risposte da me pienamente condivise, grazie.



Intervento MERRA resoconto nr. 31 del 31/03/2020
Argomento : DECRETO LEGISLATIVO 422/1997, LEGGE REGIONALE NUMERO 22/98, ARTICOLO 8 E S.M.I., LEGGE REGIONALE NUMERO 7/2014, ARTICOLO 1- DCR N. 544/2016. PROPOSTA DI PIANO DEL BACINO REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – TRASMISSIONE, AI SENSI DEL COMMA 5 DELL’ARTICOLO 58 DELLO STATUTO REGIONALE (L.R. STATUTARIA 1/2016), DEL DOCUMENTO AL CONSIGLIO REGIONALE AI FINI DELL’ESPRESSIONE DEL PARERE DI CUI AL COMMA 6 DEL MEDESIMO ARTICOLO 58
MERRA
Sarò telegrafica come prima. Vorrei ricordare che in questa assise regionale questa sera stiamo approvando il piano dei trasporti. Il piano dei trasporti è un documento strategico di natura progettuale, progetta la rete e il sistema dei servizi della Basilicata nei prossimi anni.
Tutti gli spunti pregevolissimi che sono emersi, tutela delle fasce deboli, tutela dei presidi delle aziende locali attengono tutte a politiche, attenzioni, accorgimenti che riguardano una fase successiv. Vorrei ricordare come principio generale questo e ricordare soprattutto che se dopo molti anni si sta cercando di sfondare il muro della riforma di questo settore e si è avuta a livello politico questa responsabilità, non mancherà certo la responsabilità di gestire le fasi successive dove si dovranno concertare tutti questi accorgimenti: tutela delle fasce deboli, tutela della mobilità delle aree interne, tutela dei presidi già creati dalle aziende locali, tutela di ogni sorta di fattore che possa essere a vantaggio dell’intera comunità lucana, grazie.



Intervento MERRA resoconto nr. 36 del 26/06/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 45/2020: “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RICERCA E COLTIVAZIONE DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI. ABROGAZIONE DELL’ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 20 MARZO 2020, N. 10” D’INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZULLINO ED ALTRI
MERRA
Sì, io colgo con favore quello che l’intervento, l’ultimo intervento del Consigliere Acito e rinnovo il mio personale giudizio che è quello della necessità effettiva di una revisione dei canoni soprattutto tenendo conto come ha detto anche la Consigliera Carlucci della necessità di contemperare anche quelle che sono le esigenze dei Comuni dove insistono questi impianti. Quindi, partendo dalla certezza che è necessaria contemporaneamente ad una riforma complessiva del settore, come abbiamo detto parliamo di una legge del ’96 è necessario metterne mano, mettervi mano in maniera complessa e strutturata, quindi rivedendone i canoni, rivedendo anche le possibilità di investimento che queste grandi aziende delle acque minerali possono porre in essere nella nostra Regione. Però, è evidente che in un momento del genere il settore delle acque minerali non è esente dal delicato momento che tutti i settori produttivi stanno vivendo, non è esente, è evidentemente il combinato (incomprensibile) dei due incrementi sia sull’imbottigliato che sull’emunto in questo momento ritengo sia nostro dovere come è stato fatto un’attività di attenzione come abbiamo contemperato agli interessi di tutti gli altri settori produttivi è necessari farlo anche per quello delle acque minerali, soprattutto considerando che il comparto delle acque minerali è un comparto molto complesso. È un comparto complesso in quanto deve necessariamente tener conto il consumo di acque e deve necessariamente tener conto delle caratteristiche specifiche di ogni singola fonte. Ci sono delle fonti per le quali per mantenere l’equilibrio chimico-fisico dell’acqua, del prodotto è necessario che fondamentalmente continuino a sversare anche quelle quantità che poi effettivamente non vengono utilizzare, quindi le aziende si ritroverebbero a pagare anche quei consumi che servono fondamentalmente a mantenere gli equilibri fondamentali, quindi quelle componenti fondamentali che caratterizzano e differenziano le acque lucane da tutte le altre acque. Ponendo le acque lucane in una situazione di grave difficoltà perché è inutile servirebbe un intervento molto più strutturato e complesso, però la cosa che è fondamentale dire è che sulle acque minerali si lavora veramente sui centesimi. Si lavora sui centesimi e si lavora sulle grandi quantità, si lavora sulle grandi quantità ed è evidente che ogni incremento per quanto necessario e per quanto l’intervento normativo sia e io confermo sia necessario in questo momento è necessario fare una riflessione in più, fare una riflessone in più perché rischiamo veramente di mettere le acque lucane in una situazione di svantaggio rispetto a tutte le altre acque soprattutto delle fonti della vicina Campania, rischiamo di mettere le acque lucane in una serie di situazione di difficoltà, nella concorrenza spietata che su questo settore, che in questo settore noi ritroviamo e riscontriamo esserci sul mercato.



Intervento MERRA resoconto nr. 36 del 26/06/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 45/2020: “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI RICERCA E COLTIVAZIONE DELLE ACQUE MINERALI E TERMALI. ABROGAZIONE DELL’ART. 6 DELLA LEGGE REGIONALE 20 MARZO 2020, N. 10” D’INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI ZULLINO ED ALTRI
MERRA
Io penso che si è più che ampiamente discusso del fatto che il provvedimento di marzo non è né biasimabile, né errato nella sua essenza, è chiaramente un provvedimento che è intervenuto in un momento storico particolare. A questo punto effettivamente voglio fare un altro esempio, che nel merito è diverso, ma politicamente può essere tranquillamente preso ad esempio. E’ vero che il canone delle acque minerali va a compensare un dato di natura ambientale, un dato che riguarda una risorsa fondamentale del territorio, ma la mia domanda è, se il Governo nazionale, sempre rimanendo nel tema acque minerali, ha avuto la lungimiranza di sospendere la plastic tax, che è un’altra tassa fondamentale che va a gravare tra gli altri anche sul settore delle acque minerali, non vedo perché allora anche il Governo nazionale, anch’essa, la plastic tax, possiamo aprire infiniti dibattiti sulla plastic tax, non ci sono dibattiti durante il coronavirus. Allo stesso modo, possiamo ragionare sulla questione delle acque minerali, perché sulla questione delle acque minerali grava la plastic tax, come grava la questione dei canoni. E’ stata sospesa.



Intervento MERRA resoconto nr. 39 del 21/07/2020
Argomento : RICHIESTA DEL CONSIGLIERE BRAIA DI TRATTARE IL PUNTO RELATIVO AI TRASPORTI
MERRA
Sì, ovviamente il punto non era calendarizzato all’ordine del giorno, ma non ho difficoltà a fare una rapida sintesi di quanto avvenuto. Come sappiamo, alla fine di marzo è scaduta la proroga dei contratti, è stata fatta una norma risultata pienamente legittima che ci consente la prosecuzione degli stessi fino a novembre 2021. Come recita il regolamento europeo 13/70, nel momento in cui c’è la scadenza di contratto è fondamentale procedere con le aziende a una rivisitazione dello stesso e quindi addivenire a una prosecuzione concordata e consensuale del contratto stesso e quindi dei servizi.
Con l’azienda c’è stata una trattativa, in pieno Covid e quindi con le difficoltà del caso, che ha visto comunque mettere sul tavolo da parte della Regione delle condizioni evidentemente vincolate a una situazione di bilancio molto, molto seria, ereditata, per quanto concerne il capitolo dei trasporti. Comunque abbiamo intavolato una trattativa per cercare di addivenire a condizioni che fossero migliorative per le aziende esercenti il servizio, ma nello stesso tempo che consentissero a noi governo regionale, pur nelle more delle gare, di porre in essere un servizio migliore e più efficiente.
È evidente che in prima istanza questa trattativa non è andata a buon fine, ovvero non si è giunti ad una consensualità per quanto attiene i termini della prosecuzione del servizio. Il consorzio COTRAB ha impugnato innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale tutti gli atti che le Province hanno posto in essere, essendo le Province i diretti contraenti nell’ambito del contratto di servizio. Le Province hanno autorizzato formalmente le aziende a proseguire l’esercizio, e questi atti sono stati impugnati, come recita il regolamento 13/70, non essendoci stata una condivisione e quindi una consensualità per la prosecuzione del servizio.
Si è proceduto con l’obbligo del servizio pubblico, sulla scorta anche di una norma correttamente redatta, ma questi atti sono stati impugnati. Oggi dobbiamo recuperare le possibilità che abbiamo sul bilancio regionale per intavolare una trattativa, fermo restando che il servizio proseguirà regolarmente. Noi cercheremo nell’ambito di questa condivisione dei termini di servizio di riorganizzare il servizio e renderlo più armonico e più efficiente. Siamo comunque di fronte ad un servizio che è vecchio o che risale comunque agli anni ’90, come organizzazione delle corse non è stato mai modificato nel tempo, non è stato mai oggetto di una riorganizzazione o riefficientamento, quindi in nessun modo si può pensare di consentire alle aziende di avere un incremento di corrispettivi senza assicurare ai cittadini un servizio migliore.



Intervento MERRA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : DISCUSSIONE SULLA SITUAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A SEGUITO DELL'ANNULLAMENTO DEI CONTRATTI PER EFFETTO DELLE RECENTI SENTENZE DEL TAR BASILICATA, GIUSTA RICHIESTA DEI CONSIGLIERI BRAIA, CIFARELLI E TREROTOLA
MERRA
Rapidamente un quadro della situazione: è intervenuta il 15 luglio una sentenza del TAR che fondamentalmente impone la rinegoziazione delle condizioni economiche per quanto riguarda i contratti di servizio del Trasporto Pubblico Locale. Una breve digressione: entro il 30 marzo, data in cui scadeva la proroga dei servizi, si è consumato un tentativo di condivisione delle condizioni contrattuali che non ha consentito comunque di addivenire ad un accordo a condizioni per la prosecuzione del servizio che fossero condivise con le aziende. Le condizioni messe sul tavolo dalla Regione Basilicata non sono state considerate condivisibili e praticabili dal consorzio che esperisce i servizi di trasporto pubblico.
È avvenuto dunque che ai sensi del regolamento 1370 si è proceduto all'imposizione dell'obbligo di servizio pubblico. La delibera di imposizione dell'obbligo di servizio pubblico è stata impugnata dal Consorzio e la sentenza impone fondamentalmente la rinegoziazione delle condizioni economiche.
Nel frattempo ovviamente si è evitato il blocco dei servizi a seguito della proroga che era stata esperita fino al 30 marzo, purtroppo non la prima, ne erano state esperite delle altre perché il contratto era scaduto già alla fine del 2017. È stato redatto ed approvato un piano dei trasporti e sono state avviate le gare le cui procedure sono ad oggi più o meno nei tempi rispondenti a quanto dichiarato nella delibera di approvazione del piano stesso, in quanto abbiamo già affidato i piani economico-finanziari e abbiamo reperito tutti i dati relativi ai beni essenziali delle aziende.
È ricominciata col COTRAB una trattativa per quanto riguarda le condizioni economiche per l'esperimento dei servizi, è già stato inviata al COTRAB ufficialmente un'altra proposta, non vi è ad oggi né pericolo né rischio di blocco dei servizi legato al fatto sia che c’è una legge regionale che garantisce la prosecuzione dei servizi fino al 30 novembre 2021 nelle more dell’espletamento delle gare, non impugnata dal Governo Centrale, anche alla luce del fatto che c’è l’ordinanza del Presidente Bardi fino alla fine dell’emergenza che impone la ripresa e la continuazione di tutti i servizi di trasporto pubblico locale, compresi i servizi aggiuntivi.
Quindi, volendo fare un riassunto, c’è la necessità di rinegoziare le condizioni economiche. A marzo le condizioni che la Regione Basilicata ha potuto mettere sul tavolo evidentemente non sono state soddisfacenti per il COTRAB, abbiamo messo sul piatto nuove proposte, attendiamo la risposta del COTRAB; nel mentre, si esperiranno regolarmente i servizi.



Intervento MERRA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : DISCUSSIONE SULLA SITUAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A SEGUITO DELL'ANNULLAMENTO DEI CONTRATTI PER EFFETTO DELLE RECENTI SENTENZE DEL TAR BASILICATA, GIUSTA RICHIESTA DEI CONSIGLIERI BRAIA, CIFARELLI E TREROTOLA
MERRA
Il primo punto dell’ordine del giorno recita: “La discussione sulla situazione del Trasporto Pubblico locale a seguito dell’annullamento dei contratti per effetto delle sentenze del TAR”.
Io ho fatto una disamina forse abbastanza asettica della situazione e mi sento, perché è mio dovere come governo regionale, di tranquillizzare i cittadini, gli utenti, tutti coloro che usufruiscono del trasporto pubblico in Basilicata, ma è evidente che, collega Braia, se mi parla di sconfitta, mi invita a nozze.
A quel punto, io parto da un dato, il dato è 50 milioni di euro, al netto della transazione di cui sentivo poco fa perché se per le transazioni si mettono per competenza 1 milione nel 2018, 1 milione nel 2019, 30 milioni nel 2020, siamo tutti quanti bravi a farlo, 50 milioni di euro solo sulla gomma al netto della transazione. A maggio 2019 l’Assessore Merra entrava con 50 milioni di euro solo sulla gomma.
La proroga è stata la vostra sconfitta, perché la proroga a novembre del 2019 era vincolata all’approvazione di un piano, all’esperimento delle procedure di gara, la sconfitta non è stata nostra, perché chi è entrato nel governo regionale a maggio del 2019 non poteva certo fare le concertazioni necessarie in 3 mesi fino al novembre 2019.
Dal 1370 non è contemplata una seconda proroga ma abbiamo dovuto comunque esperirla, abbiamo avuto il primo problema, lo abbiamo risolto perché mentre cercavamo 50 milioni di euro sul bilancio regionale, abbiamo dovuto approvare un piano di bacino, abbiamo dovuto fare le concertazioni dovute, abbiamo dovuto cercare le somme giustamente perché bisognava fare un aggiornamento del contratto di servizio dopo vent’anni, bisognava ragionare su un aggiornamento del contratto di servizio che rispetto a quello del ferro aveva evidentemente dei disequilibri.
E allora, rispetto a questo io non penso che la sconfitta sia la nostra. Io penso che in un anno questo governo regionale è riuscito a trovare le risorse per ripianare, ad oggi siamo in regola con i pagamenti dopo forse più di 10 anni, abbiamo liquidato tra gennaio e maggio 58 milioni di euro alle aziende del Trasporto Pubblico locale. Le voglio ricordare collega Braia che c’è una voce nel contratto di servizio che si chiama contratti collettivi nazionali del lavoro, quelle sono somme finiscono direttamente nelle tasche degli autisti su cui io ho un arretrato a partire dal 2017. I contratti collettivi nazionali di lavoro non vengono appostati in bilancio dal 2017, quelli sono soldi dei lavoratori e allora io penso che abbiamo dovuto porre rimedio contemporaneamente a più cose, fronteggiare una secondo proroga necessaria, fare una norma che non è stata impugnata, negoziare nuove condizioni del servizio e l’abbiamo fatto e continuiamo a farlo.
Intanto, 58 milioni di euro nel 2020 noi li abbiamo pagati, abbiamo assicurato ai lavoratori ad oggi degli stipendi in maniera regolare, abbiamo avviato le gare e le possiamo garantire che salvo Covid noi contiamo quanto meno di chiudere i PEF, che abbiamo già affidato e su cui stiamo già lavorando, nei tempi previsti dalla delibera di Giunta.



Intervento MERRA resoconto nr. 40 del 07/08/2020
Argomento : DISCUSSIONE SULLA SITUAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE A SEGUITO DELL'ANNULLAMENTO DEI CONTRATTI PER EFFETTO DELLE RECENTI SENTENZE DEL TAR BASILICATA, GIUSTA RICHIESTA DEI CONSIGLIERI BRAIA, CIFARELLI E TREROTOLA
MERRA
L’esempio fatto sulla questione dei servizi metropolitani della città di Matera e quelli da Serra Rifusa per consentire di utilizzare al meglio il parcheggio di Serra Rifusa è un esempio lampante di come le responsabilità del governo regionale rispetto a questa cosa e rispetto a molte altre situazioni sono evidentemente contingentate. Abbiamo fatto alla fine del 2019 una delibera che autorizzava il Comune di Matera ad esperire delle tariffe agevolate per incentivare l’utilizzo del trasporto metropolitano da Serra Rifusa fino a Matera centrale e per tutto l’anello metropolitano di Matera.
Questo come la questione delle navette è configurato come servizio aggiuntivo essendo finanziato con risorse del Comune di Matera. Fino ad oggi era stato deciso di esperirle come servizio aggiuntivo al contratto in essere, in quanto noi non abbiamo assolutamente la necessità di delegare il Comune di Matera o la provincia su risorse che non sono della Regione Basilicata.
E su questo voglio fare un’ulteriore precisazione. Sulla questione servizi aggiuntivi, nell’ultima ordinanza del Presidente Bardi, prorogata fino al 31 agosto e che ha valenza a partire dal 15 di giugno, per quanto riguarda la parte dei trasporti io ho spinto fortemente proprio in vista del periodo estivo affinché riprendessero tutti i servizi oltre a quelli essenziali anche quelli aggiuntivi. Dunque, dal 15 giugno il Comune di Matera è stata abilitato ad avviare le navette, non a caso nell’ultima riunione che si è tenuta presso il mio Dipartimento alla domanda “come mai pur consentendolo l’ordinanza ,il Comune di Matera di concerto con la Provincia non avesse avviato i servizi”, la risposta è stata “perché fino adesso non abbiamo avuto un flusso di turisti tale da richiedere la riattivazione delle navette”
Noi avevamo previsto le difficoltà legate ai servizi aggiuntivi come stiamo prevedendo le possibili difficoltà che potremmo avere rispetto al trasporto scolastico. E qui faccio una digressione: se il nostro Presidente oggi non è qui è solo perché sta seguendo l’ennesima conferenza con le Regioni e col Governo perché ad oggi noi non abbiamo dal Governo una linea guida che ci consenta di affermare se sul trasporto scolastico debba esserci un distanziamento, un tempo massimo su cui gli utenti debbano mantenersi sul servizio, ecc.
Siamo tutti i giorni ancora a discutere con il Ministero della Salute che ci dia una linea guida, che però pare venga smentita dal Ministero delle Infrastrutture, è una mancanza in termini di linee guida valevoli su tutto il territorio nazionale, che noi ancora oggi dobbiamo rivendicare. E il nostro Presidente, se non è qui, e posso affermarlo, è perché sta seguendo l'ennesima conferenza che attiene la regolarizzazione di quello che avverrà a settembre perché ancora il Governo non è stato in grado di dirci con unità di intenti quali dovranno essere le modalità sia dell’esperimento delle lezioni, sia dei trasporti scolastici.
Quindi sui servizi aggiuntivi, ripeto, noi nell'ultima ordinanza abbiamo dato l'okay affinché ripartissero proprio perché, nonostante i sindacati avessero manifestato delle perplessità in tal senso, comunque c'era la necessità di far ripartire i servizi essenziali. Aabbiamo deciso di far ripartire anche servizi aggiuntivi, le risorse sono di competenza del Comune di Matera, la Regione Basilicata ha consumato tutti i passaggi che doveva consumare, dunque non vi sono rimpalli in questo senso di responsabilità perché l'importanza dei riattivare le navette da tra Matera e Bari Palese in un periodo come questo, la conosciamo noi, come la conosce sicuramente il Comune e la Provincia di Matera.



Intervento MERRA resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 43/2020 “MODIFICHE ALLA L.R. 6 AGOSTO 1997, N. 38 (NORME PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI DIFESA DEL TERRITORIO DAL RISCHIO SISMICO)”
MERRA
Sì, effettivamente da quando ci siamo insediati sono intervenute, mi provo a sintetizzare, due dati importanti: uno è la normativa intervenuta l’anno scorso lo sblocca cantieri le cui però linee guida che sono state per noi il vero spartito su cui abbiamo delineato una serie di strategie e sono state emanate il 30 aprile del 2020; l’altro è il recentissimo come vi avevo preannunciato in sede di audizione in III Commissione in quanto stavamo lavorando sui tavoli delle Commissioni nazionali proprio alla proposta che poi ha preso corpo nel decreto 120 che è la conversione del decreto semplificazioni che è intervenuta il 15 settembre 2020. Disse, appunto, attenzione perché a livello nazionale sta maturando una nuova visione del mondo delle autorizzazioni in zona sismica, sta maturando una nuova visione delle autorizzazioni nel mondo dell’edilizia e abbiamo appunto partecipato ai tavoli nazionali che poi hanno portato alla redazione, alla conversione del decreto semplificazioni che prevede finalmente l’esecuzione, quindi il rilascio dell’autorizzazione in 30 giorni e nel momento in cui questi 30 giorni non viene rilasciata l’autorizzazione nei 30 giorni si procede con il silenzio assenso, però ci sono tutte una serie di implicazioni che noi nostri emendamenti abbiamo cercato di raccogliere. Non ultimo, appunto, quello del silenzio assenso e delle implicazioni conseguenti, il tema fondamentale della vigilanza, perché nel momento in cui le opere vanno in silenzio assenso diventa fondamentale e obbligatorio operare sulle stesse una vigilanza. Ragion per cui noi parliamo di sblocco e di semplificazione, sono due parole molto importanti, però non c’è sblocco e non c’è semplificazione e quindi sento di spezzare una lancia perché si è creato evidentemente ad un certo punto un’impasse qualche mese fa, non c’è sblocco e non c’è semplificazione che tenga se l’organico di un ufficio risulta evidentemente depotenziato, c’è stata una fase in cui l’ufficio ha visto venire meno tutta una serie di forze umane e di risorse che abbiamo ricostituito con un gruppo di lavoro ad hoc i cui risultati hanno portato l’ultimo report che mi hanno presentato proprio questa mattina la pratica più diciamo indietro nel tempo, la pratica più vecchia come deposito, come presentazione presso i nostri uffici risale al 20 di settembre, quindi siamo ampiamente nell’ambito dei 60 giorni per l’istruttoria. Però cosa abbiamo fatto noi quando è intervenuto lo sblocca cantieri e il decreto semplificazioni, quindi queste normative nazionali che evidentemente hanno dato un impulso alle Regioni affinché adeguandosi possano mettere in moto quei meccanismi che consentano ad un settore di ripartire.
Ci sono state due delibere di Giunta regionale, uno delle quali recepisce le varie tipologie di opere previste nel 94 bis dando alle stesse specifiche schede istruttorie che possano a maggior ragione snellire e semplificare l’attività degli uffici, quado poi è intervenuto il decreto semplificazione con una secondo delibera noi abbiamo immediatamente recepito le nuove modalità istruttorie con un disciplinare che prevedeva l’istruttoria nei 30 giorno e l’intervenuto silenzio assenso al passare dei 30 giorni, però questo creava un problema fondamentale, creava un problema fondamentale che le pratiche effettivamente, pratiche che riguardavano opere su infrastrutture rilevanti avevamo noi come responsabilità tecnica, politica la necessità di fondamentalmente di non far sì che pratiche rilevanti, di estrema rilevanza, opere strategiche andassero in silenzio assenso. A maggior ragione in questa delibera abbiamo stilato un ordine di priorità che consenta a queste pratiche, a queste opere strategiche di non andare in silenzio assenso e continuo a parlare della necessità che o meglio dell’impossibilità che questa semplificazione trovi adeguato riscontro in un ufficio che non sia adeguatamente potenziato perché nel momento in cui si andrà ad attivare quella che è la vigilanza obbligatoria sulle opere sarà necessario che alcuni dei miei pochi funzionari saranno poi mandati all’esterno e questo porterà ovviamente a depotenziare quelli che poi stanno in ufficio a lavorare, quindi sono tutte operazioni che con questi disciplinari approvati in Giunta abbiamo cercato di calibrare per far sì che questa strategia di sblocco e semplificazione non ricadesse con degli elementi controproducenti e sul settore dell’edilizia e delle costruzioni e poi sull’attività degli uffici che poi si ritrovano, si vedono arrivare mail come è accaduto in passato anche poco esaltanti e poco edificanti per il loro lavoro.
Questo anche in un’altra ottica, nell’ottica che sapevamo che eravamo alla soglia dell’arrivo di un’altra ondata di pratiche edilizie che sono quelle del sisma bonus alle quali volevamo farci trovare fondamentalmente preparati, quindi anche noi nel corso della redazione e dell’attuazione di queste strategie dipartimentali abbiamo audito gli ordini professionali i quali ben contemplano un adeguamento della normativa regionale a quelle che sono le intervenute normative statali, in termini ripeto di sblocco e semplificazione che sono due parole che mi piace ricordare. Però ci ricordano anche un’altra cosa ben venga l’adeguamento di una normativa in essere, ma come ho sottolineato più volte, gettare il cuore oltre l’ostacolo significa anche mettere insieme un nuovo rivoluzionario progetto normativo, che possa finalmente darci la possibilità di dire che nel 2020, anzi nel 2021 ormai, la Legge del 1997 è stata abrogata ed abbiamo stilato, abbiamo disegnato insieme un nuovo quadro normativo che, fuoriuscendo da un momento storico, speriamo il prima possibile, fuoriusciti noi da un momento storico critico come quello del Covid, approcciandoci al mondo, a questa nuova possibilità di costruire, ricostruire la Basilicata post Covid, con quest’opportunità che viene dal recovery fund, possiamo mettere insieme la nuova legge sismica, che non sia più semplicemente l’azione di cesello, pur necessario, della nostra amata/odiata, consentitemi 38 del ’97.



Intervento MERRA resoconto nr. 44 del 10/11/2020
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE N. 43/2020 “MODIFICHE ALLA L.R. 6 AGOSTO 1997, N. 38 (NORME PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI REGIONALI IN MATERIA DI DIFESA DEL TERRITORIO DAL RISCHIO SISMICO)”
MERRA
Sì, solo per confermare effettivamente quello che dice il collega Braia, però a questo punto colgo la palla al balzo per, se vogliamo, anche rovesciare la medaglia, un inciso: è vero Matera che diventa un polo fondamentale; Grieco oramai è solo a Matera da molto tempo, da prima che si insediasse questo Governo regionale; Melfi, per dirne una, che gestisce e gestiva un bacino di poco credo ugualmente ampio non ha più nessuno, mi permetto di rovesciare la medaglia. Comunque ci stiamo impegnando, se lei ha detto collega Braia che la Regione Basilicata smaltisce circa 1.500 pratiche l’anno, ringraziando l’impegno nostro e vostro che avete contribuito, che state contribuendo anche con questo adeguamento normativo, fortunatamente considerando 1.500 pratiche l’anno e considerando che dal 14 agosto ad oggi in 2 mesi siamo riusciti a smaltire 850 pratiche come ufficio, bene o male abbiamo preso coscienza dell’importanza del tema e stiamo andando avanti.
In 2 mesi, 850 pratiche.



Intervento MERRA resoconto nr. 64 del 08/06/2021
Argomento : D.D.L. NUMERO 64 DEL 2021, DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI SETTORE TURISTICO E DI CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME. D.G.R. NUMERO 405 DEL 25 MAGGIO 2021.
MERRA
Grazie, Presidente. In primo luogo volevo ringraziare e il presidente Quarto per il lavoro svolto in Commissione e volevo dire brevemente che questo Governo Regionale... e mi collego a quello che dice sia il collega Acito che il collega Cifarelli: è vero, questo non è un punto di arrivo, è una delle tante attività che questo Governo Regionale dall'inizio, non in fine mandato, perché questi provvedimenti strategici in una materia in cui evidentemente ci si deve muovere in punta di piedi...
E la dimostrazione lo è stato proprio l'articolo 28 della Legge 41. L'articolo 28 della Legge 41 non è stato abrogato per velleità legislative della Giunta o dell’Assessore. L’articolo 28 è stato abrogato per un impegno preso dalla Giunta Regionale a seguito di profili di impugnativa evidenziati a livello nazionale.
Pur tuttavia, la materia è vasta e la Regione Basilicata è fermamente posizionata sui tavoli nazionali per difendere le esigenze di un intero settore. Non ultimo, ieri c’è stato un confronto pubblico a cui ha partecipato l’Assessore della Regione Campania ed il Vicepresidente nazionale della Fiba Confesercenti proprio su questo tema. La Commissione competente, il cui Presidente è l’Assessore della Liguria, l’Assessore Scajola, che ha, per conto dell’intera Commissione insieme a me e insieme all’Assessore Bonavitacola della Campania, un dialogo serrato con il Ministro Garavaglia per delineare a livello nazionale e diradare le nebbie, perché nessuno può negare che su questo tema ad oggi, per quanto sia intervenuta una normativa nazionale, bisogna diradare le nebbie tra quanto asserito dalla normativa nazionale, che si pone come normativa attuativa di una direttiva perché così è, la 145 nasce come strumento attuativo di una direttiva europea, purtroppo questo ha suscitato un coacervo di interpretazioni con altrettante sentenze di Tribunali Amministrativi e Consigli di Stato sul quale la politica ha cercato di fare chiarezza e dare l’indirizzo. L’indirizzo è chiaro, è quello di tutelare gli investimenti che gli operatori di un settore hanno fatto sul nostro territorio.
E chiudo, dicendo che la materia è talmente vasta che quest’oggi noi ci stiamo approcciando a normarne una parte, cioè noi stiamo andando, nell’alveo generale delle concessioni demaniali, ad intervenire nei confronti di quelle concessioni che sono soggette a rinnovo stagionale.
La questione relativa… ritorno sull’abrogazione dell’articolo 28, la questione dello… volgarmente detto “rimozione” o “smontaggio” delle strutture non è una… voglio dire, non è un’applicazione sic et simpliciter di una normativa nazionale, è legato ad un parere paesaggistico che ha comunque durata quinquennale. Quindi i rilievi che sono stati fatti relativi alla necessità di smontare queste strutture a fine stagione sono rilievi legati essenzialmente ed unicamente a questioni di carattere ambientale e paesaggistico ed ai relativi pareri. Quindi, questa fattispecie può essere tranquillamente sanata e controllata e gestita da un punto di vista politico amministrativo, quindi non ne farei una tragedia perché anche prima che venisse… prima che venisse emanato l’articolo 28 nel dicembre del 2020, comunque per le concessioni a carattere stagionale, se vero è quello che è stato detto dai colleghi, anche prima, prima della redazione dell’articolo 28 della legge 41 sussisteva il problema della rimozione. Ora che la materia sia trattata da un punto di vista normativo e quindi che una legge regionale intervenga in questa materia, come ci siamo resi conto, si va incontro a numerose insidie perché entriamo in un campo minato dove le competenze nazionali e quelle regionali si scontrano… in materia legislativa si scontrano con grande facilità.
Oggi noi raggiungiamo un obiettivo, raggiungiamo l’obiettivo di consentire a quelle strutture che affacciano sul litorale di avere la possibilità di vedere reiterata la possibilità di usufruire di quelle fasce di litorali, di quelle fasce di spiaggia immediatamente prospicienti offrire un servizio in più ai propri ospiti, ai propri turisti e quindi cercando, per la stagione corrente e fino al 2023, perché la norma prevede questo, previa ovviamente reiterazione della richiesta da parte degli utenti, la possibilità di reiterare l’autorizzazione all’utilizzo di queste fasce di litorale.
La strada è lunga, io lo so, non mi… non vorrei ulteriormente inserirmi nelle questioni più puramente giuridiche legate, invece, alle famose concessioni quindicennali perché ci siamo spesi tanto, ne abbiamo parlato a lungo, questa sera portiamo a casa questo provvedimento che consente ad una parte dei nostri operatori di avviare la stagione in tranquillità, per concludere l’anno, per cercare di arrivare entro la fine dell’anno nella speranza che a livello nazionale qualche chiarimento in più che riesca a supportare l’attività degli uffici che è già molto supportata dalle circolari e dalle note di indirizzo politico che hanno delineato chiaramente qual è l’obiettivo da perseguire, entro fine anno, come dice la norma che abbiamo approvato anche a dicembre scorso, si deve cercare di delineare un quadro chiaro che dia a questo settore delle certezze e che consenta anche a noi di dire che abbiamo finalmente ottemperato ad una legge nazionale a tutela di un intero settore.



Intervento MERRA resoconto nr. 64 del 08/06/2021
Argomento : D.D.L. NUMERO 64 DEL 2021, DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI SETTORE TURISTICO E DI CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME. D.G.R. NUMERO 405 DEL 25 MAGGIO 2021.
MERRA
Faccio una provocazione al collega Cifarelli che parla della norma del 2015. Avrei voluto fare l’Assessore nel 2015 a questa materia, non 2021, perché probabilmente, anzi, sicuramente nel 2015 non c’erano i problemi che abbiamo oggi su questa materia. Sicuramente si poteva legiferare, non come è stato fatto dal 2015 al 2019, perché è stato fatto fino al 2019, noi l’abbiamo reiterato al 2020, adesso stiamo cercando di dare una ratio diversa perché siamo consapevoli della materia che trattiamo e consentiamo di reiterare le autorizzazioni senza mettere mano ulteriormente alla norma fino al 2023, ma dal 2015 al 2019 è stato, anno per anno, reiterata una norma in una situazione generale che sicuramente non era complessa come quella attuale, in un alveo in cui forse normare, legiferare in ambito di Demanio Marittimo consentiva maggiori possibilità di manovra.
Oggi è vero che noi stiamo in parte cercando di spostare avanti un termine, ma lo stiamo spostando in un momento in cui le possibilità di manovra sono molto ridotte rispetto a quelle che si avevano nel 2015 quando è stata fatta la stessa identica operazione.
Questo per chiarire. Ed è stata fatta, ripeto, fino al 2019, perché noi stiamo mettendo mano alla legge 12 del 2020, non alla legge del 2015. Poi, ovviamente io potrei sbagliare, potrei sbagliarmi nello scendere nel dettaglio, nel tecnicismo giuridico, però come principio generale il tema è proprio questo: cosa stiamo facendo oggi e perché lo stiamo facendo, cosa è stato fatto nel 2015 e perché è stato fatto in quella maniera nel 2015. Grazie.



Intervento MERRA resoconto nr. 67 del 13/07/2021
Argomento : DDL NUMERO 67 DEL 2021 - RICONOSCIMENTO DELLA LEGITTIMITÀ DEI DEBITI FUORI BILANCIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 73, COMMA 1, LETTERA A) ED E) DEL DECRETO LEGISLATIVO NUMERO 118/2011 E S.M.I., CON DGR NUMERO 440 DELL'11 GIUGNO 2021".
MERRA
Grazie, Presidente.
Solo per fare un rapido resoconto sullo stato dell'arte rispetto a quelle che sono le attività dell'Ufficio Edilizia ed anche per far notare al consigliere Perrino che molte delle sue richieste sono di fatto superate, perché l'Ufficio Edilizia ha prontamente utilizzato quelli che sono gli ultimi strumenti previsti dal Decreto 120, quindi l'istituzione, la nomina di un collegio consultivo tecnico, cioè una terna di professionisti che interviene nella valutazione di quei lavori, di quegli appalti di lavori che risultano a vario titolo... per contenziosi subentrati o per altre motivazioni risultano avere difficoltà di procedura o difficoltà di avanzamento.
Questo collegio consultivo tecnico è stato... quindi un organismo terzo, esterno alla Pubblica Amministrazione, che si occupa di valutare lo stato dell'arte e prendere le decisioni più utili per una rapida risoluzione dell'appalto ed una rapida conclusione dei lavori.
Questo collegio consultivo tecnico nominato ha valutato tutto l'incartamento, istituto lo stato dell'arte, dall'inizio, dal primo affidamento al secondo. Sappiamo, è stato accennato che sull'appalto dello Studentato di Matera grava una vecchia pecca, che è quella di un ribasso, di un'aggiudicazione con un ribasso che oggi ci mette in grande difficoltà, perché l'importo effettivamente per la conclusione dei lavori... sull'importo per la conclusione dei lavori oggi abbiamo delle difficoltà di valutazione, fermo restando la necessità di concludere subito l'opera, comunque il collegio consultivo si è espresso, ha deliberato sancendo la necessità di rescindere dal contratto.
Fatta la rescissione contrattuale si sta procedendo già con la redazione dello stato di consistenza delle opere per l'affidamento ad altra impresa, fermo restando le interlocuzioni avute nel frattempo e sopravvenute nel frattempo necessarie con Cassa Depositi e Prestiti, perché non ci dimentichiamo che lì c'è la quota di finanziamento di Cassa Depositi e Prestiti che era necessario tutelare e mantenere, nonostante il consistente periodo di tempo trascorso ed anche il cambio di beneficiario, perché di fatto ci sarà un cambio di impresa, un cambio di beneficiario del contributo e del finanziamento stesso.
Quindi assunto l'impegno da Cassa Depositi e Prestiti, assunto l'impegno regionale, si tratta... si sta delineando, si sta facendo lo stato di consistenza delle opere per l'affidamento a nuova impresa, ferma restando la disponibilità anche da parte di Cassa Depositi e Prestiti, che ci sta affiancando in questa attività, di prevedere, laddove ci sarà la necessità - ripeto - per, come diceva giustamente il collega Acito, l'aggiornamento prezzi, il grave problema di questo consistente ribasso che oggi ci mette dal punto di vista della disponibilità economica effettivamente, probabilmente, in una situazione di difficoltà.
Abbiamo la disponibilità anche da parte di Cassa Depositi e Prestiti per un supporto e un eventuale ulteriore incremento del finanziamento, fermo restando che abbiamo preso di fatto il toro per le corna, collega Perrino, quindi abbiamo sanato una situazione pregressa che non ci avrebbe portato da nessuna parte, stiamo affidando i lavori a un'impresa che sarà in grado di portare a termine e daremo alla comunità di Matera la Casa dello Studente che ad oggi ancora di fatto manca.



Intervento MERRA resoconto nr. 76 del 29/11/2021
Argomento : PROPOSTA DI LEGGE EX ARTICOLO 121 DELLA COSTITUZIONE DI MODIFICA ED INTEGRAZIONE DEL CODICE DEI CONTRATTI, DI INIZIATIVA DEI COMPONENTI DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA E DI ALTRI CONSIGLIERI
MERRA
Allora, certamente si fa riferimento... Allora, ci sono vari gradi di strutturazione di quelle che sono le priorità dal punto di vista infrastrutturale di questa regione.
Un primo grado si è consumato in occasione delle istanze che noi abbiamo inviato per la formulazione di quella che è stata la proposta del PNRR della Regione Basilicata del settore infrastrutturale. Sulla base di questo... sulla base... Parliamo di fine... fine anno, che poi si è perfezionata agli inizi di quest'anno.
Alla luce di questo è stato avviato anche l'aggiornamento del PRT, il piano regionale dei trasporti, che come sapete attualmente... che non è il Piano di Bacino; è il piano strategico quadro all'interno del quale si inserisce il Piano di bacino su gomma che noi abbiamo approvato a marzo del 2020. Abbiamo avviato l'aggiornamento anche del Piano regionale dei trasporti, che è stato redatto nel 2016, con valenza '16-'26, non solo per una questione legata alla vigenza di questo piano, alla reggenza che dove... che è una questione un po' più formale.
Il Piano regionale dei trasporti, che è il piano quadro nel quale vanno indicate tutte le infrastrutture strategiche di qui ai prossimi dieci anni, oltre che tutta la parte che riguarda i trasporti, era stato richiesto anche nella sua mozione, consigliere Braia, l'aggiornamento del Piano regionale dei trasporti, non solo per la vigenza al 2026, che non copriva il periodo della nuova programmazione, anche perché quel piano, per quanto redatto nel 2016, non conteneva riferimenti a molte infrastrutture strategiche che oggi noi siamo in grado e siamo in procinto di realizzare in questa regione, non ultima la Ferrandina - Matera.
Nel Piano regionale dei trasporti del 2016 non si fa riferimento ad uno sviluppo prossimo di questa infrastruttura che noi oggi, invece, stiamo realizzando e stiamo mettendo in campo. Il Decreto a cui fa riferimento lei è sicuramente il decreto sulla perequazione infrastrutturale, che definisce tutta una serie di risorse che serviranno per diminuire di fatto il divario Nord - Sud.
Per ottemperare a questo decreto, con la Commissione interregionale, abbiamo nel corso di una seduta riflettuto su una possibile scheda che doveva redatta rispetto a tutte le opere di competenza della regione, delle Province e dei Comuni, che avrebbero potuto essere destinatarie dei bandi che avrebbero dovuto essere formulati sulla base di questa maxi... di questo maxi decreto che, ripeto, prevede... altro non prevede che la diminuzione del divario Nord - Sud e che di fatto riguarda prettamente il settore infrastrutturale.
Ora, come Dipartimento, noi abbiamo cercato di coinvolgere le Province in un processo, ed anche i Comuni, in parte... in un processo che è in fase di redazione, perché ripeto: è stata prodotta in sede di commissione interregionale infrastrutture, una bozza di scheda, che però non è stata ancora definita, e sulla cui redazione e sul prosieguo di quelle che sono le attività relative alle indicazioni di quanto prioritariamente debba essere finanziato con questo decreto, è in corso di redazione nella Commissione infrastrutture, e così è per tutte le altre regioni.
Quindi, quella indicazione del 30 novembre, fa riferimento a questo decreto è sicuramente in questa fase superata, perché stiamo... anche la stessa Commissione infrastrutture e tutte le altre regioni stanno cercando di comprendere come deve essere fatta questa ricognizione, che è la base fondamentale, di partenza, da cui partire per le candidature.
Quindi è un lavoro in itinere che sta svolgendo il Dipartimento.



Intervento MERRA resoconto nr. 76 del 29/11/2021
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 84/2021 “RENDICONTO GENERALE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2020 DELL’AZIENDA REGIONALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, COSIDETTA A.R.D.S.U.” – D.G.R. NUMERO 847 DEL 29 OTTOBRE 2021.
MERRA
Non sono intervenuta perché di fatto mi era sembrato dall’intervento del collega Cifarelli che fosse abbastanza informato anche sul prosieguo delle attività, perché noi, voglio dire, siccome errare è umano, perseverare è diabolico, come sapete, abbiamo proceduto alla rescissione contrattuale nei confronti di un’impresa che di fatto non è stata in grado e non era in grado di proseguire nelle attività, nelle attività di cantiere, è stata fatta la presa in carico del cantiere stesso da parte di Regione Basilicata, si sta procedendo e con lo scorrimento delle altre imprese presenti nell’allora graduatoria della procedura di appalto dei lavori appunto per la realizzazione dello studentato ed anche con l’aggiornamento dei prezzi, avendo cura soprattutto di mantenere vivo e attivo il contatto e l’interlocuzione con Cassa Depositi e Prestiti, perché, come sapete, lì c’è il cofinanziamento di Cassa Depositi e Prestiti, affinché non venga meno, ma anzi, possa essere anche rimpinguato alla luce del fatto che stiamo facendo anche l’aggiornamento dei prezzi come ovviamente si rende necessario perché sono passati diversi anni, c’è stato un aumento dei prezzi, quindi con ogni probabilità serviranno importi aggiuntivi per la conclusione delle opere. Quindi, queste sono le attività che stiamo ponendo in essere. Stiamo scorrendo la graduatoria, non sono aggiornata al minuto sulle risposte delle imprese che abbiamo interpellato, però di sicuro stiamo procedendo anche con l’aggiornamento del progetto e dei prezzi.



Intervento MERRA resoconto nr. 76 del 29/11/2021
Argomento : DISEGNO DI LEGGE NUMERO 84/2021 “RENDICONTO GENERALE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2020 DELL’AZIENDA REGIONALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, COSIDETTA A.R.D.S.U.” – D.G.R. NUMERO 847 DEL 29 OTTOBRE 2021.
MERRA
Non so se io quando parlo forse per deformazione professionale siccome… parlo forse dando per scontato che i miei interlocutori sono tutti ingegneri o architetti e di questo mi scuso. Credo, e non ricordo perfettamente, chiedo aiuto anche ai colleghi consiglieri rispetto a quanto affermato l’ultima volta proprio in Consiglio Regionale sullo studentato, un paio di mesi fa non eravamo ancora entrati in possesso neanche dell’area di cantiere.
Vorrei sottolineare che anche queste attività tecnicamente non sono state semplici, cioè far (passatemi il termine triviale) sloggiare l’impresa dall’area di cantiere con il conseguente anche contenzioso che è innescato da cui ne siamo usciti comunque vincitori anche dal contenzioso non è stato facile. Quindi, abbiamo epurato l’area di cantiere, lo stiamo riaffidando. Ripeto, due mesi fa, quando ve ne davo notizia, c’era ancora la vecchia impresa nell’area di cantiere pronta ad alzare le barricate, cosa che oggi non è così.