MERRA
Buonasera a tutti, grazie Presidente. Io vorrei fare una breve relazione trasversale di quello che è avvenuto all’atto dell’insediamento di questo Governo regionale agli inizi di maggio del 2019 e fino a questo momento, so che già all’atto di approvazione della prima proroga a fine novembre del 2019 era stata prospettata la possibilità di fare un Consiglio regionale ad hoc, ed era mia premura farlo proprio perché le tematiche relative al trasporto pubblico locale sono tali, tante e complesse che un Consiglio regionale ad hoc era dovuto forse già alla fine del 2019. Siamo arrivati agli inizi di febbraio 2020, questo sicuramente è il momento più opportuno, è il momento più opportuno perché noi oggi ci troviamo a discutere di un tema fondamentale che è quello che insieme alla sanità si traduce essere uno dei diritti fondamentali dell’individuo, che è il diritto alla mobilità, che va garantito nei modi e nei tempi migliori che una Maggioranza può assicurare all’intera comunità.
All’atto del nostro insediamento, ci siamo trovati a fronteggiare una serie di problemi che possono essere riassunti in tre grandi filoni: il primo è il filone della programmazione, era necessario concentrare tutte le nostre energie, o quanto meno tutte le energie del Dipartimento Infrastrutture e del mio Assessorato, verso un atto strategico di programmazione del trasporto pubblico locale su cui si sono concentrate ad imbuto tutta una serie di aspettative, e i motivi per cui si sono concentrate ad imbuto tutta una serie di aspettative lo esporrò nel corso della mia relazione e sono convinta che anche nel corso del dibattito emergeranno moltissimi punti interessanti relativamente alla programmazione del trasporto pubblico localo su gomma. La programmazione, il piano di bacino del trasporto pubblico locale su gomma è uno strumento attuativo del più antico piano regionale dei trasporti approvato nel 2016 che ha una sua ratio che secondo me va sicuramente rivista nei modi e nei tempi opportuni, ma era necessario per questa regione andare avanti, andare avanti con l’attuazione di quella programmazione che si rendeva indispensabile anche per seguire quella che è una normativa comunitaria, il regolamento 1370, che impone l’espletamento delle gare per l’affidamento di questi servizi. Quindi, come dicevo, sulla programmazione mi soffermerò più avanti, avremo modo sicuramente anche di..., nel corso del dibattito emergeranno dei punti e delle osservazioni importanti. poi c’è un secondo filone di problematiche che era quello di – nelle more di portare in porto questa programmazione del trasporto pubblico locale – traghettare il sistema in una fase di passaggio che doveva essere normata necessariamente da una proroga, una proroga dalla quale non si può prescindere perché l’approvazione di un documento complesso come il piano del trasporto pubblico locale e la relativa redazione dei documenti di gara, trattandosi di una gara che deciderà il destino del trasporto pubblico locale in Basilicata per almeno i prossimi 9 anni e trattandosi di una gara che cuba circa, da quelle che sono le risultanze del piano dei trasporti che abbiamo approvato nell’ultima Giunta regionale, circa 75 milioni di euro all’anno per 9 anni, effettivamente..., e ho preteso che nella delibera di approvazione del piano dei trasporti in Giunta venisse redatto uno specifico cronoprogramma per dare evidenza di quelli che sono i tempi il più possibile stringenti nei quali devono essere redatti questi documenti di gara; e quindi, dicevo, c’era la necessità nelle more della programmazione di traghettare il sistema del trasporto pubblico locale in una proroga dei servizi attualmente espletati. Cosa avviene? Che era già, il regolamento comunitario 1370 prevede al 5.5 la possibilità di concedere una proroga per l’espletamento dei servizi del trasporto pubblico locale, il problema fondamentale è che il punto 5.5 del 1370 era già stato invocato dalla precedente Legislatura, il 5.5 consente la possibilità di esperire una proroga dei servizi in essere per evitare, per scongiurare il blocco dei servizi e comunque propedeutica all’espletamento delle gare, quella proroga, o meglio quei provvedimenti di proroga, perché la precedente Legislatura diede seguito a tre provvedimenti per arrivare all’arco temporale massimo complessivo consentito dalla norma che è 2 anni, sono stati approvati tre provvedimenti di proroga con legge regionale, quella proroga fu motivata e all’epoca non fu impugnata, fu esplicitamente motivata con la tesi secondo la quale la norma di proroga si rendeva necessaria in quanto si sarebbero esperite le procedure di gara entro il 31 marzo.
Quindi all’epoca con questa motivazione la norma non fu impugnata. Ovviamente, una motivazione analoga è stata invocata anche da questa Maggioranza nel momento in cui ha approvato la legge di proroga, evidentemente il Ministero e la Corte di Giustizia, sebbene... voglio fare un inciso, la norma è sub iudice, fino al pronunciamento della Corte Costituzionale la norma risulta essere a tutt’oggi in vigore, ovviamente adducendo la stessa motivazione – ovvero quella che era una proroga che si rendeva necessaria per l’espletamento delle gare – essendo questa motivazione già stata invocata, era difficile per il Ministero comprendere o comunque dar seguito senza impegnativa ad una nuova proroga invocando l’espletamento delle gare che in precedenza non erano state espletate. Quindi, rispetto alla tematica dell’impugnativa e rispetto soprattutto al fatto che la norma di proroga comunque è intervenuta in un momento in cui quanto meno il piano regionale dei trasporti era stato redatto ed era approdato in Giunta regionale, una prima bozza del piano dei trasporti è approdato infatti in Giunta regionale il 23 di ottobre, questo piano che è approdato a ottobre in Giunta regionale non è come ho avuto modo anche di leggere in qualche commento un aborto in quanto l’approdo del piano regionale dei trasporti in Giunta Regionale ha dato seguito ed inizio ad una fase che ha coinvolto l’intera Maggioranza, che ha dato il suo materiale contributo a questo piano in termini di osservazioni nel merito, in termini di osservazioni relativamente alle risorse, relativamente all’organizzazione delle corse, relativamente all’ottimizzazione dei servizi, relativamente alla necessaria integrazione tra trasporto urbano ed extraurbano, quindi quel percorso che fino ad ottobre si era designato e comunque in vista anche della norma che avremmo dovuto approvare di proroga e in vista anche di una probabile impugnativa che un ennesimo provvedimento di proroga avrebbe provocato abbiamo dato particolare impulso, ma comunque essendo questo un provvedimento di importanza strategica per lo sviluppo dell’intera Regione è evidente che l’intera Maggioranza è intervenuta e ha dato il suo fondamentale contributo che è arrivato fino all’approvazione definitiva in Giunta della scorsa settimana, quindi contestualmente dicevo la programmazione, il progettare un sistema, un articolato di proroga che avrebbe consentito al sistema di sorreggersi fino ai nuovi affidamenti a seguito dell’espletamento delle procedure di gara e poi c’era il terzo problema fondamentale che è quello delle risorse, è quello delle risorse perché di questo non faccio..., non ne faccio una colpa a livello politico perché secondo me le responsabilità a livello politico che afferiscono il sistema dei trasporti in Basilicata più che alle risorse hanno a che vedere con un altro tema che è quello del coraggio di avviare una riforma di un intero sistema, le riforma accennate in questi anni e mai realmente concretizzate quelle sono state realmente degli aborti, un aborto è la delibera del 2013 con la quale si è cercato di fare una prima ottimizzazione delle risorse che avrebbe scongiurato il taglio sul fondo nazionale dei trasporti per cercare di aumentare il rapporto costi/benefici, nel lontano 2013 fu fatta una delibera con cui fu fatta una prima ipotesi di razionalizzazione del servizio per cercare di ottimizzare e di aumentare l’efficienza del servizio e i ricavi per le aziende, ottimizzazione mai realmente concretizzata.
Un altro e mi si consenta il termine forte aborto è stato il tentativo nel 2015 di mettere a gara i servizi sostitutivi perché l’altro fondamentale elemento di squilibrio nel sistema sebbene a monte ci sia un vulnus in questo sistema, forse sto andando un po' in ordine sparso, però spero di essere il più possibile chiara sebbene sto cercando di toccare nel minor tempo possibile un po' tutti i temi, a monte del sistema dei trasporti in Basilicata c’è e mi permetto di prendermi la responsabilità di dirlo in quest’assise a monte della non corretta gestione di questo settore c’è forse un fallimento e questo fallimento forse si chiama COTRAB, un Consorzio disomogeneo e male assortito le cui regole di funzionamento andavano stabilite a monte, andavano stabilite in modo molto più ferreo e quindi dicevo sebbene il COTRAB abbia in sé numerosi punti di rottura, di malfunzionamento su cui potremmo parlare a lungo c’è alla base un fattore di squilibrio che è quello della differenza dei corrispettivi fra il trasporto pubblico locale su gomma espedito dal COTRAB e i servizi sostitutivi espediti da FAL e Trenitalia che vengono espletati con dei costi che sono quasi il doppio di quelli ai quali vengono espletati i servizi del COTRAB e nel 2015 fu fatto un tentativo di messa a gara, fu invocato il 34 octies del Decreto Legislativo del 2012 per mettere a gara i servizi sostitutivi e quindi reimmetterli nel sistema rimettendo in equilibrio quelli che erano i servizi su gomma espediti dal COTRAB e quelli che erano i servizi su gomma sostitutivi di FAL e Trenitalia, anche quel tentativo non è andato a buon fine e quindi giustamente oggi scontiamo uno squilibrio di base fra i servizi su gomma espediti ad 1,49 euro, poi con i tassi di inflazione programmata arrivati quasi a 1,80 euro espletati dal COTRAB e i servizi sostitutivi di FAL e Trenitalia che vengono espletati a oltre i 3 euro al chilometro, effettivamente le aziende denunciano e mettono in campo tutta una serie di azioni legate anche a questo fondamentale squilibrio che esiste anche nei trattamenti dei singoli contratti e quindi come dicevo il terzo punto che ci siamo trovati ad affrontare è quello del reperimento delle risorse per far fronte al servizio del trasporto pubblico locale ed è quello che ci ha guidato anche nella redazione della norma di proroga la cui durata al 31 marzo è stata evidentemente dettata anche da esigenze di copertura finanziaria e che sicuramente poi col nuovo bilancio regionale e lo sforzo di tutta la Maggioranza è concreto e fattivo nel cercare di ridare al settore quella copertura finanziaria che consentirà ai suoi operatori di espedire il servizio nella massima tranquillità. E ritorno un attimo a quello che dicevo prima, il problema fondamentale di questo settore oltre alle risorse che ripeto quello è un problema che avete trovato voi, troviamo noi e lo troveremo sicuramente sempre, lo risolveremo insieme, però proprio il problema fondamentale è quello di quella spinta forte che si rendeva necessaria, il coraggio di cambiare questo sistema e che si è affacciato più volte nelle precedenti legislature e non si è mai concretizzato, l’ultimo tentativo, l’ultimo aborto che si è concretizzato nel sistema di trasporto pubblico locale è stato proprio quello del febbraio del 2019 quando un piano dei trasporti di bacino fu portato in Giunta, dalla Giunta fu trasmesso in Consiglio Regionale e surrettiziamente invocando un’irregolarità formale nella trasmissione del piano stesso dalla Giunta al Consiglio quel piano in Consiglio non fu mai discusso, non fu mai approvato e tornò al mittente.
Queste sono le azioni messe in campo e che hanno portato anche, ripeto, a concentrare ad imbuto nella programmazione dei nuovi servizi di trasporto e nella gestione nel mentre in questa fase di passaggio hanno fatto sì che si sono concentrate ad imbuto tutta una serie di aspettative che rinvengono dal passato e che rinvengono da tentativi fatti, giustamente messi in campo, ma mai concretizzati per tentare di dare a questo settore l’importanza e lo sviluppo e l’attenzione che io credo in questo momento richiede e che tutta questa Maggioranza sta cercando di dare. Per il momento io mi taccio, mi riservo di intervenire nel corso del dibattito per qualunque punto sicuramente verrà alla luce e sul quale potremmo discutere insieme nella maniera più costruttiva possibile. Grazie.
|